I RETTILI Rettili sono i primi esseri viventi adattati completamente alla terraferma, e circa duecento milioni di anni fa, al tempo dei dinosauri, erano i più grossi ed evoluti animali presenti sulla Terra. La parola "rettile" significa "animale che striscia". La maggior parte di questi vertebrati, infatti, si muove ondeggiando il corpo, con il ventre appoggiato o molto vicino al suolo. Possono essere del tutto privi di arti oppure averne quattro, molto corti e inseriti lateralmente al corpo, che vengono usati come leve per camminare. Il loro corpo è rivestito di squame disposte come tegole di un tetto e fatte di cheratina, lo stesso materiale impermeabile presente nelle nostre unghie. Il rivestimento delle squame cornee rappresenta un adattamento importante alla vita terrestre, perché impedisce la disidratazione dell'animale. La sua rigidità però obbliga molti Rettili a compiere diverse mute, che possono essere totali, come nei serpenti, o parziali, come nelle lucertole. circolazione sanguigna è doppia e incompleta perché il cuore, pur essendo formato da quattro cavità, presenta i ventricoli non completamente separati tra loro e quindi permane la possibilità di un piccolo rimescolamento tra il sangue ricco di ossigeno e quello ricco di anidride carbonica. Solo nei coccodrilli la separazione è totale e perciò la circolazione è doppia e incompleta. LA CIRCOLAZIONE SANGUINEA La circolazione sanguigna è doppia e incompleta perché il cuore, pur essendo formato da quattro cavità, presenta i ventricoli non completamente separati tra loro e quindi permane la possibilità di un piccolo rimescolamento tra il sangue ricco di ossigeno e quello ricco di anidride carbonica. Solo nei coccodrilli la separazione è totale e perciò la circolazione è doppia e incompleta. LA RESPIRAZIONE Non potendo respirare attraverso la pelle, i rettili respirano unicamente per mezzo dei polmoni, che sono suddivisi in tante "camere": queste aumentano notevolmente la superficie di contatto con l'aria, rendendo i polmoni più efficienti rispetto a quelli degli anfibi. Inoltre possiedono una gabbia toracica dilatabile, che permette loro di variare le dimensioni dei polmoni e quindi introdurre più aria e migliorando la respirazione IL PITONE La testa dei pitoni è grossa, distinta dal corpo. I denti sono a forma di uncino. L'occhio è piccolo, con una pupilla verticale. Come tutte le altre specie di serpenti, anch'essi sono carnivori e date le dimensioni che taluni esemplari raggiungono i pitoni possono nutrirsi di prede di grandi dimensioni come antilopi o cervi. Questi serpenti non posseggono veleno, quindi uccidono le loro prede usando la loro forza muscolare: una volta colpita la vittima, il pitone avvolge le sue spire attorno al suo corpo strangolandola e stritolandola e uccidendola per soffocamento. I pitoni riescono a inghiottire le grandi prede per intero, grazie all'osso quadrato che lega la mandibola al cranio in modo allentato e alla presenza di legamenti elastici. I pitoni sono dei grossi serpenti appartenenti alla famiglia dei boidi. Questo però non li rende meno pericolosi. I pitoni, infatti, sono dei predatori spietati che uccidono le loro prede per costrizione. Le avvolgono nelle lor spire e poi le stritolano fino a soffocarle. Una volta morte le ingoiano per intero iniziando dalla testa. Alcuni esemplari di pitone arrivano anche a misurare fino ad 8 metri di lunghezza. Essi sono caratterizzati dalla testa grossa ben distinta dal resto del corpo. I denti sono lunghi e a forma di uncino. Gli occhi piccoli hanno la pupilla verticale per consentirgli di vedere anche al buio. La coda è piuttosto tozza e ha anche funzione prensile poiché viene utilizzata per consentirgli di ancorarsi ai rami. I pitoni, inoltre, sono dotati di organi di senso posizionati sul labbro superiore che gli consentono di rilevare i cambiamenti di calore nell’ambiente circostante al fine di individuare le prede a sangue caldo. I pitoni sono caratterizzati da una livrea dai colori vivaci con disegni geometrici e piccole scaglie che rendono questo animale particolarmente ricercato per la sua pelle, utilizzata per confezionare scarpe, borse e giacche. LA RIPRODUZIONE DEI RETTILI La maggior parte dei rettili sono ovipari. Alcune specie depongono grandi quantità di uova e dopo lasciano che si sviluppino da sole, generalmente in nidi ben protetti o nascosti sotto la terra o la sabbia. Le tartarughe marine vanno sulla costa per deporre le loro uova nella sabbia dove poi sono destinate alla loro sorte. In altre specie, come i coccodrilli o i pitoni, le femmine custodiscono le covate passando lunghi periodi alla ricerca e alla composizione del nido per far si che risulti protetto da possibili predatori. Molte altre specie sono ovovipare, per cui gli embrioni si sviluppano in uova dal guscio molle dentro il corpo della madre le uova si schiudono giusto prima della nascita per cui le specie ovovipare danno alla luce piccoli già sviluppati. L'ovoviparismo è molto comune in molte specie di lucertole e serpenti. Prima dell'accoppiamento molte specie si cimentano in elaborati rituali di corteggiamento che possono durare ore o addirittura giorni. La classe di condotta dell'accoppiamento che manifestano è molto ampio e vario.Il rettile maschio inserisce entrambe i singoli peni o uno dei due emipeni all'interno della cloaca della femmina. Prima di procedere alla copula la coppia si cimenterà nei rituali di corteggiamento. Dopo la copula, lo sperma può essere immagazzinato fino a 6 anni. Questo sperma può fertilizzare seguenti covate di uova senza alcun ulteriore contatto del maschio. Tutti i rettili producono uova con soffice, coriaceo guscio. All'interno l'uovo è un sacco di corposo fluido, liquido amniotico e un ricco rifornimento di tuorlo per cibare l'animale durante la crescita. Il guscio e il liquido tamponano l'uovo dalla perdita d'acqua permettendo all'ossigeno e all'umidità di arrivare all'animale per a crescita interna.Lo sviluppo embrionale ha inizio normalmente quando è stata completata la deposizione delle uova e si svolge più o meno rapidamente a seconda della temperatura ambientale. I rettili non covano quasi mai le proprie nidiate e solo in un numero ristretto di specie, le femmine sono solite proteggere e difendere le uova fino alla schiusa. Lo sviluppo embrionale è piuttosto complesso a causa anche della abbondante quantità di tuorlo presente nell'uovo.I piccoli di rettile si sviluppano più o meno rapidamente a seconda della temperatura e delle disponibilità ambientali di cibo; a partire da una determinata dimensione corporea, gli animali raggiungono la maturità sessuale senza che venga arrestato il processo di crescita che prosegue fino ad età avanzata. IC Frisi - Melegnano A cura di Leo e Ivan