Python regius - Herpetomania

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Python regius
Tassonomia
Dominio: Eukaryota
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Classe: Reptilia
Ordine: Squamata
Sottordine: Serpentes
Famiglia: Pythonidae
Genere: Python
Specie: P. regius
Nomenclatura binomiale: Python regius Shaw, 1802
Generalità
I pitoni reali sono relativamente piccoli, ma di corporatura massiccia e sono caratterizzati da un collo
sottile ben differenziato dalla testa. Gli esemplari ancestrali o wild sono molto variabili sia nel colore
che nel disegno (pattern), ma sono tutti dotati di un assortimento di macchie bordate di varie
sfumature di bianco/avana di su fondo color cioccolato più o meno scuro, Grazie agli sforzi di
allevatori e appassionati, tuttavia, i pitoni palla stanno diventando sempre più disponibili in una vasta
gamma di colori e disegni denominati "morph".
Morph Ivory Paste
I pitoni reali, detti anche Pitoni palla, si trovano allo stato selvatico in Africa centrale e occidentale e in
genere abitano le tane di roditori. Il loro nome comune, "palla", deriva dalla loro tendenza ad
aggomitolarsi in una palla e nascondere la testa nelle loro spire quando si sentono minacciati. Questo
meccanismo di difesa, non aggressivo, combinato con le loro dimensioni gestibili (<1,50 mt) e la
grande disponibilità di esemplari nati in cattività, li rendono estremamente popolari nel settore della
terraristica.
Il Terrario
I metodi più diffusi e convenienti per le soluzioni abitative dei Pitoni palla comprendono acquari di
vetro, vasche di plastica o involucri professionalmente costruiti. Sia che si scelga uno di questi, sia che
si scelga la soluzione “fai da te”, qualsiasi sistemazione deve avere i seguenti requisiti:
• una ventilazione adeguata per evitare che l'aria stagnante
• gradiente termico
• livelli di umidità adeguati
• spazio sufficiente senza essere troppo grande
• sicurezza per evitare la fuga
Per una coppia di adulti, un terrario di 120 x 60 x 50 h cm dovrebbe essere sufficientemente spazioso
per tutta la durata della loro vita, la cui aspettativa, se correttamente allevati, può superare
agevolmente i 20 anni.
Vetro
Acquari: sono prontamente disponibili, offrono la migliore condizione per la visualizzazione del
serpente e sono disponibili in un'ampia varietà di formati. Tuttavia può essere difficile mantenere il
corretto calore e umidità, specialmente nelle vasche più grandi. Inoltre, l’eccessiva trasparenza su
tutti i lati può rendere il soggetto timido e insicuro.
Plastica
L’utilizzo di vasche di stoccaggio in polimeri atossici è diventata un'opzione sempre più popolare: è
conveniente e molto funzionale. Il loro peso ridotto rende la pulizia molto facile, e più vasche possono
essere impilati in sistemi rack per tenere più animali in uno spazio relativamente piccolo. Fori per la
ventilazione possono essere fatti con un comune saldatore elettrico e posizionati strategicamente per
consentire il movimento verticale dell'aria e la ventilazione trasversale. Lo svantaggio è che queste
plastiche non hanno la trasparenza del vetro e questo può essere un deterrente estetico per alcuni.
Professionali /Fai da te.
Questi possono essere acquistati online o presso mostre mercato sia completamente assemblati o che
richiedono il montaggio. Molti di questi possono essere ordinati con caratteristiche personalizzate,
come il sistema di riscaldamento e ventilazione, pannelli isolanti e diverse opzioni di illuminazione,
nonché con grande visibilità, ma il costo tende a salire significativamente.
Substrato
La scelta su substrato dovrebbe orientarsi su qualcosa di facilmente reperibile e che si presti ad una
facile pulizia ed altri lavori di manutenzione. Si dovrebbe attuare la pulizia giornaliera per i rifiuti e
rimuoverli. La sostituzione del substrato fa fatta quando lo si ritenga necessario ed in funzione del
substrato scelto.
Alcune opzioni praticabili per il substrato includono: Repti Bark o Jungle Bark (corteccia sminuzzata),
trucioli di Pioppo, tutolo di mais, carta di giornale, carta da cucina (Scottex), cocconut Carpet (tappeto
in fibra di cocco), torba acida di sfagno e substrati a base di fibra di cocco.
Personalmente sono molto favorevole alla torba acida di sfagno in quanto il basso pH impedisce la
formazione di muffe, rallenta i processi di decomposizione e le proliferazioni batteriche e/o fungine; è
facile da pulire e soprattutto poco costosa (una balla compressa da 250 litri costa meno di 12 €).
Le cortecce di pino, cedro e altri alberi simili contengono sostanze (fenoli e/o resine) che possono
causare agli animali significativi problemi di salute, pertanto non devono essere utilizzate.
Il pitone reale, tipicamente crepuscolare e piuttosto timido, apprezzerà molto un buon posto buio per
acciambellarsi e sentirsi al sicuro. È meglio fornire due rifugi adeguati nel terrario, uno sul lato caldo e
uno sul lato più fresco, in modo che esso non debba fare una scelta tra la regolazione della sua
temperatura corporea e la sua sicurezza.
I nascondigli possono essere costruiti o acquistati in un'ampia varietà di forme e materiali. Per una
migliore igiene si dovrebbero evitare rifugi difficile da pulire. Il rifugio dovrà essere tale da contenere
il serpente acciambellato, ma non molto più grande.
Il mantenimento di temperature adeguate è essenziale per allevare Python regius in buona salute, in
caso contrario si può andare incontro ad una serie di problemi che vanno da una apatia alimentare
alle infezioni respiratorie potenzialmente letali. Per questo motivo si deve fare in modo di misurare la
temperatura con precisione. Il miglior strumento, a mio avviso, è il termometro laser : poco costoso
(15€) e pratico, in quanto permette di rilevare la temperatura in qualsiasi punto del terrario e
sull’animale stesso senza arrecargli alcun disturbo.
Il pitone palla gradisce molto il calore proveniente dal suolo (essendo animali crepuscolari non fanno
basking) e ciò può essere agevolmente fornito da un tappeto o cavetto scaldante inserito nel
doppiofondo del terrario o sotto di esso (mai metterli a diretto contatto con un fondo di vetro che
rischierà di rompersi) debitamente collegato ad un termostato di buona qualità e precisione.
La temperatura ambiente media dovrà essere sui 27°C, il punto caldo sui 32°C e il punto freddo mai
più basso di 22°C.
Qualora si opti per riscaldare il punto caldo con una lampada, sia essa in ceramica che alogena ,
questa dovrà essere tassativamente protetta ed irraggiungibile dal pitone in quanto potrebbe
riportare gravi ustioni.
Fornire l'umidità corretta richiesta dal vostro Python regius è importante per mantenerlo in buona
salute ed evitare problemi durante il periodo di ecdisi (muta della pelle).
Eccessivi livelli di umidità possono portare a infezioni respiratorie, infezioni batteriche e fungine (ecco
perché a me piace la torba acida di sfagno), nonché ad una tipica malattia della pelle il cui insorgere è
favorito dalla concomitanza con basse temperature: la pelle si riempie di piccole vesciche piene di
liquido.
L’umidita ambiente delle nostre abitazioni, 50/60° UR, va di regola bene, basta solo incrementarla
intorno ai 70° UR, quando ci accorgiamo che il serpente sta per entrare in muta; bastano periodiche
nebulizzazioni e un igrometro digitale (da pochi €) per tenere l’Umidità Relativa sotto osservazione.
Non è necessaria illuminazione UVB o supplementare: il pitone reale vive bene con la normale luce dei
nostri ambienti domestici.
Il pitone reale non è amante dell’acqua, pertanto sarà sufficiente una ciotola di medie dimensioni,
purché contenente sempre acqua fresca.
Alimentazione
I pitoni reali sono mangiatori principalmente di roditori. In cattività la dieta più comune sono i topi
(Mus musculus) e ratti (Rattus norvegicus). Altri roditori possono essere offerti, ma si deve tenere
presente che pitoni palla tendono ad memorizzare la preda loro preferita e possono rifiutare qualsiasi
altra cosa, quindi è meglio capire non solo ciò che il serpente mangerà, ma ciò che è più facilmente
disponibile e comodo da reperire.
Non esistono pareri univoci su quali siano le dimensioni giuste del cibo e la frequenza con cui va
somministrato. Molti allevatori tengono allo standard di alimentazione con un roditore che sia grande
come il punto più largo (fianchi) del serpente. Con i pitoni palla, però, il modo migliore per avere
un’alimentazione costante è quello di fornire prede di dimensioni più piccole di quanto teoricamente
potrebbe mangiare. Un palla adulto può prosperare con niente di più che un piccolo ratto (~ 50-70g)
offerto settimanale.
Pareri discordanti esistono anche sulla scelta di offrire o meno prede vive.
Prede vive: se si opta per queste, non si deve lasciare incustodito un roditore vivo nel terrario del
serpente e non va mai lasciato per più di 20 minuti. Se il serpente non mangia entro quel tempo,
rimuovere il roditore e attendere il prossimo giorno programmato prima di tentare di alimentarlo di
nuovo. Non ci sono problemi se il pitone salta un pasto.
Prede pre-killed: un allevatore può scegliere di uccidere il roditore prima di offrirlo al serpente.
Questo evita ovviamente il rischio di avere il serpente morso da un roditore vivo. È responsabilità e
coscienza dell’allevatore utilizzare il metodo più rapido e, se così si può dire, indolore per uccidere la
preda. Inoltre, assicurarsi che il roditore sia veramente morto e non solo stordito. Un roditore stordito
che si "risveglia" può essere molto pericoloso.
Prede congelate /scongelate: ci sono molte fonti per reperire roditori morti e surgelati, dai negozi per
animali a i venditori online, che li possono spedire in quantità. Molti serpenti accettano di buon grado
la preda che sia stata correttamente scongelata e scaldata. Possono anche essere scongelati in acqua
calda tenendoli in un sacchetto di plastica.
Personalmente non alimento mai i miei serpenti con prede vive, a meno che non se ne presenti la
necessità dovuta ad animali in condizioni particolari. Ritengo che il pre-killed sia ormai superato, da
quando la produzione di topi e ratti surgelati ha raggiunto un livello industriale.
Specialmente con i maschi di Python regius, può capitare che passino lunghi periodi di digiuno che
mettono in ansia il neofita.
Ciò rientra nelle loro abitudini in quanto, specialmente nel periodo degli amori (inverno/primavera),
possono digiunare per mesi se tenuti in promiscuità.
L’apatia alimentare può però avere altre cause: l’animale non si sente sicuro nel suo terrario, è
oggetto di una eccessiva e per lui insopportabile manipolazione, le temperature non sono quelle
richieste, l’illuminazione è eccessiva, le prede vengono cambiate di frequente o hanno dimensioni
inadeguate, oppure l’animale soffre per un’infestazione da acari (in genere Ophionyssus natricis).
Se tutti i parametri sono nella norma e l’apatia alimentare si protrae, il serpente dovrà essere oggetto
di una accurata visita da parte di un veterinario specializzato che ne possa diagnosticare eventuali
patologie parassitarie o infettive.
Fortunatamente i pitoni palla sono serpenti estremamente resistenti che possono sopportare, se
necessario, mesi di digiuno senza subire alcun effetto negativo. Questo dà all’allevatore il tempo per
capire come mai il serpente si rifiuti di mangiare e di trovare soluzioni che possano garantire un
regime alimentare adeguato.
Muta
Se le pratiche di allevamento e l'umidità sono corretti, il pitone palla non dovrebbe avere problemi a
mutare pelle con successo. Finché il serpente sostituisce completamente la sua pelle (non
necessariamente intera, in quanto ciò dipende dagli oggetti atti allo sfregamento che si trovano nel
terrario) la muta è ok. Mute parziali o incomplete richiedono particolare attenzione in quanto sintomo
che qualcosa non sta andando per il meglio.
Una muta imminente è preceduta da una opacizzazione dei colori della pelle e dagli occhi che
diventano di un blu-bianco lattiginoso. Durante questo periodo è buona pratica prestare particolare
attenzione ai livelli di Umidità Relativa, che, eventualmente, andranno portati al 70% con
nebulizzazione allo scopo di assicurarsi una buona riuscita del processo.
L’ammollo in acqua tiepida prima di una muta non è necessario e può persino pregiudicarla. Tuttavia,
se la muta non è stata completa, l'ammollo può essere molto utile per la rimozione della pelle residua.
Particolare attenzione va riservata alla scaglia modificata che copre il bulbo oculare: occorre
assicurarsi che non vi siano scaglie sovrapposte.
Riproduzione
Prima di tentare la riproduzione del Python regius, leggere in maniera approfondita le molte fonti di
informazione. Si tratta di un impegno di tempo e denaro, che deve essere attuato dopo lunga
meditazione e ricerca.
Gli esemplari dei due sessi devono essere tenuti separati per diverse settimane prima
dell'accoppiamento, e stabulati a temperature più fredde di notte (20°C).
Le uova, in genere in numero da 4 a 7, vengono deposte circa un mese dopo la muta successiva
all’accoppiamento. Le uova possono essere facilmente danneggiate e se si intende rimuoverle,
occorre farlo con molta cautele e prima possibile. La madre, molto protettiva, vorrà incubare le sua
uova, ma spesso, non essendo l’ambiente del terrario rispondente al 100% delle esigenze di una
corretta incubazione, è meglio trasferirle in incubatrice ad una temperatura di 29/32°C e con elevata
umidità (90-100%). Alcuni consigliano una incubazione inizialmente al 65-75% di umidità, che andrà
poi portata quasi al 100% pochi giorni prima della schiusa che si solito si verifica dopo 70/55 giorni.
I piccoli, dopo la prima muta, solitamente accettano il cibo decongelato, altrimenti vanno fatti partire
col cibo vivo.
Testo e foto: Alberto Rastrelli
Herpetomania.it
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