CONVENTO E CHIESA DI SAN DOMENICO DI ORZINUOVI Del convento venne posta croce in segno di possesso il 3 marzo 1499 e la prima pietra il 13 settembre. Ne furono considerati fondatori fra’ Angelo ed alcuni suoi fratelli domenicani. Il convento venne poi ampliato nel 1519, comprendendovi la strada di porta Catania e i terreni a monte della stessa. La chiesa fu abbellita infatti con pregevoli dipinti secenteschi del Cossali e del Moretto (Madonna in trono con Bambino ed i Santi Domenico, Giuseppe, Vincenzo Ferrer, Lucia e un committente). Il Codagli ebbe a definirlo fra gli ampli e belli edifici di questa terra degli Orci. Il Perini annota che i padri domenicani godevano gli stessi privilegi dei frati francescani osservanti del vicino convento di S. Francesco e predicavano alternativamente con essi la Quaresima e l’Avvento in Duomo, assistevano gli infermi, soccorrevano i poveri. Al convento era aggregato l’Ufficio della Inquisizione; sembra che rimanga ancora lo stanzino sotto il tetto, dove dicesi, facessero vedere il diavolo. Essendo in grave decadenza la disciplina dei religiosi, il convento venne soppresso dal Governo veneto il 2 agosto 1770 e nel 1772 comperato all’asta dall’Ospedale Tribandi. La chiesa tornò ad essere utilizzata per le funzioni e, nel 1886, venne impiegata come lazzaretto. Quando l’ospedale orceano entrò a far parte dell’azienda sanitaria di Chiari, la chiesa seguì la sorte del presidio ospedaliero di Orzinuovi. Val la pena però ricordare che dal convento uscirono alcune rilevanti personalità tra le quali un Generale dell’Ordine p. Serafino Cavalli e frate Francesco Vincenzo degli Orzi. Costui fu inviato a Roma per conto del Consorzio del S. Spirito de Dom a perorare presso il papa Eugenio IV, il veneziano Gabriele Condulmer, la costruzione del nuovo ospedale bresciano l’Hospitale Magnum (detto poi Crocera di S. Luca).