Falconara 17.03.16 Valy

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Applied Behavior Analysis: principi di base e procedure comportamentali Falconara, 17 Marzo 2016 Do#.ssa Valeria Ciacci Psicologo – Psicoterapeuta Analista del Comportamento Centro Au9smo Età Evolu9va Regione Marche Oggi parleremo di •  Modello di intervento del Centro AuCsmo Età EvoluCva •  Definizione di ABA (Applied Behavior Analysis) •  Che cos’è il comportamento •  Principi comportamentali •  Insegnamento struNurato LINEE GUIDA SINPIA (2005) •  Organicità dell’auCsmo: “L’auCsmo è una sindrome comportamentale causata da un disordine del neurosviluppo biologicamente determinato, con esordio nei primi tre anni di vita”. •  Tale cambiamento nell’interpretazione della eziopatogenesi dell’auCsmo ha necessariamente prodoNo un cambiamento nel sistema di cura, con aNribuzione di importanza alla abilitazione ed educazione delle varie funzioni “mancanC”. Tra le metodologie di intervento maggiormente accreditate nella abilitazione-­‐educazione dei soggeY auCsCci c’è l’ABA, ovvero “Analisi Applicata del Comportamento”. L’APPRENDIMENTO DEI BAMBINI (ipotesi di I.Lovaas) SVILUPPO TIPICO I bambini imparano dal loro ambiente naturale ogni giorno, in ogni occasione e in ogni momento della vita quoCdiana, senza che sia necessario struNurare le varie situazioni di apprendimento. AUTISMO I bambini imparano poco o nulla dal loro ambiente naturale e hanno bisogno che le situazioni di apprendimento vengano struNurate dall’adulto Quale tipo di intervento?
Specificità dei Disturbi di Spettro Autistico
CENTRO
AUTISMO
FAMIGLIA AMBIENTE
SCUOLA
SERVIZI DI RIABILI TAZIONE Sistema educativo - riabilitativo
E’ importante la
collaborazione con tutte le
figure di riferimento che
ruotano attorno al
bambino per poter mettere
in atto un programma
terapeutico ed educativo
individualizzato ed
efficace. In questo modo
si riesce a garantire
un’adeguata coerenza ed
intensività del lavoro.
CASA
SCUOLA
ALTRI
AMBIENTI
DI VITA DEL
BAMBINO
Supervisioni periodiche della programmazione §  Genitori del bambino §  INSEGNANTI scolasCci §  Educatori scolasCci e domiciliari §  Logopediste ed altri terapisC che lavorano con i bambino Costrutto teorico alla base del nostro
modello di intervento: •  Applied •  Behavior •  Analysis A.B.A. •  Analisi •  Applicata •  Del Comportamento ABA: che cos’è? •  L’ABA é (scegliete una delle tre): a) una terapia specifica per individui con auCsmo; b) un intervento educaCvo precoce ed intensivo; c) la scienza deputata alla modifica dei comportamenC. Definizione…
L’ABA (Analisi Comportamentale Applicata) è la scienza che ci
permette di modificare i comportamenti attraverso la manipolazione
degli eventi antecedenti e conseguenti.
E’ applicabile a qualunque situazione, a qualunque patologia a tutti
i comportamenti socialmente significativi che devono essere
modificati per diventare adattivi.
Come tale prescinde da:
•  età
•  diagnosi
•  patologia
…Definizione
Processo attraverso cui si applicano sistematicamente
interventi i cui principi si basano sulla “teoria
dell’apprendimento”, per migliorare comportamenti
socialmente significativi e dimostrare che gli interventi
utilizzati sono responsabili del cambiamento del
comportamento selezionato.
(Bear, Wolf and Risley, 1968)
ABA e auCsmo Non nasce come traNamento specifico per l’auCsmo, ma come scienza volta alla modifica del comportamento. La popolarità dell’ABA come intervento per l’auCsmo emerge intorno agli anni ’70 con la pubblicazione dei primi studi che dimostravano la possibilità di insegnare comportamenC che per i bambini auCsCci erano consideraC fino a quel momento “non-­‐insegnabili”. Linee Guida ISS (2012) •  I programmi intensivi comportamentali si sono dimostraC efficaci: si traNa di approcci che puntano a modificare comportamenC problemi e a migliorare la vita dei bambini con auCsmo, aNraverso programmi che li coinvolgono per molte ore a seYmana. •  Sono efficaci sopraNuNo se rivolC a bambini in età prescolare e se sono condoY da educatori e operatori formaC e guidaC da professionisC specializzaC in queste tecniche, possibilmente con il supporto di genitori e familiari Linee Guida ISS (2012) •  L’analisi comportamentale applicata (Applied Behavioural Analysis ABA) è il programma di intervento più studiato, che può migliorare il quoziente intelleYvo, il linguaggio e i comportamenC adaNaCvi, cioè le abilità necessarie per la vita quoCdiana. •  I risultaC di questo intervento possono variare da bambino a bambino e non esiste la certezza di un risultato posiCvo sempre. •  L’intervento dovrebbe essere fornito il prima possibile dopo la diagnosi e, in alcuni casi prima della diagnosi. •  Le evidenze scienCfiche indicano che prima il traNamento ha inizio, maggiori sono le probabilità di esiC posiCvi a lungo termine. •  Quando il bambino cresce la necessità di un intervento globale ABA potrà diminuire. •  La ricerca ha comunque dimostrato che l’ABA è efficace durante tuNo l’arco di vita. •  Anche gli individui più grandi possono avere necessità di un intervento globale e intensivo, specialmente se presentano comportamenC problemaCci. •  La ricerca non ha ancora stabilito un limite di età oltre il quale l’ABA non sia efficace. Analisi Applicata del Comportamento
Obiettivi
•  Generare la capacità di apprendere a partire
da alcuni esempi, senza la necessità di
insegnare tutto in modo diretto, fornendo
all’individuo con autismo tutte le abilità
necessarie per imparare ad imparare; è
fondamentale concentrarsi sullo sviluppo di
procedure che permettono al bambino di
acquisire nuove risposte in assenza di
insegnamento specifico. Obiettivi dell’intervento
Aumentare le abilità comunicative, migliorare le prestazioni
cognitive, i comportamenti sociali e le risposte emotive dei
bambini perché possano trarre vantaggio dalle opportunità
educative e sociali, al fine di creare un presupposto di
autonomia nella vita futura
Sviluppo o recupero di funzioni
che consentono all’individuo di adattarsi
alle molteplici esigenze di un ambiente
e di obiettivi in continuo mutamento
“Se un bambino non
impara dal modo in cui
gli stiamo insegnando
dobbiamo trovare il
modo migliore per
insegnare”
O.I. Lovaas
Analisi Applicata del Comportamento
obiettivo
Incrementare o diminuire la frequenza
di un comportamento socialmente significativo
attraverso la manipolazione degli eventi ambientali
antecedenti e conseguenti
•  Antecedente: ciò che avviene prima del comportamento
- controllo dello stimolo (SD)
- operazione motivazione (MO)
•  COMPORTAMENTO
- forma della risposta (qualsiasi comportamento emesso)
•  Conseguenza: ciò che segue immediatamente il comp.
- Rinforzo: aumenta la frequenza/intensità del comp.
- Estinzione: diminuisce la frequenza/intensità del comp.
- Punizione: diminuisce la frequenza/intensità del comp.
QuesConario per la valutazione di comportamenC target socialmente significaCvi COOPER J.O:, HERON T.E., HEWARD W.L. (2007) Applied Behavior Analysis (2nd EdiCon) Considerazioni Valutazione E’ probabile che il cp produca un rinforzo nell’ambiente di vita dell’individuo al termine dell’intervento? SI NO NON SO Questo cp è un prerequisito necessario per un’abilità funzionale più complessa? SI NO NON SO Questo cp aumenterà le possibilità di accesso dell’individuo ad ambienC in cui altri importanC cp possano essere acquisiC e uClizzaC? SI NO NON SO La modifica di questo cp favorirà una interazione maggiore degli altri con l’individuo? SI NO NON SO Questo cp può essere considerato “pivotale” o una cuspide comportamentale? SI NO NON SO Se questo cp venisse eliminato o ridoNo dal repertorio dell’individuo, potrebbe essere sosCtuito da un altro cp adaYvo e con la stessa funzione? SI NO NON SO Com menE QuesConario per la valutazione di comportamenC target socialmente significaCvi COOPER J.O:, HERON T.E., HEWARD W.L. (2007) Applied Behavior Analysis (2nd EdiCon) Considerazioni Valutazione Questo cp è appropriato all’età dell’individuo? SI NO NON SO Questo cp cosCtuisce l’aNuale problema reale dell’individuo, o è solo indireNamente collegato con esso? SI NO NON SO Com menE AREE DI INTERVENTO Autonomia
personale
Abilità sociali
Comunicazione
Linguaggio
Collaborazione/
Controllo istruzionale
Tali aree sono estremamente
compromesse nell’individuo con
disturbo di spettro autistico/
disabilità intellettiva e
costituiscono la base per
l’apprendimento di abilità più
complesse
Comportamento
problema
Gioco/
Attività funzionali
Abilità
Visuopercettive/
Attenzione
L’intervento educativo ABA risulta efficace se rispondente ai
seguenti criteri:
Individualizzato: assessment, creazione di un curriculum,
aggiornamento periodico del curriculum, implementazione di
procedure comportamentali adattate alle esigenze del bambino
Intensivo: la letteratura scientifica mostra significativo
miglioramenti se vengono programmate almeno 25 ore alla
settimana, 50 settimane all’anno, per almeno due anni.
Precoce: le ricerche mostrano che i risultati migliori si ottengono
se l’intervento viene iniziato entro il quarto anno di vita.
Globale: indirizzato a tutte le aree di sviluppo e con coerenza tra
operatori e genitori nello stile educativo. L’efficacia dell’intervento
dipende dall’adesione di tutte le persone coinvolte nella relazione
con il bambino (tutor, genitori, nonni, insegnanti…) alle procedure
suggerite dall’Analista del Comportamento.
Supervisionato: le supervisioni sono periodiche ed effettuate da
un professionista esperto in Analisi del Comportamento.
CURRICULUM INDIVIDUALIZZATO •  L’obieYvo è quello di potenziare le abilità emergenE del bambino e di ridurre i comportamenE disadaHvi. •  Vengono insegnate abilità suddivise in piccole unità ed introdoNe in maniera sistemaCca. •  Vengono programmate numerose opportunità di insegnamento durante l’intero arco della giornata. •  Ogni abilità acquisita deve essere generalizzata in modo che divenC parte del repertorio quoCdiano dell’individuo •  Per insegnare le abilità si uClizza la modalità struIurata di insegnamento, per generalizzarla si uClizza invece la modalità incidentale Ridurre CP
Autonomie
Imitazione
>Il repertorio
del listener
Obiettivi dei
Curricula
Interazione
con i pari
>il repertorio
vocale
Gioco
Comunica
zione
COSA INSEGNARE:
le aree curricolari
(degli Espinosa, 2005)
COMUNICAZIONE
(mand)
Richiede
spontaneamente
, conversazione
IMITAZIONE
MOTORIA
Imita movimenti
IMITAZIONE
VOCALE
(ecoico)
Produce
suoni,
parole, frasi
su modello
VISUOSPAZIALE
Abbina
figure,
associa
oggetti
DENOMINAZIONE
RECETTIVO
(tact)
Commenta,
denomina un
evento presente
Esegue
istruzioni,
risponde a
descrizioni
INTRAVERBALE
Risponde a
domande,
commenta su
commenti,
conversazione
ACCADEMICO
SOCIALE
GIOCO
Leggere, scrivere,
matematica,
computer
Scambio
con i
compagni
(comprend
e le altre
aree
curricolari)
Gioco
indipendente
simbolico,
immaginario,
co-operativo,
con regole, di
gruppo
IMITAZIONE
FINO-MOTORIA
Imita segni
AUTONOMIA
PERSONALE
Andare in
bagno,
vestirsi,
lavarsi,
attraversare la
strada, ecc.
Analisi Applicata del Comportamento UNITA’ DI ANALISI
IL COMPORTAMENTO
Inteso come attività tipica di ogni essere vivente
Che cos’è il comportamento? ?
Quale di quesC è un comportamento? A-­‐ Martina è iperattiva B-­‐ Alessio è autistico D-­‐ Lucia è autolesionista E-­‐ Luca fa un saltello •  Luca è un bambino aggressivo con i fratelli •  Carlo è iperaYvo quando è in classe •  Lorenzo è molto pigro nella lezione di basket •  Sara è stata capricciosa al supermercato, ha combinato un vero disastro ComportamenC??? Iperattivo, autolesionista, autistico, nervoso, poco socievole, gentile, egoista, spensierato, triste, incompetente, simpatico… SONO ETICHETTE NON COMPORTAMENTI! ETICHETTE RIASSUNTIVE Nella praCca quoCdiana siamo soliC uClizzare descrizioni di Cpo interpretaCvo del comportamento. Che cos’è il comportamento? •  Alcuni sinonimi comunemente usaC includono: aYvità, azione, prestazione, risposta, reazione. •  Essenzialmente il comportamento è QUALSIASI COSA UNA PERSONA DICE O FA: •  qualsiasi cosa un organismo fa e che sia direNamente osservabile e misurabile •  Non è facile pensare e parlare del comportamento in modo specifico Svantaggi delle eCcheNe •  Pseudospiegazioni e ragionamento circolare •  Pregiudizio •  Focalizzarsi sul problema •  Perdere di vista le reali abilità del soggeNo Definire i comportamenC Riconoscere i comportamenti umani per quello che “realmente” sono attraverso CRITERI OGGETTIVI! IN UN INTERVENTO… Un comportamento target deve essere lo stesso per la mamma, per il papà, per gli insegnanti, per i nonni ecc... COMPORTAMENTO E’ un movimento osservabile e quanCficabile. E’ cosCtuito da tuNe le azioni e da tuY i movimenC che una persona ingaggia e manifesta nelle varie situazioni. I comportamenC vanno definiC in modo operazionale, non con eCcheNe riassunCve, ciò ci permeNe di condurre un lavoro specifico L’ANALISI COMPORTAMENTALE UTILIZZA DEFINIZIONI OPERAZIONALI •  Luca è un bambino aggressivo con i fratelli
Luca dà calci ai suo fratelli quando ques9 tentano di afferrare i giochi che lui ha in mano •  Carlo è iperattivo quando è in classe
Carlo si alza dal banco quando l’insegnante propone compi9 più difficili che lui non è in grado di svolgere •  Lorenzo è molto pigro nella lezione di basket
Lorenzo rimane seduto sulla panchina rifiutandosi di cambiare da solo le scarpe senza l’aiuto dell’insegnante prima della lezione •  Sara è stata capricciosa al supermercato, ha combinato un
vero disastro
Sara piange intensamente ogni volta che il papà nega di comperarle il gioco richiesto al supermercato Condizionamento operante E’ il principio fondamentale su cui si basa l’analisi comportamentale. Il comportamento viene considerato operante perché opera nell’ambiente per produrre determinate conseguenze. Il comportamento secondo tale principio viene modellato o plasmato dalle conseguenze che riceve, tali conseguenze ne Il comportamento va analizzato in influenzeranno ed altereranno la base agli sCmoli ambientali che lo precedono e lo seguono. forma e la frequenza con cui il comportamento si presenterà in futuro. ConEngenza a tre termini ANTECEDENTE COMPORTAMENTO CONSEGUENZA ...sempre presente DISCRETE TRIAL TEACHING Il DTT è una metodologia d’insegnamento che viene uClizzata per massimizzare l’apprendimento di differenC abilità. TRIADE DELL’INSEGNAMENTO
Sd
(istruzione)
R
(risposta)
Sr
(feedback)
INTERVENTO COMPORTAMENTALE elemenC fondamentali STIMOLO: precede la risposta e fa sì che venga emessa. L’importanza di qualsiasi sCmolo sta nella sua capacità di cosCtuire l’occasione per una risposta specifica. RISPOSTA: comportamento che fa seguito allo sCmolo. Da soNolineare l’importanza del rapporto tra sCmolo e risposta. CONSEGUENZA: avvenimento che fa seguito alla risposta, ciò che succede al soggeNo una volta emessa la risposta. Le conseguenze naturali, negaCve o posiCve, sono parte integrante della vita di tuY i giorni e in quanto tali, influenzano il nostro comportamento. Nell’intervento comportamentale facciamo sì che una determinata conseguenza faccia seguito alla risposta, per influenzare il comportamento futuro. Discrete Trial Teaching •  Suddivisione dell’aYvità in sub-­‐abilità più piccole e semplici •  Insegnamento di una abilità alla volta fino alla completa padronanza •  UClizzo delle tecniche di prompCng •  UClizzo delle tecniche di rinforzamento Sd (istruzione) Ø  Deve essere chiara e semplice senza parole di troppo Ø  Non ripetere l’istruzione senza conseguenza o in mancanza di risposta da parte del bambino Ø  L’obieYvo è arrivare ad un linguaggio più naturale possibile. R (risposta del bambino) Ø  La non risposta è considerata incorreNa Ø  Usare criteri costanC per decidere se una risposta è considerata correNa o incorreNa Ø  Assicurarsi che non siano presenC comportamenC inappropriaC Ø  Rinforzare in modo differenziale le risposte che intercorrono con un tempo di latenza non superiore ai circa 3 -­‐ 5 secondi. Sr (feedback) Ø  UClizzare rinforzatori posiCvi Ø  Consegnare il rinforzatore in modo conCngente dopo che il bambino ha dato la risposta correNa (zero secondi) Ø  Aggiornare frequentemente la gerarchia di rinforzatori Ø  Associare sempre il rinforzatore sociale a quello tangibile es. “Bravo” •  CHE COSA MANTIENE O AUMENTA LA
FREQUENZA DI UN COMPORTAMENTO ?
IL RINFORZO •  CHE COS’E’ IL RINFORZO ? Un rinforzatore è un evento sCmolo che quando compare immediatamente dopo un comportamento, induce l ’ aumento della frequenza di quel comportamento (o della probabilità della sua comparsa). TIPOLOGIE DI TRAINING INSEGNAMENTO STRUTTURATO ITT •  Organizzazione del tempo •  Tipologia degli esercizi INSEGNAMENTO NATURALE ED INCIDENTALE NET •  E’ incentrato su moEvazione e aIenzione •  Si basa sull’uElizzo di occasioni incidentali in cui può essere p r o p o s t o a l b a m b i n o u n insegnamento Insegnamento struNurato •  Iniziamo a porre piccole richieste inframmezzate da aYvità ludiche più divertenC. •  CompiC più semplici vengono alternaC ad aYvità più complesse, aumentando gradatamente il ritmo del lavoro (fluidità). •  Iniziamo un fading del numero di richieste che poniamo al bambino, anche se l’aYvità ludica conCnuerà a cosCtuire sempre una parte cospicua del lavoro. INSEGNAMENTO INCIDENTALE L’ambiente naturale viene predisposto per “alleNare” il bambino a desiderare materiali ed aYvità. L’insegnante è pronto a promuovere aNenzione, richieste e istruzioni quando il bambino inizia ad interagire con i materiali. Il rinforzo alla risposta del bambino è l’aYvità stessa o l’interazione con l’insegnante. BIBLIOGRAFIA
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