B. E. S.
Bisogni Educativi Speciali
 Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012
 Circolare Ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013.
Indicazioni operative.
 Nota prot. 1551 del 27 giugno 2013 (PAI)
 Chiarimenti del novembre 2013
Normativa
Il modello ICF dell’OMS consente di individuare i BES dell’alunno prescindendo da preclusive tipizzazioni. In
questo senso ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare BES: o per motivi
fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole
offrano adeguata e personalizzata risposta.
H
DSA
Alunni
Tuttavia
è bene precisare che alcune tipologie di disturbi, non
esplicitati nella legge 170/2010, danno diritto ad usufruire
delle stesse misure ivi previste in quanto presentano
problematiche specifiche in presenza di competenze
intellettive nella norma. Si tratta, in particolare, dei disturbi
con specifiche problematiche nell’area del linguaggio:
 DEFICIT DEL LINGUAGGIO, (o – più in generale- presenza di
bassa intelligenza verbale associata ad alta
intelligenza non verbale)
 DELLE ABILITÀ NON VERBALI, (come nel caso del disturbo
della coordinazione motoria, della disprassia, del
disturbo non-verbale o – più in generale - di bassa
intelligenza non verbale associata ad alta intelligenza
verbale, qualora però queste condizioni
compromettano sostanzialmente la realizzazione delle
potenzialità dell’alunno)
 DELL’ATTENZIONE E DELL’IPERATTIVITÀ, per la comune origine
nell’età evolutiva (ADHD)
 mentre il FUNZIONAMENTO INTELLETTIVO LIMITE può essere
considerato un caso di confine fra la disabilità e il
disturbo specifico (disturbo evolutivo specifico misto
F83)
 di altre problematiche severe che possono
compromettere il percorso scolastico (come per es. un
DISTURBO DELLO SPETTRO AUTISTICO LIEVE), qualora non rientri
nelle casistiche previste dalla legge 104.
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SVANTAGGIO SOCIOECONOMICO, LINGUISTICO, CULTURALE
INDIVIDUAZIONE
Disabilità
Certificata con Legge
104/92
ALUNNI
DSA
Certificati con Legge 170/10
Per quanto riguarda gli alunni in
possesso di una diagnosi di DSA
rilasciata da una struttura privata, si
raccomanda – nelle more del rilascio
della certificazione da parte di
strutture sanitarie pubbliche o
accreditate – di adottare
preventivamente le misure previste
dalla Legge 170/10, qualora il
Consiglio di classe riscontri carenze
riconducibili fondatamente al
disturbo.(C. M. n. 8 del 6/03/13)
Altri BES
svantaggio socioeconomico, linguistico,
culturale
Su delibera del consiglio di classe, ai sensi
della normativa vigente.
Tali tipologie saranno individuate sulla base
di elementi oggettivi (es. segnalazione degli
operatori dei servizi sociali) ovvero di ben
fondate considerazioni psicopedagogiche e
didattiche, quando mancano le
segnalazioni. (C. M. n. 8 del 6/03/13). *
Procedura per l’individuazione
*CHIARIMENTI DEL NOVEMBRE 2013: La rilevazione di una mera difficoltà di apprendimento non dovrebbe
indurre all’attivazione di un percorso specifico con conseguente compilazione di un PDP.
Nel caso di difficoltà non meglio specificate, soltanto qualora nell’ambito del Consiglio di classe si concordi di
valutare l’efficacia di strumenti specifici questo potrà comportare l’adozione e quindi la compilazione di un
PDP. Non è compito della scuola certificare alunni con BES, ma individuare quelli per i quali è opportuna e
necessaria l’adozione di particolari strategie didattiche.
Anche in presenza di richieste dei genitori accompagnate da diagnosi che però non hanno dato diritto alla
certificazione di disabilità o di DSA il Consiglio di classe è autonomo nel decidere se formulare o non
formulare un PDP, avendo cura di verbalizzare le motivazioni della decisione.
È quindi peculiare facoltà del Consiglio di classe individuare – eventualmente anche sulla base di criteri
generali stabiliti dal Collegio dei docenti – casi specifici per i quali sia utile attivare percorsi di studio
individualizzati e personalizzati, formalizzati nel PDP, la cui validità rimane circoscritta all’a. s. di riferimento.
TUTTE
QUESTA INIZIATIVE HANNO LO SCOPO DI OFFRIRE MAGGIORI OPPORTUNITÀ FORMATIVE ATTRAVERSO LA FLESSIBILITÀ DEI
PERCORSI, NON DI ABBASSARE I LIVELLI DI APPRENDIMENTO.
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STRUMENTI
H
PEI
DSA
PDP
DIDATTICI
Altri BES
PDP
Si avrà cura di monitorare l’efficacia degli interventi affinché siano
messi in atto per il tempo strettamente necessario. Pertanto le
misure dispensative avranno carattere transitorio e attinente aspetti
didattici, privilegiando dunque le strategie educative e didattiche
attraverso percorsi personalizzati, più che strumenti compensativi e
misure dispensative.
Gli alunni con cittadinanza non italiana necessitano di interventi
didattici relativi all’apprendimento della lingua e solo in via
eccezionale della formalizzazione tramite un PDP.
Si tratta di alunni neo arrivati in Italia, ultratredicenni, provenienti da
Paesi di lingua non latina.
Non si potrà procedere alla dispensa delle prove scritte di lingua
straniera se non in presenza di uno specifico disturbo clinicamente
diagnosticato, secondo quanto previsto dall’art. 6 del D.M. del 12
luglio 2011 e dalle allegate Linee guida.
H
STRUMENTI DIDATTICI – EFFETTI SULLA VALUTAZIONE DEL PROFITTO
DSA
ALTRI BES
Primo Ciclo. Art. 16 L. 104/92
1) Dispensa dalla prova scritta delle - Misure dispensative, ad eccezione
Diploma: valutazione positiva: si
lingue straniere compensata dalla
della dispensa dallo scritto di
riscontrano miglioramenti rispetto ai
prova orale: consente il diploma
lingue straniere e dall’esonero
livelli iniziali degli apprendimenti
(Linee guida D. M. 12/07/2011
normativamente previste solo per
relativi al PEI, formulato solo con
art. 6 comma 5).
i DSA.
riguardo alle effettive capacità
2) Esonero dalle lingue straniere:
- Strumenti compensativi: tempi più
dell’alunno.
solo attestato con crediti
lunghi, con possibile diploma
Attestato con crediti formativi
formativi (comma 6).
Per gli stranieri c’è una normativa
eccezionalmente in caso di mancati o Entrambi devono essere certificati.
specifica:
insufficienti progressi rispetto ai
C. M. n. 2 dell’8/01/2010
livelli iniziali degli apprendimenti.
Documenti di indirizzo:
Rilasciato dalla Commissione
La via italiana per la scuola
d’esame e non dalla scuola. È
dell’intercultura e l’integrazione degli
comunque titolo idoneo all’iscrizione
alunni stranieri (ottobre 2007)
al secondo ciclo (O.M. n. 90/01 art,
C. M. n. 24 del 1/03/2006.
11 comma 12).
Secondo ciclo.
1) Programmazione semplificata:
diritto al diploma, se superato
positivamente l’esame di Stato
con prove equipollenti e tempi
più lunghi.
2) Programmazione differenziata:
diritto ad attestato certificante i
crediti formativi, rilasciato
sempre dalla Commissione
d’esame e non dalla scuola
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