Pasini Lorenzo Infermiere Blocco Operatorio Neurochirurgico O.C. “M.Bufalini” Cesena – AUSL ROMAGNA [email protected] POSIZIONAMENTO DEL PAZIENTE • Compromesso fra la capacità di adattamento anatomo-funzionale del paziente e necessità di ottenere un buon accesso chirurgico. • Agevola l’esecuzione dell’intervento, ma se eseguita in modo scorretto può condurre a lesioni temporanee o permanenti. IL POSIZIONAMENTO MIGLIOR APPROCCIO CHIRURGICO E MASSIMA RIDUZIONE DEL RISCHIO » Necessario tenere in considerazione: • Eventuali limitazioni fisiche del paziente • Peso del paziente: i soggetti magri subiscono una maggiore pressione sulle superfici ossee • Stato nutrizionale: i soggetti defedati sono a maggior rischio di danno • Condizioni della cute • Patologie preesistenti possono facilitare l’insorgenza di danni tissutali 4 RISCHI DEL POSIZIONAMENTO • Lesioni da decubito – Lunga durata degli interventi, rigidità dei piani di appoggio • Lesioni nervose periferiche – Errato posizionamento punti sensibili (capo, gomito, spalla, poplite) • Lesioni Oculari – Lunga durata posturale prona/genupettorale, errata posizione del capo • Necessario conoscere nel perioperatorio ciò che comporta la posizione, per pianificare il monitoraggio, i rischi e la capacità del paziente di tollerare una determinata posizione GOAL POSTURALI • Riduzione della compressione delle aree sensibili a lesione nervosa e prominenze osse (gomito, cingolo scapolare, cavo popliteo, collo) • Riduzione della compressione delle aree a maggior rischio di decubito (sia posturale che da applicazione di monitoraggi) • Posizionamento corretto dei monitoraggi ed invasività con facilità di accesso intraoperatorio • Mantenimento delle compliance respiratorie ed emodinamiche (riduzione ipotensioni posturali e mantenimento della funzione espansiva del torace) IL TEAM DEL POSIZIONAMENTO • I CHIRURGO • II CHIRURGO • ANESTESISTA • 2 INFERMIERI DI SALA MONITORAGGI • INVASIVI PA CRUENTA ICP DIURESI ORARIA DRENATO GASTRICO (SNG) TEMPERATURA (FARINGEA) • NON INVASIVI ECG (3 deriv.) SpO2 BIS DOPPLER NEUROFISIOLOGICO (Neurologo) 9 PRESIDI PER POSIZONAMENTO • • • • Letti operatori con materassi antidecubito Tappetini in gel o schiuma antidecubito Cuscini antidecubito per mantenimento posizione Supporto antidecubito addominale per posizione prona • Creme protettive corneali • Poggiatesta (non sempre in questa specialità chirurgica) • Fasce e reggibraccia POSIZIONI PER APPROCCI NEUROCHIRURGICI • • • • • • Posizione Supina Posizione Prona Posizione genupettorale o “inginocchiata” Posizione Seduta Posizione in Decubito Laterale Posizione semiprona o “Park Bench” POSIZIONE SUPINA • Pz. in decubito dorsale su materasso antidecubito. • Testa su poggiatesta a ferro di cavallo o fissata con testiera di Mayfield • Arti superiori allineati lungo il corpo adeguatamente protetti • Arti inferiori estesi con cuscinetto al cavo popliteo e cuscinetti antidecubito ai talloni POSIZIONE SUPINA • Craniotomie • Approccio anteriore alla colonna cervicale • D.V.P. – D.V.A • D.V.E – P.I.C elettroniche • Foro di trapano per E.S.D.C. • Accessi transnasali (Chirurgia della ipofisi) POSIZIONE SUPINA • La testa può essere mantenuta in posizione neutrale, ruotata, iperestesa (approccio anteriore alla colonna cervicale). • Gradi estremi di rotazione della testa possono ostacolare il sistema venoso giugulare con conseguente ingorgo venoso cerebrale. POSIZIONE SUPINA • Minima influenza sulla funzione cardiovascolare e respiratoria. • La posizione di Trendelemburg (testa inclinata verso il basso di 30°-45°) aumenta la pressione venosa cerebrale e la pressione intracranica. • Il sollevamento del tronco, può determinare Ipotensione posturale ADEGUATO RIEMPIMENTO VOLEMICO PRE-POSIZIONAMENTO POSIZIONE SUPINA PRESIDI PER LA POSIZIONE • Materasso antidecubito • Cuscino per cavo popliteo • Supporti in gel per talloni • Fasce di contenzione 17 POSIZIONE PRONA • Il paziente viene posizionato prono orizzontalmente su appositi supporti, in modo da evitare la compressione addominale • Il capo può essere ruotato lateralmente, sorretto da un adeguato sostegno imbottito (cuscino, ciambella) • in presenza di limitazioni funzionali può essere mantenuto in asse su testiera a ferro di cavallo o “Mayfield” • Arti superiori posizionati verso il capo su reggibraccio oppure allineati lungo il corpo • Arti inferiori distesi con supporto sotto la tibia e posizone anatomica del piede POSIZIONE PRONA • Craniotomie • Approcci posteriori alla colonna cervicale • Stabilizzazioni vertebrali POSIZIONE PRONA • Rischio di compressione vasi mesenterici con conseguente ingorgo emodinamico e rischio di maggior sanguinamento intraoperatorio IMPORTANTE IL CORRETTO POSIZONAMENTO DEL MATERASSINO ADDOMINALE • Se posizione errata aumento pressione delle vie aeree causa risalita diaframmatica da compressione viscerale • Rischio di danni midollari durante il posizionamento, in caso di fratture vertebrali non stabilizzate IMPORTANTE LA COORDINAZIONE DEL TEAM • In posizione corretta la compliance respiratoria AUMENTA e gli scambi MIGLIORANO • PROTEZIONE OCULARE (creme protettive, maschere oculari, minimo appoggio della porzione oculare sul piano di decubito • CORRETTO DECUBITO DELLA DOCCIA ULNARE, posizione corretta del gomito sul reggibraccio 21 POSIZIONE PRONA • Gli arti inferiori vengono appoggiati su cuscini in modo da flettere leggermente le ginocchia. • Variante della posizione prona è la posizione GENU-PETTORALE • In posizione genupettorale, il paziente è in posizione prona/inginocchiata, utilizzata per interventi su ernie discali, di minore durata, ma con le stesse peculiarità della posizione prona 22 • • • • • • • • POSIZIONE PRONA PRESIDI PER LA POSIZIONE Materasso con vasca per decompressione addominale Poggiatesta a ciambella o ferro di cavallo in gel Cuscino sotto-tibiale Maschera o protezione oculare (non sostitutivo all’uso della crema protettiva) Reggibraccia (se la posizione lo richiede) Fasce di contenzione Cerotto di seta per trazione scapolare (evidenziazione colonna cervicale) Supporto per glutei e supporti per anca (posizione genupettorale) 23 POSIZIONE PRONA Vs GENUPETTORALE 24 POSIZIONE SEDUTA • La testa viene mantenuta in posizione neutra o moderatamente flessa. • La testiera Mayfield viene ancorata anteriormente alla parte del tavolo operatorio dove poggia il torace, in modo da poter spostare consensualmente testa e torace in caso di necessità • Gli arti superiori vengono addotti in flessione e adagiati all’inguine, fissati da una fascia. • Gli arti inferiori vengono sollevati da un grosso cuscino sotto le ginocchia cercando di mantenerli il più possibile a livello del cuore • Posizione dedicata per la chirurgia della fossa cranica posteriore 25 26 27 POSIZIONE SEDUTA • Aumento della compliance polmonare • Spostamento del volume ematico verso gli arti. • Riduzione della gittata cardiaca. • Aumento della frequenza cardiaca • Aumento delle resistenze vascolari periferiche. • Riduzione della pressione di perfusione cerebrale, soprattutto in caso di ipotensione posturale anche moderata • Rischio di embolia gassosa intraoperatoria 28 POSIZIONE SEDUTA • Oltre al monitoraggio standard, introduzione di CVC e controllo intraoperatorio con Doppler trans-toracico per il monitoraggio di eventuale ingresso di aria nel circolo Embolia Gassosa - Bolle d’aria possono : • entrare in circolo da vasi venosi beanti del campo operatorio e giungere al cuore dx compromettendo la gittata cardiaca e irritando il tessuto di conduzione • passare poi nel circolo polmonare e ostruire piccoli vasi compromettendo gli scambi • passare direttamente nel cuore sx dal forame ovale pervio e dare un’embolia sistemica (embolia paradossa).Obbligatorio ecocardiogramma preoperatorio per valutare il forame ovale (2530% della popolazione) 29 POSIZIONE SEDUTA PECULIARITA’ utilizzo di calze pneumatiche utilizzo di doppler transtoracico intraoperatorio decubito delle aree sensibili decubito di device per monitoraggio posizione del cvc (piegamenti nella linea di infusione prossimale) posizione dei genitali e anomali piegamenti del catetere vescicale 30 POSIZIONE SEDUTA PRESIDI PER LA POSIZIONE • • • • • • Materasso antidecubito Cuscini per evitare il contatto diretto con supporti rigidi Cavi e tubi non a diretto contatto con la cute Supporto Mayfield per fissaggio anteriore Cuscino per posizione gambe Fasce di contenzione 31 POSIZIONE SEMIPRONA O “PARK BENCH” to laterale occati con supporti ancorati al letto eato lungo il corpo osto su reggi braccio sotto al letto da testiera di Mayfield in posizione neutra/leggermente flessa rispe come in posizione laterale di sicurezza separati da un cuscino 32 33 34 POSIZIONE SEMIPRONA O “PARK BENCH” • Chirurgia delle patologie porzione temporale del cranio • Chirurgia dell VIII nervo cranico 35 POSIZIONE SEMIPRONA O “PARK BENCH” RISCHI DELLA POSIZIONE • • • • • • • Lesione da compressione Lesione nervo ulnare (braccio inferiore) Lesioni da decubito da sostegni rigidi Lesione da decubito del supporto Mayfield (braccio inferiore) Lesione da stiramento della scapola inferiore Rischio di ematoma da compressione seno Compliance respiratoria ridotta da posizionamento costrittivo 36 POSIZIONE SEMIPRONA O “PARK BENCH” PRESIDI PER LA POSIZIONE o antidecubito r evitare il contatto diretto con supporti rigidi i non a diretto contatto con la cute ntidecubito (in gel) per seno e tallone inferiore Germania per mantenimento della temperatura adeguata del brac er contenzione lombare e toracica ontenzione 37 Un team formato e coeso massimizza la propria performance Una mediocre comunicazione facilita l’errore. Si suggerisce di implementare programmi di team working training, finalizzati a rafforzare la comprensione dei ruoli e la comunicazione tra i diversi professionisti. Quality & Safety in Health Care, 2006,15:165-170 J Evaluation in Clinical Practice, 2006,12:182-189 38 39