CREA: LA RICERCA MIGLIORA LA QUALITA` DELLA FRUTTA E

annuncio pubblicitario
CREA: LA RICERCA MIGLIORA LA QUALITA’
DELLA FRUTTA E DEGLI AGRUMI
Arancia rossa elisir per pelle perfetta, stop
eritemi
Crea, succo usato in crema è antiossidante
perfetto
2015-09-28 16:21
(ANSA) - ROMA, 28 SET - Non più
solo spremute dalle arance rosse ma
anche una crema a base di questo
agrume in grado di proteggere la pelle
dai danni provocati dal sole e dal
fumo delle sigarette. A metterla a
punto è il Crea, il Consiglio per la
ricerca
in
agricoltura
e
l'analisi
dell'economia agraria, con il suo
centro
ad
Acireale,
che
sta
sviluppando uno studio per valorizzare la biodiversità genetica e migliorare la qualità
nutrizionale e salutistica della frutta. Attraverso un test sull'epidermide, il Crea ha dimostrato
l'effetto foto-protettivo dell'estratto concentrato di arance rosse delle varietà 'Tarocco', 'Moro' e
'Sanguinello', decisamente migliore rispetto ad un altro antiossidante naturale, il tocoferolo,
comunemente utilizzato in cosmetica. L'elisir di lunga vita per la pelle si chiama 'Roe' (Red
Orange Extract), spiega Paolo Rapisarda, direttore del Crea Agrumi, ed è ottenuto dal succo e
dai sottoprodotti della trasformazione degli agrumi pigmentati, con circa il 20% di ingredienti
attivi ricco in antocianine, flavanoni, acidi idrossicinnamici e vitamina C, tutte sostanze
antiossidanti naturalmente presenti nel frutto fresco. La capacità antiradicalica del Roe è stata
provata da un test, spiegano i ricercatori; l'estratto applicato su eritemi indotti da lampade Uv
sull'epidermide di alcuni volontari, è stato in grado in poco tempo di inibirli, evidenziandone
l'ottima attività fotoprotettiva. In un altro studio è stata valutata anche l'attività antinfiammatoria
del Roe per la protezione dell'organismo dall'attacco dei radicali liberi generati dal fumo delle
sigarette e, anche in questo caso, i risultati ottenuti sono stati molto incoraggianti. ''L'estratto conclude Rapisarda - ha mostrato interessanti proprietà antinfiammatorie e potrebbe avere un
impiego dermatologico per uso topico e mitigare le conseguenze di alcune patologie
infiammatorie della pelle”. (ANSA).
Spremuta d'arancia sempre fresca per
20 giorni
Tecnologia Crea riduce danni termici e ossidativi
Redazione ANSA ROMA 10 settembre 2015
Spremuta d'arancia sempre fresca per 20 giorni © ANSA
Al via una nuova tecnologia per la trasformazione delle arance in succhi senza alterarne le
caratteristiche. A firmarla è il Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia
agraria) che sta sviluppando varie attività di ricerca, presentate oggi ad Expo, per valorizzare la
biodiversità genetica e migliorare la qualità nutrizionale e salutistica della frutta e degli agrumi.
Sfruttando la pastorizzazione del succo d'arancia a basse temperature (36 C) e a moderate
pressioni (300 bar), questo sistema riduce la quantità di microbi e i danni termici e ossidativi,
consentendo la conservazione delle proprietà sensoriali, nutrizionali e organolettiche della spremuta
fresca fatta in casa. L'esperienza ha prodotto risultati duraturi perché alcune aziende, attivando tale
sistema di pastorizzazione, hanno immesso sul mercato spremute fresche 100% di arance rosse, con
una durata commerciale di 20 giorni. Altri studi hanno portato alla creazione di nuove varietà di
arance e di nuovi ibridi di mandarini precoci e tardivi di colore rosso che estendono il calendario di
maturazione. Alla qualità e salubrità della frutta e agli aspetti nutrizionali deve comunque
corrispondere una produzione sostenibile, precisa il Crea, con un ridotto uso di mezzi chimici e
manodopera e una maggiore conservabilità dei frutti per evitare sprechi. Anche per questo, l'ente si
dedica alla conservazione della diversità genetica delle coltivazioni, una risorsa importante per far
fronte alle necessità dell'agricoltura. In quest'ottica, il miglioramento genetico in frutticoltura, oggi,
è sempre più orientato verso il consumatore, con frutti buoni, salutari e facili da consumare.
Nuovi studi Crea, i mandarini si
tingono di rosso
estratto di arance rosse (foto CREA)
Pubblicato il: 10/09/2015 13:30
Anche i mandarini si tingono di rosso. Ed è la prima volta al mondo. E' stato
uno dei risultati annunciati dal Crea, il Consiglio per la ricerca in agricoltura e
l’analisi dell’economia agraria, nell'ambito di studi realizzati per valorizzare la
biodiversità genetica e migliorare la qualità nutrizionale e salutistica della frutta e
degli agrumi. I ricercatori del Crea hanno prodotto infatti nuove varietà di arance e di
nuovi ibridi di mandarini, precoci e tardivi, che estendono il calendario di maturazione, i
mesi cioè in cui sono maturi naturalmente ed alcuni ibridi di mandarino sono di colore
rosso.
Si tratta dei "primi esempi al mondo" ha affermato il centro di ricerca che
ha presentato oggi 'La ricerca dà i suoi frutti: biodiversità, innovazione varietale e
qualità di frutta e agrumi', quinto dei dodici eventi aperti al pubblico, organizzati dal
Crea ad Expo (Lounge Mipaaf, Cardo Sud), per approfondire e celebrare la carta di
Milano.
Tra gli studi presentati dal Crea la dimostrazione della capacità delle arance
rosse di proteggere dai danni delle sigarette e nuovi metodi per allungare fino a
20 giorni gusto e proprietà delle spremute di arancia. I ricercatori del Crea hanno
dimostrato, attraverso test sulla pelle, l’effetto foto-protettivo di un estratto di arance
rosse. "Se introdotto in una crema, infatti, -spiega il Crea- questo estratto ha una forte
efficacia protettiva nei confronti dei danni provocati dall’esposizione alle radiazioni Uvb
della pelle".
"E gli effetti protettivi dell’estratto di arance rosse -hanno evidenziato i ricercatori
del crea- sembrano essere maggiori rispetto a quelli di un altro antiossidante naturale (il
tocoferolo) comunemente utilizzato in cosmetica". Al momento, ha riferito il centro di
ricerche, "questo estratto è stato commercializzato dall’azienda che ha partecipato alla
ricerca". E ancora. Tra le ricerche del Crea è stato anche verificato, attraverso studi su
soggetti con diminuite capacità antiossidanti, "il ruolo svolto dall’estratto di arance
rosse nella protezione dell’organismo dall’attacco dei radicali liberi generati dal
fumo delle sigarette".
Nuovi passi avanti, inoltre, sono stati raggiunti anche sul fronte alimentare per
frutta e agrumi. Il Crea ha annunciato di aver realizzato una tecnologia
innovativa (mild technology) per la trasformazione delle arance in succhi senza
alterarne le caratteristiche. Nello specifico, "questa tecnica, sfruttando la
pastorizzazione del succo d’arancia a basse temperature (36°C) e a moderate pressioni
(300 bar), riduce la quantità di microbi e i danni termici e ossidativi, consentendo la
conservazione delle proprietà sensoriali, nutrizionali e organolettiche della spremuta fresca
fatta in casa. "L'esperienza ha prodotto risultati duraturi perché alcune aziende, attivando
tale sistema di pastorizzazione, hanno immesso sul mercato spremute fresche 100% di
arance rosse con una durata commerciale di 20 giorni" hanno detto i ricercatori.
La conferenze ha fornito l’occasione per affrontare il tema della tutela della biodiversità e
della crescente domanda di cibo di qualità, le maggiori sfide cui l’agricoltura deve far
fronte. "L'incontro di oggi - ha spiegato Salvatore Parlato, Commissario Straordinario
del Crea - intende contribuire al dibattito sul tema dell'agricoltura sostenibile e
della tutela della biodiversità nell'ottica di promuovere un cambiamento profondo nei
nostri sistemi agricoli e alimentari, ancora poco attenti alle questioni legate all'ambiente".
"Elementi questi -ha aggiunto- necessari a non ridurre la disponibilità dei vari alimenti,
perché il rischio verso cui andiamo incontro, è quello di non essere in grado di soddisfare i
futuri bisogni alimentari e di essere costretti, per farlo, a sfruttare aree più fragili e
svantaggiate".
EXPO: PARLATO (CREA), LA RICERCA MIGLIORA
LA QUALITA' DELLA FRUTTA E DEGLI AGRUMI
6745 - 10:09:15/13:07 - milano, (agra press) - "la ricerca da' i suoi frutti:
biodiversita', innovazione varietale e qualita' di frutta e agrumi" e' stato il tema del
quinto appuntamento del crea (consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi
dell'economia agraria) con "i giovedi' della ricerca" ad expo. in particolare, sono
stati presentati una nuova tecnologia innovativa (mild technology) realizzata dal
crea per la trasformazione delle arance in succhi senza alterarne le caratteristiche
ed altri studi che hanno condotto alla creazione di nuove varieta' di arance e di
nuovi ibridi di mandarini precoci e tardivi, che estendono il calendario di
maturazione. alcuni ibridi di mandarino cosi' sviluppati sono di colore rosso, i
primi esempi al mondo. il crea ha poi dimostrato, attraverso test sulla pelle,
l'effetto foto-protettivo di un estratto di arance rosse e quello antiossidante.
"l'incontro - ha spiegato salvatore parlato, commissario straordinario del crea intende contribuire al dibattito sul tema dell'agricoltura sostenibile e della tutela
della biodiversita' nell'ottica di promuovere un cambiamento profondo nei nostri
sistemi agricoli ed alimentari, ancora poco attenti alle questioni legate
all'ambiente. elementi questi necessari a non ridurre la disponibilita' dei vari
alimenti, perche' il rischio verso cui andiamo incontro, e' quello di non essere in
grado di soddisfare i futuri bisogni alimentari e di essere costretti, per farlo, a
sfruttare aree piu' fragili e svantaggiate. queste riflessioni possono offrire, inoltre,
ai consumatori la possibilita' di operare scelte piu' consapevoli e orientate verso
la qualita' e la salubrita' dei prodotti, tenendo quindi in considerazione gli aspetti
nutrizionali legati ad una sana alimentazione".
Mandarini rossi e arance foto-protettive, il
Crea svela le sue ricerche ad Expo
A Expo i risultati delle ultime ricerche: nuove varietà, ma anche innovative tecniche per
la pastorizzazione del succo di frutta e cosmetici foto-protettivi con estratti di arancia
rossa
Il mandarino a polpa rossa sviluppato dal Crea è il primo esemplare al mondo
Fonte immagine: © Tommaso Cinquemani - AgroNotizie
L'obiettivo è selezionare frutti resistenti e nutrienti, buoni per i consumatori e redditivi per gli agricoltori. A
investire in un ambizioso progetto di ricerca è il Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi
dell'economia agraria) che vuole valorizzare la biodiversità genetica e migliorare la qualità nutrizionale della
frutta.
Ad esporre i primi risultati sono stati i ricercatori del Crea che ad Expo, all'interno del Padiglione del Mipaaf,
hanno preso parte al convegno 'La ricerca dà i suoi frutti: biodiversità, innovazione varietale e qualità di frutta e
agrumi', in cui sono state illustrate alcune scoperte, come la pastorizzazione della spremuta di frutta.
Di che cosa si tratta? È una tecnica chiamata 'mild technology' che permette di pastorizzare il succo di arancia
senza alterarne le caratteristiche organolettiche e nutrizionali. La pastorizzazione, che avviene a 36 gradi e a
300 bar di pressione, riduce la quantità di microbi e i danni termici ed ossidativi, rendendo possibile, come hanno
fatto alcune aziende, immettere sul mercato spremute fresche, 100% arance rosse, con una data di scadenza in
etichetta di 20 giorni.
Sempre sul versante degli agrumi, il Crea ha sviluppato nuove varietà di arance e nuovi ibridi di
mandarini, precoci e tardivi, capaci cioè di intercettare la domanda di un consumatore che vuole mangiare frutta
buona tutto l'anno. Inoltre sono stati selezionati alcuni cultivar di mandarini con la polpa di colore rosso, i primi
esemplari al mondo.
Durante l'incontro è stata presentata anche una ricerca che dimostra come l'effetto foto-protettivo di un estratto di
arance rosse è maggiore di quello del tocoferolo, un altro antiossidante naturale utilizzato in cosmetica per
schermare i raggi Uv. Questo significa che gli agricoltori non avranno come acquirenti solo le aziende alimentari,
ma anche quelle cosmetiche.
Ma oltre a parlare di scienza si è discusso anche di economia e di tutela della proprietà intellettuale. Gli
agricoltori presenti in sala hanno infatti lamentato la concorrenza sleale dei produttori esteri e la mancanza di un
intervento del settore pubblico a fianco delle imprese agricole. Nello specifico è stato lanciato l'allarme
contraffazione, visto che molti produttori coltivano all'estero varietà selezionate in Italia in anni di ricerca e
spacciano come frutta made in Italy prodotti che invece sono cresciuti in Sud America o in Asia.
“La brevettazione è un argomento molto complesso”, spiega Salvatore Parlato, commissario straordinario del
Crea. “Da un lato c'è la necessità di sviluppare in modo libero nuove varietà, dall'altro l'esigenza di garantire un
ritorno economico sia a chi ha fatto la ricerca, ma soprattutto a chi l'ha sperimentata. Dobbiamo tutelare gli
agricoltori che impiantano nuove colture arboree, che danno i frutti in 4-5 anni, senza la certezza che poi la
nuova varietà abbia successo”.
CREA: LA RICERCA MIGLIORA LA
QUALITA’ DELLA FRUTTA E DEGLI
AGRUMI
Pubblicato il 10/09/2015 at 13:09
Il CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) sta sviluppando attività
di ricerca per valorizzare la biodiversità genetica e migliorare la qualità nutrizionale e salutistica della
frutta e degli agrumi. Di questo si è parlato all’incontro di oggi “La ricerca dà i suoi frutti: biodiversità,
innovazione varietale e qualità di frutta e agrumi”, quinto dei dodici eventi aperti al pubblico, organizzati
dal CREA ad Expo (Lounge Mipaaf, Cardo Sud), per approfondire e celebrare la carta di Milano.
Il CREA ha, in quest’ambito di ricerca, realizzato una nuova tecnologia innovativa (mild technology) per
la trasformazione delle arance in succhi senza alterarne le caratteristiche. Nello specifico questa
tecnica, sfruttando la pastorizzazione del succo d’arancia a basse temperature (36°C) e a moderate
pressioni (300 bar), riduce la quantità di microbi e i danni termici e ossidativi, consentendo la
conservazione delle proprietà sensoriali, nutrizionali e organolettiche della spremuta fresca fatta in
casa. L’esperienza ha prodotto risultati duraturi perché alcune aziende, attivando tale sistema di
pastorizzazione, hanno immesso sul mercato spremute fresche 100 % di arance rosse con una durata
commerciale di 20 giorni.
Altri studi hanno, inoltre, condotto alla creazione di nuove varietà di arance e di nuovi ibridi di mandarini
precoci e tardivi, che estendono il calendario di maturazione, i mesi cioè in cui sono maturi
naturalmente. Alcuni ibridi di mandarino sono di colore rosso, i primi esempi al mondo.
Il CREA ha dimostrato, attraverso test sulla pelle, l’effetto foto-protettivo di un estratto di arance rosse.
Se introdotto in una crema, infatti, questo estratto ha una forte efficacia protettiva nei confronti dei danni
provocati dall’esposizione alle radiazioni UVB della pelle. Gli effetti protettivi dell’estratto di arance
rosse sembrano essere maggiori rispetto a quelli di un altro antiossidante naturale (il tocoferolo)
comunemente utilizzato in cosmetica. Al momento questo estratto è stato commercializzato
dall’azienda che ha partecipato alla ricerca. È stato inoltre verificato, attraverso studi su soggetti con
diminuite capacità antiossidanti, il ruolo svolto dall’estratto di arance rosse nella protezione
dell’organismo dall’attacco dei radicali liberi generati dal fumo delle sigarette. La ricerca, effettuata su
un gruppo di fumatori in buona salute, ha dimostrato che, integrando la dieta con l’estratto aumentano i
livelli degli antiossidanti naturali nell’organismo, riducendone conseguentemente lo stress ossidativo.
L’incontro ha fornito l’occasione per affrontare il tema della tutela della biodiversità e della crescente
domanda di cibo di qualità, le maggiori sfide cui l’agricoltura deve far fronte. Alla qualità e salubrità della
frutta e agli aspetti nutrizionali deve comunque corrispondere una produzione sostenibile, con un ridotto
uso di mezzi chimici e manodopera, e una maggiore conservabilità dei frutti per evitare sprechi. Anche
per questo, particolare attenzione va dedicata alla conservazione della diversità genetica delle specie
coltivate che rappresenta una risorsa importante per far fronte ai bisogni presenti e futuri
dell’agricoltura. In quest’ottica, il miglioramento genetico in frutticoltura, oggi, è sempre più orientato
verso il consumatore (frutti buoni, salutari e facili da consumare). Partendo dalla biodiversità naturale
delle singole specie sono state ottenute diverse tipologie di frutto, in particolare per il pesco, grazie al
sequenziamento del genoma. Queste innovazioni hanno condotto a diversificare i prodotti e il modo di
consumare.
“L’incontro di oggi – ha spiegato Salvatore Parlato, Commissario Straordinario del CREA – intende
contribuire al dibattito sul tema dell’agricoltura sostenibile e della tutela della biodiversità nell’ottica di
promuovere un cambiamento profondo nei nostri sistemi agricoli e alimentari, ancora poco attenti alle
questioni legate all’ambiente. Elementi questi necessari a non ridurre la disponibilità dei vari alimenti,
perché il rischio verso cui andiamo incontro, è quello di non essere in grado di soddisfare i futuri bisogni
alimentari e di essere costretti, per farlo, a sfruttare aree più fragili e svantaggiate. Queste riflessioni
possono offrire, inoltre, ai consumatori la possibilità di operare scelte più consapevoli e orientate verso
la qualità e la salubrità dei prodotti, tenendo quindi in considerazione gli aspetti nutrizionali legati ad
una sana alimentazione”.
AGRICOLTURA: CREA, RICERCA PER MIGLIORARE QUALITÀ AGRUMI
MILANO (ITALPRESS) - Il CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria) sta
sviluppando attivita' di ricerca per valorizzare la biodiversita' genetica e migliorare la qualita' nutrizionale e
salutistica della frutta e degli agrumi. Di questo si e' parlato all'incontro di oggi "La ricerca da' i suoi frutti:
biodiversita', innovazione varietale e qualita' di frutta e agrumi", quinto dei dodici eventi aperti al pubblico,
organizzati dal CREA ad Expo (Lounge Mipaaf, Cardo Sud), per approfondire e celebrare la carta di Milano.
Il CREA ha, in quest'ambito di ricerca, realizzato una nuova tecnologia innovativa (mild technology) per la
trasformazione delle arance in succhi senza alterarne le caratteristiche. Nello specifico questa tecnica,
sfruttando la pastorizzazione del succo d'arancia a basse temperature (36°C) e a moderate pressioni (300
bar), riduce la quantita' di microbi e i danni termici e ossidativi, consentendo la conservazione delle proprieta'
sensoriali, nutrizionali e organolettiche della spremuta fresca fatta in casa. L'esperienza ha prodotto risultati
duraturi perche' alcune aziende, attivando tale sistema di pastorizzazione, hanno immesso sul mercato
spremute fresche 100 % di arance rosse con una durata commerciale di 20 giorni. Altri studi hanno, inoltre,
condotto alla creazione di nuove varieta' di arance e di nuovi ibridi di mandarini precoci e tardivi, che
estendono il calendario di maturazione, i mesi cioe' in cui sono maturi naturalmente. Alcuni ibridi di
mandarino sono di colore rosso, i primi esempi al mondo. (ITALPRESS) - (SEGUE). sat/com 10-Set-15
12:28 NNNN
Altri lanci della stessa sequenza di notizie:
AGRICOLTURA: CREA, RICERCA PER MIGLIORARE QUALITÀ AGRUMI -2Il CREA ha dimostrato, attraverso test sulla pelle, l'effetto foto-protettivo di un estratto di arance rosse. Se
introdotto in una crema, infatti, questo estratto ha una forte efficacia protettiva nei confronti dei danni
provocati dall'esposizione alle radiazioni UVB della pelle. Gli effetti protettivi dell'estratto di arance rosse
sembrano essere maggiori rispetto a quelli di un altro antiossidante naturale (il tocoferolo) comunemente
utilizzato in cosmetica. Al momento questo estratto e' stato commercializzato dall'azienda che ha partecipato
alla ricerca. E' stato inoltre verificato, attraverso studi su soggetti con diminuite capacita' antiossidanti, il ruolo
svolto dall'estratto di arance rosse nella protezione dell'organismo dall'attacco dei radicali liberi generati dal
fumo delle sigarette. La ricerca, effettuata su un gruppo di fumatori in buona salute, ha dimostrato che,
integrando la dieta con l'estratto aumentano i livelli degli antiossidanti naturali nell'organismo, riducendone
conseguentemente lo stress ossidativo. L'incontro ha fornito l'occasione per affrontare il tema della tutela
della biodiversita' e della crescente domanda di cibo di qualita', le maggiori sfide cui l'agricoltura deve far
fronte. Alla qualita' e salubrita' della frutta e agli aspetti nutrizionali deve comunque corrispondere una
produzione sostenibile, con un ridotto uso di mezzi chimici e manodopera, e una maggiore conservabilita' dei
frutti per evitare sprechi. Anche per questo, particolare attenzione va dedicata alla conservazione della
diversita' genetica delle specie coltivate che rappresenta una risorsa importante per far fronte ai bisogni
presenti e futuri dell'agricoltura. (ITALPRESS) - (SEGUE). sat/com 10-Set-15 12:28 NNNN
AGRICOLTURA: CREA, RICERCA PER MIGLIORARE QUALITÀ AGRUMI -3-
In quest'ottica, il miglioramento genetico in frutticoltura, oggi, e' sempre piu' orientato verso il consumatore
(frutti buoni, salutari e facili da consumare). Partendo dalla biodiversita' naturale delle singole specie sono
state ottenute diverse tipologie di frutto, in particolare per il pesco, grazie al sequenziamento del genoma.
Queste innovazioni hanno condotto a diversificare i prodotti e il modo di consumare. "L'incontro di oggi - ha
spiegato Salvatore Parlato, commissario straordinario del CREA - intende contribuire al dibattito sul tema
dell'agricoltura sostenibile e della tutela della biodiversita' nell'ottica di promuovere un cambiamento
profondo nei nostri sistemi agricoli e alimentari, ancora poco attenti alle questioni legate all'ambiente.
Elementi questi necessari a non ridurre la disponibilita' dei vari alimenti, perche' il rischio verso cui andiamo
incontro, e' quello di non essere in grado di soddisfare i futuri bisogni alimentari e di essere costretti, per
farlo, a sfruttare aree piu' fragili e svantaggiate. Queste riflessioni possono offrire, inoltre, ai consumatori la
possibilita' di operare scelte piu' consapevoli e orientate verso la qualita' e la salubrita' dei prodotti, tenendo
quindi in considerazione gli aspetti nutrizionali legati ad una sana alimentazione". (ITALPRESS). sat/com 10Set-15 12:28 NNNN
AGRICOLTURA. CREA: RICERCA MIGLIORA QUALITÀ FRUTTA ED
AGRUMI
(DIRE) Roma, 10 set. - Il Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l''analisi
dell''economia agraria) sta sviluppando attivita'' di ricerca per valorizzare la biodiversita''
genetica e migliorare la qualita'' nutrizionale e salutistica della frutta e degli agrumi. Di
questo si e'' parlato all''incontro di oggi "La ricerca da'' i suoi frutti: biodiversita'',
innovazione varietale e qualita'' di frutta e agrumi", quinto dei dodici eventi aperti al
pubblico, organizzati dal Crea ad Expo (Lounge Mipaaf, Cardo Sud), per approfondire e
celebrare la carta di Milano. Il Crea ha, in quest''ambito di ricerca, realizzato una nuova
tecnologia innovativa (mild technology) per la trasformazione delle arance in succhi
senza alterarne le caratteristiche. Nello specifico questa tecnica, sfruttando la
pastorizzazione del succo d''arancia a basse temperature (36°C) e a moderate pressioni
(300 bar), riduce la quantita'' di microbi e i danni termici e ossidativi, consentendo la
conservazione delle proprieta'' sensoriali, nutrizionali e organolettiche della spremuta
fresca fatta in casa. L''esperienza ha prodotto risultati duraturi perche'' alcune aziende,
attivando tale sistema di pastorizzazione, hanno immesso sul mercato spremute fresche
100 % di arance rosse con una durata commerciale di 20 giorni. Altri studi hanno,
inoltre, condotto alla creazione di nuove varieta'' di arance e di nuovi ibridi di mandarini
precoci e tardivi, che estendono il calendario di maturazione, i mesi cioe'' in cui sono
maturi naturalmente. Alcuni ibridi di mandarino sono di colore rosso, i primi esempi al
mondo. Il Crea ha dimostrato, attraverso test sulla pelle, l''effetto foto-protettivo di un
estratto di arance rosse. Se introdotto in una crema, infatti, questo estratto ha una forte
efficacia protettiva nei confronti dei danni provocati dall''esposizione alle radiazioni Uvb
della pelle. Gli effetti protettivi dell''estratto di arance rosse sembrano essere maggiori
rispetto a quelli di un altro antiossidante naturale (il tocoferolo) comunemente utilizzato
in cosmetica. Al momento questo estratto e'' stato commercializzato dall''azienda che ha
partecipato alla ricerca. È stato inoltre verificato, attraverso studi su soggetti con
diminuite capacita'' antiossidanti, il ruolo svolto dall''estratto di arance rosse nella
protezione dell''organismo dall''attacco dei radicali liberi generati dal fumo delle
sigarette. Cosi'' in un comunicato il Crea.(SEGUE) (Comunicati/Dire) 14:30 10-09-15
NNNN
(DIRE) Roma, 10 set. - La ricerca, effettuata su un gruppo di fumatori in buona salute, ha
dimostrato che, integrando la dieta con l''estratto aumentano i livelli degli antiossidanti
naturali nell''organismo, riducendone conseguentemente lo stress ossidativo. L''incontro
ha fornito l''occasione per affrontare il tema della tutela della biodiversita'' e della
crescente domanda di cibo di qualita'', le maggiori sfide cui l''agricoltura deve far fronte.
Alla qualita'' e salubrita'' della frutta e agli aspetti nutrizionali deve comunque
corrispondere una produzione sostenibile, con un ridotto uso di mezzi chimici e
manodopera, e una maggiore conservabilita'' dei frutti per evitare sprechi. Anche per
questo, particolare attenzione va dedicata alla conservazione della diversita'' genetica
delle specie coltivate che rappresenta una risorsa importante per far fronte ai bisogni
presenti e futuri dell''agricoltura. In quest''ottica, il miglioramento genetico in frutticoltura,
oggi, e'' sempre piu'' orientato verso il consumatore (frutti buoni, salutari e facili da
consumare). Partendo dalla biodiversita'' naturale delle singole specie sono state ottenute
diverse tipologie di frutto, in particolare per il pesco, grazie al sequenziamento del
genoma. Queste innovazioni hanno condotto a diversificare i prodotti e il modo di
consumare. "L''incontro di oggi intende contribuire al dibattito sul tema dell''agricoltura
sostenibile e della tutela della biodiversita'' nell''ottica di promuovere un cambiamento
profondo nei nostri sistemi agricoli e alimentari, ancora poco attenti alle questioni legate
all''ambiente. Elementi questi necessari a non ridurre la disponibilita'' dei vari alimenti,
perche'' il rischio verso cui andiamo incontro, e'' quello di non essere in grado di
soddisfare i futuri bisogni alimentari e di essere costretti, per farlo, a sfruttare aree piu''
fragili e svantaggiate. Queste riflessioni possono offrire, inoltre, ai consumatori la
possibilita'' di operare scelte piu'' consapevoli e orientate verso la qualita'' e la salubrita''
dei prodotti, tenendo quindi in considerazione gli aspetti nutrizionali legati ad una sana
alimentazione", spiega
Salvatore Parlato, Commissario Straordinario del Crea.
(Comunicati/Dire) 14:30 10-09-15 NNNN
La ricerca del CREA esplora le tante innovazioni racchiuse
in frutta e agrumi
Il CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi
dell'economia agraria) sta sviluppando attività di ricerca per
valorizzare la biodiversità genetica e migliorare la qualità
nutrizionale e salutistica della frutta e degli agrumi.
Di questo si è parlato all'incontro dello scorso 10 settembre 2015,
dal titolo: "La ricerca dà i suoi frutti: biodiversità, innovazione varietale e qualità di frutta e agrumi",
quinto dei dodici eventi aperti al pubblico, organizzati dal CREA ad Expo (Lounge Mipaaf, Cardo
Sud), per approfondire e celebrare la carta di Milano.
L'incontro ha fornito l'occasione per
affrontare il tema della tutela della
biodiversità
e
della
crescente
domanda di cibo di qualità, le maggiori
sfide cui l'agricoltura deve far fronte.
Alla qualità e salubrità della frutta e
agli
aspetti
nutrizionali
deve
comunque
corrispondere
una
produzione sostenibile, con un ridotto
uso di mezzi chimici e manodopera, e
una maggiore conservabilità dei frutti
per evitare sprechi.
Anche
per
questo,
particolare
attenzione
va
dedicata
alla
conservazione della diversità genetica
delle specie coltivate che rappresenta una risorsa importante per far fronte ai bisogni presenti e
futuri dell'agricoltura. In quest'ottica, il miglioramento genetico in frutticoltura, oggi, è sempre più
orientato verso il consumatore (frutti buoni, salutari e facili da consumare). Partendo dalla
biodiversità naturale delle singole specie sono state ottenute diverse tipologie di frutto, in
particolare per il pesco, grazie al sequenziamento del genoma. Queste innovazioni hanno condotto
a diversificare i prodotti e il modo di consumare.
Estratto di arance rosse
Il CREA ha, in quest'ambito di ricerca, realizzato una nuova tecnologia innovativa (mild
technology) per la trasformazione delle arance in succhi senza alterarne le caratteristiche.
Nello specifico questa tecnica, sfruttando la pastorizzazione del succo d'arancia a basse
temperature (36°C) e a moderate pressioni (300 bar), riduce la quantità di microbi e i danni termici
e ossidativi, consentendo la conservazione delle proprietà sensoriali, nutrizionali e organolettiche
della spremuta fresca fatta in casa. L'esperienza ha prodotto risultati duraturi perché alcune
aziende, attivando tale sistema di pastorizzazione, hanno immesso sul mercato spremute fresche
100 % di arance rosse con una durata commerciale di 20 giorni.
Altri studi hanno, inoltre, condotto alla creazione di nuove varietà di arance e di nuovi ibridi di
mandarini precoci e tardivi, che estendono il calendario di maturazione, i mesi cioè in cui sono
maturi naturalmente. Alcuni ibridi di mandarino sono di colore rosso, i primi esempi al mondo.
Impianto pilota per la pastorizzazione a freddo presso Centro ACM
Il CREA ha dimostrato, attraverso test sulla pelle, l'effetto foto-protettivo di un estratto di
arance rosse. Se introdotto in una crema, infatti, questo estratto ha una forte efficacia protettiva
nei confronti dei danni provocati dall'esposizione alle radiazioni UVB della pelle. Gli effetti protettivi
dell'estratto di arance rosse sembrano essere maggiori rispetto a quelli di un altro antiossidante
naturale (il tocoferolo) comunemente utilizzato in cosmetica. Al momento questo estratto è stato
commercializzato dall'azienda che ha partecipato alla ricerca.
E' stato inoltre verificato, attraverso studi su soggetti con diminuite capacità antiossidanti, il ruolo
svolto dall'estratto di arance rosse nella protezione dell'organismo dall'attacco dei radicali
liberi generati dal fumo delle sigarette. La ricerca, effettuata su un gruppo di fumatori in buona
salute, ha dimostrato che, integrando la dieta con l'estratto aumentano i livelli degli antiossidanti
naturali nell'organismo, riducendone conseguentemente lo stress ossidativo.
"L'incontro di oggi - ha spiegato Salvatore Parlato, Commissario Straordinario del CREA - intende
contribuire al dibattito sul tema dell'agricoltura sostenibile e della tutela della biodiversità nell'ottica
di promuovere un cambiamento profondo nei nostri sistemi agricoli e alimentari, ancora poco
attenti alle questioni legate all'ambiente. Elementi questi necessari a non ridurre la disponibilità dei
vari alimenti, perché il rischio verso cui andiamo incontro, è quello di non essere in grado di
soddisfare i futuri bisogni alimentari e di essere costretti, per farlo, a sfruttare aree più fragili e
svantaggiate. Queste riflessioni possono offrire, inoltre, ai consumatori la possibilità di operare
scelte più consapevoli e orientate verso la qualità e la salubrità dei prodotti, tenendo quindi in
considerazione gli aspetti nutrizionali legati ad una sana alimentazione".
Data di pubblicazione: 11/09/2015
Succhi d'arancia come fossero spremute
Agrumi, non solo a spicchi. Il Crea, Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi
dell'economia agraria, ha realizzato una nuova tecnologia (mild technology) per la
trasformazione delle arance in succhi senza alterarne le caratteristiche. La tecnica sfrutta
la pastorizzazione del succo [...]
30 Settembre 2015
Nell'arancia rossa il segreto per una pelle
sempre giovane
Il suo succo è ricco di antiossidanti: usato nelle creme di bellezza, protegge dagli eritemi e
dai danni del fumo
Buone da mangiare, buone da spalmare. Learance rosse sono un vero elisir di giovinezza per
la nostra pelle: il loro succo contiene infatti preziose sostanze antiossidanti capaci di
proteggere l'epidermide dai danni provocati dal sole e dal fumo delle sigarette. Lo hanno
scoperto i ricercatori del Crea, il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia
agraria, che nel loro centro di Acireale stanno proprio mettendo a punto una crema a base di
arance rosse.
Al centro dei loro studi ci sono tre varietà in particolare: arance Tarocco, Moro e
Sanguinello. Test di laboratorio hanno dimostrato che l'estratto concentrato di questi frutti
rossi ha un effetto foto-protettivo decisamente migliore rispetto ad un altro antiossidante
naturale, il tocoferolo, comunemente utilizzato in cosmetica.
«L'elisir di lunga vita per la pelle si chiama 'Roe', Red Orange Extract - spiega Paolo
Rapisarda, direttore del Crea Agrumi - ed è ottenuto dal succo e dai sottoprodotti della
trasformazione degli agrumi pigmentati, con circa il 20% di ingredienti attivi ricco in
antocianine, flavanoni, acidi idrossicinnamici e vitamina C, tutte sostanze antiossidanti
naturalmente presenti nel frutto fresco». La capacità antiradicalica del Roe è stata dimostrata
applicando l'estratto di arance rosse direttamente sulla pelle di alcuni volontari con eritemi
indotti da lampade Uv: il Roe è stato in grado in poco tempo di inibirli, evidenziando
un'ottima attività fotoprotettiva. In un altro studio è stata valutata anche l'attività
antinfiammatoria del Roe per la protezione dell'organismo dall'attacco dei radicali liberi
generati dal fumo delle sigarette e, anche in questo caso, i risultati ottenuti sono stati molto
incoraggianti. «L'estratto ha mostrato interessanti proprietà antinfiammatorie», aggiunge
Rapisarda. «Potrebbe avere un impiego dermatologico per uso topico e mitigare le
conseguenze di alcune patologie infiammatorie della pelle».
Comunicati | 10 Settembre 2015 | Fabio Ciarla
CREA: la ricerca migliora la qualità della
frutta e degli agrumi
Il CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) sta sviluppando attività
di ricerca per valorizzare la biodiversità genetica e migliorare la qualità nutrizionale e salutistica della
frutta e degli agrumi. Di questo si è parlato all’incontro di oggi “La ricerca dà i suoi frutti: biodiversità,
innovazione varietale e qualità di frutta e agrumi”, quinto dei dodici eventi aperti al pubblico, organizzati
dal CREA ad Expo (Lounge Mipaaf, Cardo Sud), per approfondire e celebrare la carta di Milano.
Il CREA ha, in quest’ambito di ricerca, realizzato una nuova tecnologia innovativa (mild technology) per
la trasformazione delle arance in succhi senza alterarne le caratteristiche. Nello specifico questa
tecnica, sfruttando la pastorizzazione del succo d’arancia a basse temperature (36°C) e a moderate
pressioni (300 bar), riduce la quantità di microbi e i danni termici e ossidativi, consentendo la
conservazione delle proprietà sensoriali, nutrizionali e organolettiche della spremuta fresca fatta in
casa. L’esperienza ha prodotto risultati duraturi perché alcune aziende, attivando tale sistema di
pastorizzazione, hanno immesso sul mercato spremute fresche 100 % di arance rosse con una durata
commerciale di 20 giorni.
Altri studi hanno, inoltre, condotto alla creazione di nuove varietà di arance e di nuovi ibridi di mandarini
precoci e tardivi, che estendono il calendario di maturazione, i mesi cioè in cui sono maturi
naturalmente. Alcuni ibridi di mandarino sono di colore rosso, i primi esempi al mondo.
Il CREA ha dimostrato, attraverso test sulla pelle, l’effetto foto-protettivo di un estratto di arance rosse.
Se introdotto in una crema, infatti, questo estratto ha una forte efficacia protettiva nei confronti dei danni
provocati dall’esposizione alle radiazioni UVB della pelle. Gli effetti protettivi dell’estratto di arance
rosse sembrano essere maggiori rispetto a quelli di un altro antiossidante naturale (il tocoferolo)
comunemente utilizzato in cosmetica. Al momento questo estratto è stato commercializzato
dall’azienda che ha partecipato alla ricerca. È stato inoltre verificato, attraverso studi su soggetti con
diminuite capacità antiossidanti, il ruolo svolto dall’estratto di arance rosse nella protezione
dell’organismo dall’attacco dei radicali liberi generati dal fumo delle sigarette. La ricerca, effettuata su
un gruppo di fumatori in buona salute, ha dimostrato che, integrando la dieta con l’estratto aumentano i
livelli degli antiossidanti naturali nell’organismo, riducendone conseguentemente lo stress ossidativo.
L’incontro ha fornito l’occasione per affrontare il tema della tutela della biodiversità e della crescente
domanda di cibo di qualità, le maggiori sfide cui l’agricoltura deve far fronte. Alla qualità e salubrità della
frutta e agli aspetti nutrizionali deve comunque corrispondere una produzione sostenibile, con un ridotto
uso di mezzi chimici e manodopera, e una maggiore conservabilità dei frutti per evitare sprechi. Anche
per questo, particolare attenzione va dedicata alla conservazione della diversità genetica delle specie
coltivate che rappresenta una risorsa importante per far fronte ai bisogni presenti e futuri
dell’agricoltura. In quest’ottica, il miglioramento genetico in frutticoltura, oggi, è sempre più orientato
verso il consumatore (frutti buoni, salutari e facili da consumare). Partendo dalla biodiversità naturale
delle singole specie sono state ottenute diverse tipologie di frutto, in particolare per il pesco, grazie al
sequenziamento del genoma. Queste innovazioni hanno condotto a diversificare i prodotti e il modo di
consumare.
“L’incontro di oggi – ha spiegato Salvatore Parlato, Commissario Straordinario del CREA – intende
contribuire al dibattito sul tema dell’agricoltura sostenibile e della tutela della biodiversità nell’ottica di
promuovere un cambiamento profondo nei nostri sistemi agricoli e alimentari, ancora poco attenti alle
questioni legate all’ambiente. Elementi questi necessari a non ridurre la disponibilità dei vari alimenti,
perché il rischio verso cui andiamo incontro, è quello di non essere in grado di soddisfare i futuri bisogni
alimentari e di essere costretti, per farlo, a sfruttare aree più fragili e svantaggiate. Queste riflessioni
possono offrire, inoltre, ai consumatori la possibilità di operare scelte più consapevoli e orientate verso
la qualità e la salubrità dei prodotti, tenendo quindi in considerazione gli aspetti nutrizionali legati ad
una sana alimentazione”.
Arriva la spremuta d’arancia che rimane
sempre fresca per 20 giorni
Tecnologia del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia
agraria riduce danni termici e ossidativi
10 settembre 2015 19:12 - Peppe Caridi
Al via una nuova tecnologia per la trasformazione delle arance in succhi senza alterarne le
caratteristiche. A firmarla e’ il Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia
agraria) che sta sviluppando varie attivita’ di ricerca, presentate oggi ad Expo, per valorizzare la
biodiversita’ genetica e migliorare la qualita’ nutrizionale e salutistica della frutta e degli agrumi.
Sfruttando la pastorizzazione del succo d’arancia a basse temperature (36 C) e a moderate pressioni
(300 bar), questo sistema riduce la quantita’ di microbi e i danni termici e ossidativi, consentendo la
conservazione delle proprieta’ sensoriali,
nutrizionali e organolettiche della spremuta
fresca fatta in casa.
L’esperienza ha prodotto risultati duraturi
perche’ alcune aziende, attivando tale sistema
di
pastorizzazione,
hanno
immesso
sul
mercato spremute fresche 100% di arance
rosse, con una durata commerciale di 20
giorni. Altri studi hanno portato alla creazione
di nuove varieta’ di arance e di nuovi ibridi di
mandarini precoci e tardivi di colore rosso che
estendono il calendario di maturazione. Alla
qualita’ e salubrita’ della frutta e agli aspetti
nutrizionali deve comunque corrispondere una produzione sostenibile, precisa il Crea, con un
ridotto uso di mezzi chimici e manodopera e una maggiore conservabilita’ dei frutti per evitare
sprechi. Anche per questo, l’ente si dedica alla conservazione della diversita’ genetica delle
coltivazioni, una risorsa importante per far fronte alle necessita’ dell’agricoltura. In quest’ottica, il
miglioramento genetico in frutticoltura, oggi, e’ sempre piu’ orientato verso il consumatore, con
frutti buoni, salutari e facili da consumare.
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Agrumi e frutta, la ricerca del Crea per
migliorare la qualità
Sono state presentate a Expo le ricerche attivate dal Crea sui
temi dell’innovazione varietale e del miglioramento della
qualità della frutta e degli agrumi
Redazione 10 settembre 2015
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NEWS IN EVIDENZA
Il Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) sta
sviluppando attività di ricerca per valorizzare la biodiversità genetica e migliorare la
qualità nutrizionale e salutistica della frutta e degli agrumi. Queste attività sono state
presentate all’interno di un incontro tenutosi il 10 settembre a Expo Milano 2015, e
dedicato a “La ricerca dà i suoi frutti: biodiversità, innovazione varietale e qualità di frutta
e agrumi”.
Il Crea ha, in quest’ambito di ricerca, realizzato una nuova tecnologia innovativa (mild
technology) per la trasformazione delle arance in succhi senza alterarne le
caratteristiche. Nello specifico questa tecnica, sfruttando la pastorizzazione del succo
d’arancia a basse temperature (36°C) e a moderate pressioni (300 bar), riduce la
quantità di microbi e i danni termici e ossidativi, consentendo la conservazione delle
proprietà sensoriali, nutrizionali e organolettiche della spremuta fresca fatta in casa.
L’esperienza ha prodotto risultati duraturi perché alcune aziende, attivando tale sistema di
pastorizzazione, hanno immesso sul mercato spremute fresche 100 % di arance rosse con
una durata commerciale di 20 giorni.
Altri studi hanno, inoltre, condotto alla creazione di nuove varietà di arance e di
nuoviibridi di mandarini precoci e tardivi, che estendono il calendario di
maturazione, i mesi cioè in cui sono maturi naturalmente. Alcuni ibridi di mandarino sono
di colore rosso, i primi esempi al mondo.
Attraverso test sulla pelle, i ricercatori hanno dimostrato l’effetto foto-protettivo di un
estratto di arance rosse. Se introdotto in una crema, infatti, questo estratto ha una
forte efficacia protettiva nei confronti dei danni provocati dall’esposizione alle radiazioni
UVB della pelle. Gli effetti protettivi dell’estratto di arance rosse sembrano essere maggiori
rispetto a quelli di un altro antiossidante naturale (il tocoferolo) comunemente utilizzato in
cosmetica. Al momento questo estratto è stato commercializzato dall’azienda che ha
partecipato alla ricerca. È stato inoltre verificato, attraverso studi su soggetti con diminuite
capacità antiossidanti, il ruolo svolto dall’estratto di arance rosse nella protezione
dell’organismo dall’attacco dei radicali liberi generati dal fumo delle sigarette. La ricerca,
effettuata su un gruppo di fumatori in buona salute, ha dimostrato che, integrando la dieta
con l’estratto aumentano i livelli degli antiossidanti naturali nell’organismo, riducendone
conseguentemente lo stress ossidativo.
“L’incontro di oggi – ha spiegato Salvatore Parlato, Commissario Straordinario del Crea –
intende contribuire al dibattito sul tema dell’agricoltura sostenibile e della tutela della
biodiversità nell’ottica di promuovere un cambiamento profondo nei nostri sistemi agricoli
e alimentari, ancora poco attenti alle questioni legate all’ambiente. Elementi questi
necessari a non ridurre la disponibilità dei vari alimenti, perché il rischio verso cui
andiamo incontro, è quello di non essere in grado di soddisfare i futuri bisogni alimentari e
di essere costretti, per farlo, a sfruttare aree più fragili e svantaggiate. Queste riflessioni
possono offrire, inoltre, ai consumatori la possibilità di operare scelte più consapevoli e
orientate verso la qualità e la salubrità dei prodotti, tenendo quindi in considerazione gli
aspetti nutrizionali legati ad una sana alimentazione”.
Nuovi studi Crea, i mandarini si tingono di rosso
10 set 2015 14:09
Anche i mandarini si tingono di rosso. Ed è la prima volta al mondo. E' stato uno dei
risultati annunciati dal Crea, il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi
dell’economia agraria, nell'ambito di studi realizzati per valorizzare la biodiversità genetica
e migliorare la qualità nutrizionale e salutistica della frutta e degli agrumi. I ricercatori del
Crea hanno prodotto infatti nuove varietà di arance e di nuovi ibridi di mandarini, precoci
e tardivi, che estendono il calendario di maturazione, i mesi cioè in cui sono maturi
naturalmente ed alcuni ibridi di mandarino sono di colore rosso. – adnkronos.com
Agricoltura: CREA, ricerca per migliorare
qualita' agrumi
Il CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi
dell'economia agraria) sta sviluppando attivita' di ricerca per
valorizzare la biodiversita' genetica e migliorare la qualita'
nutrizionale e salutistica della frutta e degli agrumi. Di
questo si e' parlato all'incontro di oggi "La ricerca da' i suoi
frutti: biodiversita', innovazione varietale e qualita' di frutta e
agrumi", quinto dei dodici eventi aperti al pubblico,
organizzati dal CREA ad Expo (Lounge Mipaaf, Cardo Sud), per approfondire e celebrare la carta di
Milano. Il CREA ha, in quest'ambito di ricerca, realizzato una nuova tecnologia innovativa (mild
technology) per la trasformazione delle arance in succhi senza alterarne le caratteristiche. Nello
specifico questa tecnica, sfruttando la pastorizzazione del succo d'arancia a basse temperature (36C) e
a moderate pressioni (300 bar), riduce la quantita' di microbi e i danni termici e ossidativi, consentendo
la conservazione delle proprieta' sensoriali, nutrizionali e organolettiche della spremuta fresca fatta in
casa. L'esperienza ha prodotto risultati duraturi perche' alcune aziende, attivando tale sistema di
pastorizzazione, hanno immesso sul mercato spremute fresche 100 % di arance rosse con una durata
commerciale di 20 giorni. Altri studi hanno, inoltre, condotto alla creazione di nuove varieta' di arance e
di nuovi ibridi di mandarini precoci e tardivi, che estendono il calendario di maturazione, i mesi cioe' in
cui sono maturi naturalmente. Alcuni ibridi di mandarino sono di colore rosso, i primi esempi al mondo.Il
CREA ha dimostrato, attraverso test sulla pelle, l'effetto foto-protettivo di un estratto di arance rosse. Se
introdotto in una crema, infatti, questo estratto ha una forte efficacia protettiva nei confronti dei danni
provocati dall'esposizione alle radiazioni UVB della pelle. Gli effetti protettivi dell'estratto di arance
rosse sembrano essere maggiori rispetto a quelli di un altro antiossidante naturale (il tocoferolo)
comunemente utilizzato in cosmetica. Al momento questo estratto e' stato commercializzato
dall'azienda che ha partecipato alla ricerca. E' stato inoltre verificato, attraverso studi su soggetti con
diminuite capacita' antiossidanti, il ruolo svolto dall'estratto di arance rosse nella protezione
dell'organismo dall'attacco dei radicali liberi generati dal fumo delle sigarette. La ricerca, effettuata su
un gruppo di fumatori in buona salute, ha dimostrato che, integrando la dieta con l'estratto aumentano i
livelli degli antiossidanti naturali nell'organismo, riducendone conseguentemente lo stress ossidativo.
L'incontro ha fornito l'occasione per affrontare il tema della tutela della biodiversita' e della crescente
domanda di cibo di qualita', le maggiori sfide cui l'agricoltura deve far fronte. Alla qualita' e salubrita'
della frutta e agli aspetti nutrizionali deve comunque corrispondere una produzione sostenibile, con un
ridotto uso di mezzi chimici e manodopera, e una maggiore conservabilita' dei frutti per evitare sprechi.
Anche per questo, particolare attenzione va dedicata alla conservazione della diversita' genetica delle
specie coltivate che rappresenta una risorsa importante per far fronte ai bisogni presenti e futuri
dell'agricoltura. In quest'ottica, il miglioramento genetico in frutticoltura, oggi, e' sempre piu' orientato
verso il consumatore (frutti buoni, salutari e facili da consumare). Partendo dalla biodiversita' naturale
delle singole specie sono state ottenute diverse tipologie di frutto, in particolare per il pesco, grazie al
sequenziamento del genoma. Queste innovazioni hanno condotto a diversificare i prodotti e il modo di
consumare. "L'incontro di oggi - ha spiegato Salvatore Parlato, commissario straordinario del CREA intende contribuire al dibattito sul tema dell'agricoltura sostenibile e della tutela della biodiversita'
nell'ottica di promuovere un cambiamento profondo nei nostri sistemi agricoli e alimentari, ancora poco
attenti alle questioni legate all'ambiente. Elementi questi necessari a non ridurre la disponibilita' dei vari
alimenti, perche' il rischio verso cui andiamo incontro, e' quello di non essere in grado di soddisfare i
futuri bisogni alimentari e di essere costretti, per farlo, a sfruttare aree piu' fragili e svantaggiate. Queste
riflessioni possono offrire, inoltre, ai consumatori la possibilita' di operare scelte piu' consapevoli e
orientate verso la qualita' e la salubrita' dei prodotti, tenendo quindi in considerazione gli aspetti
nutrizionali legati ad una sana alimentazione".
La spremuta d'arancia CREA ha una shelf life migliore
Il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria ha dimostrato
come l'utilizzo delle mild technology possa migliorare la conservazione delle proprietà
sensoriali, nutrizionali e organolettiche della spremuta fresca
pubblicato in: produzione di origine vegetale
11.09.2015
Il CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) sta sviluppando attività di
ricerca per migliorare la qualità nutrizionale e salutistica della frutta e degli agrumi e valorizzare la
biodiversità genetica. I risultati sono stati illustrati durante l’incontro La ricerca dà i suoi frutti: biodiversità,
innovazione varietale e qualità di frutta e agrumi, quinto dei dodici eventi aperti al pubblico, organizzati dal
CREA ad Expo (Lounge Mipaaf, Cardo Sud), per approfondire concretamente la carta di Milano.
In quest’ambito di ricerca è stata realizzata una tecnologia innovativa (mild technology) per la trasformazione
delle arance in succhi senza alterarne le caratteristiche. Nello specifico questa tecnica, sfruttando la
pastorizzazione del succo d’arancia a basse temperature (36°C) e a moderate pressioni (300 bar), riduce la
quantità di microbi e i danni termici e ossidativi, consentendo la conservazione delle proprietà sensoriali,
nutrizionali e organolettiche della spremuta fresca fatta in casa. L’esperienza ha prodotto risultati duraturi
perché alcune aziende, attivando tale sistema di pastorizzazione, hanno immesso sul mercato spremute
fresche 100% di arance rosse con una durata commerciale di 20 giorni.
In altri studi sono stati creati nuove varietà di arance e nuovi ibridi di mandarini precoci e tardivi, che
estendono il calendario di maturazione. Alcuni ibridi di mandarino sono di colore rosso, primi esempi al
mondo.
Il CREA ha dato anche conto di test sulla pelle che hanno dimostrato l’effetto foto-protettivo di un estratto di
arance rosse. Se introdotto in una crema, infatti, questo estratto ha una forte efficacia protettiva nei confronti
dei danni provocati dall’esposizione alle radiazioni UVB della pelle. Gli effetti protettivi dell’estratto di arance
rosse sembrano essere maggiori rispetto a quelli di un altro antiossidante naturale (il tocoferolo)
comunemente utilizzato in cosmetica. Al momento questo estratto è stato commercializzato dall’azienda che
ha partecipato alla ricerca. È stato inoltre verificato, attraverso studi su soggetti con diminuite capacità
antiossidanti, il ruolo svolto dall’estratto di arance rosse nella protezione dell’organismo dall’attacco dei
radicali liberi generati dal fumo delle sigarette. La ricerca, effettuata su un gruppo di fumatori in buona salute,
ha dimostrato che, integrando la dieta con l’estratto aumentano i livelli degli antiossidanti naturali
nell’organismo, riducendone conseguentemente lo stress ossidativo.
Un estratto di arance rosse per proteggere la
pelle
Nuovi filoni di attività per valorizzare la biodiversità genetica e migliorare la qualità
nutrizionale e salutistica della frutta e degli agrumi: dalla mild technology alla
cosmetica. Esaltare le proprietà salutistiche grazie alla ricerca
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Il CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) sta sviluppando attività
di ricerca per valorizzare la biodiversità genetica e migliorare la qualità nutrizionale e salutistica della
frutta e degli agrumi.
Alla qualità e salubrità della frutta e agli
aspetti nutrizionali deve comunque
corrispondere una produzione sostenibile,
con un ridotto uso di mezzi chimici e
manodopera, e una maggiore conservabilità
dei frutti per evitare sprechi. Anche per
questo, particolare attenzione va dedicata alla
conservazione della diversità genetica delle
specie coltivate che rappresenta una risorsa
importante per far fronte ai bisogni presenti e
futuri dell’agricoltura. In quest’ottica, il
miglioramento genetico in frutticoltura, oggi,
è sempre più orientato verso il consumatore (frutti buoni, salutari e facili da consumare). Partendo dalla
biodiversità naturale delle singole specie sono state ottenute diverse tipologie di frutto, in particolare
per il pesco, grazie al sequenziamento del genoma. Queste innovazioni hanno condotto a diversificare i
prodotti e il modo di consumare.
Il CREA ha, in quest’ambito di ricerca, realizzato una nuova tecnologia innovativa (mild technology) per
la trasformazione delle arance in succhi senza alterarne le caratteristiche. Nello specifico questa tecnica,
sfruttando la pastorizzazione del succo d’arancia a basse temperature (36°C) e a moderate pressioni
(300 bar), riduce la quantità di microbi e i danni termici e ossidativi, consentendo la conservazione
delle proprietà sensoriali, nutrizionali e organolettiche della spremuta fresca fatta in casa. L’esperienza
ha prodotto risultati duraturi perché alcune aziende, attivando tale sistema di pastorizzazione, hanno
immesso sul mercato spremute fresche 100 % di arance rosse con una durata commerciale di 20 giorni.
Altri studi hanno, inoltre, condotto alla creazione di nuove varietà di arance e di nuovi ibridi di
mandarini precoci e tardivi, che estendono il calendario di maturazione, i mesi cioè in cui sono maturi
naturalmente. Alcuni ibridi di mandarino sono di colore rosso, i primi esempi al mondo.
Il CREA ha dimostrato, attraverso test sulla pelle, l’effetto foto-protettivo di un estratto di arance rosse.
Se introdotto in una crema, infatti, questo estratto ha una forte efficacia protettiva nei confronti dei
danni provocati dall’esposizione alle radiazioni UVB della pelle. Gli effetti protettivi dell’estratto di
arance rosse sembrano essere maggiori rispetto a quelli di un altro antiossidante naturale (il tocoferolo)
comunemente utilizzato in cosmetica. Al momento questo estratto è stato commercializzato dall’azienda
che ha partecipato alla ricerca. È stato inoltre verificato, attraverso studi su soggetti con diminuite
capacità antiossidanti, il ruolo svolto dall’estratto di arance rosse nella protezione dell’organismo
dall’attacco dei radicali liberi generati dal fumo delle sigarette. La ricerca, effettuata su un gruppo di
fumatori in buona salute, ha dimostrato che, integrando la dieta con l’estratto aumentano i livelli degli
antiossidanti naturali nell’organismo, riducendone conseguentemente lo stress ossidativo.
di C. S.
Pelle, l’estratto di arancia rossa contro
eritemi e radicali liberi?
Le arance rosse come nuovo presidio della salute della pelle? I danni da eritemi e infiammazioni
causate dal fumo di sigaretta potrebbero essere trattati con il succo dei gustosi agrumi di Sicilia? A
quest’ipotesi sta lavorando il Crea, il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia
agraria. Il centro sta elaborando uno studio per valorizzare la biodiversità genetica delle arance
rosse non solo per esaltarne il gusto ma anche per le sue proprietà salutistiche.
Come spiegano gli esperti del Crea, il toccasana per la pelle sarebbe il Roe, ovvero il Red orange
extract, l’estratto delle arance rosse ottenuto dal succo e dai sottoprodotti della trasformazione
degli agrumi. Sono stati condotti dei test sull’epidermide che ne dimostrerebbero l’effetto fotoprotettivo nel trattamento di eritemi causati dalle lampade Uv. Tutto merito degli ingredienti attivi
presenti nel succo in una quantità pari al 20%: antocianine, flavanoni, acidi idrossicinnamici e
l’immancabile vitamina C.
Un secondo studio invece ha esaminato l’attività antinfiammatoria dell’estratto di arance
rosse efficace come antiossidante contro i radicali liberi generati dal fumo di sigaretta.
Vitamine e antiossidanti fanno bene se assunte con
l’alimentazione
Secondo il professor Marcello Monti, responsabile di Dermatologia dell’Ospedale di Ricerca
Humanitas, l’estratto di arance rosse, pur essendo ricco di sostanze antiossidanti, non porta alcun
beneficio alla pelle se usato per la produzione di creme o lozioni. «La pelle è un organo di difesa,
non di assorbimento, quindi le sue cellule tendono ad eliminare e non ad assorbire le sostanze
antiossidanti o le vitamine che entrano in contatto con la pelle», spiega il professore.
«Queste sostanze, come la vitamina C contenuta negli agrumi o le altre vitamine, il betacarotene e
gli antiossidanti, possono risultare benefiche anche per la pelle ma solo se assunte tramite
l’alimentazione e metabolizzate dall’organismo. Il consiglio è di mangiare agrumi o di berne il
succo per godere delle proprietà che hanno e di ricorrere a trattamenti specifici dermatologici per
gli eritemi», conclude il professor Monti.
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