Libri – Novità Servizio di aggiornamenti bibliografici - FSC XXXVI (31/05/2012): Maggio A cura del prof. Emiro Cepeda I seguenti sono nuovi acquisti già catalogati nel settore comunicazione sociale della Biblioteca centrale dell’UPS: http://biblioteca.unisal.it/ Gli abstract sono stati pubblicati originalmente nei siti web delle diverse case editrici o in quelli d’alcune librerie on-line. L’obiettivo di queste pagine è quello di far conoscere le novità bibliografiche del settore comunicazione sociale della nostra biblioteca e promuovere la loro consultazione. Agus, Massimo - Chiarelli, Cosimo. Fotografia e teatralità: atti della giornata di studi, San Miniato, 21 ottobre 2006. Firenze, Titivillus, 2007. UPS 74-C-203 Fotografia e teatro rappresentano due mondi distinti eppure strettamente confinanti. Essi vivono in un perenne stato di contraddizione: il teatro, che si consuma nel suo farsi e si rinnova ad ogni rappresentazione, nella fotografia sembra rinnegare la sua profonda natura transitoria; la fotografia, quando si affaccia nello spazio del teatro, tradisce la sua vocazione alla realtà, e si contamina con la finzione. Eppure, al di là di questa apparente inconciliabilità, o forse proprio grazie ad essa, il teatro e la fotografia hanno stretto, nel corso della storia, un rapporto denso, problematico ma estremamente ricco di stimoli e di applicazioni, dalla fotografia teatrale in senso stretto alle diverse forme di "messa in scena" e di "performance", che ne fanno oggi un terreno di ricerca particolarmente efficace, nonché uno dei nodi principali per lo studio della fotografia e delle sue pratiche artistiche e sociali. Questo volume raccoglie i contributi della giornata di studi svoltasi a San Miniato il 21 ottobre 2006, in occasione degli incontri sulla fotografia di spettacolo Occhi di Scena e rappresenta un primo significativo tentativo di avviare un confronto tra studiosi di diverse discipline al fine di stabilire un terreno comune di riflessione e ricerca. . Allen, Mike. AQA performing arts GCSE. Cheltenham, Nelson Thornes, 2009. UPS 32-D-502 Covering both the Single GCSE and the Double Award, GCSE Performing Arts includes a range of performance styles that will inspire students and ensure they develop the necessary skills to succeed. Allotti, Pierluigi. Giornalisti di regime: la stampa italiana tra fascismo e antifascismo (1922-1948). Roma, Carocci, 2012. UPS 33-C-446(122) Insieme alla radio e al cinema, la stampa fu un importante strumento di propaganda del regime fascista. Il giornalismo, secondo Mussolini, aveva una fondamentale funzione pedagogica e i giornalisti, durante il ventennio, furono gli "educatori della nazione". Il libro illustra come i principali giornalisti italiani nati intorno al 1890, entrati nella professione prima dell'avvento del fascismo, e quelli della generazione del 1910, che iniziarono la loro attività nei primi anni trenta, sostennero il fascismo e scrissero in favore del regime fino al giorno del suo crollo, il 25 luglio 1943. Dopo quella data la maggior parte dei giornalisti si distaccò dal fascismo attraverso un processo di autoassoluzione e di rimozione delle proprie colpe che permise loro a guerra finita di ritornare sulla scena giornalistica, ancora una volta da protagonisti. . Amin, Samir. Transforming the revolution: social movements and the world-system. Delhi, Aakar, 2006. UPS 20-B-4781 While the authors' points of agreemnent are many, so are their points of divergence. In the final chapter, they outline both, and discuss the ways in which these movements are transforming the revolutionary process itself. 1 Andrews, Maggie Stevenson, Elspeth Burton, Julia. AQA media studies A2. Cheltenham, Nelson Thornes, 2009. UPS 32-D-505 AQA Media Studies is the only set of resources to have been developed with and exclusively endorsed by AQA, making them the first choice to support the new AQA specification for AS and A2. With a range of truly blended resources, AQA Media Studies offers complete coverage and support through a variety of printed and electronic media. Banham, Martin. The Cambridge guide to theatre. Cambridge, Cambridge University Press, 1992. UPS 74-C-215 Widely acclaimed for its breadth and scope, The Cambridge Guide to Theatre Second Edition remains the most comprehensive single-volume guide to the history and current practice of worldwide theater available today. The Guide contains a wealth of information on all aspects of theater past and present: major playwrights, works, important traditions, theories, companies, practitioners, venues and events; the origins of popular theater tradition, including folk drama, street theater and mummers plays; the work of actors, directors and designers, including lighting and sound, technical theater, theater architecture and theater design. In this revision, all entries have been reviewed and updated to incorporate political changes and reflect the rise and fall of individual reputations. There are newly commissioned articles on Canada, Spain, New Zealand, Germany, the Caribbean and French-speaking Africa. Special attention has been paid to costumery and gay, lesbian, and feminist theater. A particularly strong feature of the new edition is the weight given to Asian theater and Asian influences on Western drama. By providing information and entertainment, the Guide will prove an indispensable reference tool both for scholars of theater and general theater lovers alike. Barbano, Alessandro - Sassu, Vincenzo. Manuale di giornalismo. Roma; Bari, G. Laterza, 2012. UPS SL-11-C-40(58) L'obiettivo di questo manuale è fornire un sapere teorico-pratico integrato per chi voglia operare sulla carta stampata, sul radio-televisivo e sulle diverse piattaforme digitali presenti in Rete. Il libro si sviluppa lungo otto linee didattiche, ciascuna delle quali tiene insieme le acquisizioni della tradizione con le nuove evoluzioni teorico-pratiche del giornalismo: la ridefinizione del concetto di notizia ai tempi dell'informazione in tempo reale; la teoria e la tecnica della scrittura giornalistica, tra cartaceo e on-line; lo studio dei generi del giornalismo; l'organizzazione del lavoro nei principali media e la sua evoluzione segnata dal ruolo crescente delle tecnologie; la crisi delle aziende editoriali e la transizione verso il mercato delle nuove piattaforme digitali, attraverso esempi concreti tratti dalle esperienze di alcune delle più grandi e innovative imprese del mondo, come "New York Times", "Washington Post", Bbc, "Guardian", fino allo studio delle nuove avventure editoriali sulla rete; l'analisi del caso italiano, dell'omologazione e della prevalenza dell'informazione politica che caratterizza i media nostrani; lo studio del foto e video-giornalismo e delle nozioni di grafica essenziali; l'etica del giornalismo e i problemi aperti dalla necessità di tutelare la privacy di fronte alla grande forza di impatto che le moderne tecnologie informative hanno sulla vita delle persone. . Belardinelli, Anna Maria - Greco, Giovanni - Sophocles. Antigone e le Antigoni: storia, forme, fortuna di un mito: atti del Convegno internazionale Roma 13, 25-26 maggio 2009, Sapienza, Università di Roma. Firenze, Le Monnier, 2010. UPS 74-C-201 Il volume raccoglie contributi di insigni specialisti, italiani e stranieri, che, in una prospettiva metadisciplinare (dalla filologia all'archeologia, dal teatro alla musica), offrono un'ampia e articolata lettura di una delle figure ricorrenti del canone occidentale, provando a indagare le ragioni della vitalità di una versione del mito di Antigone (quella sofoclea) che, codificata nel periodo classico, rappresenta ancora oggi un orizzonte di senso inesausto. Il volume contiene anche una nuova traduzione dell'Antigone di Sofocle in versi, frutto di un seminario nato dalla collaborazione tra filologi e professionisti della scena, su cui si basa lo spettacolo teatrale Lo specchio di Antigone. . Berkun, Scott. Parlare in pubblico. Milano, Tecniche Nuove, 2010. UPS 6-B-10589 Tenere un discorso a una platea può diventare una vera angoscia. Combattere la tensione che sale prima e quella che serpeggia durante l'intervento a causa di fobie o paure, comunicare i concetti fondamentali, esprimere le idee all'interno di uno spazio limitato di tempo, provocano spesso serie preoccupazioni che addirittura portano a pregiudicare il risultato di un ottimo ragionamento. Questo 2 testo, scritto dal veterano delle conferenze e comunicatore Scott Berkun, alleggerisce tutti questi pesi, rivela le tecniche che stanno dietro ai grandi comunicatori e insegna a utilizzarle al meglio. I manager, i docenti, i politici e tutti coloro che fanno della comunicazione orale la loro professione, troveranno di grande aiuto l'esperienza dell'autore sia per quanto riguarda il comportamento che l'esposizione. Infatti Berkun analizza con sistematicità e ironia gli imbarazzi e i successi che si sono alternati durante la sua lunga carriera. Tra i temi trattati: affrontare una sala piena o una vuota, coinvolgere i presenti, sopravvivere al panico, trarre esperienza dagli errori e correggere il tiro quando le cose si mettono male. Bianchi, Mario - Giuriola, Anna - Naggi, Fabio. Atlante del teatro ragazzi in Italia. Firenze, Titivillus, 2009. UPS 74-C-211 Non una storia, neanche la Storia del Teatro-ragazzi italiano ma un contributo da cui partire per rendere merito finalmente ad un teatro spesso dimenticato che ha attraversato con la sua forza creativa la scena italiana per cinquant'anni. Un atlante dunque del teatro-ragazzi italiano che, attraverso gli spettacoli che hanno marcato in senso innovativo un percorso lungo e meraviglioso, in molti momenti capace di influenzare tutto il teatro italiano, possa contribuire ad indicare un sentiero che con gli altri confluisce perfettamente e con onore nella strada maestra della storia dello spettacolo dal vivo in Italia. La scelta ovviamente è in parte soggettiva, compiuta da un operatore, da un appassionato che da quarant'anni segue da vicino questo teatro nonostante tutto ancora vitale e necessario. Scelta dunque senz'altro parziale ma che per la prima volta suggerisce un itinerario credibile in cui è possibile riconoscere stili, contenuti e metodologie di un teatro che ha scelto di definirsi per un destinatario quanto mai speciale: il mondo dell'infanzia e della gioventù. . Burton, Julia - Stevenson, Elspeth. AQA media studies AS. Cheltenham, Nelson Thornes, 2008. UPS 32-D-504 AQA Media Studies is the only set of resources to have been developed with and exclusively endorsed by AQA, making them the first choice to support the new AQA specification for AS and A2. With a range of truly blended resources, AQA Media Studies offers complete coverage and support through a variety of printed and electronic media. Callejo Gallego, Javier - Gutiérrez Brito, Jesús. Adolescencia entre pantallas: los jóvenes en el sistema de comunicación. Barcelona, Gedisa, 2012. UPS 32-C-3187(40) ¿Es igual la adolescencia en un mundo repleto de pantallas-espejo en el que mirarse y proyectar la identidad? Si es distinta ¿Es porque las nuevas generaciones son distintas o porque los medios de comunicación con los que se relacionan los adolescentes son distintos? Se habla de generaciones digitales, de niños de la edad electrónica, de nativos digitales y otras expresiones que intentan captar y grabar en la sociedad el sentimiento de un cambio. Eso sí, usando la misma retórica llena de imágenes de los mismos medios que hoy dominan la escena. Expresiones impactantes erigidas más por lúcidas intuiciones que por la observación científica. Dentro de esa relación entre adolescentes y las distintas pantallas y dando prioridad a afirmaciones construidas a partir observaciones detenidas y reflexivas, el libro aborda temas como: las paradojas insertas en la investigación social de lo que los adolescentes hacen con los medios de comunicación, la creación de identidades juveniles por parte de la televisión, los aspectos comunes que conforman la oferta de los medios de comunicación destinados específicamente a los jóvenes y adolescentes y que configuran su gusto, los modelos de la literatura o de las propias pantallas que explican distintas generaciones de adolescentes, el lugar de los jóvenes en la expansión de la telefonía móvil y, a la vez, el significado de la telefonía móvil para los jóvenes y adolescentes, y la relación que tienen con Internet. En definitiva, por su variedad y profundidad, una polifacética mirada que configura un indudable punto y aparte en esa siempre preocupante relación que tienen los adolescentes con los medios de comunicación. Calvanese, Ernesto. Media e immigrazione tra stereotipi e pregiudizi: la rappresentazione dello straniero nel racconto giornalistico. Milano, F. Angeli, 2011. UPS 32-C-3566 Non c'è giorno nel quale non si parli a livello mediatico di immigrazione, e non c'è giorno nel quale non si faccia cenno al pericolo, alla criminalità, all'allarme sociale, al semplice fastidio che a questa tematica si correlano, in modo si direbbe ineluttabile e deterministico. Questo è quanto 3 principalmente emerge dalla ricerca effettuata negli anni 2005-2008 su tre testate nazionali "Corriere della Sera", "Il Giornale", "la Repubblica", che hanno evidenziato come di stranieri si parli esclusivamente in termini di conflittualità e di problematicità, anche quando sono stati proposti articoli non direttamente incentrati sulla loro delittuosità. I temi costanti sono il binomio stranierocriminalità, la pericolosità sociale dei migranti, il controllo, la giustizia e le misure preventive e penalmente repressive. La ricerca sulle tre testate ha evidenziato, nel raffronto con la divulgazione dei reati messi in atto da italiani un grave squilibrio, nel senso di una rappresentazione pressoché globale della delittuosità degli stranieri (sotto-rappresentata al 3,47%), rispetto ad una sottorappresentazione della criminalità autoctona pari al 30,61% in meno rispetto ai dati statistici ufficiali. E l'omissione vale quanto una sovra-rappresentazione, in una realtà virtuale la cui "conoscenza" dipende quasi globalmente dai media. Da questo continuo "martellamento" di notizie non può non derivare il consolidarsi dello stereotipo attinente alla minaccia degli stranieri. . Centro di studi sul teatro medioevale e rinascimentale Convegno internazionale (18: 1994: Roma Anagni) - Chiabò, Maria - Doglio, Federico. I Gesuiti e i primordi del teatro barocco in Europa: convegno di studi, Roma 26-29 ottobre 1994, Anagni 30 ottobre 1994. Viterbo,Roma, Centro studi sul teatro medioevale e rinascimentale; Torre d'Orfeo, 1995. UPS 74-C-208. Centro studi sul teatro medioevale e rinascimentale. Convegno di studio (5: 1980: Viterbo). Le Laudi drammatiche umbre delle origini: atti del V Convegno di Studio, Viterbo, 22-23-24-25 maggio 1980. Viterbo, Agnesotti, 1983. UPS 74-C-209. Centro studi sul teatro medioevale e rinascimentale. Convegno di studio (13: 1989: Roma) - Chiabò, Maria - Doglio, Federico. Il carnevale: dalla tradizione arcaica alla tradizione colta del Rinascimento: convegno di studi, Roma 31 maggio/4 giugno 1989. Viterbo, Centro studi sul teatro medioevale e rinascimentale : Union Printing Union Printing, 1990. UPS 74-C-207. Centro studi sul teatro medioevale e rinascimentale. Convegno di studio (1985 : Viterbo) Chiabò, M. - Doglio, Federico. Ceti sociali ed ambienti urbani nel teatro religioso europeo del '300 e del '400: convegno di studi, Viterbo 30 maggio - 2 giugno 1985. Viterbo, Centro studi sul teatro medioevale e rinascimentale : Union Printing Union Printing, 1986. UPS 74C-204. Centro studi sul teatro medioevale e rinascimentale. Convegno di studio (1988 : Roma) Chiabò, M. - Doglio, Federico. Diavoli e mostri in scena dal Medio Evo al Rinascimento: convegno di studi, Roma 30 giugno/3 luglio 1988. Viterbo, Centro studi sul teatro medioevale e rinascimentale : Union Printing Union Printing, 1989. UPS 74-C-205. Chew, Sing C. - Lauderdale, Pat - Frank, Andre Gunder. Theory and methodology of world development: the writings of Andre Gunder Frank. New York, Palgrave MacMillan, 2010. UPS 20-C-5519 This book brings together key, incisive writings (published and unpublished) of the late Andre Gunder Frank on world development and world history in a singular volume. The selections provide the reader with a historical tracing of Gunder Frank’s conceptual thinking on development from the national liberation struggles of the 1950s -1960s through to his views on world history, world development and globalization in the late 20th and early 21st centuries. The latter period witnessed his rethinking of world development and the rejection of theoretical positions he had taken in the 1960s and 1970s. Pertinent writings during the last phase of his intellectual career addressing the impact of Eurocentrism on the understanding of world development and world history, the 4 mythology of European exceptionalism, and the rise of Asia are included. Colombati, Leonardo. La canzone italiana 1861-2011: storie e testi. Milano, Mondadori, 2011. UPS 32-C-3193(1) UPS 32-C-3193(2) In occasione dei 150 anni dell'Unità d'Italia, Mondadori presenta la prima storia e antologia della canzone popolare e d'autore: un fenomeno di grandissima rilevanza culturale che ha accompagnato la nostra storia, anno dopo anno. Un'opera di immensa ricchezza, contestualizzata con cura rigorosa, un avvincente percorso a tappe che documenta l'evoluzione di un talento naturale degli italiani. Spesso connotata come "leggera" rispetto alla musica classica, la canzone rappresenta una delle forme più autentiche e originali d'espressione, specchio fedele di una società nelle sue varie sfaccettature, voce dei suoi desideri e anima delle sue passioni. Partendo dall'Inno di Mameli, passando dalla canzone napoletana di Libero Bovio alle atmosfere del Cafè-chantant, dagli autori sconosciuti dei canti popolari in dialetto ai poeti della formacanzone e ai più recenti successi di Sanremo, l'autore accompagna il lettore alla scoperta di epoche e vibrazioni diverse: un'occasione per comprendere chi eravamo e chi siamo. . Courtice, Pauline - Elles, Susan - Thomson, Rob. AQA Thornes, 2009. UPS 74-D-2 Take the fear out of the written exam AQA GCSE Drama is the with and exclusively endorsed by AQA. With a real focus on improve your students' chance of exam success through a resources. GCSE drama. Cheltenham, Nelson only resource to have been developed tracking individual progress, you can unique blend of print and electronic De Blasio, Emiliana. Supereroi e vampiri: i giovani e le forme di partecipazione sociale tra TV e rete. Cinisello Balsamo, Edizioni Paoline, 2011. UPS 74-B-101 L'autrice, dopo una ricognizione teorico-concettuale sul concetto di fiction e serialità, affronta in maniera analitica i diversi casi di serialità giovanile e/o giovanilistica, passando in rassegna le esperienze più significative sia sul piano sociale, sia su quello commerciale, e conducendo il lettore a esaminare i successi più controversi della teen culture, dalle storie dei vampiri a quelle in cui i sentimenti mostrano una notevole problematicità. De Natale, Marco. La musica come gioco: il dentro e il fuori della teoria. Bern ecc., P. Lang, 2004. UPS 32-C-3192 Il rapporto fra Musica e Gioco è un antico, attraente enunciato rimasto concettoso e perciò esposto a opinioni dubbie e mutevoli. Di qui la necessità di vederne l'effettiva consistenza sul terreno della Teoria della musica, a suo modo esposta a oscillazioni nel corso dei secoli, con risvolti epistemologici non proprio evidenti (Dahlhaus). Temi importanti sono per la musica il rapporto fra oralità e scrittura (notazione), e quindi fra una semiologia volta a studiare forme di comunicazione non verbale (mimica, gestuale, ottico-eidetica) e linguistica propriamente detta. Particolare attenzione merita la dimensione ludica della musica, per via di connotati tipici dell'intelligenza tacita (Polanyi), più e meglio caratterizzata da modi di pensiero immaginario: l'ascolto ne diviene sede peculiare. Decisiva infine la riconsiderazione del concetto di Genere in musica, sempre trascurato al confronto con quello di Forma. Gioco dunque, da ravvisare nel complesso di categorie fenomenologiche del pensiero musicale. . De Vincentiis, Mauro. Comunicare l'emergenza: crisis management: la gestione delle notizie che non si verrebbero mai dare. Roma, Centro Documentazione Giornalistica, 2010. UPS 32-B-2175 Black out, "cadute" di sistemi, tsunami, interruzioni di collegamenti telematici, uranio impoverito, azioni terroristiche, terremoti, eruzioni vulcaniche, incendi, cibi transgenici, "mucca pazza", "diossina": quando accade qualcosa di imprevisto i sistemi "in crisi" sono quasi sempre impreparati. I soggetti coinvolti - aziende/enti/istituzioni - spesso reagiscono con incomprensione, senso d'impotenza, paura di comunicare. Ma è proprio la comunicazione di emergenza che gioca un ruolo strategico nel prevenire, affrontare e riportare per quanto possibile alla normalità gli eventi critici e ricostruire un clima di fiducia nei rapporti con la collettività. E le aziende che si sono preparate e che 5 hanno sviluppato piani e procedure per gestire efficacemente la comunicazione in situazione di crisi, non solo hanno assicurato la propria sopravvivenza, ma hanno addirittura migliorato la posizione di mercato precedente l'emergenza. Questo volume esamina e propone in dettaglio le regole da seguire per prevenire, affrontare e uscire da una situazione di crisi, con lo scopo di aiutare a prendere decisioni rapide, risolutive. . Degler, Janusz, et al. Essere un uomo totale: autori polacchi su Grotowski: l'ultimo decennio. Corazzano (PI), Titivillus, 2005. UPS 32-B-2177 Artisti e intellettuali polacchi propongono una miscellanea di saggi su Jerzy Grotowski, per un volume che risulta tra i più esaustivi ritratti umani e professionali di una delle maggiori figure del teatro contemporaneo. Denzin, Norman K. - Lincoln, Yvonna S. Strategies of qualitative inquiry. Los Angeles ecc., Sage, 2008. UPS 20-C-5419 Strategies of Qualitative Inquiry, Third Edition, the second volume in the paperback version of The SAGE Handbook of Qualitative Research, 3rd Edition, consists of Part III of the handbook (“Strategies of Inquiry”). Strategies of Qualitative Inquiry, Third Edition presents the major tactics-historically, the research methods-that researchers can utilize in conducting concrete qualitative studies. The chapter topics range from performance ethnography to case studies, issues of ethnographic representation, grounded theory strategies, testimonies, participatory action research, and clinical research. Key Feature of the Third Edition • Contains a new Reader's Guide prepared by the editors that helps students and researchers navigate through the chapters, locating the different methodologies, methods, techniques, issues, and theories relevant to their work. • Presents an abbreviated Glossary of terms that offer students and researchers a ready resource to help decode the language of qualitative research. • Offers recommended Readings that provide readers with additional sources on specific topic areas linked to their research. Intended Audience This text is designed for graduate students taking classes in social research methods and qualitative methods as well as researchers throughout the social sciences and in some fields within the humanities. Dumas, Jean. Séduire par les mots: pour des communications publiques efficaces. Montréal, Les Presses de l'Université de Montréal, 2007. UPS 32-C-3573 Cet ouvrage présente 27 outils qui, selon les publics et les situations, permettent des communications efficaces. Un texte alerte, de nombreux exemples et une quarantaine de figures explicatives en font un guide indispensable aux rédacteurs et aux relationnistes. A quoi sert-il de parler si personne ne vous écoute ? A quoi sert-il d'écrire si personne ne vous lit ? Apprenez à développer l'art du mot juste, de la phrase subtile, de la finale irrésistible. Depuis la parution de cet ouvrage, en 2001, le paysage des communications s'est transformé. Des outils classiques de relations publiques, comme le dépliant d'information ou le journal d'entreprise, prennent désormais la voie numérique. Nombre de personnalités ont remplacé les traditionnels communiqués par des blogues dans leur site Internet. C'est là un revirement majeur qui rend cette réédition indispensable. Falk, Dean. Lingua madre: cure materne e origini del linguaggio. Torino, Bollati Boringhieri, 2011. UPS 37-B-3661(7) In un periodo remotissimo della preistoria, tra i sette e i cinque milioni di anni fa, accadde qualcosa dalla portata evolutiva incalcolabile: i nostri progenitori raggiunsero la postura eretta, diventando bipedi. Secondo la paleoantropologa Dean Falk ciò pose le condizioni per un altro, dirompente accadimento. Si tratta della nascita del linguaggio, l'elemento distintivo dell'animale uomo. Nella sua ricostruzione dello scenario primordiale protagoniste assolute sono le antiche madri e la loro prole. Non avrebbero potuto raccogliere bacche, radici, erbe necessarie al sostentamento senza appoggiare a terra i piccoli, ormai incapaci di aggrapparsi a loro come invece continuava a succedere tra le 6 scimmie antropomorfe. L'unico contatto con gli esserini inermi e piangenti rimaneva allora quello vocale. Cercavano di acquietarli con vocalizzi, ossia rudimentali sonorità melodiche destinate in seguito a trovare affinamento e sviluppo nel protolinguaggio, ma sopravvissute fino a noi attraverso il maternese, la lingua universale dalle tonalità affettive e dalle modulazioni musicali con cui in tutto il mondo ci si rivolge ai bambini piccoli. Musica e linguaggio affonderebbero così nella notte dei tempi, quando accudire significava restare a portata di voce. . Fielder, Susan. AQA drama and theatre studies AS. Cheltenham, Nelson Thornes, 2008. UPS 74-D-3 AQA Drama & Theatre Studies is the only set of resources to have been developed with and exclusively endorsed by AQA, making them the first choice to support the new AQA specification for AS and A2 through a variety of printed and electronic media. Fielder, Susan - Friday, Pat. AQA drama and theatre studies A2. Cheltenham, Nelson Thornes, 2008. UPS 74-D-1 AQA Drama & Theatre Studies is the only set of resources to have been developed with and exclusively endorsed by AQA, making them the first choice to support the new AQA specification for AS and A2 through a variety of printed and electronic media. Fleming, Michael. The art of drama teaching. London, D. Fulton, 1997. UPS 74-B-301 This book provides a multitude of practical ideas for teachers and student teachers of drama and for those who are interested in using drama to teach other subjects. It takes the form of a detailed discussion of twenty-five drama techniques, each accompanied by practical examples of lessons and illustrated by an extract from a play. . Fleming, Mike. The arts in education: an introduction to aesthetics, theory and pedagogy. London ; New York, Routledge, 2012. UPS 6-C-9900 Do the arts improve academic achievement? What does it mean to ‘teach’ art? What should the balance of classic and pop be in the music curriculum? Should we encourage young children on the stage? How do we judge whether what a child produces is good? How do we justify the arts in the curriculum? What should be the balance between form and content when teaching art? The arts in education inspire considerable commitment and passion. However, this i,s not always matched by clarity of understanding. In this book Mike Fleming introduces the reader to key theoretical questions associated with arts education and clearly explains how these are related to practice. It offers an authoritative account of how ideas relevant to education are addressed by key authors in aesthetics, art theory and cultural studies. Covering all aspects of arts education, the book considers: definitions and theories of art; influences on teaching the arts; researching the arts; teaching and learning; creativity; assessment. Throughout the book there are examples of practice to illustrate key ideas and a discussion of useful background texts with a summary of content and arguments for further exploration. Written by a leading authority in the field, it is essential reading for students on Arts PGCE and M Level courses, teachers of the arts and policy developers that require more understanding and insight into their practice. Fleming, Michael. Teaching drama in primary and secondary schools: an integrated approach. London, D. Fulton, 2001. UPS 74-C-212 This book will be of major interest to student teachers, teachers, lecturers and researchers. It provides a case for an integrated approach to the teaching of drama in primary and secondary schools that will help practitioners develop a theoretical rationale for their work. It also offers practical examples of lesson plans and schemes of work designed to give pupils a broad and balanced experience of drama. These are presented within a framework that argues for an integration of content and form, means and ends, and internal and external experience. Whereas the author's previous work argued for an inclusive approach that reconciled polarized views about performance drama and improvisation, this book shows how those activities can be related to each other in practice in an integrated curriculum. 7 Formica, Serena. Peter Weir: a creative journey from Australia to Hollywood. Bristol; Chicago, Intellect, 2012. UPS 32-C-3567 Peter Weir has been directing Hollywood films since his successful US debut, Witness, in 1985. But does this make him a Hollywood director? Or should he still be considered an Australian filmmaker as many scholars argue? For the first time, Weir’s entire three-decade creative journey from Australia to Hollywood is considered in light of the recent theories on transnational cinema and through a close examination of four key films: Picnic at Hanging Rock, The Year of Living Dangerously, Witness, and The Truman Show The films’ analyses integrate original interviews with Weir and his closest collaborators, including Russell Boyd. The book concludes that Weir is both an Australian and a Hollywood filmmaker—and would be better seen as a transnational filmmaker whose success in the United States reflects the fact that he was already a “Hollywood” director by the time he relocated. Frank, Andre Gunder. World accumulation, 1492-1789. New York, Algora, 1978. UPS 20-C5521 This book studies the effects of cyclical fluctuations in the process of capital accumulation - the sixteenth-century expansion, the seventeenth-century depression, the cyclical swings between the Glorious Revolution in England in 1688 and the Peace of Paris in 1763, the Depression and the American, French, and Industrial Revolutions between 1762 and 1789. Frank connects the downswings or crises in accumulation to the changing leadership positions as they shifted from Italy to Spain and Portugal and then to Holland and Britain. He devotes particular attention to the successive incorporation into the single world system of Asia, Africa, and the Americas, whose economies and societies were transformed to contribute to the accumulation of capital in Western Europe and later in North America through exploitation, dependence, and unequal exchange. Fuentes Navarro, Raúl - Sánchez Ruiz, Enrique E. - Trejo Delabre, Raúl. Qué pasa con el estudio de los medios: diálogo con las ciencias sociales en Iberoamérica. Sevilla; Salamanca ; Zamora, Comunicación social, 2011. UPS 32-B-2173(3) Reseña elaborada por Marta Rizo García (Universidad Autónoma de la Ciudad de México) Qué pasa con el estudio de los medios. Diálogo con las Ciencias Sociales en Iberoamérica reúne las reflexiones sobre la investigación de la comunicación de tres de los más destacados investigadores en el campo académico de la comunicación mexicano y latinoamericano: Raúl Fuentes Navarro, reconocido por sus aportaciones al estudio de los procesos de institucionalización del campo académico de la comunicación y autor de los principales documentos que permiten contar con una radiografía completa de lo sucedido en el campo; Raúl Trejo Delarbre, destacado estudioso de los medios públicos en México, y reconocido, también, por su labor como promotor de debates políticos y académicos sobre libertad de expresión y acceso a la información; y Enrique E. Sánchez Ruiz, uno de los pioneros de los llamados estudios críticos de las industrias culturales en México, promotor del enfoque de la economía política y reconocido por sus trabajos teóricos y empíricos sobre medios e industrias culturales en el contexto mexicano. Ya en la introducción se pone de manifiesto que la obra presenta tres contribuciones autorreflexivas que giran alrededor de la búsqueda de la identidad de la investigación de la comunicación (en este caso, concretamente, del objeto de estudio que goza de mayor legitimidad: los medios) como campo. Aunque cada uno de los autores escribe desde su posición y trayectoria en el campo, son varios los aspectos que los tres investigadores comparten y que, de alguna manera, fungen como hilo conductor de Qué pasa con el estudio de los medios. Diálogo con las Ciencias Sociales en Iberoamérica: 1) Los estudios sobre medios de comunicación han interactuado con las ciencias sociales y no pueden considerarse como un espacio disciplinario por sí mismos; 2) El de la comunicación es un campo que a menudo se ha visto marginado con respecto al campo mayor de las ciencias sociales, situación que, si bien aún prevalece, parece que está modificándose en el actual panorama de la investigación social, donde se observa una tendencia clara a la inter y transdisciplinariedad; y 3) La meta-investigación es necesaria para avanzar en la consolidación de los estudios sobre comunicación. En este caso, el libro se centra específicamente en los medios de difusión, pero bien pueden extrapolarse muchas de estas ideas al campo de la comunicación en general; campo que a lo largo de su relativamente reciente historia ha tenido influencias de ciencias sociales como la sociología, la ciencia política, la economía y la antropología, por citar algunas. 8 En el primer capítulo, “Condiciones institucionales para la práctica de la investigación académica de la comunicación: la persistencia de la triple marginalidad en México”, Raúl Fuentes Navarro presenta reflexiones a todas luces centrales para el campo académico de la comunicación en México y en América Latina. Aquí destacamos únicamente cinco de ellas. Primera, la meta-investigación es un área indispensable para reconocer los procesos de institucionalización, profesionalización y legitimación de la comunicación como campo académico. Segunda, historizar los procesos de institucionalización del campo académico de la comunicación en México implica tomar en cuenta tres niveles de análisis: individual, institucional y sociocultural; en este caso, el autor se centra específicamente en la estructuración institucional del campo. Tercera, la triple marginalidad de la comunicación (propuesta que Raúl Fuentes hiciera años antes y que plantea que la comunicación como espacio académico está marginada con respecto a las ciencias sociales, éstas con respecto a las ciencias duras y la ciencia, a su vez, con respecto a otras prioridades del desarrollo nacional), sigue vigente en la actualidad, pese a que hay algunos elementos que permiten vaticinar cambios y avances importantes, entre los cuales destacan el aumento de investigadores consolidados, de estudios de posgrado y de publicaciones, así como la presencia cada vez mayor de objetos de estudio comunicativos en otros ámbitos de la investigación social. Cuarta, la complejidad del objeto de estudio de la comunicación demanda, hoy más que nunca, propuestas post-disciplinarias, toda vez que es difícil encontrar científicos sociales que nieguen la relevancia de la comunicación (con los medios al centro) en la constitución del mundo contemporáneo; sin embargo, la post-disciplina no está exenta de riesgos, y Raúl Fuentes Navarro señala que uno de los más importantes es la pérdida de los parámetros de rigor académico. Y quinta, la investigación de la comunicación en México e Iberoamérica, pese a su institucionalización, sigue adoleciendo de falta de identidad reconocible como legítima y relevante, y, a decir del autor, “hay evidencias para suponer que el campo seguirá rezagado, todavía por mucho tiempo, en cuanto a la solvencia metodológica y la consistencia epistemológica, así como en cuanto a la legitimidad social y la identidad científica de la investigación de la comunicación en México” (Fuentes, 2011: 35). El capítulo de Raúl Fuentes Navarro, por tanto, pone en evidencia que el campo académico de la comunicación, de naturaleza interdisciplinaria y cuyo objeto de estudio interesa a gran parte de las ciencias sociales, sigue requiriendo de análisis reflexivos que permitan su avance hacia una mayor legitimación como campo de conocimiento dentro de la investigación social. El segundo texto de la obra es el de Raúl Trejo Delarbre. En “El tronco, el árbol, la enramada. La investigación de los medios de comunicación y de las Ciencias Sociales”, Trejo presenta un detallado y riguroso repaso del tratamiento de los medios de comunicación en el ámbito de las ciencias sociales. El hilo conductor del capítulo puede sintetizarse como sigue: a los medios de comunicación se les ha estudiado desde muchas perspectivas disciplinarias, entre las que destacan la ciencia política, la economía, la antropología, y aunque en un principio las reflexiones sobre los medios fueron escasas, posteriormente (ya a finales del siglo XX, a decir del autor) suscitaron aportaciones muy sugerentes en el pensamiento político y social. Para Trejo Delarbre, la marginación de la comunicación con respecto a las ciencias sociales, más que un problema, “ha sido desafío, ventaja e inclusive oportunidad para una construcción creativa de los marcos metodológicos en los que se apoya el estudio de los medios” (Trejo, 2011: 60). Pese a que el autor afirma que el repaso a la investigación social sobre los medios no puede ser completamente exhaustiva, Trejo Delarbre presenta una revisión bastante completa, e incluye referencias a autores clásicos como Tocqueville y Compte, Marx y Engels, Lenin y Gramsci, Weber, entre otros, hasta aportaciones más recientes emanadas de las propuestas de Sartori, Thompson y Castells, pasando por los planteamientos del empirismo estadounidense, la escuela de Frankfurt, los Estudios Culturales (tanto anglosajones como latinoamericanos), las teorías de los medios como legitimadores de la ideología dominante de Armand Mattelart, la teoría de la esfera pública de Habermas, la aproximación sistémica de Niklas Luhmann, y la relación entre los medios y la democracia planteada por Dahl, por citar sólo algunas de las referencias incluidas en este detallado repaso. El capítulo de Raúl Trejo Delarbre da cuenta de la importancia cada vez mayor de los medios de comunicación como objeto de interés para la mayoría de las disciplinas sociales, entre las que destacan, sin duda, la sociología, la economía y la ciencia política. A decir del autor, “la relevancia de los medios es ahora tan evidente que casi no hay un solo pensador político o analista social que no la tome en cuenta” (Trejo, 2011: 94). Sin embargo, y en ello coincide con Raúl Fuentes, Trejo Delarbre no duda en afirmar que muchas de las reflexiones sobre los medios siguen sin tener 9 referentes teóricos precisos, están a menudo supeditadas a la coyuntura y presentan débiles referencias empíricas. Qué pasa con el estudio de los medios. Diálogo con las Ciencias Sociales en Iberoamérica concluye con el capítulo de Enrique E. Sánchez Ruiz, que lleva por título “Recuperar la crítica. Algunas reflexiones personales en torno al estudio de las industrias culturales en Iberoamérica en los últimos decenios”. En el texto, Sánchez Ruiz presenta un repaso de los cambios en los climas ideológicos dominantes en las ciencias sociales latinoamericanas, que pasaron del dominio de la episteme crítica propia de los años 60 y 70 a propuestas más conservadoras a partir de los 80’s. El autor propugna la recuperación del espíritu crítico de las ciencias sociales, específicamente en el ámbito de la investigación de los medios de comunicación, que necesariamente debe interactuar con las ciencias sociales. A lo largo del capítulo, el autor plantea que los medios son instituciones sociales multidimensionales, condición que los hace ser un objeto de estudio susceptible de ser abordado desde múltiples miradas. Desde este lugar, Sánchez Ruiz plantea varios temas de interés para la metarreflexión de los estudios de la comunicación. Aquí destacamos únicamente las cuatro aportaciones que nos parecen más importantes. Primera, es necesario que la investigación de la comunicación, además de plantear acercamientos epistemológicos adecuados, sea ética y políticamente conveniente para la sociedad. Segunda, uno de los grandes retos epistemológicos de la investigación de la comunicación es la necesidad de desarrollar con rigor competencias teóricas y metodológicas de los campos académicos con los que la comunicación interactúa. Tercera, la recuperación de la episteme crítica en los estudios de los medios de comunicación debe articular las miradas más totalizadoras y estructurales de los enfoques críticos con los planteamientos de corte micro-social aportados por las corrientes de estudios de los años 80 y 90. Y cuarta, a la investigación latinoamericana de los medios y las industrias culturales se le debe exigir, actualmente, acercamientos inter, multi y transdisciplinares; rigor académico; correcta articulación de investigación teórica y empírica; utilidad científica y social; y posicionamientos críticos que permitan construir conocimiento para lograr más y mejores formas de desarrollo de las sociedades. Este breve repaso por los contenidos de la obra Qué pasa con el estudio de los medios. Diálogo con las Ciencias Sociales en Iberoamérica ponen de manifiesto que su lectura puede ser muy sugerente para estudiantes de comunicación y áreas afines, pero sobre todo, para académicos del campo de la comunicación mexicano e iberoamericano interesados en conocer con detalle qué se ha investigado sobre los medios de comunicación y cómo el campo de la comunicación debe necesariamente relacionarse con el resto de ciencias sociales. Los medios de comunicación, como objeto complejo y cambiante, requieren hoy más que nunca de aproximaciones inter y transdisciplinarias para su mejor comprensión. Gandhi, Mohandas Karamchand - Ellsberg, Robert. Gandhi on Christianity. Maryknoll, N.Y., Orbis Books, 1991. UPS 23-C-1184 Gandhi is widely revered as one of the great moral prophets of the twentieth century. This book focuses on a less well-known area of his interest: his engagement with Jesus and Christianity. As a faithful Hindu, he was unwilling to accept Christian dogma, but in Jesus he recognized and revered one of history's great prophets of nonviolence. Gedda, Lido, et al. Kantor: protagonismo registico e spazio memoriale. 2. ed. Firenze, Titivillus, 2007. UPS 74-B-201 “Kantor. Protagonismo registico e spazio memoriale” rappresenta ancora oggi un esempio pressoché unico nel panorama dell’editoria italiana dedicata al regista-drammaturgo polacco. La raccolta di saggi degli studiosi, nella nuova edizione arricchita da una introduzione e dal contributo di Anna Baranowa, che riconduce l’opera di Kantor all’interno del concetto otto-novecentesco di opera d’arte totale, offre un elaborato di idee e intuizioni, originale e coraggioso. Anche se molte delle riflessioni non nascondono il debito nei confronti della preziosa partitura di “Wielopole/Wielopole”, pubblicata in edizione italiana nel 1981, nella quale con «perizia minuziosa» Kantor si era preoccupato «di aggiungere commenti e interpretazioni alle scene via via costruite», l’orientamento delle analisi risulta autonomo. «Vedendo lo spettacolo si prova infatti la strana sensazione che Kantor impieghi i commenti con il chiaro proposito di portare su una falsa pista, su di un binario morto»: una ‘sfida’ maliziosa che gli autori hanno raccolto e con acume trasformato in modo affatto inconsueto. 10 Gili, Guido - Colombo, Fausto. Comunicazione, cultura, società: l'approccio sociologico alla relazione comunicativa. Brescia, La Scuola, 2012. UPS 32-B-2178 Cosa significa comunicare? A cosa serve? Come comunichiamo, in quali forme e con quali mezzi? Perché i tentativi di comunicare possono riuscire o andare incontro al fallimento? A queste domande fondamentali tentano di rispondere tutte le scienze della comunicazione. In particolare, il volume “Comunicazione, cultura, società. L’approccio sociologico alla relazione comunicativa” presenta e discute criticamente la prospettiva sociologica. Come illustrano gli autori, i professori Guido Gili e Fausto Colombo, la sociologia studia la comunicazione in quanto relazione tra soggetti agenti che interpretano i propri rispettivi comportamenti comunicativi in quanto espressioni di intenzioni, volontà e scopi. L'approccio sociologico analizza questa relazione nelle sue dimensioni materiali, sociali, normative e di potere. Aggiornato agli esiti più recenti della ricerca sociologica internazionale, il volume non si limita a costituire una introduzione sistematica allo studio della comunicazione, ma offre anche una prospettiva innovativa sul suo rapporto con la cultura e la società. Guadagnini, Walter. Fotografia. Bologna, Zanichelli, 2000. UPS 32-D-456 Il libro mostra l'evoluzione del linguaggio e della tecnica fotografica. Lo fa attraverso le tre parti in cui è diviso il volume. La prima parte ripercorre la storia della fotografia mondiale, letta nei suoi rapporti con la società del tempo. Viene rivolta una particolare attenzione alle ricerche più recenti e alle vicende della fotografia italiana del dopoguerra. La seconda parte presenta una guida di base al fotografare e permette di avvicinarsi al momento tecnico, connaturato al mezzo fotografico. La terza parte è costituita da una serie di letture di opere dei fotografi che, a giudizio dell'autore, hanno maggiormente influenzato lo sviluppo del linguaggio fotografico. . Guadagnini, Walter, et al. La fotografia. Milano, Skira, 2011. UPS 32-D-457(1) Questa opera è suddivisa in quattro volumi ed è il racconto della fotografia mondiale. Piano dell'opera: Volume 1, Le origini 1839-1890; Volume 2, Una nuova visione del mondo 1891-1940; Volume 3, Dalla Stampa al Museo 1941-1980; Volume 4, L'età contemporanea 1981-2010. Hartnoll, Phyllis - Found, Peter. The concise Oxford companion to the theatre. 2nd ed. Oxford ; New York, Oxford University Press, 1992. UPS 74-C-206 This new edition of an extremely popular reference work has been completely revised both to widen its coverage of the theater and to bring existing entries up to date. Based on the highly acclaimed fourth edition of The Oxford Companion to the Theatre, it offers theater-goers an indispensable handbook to all aspects of the stage. The range of the book is international and it places a wealth of information right at the reader's fingertips. There are entries on dramatists, from Plautus and Ibsen to August Wilson and V�clav Havel; actors and actresses, from Sarah Bernhardt to Laurence Olivier and Anthony Hopkins; directors, such as Peter Brook, Peter Hall, and Mike Nichols; theaters, from Shakespeare's Globe to the Palais Royal in Paris and the Lunt-Fontanne in New York; and critics, such as Kenneth Tynan and Clive Barnes. In addition, there are entries on theater styles, drama festivals, and fascinating details about everything from theater companies, designers, and producers to winners of the Pulitzer Prize. The more technical aspects of theater are also covered, for example lighting, sound, method acting, and the different parts of a stage, and a complete system of cross-referencing makes it particularly easy for readers to find what they are looking for. Jallov, Birgitte. Empowerment radio: voices building a community. Gudhjem, Empowerhouse, 2012. UPS 32-C-3571 ‘EMPOWERMENT RADIO – Voices building a community’ sets out to demonstrate why community radio during the past decade has repeatedly been recommended as a powerful catalyst for development – ‘the missing link’ between development support being provided and change actually taking place. This book has been written with a desire to share powerful insights and experiences that can help get a genuine community radio off the ground – and keep it on air. It offers a step-bystep presentation of the central conceptual and practical aspects that are essential for creating EMPOWERMENT RADIO: A sustainable, community-run, well managed, simple and effective platform for the community’s voices, with space for debate on issues of importance that range from urgent ad 11 hoc problems, over continued debate on community development, and onward toward a celebration of the local culture. Liperi, Felice. Storia della canzone italiana. 2. ed. Roma, RAI-ERI, 2011. UPS 32-C-3194 Settecento anni di storia nazionale, decine e decine di artisti, centinaia di canzoni evocate per raccontare un'avventura musicale che non smette di entusiasmare. Quest'opera scava nelle nostre radici canore fino al '200 per capire dove è nata e come si è sviluppata la canzone italiana e si propone come ricerca preziosa per farci conoscere una parte importante della nostra cultura. E una serie di cantanti, autori, direttori, attori che hanno entusiasmato l'Italia dei tempi di Caruso fino a quelli di Alex Britti, passando per la romanza e la ballata, il rock e la musica folk in un grande affresco che presenta la voce e il gusto di un paese. . Lugon, Olivier. Lo stile documentario in fotografia: da August Sander a Walker Evans, 1920-1945. Milano, Mondadori Electa, 2008. UPS 32-C-3646 Per stile documentario si intende una pratica fotografica in cui l'artista scompare per lasciar spazio ad autentici "duplicati del mondo", l'esigenza basilare di fotografare "le cose così come sono", la volontà di accettare il mondo così com'è, senza alterare il soggetto che si presenta davanti alla macchina fotografica. Ma come interpretare questa neutralità efficace? Come quest'assenza dell'autore ha suscitato l'eccesso di presenza dell'opera? Per quale alchimia la cancellazione radicale dell'artista è potuta diventare il culmine dell'arte? Olivier Lugon ha dedicato molti anni allo stile documentario. Ha lavorato sul fondo Sander, spulciato gli archivi della Farm Security Administration, interrogato i sopravvissuti. Ha letto i periodici, la corrispondenza, i cataloghi, i libri scritti tra le due guerre. Ha messo insieme una massa d'informazioni senza pari perché il paradosso dello stile documentario non può chiarirsi se non attraverso il contesto istituzionale, estetico e politico di quel periodo, indagando la maniera in cui, all'interno del mondo fotografico, si è effettuato il passaggio da un sistema che opponeva arte e documento a un sistema che li associa. . Manning, Patrick - Frank, Andre Gunder - Gills, Barry K. Andre Gunder Frank and global development: visions, remembrances, and explorations. London; New York, Routledge, 2011. UPS 20-C-5418 This work focuses on the ideas and influence of Andre Gunder Frank, one of the founding figures and leading analysts of political economy at the global level. Through discussion of his work the contributors in this volume examine the shifting currents of the world economy and the accompanying controversies, advances, and regressions in the understanding of global patterns in present and past. Frank's publications from the 1960s to his death in 2005 enlivened and advanced debates on every continent. He analyzed Latin American dependency, long-term accumulation of capital, world systems, shifting dominance in the world economy, and social movements. His style of wide-ranging scholarship, shared by a growing number of analysts, demonstrated its relevance to the basic causes and effects of economic and social change. This collection provides a comprehensive overview of the legacy of Frank’s work and takes stock of the recent and expected developments in global and historical analysis of political economy. It will be of great interest to students and scholars of international political economy, international relations and political theory. Marconi, Luca. Musica, espressione, emozione. Bologna, CLUEB, 2001. UPS 31-B-374(17) Che cosa avviene quando sentiamo che un brano musicale e' triste o gioioso? Quali componenti di tale brano lo fanno apparire espressivo dell'una o dell'altra emozione? E quale relazione intercorre tra tale espressivita' e la sua capacita' di provocare un certo stato d'animo? A queste ed altre domande affini verranno fornite delle risposte discutendo gli approcci piu' autorevoli finora condotti nei loro confronti e proponendo ulteriori prospettive. Il percorso svolto, che cerca di integrare il piu' possibile teorie generali ed esemplificazioni specifiche, ricerche ermeneutiche e indagini analitiche, sara' allora un dialogo con i metodi e i linguaggi di diverse discipline, quali la semiotica, la psicologia, la filosofia e l'estetica della musica. La prima parte del libro si concentra sull'espressivita' emotiva della musica, affrontando dapprima la sua relazione con le intonazioni vocali e i gesti corporei che esprimono emozioni, per poi indagare il suo rapporto con le esperienze emotive 12 interiori. La seconda parte del volume esamina i processi che determinano le risposte emotive alla musica, considerando il ruolo giocato in tali processi dall'espressivita' musicale, dalle aspettative e dai desideri degli ascoltatori. Mee, Erin B. - Foley, Helene P. "Antigone" on the contemporary world stage. Oxford, Oxford University Press, 2011. UPS 5-C-10218 Antigone on the Contemporary World Stage is the first book to analyse what happens to Sophocles' play as it is adapted and (re)produced around the world, and the first to focus specifically on Antigone in performance. The essays, by an international gathering of noted scholars from a wide range of disciplines, highlight the numerous ways in which social, political, historical, and cultural contexts transform the material, how artists and audiences in diverse societies including Argentina, The Congo, Finland, Haiti, India, Japan, and the United States interact with it, and the variety of issues it has been used to address. Mignemi, Adolfo. Lo sguardo e l'immagine: la fotografia come documento storico. Torino, Bollati Boringhieri, 2003. UPS 32-C-3190 L'immagine fotografica è, tra i documenti, il più ingannevole per quel carattere di verosimiglianza che essa mantiene in ogni sua parte e per la capacità di narrare comunque, cosa che non accade con nessun altro tipo di documento tradizionale. La fotografia, cioè, può essere ritagliata ma rimarrà in essa la parvenza di una realtà. Si potrà addirittura sostituire la documentazione di un evento con la sua ricostruzione, o viceversa, senza che ciò sia facilmente intelleggibile, anzi creando grossi problemi di lettura critica dei materiali. Queste specificità sono l'oggetto della riflessione di Mignemi che individua la difficoltà ai fini dell'uso storiografico delle fonti fotografiche nella mancanza di un approccio propriamente culturale. . Moragas Spà, Miquel de. Interpretar la comunicación: estudios sobre medios en América y Europa. Barcelona, Gedisa, 2011. UPS 32-C-3187(34) Por Marta Rizo García (Universidad Autónoma de la Ciudad de México) Treinta años separan la publicación del primer libro de teorías de la comunicación de Miquel de Moragas (Teorías de la comunicación. Investigaciones sobre medios en América y Europa, 1981) y la aparición de la obra que hoy tengo el placer de reseñar. En estas tres décadas, la investigación en comunicación ha sufrido cambios importantes: ha visto multiplicar sus objetos de estudio, las discusiones sobre su estatuto epistemológico y científico continúan y cada vez son más los trabajos que profundizan sobre fenómenos no necesariamente relacionados con la comunicación de masas, el primer gran objeto de estudio del campo académico de la comunicación si nos atenemos a su historia. Interpretar la comunicación. Estudios sobre medios en América y Europa no es sólo un libro sobre teorías de la comunicación. Si bien los lectores podrán encontrar en él un recuento de las principales teorías de la comunicación, la obra va más allá de la descripción lineal de lo sucedido en este campo de conocimiento de naturaleza interdisciplinar y sin duda, por la propia naturaleza de sus objetos de estudio, complejo. La historia del pensamiento comunicacional se remonta a hace un siglo en los Estados Unidos. Desde entonces, cuando se iniciara la institucionalización de la investigación en comunicación con los trabajos de la Mass Communication Research, han aparecido nuevos enfoques y perspectivas que aportan interpretaciones distintas –y a veces contrapuestas- sobre el fenómeno de la comunicación y las múltiples temáticas afines que lo acompañan. El último libro de Miquel de Moragas hace eco de todas estas propuestas, y sin emitir juicios de valor, permite a los lectores reconocer cómo han ido evolucionando los trabajos teóricos, metodológicos y empíricos en torno a los cuales se ha conformado la investigación en comunicación en los continentes americano y europeo a lo largo de casi un siglo. La obra inicia situando epistemológica e ideológicamente a la investigación en comunicación, y ello ya habla de una apuesta interpretativa del autor. A continuación se desarrollan, con rigor y detalle ejemplares, las principales tendencias tradicionales de la investigación en comunicación: desde la tradición de la teoría matemática de la comunicación hasta los estudios culturales (latinoamericanos y europeos), pasando por los enfoques funcionalistas (los estudios sobre los efectos de los medios impulsados por la Mass Communication Research), los enfoques críticos (los debates sobre la industria cultural promovidos a mediados del siglo XX por la Escuela de Frankfurt), los enfoques 13 semiológicos-estructuralistas (con autores con Eco y Barthes al centro) y aquellas aproximaciones interpretativas que ponen énfasis en la interacción social y la construcción de la realidad, entre otras perspectivas. Los paradigmas latinoamericanos de estudios de las interrelaciones entre comunicación y cultura, por un lado, y los aportes de la economía política crítica de la comunicación, por el otro, conforman dos capítulos en los que el autor presenta, de forma sintética pero muy rigurosa, los aportes latinoamericanos al campo de la investigación en comunicación a nivel internacional. Lo que pudiera parecer únicamente un manual de teorías de la comunicación que, a modo de recuento, presenta linealmente el grueso de trabajos, investigaciones y reflexiones que sobre la comunicación se han desarrollado en América y Europa en los últimos cien años, y específicamente en la segunda mitad del siglo XX, concluye con la presentación de las apuestas más actuales en lo que a paradigmas teóricos de investigación en comunicación se refiere. De ello da cuenta la inclusión de los dos capítulos finales: uno dedicado a las teorías de la sociedad de la información y la globalización, y otro en el que el autor se posiciona y aboga por entender las intertextualidades que presentan los campos de la investigación en comunicación en los dos continentes que dan título a la obra. Un aspecto muy destacable de la obra es el público al que va dirigida. El texto no sólo busca ayudar a la labor docente de las y los profesores que imparten cursos sobre teorías de la comunicación, para los cuales sin duda será de gran apoyo pedagógico. Más allá de ello, este libro será, sin duda alguna, una herramienta fundamental de aprendizaje para los estudiantes de las miles de escuelas y facultades de comunicación que existen actualmente en América Latina, y no sólo del público más cercano, el español. La inclusión de los paradigmas europeos y americanos, y especialmente latinoamericanos, se erige, a mi entender, como la gran riqueza de esta obra, y dicha inclusión puede ser interpretada ideológicamente afirmando que es necesario que los campos de la comunicación de los dos continentes sigan estrechando lazos y contribuyendo, de manera conjunta, a la sistematización de los hallazgos y reflexiones que sobre la comunicación se han ido haciendo a un lado y otro del océano atlántico. No es una cuestión baladí que el autor haya pensado en un público heterogéneo, de matrices culturales distintas, con planes de estudio divergentes pero con un interés común: el conocer qué se ha hecho en materia de comunicación en América y Europa. Sobre esta base será posible seguir tendiendo puentes de comunicación para consolidar un campo de conocimiento cuyo interés es sin duda creciente en ambos continentes. El campo académico de la comunicación, cuyo estatuto científico aún está puesto en duda, necesita reconocer los caminos avanzados para seguir construyendo conocimientos sobre la comunicación y la cultura en los tiempos actuales y en el futuro más próximo. Obras como Interpretar la comunicación. Estudios sobre medios en América y Europa, ayudan sin duda a poner sobre la mesa la necesidad de seguir discutiendo teóricamente la pertinencia de los antiguos y nuevos paradigmas de estudio, y dan cuenta de un campo de conocimiento que se mueve en ocasiones a un ritmo frenético impuesto por la propia naturaleza móvil y cambiante de su objeto de estudio, pero que necesita regresar al pasado y no perder de vista los aportes realizados (desde la sociología, la psicología y la economía, entre otras disciplinas) a lo largo de su reciente pero fructífera historia. Con ello, Miquel de Moragas Spà, se confirma como uno de los principales divulgadores del pensamiento en comunicación en el espacio iberoamericano. Morbidelli, Monica. L'abside di S. Giovanni in Laterano: una questione controversa. Roma, Viella, 2010. UPS 17-C-2017 Nell’estate del 1880 il governo pontificio perpetrò uno dei più gravi scempi del patrimonio architettonico della città eterna e di quello dell’intera cristianità, decapitando quella che, per antico titolo, di tutte le chiese era la caput mater: l’antica abside della basilica lateranense e il suo deambulatorio, il cosiddetto Portico leoniano, vennero demoliti allo scopo di ampliare l’area presbiterale. L’architetto Andrea Busiri fu inizialmente incaricato dei progetti e dei lavori, sostituito poi nel 1877 da Virginio Vespignani. Nell’acceso dibattito che accompagnò il processo di gestazione e realizzazione del progetto né le ragioni storiche o artistiche, né tanto meno le preoccupazioni sulla stabilità della struttura, volutamente sopravvalutate, furono determinanti. Forti condizionamenti politici agirono sulle scelte programmatiche e architettoniche. La questione raggiunse momenti critici, con interpellanze parlamentari che arrivarono a mettere in discussione sia la legge sulla tutela dei monumenti, in via di definizione, sia la «legge delle 14 guarentigie», che regolava i rapporti tra Stato e Chiesa prima del Concordato. Il monumento fu quindi sacrificato da Pio IX e Leone XIII per riaffermare il potere temporale del papato. . Morris, Richard. AQA media studies GCSE. Cheltenham, Nelson Thornes, 2009. UPS 32-D503 The right skills for a career in Media AQA GCSE Media Studies is the only resource to have been developed with and exclusively endorsed by AQA. With a real focus on tracking individual progress, you can improve your students' chance of exam success through a unique blend of print and electronic resources. O'Toole, John - Dunn, Julie. Pretending to learn: helping children learn through drama. Sidney ecc., Pearson, 2002. UPS 74-D-201 Provides the reader with ownership, confidence and the skills to teach drama. Organised in 3 sections, this volume gives a rationale for drama and drama teaching in the primary classroom; gives eight exemplars of extended drama work; and provides a comprehensive guide and glossary to the techniques and terms used in the book. O'Toole, John - Stinson, Madonna - Moore, Tiina. Drama and curriculum: a giant at the door. New York, Springer, 2009. UPS 74-C-210 Written by drama practitioners/theorists, this book critically investigates the long, complex and ambivalent shared history of drama (and theatre) and education, formal and informal. The broad sweep takes in key historical and contemporary figures and their influences on drama education practice, including the ‘speech and drama’ movement, drama- and theatre-in-education, drama therapy and psychodrama, and emergent forms such as Applied Theatre. In its journey through play in the early years to the play on the stage, the book identifies and explains drama’s four paradigms of purpose: for language, for development, as pedagogy and as art-form. It shows how these interweave in highly intricate ways to provide different kinds of learning for different contexts, and how they sometimes become tangled in practice and theory, in the constant efforts of drama and theatre practitioners to get drama established in the curriculum, and keep it there. Palazzi, Renato - Buscarino, Maurizio. Kantor: la materia e l'anima. Firenze, Titivillus, 2010. UPS 74-B-203 Nato a Wielopole nel 1915, nel pieno della Prima Guerra Mondiale, morto a Cracovia nel 1990, alla vigilia dell'andata in scena del suo ultimo spettacolo, Tadeusz Kantor non è stato solo uno dei più geniali uomini di teatro del Novecento, ma anche un infaticabile innovatore delle arti visive, un ardente continuatore delle avanguardie storiche, un protagonista e un testimone delle vicende di un intero secolo. Questo libro - corredato dalle immagini di Maurizio Buscarino - si propone di mettere in relazione fra loro le varie fasi di un complesso percorso creativo e le diverse direzioni di ricerca in cui esso si è andato sviluppando, per tentare di inquadrarlo in una prospettiva quanto più possibile unitaria. Come il titolo suggerisce, il volume è diviso in due parti: la prima, dedicata appunto al concetto di "materia", prende in esame soprattutto gli elementi compositivi di un linguaggio teatrale. Nella seconda, dedicata all'"anima", se ne analizzano invece i contenuti di tipo più spirituale e metafisico. . Pasquali, Antonio. La comunicación mundo: releer un mundo transfigurado por las comunicaciones. Sevilla; Salamanca; Zamora, Comunicación social, 2011. UPS 32-B-2173(1) Supone una invitación a repensar el mundo del hombre desde la perspectiva de la comunicación. el autor define nuestra época como “Era de las Comunicaciones”. Frente al totalitarismo de la radiotelevisión, la abundancia de comunicaciones basadas en la red internet, su naturaleza democrática, sus costos decrecientes y su universalidad, han modificado en profundidad los comercios humanos, los métodos educativos y la poítica: la propia relacionalidad humana en su conjunto. Pedullà, Gianfranco. Il teatro italiano nel tempo del fascismo. 2. ed. Firenze, Titivillus, 2009. UPS 74-B-202 Fondato su un ampio spoglio di fonti inedite, questo studio ha come oggetto la scena teatrale 15 italiana durante il regime fascista, della quale vengono esaminate le tendenze organizzative (intervento dello Stato, sovvenzioni pubbliche, selezione delle compagnie) ed estetiche (crisi del teatro di tradizione, sviluppi della drammaturgia nazionale, avvento dalla regia). Particolarmente sensibile ai problemi di metodo, Pedullà si muove lungo la linea di una moderna storia sociale del teatro: i dati quantitativi si alternano alle notazioni culturali ed estetiche, i riferimenti alle scelte politiche del fascismo a spunti più generali sullo spettacolo italiano, con una speciale attenzione per l'avvento del cinema. . Pompili, Domenico. Il nuovo nell'antico: comunicazione e testimonianza nell'era digitale. Cinisello Balsamo, San Paolo, 2011. UPS 32-B-2174 L'itinerario proposto nelle pagine di questo libro parte dal riconoscimento delle condizioni strutturali nelle quali ci troviamo a vivere e comunicare oggi, ovvero dal riconoscimento del crescente e ineludibile ruolo dei media, che significativamente i nuovi Orientamenti pastorali non esitano a definire "un nuovo contesto esistenziale" (n. 51); quindi, nella seconda parte, affronta in modo più mirato la questione delle relazioni dentro questo ambiente digitale, o post-mediale, con particolare attenzione al mondo giovanile e al fenomeno, ormai diffusissimo, dei social network; la terza parte, infine, è dedicata ai temi - di evidente taglio pastorale - della testimonianza, dell'educazione cristiana e dell'annuncio in un mondo ormai mediatizzato, cercando di cogliere non solo le difficoltà e gli aspetti di criticità, ma anche le sfide e le opportunità che questo nuovo ambiente, come ogni altro che l'essere umano contribuisce a creare, può offrire oggi. Perché, come scriveva Teillhard de Chardin, "niente è profano per chi sa vedere". . Potter, W. James. Media effects. Los Angeles ecc., Sage, 2012. UPS 32-C-3572 Media Effects provides students with an in-depth understanding of how the media are constantly influencing individuals and society. W. James Potter guides readers through the extensive body of research on the effects of the mass media by organizing the book around two Media Effects Templates. The first template helps organize thinking about media influences on individuals, and the second focuses on media influences on larger social structures and institutions. Throughout the book, Potter encourages students to analyze their own experiences tby searching for evidence of these effects in their own lives, making the content meaningful. Regester, Michael Larkin, Judy. Risk issues e crisis management nelle relazioni pubbliche. Milano, F. Angeli, 2010. UPS 20-C-5413 Viviamo in un mondo di fragili reputazioni d'impresa e di crisi ricorrenti. In tale contesto assume importanza cruciale il ruolo del comunicatore d'impresa. Questo libro intende definire e applicare la nuova disciplina dell'issues management relativamente alla valutazione e gestione del rischio d'immagine nell'ambito della comunicazione d'impresa. Il focus è principalmente sulle tecniche di prevenzione, di pianificazione e di gestione proattiva delle issues per ridurre al minimo le conseguenze negative (economiche e reputazionali) per l'impresa, ma anche per cogliere eventuali opportunità di miglioramento della posizione competitiva. Le regole fondamentali per evitare passi falsi e attivare un'efficace gestione del rischio d'immagine sono le seguenti: riconoscere che la reputazione è un asset importante, e come tale va gestita attivamente dal vertice societario; sviluppare un sistema di rilevamento ben tarato, e diventare un'impresa che scruta e ascolta l'ambiente circostante; impostare sistemi di management solidi, chiari e bene integrati con i processi di gestione dei rischi; elaborare il proprio codice di buona condotta, a garanzia della necessaria approvazione sociale; trattare con intelligenza i propri stakeholder; lavorare come se tutto ciò che si fa e si dice fosse fatto e detto in pubblico. Russo, Antonella. Storia culturale della fotografia italiana: dal neorealismo al postmoderno. Torino, G. Einaudi, 2011. UPS 33-B-427(552) Questo volume intende ricostruire le caratteristiche e lo specifico contributo della fotografia italiana alla più generale storia della fotografia internazionale, non solo analizzando le opere dei maggiori autori italiani, ma anche presentando il fitto tessuto culturale, sociale e istituzionale di immagini, mostre, scuole, dibattiti teorici, pubblicazioni e correnti in un ampio arco di tempo che va dal dopoguerra agli albori del digitale. Nel superare la convenzionale narrazione lineare tipica dei manuali di storia della fotografia, l'autrice esplora sulla base di minuziose ricerche d'archivio e della 16 diretta testimonianza dei protagonisti temi poco dibattuti, quali l'associazionismo fotografico, il collezionismo, il paparazzismo, la fotografia umanitaria, la metodologia della ricerca storica, avanzando ipotesi sulle cause del clamoroso ritardo nell'affermazione della cultura fotografica nel nostro paese, intesa come formazione e diffusione di forme e significati socialmente condivisi. Per la profondità e la completezza delle analisi, come per l'accurata documentazione, il volume, corredato da 180 immagini in bianco e nero e a colori, molte delle quali inedite, si propone come testo di riferimento per chiunque studi, collezioni o si interessi di fotografia e storia della cultura visuale. Sacchettini, Rodolfo. La radiofonica arte invisibile: il radiodramma italiano prima della televisione. Firenze, Titivillus, 2011. UPS 32-B-1864 "La radiofonica arte invisibile" racconta la sfida dei pionieri del radiodramma italiano tra incertezze e azzardi creativi, tra resistenze e sperimentazioni. Dall'ascesa e caduta del fascismo alla diffusione della televisione la radio attraversa i cambiamenti repentini di un intero paese. Ma come nasce il radiodramma? I toni sono quelli di una "genesi" artistica e bisogna innanzitutto dare cittadinanza sonora a ogni cosa (le azioni, i sentimenti, gli oggetti, i luoghi). Porte che si aprono e si chiudono, il soffiare del vento, lo sferragliare del treno, il fischio di una nave... emergono di nuovo nel "buio" della radio. I primi dibattiti, le teorie e anche i fallimenti sono materiale vivo per ripercorrere passo dopo passo un'avventura culturale e artistica che è entrata capillarmente nell'immaginario di tante generazioni di italiani. . Schonmann, Shifra. Key concepts in theatre/drama education. Rotterdam, Boston, Taipei, Sense, 2011. UPS 74-C-102 Key Concepts in Theatre Drama Education provides the first comprehensive survey of contemporary research trends in theatre/drama education. It is an intriguing rainbow of thought, celebrating a journey across three fields of scholarship: theatre, education and modes of knowing. Hitherto no other collection of key concepts has been published in theatre /drama education. Fifty seven entries, written by sixty scholars from across the world aim to convey the zeitgeist of the field. The book's key innovation lies in its method of writing, through collaborative networking, an open peer-review process, and meaning-making involving all contributors. Within the framework of key-concept entries, readers will find valuable judgments and the viewpoints of researchers from North and South America, Europe, Asia, Africa, New Zealand and Australia. The volume clearly shows that drama/theatre educators and researchers have created a language, with its own grammar and lucid syntax. The concepts outlined convey the current knowledge of scholars, highlighting what they consider significant. Entries cover interdependent topics on teaching and learning, aesthetics and ethics, curricula and history, culture and community, various populations and their needs, theatre for young people, digital technology, narrative and pedagogy, research methods, Shakespeare and Brecht, other various modes of theatre and the education of theatre teachers. It aims to serve as the standard reference book for theatre/drama education researchers, policymakers, practitioners and students around the world. A basic companion for researchers, students, and teachers, this sourcebook outlines the key concepts that make the field prominent in the sphere of Arts Education. Sgaggio, Federica. Il paese dei buoni e dei cattivi: perché il giornalismo, invece di informarci, ci dice da che parte stare. Roma, Minimum Fax, 2011. UPS 32-B-1563 Siamo sommersi dalle notizie: fra quotidiani, televisione, Internet, ciascuno di noi riceve ogni giorno migliaia di dati. Eppure non ci sentiamo più informati; anzi, questo immenso flusso è dispersivo, ci lascia confusi, ci fa sentire la mancanza di qualcuno che ci aiuti a non naufragare. Così da un po' di tempo in qua i mezzi di informazione hanno preso alla lettera questo bisogno e, invece di darci le notizie, ci dicono direttamente qual è la parte per cui tifare. Dagli appelli-petizioni che sostituiscono gli approfondimenti, ai racconti emotivi, ai dibattiti Tv che prendono il posto delle inchieste: il giornalismo ha risolto il problema del mappare la sempre maggiore complessità del nostro mondo, semplicemente dividendolo in buoni e cattivi. Tanto a noi, invece di capire qualcosa in più della realtà, basta sentirci dalla parte giusta. "Il paese dei buoni e dei cattivi" mette in discussione la voce dei media, che ci fa riscoprire lo strumento migliore per orientarci nel mondo dell'informazione: la nostra libertà. . 17 Simonds, Caroline. The clown doctor chronicles. Amsterdam; New York, Rodopi, 2004. UPS 74-C-2 This is the first book in English to provide a close-up view of the emotional and rewarding experiences of clown-doctors working with hospitalized children. It describes the development of a new program in a pediatric hospital and all the challenges that confront clown-doctors. The book recounts work that takes place over a few months in 1999-2000. Most of the children that are described had been diagnosed with leukemia and other serious forms of cancer. They were hospitalized often and ran the risk of death. This book is a tale of love and humor and of dealing with great traumas and tragedy. It tells of the immense compassion and the amazing resilience of individuals in the most stressful and debilitating of circumstances. It is a small window looking onto what it is to be human with all our strengths and frailties and of how complete strangers can become bonded to one another through laughter and pain. The story presented here is based upon real case studies annotated with occasional commentaries to put these experiences into perspective. Above all else this book is a celebration and an homage to all the children, their parents and care-givers who have shared their lives with clown-doctors in many countries around the world. The Clown-Doctor Chronicles is written to ‘speak’ to people of all ages: men and women; professionals, trades people and homemakers in cities, towns and villages; for laughter and illness know no boundaries. It will be of particular interest to parents, artists in hospitals and anybody working with children (health care professionals, educators, psychologists). Contents: Clowns & Fools Come Out to Play: A Preface to the English Language Version Introduction 1. "Clowns here, are you joking?" 2. Inclownito 3. "You aren’t doctors" 4. "Guess what we do" 5. Atmospheres 6. La Mouche and Giraffe go exploring 7. "Ladies and Gentlemen, step right up!" 8. First dose of "Osteo-humorology" 9. "Balmy" 10. Three Little Words 11. Still able to giggle 12. Bobissimo 13. Trust 14. Clouds 15. Wings and Stars 16. Countless Metaphors 17. "Hallo, Miffter Momo!" 18. The Giraffe and the Dragonfly 19. The show must go on 20. "Choose Life!" 21. Our small tribe 22. Professor Pewpew levitates 23. Chic, another clown husband! 24. "In like" 25. Cumulus 26. On the high wire 27. I’m Dreaming of a white Christmas 28. Clippity-Clop 29. April Showers for Winter flowers 30. Where’s the Sanity Claus? 31. A Leek in the Oncology Ward 32. Let them tears flow 33. Silent Night, Holy Night 34. Swine Lake 35. Tap dancing in a minefield 36. Syncopation 37. Dr. Josephine and already 70 "guests" 38. "I want my clowns right now!" 39. A day with Coco-aGogo 40. Rituals 41. "Y’all should entertain in a zoo!" 42. Pierrette, alias Dr. Basket 43. I’m back 44. The gift of life 45. Excuses 46. "La vie en rose" 47. Dr. Dora, Dr. Sam, Dr. Balthazar and Co. 48. Crying Wolf with a Duck Call 49. Two Beauti-fool Flowers Open 50. Back Home with the ClownDoctors 51. National Poetry Week 52. Reverse Psychology 53. The Art of Observation 54. Emotions 55. "Something has changed here" 56. Signature Le Rire Medecin Clowns Code of Ethics : Le Rire Medecin. Société internationale pour l'étude du théâtre médiéval. Colloque international (4: 1983: Viterbo), et al. Atti del IV Colloquio della Société internationale pour l'étude du théâtre médiéval: processo in paradiso e in inferno, dramma biblico, tecnologia dell'allestimento scenico, Viterbo 10-15 luglio 1983. Viterbo, Centro studi sul teatro medioevale e rinascimentale: Union Printing Union Printing, 1984. UPS 74-C-202. Spalletta, Marica - Ugolini, Lorenzo. Gli (in)credibili: i giornalisti italiani e il problema della credibilità. Soveria Mannelli (CZ), Rubbettino, 2011. UPS 32-C-3645 Che cos'è la credibilità del giornalismo? Quando e perché un sistema giornalistico, una notizia, un giornalista possono definirsi credibili? E che rapporto c'è tra la credibilità di cui i giornalisti credono di godere e la credibilità che gli viene invece riconosciuta dal pubblico? Credibilità proiettata e credibilità percepita devono procedere sempre di pari passo, oppure esse possono percorrere sentieri diversi? Ma, soprattutto, i giornalisti hanno percezione di ciò che il pubblico pensa di loro e del conseguente grado di fiducia che esso è disposto a concedergli? Quelle appena richiamate sono solo alcune delle questioni su cui questo libro si sofferma a riflettere, attraverso un'analisi che, pur senza 18 tralasciare il contesto globale, focalizza l'attenzione sul caso specifico del giornalismo italiano. Un giornalismo - il nostro - che spesso viene accusato di essere (in)credibile: incredibile, da una parte, per cause che hanno a che fare col suo ruolo sociale, con l'assetto del sistema, con gli operatori, col rapporto con le fonti, col messaggio, col formato, con le regole e i valori; e, dall'altra parte, incredibile per l'atteggiamento (incredulo) con cui sovente i giornalisti reagiscono allorquando qualcuno ha l'ardire di far notare la scarsa fiducia che il pubblico nutre nei loro riguardi. Prefazione di Paolo Mancini. Appendice di Lorenzo Ugolini. Stefani, Gino. La parola all'ascolto. Bologna, CLUEB, 2000. UPS 31-B-374(16). Thompson, James. Applied theatre: bewilderment and beyond. Oxford ecc., P. Lang, 2003. UPS 74-C-3 This classic book, first published in 2003, explores the practice of theatre in communities and social institutions with marginalised groups. It shifts between context and country to examine different ways that theatre has been applied to a wide range of social issues. Theatre projects in Brazil, Burkina Faso, Sri Lanka and the United Kingdom are analysed to argue for a complex and questioning view of the practice. Initiatives in prisons, developing countries, war situations and participatory research projects become the sites to interrogate the claims that applied theatre can be a theatre for social change. Many practitioners and researchers have witnessed powerful applied theatre projects but nonetheless struggled to articulate the reasons for the projects' success. This book uses the questions inspired by that perplexity to create a case for applied theatre as a major area of contemporary theatre practice. Thompson, Jon. How to read a modern painting: understanding and enjoying the modern masters. London, Thames and Hudson, 2011. UPS 17-C-1565 Modern art, filled with complex themes and subtle characteristics, is a wonder to view, but can be intimidating for the casual observer to comprehend. In this accessible, practical guide, author and instructor Jon Thompson explores more than 200 works, helping readers to unlock each painting’s meaning. Beginning with the Barbizon school and the Realist movement of the mid-19th century and continuing through the 1980s avant-garde, artists including Bonnard, Basquiat, Van Gogh, Picasso, Degas, Warhol, and Whistler are featured. Thompson describes each artist’s use of media and symbolism and provides insightful biographical information. A natural companion to Abrams’ How to Read a Painting, this book is a vibrant, informative trip through one of art history’s most compelling periods. . Thompson, James. Performance affects: applied theatre and the end of effect. Basingstoke; New York, Palgrave MacMillan, 2011. UPS 74-C-1 This book, now in paperback and with a new preface,explores performance projects in disaster and war zones to argue that joy, beauty and celebration should be the inspiration for the politics of community-based or participatory performance practice, seeking to realign the field of Applied Theatre away from effects towards an affective role. Thompson, John Brookshire. Merchants of culture: the publishing business in the twentyfirst century. Malden, Massachusetts, Polity Press, 2011. UPS For nearly five centuries, the world of book publishing remained largely static. But at the dawn of the twenty-first century, the industry faces a combination of economic pressures and technological change that is forcing publishers to alter their practices and think hard about the future of the book. John Thompson's riveting account dissects the roles of publishers, agents, and booksellers in the United States and Britain, charting their transformation since the 1960s. Offering an in-depth analysis of how the digital revolution is changing the game today, Merchants of Culture is the one book that anyone with a stake in the industry needs to read. Torn, Willy. Brother Booker Ashe: "it's amazing what the lord can do". Milwaukee, Wisconsin, Marquette University Press, 2011. UPS 12-C-5024 Booker Taliaferro Ashe was born in Columbia, South Carolina in 1932 to Booker T. Ashe, Sr., a lawyer, and Evelyn Livingston, a schoolteacher. With his parents and five siblings, Booker moved to 19 Evanston, IL, just outside of Chicago. A relative of the tennis player Arthur Ashe, Booker was himself a talented actor who pursued life on the stage at Chicagos Goodman Theatre. But he soon felt called to religious life, and - to the joy of his mother and reluctance of his father - in 1951 the devout young Catholic joined the Capuchin branch of the Franciscan Ordo Fratrum Minorum (OFMs) as a brother. What followed is, as the saying goes, history... In Brother Booker Ashe: Its Amazing What the Lord Can Do, Willy Thorn presents this history, this story of a black man's life-long dedication to justice, charity, and the poor. Brother Booker lived throughout the Midwest - including Chicago, Indiana & Detroit - but spent the majority of his life in Milwaukee, preaching, directing plays, cooking grandiose meals, working for racial equality, and ministering to countless people at the landmark institution he helped found - the House of Peace. From this position, which Brother Booker assumed when he was 35 and maintained until close to his death, he became a powerful, positive influence on the entire city, the Franciscan family & the Roman Catholic Church. Valtorta, Roberta. Volti della fotografia: scritti sulle trasformazioni di un'arte contemporanea. Milano, Skira, 2005. UPS 32-B-2176 Il Novecento testimonia la maturazione della fotografia come arte e il suo definitivo ingresso nella cultura contemporanea. Tre i momenti principali di questo percorso: il periodo delle Avanguardie storiche, che mettono in evidenza la relatività del rapporto fra immagine e realtà; gli anni SessantaSettanta, quando la fotografia abbandona la funzione narrativa e diventa strumento di lavoro per gli artisti; gli anni Novanta, nei quali si afferma il forte senso della finzione che segna la comunicazione e l'arte contemporanea. Gli scritti raccolti in questo volume, che datano dal 1983 al 2003, toccano molte questioni teoriche e storiche e creano un insieme di approfondimenti orientati in più direzioni. Vannucchi, Francesca. Libro e Internet: editori, librerie, lettori online. Milano, Editrice Bibliografica, 2008. UPS SL-40-C-55(24) Le tecnologie digitali hanno aperto un nuovo capitolo nella storia del libro, dei suoi produttori e dei suoi lettori. La rete ha assunto un ruolo crescente nei processi di produzione, distribuzione, conservazione e comunicazione del libro. Alla luce di questo panorama, il volume ricostruisce le linee delle trasformazioni dell'editoria libraria in Italia, analizzando l'attività delle case editrici, delle librerie online, dei portali di cultura e di informazione. Internet è un canale alternativo di distribuzione del libro e un veicolo di trasmissione della sua immagine. Attraverso la rete si ascolta la radio, si scaricano musica e film, si guardano video, si leggono libri. I contenuti si configurano con sempre maggiore autonomia rispetto al veicolo della loro diffusione. L'integrazione dei media nello scenario della comunicazione può incrementare l'uso del libro, che appare ancora un supporto insuperato nel processo di trasmissione della conoscenza e della salvaguardia del patrimonio culturale. Le possibilità offerte nella diffusione dei contenuti non emarginano il libro. Il lettore può infatti scegliere il modo di entrare in contatto con l'offerta di un'ampia gamma di contenuti attraverso un sempre più diversificato uso dei canali. . Wallace, Jennifer. The Cambridge introduction to tragedy. Cambridge, Cambridge University Press, 2007. UPS 74-C-101 Tragedy is the art-form created to confront the most difficult experiences we face: death, loss, injustice, thwarted passion, despair. From ancient Greek theatre up to the most recent plays, playwrights have found, in tragic drama, a means to seek explanation for disaster. But tragedy is also a word we continually encounter in the media, to denote an event which is simply devastating in its emotional power. This introduction explores the relationship between tragic experience and tragic representation. After giving an overview of the tragic theatre canon - including chapters on the Greeks, Shakespeare, Ibsen, Chekhov, post-colonial drama, and Beckett - it also looks at the contribution which philosophers have brought to this subject, before ranging across other art-forms and areas of debate. The book is unique in its chronological range, and brings a wide spectrum of examples, from both literature and life, into the discussion of this emotional and frequently controversial subject. 20 Winston, Joe. Drama and English at the heart of the curriculum: primary and middle years. London, D. Fulton, 2004. UPS 74-C-213 Written specifically for primary teachers and trainees who wish to develop their teaching skills in English and drama, this book offers practical guidance on model drama and English teaching techniques, approaches to assessment, and examples of cross-curricular links. Teachers and students will benefit from the wide range of techniques covered in this book. . Winston, Joe - Tandy, Miles. Beginning drama 4-11. 3rd ed. London; New York, Routledge, 2009. UPS 74-C-214 This third edition of Beginning Drama 4-11 is fully updated and revised in light of the renewed Framework for Teaching Literacy, and provides an introduction for early years and primary school teachers who are new to drama and for student teachers who wish to specialise in the teaching of drama. It offers step-by-step guidance to help teachers and children grow in confidence in their use of drama, and shows clearly how drama can contribute to work in English, and learning across the curriculum, as well as to the broader cultural life of the school. The authors have an international profile and this third edition builds on the work's reputation of as one of the most accessible texts on primary drama available. 21