Legge 170/2010, nuove norme in materia di D.S.A. e Piano didattico

Legge 170/2010
Nuove norme in materia di DSA
&
Piano Didattico Personalizzato
Luciana Ventriglia
Formatore – docente
specializzata in pedagogia clinica
Formazione:
punti-chiave
• legge 170\2010: ruolo della scuola
• PDP: apprendimento, personalizzazione
didattica
• struttura PDP
• Valutazione personalizzata
Nuove norme in materia di disturbi specifici
di apprendimento in ambito scolastico
Legge170 /2010 art.2 (Finalità)
La presente legge persegue, per la persona con DSA, le seguenti finalità:
a. Garantire il diritto all‟istruzione
b. Favorire il successo scolastico, anche attraverso misure didattiche di
supporto, garantire una formazione adeguata e promuovere lo sviluppo
delle potenzialità.
c. Ridurre i disagi relazionali ed emozionali
d. Adottare forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessità
formative degli studenti
e. Preparare gli insegnanti e sensibilizzare i genitori nei confronti delle
problematiche legate ai DSA
f. Favorire la diagnosi precoce e percorsi didattici riabilitativi
g. Incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola
e servizi sanitari durante il percorso di istruzione e di formazione
h. Assicurare eguali opportunità di sviluppo delle capacità in ambito
sociale e professionale
Legge 170\2010:
ruolo della scuola
•
•
•
•
formazione sulle problematiche relative ai DSA
organizzazione scolastica
formazione dirigenti scolastici
conoscenza dei provvedimenti dispensativi e
compensativi
• applicazione di strategie didattiche,
metodologiche e valutative
Legge 170\2010:
ruolo della scuola
• “promuove adeguate attività di recupero
didattico mirato” (da documentare che
cosa ha fatto di mirato?)
• “trasmette apposita comunicazione alla
famiglia degli studenti che presentano
persistenti difficoltà” (istituire un modello?)
Legge 170\2010:
ruolo della scuola
• “attiva interventi tempestivi (CMF ,prove
collettive? prove standardizzate? inserimento
nel P.O.F?) idonei ad individuare i casi
sospetti di DSA”(acquisizione di
competenza?)
• esplicita che “l‟esito di tali attività non
costituisce, comunque una diagnosi di
DSA”.
Legge 170\2010:
ruolo della scuola
• garantisce una didattica individualizzata e
personalizzata
• garantisce forme efficaci e flessibili di lavoro
scolastico in relazioni alle caratteristiche
peculiari dei soggetti
• applica strategie didattiche , metodologiche
e valutative adeguate (ruolo del PDP come
documento dell’avvenuta applicazione delle
strategie)
Legge 170\2010:
ruolo della scuola
• introduce gli strumenti compensativi, compresi i
mezzi di apprendimento alternativi e le tecnologie
informatiche, nonché misure dispensative da
alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualità
dei concetti da apprendere
• monitorizza periodicamente l’efficacia delle
misure adottate e il raggiungimento degli obiettivi
Legge 170\2010:
ruolo della scuola
• garantisce adeguate forme di verifica e
valutazione, anche per quanto concerne gli esami
di stato e di ammissione all‟università nonché gli
esami universitari
• chiarisce che la comunicazione della diagnosi
alla scuola è data solo dalla famiglia
• promuove la collaborazione e la comunicazione
scuola-famiglia servizi sanitari
Se ascolto dimentico,
se ascolto e vedo, ricordo poco,
se ascolto, vedo e pongo domande o
discuto con qualcuno,
comincio a comprendere,
se ascolto, vedo, discuto e faccio,
acquisisco conoscenza e abilità,
se insegno a un altro,
divento padrone.
Confucio
Personalizzare
“Si tratta di innalzare i livelli di conoscenza
centrando l‟insegnamento e l‟apprendimento
sulle attitudini e sugli interessi degli allievi”
D.Miliband
“Con la personalizzazione si persegue
l’obiettivo di raggiungere i medesimi obiettivi
attraverso itinerari diversi.
Questa strategia implica la messa a punto di
nuove forme di organizzazione didattica e di
trasmissione dei processi del “sapere” e del
“saper fare” in modo da predisporre piani di
apprendimento coerenti con le capacità, i
ritmi e i tempi di sviluppo degli alunni”.
(G. Chiosso, La personalizzazione dell’apprendimento)
Personalizzare
l’insegnamento
• Conoscere i processi dell’apprendimento
• Individuare punti di forza e debolezza di ogni studente
• Prendersi cura degli aspetti emotivo-motivazionali e
relazionali dell‟apprendimento
• Promuovere modalità di insegnamento flessibili
(apprendimento cooperativo, tecniche metacognitive,
educazione tra pari)
• Promuovere una valutazione “per” l‟apprendimento
• Utilizzare mediatori didattici diversificati (software, ausili
informatici…)
• Favorire una didattica per competenze e non per contenuti
NOTA MIUR
n. 5744 del 28.05.2009
“In sede di SCRUTINIO FINALE, appare doveroso
che i CONSIGLI DI CLASSE valutino con
particolare attenzione le situazioni concernenti gli
allievi con DSA verificando che in corso d’anno
siano state applicate le indicazioni inserite
nelle note emanate da questo Ministero e
siano stati predisposti PERCORSI
PERSONALIZZATI con le indicazioni di
compenso e dispensa e considerando, caso per
caso, se le carenze presenti in questi allievi
siano o meno da imputarsi al disturbo di
apprendimento”.
INVALSI
“Per la rilevazione degli apprendimenti ( 1\5
primaria; 1 sec.1°) per l‟anno scolastico 2009/10
l‟INVALSI ha adottato un protocollo di
somministrazione ispirato alle pratiche seguite in
altri paesi europei. Per quanto riguarda le
modalità di partecipazione degli alunni con
bisogni educativi speciali, l‟INVALSI ha
pubblicato una apposita nota nella quale viene
esplicitato in modo chiaro che lo scopo delle
rilevazioni non è la valutazione del singolo
studente”.
PROVA NAZIONALE:
Concorre alla valutazione finale
degli alunni
“ Si ricorda che gli alunni con certificazione di diagnosi di
dislessia o di altri disturbi specifici di apprendimento di
apprendimento, possono sostenere la prova con l’ausilio
degli strumenti compensativi utilizzati in corso d’anno e
con tempo aggiuntivo stabilito dalla singola sotto
commissione (per la Prova Nazionale, massimo 30 minuti).
Ove ai candidati che ne hanno titolo e necessità siano
assegnati tempi più ampi per rispondere ai quesiti (prova
nazionale) del primo fascicolo (italiano), agli altri candidati
potrà essere, comunque, somministrato il secondo fascicolo
(matematica) dopo i primi 60 minuti ed il previsto intervallo
MIUR- C.M.n.50 7 giugno 2010
Strategie organizzative da inserire nel POF
• Inserimento nel POF normativa dislessia: adeguamento
della didattica alle circolari ministeriali
• Presentazione al Consiglio di classe dell‟ allievo
dislessico da parte del DS o Referente Dislessia d‟Istituto
• Programmazione incontri con operatori Sanitari, famiglia
per conoscenza
• Predisposizione Percorso Personalizzato: livello
del disturbo, obiettivi personalizzati, interventi compensativi
e dispensativi, criteri di valutazione
• Condivisione del Percorso
la famiglia
Personalizzato con
PDP
Che cosa?
PDP
 PIANO:
studio mirante a predisporre un'azione in tutti i suoi
sviluppi”; programma, progetto, strategia
 DIDATTICO: scopo della didattica è:
- il miglioramento dell‟ efficacia e efficienza insegnamento
del docente
- il miglioramento dell'efficacia e soprattutto dell'efficienza
(diminuzione dei tempi e delle energie) dell'apprendimento
dell„allievo.
 PERSONALIZZATO: indica la diversificazione delle
metodologie, dei tempi, degli strumenti nella progettazione
del lavoro della classe
(C.M. n 4099 del 05/10/2004 e n. 4674 del 10/05/2007 per studenti dislessici - DPR
122 giugno 2009 art.10 – Circ. MIUR 28.5.2009)
PDP
Il PDP è un contratto
fra Docenti, Istituzione
Scolastiche, Istituzioni
Socio-Sanitarie e Famiglia
per individuare e organizzare
un percorso personalizzato,
nel quale devono essere
definiti i supporti
compensativi e dispensativi
che possono portare alla
realizzazione del successo
scolastico degli alunni DSA.
PDP
La programmazione per l‟alunno con dislessia deve
essere flessibile, condivisa dall’intero Consiglio
di Classe e riferita agli stessi obiettivi della
classe.
Si tratta quindi di un progetto educativo e didattico
personalizzato, cioè di un intervento commisurato
alle potenzialità dell‟alunno, che rispetti i suoi
tempi di apprendimento e che ne valuti i
progressi rispetto alle abilità di partenza.
PDP
Piano Didattico
Personalizzato
diversifica
modalita’,tempi,
strumenti, quantita’
nell‟attuazione del
programma scolastico
comune della classe
C.M. n 4099 del 05/10/2004 - n. 4674 del 10 maggio
2007 per studenti dislessici
DPR122 giugno 09. art 10 – Circ. MIUR 28.5.2009
PEI
Piano Educativo
Individualizzato
si differenzia dai
programmi scolastici
nei contenuti e
nelle competenze
specifiche
(Legge 104\92)
Chi?
PDP
Che cosa?
Chi?
Il team dei docenti o il Consiglio di Classe,
acquisita la diagnosi specialistica di DSA,
procede alla compilazione del Piano Didattico
Personalizzato.
E‟ prevista una fase preparatoria d’incontro e
di dialogo tra docenti, famiglia e specialisti
nel rispetto dei reciproci ruoli e competenze.
Chi?
PDP
Quando?
Che cosa?
Legge 8 ottobre 2010 n.170
“Nuove norme in materia di disturbi specifici di
apprendimento in ambito scolastico” Art. 3 comma 1 (Diagnosi)
La diagnosi dei DSA è effettuata nell‟ambito dei trattamenti
specialistici già assicurati dal Servizio sanitario
nazionale a legislazione vigente ed è comunicata dalla
famiglia alla scuola di appartenenza dello studente.
Le regioni nel cui territorio non sia possibile effettuare la
diagnosi nell‟ambito dei trattamenti specialistici erogati
dal Servizio sanitario nazionale possono prevedere, nei
limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie
disponibili a legislazione vigente, che la medesima
diagnosi sia effettuata da specialisti o strutture
accreditate.
Quando?
Su richiesta, per scritto, da parte della famiglia
alla scuola di definire un percorso personalizzato
che preveda l‟applicazione delle disposizioni previste
dalla legge e da altra normativa ministeriale al riguardo.
In presenza di una diagnosi di servizi specialistici del SSN (o
accreditati)
Informazione alla famiglia sull’iter procedurale conseguente
alla segnalazione specialistica (POF e linee guida per
accoglienza alunni con DSA, sito Internet della scuola,
referente DSA)
La richiesta deve essere protocollata.
Applicazione delle norme sulla privacy sui dati sensibili.
Il PDP compilato va dato in copia alla famiglia
Chi?
PDP
Quando?
Come?
Che cosa?
Come ?
• acquisizione della diagnosi specialistica;
• incontro di presentazione tra: il coordinatore della
classe, la famiglia dello studente, il Dirigente Scolastico
e/o il referente DSA per la raccolta delle informazioni.
(verbalizzazione da parte del coordinatore);
• accordo tra i docenti per la sua predisposizione e per la
distribuzione della modulistica da compilare (ad es.
nel C.d.C. di Ottobre)
• stesura finale e sottoscrizione del documento
(docenti e genitori dello studente). (nel successivo
C.d.C. di Novembre).
Struttura del Piano
Didattico Personalizzato
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
Dati relativi all‟alunno
Descrizione del funzionamento delle abilità strumentali
Caratteristiche comportamentali
Caratteristiche del processo di apprendimento
Strategie utilizzate dall‟alunno per lo studio
Strumenti utilizzati dall‟alunno nello studio
Individuazione di eventuali modifiche all‟interno degli obiettivi specifici di
apprendimento previsti dai piani di studio
Strategie metodologiche e didattiche adottate
Attività programmate
Strumenti compensativi e misure dispensative
Criteri e modalità di verifica e valutazione
Patto con la famiglia
Legge 8 ottobre 2010 n.170
“Nuove norme in materia di disturbi specifici di
apprendimento in ambito scolastico”
art 5 (Misure educative e didattiche e di supporto)
1. Gli studenti con diagnosi di DSA hanno diritto a fruire di
appositi provvedimenti dispensativi e compensativi di
flessibilità didattica nel corso dei cicli di istruzione e
formazione e negli studi universitari.
2. Agli studenti DSA le istituzioni scolastiche, a valere sulle
risorse specifiche e disponibili a legislazione vigente iscritte
nello stato di previsione del Miur, garantiscono:
(continua)
Legge 8 ottobre 2010 n.170
art 5 (Misure educative e didattiche e di supporto)
a) L‟uso della didattica individualizzata e personalizzata
con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico che
tengano conto anche delle caratteristiche peculiari dei
soggetti, quali il bilinguismo, adottando una metodologia e
una strategia educativa adeguate.
b) L‟introduzione di strumenti compensativi, compresi i mezzi
di apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche,
nonché misure dispensative da alcune prestazioni non
essenziali ai fini della qualità dei concetti da apprendere.
c) Per l‟insegnamento delle lingue straniere, l‟uso di strumenti
compensativi che favoriscano la comunicazione verbale e
che assicurino ritmi graduali di apprendimento, prevedendo
anche, ove risulti utile, la possibilità dell‟esonero.
Legge 8 ottobre 2010 n.170
“Nuove norme in materia di DSA
in ambito scolastico”
art 5 (Misure educative e didattiche e di supporto) comma 4
Agli studenti con DSA sono garantite, durante il
percorso di istruzione e di formazione scolastica e
universitaria, adeguate forme di verifica e di
valutazione, anche per quanto concerne gli esami
di Stati e di ammissione all‟università nonché gli
esami universitari
Legge 8 ottobre 2010 n.170
“Nuove norme in materia di DSA
in ambito scolastico” art.7 comma 2 e 3
il MIUR, entro 4 mesi dalla data di entrata in vigore della
presente legge,con proprio decreto, individua le modalità
di formazione dei docenti e dei dirigenti di cui all‟art.4,
le misure educative e didattiche di supporto di cui
all‟art.5 com.2, nonché di le forme di verifica e di
valutazione finalizzate ad attuare quanto previsto all‟art 5
com.4 .
Con decreto MIUR, da adottare entro due mesi (.) è istituito
presso il Ministero dell‟Istruzione, dell‟Università e della
Ricerca un Comitato Scientifico composto da esperti di
comprovata competenza sui DSA (,).
Valutazione Personalizzata
Nella C.M. 4674 del 10 maggio 2007 si parla della
valutazione per gli studenti con DSA “(.)In tutti i casi in cui
le prove scritte interessino lingue diverse da quella
materna e non si possono dispensare gli studenti dalla
loro effettuazione, gli insegnanti vorranno riservare
maggiore considerazione per le corrispondenti prove
orali come misura compensativa dovuta”
Nel DPR N. 122 “La valutazione concorre, con la sua finalità
anche formativa e attraverso l’individuazione delle
potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai
processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al
miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo
formativo”.
Struttura del PDP
13. Patto con la famiglia.
Nella progettazione del PDP dovranno essere
indicate le modalità di accordo tra i docenti e la
famiglia:
- assegnazione dei compiti a casa e modalità su come
vengono assegnati (con fotocopie, con nastri registrati, ...)
- quantità di compiti assegnati (tenendo conto che i ragazzi
con DSA sono lenti e fanno molta più fatica degli altri,
occorre selezionare gli aspetti fondamentali di ogni
apprendimento)
- scadenze con cui i compiti vengono assegnati, evitando
sovrapposizioni e sovraccarichi.
- modalità di esecuzione e presentazione con cui il lavoro
scolastico a casa può essere realizzato (uso di strumenti
informatici, presentazioni con mappe, powerpoint …)
Atto dovuto
Decreto del Presidente della Repubblica n° 122 del 22 giugno 2009 Art.
10 – Valutazione degli alunni con difficoltà specifica di
apprendimento (DSA):
“Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA)
adeguatamente certificate, la valutazione e la verifica degli
apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame
conclusivo dei cicli, devono tener conto delle specifiche
situazioni soggettive di tali alunni.
A tali fini, nello svolgimento dell’attività didattica e delle prove
d’esame, sono adottati, nell’ambito delle risorse finanziarie
disponibili a legislazione vigente, gli strumenti metodologicodidattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei.
Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene fatta
menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione
delle prove”.