Violaciones a los derechos humanos frente a los derechos a la

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Violaciones a los derechos humanos frente a los derechos a la verdad e identidad. 3 er Coloquio
Interdisciplinario de Abuelas de Plaza de Mayo, 2006, p. 245
L’obiettivo dell’incontro, i cui risultati sono stati pubblicati con il contributo
dell’Unione Europea e dell’Agenzia spagnola di cooperazione internazionale, è stato
quello di ridiscutere alcune questioni giuridiche centrali nella problematica della tutela
internazionale dei diritti umani, soprattutto in Argentina, a trent’anni dall’inizio
dell’ultima dittatura militare. Risulta molto utile e contribuisce a rendere il contenuto
meno paludato e più concreto la riproduzione delle domande del pubblico e delle
risposte degli esperti. Gli argomenti trattati sono i più vari. Si sintetizzano di seguito.
Se il ruolo dei giuristi nei regimi autoritari è spesso ridotto ad un’alternativa che
non ammette compromessi, avallare le scelte, conferendo ad esse un segno di legittimità,
oppure criticarle, subendo un ostracismo irredimibile; quello delle corti penali, anche a
livello locale, appare altrettanto delicato. La necessità di investigare, recuperare prove,
formulare accuse circostanziate relative a violazioni reiterate di diritti umani induce a
ricorrere anche ai sistemi più avanzati di identificazione delle vittime attraverso analisi
del dna su materiale biologico. Gli strumenti probatori si rivolgono inoltre
all’accertamento di ogni tipo di delitto commesso contro i giovani sottratti con la forza
alle loro famiglie. Sul piano strettamente penalistico si è indagata altresì la possibilità di
imputare delitti, a titolo di autoria mediata, a coloro che, senza compiere azioni
esecutive, ne decidono, pianificano, controllano la realizzazione nell’ambito della
criminalità statale e parastatale, impedendo una costante legittimazione del terrore di
Stato. [N.R.]
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