Mira, 27 marzo 2015 Conoscere i Disturbi Specifici dell’Apprendimento Dott.ssa Barbara Longhi Psicologa Psicoterapeuta Ulss13 – Servizio Età Evolutiva Cosa sono i DSA? • Disturbi dello sviluppo che riguardano l’apprendimento scolastico: significative difficoltà nell’acquisizione e utilizzazione della lettura, della scrittura e del calcolo • 15-18% della popolazione in età scolare (fonte Regione Veneto) • “specificità”: interessa uno specifico e circoscritto dominio di abilità indispensabile per l’apprendimento (lettura, scrittura, calcolo) lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale. • esclusione di deficit di intelligenza, problemi ambientali o psicologici, deficit sensoriali o neurologici. DIFFICOLTA’ VS DISTURBO DI APPRENDIMENTO DISTURBO RITARDO/DIFFICOLTA’ INNATO NON INNATO RESISTENTE ALL’INTERVENTO MODIFICABILE CON INTERVENTO MIRATO RESISTENTE ALL’ AUTOMATIZZAZIONE AUTOMATIZZABILE ANCHE SE IN TEMPI DILATATI Legge 170/2010: Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico. DISLESSIA DISGRAFIA Quali sono i DSA? DISORTOGRAFIA DISCALCULIA 60% dei casi i DSA non sono isolati e si associano fin dall’inizio a disturbi dell’attenzione, della condotta e psicopatologici DILSESSIA Disturbo specifico della lettura Specifico disturbo nell’automatizzazione funzionale dell’abilità di lettura decifrativa Eccessiva lentezza nella lettura Elevato numero di errori di lettura DISORTOGRAFIA Disturbo specifico dell’ortografia Specifica e rilevante compromissione dello sviluppo delle capacità di compitazione Lentezza esecutiva nella Realizzazione dei grafemi Errori di varia natura (fonologici, fonetici ecc…) DIGRAFIA (Disturbo della coordinazione motoria) • Difficoltà nella realizzazione del grafema • Problematica di natura motoria • Scrittura illeggibile sia per il bambino che l’ha prodotta, sia per l’adulto (insegnante, genitore) DICALCULIA Disturbo specifico del numero e/o del calcolo • Produzione o comprensione delle quantità • Saper riconoscere simboli numerici • Saper eseguire le operazioni aritmetiche di base (procedure) Iter previsto da L. 170/2010 -tratto da S. Franceschi (2014), Identificazione precoce dei DSA e intervento tempestivo 1° step DSA e scuola Protocollo d’intesa Regione Veneto e Ufficio Scolastico Regionale (Febbraio 2014) 1. 2. 3. 4. Individuazione degli alunni con difficoltà significative: - lettura, scrittura, calcolo - scuola primaria - sviluppo atipico del linguaggio, ritardo nella maturazione delle competenze percettive e grafiche – scuola dell’infanzia Attivazione di percorsi didattici mirati al recupero delle difficoltà Segnalazione dei bambini “resistenti” all’intervento didattico Comunicazione scritta redatta dalla scuola da consegnare ai genitori per l’invio al Servizio - prerequisito necessario per l’attivazione del percorso di approfondimento diagnostico (DGRV n.2723 del 24/12/2012) Identificazione precoce Dgr. 2438 del 20 dicembre 2013 • • • • Scuola dell’infanzia Rilevazione a partire dall’ultimo anno Strumento privilegiato: osservazione sistematica degli insegnanti Utilizzo di più indicatori, tra cui sviluppo del linguaggio, competenze visuo-costruttive, competenze di rappresentazione grafica e competenze di rappresentazione della quantità Proposta: questionario osservativo IPDA Scuola Primaria • Rilevazione in tutte le classi (con priorità alla classe 1°) • Strumento privilegiato: osservazione sistematica degli apprendimenti da parte degli insegnanti; • Indicatori: evoluzione degli apprendimenti, resistenza all’intervento Indicatori predittivi letto-scrittura • Conoscenza alfabetica: la conoscenza dei nomi e dei suoni associati alle lettere • Consapevolezza fonologica: la capacità di rilevare, manipolare o analizzare gli aspetti fonologici del linguaggio orale (inclusa la capacità di distinguere e segmentare parole, sillabe e fonemi), indipendentemente dal significato • Denominazione rapida automatizzata (RAN) di lettere, numeri, oggetti e colori: la capacità di nominare rapidamente, una sequenza ripetuta casualmente di lettere, numeri, oggetti o colori Indicatori predittivi letto-scrittura • Scrivere lettere isolate o il proprio nome • Memoria fonologica: la capacità di ricordare informazioni in forma orale per un breve periodo di tempo ! La lettura non è innata, ma necessita di una mediazione culturale per svilupparsi Si costituiscono circuiti neurali dedicati che collegano le aree della corteccia visiva a quelle del linguaggio 2° step DSA e famiglia • I genitori devono essere messi al corrente dalla scuola delle difficoltà di apprendimento del figlio • Ricevono la relazione da consegnare al Servizio per attivare l’iter valutativo 3° step Servizi Specialistici • Da giugno 2014: Ulss e centri convenzionati • Ulss 13: accesso con relazione della scuola e impegnativa del pediatra/medico medicina generale Colloquio psicologico clinico Visita neuropsichiatrica infantile • Con il consenso di entrambi i genitori, attivazione del percorso di approfondimento diagnostico Diagnosi • • • • • • • • • Valutazioni multidisciplinari Utilizzo di test specifici e standardizzati Deficit specifico QI nella norma e superiore alla resa scolastica Criteri di Esclusione: Deficit sensoriali, Disturbi Emotivi, Basso livello socio-culturale Criterio della “discrepanza”: stimare la differenza tra successo scolastico e abilità intellettive generali Resistenza al trattamento Età: da fine cl. 2° per dislessia e disortografia da fine cl. 3° per disortogrfia e discalculia Stesura di relazione clinica (Tratto da Carretti B., Tipologie di BES e problemi diagnostici di confine con i DSA) Implicazioni • Diagnosi precoce maggior margine di recupero della difficoltà ridurre/evitare effetti collaterali: autostima, immagine di sé, evitamento del compito, possibili complicanze sul piano emozionale (es. ansia) • Accettazione del bambino, imprescindibile da quella del genitore (e dell’insegnante) 4° step Attivazione Piano Didattico Personalizzato Documento di programmazione il PDP è un piano didattico pensato e applicabile per gli alunni con DSA , nei quali la difficoltà non è nella capacità di apprendimento, ma nelle abilità di utilizzare i normali strumenti per accedere all’apprendimento Il PDP è un contratto fra docenti, Istituzione Scolastiche, Istituzioni SocioSanitarie e famiglia per individuare e organizzare un percorso personalizzato, nel quale devono essere definiti i supporti compensativi e dispensativi che possono portare alla realizzazione del successo scolastico degli alunni DSA. Consente di definire, monitorare, documentare le strategie di intervento più idonee, sulla base di una elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata. “Con la personalizzazione si persegue l’obiettivo di raggiungere i medesimi obiettivi attraverso itinerari diversi. Questa strategia implica la messa a punto di nuove forme di organizzazione didattica e di trasmissione dei processi del “sapere” e del “saper fare” in modo da predisporre piani di apprendimento coerenti con le capacità, i ritmi e i tempi di sviluppo degli alunni”. (G. Chiosso, La personalizzazione dell’apprendimento) Da “Guida al PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO”, AID, 2010 Strumenti compensativi e dispensativi Gli strumenti compensativi sono strumenti didattici e tecnologici che sostituiscono o facilitano la prestazione richiesta nell’abilità deficitaria Le misure dispensative sono interventi che consentono all’alunno o allo studente di non svolgere alcune prestazioni che, a causa del disturbo, risultano particolarmente difficoltose e che non migliorano l’apprendimento. Cosa sono gli strumenti compensativi per gli alunni con DSA? Gli strumenti compensativi sono strumenti didattici e tecnologici che sostituiscono o facilitano la prestazione richiesta nell’abilità deficitaria. Fra i più noti indichiamo: 1) la sintesi vocale, che trasforma un compito di lettura in un compito di ascolto; 2) il registratore, che consente all’alunno o allo studente di non scrivere gli appunti della lezione; 3) i programmi di video scrittura con correttore ortografico, che permettono la produzione di testi sufficientemente corretti senza l’affaticamento della rilettura e della contestuale correzione degli errori; 4) la calcolatrice, che facilita le operazioni di calcolo; 5) altri strumenti tecnologicamente meno evoluti quali tabelle, formulari, mappe concettuali, etc. Tali strumenti sollevano l’alunno o lo studente con DSA da una prestazione resa difficoltosa dal disturbo, senza peraltro facilitargli il compito dal punto di vista cognitivo. L’utilizzo di tali strumenti non è immediato e i docenti - anche sulla base delle indicazioni del referente di istituto - avranno cura di sostenerne l’uso da parte di alunni e studenti con DSA. Quali sono le misure dispensative per gli alunni con DSA? Le misure dispensative sono invece interventi che consentono all’alunno o allo studente di non svolgere alcune prestazioni che, a causa del disturbo, risultano particolarmente difficoltose e che non migliorano l’apprendimento. Per esempio, non è utile far leggere a un alunno con dislessia un lungo brano, in quanto l’esercizio, per via del disturbo, non migliora la sua prestazione nella lettura. Rientrano tra le misure dispensative altresì le interrogazioni programmate, l’uso del vocabolario, poter svolgere una prova su un contenuto comunque disciplinarmente significativo, ma ridotto o tempi più lunghi per le verifiche. L’adozione delle misure dispensative, dovrà essere sempre valutata sulla base dell’effettiva incidenza del disturbo sulle prestazioni richieste, in modo tale da non differenziare, in ordine agli obiettivi, il percorso di apprendimento dell’alunno o dello studente in questione. Da http://www.istruzione.it/urp/dsa.shtml L 170 e BES • BES (Bisogni Educativi Speciali) – Direttiva del 27 dicembre 2012 • Qualsiasi difficoltà evolutiva di funzionamento in ambito educativo e/o di apprendimento che necessita di educazione speciale individualizzata finalizzata all’inclusione • Motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta (possibilità di PDP) • Possono usufruire degli stessi accorgimenti previsti per i profili di DSA come previsto dalla legge 170/2010 Diversi profili 1. Disabilità (es. funzionamento cognitivo limite) 2. Disturbi evolutivi specifici (ed. ADHD, Disturbi specifici del linguaggio, Disturbi dello spettro autistico lieve, Dsa che non rientrano nella L. 170, Disturbo della comprensione, Disturbo della coordinazione motoria) 3. Svantaggio socio-economico, linguistico, culturale Dislessici famosi Grazie per l’attenzione! Riferimenti • http://www.istruzione.it/urp/dsa.shtml • http://www.regione.veneto.it/web/sanita/dist urbi-specifici-dellapprendimento-dsa