LICEO SCIENTIFICO E LINGUISTICO STATALE INNOCENZO XII DOCUMENTO DIPARTIMENTO DI MATEMATICA e FISICA LICEO SCIENTIFICO ( TRIENNIO ) a.s. 2015/2016 INDICE Obiettivi formativi e didattici………………………………………………………………….... pag.3 Obiettivi minimi matematica – liceo scientifico -triennio ………………………………………pag.4 Obiettivi minimi fisica – liceo scientifico -triennio ……………………………………………...pag.6 Strumenti – Pianificazione verifiche ……………………………………………………………..pag.8 Pianificazione prove comuni di matematica …………………………………………………….pag. 9 Valutazione: criteri per la conduzione e la valutazione delle prove orali …………………….pag.10 Valutazione: criteri di valutazione degli elaborati scritti………………………………………pag.11 Griglie di valutazione degli elaborati scritti di matematica e fisica triennio………………….pag.12 Percorsi didattici MATEMATICA Percorsi didattici FISICA 2 OBIETTIVI OBIETTIVI FORMATIVI Rispetto per le regole Potenziamento della socializzazione e dell'autonomia personale Acquisizione del gusto della disciplina stimolando la curiosità e l'interesse sia del gruppo classe,sia del singolo studente. Acquisire la consapevolezza dell'importanza che le conoscenze di base delle Scienze rivestono per la comprensione della realtà che ci circonda. Abituare lo studente alla precisione del linguaggio ,alla cura della coerenza argomentativa. Sviluppare abilità intuitive e logiche. Educare ai procedimenti euristici,ma anche ai processi di astrazione e di formazione dei concetti. Sviluppare abilità analitiche e sintetiche. Saper cogliere analogie strutturali ed individuare le strutture fondamentali. Inquadrare in uno stesso schema logico situazioni diverse ,individuando analogie e differenze. Distinguere la realtà fisica dai modelli costruiti per la loro interpretazione. Collegare le conoscenze acquisite con la realtà quotidiana. OBIETTIVI DIDATTICI Uso di un lessico appropriato e significativo,applicato alle situazioni specifiche affrontate. G Saper utilizzare il linguaggio scientifico. F Individuare e dimostrare proprietà delle figure geometriche. M Utilizzare consapevolmente le tecniche e le procedure di calcolo studiate. M Comprendere il significato dei formalismi matematici. M Riconoscere e costruire relazioni e funzioni. M Matematizzare semplici situazioni problematiche. M Riconoscere le regole della logica e del corretto ragionare. G Raccogliere dati ed informazioni e porli in un contesto coerente di conoscenze ed in un quadro plausibile di interpretazione. G Saper applicare le conoscenze acquisite nella risoluzione dei problemi. G Adoperare i metodi,linguaggi e strumenti informatici introdotti(sperimentazione) G Produrre e discutere relazioni sulle U.D. affrontate durante l'a,s.(sperimentazione Brocca) F Produrre e discutere relazioni di laboratorio L, F Legenda: Laboratorio di fisica e chimica: L Fisica:F Matematica:M Generale:G 3 OBIETTIVI MINIMI MATEMATICA CLASSE TERZA Conoscenze conoscere i metodi risolutivi delle equazioni e disequazioni razionali, razionali fratte, irrazionali e in valore assoluto conoscere il piano cartesiano e le principali formule della geometria analitica; conoscere definizioni ed equazioni di: retta; circonferenza; parabola; ellisse; conoscere il concetto di parametro, di coefficiente angolare e le condizioni di parallelismo e perpendicolarità; conoscere i metodi per trovare le tangenti alle curve; conoscere le proprietà delle potenze con esponente reale; conoscere i grafici e proprietà delle funzioni esponenziale e logaritmo; conoscere i metodi risolutivi delle equazioni e disequazioni esponenziale e logaritmiche; Competenze saper risolvere disequazioni e sistemi di disequazioni; saper risolvere problemi di geometria usando le conoscenze di geometria analitica; saper operare con espressioni, equazioni e disequazioni esponenziali o logaritmiche (elementari o di tipo noto). CLASSE QUARTA Conoscenze conoscere rappresentazione geometrica, grafici e proprietà delle funzioni goniometriche; conoscere i valori delle funzioni goniometriche in corrispondenza degli angoli notevoli; conoscere i metodi risolutivi delle equazioni goniometriche elementari; conoscere i teoremi sui triangoli rettangoli e sui triangoli qualunque; conoscere l’insieme dei numeri complessi e la forma trigonometrica di un numero complesso; conoscere la superficie e il volume di solidi notevoli; conoscere le trasformazioni geometriche (traslazioni, simmetrie, dilatazioni, rotazioni, similitudini, affinità). Competenze saper risolvere equazioni e disequazioni goniometriche; saper applicare i concetti di goniometria e trigonometria (teoremi sui triangoli); saper eseguire le operazioni nell’insieme dei numeri complessi; saper operare con le trasformazioni geometriche. 4 CLASSE QUINTA GEOMETRIA Conoscenze conoscere le proprietà dei principali solidi geometrici; Competenze saper calcolare superfici e volumi dei principali solidi geometrici; RELAZIONI E FUNZIONI Conoscenze conoscere i concetti di funzione, funzione inversa, composizione di funzioni; conoscere i grafici e le proprietà delle funzioni elementari; conoscere il concetto di limite; conoscere i limiti delle funzioni elementari e i limiti notevoli; conoscere il concetto di asintoto, i tipi di asintoto e i metodi per determinarli; conoscere il concetto, la definizione e il significato geometrico della derivata; conoscere le derivate delle funzioni elementari e le regole di derivazione; conoscere il concetto di crescenza e decrescenza, di massimo e minimo e i criteri per la loro determinazione; conoscere i concetti di concavità, convessità e punti di flesso e i metodi per determinarli. conoscere il concetto di integrale conoscere gli integrali indefiniti immediati, le regole di integrazione e i principali metodi di integrazione. Competenze saper studiare funzioni; saper calcolare l'integrale di funzioni usando le regole e i metodi studiati; saper calcolare integrali definiti; saper applicare il calcolo integrale per determinare aree e volumi. saper risolvere semplici equazioni differenziali DATI E PREVISIONI Conoscenze conoscere il concetto di probabilità; conoscere il concetto di variabile casuale; conoscere alcune distribuzioni di probabilità. Competenze saper calcolare la probabilità di semplici eventi aleatori; 5 OBIETTIVI MINIMI FISICA CLASSE TERZA Conoscenze conoscere le grandezze fisiche studiate (quantità di moto, lavoro, energia) conoscere le caratteristiche del campo gravitazionale conoscere le leggi di conservazione della quantità di moto e dell’energia conoscere i principi della termodinamica conoscere il lessico specifico Competenze saper analizzare i fenomeni individuando le variabili che li caratterizzano saper applicare le conoscenze acquisite per risolvere problemi semplici saper comunicare in modo chiaro le procedure seguite saper riconoscere l’ambito di validità delle leggi fisiche studiate CLASSE QUARTA Conoscenze conoscere i caratteri fondamentali dei fenomeni ondulatori; conoscere le grandezze fisiche studiate nell’ambito dello studio dei moti ondulatori, suono, luce; conoscere la legge di Coulomb; conoscere il campo elettrico e le sue proprietà; conoscere le leggi che regolano il passaggio di corrente nei conduttori ohmici; conoscere il lessico specifico. Conoscere il campo magnetico e le sue proprietà Competenze Definire i tipi di onde osservati Rappresentare graficamente un’onda e definire cosa s’intende per fronte d’onda e la relazione tra i fronti e i raggi dell’onda stessa Definire le onde periodiche ed armoniche Ragionare sul principio di sovrapposizione e definire l’interferenza costruttiva e distruttiva Definire le condizioni di interferenza costruttiva e distruttiva nel piano e nello spazio Definire le grandezze caratteristiche del suono Definire il livello d’intensità sonora e i limiti di udibilità Definire la velocità di propagazione di un’onda sonora Calcolare le frequenze percepite nei casi in cui la sorgente sonora e il ricevitore siano in moto reciproco relativo Esporre il dualismo onda-corpuscolo Analizzare la figura di diffrazione e calcolare la posizione delle frange chiare e scure saper usare i concetti di carica elettrica, forza elettrica, campo elettrico, flusso di campo elettrico, energia potenziale e potenziale elettrico, per analizzare semplici sistemi fisici elettrostatici; saper analizzare i circuiti elettrici mediante i concetti di corrente elettrica, di forza elettromotrice e di resistenza; 6 saper risolvere schemi circuitali utilizzando la prima legge di Ohm; saper analizzare i fenomeni individuando le variabili che li caratterizzano; saper applicare le conoscenze acquisite per risolvere problemi semplici; saper comunicare in modo chiaro le procedure seguite; saper riconoscere l’ambito di validità delle leggi fisiche studiate; saper distinguere la realtà fisica dai modelli introdotti per descriverla. CLASSE QUINTA Conoscenze conoscere le relazioni tra campo elettrico e campo magnetico; conoscere i postulati della relatività ristretta e le principali conseguenze (dilatazione del tempo, contrazione delle lunghezze, equivalenza massa-energia); conoscere i motivi che hanno determinato la crisi della fisica classica ed hanno portato allo sviluppo della meccanica quantistica; conoscere la struttura del nucleo e le principali caratteristiche dell’interazione forte; conoscere i vari tipi di decadimento radioattivo; conoscere il lessico specifico. Competenze saper analizzare i fenomeni individuando le variabili che li caratterizzano; saper applicare le conoscenze acquisite per risolvere problemi semplici; saper comunicare in modo chiaro le procedure seguite; saper riconoscere l’ambito di validità delle leggi fisiche studiate; saper distinguere la realtà fisica dai modelli introdotti per descriverla. 7 PROPOSTE DI INTEGRAZIONE DEL CURRICOLO Conferenze di approfondimento degli argomenti previsti nella programmazione STRUMENTI libri di testo: “L’Amaldi per i licei scientifici.blu” (U. Amaldi ed. Zanichelli "Matematica.blu 2.0" (Bergamini, Trifone ed. Zanichelli) laboratorio di fisica materiali didattici multimediali VERIFICA E VALUTAZIONE Tipologia verifiche scritte: strutturate, semistrutturate e aperte. Tipologia verifiche orali: colloquio, verifiche strutturate, semistrutturate e aperte Criteri di valutazione: sulla base del documento di dipartimento e delle griglie allegate MATEMATICA N° minimo delle verifiche: 3 nel trimestre e 4 nel pentamestre FISICA N° minimo delle verifiche: 2 nel trimestre e 3 nel pentamestre. 8 Per MATEMATICA, verranno svolte annualmente due prove comuni. 1^ PROVA 2^ PROVA 1^ PROVA 2^ PROVA PROVE COMUNI CLASSE III Geometria analitica: retta e metà Novembre circonferenza; Algebra: disequazioni e sistemi di disequazioni Relazioni e funzioni: proprietà metà Aprile delle funzioni, funzioni esponenziale e logaritmo PROVE COMUNI CLASSE IV Equazioni e disequazioni metà Novembre goniometriche; rappresentazione di funzioni sinusoidali utilizzando trasformazioni nel piano Risoluzione di problemi di metà Aprile geometria nello spazio sia euclidea che analitica PROVE COMUNI CLASSE V Limiti, continuità e asintoti metà Novembre 1^ PROVA 2^ PROVA Simulazione esame di Stato II o III Prova metà Aprile 9 CRITERI CONDUZIONE E VALUTAZIONE PROVE ORALI Le prove orali saranno condotte prendendo in considerazione alcuni o tutti i seguenti punti, non necessariamente nell’ordine indicato. Possibilità (non obbligo) per lo studente di scegliere un argomento tra quelli studiati per iniziare il colloquio orale; Esposizione a livello teorico dell’argomento richiesto e/o prescelto; Svolgimento di un esercizio relativo a uno (o più) degli argomenti studiati che richieda l’applicazione di tecniche e metodologie prestabilite; Risoluzione di un problema applicativo dell’argomento di cui ai punti a) o b), con esplicitazione da parte dello studente delle metodologie e tecniche più adatte per procedere nella risoluzione. DESCRITTORI INDICATORI DI LIVELLO Rifiuto della prova/ non risponde alla richiesta/dichiara di non conoscere l’argomento Scarso (<4) Esprime pochi e stentati concetti in modo impacciato e/o mnemonico. Modestissime Insufficiente (4) capacità di applicazione. Esposizione incompleta, anche se corretta, dei principali concetti richiesti; capacità di Mediocre (5) applicazione delle conoscenze agli esercizi pù semplici; poca autonomia nello studio. Conoscenza non approfondita degli argomenti basilari; esposizione corretta anche se non Sufficiente (6) disinvolta e personalizzata; diligenza nello studio. Esposizione organica dei concetti e sufficiente autonomia nello studio; capacità di Discreto (7) esprimersi nel linguaggio specifico della disciplina. Preparazione approfondita, accompagnata da un’esposizione precisa e puntuale in termini Buono (8) lessicali e contenutistici; autonomia di giudizio e rielaborazione dei contenuti proposti. Esposizione originale e creativa dei concetti che mette in luce una solida base culturale di Ottimo/Eccellente (9/10) derivazione anche extrascolastica; capacità di esprimere giudizi critici e personali. 10 CRITERI PER LA CORREZIONE DELLE PROVE SCRITTE In ogni compito verrà chiarito il punteggio da attribuire ad ogni esercizio (o ad ogni sezione del compito proposto) svolto esattamente, punteggio che verrà assegnato in base alle difficoltà presentate dall’esercizio stesso. Per la valutazione dei compiti verranno presi in considerazione i seguenti elementi : 1. Interpretazione del testo 2. Ordine e precisione nella presentazione dei dati, nella figura e nel procedimento 3. Linearità e completezza nei passaggi Gli errori commessi verranno valutati con il seguente ordine di gravità decrescente: del punteggio assegnato all’esercizio Errori di impostazione -75% Mancanza di coerenza logica -75% del punteggio assegnato all’esercizio Errori di applicazione -50% del punteggio assegnato all’esercizio Errori di procedura -50% del punteggio assegnato all’esercizio Errori algebrici -25% del punteggio assegnato all’esercizio Errori di calcolo -25% del punteggio assegnato all’esercizio Errori di ortografia e formali -10% del punteggio assegnato all’esercizio Le verifiche scritte relative al V anno, in particolare la simulazione della prova d’esame, verrà valutata secondo la griglia ministeriale allegata. 11 GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DEGLI ELABORATI SCRITTI DI FISICA NEL TRIENNIO DEL LICEO SCIENTIFICO QUESITI DI TIPO TEORICO Quesito Indicatori Descrittori Punteggio Conoscenze Scarse Superficiali Di base Precise Approfondite Produzione Completezza Inesistente Incompleta Quasi completa Completa Coerenza Linearità, uso del linguaggio specifico n. n. n. n. n. n. 1-4 5 6 7 8 1 2 3 4 0-1 0-2 Totale TABELLA DI CONVERSIONE DA QUINDICESIMI A DECIMI Punti/15 <4 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 Voto/10 2 3 3.5 4 4.5 5 5.5 6 6.5 7 8 9 10 12 PERCORSO DIDATTICO CURRICULARE: MATEMATICA CLASSE III MODULO Equazioni e disequazioni Le funzioni Obiettivi formativi - Dominare attivamente i concetti e i metodi degli elementi del calcolo algebrico - Risolvere equazioni e disequazioni algebriche - - Dominare attivamente i concetti e i metodi delle funzioni elementari dell’analisi e dei modelli matematici - - Individuare le principali proprietà di una funzione - Comporre due o più funzioni. Il piano cartesiano e - Dominare attivamente i concetti e i metodi della geometria analitica la retta La circonferenza - Indicatori competenze TEMPI Risolvere disequazioni di primo e secondo grado (*) Settembre- ottobre Risolvere disequazioni di grado superiore al secondo e disequazioni fratte (*) (trimestre) Risolvere sistemi di disequazioni (*) Risolvere equazioni e disequazioni con valore assoluto e irrazionali Individuare dominio, iniettività, suriettività, Settembre- maggio biettività, (dis)parità, (de)crescenza, funzione inversa di una funzione (*) (trimestre/pentamestre) - Passare dal grafico di una retta alla sua equazione e viceversa (*) - Determinare l’equazione di una retta dati alcuni - Operare con le rette nel piano dal punto di vista della elementi (*) geometria analitica - Stabilire la posizione di due rette: se sono incidenti, parallele o perpendicolari (*) - Calcolare la distanza fra due punti e la distanza punto-retta (*) - Determinare punto medio di un segmento, baricentro di un triangolo, asse di un segmento. - Operare con i fasci di rette - Dominare attivamente i concetti e i metodi della - Tracciare il grafico di una circonferenza di data geometria analitica equazione (*) - Determinare l’equazione di una circonferenza dati - Operare con le circonferenze nel piano dal punto di alcuni elementi vista della geometria analitica - Stabilire la posizione reciproca di rette e circonferenze (*) Ottobre- novembre (trimestre) Novembre- dicembre (trimestre) MODULO La parabola Obiettivi formativi - Dominare attivamente i concetti e i metodi della geometria analitica - Operare con le parabole nel piano dal punto di vista della geometria analitica - Indicatori competenze Tracciare il grafico di una parabola di data equazione Determinare l’equazione di una parabola dati alcuni elementi Stabilire la posizione reciproca di rette e parabole Trovare le rette tangenti a una parabola Febbraio-Marzo (pentamestre) Le coniche U.D.1: ellisse U.D.2: iperbole TEMPI Gennaio- febbraio (pentamestre) - Dominare attivamente i concetti e i metodi della - Tracciare il grafico di un’ellisse di data equazione (*) geometria analitica - Determinare l’equazione di una ellisse dati alcuni - Operare con le ellissi, iperboli e coniche nel piano dal elementi punto di vista della geometria analitica - Stabilire la posizione reciproca di retta ed ellisse - Trovare le rette tangenti a un’ellisse - Determinare le equazioni di ellissi traslate - Tracciare il grafico di una iperbole di data equazione (*) - Determinare l’equazione di una iperbole dati alcuni elementi - Stabilire la posizione reciproca di retta e iperbole - Trovare le rette tangenti a una iperbole - Determinare le equazioni di iperboli traslate (*) U.D.3: coniche - Operare con circonferenze, parabole, ellissi e iperboli di equazione generica nel piano dal punto di vista della geometria analitica - Studiare le coniche di equazione generica - Determinare le equazioni di luoghi geometrici (*) MODULO Esponenziali e logaritmi Indicatori competenze Applicare le proprietà delle potenze a esponente reale e le proprietà dei logaritmi (*) Rappresentare il grafico di funzioni esponenziali e logaritmiche (*) Trasformare geometricamente il grafico di una funzione (*) Risolvere equazioni e disequazioni esponenziali (*) Risolvere equazioni e disequazioni logaritmiche (*) TEMPI Aprile (pentamestre) - Analizzare, classificare e interpretare distribuzioni singole e doppie di frequenze - Rappresentare graficamente dati statistici (*) - Calcolare gli indici di posizione centrale di una serie di dati (*) - Calcolare gli indici di variabilità di una distribuzione (*) - Calcolare i rapporti statistici fra due serie di dati - Dominare attivamente i concetti e i metodi della - Determinare la funzione interpolante fra punti noti e statistica calcolare gli indici di scostamento (*) - Analizzare la dipendenza, la regressione e la - Valutare la dipendenza fra due caratteri correlazione di dati statistici - Valutare la regressione fra due variabili statistiche - Valutare la correlazione fra due variabili statistiche Maggio (pentamestre) Obiettivi formativi - Dominare attivamente i concetti e i metodi delle funzioni elementari dell’analisi e dei modelli matematici - Individuare le principali proprietà di una funzione - Risolvere equazioni e disequazioni esponenziali e logaritmiche - La statistica L’interpolazione, la regressione, la correlazione - Dominare attivamente i concetti e i metodi della statistica - Concetti e rappresentazione grafica dei dati statistici - Determinare gli indicatori statistici mediante differenze e rapporti (*) competenze minime Maggio (pentamestre) PERCORSO DIDATTICO CURRICULARE: MATEMATICA CLASSE IV MODULO Obiettivi formativi Indicatori competenze GONIOMETRIA - Dominare attivamente i concetti e i metodi delle - Conoscere e rappresentare graficamente le funzioni seno, coseno, tangente, cotangente e le funzioni funzioni elementari dell’analisi e dei modelli goniometriche inverse (*) matematici Calcolare le funzioni goniometriche di angoli Conoscere le funzioni goniometriche e le loro particolari (*) principali proprietà Determinare le caratteristiche delle funzioni sinusoidali: ampiezza, periodo, pulsazione, sfasamento (*) U.D.2 Le formule goniometriche - Operare con le formule goniometriche - Calcolare le funzioni goniometriche di angoli associati - Applicare le formule di addizione, sottrazione, duplicazione, bisezione (*) - Applicare le formule parametriche, di prostaferesi, di Werner U.D.3 Le equazioni e le disequazioni goniometriche - Risolvere equazioni e disequazioni goniometriche - Risolvere equazioni goniometriche elementari o ad esse riconducibili (*) - Risolvere equazioni lineari in seno e coseno - Risolvere disequazioni goniometriche elementari o ad esse riconducibili (*) - Risolvere sistemi di equazioni/disequazioni goniometriche (*) U.D.3 Le trasformazioni geometriche - Applicare le trasformazioni geometriche a punti - Operare con le traslazioni (*) - Operare con le simmetrie: centrali e assiali (*) e curve nel piano - Operare con le similitudini U.D.1 Le funzioni goniometriche - TEMPI Settembre-Novembre (trimestre) MODULO TRIGONOMETRIA U.D.1 I teoremi sui triangoli Obiettivi formativi - U.D.2 I numeri complessi Dominare attivamente gli strumenti matematici per lo studio dei fenomeni fisici e la costruzione di modelli Conoscere le relazioni fra lati e angoli di un triangolo rettangolo Applicare i teoremi sui triangoli rettangoli Conoscere i teoremi sui triangoli qualunque Risolvere un triangolo qualunque Applicare la trigonometria Indicatori competenze TEMPI - Applicare il primo e il secondo teorema sui triangoli rettangoli (*) - Risolvere un triangolo rettangolo (*) - Calcolare l’area di un triangolo e il raggio della circonferenza circoscritta - Applicare il teorema della corda - Applicare il teorema dei seni - Applicare il teorema del coseno - Applicare la trigonometria alla fisica, a contesti della realtà e alla geometria Dicembre/Gennaio (pentamestre) - Operare con i numeri complessi nelle varie forme di - Operare con i numeri complessi in forma algebrica rappresentazione (*) - Rappresentare nel piano di Gauss i numeri complessi - Interpretare i numeri complessi come vettori (*) - Descrivere le curve del piano con le coordinate polari - Operare con i numeri complessi in forma trigonometrica - Calcolare la radice n-esima di un numero complesso (*) - Operare con i numeri complessi in forma esponenziale (*) MODULO Obiettivi formativi Indicatori competenze TEMPI LO SPAZIO - Valutare la posizione reciproca di punti, rette e piani U.D.1 La geometria - Dominare attivamente i concetti e i metodi della nello spazio euclidea nello spazio geometria euclidea dello spazio - Conoscere gli elementi fondamentali della geometria - Acquisire la nomenclatura relativa ai solidi nello solida euclidea spazio (*) - Calcolare aree e volumi di solidi notevoli - Calcolare le aree di solidi notevoli (*) - Valutare l’estensione e l’equivalenza di solidi - Calcolare il volume di solidi notevoli (*) - Determinare l’equazione di piani, rette e sfere nello U.D.2 La geometria - Dominare attivamente i concetti e i metodi della spazio; (*) analitica nello spazio geometria analitica - Descrivere analiticamente gli elementi fondamentali - Riconoscere piani paralleli/perpendicolari; della geometria euclidea nello spazio - Riconoscere rette parallele/perpendicolari; DATI E PREVISIONI U.D.1 il calcolo combinatorio - Dominare attivamente i concetti e i metodi della probabilità e del calcolo combinatorio - Operare con il calcolo combintorio - Calcolare il numero di disposizioni semplici e con ripetizione (*) - Calcolare il numero di permutazioni semplici e con ripetizione (*) - Operare con la funzione fattoriale (*) - Calcolare il numero di combinazioni semplici e con ripetizione (*) - Operare con i coefficienti binomiali (*) Febbraio/Marzo (pentamestre) Aprile (pentamestre) MODULO Obiettivi formativi Indicatori competenze TEMPI DATI E PREVISIONI U.D.2 Il calcolo della - Dominare attivamente i concetti e i metodi della probabilità e del calcolo combinatorio probabilità - Appropriarsi del concetto di probabilità classica, statistica, soggettiva, assiomatica - Calcolare la probabilità di eventi semplici - Calcolare la probabilità di eventi complessi - Calcolare la probabilità (classica) di eventi semplici (*) - Calcolare la probabilità di eventi semplici secondo la concezione statistica, soggettiva o assiomatica (*) - Calcolare la probabilità della somma logica e del prodotto logico di eventi - Calcolare la probabilità condizionata - Calcolare la probabilità nei problemi di prove ripetute - Applicare il metodo della disintegrazione e il teorema di Bayes (*) competenze minime Maggio (pentamestre) PERCORSO DIDATTICO CURRICULARE: MATEMATICA CLASSE V MODULO LE FUNZIONI Obiettivi formativi - Individuare le principali proprietà di una funzione U.D.1 Le funzioni e le loro proprietà Indicatori - Individuare dominio, segno, iniettività, suriettività, biettività, (dis)parità, (de)crescenza, periodicità, funzione inversa di una funzione (*) - Determinare la funzione composta di due o più funzioni(*) - Trasformare geometricamente il grafico di una funzione(*) TEMPI - Calcolare i limiti di funzioni U.D. 2 Il calcolo dei limiti - Calcolare il limite di somme, prodotti, quozienti e potenze di funzioni(*) - Calcolare limiti che si presentano sotto forma indeterminata(*) - Calcolare limiti ricorrendo ai limiti notevoli - Confrontare infinitesimi e infiniti(*) - Studiare la continuità o discontinuità di una funzione in un punto(*) - Calcolare gli asintoti di una funzione(*) - Disegnare il grafico probabile di una funzione(*) OTTOBRE/NOVEMBRE (24 ORE) (segue) LE SUCCESSIONI E LE SERIE MODULO CALCOLO DIFFERENZIALE - Calcolare i limiti di successioni - Rappresentare una successione con espressione analitica e per ricorsione(*) - Verificare il limite di una successione mediante la definizione - Calcolare il limite di successioni mediante i teoremi sui limiti (*) - Calcolare il limite di progressioni (*) - Studiare il comportamento di una serie - Verificare, con la definizione, se una serie è convergente, divergente, indeterminata - Studiare le serie geometriche Obiettivi formativi - Calcolare la derivata di una funzione Indicatori - Calcolare la derivata di una funzione mediante la definizione - Calcolare la retta tangente al grafico di una funzione - Calcolare la derivata di una funzione mediante le derivate fondamentali e le regole di derivazione - Calcolare le derivate di ordine superiore - Calcolare il differenziale di una funzione - Applicare le derivate alla fisica U.D.1 La derivata di una funzione - Applicare i teoremi sulle funzioni derivabili U.D.2 I teoremi del calcolo differenziale - Applicare il teorema di Rolle Applicare il teorema di Lagrange Applicare il teorema di Cauchy Applicare il teorema di De L’Hospital (8 ORE) TEMPI Novembre/Gennaio (trimestre/pentamestre) U.D.3 I massimi, i minimi e i flessi - Studiare i massimi, i minimi e i flessi di una funzione - Determinare i massimi, i minimi e i flessi orizzontali mediante la derivata prima - Determinare i flessi mediante la derivata seconda - Determinare i massimi, i minimi e i flessi mediante le derivate successive - Risolvere i problemi di massimo e di minimo U.D.4 Lo studio delle funzioni - Studiare una funzione e tracciare il suo grafico - Studiare il comportamento di una funzione reale di - Passare dal grafico di una funzione a quello della variabile reale sua derivata e viceversa - Applicare lo studio di funzioni - Risolvere equazioni e disequazioni per via grafica - Risolvere un’equazione in modo approssimato - Risolvere i problemi con le funzioni - Separare le radici di un’equazione - Risolvere in modo approssimato un’equazione con il metodo: di bisezione, delle secanti, delle tangenti, del punto unito Febbraio/Marzo (pentamestre) MODULO IL CALCOLO INTEGRALE U.D.1 Gli integrali indefiniti Obiettivi formativi - U.D..2 Gli integrali definiti - U.D.3 Le equazioni differenziali Indicatori Apprendere il concetto di integrazione di una funzione Calcolare gli integrali indefiniti di funzioni polinomiali intere e altre funzioni elementari - Calcolare gli integrali indefiniti di funzioni mediante gli integrali immediati e le proprietà di linearità (*) - Calcolare un integrale indefinito con il metodo di sostituzione e con la formula di integrazione per parti(*) - Calcolare l’integrale indefinito di funzioni razionali fratte Calcolare gli integrali definiti di funzioni polinomiali intere e altre funzioni elementari Usare gli integrali per calcolare aree e volumi in casi semplici Calcolare il valore approssimato di un integrale - Calcolare gli integrali definiti mediante il teorema fondamentale del calcolo integrale(*) - Calcolare il valor medio di una funzione(*) - Operare con la funzione integrale e la sua derivata - Calcolare l’area di superfici piane e il volume di solidi(*) - Calcolare gli integrali impropri - Applicare gli integrali alla fisica - Calcolare il valore approssimato di un integrale definito mediante il metodo: dei rettangoli, valutare l’errore di approssimazione - Risolvere le equazioni differenziali del primo ordine del tipo y’ = f(x), a variabili separabili, lineari(*) - Risolvere le equazioni differenziali del secondo ordine lineari a coefficienti costanti Risolvere problemi di Cauchy del primo(*) e del - Apprendere il concetto di equazione differenziale secondo ordine - Risolvere alcuni tipi di equazioni differenziali - Applicare le equazioni differenziali alla fisica TEMPI Marzo/Aprile (pentamestre) MODULO Obiettivi formativi LE DISTRIBUZIONI DI - Operare con le distribuzioni di probabilità di uso frequente di variabili casuali discrete PROBABILITA’ - Operare con le distribuzioni di probabilità di uso frequente di variabili casuali continue (*) Competenze minime Indicatori - Determinare la distribuzione di probabilità e la funzione di ripartizione di una variabile casuale discreta, valutandone media, varianza, deviazione standard - Valutare l’equità e la posta di un gioco aleatorio - Studiare variabili casuali che hanno distribuzione uniforme discreta, binomiale o di Poisson - Standardizzare una variabile casuale Studiare variabili casuali continue che hanno distribuzione uniforme continua o normale TEMPI Maggio (pentamestre) PERCORSO DIDATTICO CURRICULARE: FISICA CLASSE III MODULO IL LAVORO E L’ENERGIA Traguardi formativi - - - Mettere in relazione l’applicazione di una forza su un corpo e lo spostamento conseguente. Analizzare la relazione tra lavoro prodotto e intervallo di tempo impiegato. Identificare le forze conservative e le forze non conservative. Realizzare il percorso logico e matematico che porta dal lavoro all’energia cinetica, all’energia potenziale gravitazionale e all’energia potenziale elastica. Formulare il principio di conservazione dell’energia meccanica e dell’energia totale. Rappresentare un vettore nelle sue coordinate. Definire le caratteristiche del prodotto scalare e del prodotto vettoriale. Essere consapevoli dell’utilizzo dell’energia nelle situazioni reali. Indicatori - - - - Definire il lavoro come prodotto scalare di forza e spostamento.(*) Individuare la grandezza fisica potenza.(*) Riconoscere le differenze tra il lavoro prodotto da una forza conservativa e quello di una forza non conservativa.(*) Ricavare e interpretare l’espressione matematica delle diverse forme di energia meccanica.(*) Utilizzare il principio di conservazione dell’energia per studiare il moto di un corpo in presenza di forze conservative.(*) Valutare il lavoro delle forze dissipative.(*) Effettuare correttamente prodotti scalari e vettoriali.(*) Riconoscere le forme di energia e utilizzare la conservazione dell’energia nella risoluzione dei problemi.(*) Riconoscere le potenzialità di utilizzo dell’energia in diversi contesti della vita reale. Riconoscere e analizzare l’importanza delle trasformazioni dell’energia nello sviluppo tecnologico. TEMPI Settembre/Ottobre (trimestre) MODULO Traguardi formativi Indicatori QUANTITA’ DI MOTO E MOMENTO ANGOLARE U.D.1 La quantità di moto U.D.2 Il momento angolare TEMPI Novembre (trimestre) - Identificare i vettori quantità di moto di un corpo e impulso di una forza. - Creare piccoli esperimenti che indichino quali grandezze all’interno di un sistema fisico si conservano. - Definire il vettore momento angolare. - Formulare il teorema dell’impulso a partire dalla seconda legge della dinamica. - Ragionare in termini di forza d’urto. - Definire la legge di conservazione della quantità di moto in relazione ai principi della dinamica. - Affrontare il problema degli urti, su una retta e obliqui. - Identificare il concetto di centro di massa di sistemi isolati e non. - di moto a partire dai dati.(*) Esprimere la legge di conservazione della quantità di moto.(*) - Analizzare le condizioni di conservazione della quantità di moto. (*) - Rappresentare dal punto di vista vettoriale il teorema dell’impulso.(*) - Attualizzare a casi concreti la possibilità di minimizzare, o massimizzare, la forza d’urto. - Ricavare dai principi della dinamica l’espressione matematica che esprime la conservazione della quantità di moto.(*) - Riconoscere gli urti elastici e anelastici.(*) - Risolvere semplici problemi di urto, su una retta (*) e obliqui. Calcolare il momento angolare a partire dai dati.(*) - Utilizzare i principi di conservazione per risolvere quesiti relativi al moto dei corpi nei sistemi complessi. - Calcolare il centro di massa di alcuni sistemi.(*) - Calcolare il momento di inerzia di alcuni corpi rigidi.(*) - - Interpretare l’analogia formale tra il secondo principio della dinamica e il momento angolare, espresso in funzione del momento d’inerzia di un corpo. - Analizzare la conservazione delle grandezze fisiche in riferimento ai problemi da affrontare e risolvere Calcolare la quantità MODULO Traguardi formativi I PRINCIPI DELLA DINAMICA E LA RELATIVITA’ GALILEIANA LA GRAVITAZIONE - Ragionare sul principio di relatività galileiana. Identificare i sistemi di riferimento inerziali - Conoscere le trasformazioni di Galileo - Identificare le forze apparenti Descrivere i moti dei corpi celesti e individuare la causa dei comportamenti osservati. Analizzare il moto dei satelliti e descrivere i vari tipi di orbite. Descrivere l’azione delle forze a distanza in funzione del concetto di campo gravitazionale. Mettere in relazione fenomeni osservati e leggi fisiche. Formulare la legge di gravitazione universale. Interpretare le leggi di Keplero in funzione dei principi della dinamica e della legge di gravitazione universale. Descrivere l’energia potenziale gravitazionale in funzione della legge di gravitazione universale. Mettere in relazione la forza di gravità e la conservazione dell’energia meccanica. - Indicatori TEMPI Individuare l’ambito di validità delle trasformazioni di Galileo. Saper calcolare la forza centrifuga (*) e la forza di Coriolis Applicare i principi della dinamica in sistemi di riferimento non inerziali Dicembre/Gennaio (pentamestre) - Formulare le leggi di Keplero.(*) - Riconoscere la forza di gravitazione universale come responsabile della distribuzione delle masse nell’Universo.((*) - Definizione del vettore campo gravitazionale g.(*) - Utilizzare la legge di gravitazione universale per il calcolo della costante G e per il calcolo dell’accelerazione di gravità sulla Terra. - Definire la velocità di fuga di un pianeta e descrivere le condizioni di formazione di un buco nero. - Calcolare l’interazione gravitazionale tra due corpi.(*) - Utilizzare le relazioni matematiche opportune per la risoluzione dei problemi proposti.(*) Gennaio (pentamestre) - MODULO I GAS E LA TEORIA CINETICA Traguardi formativi - Familiarizzare con la semplificazione concettuale di gas perfetto Inquadrare il concetto di temperatura nel punto di vista microscopico. Identificare l’energia interna dei gas perfetti e reali. Indicare il segno dell’energia interna nei diversi stati di aggregazione molecolare. Osservare il movimento incessante delle molecole . Rappresentare il modello microscopico del gas perfetto. Formulare il teorema di equipartizione dell’energia. Ragionare in termini di distribuzione maxwelliana delle velocità. Analizzare le differenze tra gas perfetti e reali dal punto di vista microscopico. Indicatori - - - Descrivere le leggi dei gas perfetti e la loro equazione di stato(*) Individuare la relazione tra temperatura assoluta ed energia cinetica media delle molecole.(*) Spiegare perché la temperatura assoluta non può essere negativa.(*) Definire il moto browniano.(*) Indicare la pressione esercitata da un gas perfetto dal punto di vista microscopico(*) . Calcolare la pressione del gas perfetto utilizzando il teorema dell’impulso. Ricavare l’espressione della velocità quadratica media. Formulare l’equazione di Van der Waals per i gas reali. Scegliere e utilizzare le relazioni matematiche specifiche relative alle diverse problematiche (*) TEMPI Febbraio/Marzo (pentamestre) MODULO Traguardi formativi Indicatori Aprile/Maggio (pentamestre) LA TERMODINAMICA U.D.1 Il primo principio - - - U.D.2 Il secondo principio TEMPI - - Esaminare gli scambi di energia tra i sistemi e l’ambiente. Osservare il comportamento Formulare il concetto di funzione di stato. Mettere a confronto trasformazioni reali e trasformazioni quasistatiche. Interpretare il primo principio della termodinamica alla luce del principio di conservazione dell’energia. Esaminare le possibili, diverse, trasformazioni termodinamiche. Descrivere l’aumento di temperatura di un gas in funzione delle modalità con cui avviene il riscaldamento. Formalizzare il principio zero della termodinamica, le equazioni relative alle diverse trasformazioni termodinamiche e l’espressione dei calori specifici del gas perfetto. - Analizzare come sfruttare l’espansione di un gas per produrre lavoro. Analizzare alcuni fenomeni della vita reale dal punto di vista della loro reversibilità, o irreversibilità Indicare le condizioni necessarie per il funzionamento di una macchina termica. Analizzare il rapporto tra il lavoro totale prodotto dalla macchina e la quantità di - - - - Indicare le variabili che identificano lo stato termodinamico di un sistema. Esprimere la differenza tra grandezze estensive e intensive. Definire il lavoro termodinamico. Riconoscere che il lavoro termodinamico è una funzione di stato. Descrivere le principali trasformazioni di un gas perfetto, come applicazioni del primo principio. Definire i calori specifici del gas perfetto. Definire le trasformazioni cicliche. Interpretare il lavoro termodinamico in un grafico pressione-volume. Applicare le relazioni appropriate in ogni singola e diversa trasformazione di stato. Calcolare i calori specifici del gas perfetto. Descrivere il principio di funzionamento di una macchina termica. Descrivere il bilancio energetico di una macchina termica. Definire il concetto di sorgente ideale di calore. Definire il rendimento di una macchina termica. Definire la macchina termica reversibile e descriverne le caratteristiche. (segue) U.D.2 Il secondo principio - - (*) competenze minime calore assorbita. Formulare il secondo principio della termodinamica , distinguendo i suoi due primi enunciati . Formulare il terzo enunciato del secondo principio. Formalizzare il teorema di Carnot e dimostrarne la validità. - - Descrivere il ciclo di Carnot. Mettere a confronto i primi due enunciati del secondo principio e dimostrare la loro equivalenza. Applicare le relazioni individuate al fine di risolvere i problemi proposti. Analizzare e descrivere il funzionamento delle macchine termiche di uso quotidiano nella vita reale. PERCORSO DIDATTICO CURRICULARE: FISICA CLASSE IV MODULO ONDE U.D.1 Le onde elastiche Obiettivi formativi - - U.D.2 Il suono - Indicatori competenze Osservare un moto ondulatorio e i modi in cui si propaga. Analizzare cosa oscilla in un’onda. Analizzare le grandezze caratteristiche di un’onda. Capire cosa accade quando due, o più, onde si propagano contemporanea-mente nello stesso mezzo materiale. Osservare un esperimento sull’interferenza tra onde nel piano e nello spazio. Formalizzare il concetto di onda armonica. Formalizzare il concetto di onde coerenti. - Capire l’origine del suono. Osservare le modalità di propagazione dell’onda sonora. Analizzare le onde stazionarie - - - TEMPI Definire i tipi di onde osservati (*) Rappresentare graficamente un’onda e definire cosa s’intende per fronte d’onda e la relazione tra Settembre-Novembre i fronti e i raggi dell’onda stessa(*) (trimestre) Definire le onde periodiche ed armoniche(*) Applicare le leggi delle onde armoniche Ragionare sul principio di sovrapposizione e definire l’interferenza costruttiva e distruttiva(*) Definire le condizioni di interferenza costruttiva e distruttiva nel piano e nello spazio(*) Applicare le leggi relative all’interferenza nelle diverse condizioni di fase Definire le grandezze caratteristiche del suono(*) Definire il livello d’intensità sonora e i limiti di udibilità(*) Calcolare la frequenza dei battimenti Definire la velocità di propagazione di un’onda sonora(*) Calcolare le frequenze percepite nei casi in cui la sorgente sonora e il ricevitore siano in moto reciproco relativo(*) Riconoscere l’importanza delle applicazioni dell’effetto Doppler in molte situazioni della vita reale U.D.3 Le onde luminose - - Interrogarsi sulla natura della luce. Analizzare i comportamenti della luce nelle diverse situazioni Osservare esperimenti con due fenditure illuminate da una sorgente luminosa per analizzare il fenomeno dell’interferenza. Analizzare l’esperimento di Young. Capire cosa succede quando la luce incontra un ostacolo. Analizzare la relazione tra lunghezza d’onda e colore. Analizzare gli spettri di emissione delle sorgenti luminose. - Esporre il dualismo onda-corpuscolo. (*) Definire le grandezze radiometriche e fotometriche Formulare le relazioni matematiche per l’interferenza costruttiva e distruttiva. (*) Mettere in relazione la diffrazione delle onde con le dimensioni dell’ostacolo incontrato. Analizzare la figura di diffrazione e calcolare le posizioni delle frange, chiare e scure. (*) Discutere la figura di diffrazione ottenuta con l’utilizzo di un reticolo di diffrazione. Mettere a confronto onde sonore e onde luminose. Riconoscere gli spettri emessi da corpi solidi, liquidi e gas MODULO ELETTRICITA’ Obiettivi formativi U.D.1 La carica elettrica e la legge di Coulomb - U.D.2 Il campo elettrico - - Indicatori competenze Riconoscere che alcuni oggetti sfregati con la lana possono attirare altri oggetti leggeri. Capire come verificare la carica elettrica di un oggetto. Utilizzare la bilancia a torsione per determinare le caratteristiche della forza elettrica. Creare piccoli esperimenti per analizzare i diversi metodi di elettrizzazione. Studiare il modello microscopico della materia. Individuare le potenzialità offerte dalla carica per induzione e dalla polarizzazione. Sperimentare l’azione reciproca di due corpi puntiformi carichi. Formalizzare le caratteristiche della forza di Coulomb. Formalizzare il principio di sovrapposizione. Osservare le caratteristiche di una zona dello spazio in presenza e in assenza di una carica elettrica. Creare piccoli esperimenti per visualizzare il campo elettrico. Verificare le caratteristiche vettoriali del campo elettrico. Analizzare la relazione tra il campo elettrico in un punto dello spazio e la forza elettrica agente su una carica in quel punto. Analizzare il campo elettrico generato da distribuzioni di cariche con particolari simmetrie. TEMPI - Identificare il fenomeno dell’elettrizzazione. (*) - Descrivere l’elettroscopio e definire la carica elettrica elementare. (*) - Definire e descrivere l’elettrizzazione per strofinio, contatto e induzione. (*) Dicembre/Gennaio - Definire la polarizzazione. (*) (pentamestre) - Definire i corpi conduttori e quelli isolanti. (*) - Riconoscere che la carica che si deposita su oggetti elettrizzati per contatto e per induzione ha lo stesso segno di quella dell’induttore. - Formulare e descrivere la legge di Coulomb. (*) - Definire la costante dielettrica relativa e assoluta. - Interrogarsi sul significato di “forza a distanza”. (*) - Utilizzare le relazioni matematiche appropriate alla risoluzione dei problemi proposti. - Definire il concetto di campo elettrico. (*) Rappresentare le linee del campo elettrico prodotto da una o più cariche puntiformi. (*) Calcolare il campo elettrico prodotto da una o più cariche puntiformi.(*) Definire il concetto di flusso elettrico e formulare il teorema di Gauss per l’elettrostatica. (*) Definire il vettore superficie di una superficie piana immersa nello spazio Applicare il teorema di Gauss a distribuzioni diverse di cariche per ricavare l’espressione del campo - U.D.3 Il potenziale elettrico Formalizzare il principio di sovrapposizione dei campi elettrici Individuare le analogie e le differenze tra campo elettrico e campo gravitazionale - - Riconoscere la forza elettrica come forza conservativa. Mettere in relazione la forza di Coulomb con l’energia potenziale elettrica. Interrogarsi sulla possibilità di individuare una grandezza scalare con le stesse proprietà del campo elettrico Individuare le grandezze che descrivono un sistema di cariche elettriche. Analizzare il moto spontaneo delle cariche elettriche. Ricavare il campo elettrico in un punto dall’andamento del potenziale elettrico. Riconoscere che la circuitazione del campo elettrostatico è sempre uguale a zero. Mettere a confronto l’energia potenziale in meccanica e in elettrostatica. Capire cosa rappresentano le superfici equipotenziali e a cosa sono equivalenti. Formulare l’espressione matematica del potenziale elettrico in un punto - - - - elettrico prodotto. Applicare le relazioni appropriate alla risoluzione dei problemi proposti. Mettere a confronto campo elettrico e campo gravitazionale. (*) Definire l’energia potenziale elettrica. (*) Indicare l’espressione matematica dell’energia potenziale e discutere la scelta del livello zero. Definire il potenziale elettrico. (*) Indicare quali grandezze dipendono, o non dipendono, dalla carica di prova ed evidenziarne la natura vettoriale o scalare. Definire la circuitazione del campo elettrico. (*) Individuare correttamente i sistemi coinvolti nell’energia potenziale, meccanica ed elettrostatica(*) Rappresentare graficamente le superfici equipotenziali e la loro relazione geometrica con le linee di campo. Utilizzare le relazioni matematiche e grafiche opportune per la risoluzione dei problemi proposti.(*) U.D.4 Fenomeni di elettrostatica - - - Esaminare la configurazione assunta dalle cariche conferite a un corpo quando il sistema elettrico torna all’equilibrio. Esaminare il potere delle punte. Esaminare un sistema costituito da due lastre metalliche parallele poste a piccola distanza Saper mostrare, con piccoli esperimenti, dove si dispone la carica in eccesso nei conduttori. Analizzare il campo elettrico e il potenziale elettrico all’interno e sulla superficie di un conduttore carico in equilibrio. Discutere le convenzioni per lo zero del potenziale. Verificare la relazione tra la carica su un conduttore e il potenziale cui esso si porta. Analizzare i circuiti in cui siano presenti due o più condensatori collegati tra di loro. Formalizzare il problema generale dell’elettrostatica. Formalizzare l’espressione del campo elettrico generato da un condensatore piano e da un condensatore sferico - - - Definire la densità superficiale di carica e illustrare il valore che essa assume in funzione della curvatura della superficie del conduttore caricato. (*) Definire il condensatore e la sua capacità elettrica. (*) Dimostrare il motivo per cui la carica netta in un conduttore in equilibrio elettrostatico si distribuisce tutta sulla sua superficie. Definire la capacità elettrica. (*) Illustrare i collegamenti in serie e in parallelo di due o più condensatori. (*) Riconoscere i condensatori come sono serbatoi di energia (*) Dimostrare il teorema di Coulomb. Dimostrare che le cariche contenute sulle superfici di due sfere in equilibrio elettrostatico sono direttamente proporzionali ai loro raggi. MODULO LA CORRENTE Obiettivi formativi - U.D.1 La corrente continua - U.D.2 La corrente elettrica nei metalli - Indicatori competenze Osservare cosa comporta una differenza di potenziale ai capi di un conduttore. Individuare cosa occorre per mantenere ai capi di un conduttore una differenza di potenziale costante. Analizzare la relazione esistente tra l’intensità di corrente che attraversa un conduttore e la differenza di potenziale ai suoi capi. Analizzare gli effetti del passaggio di corrente su un resistore. Esaminare un circuito elettrico e i collegamenti in serie e in parallelo. Analizzare la forza elettromotrice di un generatore, ideale e/o reale. Formalizzare le leggi di Kirchhoff. - Riconoscere che il moto di agitazione termica degli elettroni nell’atomo non produce corrente elettrica. Identificare l’effetto fotoelettrico e l’effetto termoionico Mettere in relazione la corrente che circola su un conduttore con le sue caratteristiche geometriche. Interrogarsi su come rendere variabile la resistenza di un conduttore. Esaminare sperimentalmente la variazione della resistività al variare della temperatura. Analizzare il processo di carica e di scarica di un condensatore. Analizzare il comportamento di due metalli messi a contatto. Discutere la forza di attrazione tra le armature di un condensatore piano. - - - TEMPI Definire l’intensità di corrente elettrica. (*) Definire il generatore ideale di tensione continua. (*) Febbraio-Aprile Formalizzare la prima legge di Ohm. (*) (pentamestre) Definire la potenza elettrica. (*) Discutere l’effetto Joule (*) Calcolare la resistenza equivalente di resistori collegati in serie e in parallelo. (*) Risolvere i circuiti determinando valore e verso di tutte le correnti nonché le differenze di potenziale ai capi dei resistori. Illustrare come si muovono gli elettroni di un filo conduttore quando esso viene collegato a un generatore. (*) Definire la velocità di deriva degli elettroni. (*) Definire il lavoro di estrazione e il potenziale di estrazione. (*) Formulare la seconda legge di Ohm. (*) Definire la resistività elettrica. (*) Descrivere il resistore variabile e il suo utilizzo nella costruzione di un potenziometro. Analizzare e descrivere i superconduttori e le loro caratteristiche. Discutere il bilancio energetico di un processo di carica, e di scarica, di un condensatore. (*) Enunciare l’effetto Volta. Utilizzare le relazioni matematiche appropriate alla risoluzione dei problemi proposti. MODULO MAGNETISMO U.D.1 Fenomeni magnetici fondamentali U.D.2 Il campo magnetico Obiettivi formativi - Riconoscere che una calamita esercita una forza su una seconda calamita. - Riconoscere che l’ago di una bussola ruota in direzione Sud-Nord. - Creare piccoli esperimenti di attrazione, o repulsione, magnetica. - Visualizzare il campo magnetico con limatura di ferro. - Ragionare sui legami tra fenomeni elettrici e magnetici. - Analizzare l’interazione tra due conduttori percorsi da corrente. - Interrogarsi su come possiamo definire e misurare il valore del campo magnetico. - Studiare il campo magnetico generato da un filo, una spira e un solenoide. - Formalizzare il concetto di momento della forza magnetica su una spira. - - - Analizzare le proprietà magnetiche dei materiali. Interrogarsi sul perché un filo percorso da corrente generi un campo magnetico e risenta dell’effetto di un campo magnetico esterno. Analizzare il moto di una carica all’interno di un campo magnetico e descrivere le applicazioni sperimentali che ne conseguono. Riconoscere che i materiali ferromagnetici possono essere smagnetizzati. Formalizzare il concetto di flusso del campo magnetico. Indicatori competenze - - Definire i poli magnetici. (*) Esporre il concetto di campo magnetico. (*) Definire il campo magnetico terrestre. Analizzare le forze di interazione tra poli magnetici. (*) Mettere a confronto campo elettrico e campo magnetico. (*) Analizzare il campo magnetico prodotto da un filo percorso da corrente. (*) Descrivere l’esperienza di Faraday. (*) Formulare la legge di Ampère. Rappresentare matematicamente la forza magnetica su un filo percorso da corrente. Descrivere il funzionamento del motore elettrico e degli strumenti di misura di correnti e differenze di potenziale. Utilizzare le relazioni appropriate alla risoluzione dei singoli problemi. Valutare l’impatto del motore elettrico in tutte le diverse situazioni della vita reale. - - Distinguere le sostanze ferro, para e dia magnetiche Descrivere la forza di Lorentz. (*) Calcolare il raggio e il periodo del moto circolare di una carica che si muove perpendicolarmente a un campo magnetico uniforme. (*) Descrivere il funzionamento dello spettrometro di massa. Esporre e dimostrare il teorema di Gauss per il magnetismo. (*) Esporre il teorema di Ampère e indicarne le implicazioni (il campo magnetico non è TEMPI Maggio/ Giugno (pentamestre) - Definire la circuitazione del campo magnetico. conservativo). (*) Formalizzare il concetto di permeabilità magnetica - Analizzare il ciclo di isteresi magnetica. relativa. - Discutere l’importanza e l’utilizzo di un Formalizzare le equazioni di Maxwell per i campi elettromagnete. statici. Riconoscere che le sostanze magnetizzate possono conservare una magnetizzazione residua. (*) competenze minime PERCORSO DIDATTICO CURRICULARE: FISICA CLASSE V MODULO MAGNETISMO (se non svolto in IV) U.D. 1 Fenomeni magnetici naturali Obiettivi formativi - Interrogarsi su come possiamo definire e misurare il valore del campo magnetico. - Studiare il campo magnetico generato da un filo, una spira e un solenoide. - Formalizzare il concetto di momento della forza magnetica su una spira. Indicatori competenze - - - U.D. 2 Il campo magnetico - Analizzare le proprietà magnetiche dei materiali. - Interrogarsi sul perché un filo percorso da corrente generi un campo magnetico e risenta dell’effetto di un campo magnetico esterno. - Analizzare il moto di una carica all’interno di un campo magnetico e descrivere le applicazioni sperimentali che ne conseguono. - Riconoscere che i materiali ferromagnetici possono essere smagnetizzati. - Formalizzare il concetto di flusso del campo magnetico. - - Rappresentare il campo magnetico tramite linee di forza (*) Descrivere il campo magnetico terrestre (*) Rappresentare matematicamente la forza magnetica su un filo percorso da corrente.(*) Descrivere matematicamente l’interazione tra fili percorsi da corrente (*) Descrivere il campo generato da un filo percorso da corrente, di una spira e di un solenoide (*) Descrivere il funzionamento del motore elettrico e degli strumenti di misura di correnti e differenze di potenziale. Utilizzare le relazioni appropriate alla risoluzione dei singoli problemi. Valutare l’impatto del motore elettrico in tutte le diverse situazioni della vita reale. Distinguere le sostanze ferro, para e dia magnetiche (*) Descrivere la forza di Lorentz (*) Calcolare il raggio e il periodo del moto circolare di una carica che si muove perpendicolarmente a un campo magnetico uniforme (*) Interpretare l’effetto Hall. Descrivere il funzionamento dello spettrometro di massa (*) Definire la temperatura di Curie. TEMPI Settembre/Ottobre (trimestre) U.D. 2 Il campo magnetico - Definire la circuitazione del campo magnetico. - Formalizzare il concetto di permeabilità magnetica relativa. - Formalizzare le equazioni di Maxwell per i campi statici. - Riconoscere che le sostanze magnetizzate possono conservare una magnetizzazione residua. - - - Esporre il teorema di Gauss per il magnetismo (*) Esporre il teorema di Ampère e indicarne le implicazioni (il campo magnetico non è conservativo) (*) Analizzare il ciclo di isteresi magnetica. Definire la magnetizzazione permanente. Descrivere come la magnetizzazione residua possa essere utilizzata nella realizzazione di memorie magnetiche digitali. Discutere l’importanza e l’utilizzo di un elettromagnete (*) MODULO Obiettivi formativi Indicatori competenze ELETTRO – MAGNETISMO TEMPI Novembre/Dicembre (trimestre/pentamestre) U.D.1 L’induzione elettromagnetica - - Con un piccolo esperimento mostrare che il movimento di una calamita all’interno di un circuito (in assenza di pile o batterie) determina un passaggio di corrente. Analizzare il meccanismo che porta alla generazione di una corrente indotta. Capire qual è il verso della corrente indotta. Analizzare i fenomeni dell’autoinduzione e della mutua induzione. Analizzare il funzionamento di un alternatore e presentare i circuiti in corrente alternata. Rappresentare i circuiti in corrente alternata e discuterne il bilancio energetico. - - U.D.2 Le equazioni di Maxwell e le onde elettromagnetiche - - - Cosa genera un campo elettrico e cosa genera un campo magnetico Analizzare e calcolare la circuitazione del campo elettrico indotto. Formulare l’espressione matematica relativa alla circuitazione del campo magnetico secondo Maxwell. Le equazioni di Maxwell permet-tono di derivare tutte le proprietà dell’elettricità, del magnetismo e dell’elettroma-gnetismo. L’oscillazione di una carica tra due punti genera - Definire il fenomeno dell’induzione elettromagnetica.(*) Formulare e dimostrare la legge di FaradayNeumann (*). Formulare ed interpretare la legge di Lenz come conseguenza del principio di conservazione dell’energia; (*) Definire le correnti di Foucault.(*) Definire i coefficienti di auto e mutua induzione. Individuare i valori efficaci di corrente alternata e tensione alternata.(*) Risolvere i circuiti in corrente alternata. Utilizzare le relazioni matematiche individuate per risolvere i problemi relativi a ogni singola situazione descritta. (*) Discutere l’impiego e l’utilizzo di acceleratori lineari e del ciclotrone. Comprendere la relazione tra campo elettrico indotto e campo magnetico variabile; (*) Capire se si può definire un potenziale elettrico per il campo elettrico indotto (*) Individuare cosa rappresenta la corrente di spostamento (*) Esporre e discute le equazioni di Maxwell nel caso statico e nel caso generale (*) Definire le caratteristiche di un’onda elettromagnetica e analizzarne la propagazione (*) Definire il profilo spaziale di un’onda - - un’onda elettromagnetica. Analizzare la propagazione nel tempo di un’onda elettromagnetica. La luce è una particolare onda elettromagnetica. L’insieme delle frequenze delle onde elettromagnetiche si chiama spettro elettromagnetico. Analizzare le diverse parti dello spettro elettromagnetico e le caratteristiche delle onde che lo compongono. - elettromagnetica piana. Descrivere il fenomeno della polarizzazione e enunciare la legge di Malus. Affrontare correttamente la soluzione dei problemi, anche solo teorici, proposti Distinguere le varie parti dello spettro elettromagnetico e individuare le caratteristiche comuni alle varie onde elettromagnetiche (*) MODULO Obiettivi formativi Indicatori competenze LA RELATIVITA’ U.D. 1 La relatività dello spazio e del tempo; Gennaio/Febbraio (pentamestre) - - U.D.2 La relatività ristretta; TEMPI - - Dalla costanza della velocità della luce alla contraddizione tra meccanica ed elettromagnetismo. Dalla contraddizione tra meccanica ed elettromagnetismo al principio di relatività ristretta. Analizzare la relatività del concetto di simultaneità. Indagare su cosa significa confrontare tra loro due misure di tempo e due misure di lunghezza fatte in luoghi diversi. Analizzare la variazione, o meno, delle lunghezze in direzione parallela e perpendicolare al moto. Un evento viene descritto dalla quaterna ordinata (t,x, y, z). Nella teoria della relatività ristretta hanno un significato fisico la lunghezza invariante e l’intervallo di tempo invariante Analizzare lo spaziotempo. Analizzare la composizione delle velocità alla luce della teoria della relatività. La massa totale di un sistema non si conserva. Analizzare la relazione massa-energia di Einstein. Mettere a confronto l’effetto Doppler per il suono e l’effetto Doppler per la luce. Esperimenti sulla materializzazione o annichilazione delle particelle conferma che un corpo in quiete possiede una quantità di energia, detta energia di riposo. - - - - - Descrivere e discutere l’esperimento di Michelson-Morley. Formulare gli assiomi della relatività ristretta. (*) Spiegare perché la durata di un fenomeno non è la stessa in tutti i sistemi di riferimento.(*) Introdurre il concetto di intervallo di tempo proprio.(*) Descrivere la contrazione delle lunghezze e definire la lunghezza propria.(*) Applicare le equazioni delle trasformazioni di Lorentz nell’analisi di eventi relativistici; Definire la lunghezza invariante.(*) Definire l’intervallo invariante tra due eventi e discuterne il significato (*) Dimostrare la composizione delle velocità. Formulare e discutere le espressioni dell’energia totale, della massa e della quantità di moto in meccanica relativistica (*) Utilizzare la relazione di equivalenza relativistica tra massa ed energia per determinare energie o variazioni di massa; (*) Definire il quadrivettore energia-quantità di moto Indagare perché l’effetto Doppler per la luce può dimostrare che le galassie si allontanano dalla Via Lattea.(*) Descrivere, sulla base dell’annichi-lazione di due particelle con emissione di energia, il funzionamento e l’importanza di esami diagnostici, quali la PET. MODULO Obiettivi formativi - L’assorbimento e l’emissione di radiazioni da parte di CRISI DELLA FISICA CLASSICA un corpo nero dipende dalla sua temperatura. - L’elettromagnetismo classico prevede un irradiamento totale di valore infinito da parte di qualunque corpo nero e non è in grado di spiegare i risultati sperimentali di Lenard sull’effetto fotoelettrico. - Max Planck introduce l’idea dello scambio di radiazione attraverso “pacchetti di energia”. - L’esperimento di Compton dimostra che la radiazione elettromagnetica è composta di fotoni che interagiscono con gli elettroni come singole particelle. - Analizzare l’esperimento di Millikan e discutere la quantizzazione della carica elettrica. - Formulare il principio di esclusione di Pauli. - Mettere a confronto il modello planetario dell’atomo e il modello di Bohr. LA FISICA QUANTISTICA - - - - A seconda delle condizioni sperimentali la luce si presenta come onda o come particella. La teoria quantistica ammette due tipi di distribuzioni quantistiche: quella di Bose-Einstein e quella di Fermi-Dirac. Indagare se la misura di entità e fenomeni ha le stesse conseguenze sia a livello macroscopico che a livello microscopico. Analizzare il concetto di ampiezza di probabilità (o funzione d’onda) e spiegare il principio di indeterminazione. Nel campo di forza coulombiano prodotto dal nucleo, gli elettroni possono percorrere orbite ellittiche. Indicatori competenze - - - TEMPI Illustrare la legge di Wien.(*) Illustrare l’ipotesi di Planck dei “pacchetti di energia” e come, secondo Einstein si spiegano le proprietà dell’effetto fotoelettrico.(*) Descrivere matematicamente l’energia dei quanti del campo elettromagnetico.(*) Analizzare l’effetto Compton in termini di interazione fotone elettrone Calcolare l’energia totale di un elettrone in un atomo di idrogeno. Esprimere e calcolare i livelli energetici di un elettrone nell’atomo di idrogeno. Definire l’energia di legame di un elettrone. Giustificare lo spettro dell’atomo di idrogeno con il modello di Bohr. Analizzare l’esperimento di Rutherford. Descrivere la tavola periodica degli elementi. Marzo (pentamestre) Illustrare il dualismo onda-corpuscolo e formulare la relazione di de Broglie.(*) Identificare le particelle che seguono la distribuzione statistica di Bose-Einstein e quelle che seguono la distribuzione statistica di FermiDirac. Illustrare le due forme del principio di indeterminazione di Heisenberg.(*) Enunciare e discutere il principio di sovrapposizione delle funzioni d’onda. Discutere sulla stabilità degli atomi. Introdurre lo spin dell’elettrone. Identificare i numeri quantici che determinano l’orbita ellittica e la sua orientazione. Aprile (pentamestre) MODULO LA FISICA NUCLEARE Obiettivi formativi - Studiare la struttura dei nuclei. Analizzare le reazioni nucleari. Analizzare il motivo per cui i nucleoni riescono a stare all’interno del nucleo. Definire il difetto di massa. La natura ondulatoria dei nuclei porta a definire gli stati energetici dei nuclei. Alcuni nuclei sono instabili e si trasformano in altri nuclei. Analizzare il fenomeno della creazione di particelle. Analizzare i fenomeni della fissione e della fusione nucleare Valutare le applicazioni in campo medico-sanitario e biologico dei radioisotopi. (*) competenze minime Indicatori competenze - Individuare le particelle del nucleo e le loro caratteristiche.(*) Descrivere le caratteristiche della forza nucleare.(*) Mettere in relazione il difetto di massa e l’energia di legame del nucleo.(*) Descrivere il fenomeno della radioattività.(*) Descrivere i diversi tipi di decadimento radioattivo.(*) Formulare la legge del decadimento radioattivo.(*) Definire l’interazione debole. Descrivere il funzionamento delle centrali nucleari e dei reattori a fusione nucleare. Discutere rischi e benefici della produzione di energia nucleare TEMPI Aprile/Maggio (pentamestre)