“ABA, metodologia educativa per favorire la piena Integrazione ed

“ABA, metodologia educativa per favorire la piena Integrazione ed Interazione di soggetti diversamente abili” 1‐ Presenza dell'impegno economico della scuola richiedente volto a sostenere economicamente il progetto: L'Istituto Comprensivo di Provaglio d'Iseo intende sostenere il progetto con una partecipazione attiva che andrà a coprire il costo del progetto laddove il fondo del CTRH non sarà sufficiente. 2‐ Significatività didattica dell'oggetto della sperimentazione: Il progetto che si intende proporre è incentrato sull'integrazione scolastica di un bambino ****** certificato per la presenza di un quadro da Disturbo generalizzato dello Sviluppo (Autismo). Questo bambino sta frequentando la classe Seconda, presso la scuola Primaria di Provezze che fa riferimento all'Istituto Comprensivo di Provaglio d'Iseo. Il progetto intende avvalersi dell’esperienza e competenza di Scuolaba ONLUS (www.scuolaba.it), associazione che lavora con bambini con Diagnosi dello spettro autistico. Di cosa si tratta? Premessa al Progetto per il quale si chiede il finanziamento Il nostro bambino, ***, ad oggi frequenta nel pomeriggio Scuolaba per 2 ore giornaliere dal Lunedì al Venerdì fino al mese di Luglio per poi riprendere nel mese di Settembre. Questa metodologia crede nella continuità e per questo motivo il progetto intende proseguire lungo tutto il periodo scolastico dell’alunno fino alla 5° elementare. Il Progetto Scuolaba Brescia vede la presa in carico di 25 bambini con Diagnosi dello spettro autistico di età compresa tra i 3 e i 12 anni. *** fa parte del gruppo dei suoi coetanei e per due ore al giorno segue la metodologia comportamentale ABA in rapporto 1 a 1 con gli operatori presenti. Tutti gli operatori sono stati formati ed hanno esperienza in ambito ABA. La supervisione del Progetto da un punto di vista tecnico e operativo è a carico della Dott.ssa Lucia D’Amato, che ha recentemente conseguito la Certificazione BCBA che va quindi a sostituire la precedente certificazione BCABA, garanzia ufficiale e riconosciuta a livello internazionale di qualità a preparazione in ambito ABA. 1 La frequenza a Scuolaba come già riferito è quotidiana da parte dei bambini, dal lunedì al venerdì allo scopo di garantire una continuità dell’intervento. Il progetto al quale il bambino partecipa mira a risolvere quei comportamenti problematici presenti e che purtroppo tendono ad allontanarlo da quell’Integrazione a cui tutti gli insegnanti e la famiglia auspicano; a volte è naturale che i bambini e compagni di classe si allontanino dal compagno con autismo quando presenta un comportamento aggressivo o socialmente poco accettabile. Tali comportamenti incominciano a rappresentare un potenziale pericolo per sé e per gli altri anche in vista del suo futuro sviluppo e proprio per questo una terapia comportamentale può rappresentare un’ottima via da perseguire. Inoltre l’anno scorso, primo anno alla scuola Primaria, il bambino si è aperto relazionalmente ai compagni di classe anche grazie al progetto sulla Comunicazione Aumentativa Alternativa che si è sviluppato lungo il corso dell’anno. In questo momento è opportuno perseguire un lavoro terapeutico che lo aiuti e gli fornisca quelle competenze sociali che lo possano portare ad una buona integrazione. Le metodologie e la terapia impartita da Scuolaba fornisce un benefico apporto all’Integrazione dell’alunno e la formazione impartita agli insegnanti e alla famiglia garantirebbe quella continuità che risulta essere fondamentale per garantire il successo di questa metodologia educativa; Anche Scuolaba, attraverso il suo sito informa che: “la sinergia tra le realtà che ruotano intorno al bambino è fondamentale. Scuolaba intende collaborare a stretto contatto con le scuole dei bambini inseriti nel progetto per garantire una continuità d’intervento ed una coerenza nella scelta degli obiettivi specifici. I colloqui con la scuola avverranno continuamente e dal mese di Gennaio in poi, il Progetto mette a disposizione una figura dedicata ai rapporti con le scuole che garantisca una continuità d’intervento e una comunicazione efficace tra le varie parti in causa”. Inoltre gli utenti di questo progetto sono anche le famiglie dei soggetti disabili. Per loro verranno organizzati seminari e corsi in itinere sulla gestione delle problematiche più frequenti nell’approccio all’autismo. Per i genitori verrà inoltre strutturato un programma di supporto psicologico attraverso uno sportello al pubblico e la costituzione di gruppi di auto mutuo aiuto in cui poter discutere e condividere problemi personali e comuni ad altri genitori. Scuolaba è un luogo di accoglienza, confronto e conforto per la famiglia intera. Tutto ciò potrà contribuire a ridurre fortemente il senso di solitudine e di frustrazione delle famiglie che devono ogni giorno confrontarsi con la disabilità ed i problemi che essa comporta. Progetto per il quale si chiede il finanziamento L’I.C. di Provaglio d’Iseo intende sviluppare un progetto con Scuolaba ONLUS volto alla piena Integrazione di soggetti disabili e nella specifico di ******. 2 Il progetto è così organizzato: 1. FASE DI FORMAZIONE DOCENTI E PERSONALE SCOLASTICO I circa 60 docenti più il personale ATA dell’I.C. Provaglio d’Iseo (2 Primarie, 1 Secondaria di 1° e una scuola dell’Infanzia) saranno invitati ad assistere e frequentare la formazione della Dott.ssa Lucia d’Amato sulla Metodologia Comportamentale ABA, applicabile in qualsiasi caso di disabilità ed in qualsiasi contesto laddove una adeguata consapevolezza e gestione dell’aspetto comportamentale possa risultare essere la “giusta chiave” di lettura e soluzione di problematiche comportamentali e per implementare e migliorare la socializzazione ed integrazione, nonchè interazione del soggetto disabile. ‐
Si proporranno 2 incontri di formazione di 3 ore ciascuno ed un incontro finale di 2 ore per restituire i risultati del progetto specifico sulla classe di ****. I temi trattati saranno: o
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approfondimenti teorici tematiche legate ai disturbi dello spettro autistico metodologia ABA e sua applicazione alla disabilità aspetti pratici e individualizzati attività finalizzate ad incrementare l’interazione con l’altro interventi comportamentali per ridurre comportamenti problema azioni finalizzate a favorire l’integrazione nell’ambito del gruppo classe 2. FASE PROGETTUALE SUL GRUPPO CLASSE Si intende sviluppare un progetto che miri a far acquisire ai compagni di classe di ***. ed a la consapevolezza del Disturbo Autistico e delle possibili motivazioni di alcuni comportamenti problematici che il bambino manifesta a scuola. Questa formazione è indirizzata a fornire una “adeguata valigetta dei saperi” ai compagni di classe di ****, figure fondamentali per l’Integrazione del bambino. Si intenderanno sviluppare Laboratori e nello specifico: • Laboratorio di conoscenza e sensibilizzazione alla disabilità per il gruppo classe: La conoscenza delle singole problematiche del soggetto disabile inserito nel gruppo classe, promuove il miglioramento dell’interazione sociale tra soggetto disabile e pari favorendo il 3 processo di integrazione. Questo percorso di sensibilizzazione contribuisce a diminuire il senso di frustrazione del gruppo classe di fronte a situazioni di difficile interpretazione e gestione, facilitando il processo integrativo. • Laboratorio “Comunicare senza le parole”: cosa significa essere “non verbale”? Quali altri mezzi possiamo utilizzare per comunicare bisogni emozioni e pensieri? Cosa possiamo fare per cercare di farci comprendere al meglio? Comprendere attraverso l’esperienza pratica le intenzioni di un bambino “non verbale”. • Laboratorio sulla disabilità: cosa significa essere disabile? Interiorizzare concetti quali “disabilità” “difficoltà” “handicap”. In che modo possiamo accogliere e avvicinarci alla disabilità? Come stringere amicizia con un bambino disabile può arricchire ognuno di noi? • Laboratorio sull’aggressività comportamentale: dare un significato all’aggressione fisica. Cosa faremmo noi se avessimo difficoltà quali il non poter parlare, il non poter interpretare la realtà che ci circonda, il sentire attraverso i sensi in maniera differente (iper o ipo sansorialità). L’intento dei Laboratori è quello di fornire un percorso guidato ai bambini con una sperimentazione personale e un’esperienza conoscitiva attraverso attività di Role Playing (gioco dei ruoli), di drammatizzazione, giochi teatrali e riflessioni guidate. Metodologia d’intervento: cos’è ABA? Il modello comportamentale d'intervento sui disturbi generalizzati dello sviluppo, tra cui l’autismo e i disturbi di apprendimento, comporta l'applicazione sistematica dei principi della psicologia dell'apprendimento al comportamento umano, compresi i comportamenti aggressivi, le stereotipie e le problematiche relative all’area del linguaggio. Tutte le forme di trattamento comportamentale derivano dall'analisi sperimentale del comportamento, ovvero dalla scienza deputata alla comprensione delle leggi che regolano l'influenza dell'ambiente sul comportamento. Lo studio e l'applicazione di queste leggi a problematiche socialmente significative viene chiamata Analisi Applicata del Comportamento (Applied Behavior Analysis‐ ABA). L’applicazione di queste leggi alle problematiche relative al linguaggio vede nell’approccio Verbal Behavior (VB) di Skinner la sua migliore rappresentazione. L'ABA è una metodologia di applicazione e di ricerca, che implica una progettazione sperimentale specifica ed individualizzata dell'intervento. Per sperimentale intendiamo sottolineare la base scientifica del lavoro, in cui i progressi e l’andamento generale del bambino in tutte le competenze, viene documentato da dati e grafici che possono essere consultati in qualsiasi momento. 4 L'ABA prevede l'insegnamento sistematico di piccole unità misurabili di comportamento. I compiti da apprendere, individuati sulla base del profilo di sviluppo, delle scelte e delle preferenze individuali, vengono suddivisi in piccoli step, ognuno dei quali viene insegnato in sessioni d'insegnamento ravvicinate, in rapporto 1:1 con l’insegnante. Lo studente viene guidato a dare risposte attraverso l’utilizzo di prompt (suggerimenti) che facilitano l’apprendimento ed annullano qualsiasi sentimento di frustrazione ed inadeguatezza nel bambino. Importanza è data anche all’apprendimento dall'ambiente naturale attraverso procedure d'insegnamento incidentale. La generalizzazione tra ambiente di lavoro (training setting) e l’ambiente naturale in cui il bambino vive, è una delle componenti fondamentali della metodologia ABA. Tanti sono i Principi del Comportamento su cui l’ABA si struttura, uno dei quali il Rinforzo, che sottolinea l’importanza della motivazione del bambino all’apprendere nuove abilità. Le procedure d'insegnamento dell'ABA prevedono la predisposizione di un lavoro strutturato e personalizzato per ogni bambino e l'uso di tecniche sistematiche d'insegnamento per creare un ambiente favorevole all'apprendimento. I compiti vengono presentati in modo comprensibile, frammentandoli nelle loro componenti e limitando i fattori estranei alla situazione di apprendimento che rendono difficile al bambino con autismo la comprensione e la masterizzazione di nuove competenze La Mission di Scuolaba ONLUS è quello di proporre e supportare un Modello diverso da quello in voga nel panorama nazionale per quanto riguarda i servizi in ambito ABA. Il modello è costituito da Progetti concreti che si realizzano all’interno di sedi dislocate sul territorio e che accolgono bambini e ragazzi con la missione di renderli più capaci, più attenti, più interessati al mondo che li circonda. Il lavoro si basa sulla metodologia ABA, cha ha come scopo quello di incrementare repertori comportamentali socialmente significativi per ogni utente e ridurre quelli problematici attraverso tecniche di modificazione del comportamento validate scientificamente in soggetti con diagnosi di autismo e disturbi generalizzati dello sviluppo. 3‐ Progettualità: La progettualità nasce all'interno della scuola Primaria di Provezze ma l’esperienza verrà promossa in tutte le strutture della rete in cui è inserita l’Istituto: la scuola di Provezze fa parte dell’I.C. di Provaglio d’Iseo insieme alla scuola dell'Infanzia, la Primaria e Secondaria di primo grado di Provaglio d'Iseo. Questa esperienza potrebbe essere un modello d’intervento valido nei casi di bambini con disabilità gravi per i quali è necessaria una terapia comportamentale guidata da personale adeguatamente formato. 5 4‐ Gli Obiettivi che ci si è prefissati di raggiungere sono: Approcciarsi e gestire il soggetto problematico con una metodologia adeguata al contesto ed alla patologia in modo che si possano potenziare i comportamenti positivi e diminuire quelli problematici Fornire formazione specializzata e qualificata ai docenti ed al personale scolastico sulla metodologia comportamentale ABA Miglioramento dell’Integrazione e dell’interazione del soggetto Educare la classe ed i compagni alla Diversità ed al metodo comportamentale in modo da sviluppare quelle competenze atte ad accogliere un soggetto con gravi problematiche Imparare a gestire costantemente dei comportamenti problema 5‐ Numerosità: Gli insegnanti coinvolti sono primariamente i 4 della classe tra cui l’insegnante di sostegno ed 1 assistente alla persona, i 17 bambini della classe e a cascata gli insegnanti ed i bambini della scuola. La scuola rappresenta uno spazio privilegiato nel progetto terapeutico, poiché oltre a favorire gli apprendimenti permette di realizzare una parte di quel programma finalizzato al miglioramento dell’interazione sociale, all’arricchimento della comunicazione funzionale ed alla diversificazione degli interessi e delle attività. Peraltro, la presenza dei coetanei rende l’ambiente scolastico il palcoscenico naturale, in cui il soggetto può generalizzare acquisizioni e competenze favoriti in setting strutturati in maniera terapeutica. 6‐ Condivisione: Come già riferito tutti i soggetti all'interno della struttura scolastica verranno coinvolti. La famiglia del bambino verrà coinvolta quando opportuno in quanto risulta fondamentale la loro presenza per il buon esito del progetto. 7‐ Ripetibilità/trasferibilità dell’esperienza 6 La formazione ai docenti, alunni ed alla famiglia dell’alunno diverrà patrimonio dell’I.C. e questa esperienza formativa ed educativa fungerà da modello per tutti quei soggetti che presentano patologie per le quali risulta necessario un approccio riabilitativo dove lo studio del comportamento, dei cambiamenti del comportamento e dei fattori che determinano tali cambiamenti sono cruciali per un’adeguata integrazione. I laboratori potranno essere ripetuti dove necessario. I laboratori potranno essere “trasferiti” in ogni contesto di azione del bambino/i problematici in modo che la loro applicazione possa risultare utile per l’integrazione ed interazione dei soggetti con l’ambiente di vita circostante. 8‐ Fattibilità: I costi della formazione docenti ammontano a 300 Euro e si svolgeranno nel mese di Ottobre‐
Novembre ed a fine progetto. Il costo dei laboratori è di 600 e si svolgeranno in 4 diverse giornate nell’arco del 1° quadrimestre. Il costo totale del progetto è di 1000 Euro. Questo progetto mira a chiedere un finanziamento pari alle possibilità del CTRH, l’eventuale rimanente spesa sarà coperta dalla scuola. 9‐ Indicazione delle modalità di valutazione della sperimentazione: Il progetto verrà valutato sia in itinere che al termine, sia da parte del personale specializzato di Scuolaba che da parte degli Insegnanti. Valutazione finale I terapisti ed i docenti stileranno un documento nel quale saranno esplicitati i risultati della sperimentazione. Programmazione degli incontri valutativi: un incontro iniziale ad Ottobre un incontro mensile a Novembre ed a fine progetto 10‐ Modalità di documentazione e “disseminazione”: 7 I risultati verranno presentati attraverso un incontro finale con tutti i genitori della classe ed i docenti dell’I.C. di Provaglio d’Iseo. Verrà prodotto un documento informatico che sarà inviato al CTRH in modo che tale sperimentazione possa fungere da esempio per bambini con patologie simili. 11‐ Finanziamenti erogati precedentemente Il CTRH di Chiari durante l’anno scolastico 2008/2009 ha finanziato il progetto “CAA, la Comunicazione Aumentativa Alternativa, dall'Integrazione all'Interazione tra soggetti diversamente abili”, presentato dall’I.C. di Provaglio d’Iseo e rivolto allo stesso bambino per una somma complessiva di 1000 Euro. Riferimenti: ‐ I.C. Provaglio d'Iseo ‐ Dott. Turelli Alberto (insegnante di sostegno, responsabile Commissione H) [email protected] 328/2175273 Scheda da allegare al progetto richiesta fondi per l’integrazione
scolastica 1. I fondi si richiedono per:
× Formazione
× Incremento della qualità dell’integrazione
8 2. la progettazione è:
□ di
□ di
una rete interistituzionale
una rete di scuole
× di una scuola
□ di
□ di
un gruppo di classi
un singolo insegnante
il progetto è stato approvato dal Collegio Docenti
NO
la scuola compartecipa con altri fondi alla realizzazione del progetto/acquisto
SI
in che misura percentuale______________________________
è stato richiesto finanziamento per lo stesso progetto ad altri enti
NO
3. dati numerici
Numero alunni disabili certificati frequentanti la scuola___3_______________
Numero totale alunni frequentanti la scuola_____________95_________
Numero totale docenti della scuola _________12____________
4. Beneficiari (definire numero di soggetti precisando se insegnanti, alunni,
altri operatori)
X Formazione: circa 60 docenti più il personale ATA e direttamente 16 alunni della
classe di ****. + a cascata i bambini dell’I.C.
×
incremento della qualità dell’integrazione: tutti i soggetti presenti nell’I.C. di
Provaglio d’Iseo
Firma del Dirigente scolastico Data 14/05/2010
Prof. Davide Dotti 9