PREOCCUPAZIONE, ANSIA E PAURA. Fa parte della vita di tutti i

PREOCCUP AZIONE, ANSIA E PAURA.
Fa parte della vita di tutti i giorni parlare di ansia, nessuno p uò dire di non averne mai
avuta neanche una volta e quando sei in preda all'ansia solo tu sai quanto ti fa stare male.
In genere, provare paura di fronte ad uno stimolo minaccioso, è vantaggioso perché aiuta
l’organismo a reagire al pericolo. In questi casi la reazione può esser e la fuga o l’attacco.
Per scappare, o per aggredire lo stimolo temuto, è indispensabile preparare il nostro
corpo. Per questo, senza accorgercene, inspiriamo una maggi ore quantità di aria per
ossigenare i tessuti. I nostri muscoli si irrigidiscono perché dobbiamo essere pronti a
scattare. In epoche ant iche, le reazioni fisiche che accompagnano l’emozione della paura
erano molto funzionali, quando i nostri antenati affrontavano quotidianamente situazioni
che mettevano a ri schio la loro vita. Nella società moder na è molto difficile trovarsi in balia
di nemici che vogliono farci la pelle, o di animali che vogliono mangiar ci, ma di fronte al
pericolo continuiamo a reagire con simili modificazioni fisiologiche.
Dall’ansia alla fobia.
Le persone che soffr ono d’ansia provano, di fronte all’oggetto temuto, l e stesse sensazi oni
di chi si trova di fronte ad un pericolo reale. Per la persona ansiosa, la situazione o
l’oggetto ansiogeno rappresentano una minaccia, essi sanno che la paura è del tutto
irrazionale, ma proprio non riescono a cont rollare le loro reazioni. Nel corso della sua vita
la persona che soffre d’ansia, ha imparato, per i più svariati motivi, ad essere spaventato
dall’oggetto fobico. Alcune volte, il paziente ha vissuto un’esperienza traumatica in
relazione all’oggetto, altre volte, qualcuno, in genere i genitori, gli ha insegnato ad aver ne
paura. Per esempio, non è insolito conoscere chi ha sviluppato la fobia dei cani dopo
essere stato morso da uno di essi in tenera età, oppure, chi ha sviluppato fobie sociali per
avere avuto dei genitori chiusi rispetto al mondo esterno.
Gli attacchi di panico.
Non si muore di paura, a meno che non si abbiano delle complicazioni di salute, quali
cardiopatia, asma, ulcera peptica, colite ulcerosa. Questo è il motivo per cui gli attacchi di
panico non sono mor tali. E’ preferibile fare questa pr ecisazione perché i pazienti, in preda
ad un attacco, possono pensar e di morire, data la violenza dei sintomi . Gli attacchi di
panico (eccezione se si tratta di pazienti cardiopatici, ipertesi…), non portano all’infarto
cardiaco. Quando abbiamo paura il cuore batte così forte che pare scoppiare, ma non
scoppierà perché il nostro sistema di autoregolazione prevede una sogli a limite di
pulsazioni al minuto, giunti ad essa, le pulsazioni scenderanno. Durante un attacco di
panico non si soffoca. Si può avere la sensazione di mancanza d ’aria, ma è solo una
sensazione, in realtà l’attacco di panico è proprio originato dall’iperventilazione. Un
metodo per bloccare un attacco di panico è quello di fare respirare il paziente in un
sacchetto di carta. I dolori addominali che alcuni pazienti riferiscono, sono dovut i ad
un’ancestrale r eazione alla paura. L’eventuale nausea che accompagna l ’attacco di panico
è la conseguenza del bl occo digestivo. Un normale organismo non potrebbe sopportar e a
lungo tutte queste reazioni che lo predispongono alla fuga, per questo i sintomi di un
attacco di panico non possono durar e per molto tempo, l ’ansia raggiunge un picco, ma poi
cala. I pazienti che hanno at tacchi di panico, traggono benefi cio dal venire a conoscenza
di queste informazioni. Quando si sta così male si è molto spaventati perché non si
capisce quel che sta succedendo. Sapere che l ’attacco di panico è qualcosa di molto
diverso da un infarto o un calo di pressione, che non ha le stesse conseguenze evi ta inutili
corse al pronto soccor so e la perdita di tempo con esami dagli esiti negativi.
Il rilassament o contrasta l’ansia.
Uno stato di forte ansia provoca una non indifferente tensione muscol are, che deve esser e
contrastata con il rilassamento. Questa è si curamente una banali tà, il difficile è "come
faccio a rilassarmi quando sono agi tato?" Già, come posso concentr armi su una tecni ca
difficile come, per esempio la respirazione addominale, se sto sudando, il cuore mi batte
forte, tremo e riesco solo a pensare " sta per arrivare l'attacco di panico, me lo sento".
Infatti, in una situazione del genere è impossibile rilassarsi a meno che non si sia allenati.
Il rilassamento è un all enamento. Al pari di un'atleta che si prepara alla gara, anche la
persona che soff re di forti stati d’ansia si allena per vincere l’ansia e gli attacchi di panico.