Dott.ssa Elena Zanolla
Psicologa Psicoterapeuta
Attacchi di panico
L’attacco di panico è un’esperienza sempre più frequente nella popolazione adulta e in
adolescenza.
Consiste in un improvviso aumento di intensa paura che raggiunge un picco in pochi minuti ed è
caratterizzato da sintomi quali iperventilazione, sudorazione, tachicardia, dolore al torace,
palpitazioni, sensazione di soffocamento e di svenimento, nausea, tensione muscolare, paura di
morire o di perdere il controllo. A causa di questi sintomi spesso si teme di avere un infarto o un
ictus in corso e ci si rivolge all’ospedale più vicino.
Se si verificano con frequenza, compromettono la qualità di vita di chi ne soffre. Infatti la maggior
parte delle persone che li ha avuti, per il timore che si ripetano, inizia a evitare dei luoghi o delle
situazioni che teme li possano provocare di nuovo.
I luoghi maggiormente evitati sono spazi chiusi, luoghi affollati, mezzi di trasporto, dove
generalmente può essere difficile ottenere un aiuto in caso di necessità. A volte poi quello che
spaventa non è solo la difficoltà o l’impossibilità di allontanarsi da un luogo, come scendere da un
aereo, ma l’imbarazzo di fare una brutta figura con le persone presenti.
Se una persona ha avuto un attacco di panico mentre si trovava all’interno di un centro
commerciale, inizierà a non frequentarlo più. Poi, per un processo chiamato generalizzazione,
tenderà ad evitare di recarsi in altri negozi, a meno che non sia accompagnato, perché ritiene che i
negozi siano la causa del proprio malessere. Questo avviene perché la persona attribuisce la
causa dell’attacco di panico alla situazione in cui si è trovata nel momento del panico, e non alla
sua ansia.
Quali possono essere le cause? Il primo attacco di panico avviene generalmente durante un
periodo di forte stress o tensione. Lo stress può essere a livello psicologico, ad esempio una crisi
coniugale, difficoltà sul lavoro, problemi relazionali in famiglia, oppure a livello fisico, ad esempio
una malattia o forte stanchezza. Inoltre è sempre presente una componente di ansia, anche se a
volte può sembrare che il suo livello sia basso.
Via A. Gramsci, 4 – 37060 SONA (VR)
Via della Rondinella, 25 – 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR)
Tel. 334.5617585 – C.F.: ZNL LNE 76M52 L781G – P. IVA: 03907380236
Dott.ssa Elena Zanolla
Psicologa Psicoterapeuta
Alcune semplici tecniche possono aiutare quando appaiono i primi segnali di ansia e consistono
nel controllo del respiro e nelle tecniche di rilassamento muscolare.
Quando ci si accorge che inizia l’iperventilazione, cioè il respiro affannoso, è utile fare dieci lunghi
respiri in un minuto: si inspira aria, si trattiene il fiato per circa dieci secondi e poi, lentamente, si
butta fuori l’aria. All’inizio può sembrare difficile e innaturale, ma con un po’ di allenamento si
riuscirà a utilizzare questa respirazione anche in situazioni “difficili”.
Un’altra tecnica utile è il rilassamento muscolare: semplici esercizi eseguiti ogni giorno permettono
di sciogliere la tensione muscolare e l’ansia che essa provoca.
Secondo numerosi studi, la terapia cognitivo comportamentale risulta essere il miglior trattamento
per i disturbi d’ansia e di panico, con effetti benefici anche a lungo termine.
Nello specifico, nel corso del trattamento si aiuta la persona a prendere consapevolezza dei
sintomi e dei pensieri che precedono gli attacchi e a imparare modalità di pensiero e di
comportamento più adatte e funzionali.
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