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Palla a muro
Il gioco consisteva nel lanciare contro una parete una palla che doveva essere ripresa al
volo, seguendo le configurazioni elencate nella filastrocca che nel contempo si recitava:
1) “à palla” (la palla veniva semplicemente ripresa);
2) “non mi muovo” (si aveva l’obbligo di rimanere con i piedi congiunti e il tronco
rigido);
3) “con un piede” (bisognava raccogliere la palla, restando in bilico su di una sola
gamba);
4) “con una mano” (la presa andava effettuata con una sola mano);
5) “batti batti” (si battevano due volte le mani prima di riafferrare la palla);
6) “zigo-zago” (si protendevano gli avambracci, facendoli roteare parallelamente al
petto);
7) “violino” (si ripiegava il braccio sinistro a sorreggere un ipotetico violino su cui, a
mo’ di arco, si faceva scorrere avanti e indietro il braccio destro);
8) “un bacino” (si portava la punta delle dita alle labbra e si lanciava un bacio);
9) “girovolta” (lanciata la palla, si effettuava una giravolta prima di riprenderla).
10) “tocco terra” (ci si chinava a sfiorare il suolo con la punta delle dita della mano
destra);
11) “tocco cuore” (si posava la mano destra sul cuore);
12) “angioletto del Signore” (si congiungevano le mani all’altezza dello sterno,
simulando l’atto della preghiera)."
Il gioco poi veniva ripetuto, facendo ogni volta che si lanciava la palla due operazioni
contemporaneamente cioè sia quello che era al punto due oltre che ad uno ad uno
quello indicato nei punti successivi.
Si continuava ripetendo sia quello che era al punto tre oltre che ad uno ad uno quello
indicato nei punti successivi.
Naturalmente, se il giocatore mancava la presa in uno dei passaggi, il gioco passava di
mano.
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