11 Gazzetta del Sud Domenica 29 Maggio 2016 Spettacoli . Ha firmato per Soundreef, la piccola società specializzata nella gestione dei diritti musicali Dopo Fedez anche Gigi D’Alessio dice addio alla Siae «Mi ha convinto la trasparenza, mi seguiranno in tanti» Silvia Lambertucci ROMA «Mi ha convinto la trasparenza, mi seguiranno in tanti». Dopo Fedez anche Gigi D’Alessio sbatte la porta e lascia la Siae per Soundreef, la piccola società specializzata nella gestione dei diritti musicali che vanta un riconoscimento ufficiale in Inghilterra per la raccolta dei diritti d’autore. E il nuovo caso porta allo scoperto la battaglia politica sempre più accesa di chi si oppone al monopolio Siae. Con il Movimento 5 Stelle, ma anche il presidente dei Giovani di Confindustria Marco Gay e il deputato di Conservatori e Riformisti Daniele Capezzone che applaudono alla scelta del musicista napoletano. «Non è col protezionismo che si crea valore ma favorendo la libera concorrenza si fanno migliori servizi e prodotti». La Siae risponde a stretto giro: «La nostra ripartizione è gestita in modo del tutto trasparente», da Soundreef «campagna acquisti», rilancia il presidente Filippo Sugar. D’Alessio, 20 milioni di dischi venduti in tutto il mondo e un repertorio di circa 750 brani, spiega di aver dato mandato a Soundreef di riscuotere i suoi proventi dal 1 gennaio 2017. Racconta di essere stato «sempre attento alle novità» e di essersi avvicinato con curiosità a Soundreef: «Ho cercato di capire meglio e mi ha convinto la trasparenza della rendicontazione al contrario di quella Siae che non è analitica e non chiarisce con esattezza da dove arrivano i proventi. Non era per me una scelta facile, ma ho creduto nel Il nuovo caso porta allo scoperto la battaglia sempre più accesa di chi si oppone al monopolio Gigi D’Alessio. 20 milioni di dischi venduti in tutto il mondo progetto di questi giovani e credo nel libero mercato. Laddove c’è il monopolio il mercato non cresce». Accanto a lui il giovane Ad di Soundreef Davide D’Atri, gongola: «L’arrivo di Gigi testimonia che siamo sulla strada giusta dell’innovazione, e della necessità di cambiare garantendo meglio tutti, soprattutto i più deboli», commenta. Poi rilancia: «Credo che presto assisteremo a un effetto domino. Abbiamo tanti contatti in fase avanzata di artisti che hanno espresso la loro volontà di cambiare, esercitando la libertà che la Direttiva Barnier riconosce loro». Tant’è. Se il ministro Franceschini, poco più di un mese fa si era detto contrario in questo caso alla strada della liberalizzazione («I diritti restino alla Siae, ma serve subito una profonda riforma per rendere la società più efficiente») dal Parlamento il Movimento 5 Stelle appoggia in pieno i transfughi: «L’addio alla Siae da parte di alcuni big della musica italiana, oltre a tanti altri artisti che si sono dichiarati contrari al suo monopolio, da Ligabue agli Almamegretta – commentano i deputati M5S della commissione Politiche Ue – dimostra che in Italia la gestione dei diritti d’autore in regime di monopolio da parte della Siae ha ormai fatto il suo tempo». Mentre il capogruppo Sergio Battelli, sottolinea che «il Mo- nopolio della Siae è un’anomalia comune in Europa solo alla repubblica ceca». L’M5S, che si è battuto in Commissione e in Aula alla Camera, in occasione della discussione della legge di delegazione europea per far accogliere le indicazioni “anti-monopolio” della direttiva Ue Barnier, ha messo a punto ora una proposta di legge per superare il monopolio Siae e regolamentare il mercato proponendo, ricorda Battelli, «anche l’utilizzo di licenze creative commons». Marco Gay, presidente dei Giovani di Confindustria, spiega di vedere «di buon occhio le liberalizzazioni, purché dentro a un quadro di regole chiare e precise».3 Il 3 giugno Tappa italiana ASSISI (PERUGIA) Mario Poli “Con il cuore” In concerto ad Assisi Arisa, Ron e gli Stadio Sono Arisa, gli Stadio, Ron e The colors gli ultimi ospiti annunciati per il concerto di solidarietà “Con il cuore, nel nome di Francesco”, concerto ormai diventato una nobile tradizione e promosso dai frati di Assisi, concerto, fra l’altro, che sarà trasmesso in diretta dal sagrato della Basilica di San Francesco, il 3 giugno alle 20.35 su Rai1. Uno di quegli eventi televisivi che, a ben ragione, possono essere definiti “imperdibili”. Obiettivo dell’iniziativa (per assistere alla quale, com’è giusto che sia, i posti sono già tutti esauriti) è di sostenere la mensa dei poveri di Milano “Opera San Francesco”, distribuire cibo in quaranta scuole dell’Etiopia, e realizzare un dopo scuola in Burkina Faso e l’assistenza scolastica ai bambini poveri del Perù. Iniziative concepite appunto nel segno della solidarietà internazionale, secondo i dettami della nuova linea francescana. La serata sarà condotta da Carlo Conti, presentatore chiave di Mamma Rai. A esibirsi sul palco ci sarano anche star del calibro Franco Battiato, Renga e Gabbani. Per partecipare alla gara di solidarietà sarà possibile donare tramite il conto intestato a: “Francesco D’Assisi-un uomo, un fratello Onlus” Iban IT 64 R 02008 38278 000103746115 oppure attraverso gli Atm del Gruppo Unicredit oppure tramite il sito www.conilcuore.info. L’iniziativa è promossa dal Sacro convento di Assisi.3 Arisa. Anche lei parteciperà al concerto di solidarietà iDNHIxoKNn4m4ax0g+GubyOW9fG6MLgoMop/m5WM7VDiuFWdct50fjw9XjcTzaChnrIlrh+umEmt jpCtgzPtffQmW0v0QQUVkCcpV0SLFXNL5tLlg6uAGQ== La superstar Adele incanta l’Arena di Verona VERONA “Geppetto e Geppetto”. La storia di una coppia di uomini che desiderano diventare padri portata in scena da Tindaro Granata Torna la rassegna internazionale di Castrovillari organizzata da Scena Verticale A primavera fioriscono i Teatri Capire cosa succede sui palcoscenici di oggi, formare gli spettatori di domani Elisabetta Reale CASTROVILLARI Un capannone dismesso dell’Autostazione in cui allestire un teatro da 250 posti, il Palazzo di Città spazio teatrale a misura di bambino, per ospitare laboratori e performance per i più piccoli, pubblico attento oggi e linfa vitale del teatro di domani, il Castello Aragonese da vivere tutto il giorno, tra incontri e attività, insieme al Protoconvento Francescano. E poi attività nei quartieri, nelle scuole. «Primavera dei Teatri esplode in città, e l’abbraccia nei suoi spazi, grazie ad una sinergia con l’amministrazione comunale» sottolinea Settimio Pisano, direttore organizzativo del Festival giunto alla diciassettesima edizione. Il via oggi, con una festosa parata di apertura tra le vie del centro di Castrovillari, a cura della compagnia crotonese Teatro della Maruca, e di Takabum e Teatrop, per inaugurare anche il Primavera Kids, una delle preziose novità di quest’edizione, progetto dedicato ai più piccoli tra laboratori, spettacoli e attività didattiche. Il festival organizzato da Scena Verticale, con la direzione artistica di Saverio La Ruina e Dario De Luca, si concluderà il 5 giugno, un’intensa settimana per rinnovare la sua vocazione: sguardo attento ad artisti emergenti, nuova drammaturgia, compagnie di recentissima formazione, per intercettare i segnali più vitali sparsi nella penisola. Un cartellone ricco di prime nazionali, a cominciare dallo spettacolo della compagnia calabrese Hermit Crab, che inaugurerà la rassegna con “Giovanna D’Arco – La rivolta”, testo d’esordio di Carolyn Gage, per la regia di Luchino Giordana e Ester Tatangelo, per parlare di tutte le donne, e, in particolare di quelle che scelgono d’esporsi e sovvertire le tradizionali gerarchie. A seguire la compagnia Teatrodilina presenta “Gli Uccelli Migratori”, commedia originale, arguta, ironica, sul dolore dei rapporti umani, in scena anche Francesco Colella, che dall’1 al 4 giugno, curerà il laboratorio per attori, intor- La kermesse “si allarga” con laboratori e iniziative per i più piccoli no allo “Zio Vanja” di Cechov. Primavera dei Teatri si conferma luogo in cui ritornare: è il caso di Tindaro Granata, attore, autore e regista siciliano che dopo il laboratorio del 2015, stavolta debutterà con “Geppetto e Geppetto”, il 3 giugno, storia di una coppia di uomini, Tony e Luca, che da anni formano una famiglia e del desiderio di diventare padri. Granata è tra i protagonisti della nuova produzione di Atir Teatro Ringhiera, il 2 giugno, sempre in prima nazionale, “32 secondi e 16”, di Michele Santeramo per la regia di Serena Sinigaglia, storia di tentato riscatto, immigrazione, indifferenza, di Samia Yusuf Omar, atleta somala il cui sogno di correre alle olimpiadi di Londra si è infranto nel mare nero delle migrazioni. Un ritorno anche per Vico Quarto Mazzini, con lo spettacolo in prima nazionale il 31 maggio, “Little Europa”, un debutto anche per la Piccola Compagnia Dammacco con “Esilio” il primo giugno, secondo passo della “Trilogia della Fine del Mondo”, diretto da Mariano Dammacco in scena con Serena Balivo. Tornano a Primavera per completare la loro trilogia “Tutto è bene quel che finisce”, i Quotidiana.com, con la prima nazionale, il 4 giugno, “Lei è Gesù”, per affermare la possibilità che la donna ricopra ruoli per tradizione e consuetudine riservati agli uomini, a cominciare dalla figura di Gesù Cristo. Il 31 maggio, in anteprima, “Ma perché non dici mai niente? Monologo”, testo di Lucia Calamaro; anche per Scena Verticale un debutto, il 3 giugno, con “Il Vangelo secondo Antonio”, scritto e diretto da Dario De Luca, storia di un brillante sacer- Per le donne. “Giovanna D’Arco - La rivolta” dote che si ammala di Alzheimer in cui il racconto della malattia è pretesto per riflettere sulla fede. Completano il programma la giovane compagnia Guinea Pigs con “Trittico della Guerra”, Contromano Teatro debutta con “Pop Corn- diosolosacosa”, i Fratelli della Via portano in scena Drammatica Elementare, la Compagnia Oyes con Vania, Principio Attivo Teatro con “Opera Nazionale Combattenti presenta “I Giganti della montagna atto III” e Gli Omini con “Ci scusiamo per il disagio”, per il “Primavera extra. Visioni e incontri nel cuore del festival”, a cura di Associazione 42° parallelo e Progetto Spettatori Erranti, e poi eventi performativi, la presentazione del libro “La drammaturgia italiana contemporanea” di Dario Tomasello, il laboratorio per studenti “I principi fondamentali sui temi della Costituzione e dell’utopia” a cura di Graziano Graziani, l’incontro su “Le Buone Pratiche oltre il decreto. Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia: Primavere a Sud”, focus a cura di Associazione Ateatro e Scena Verticale, con Festival Città delle 100 Scale, Rete Latitudini, Teatro Koreja e Teatri di Bari.3 Un ingresso da autentica star, in mezzo al pubblico in platea all’Arena di Verona, sulle note di “Hello”. Così Adele ha aperto il primo dei due soli concerti italiani del tour legato a “25”, nel più grande teatro all’aperto del mondo. Quindicimila spettatori per l’evento musicale dell’anno. La cantante britannica, carica di successi di vendite e di riconoscimenti, si è rivelata una spassosa intrattenitrice. Ha scherzato con gli spettatori; ha chiamato sul palco due emozionatissime giovani fan per un selfie: Lucy e Adriana, che Adele ha atteso mentre armeggiavano con il telefonino. Ha chiesto quanti spettatori compivano gli anni, abbracciando una fan arrivata dalla Florida. E ha domandato se qualcuno avesse ricevuto i biglietti del concerto co- Biglietti esauriti in pochi minuti e c’è chi ha pagato 6.600 euro per un posto! me regalo di Natale. Prima di cantare «Rumor Has It» ha ricordato al pubblico di non avere molte canzoni felici, dicendo che sarebbe stata una grande sessione di pianto I biglietti per i due concerti di ieri e oggi erano andati esauriti nel giro di pochi minuti sul circuito ufficiale “ticketone”, scatenando l’immediata corsa al rialzo con punte fino a 6.600 euro per un singolo posto. In fila fin dal primo pomeriggio per ascoltare la 28enne londinese, fan da tutta Europa (molti tedeschi) e sul palco Adele si è informata di quanti spettatori - pochi ci fossero da Verona, dalla Finlandia, Polonia, Israele, Brasile. Ha sghignazzato, fatto battute, e prima di attaccare “Sky Fall” (che le è valso l’Oscar) ha chiesto quanti appassionati di James Bond ci fossero, scatenando un’ovazione. Ai napoletani ha parlato della pizza. E si è rivolta anche al pubblico rimasto fuori: in centinaia hanno seguito il concerto sdraiati sul vallo dell’anfiteatro e sulle scalinate del municipio di Verona. Così l’Arena si è trasformata in una babele di lingue e nazionalità, accomunate dall’ammirazione per la 28enne londinese Adele Laurie Blue Adkins. 3