Depressione - Aiutiamo anche chi aiuta

24 /3 1 MAGGIO 2016
1 CORSO
FORMATIVO
PATROCINATO DAL COMUNE
DI MESORACA
DEPRESSIONE
IN MEDICINA GENERALE
DOTT. GIUSEPPE ESPOSITO
DOTT.SSA ANASTASIA CARCELLO
DEPRESSIONE
DEFINIZIONE
Il disturbo depressivo maggiore, noto anche come
depressione maggiore, depressione endogena, la
depressione unipolare, il disturbo unipolare o la
depressione ricorrente, nel caso di ripetuti episodi, è
una patologia psichiatrica
che comporta un disturbo dell’umore,
caratterizzata da episodi di umore depresso con una bassa
autostima, perdita di interesse e piacere per ogni attività
DEPRESSIONE
Malattia invalidante che coinvolge la sfera affettiva e
cognitiva della persona, influendo negativamente
sulla vita familiare, lavorativa, sullo studio, sulle
abitudini alimentari
Interferisce col ritmo del sonno, sulla salute fisica,
sulla qualità di vita in generale
DEPRESSIONE
La diagnosi si basa sulle esperienze dolorose autoriferite dal paziente, sul comportamento riportato da
parenti o amici e con un esame dello stato mentale.
Non esiste attualmente un test di laboratorio per la sua
diagnosi
Esordio è compreso tra i 20 e i 30 anni, con un picco tra i 30 e
i 40 anni, per poi ricomparire in età avanzata
NOTE EPIDEMIOLOGICHE
La depressione
è uno dei disturbi più
frequenti tra i pazienti
che affluiscono
all’ambulatorio del
medico di famiglia, sia in
termini generali sia in
termini relativi alle
malattie psichiatriche
VAN GOGH
I
DIFFICOLTÀ DIAGNOSTICA
Esiste grande difficoltà
nell’approccio e nella
diagnosi dei pazienti
depressi
Spesso le stesse
manifestazioni cliniche
e comportamentali esistono
anche in altri pazienti,
anche come reazione ad un
trauma emotivo recente
DEPRESSIONE?
DIFFICOLTÀ DIAGNOSTICA
MANIFESTAZIONI COMUNI AD ALTRE CONDIZIONI
CLINICHE
Stato d’animo affranto e triste
Sentimenti di inutilità e scarsa autostima
 Pensiero negativo e ricorrente della morte
 Diminuzione del tono dell’umore e pessimismo
MANIFESTAZIONI COMUNI AD
ALTRE CONDIZIONI CLINICHE
Sentimenti di tristezza o di depressione sono
esperienze comuni che spesso qualsiasi
individuo sperimenta nel corso della vita
Per questo può essere difficile individuare subito il vero
depresso, per impostare immediatamente la terapia,
anche mediante una consulenza psichiatrica o
indirizzarlo verso la psicoterapia
DIFFICOLTÀ
DIAGNOSTICA
In assenza di caratteristiche fortemente
orientative, diventano importanti e significativi non
la tipologia di sintomi, quanto la loro intensità, la
loro durata e l’impatto sulla vita familiare e sociale
della persona
RUOLO DEL MMG
 I medici di MG devono prendersi cura anche dei pazienti
con disturbi psichici, ed in particolar modo dei depressi
 Questo rientra tra le loro speciali aree di intervento e
rappresenta uno specifico compito e dovere
 I medici di MG devono essere psicologi, dal momento
che lo fanno per il 30% del tempo dedicato alla loro
professione, e pertanto anche buoni psichiatri
RUOLO DEL MMG
Uno studio della SIMG sulla depressione in Italia,
valutata negli ambulatori di Medicina Generale
su 1920 pazienti osservati
ha evidenziato una prevalenza di disturbi psichici per
il 24% ed una prevalenza dei disturbi depressivi
dell’8,4% e dei casi “sottosoglia “ del 4,9%
RUOLO DEL CSM
Di fronte a questi dati si evince che i servizi psichiatrici
territoriali non possono farsi carica di tutti i depressi,
anche perché i pazienti stessi credono di non aver
bisogno di una consulenza psichiatrica
Il CSM segue, limitatamente alle risorse a disposizione, i
pazienti con disturbi psichici di maggiore gravità
(circa all’1% della popolazione)
DEPRESSIONE
E MMG
 Molti pazienti depressi pertanto devono essere seguiti
dai loro medici di famiglia per evitare il pericolo di non
essere seguiti da nessuno
 Pertanto appare indispensabile una continua
collaborazione tra i medici di medicina generale ed i
centri di salute mentale (CSM)
 Spesso può ancor oggi succedere che alcuni MMG non
inviano o indirizzano troppo tardi i pazienti con
depressione maggiore e a rischio di suicidio
GESTIONE DEL PAZIENTE
DEPRESSO NEL SETTING DELLA
MEDICINA GENERALE
I PAZIENTI con maggiore difficoltà diagnostica,
paradossalmente, sono quelli meno gravi
Un episodio di depressione maggiore non pone
particolari problemi diagnostici:
se un paziente mangia poco,
si sveglia presto, si sente più stanco la mattina, ha sempre
voglia di piangere, non prova più alcun interesse,
manifesta addirittura idee suicidarie, la diagnosi e’
agevole
GESTIONE DEL PAZIENTE DEPRESSO
NEL SETTING DELLA MEDICINA
GENERALE
• I casi che creano difficoltà in MG sono quelli di depressione
mascherata oppure di depressione “sottosoglia”
• La depressione “sottosoglia” nella maggior parte dei casi è
appannaggio prevalentemente dei MMG, come la
depressione mascherata, poiché difficilmente un paziente
spontaneamente si rivolgerà ad uno psichiatra o ad uno
psicologo/psicoterapeuta
• Inoltre la cultura comune indica il CSM come luogo dove
vanno solo i pazzi ed ovviamente nessuno si considera tale
GESTIONE DEL PAZIENTE
DEPRESSO NEL SETTING
DELLA MEDICINA
GENERALE
Il paziente in genere non ricorrere al CSM per
lamentarsi dei sintomi psico-somatici come:
disturbi gastrointestinali, cardiaci (tachicardia) ed
altri come cefalea, sudorazione eccessiva ecc.
Pertanto il medico di famiglia ha la possibilità di
identificare precocemente i sintomi depressivi dei
propri pazienti, in quanto li conosce da tempo
GESTIONE DEL PAZIENTE
DEPRESSO NEL SETTING DELLA
MEDICINA GENERALE
La ricerca della SIMG ha fatto emergere gli errori
frequenti dei MMG nella gestione dei pazienti depressi
 Poco tempo dedicato
 Sala d’attesa sempre affollata dai soliti pazienti
 Burocrazia opprimente che ruba molto tempo all’ascolto
del paziente
 Terapia sotto-dosata e trattamento interrotto troppo
precocemente
 Mancato invio ai colleghi psichiatri dei pazienti a rischio
di suicidio
 Uso incongruo delle benzodiazepine
GESTIONE DEL PAZIENTE
DEPRESSO NEL SETTING DELLA
MEDICINA GENERALE
 Le conoscenze nosografiche e farmacologiche non
bastano, sono indispensabili gli aspetti relazionali
ed empatici nei confronti di tutti i paziente, ma
soprattutto con i pazienti depressi
 La disponibilità all’ascolto nei confronti del
depresso può tradursi in un vero e proprio
atteggiamento psicoterapeutico, anche nel caso in
cui il MMG decida di indirizzarlo allo specialista
GESTIONE DEL PAZIENTE
DEPRESSO NEL SETTING DELLA
MEDICINA GENERALE
Spesso sono i familiari che comprendono il disagio
del loro congiunto e si rivolgono al proprio
medico, ma occorre spiegare loro la necessità
medico-legale che obbliga il paziente in prima
persona a portare la sua richiesta di aiuto
DEPRESSIONE IN ETÀ AVANZATA
La depressione appare frequente in età avanzata, quale
conseguenza di numerosi fattori
Compromissione della salute fisica
Riduzione dell’autonomia personale
Lutti familiari (es. perdita del coniuge)
Pensionamento e perdita del ruolo sociale
Incertezza del futuro
Tale patologia può essere sotto-diagnosticata e sottotrattata nell’anziano per la presenza di alterazioni
cognitive (momenti di confusione, disorientamento,
perdita di attenzione e di memoria)
QUAL È IL RISCHIO DI SUICIDIO NEI DEPRESSI?
L’associazione ad alcune
caratteristiche cliniche e socioculturali aumentano il rischio di
suicido
 Percezione soggettiva di essere in
una situazione senza vie d’uscita
 Precarie condizioni fisiche generali
 Eventi stressanti( lutto,
depressione post-partum, perdita
del lavoro, separazione coniugale,
tradimento Solitudine)
QUAL È IL RISCHIO DI SUICIDIO
NEI DEPRESSI?
Caratteristiche cliniche e socio-demografiche che aumentano
il rischio di suicido




Alcolismo, Dipendenza da gioco d’azzardo, tossicodipendenza
Pregressa storia psichiatrica o tentativi di suicidio
Anamnesi familiare positiva per disturbi psichiatrici e suicidio
Disturbi del sonno
In presenza di tali caratteristiche
di indirizzare i pazienti depressi al CSM
QUAL È IL RISCHIO DI SUICIDIO
NEI DEPRESSI?
Nel paziente depresso vi sono modificazioni del
comportamento e degli atteggiamenti mentali:
 Incapacita’ funzionale
 Perdita di interesse e di concentrazione
 Difficoltà nel prendere le decisioni
 Disperazione
 Percezione di non essere aiutati
 Desiderio di non “esserci”
DIAGNOSI
L’elemento fondamentale della diagnosi della
depressione è la persistente e significativa riduzione
del tono dell’umore accompagnata dai sintomi
classici
diminuzione dell’iniziativa ,pessimismo verso il
futuro, lettura sfavorevole del presente, ricordo
negativo del passato, calo delle prestazioni sessuali,
tristezza, pianto, perdita di autostima, fino a ritenersi
responsabili di ogni vicenda della propria storia e
talora concludere che l’unica soluzione sia il suicidio
per liberare se stessi e gli altri
CONCLUSIONI
LE RICERCHE NEL CAMPO DELLA DEPRESSIONE E
L’OMS INDICANO E PREVEDONO UN AUMENTO
DI QUESTA PATOLOGIA CON POSSIBILE
INCREMENTO DEL RISCHIO DI SUICIDIO
SIAMO PERTANTO INVITATI A VIGILARE OGNI
COMPORTAMENTO SOSPETTO E DEDICARE PIU’
TEMPO E MAGGIORE ASCOLTO AQUESTO TIPO DI
PAZIENTI
GRAZIE DELL’ATTENZIONE