Francia. L’epidemia di influenza aviaria (EDISAN, 21 dicembre 2015) Evoluzione. - Il 24 novembre è stata confermata l’esistenza di un focolaio di influenza aviaria in Dordogne. - Il 2 dicembre, in questo stesso dipartimento sono stati notificati altri due focolai. - L’11 dicembre, il Ministero dell’agricoltura ha notificato in totale 13 focolai in 5 dipartimenti del SudOvest: Dordogne, Landes, Gers, Pyrénées-Atlantiques, Haute-Vienne. - Il 16 dicembre il Ministero dell’agricoltura ha indicato un totale di 30 focolai con alcuni nuovi nei dipartimenti di Dordogne, Landes, Gers e Pyrénées-Atlantiques. La mappa di distribuzione dei casi di questi diversi focolai si trova in [1]. - Il 18 dicembre, il numero di focolai aviari è aumentato, passando a 42 focolai in 6 dipartimenti. Il riferimento citato del Ministero dell’agricoltura [2] fornisce tutti i dettagli sulle loro posizioni e caratteristiche. Il dipartimento di Landes è stato il più colpito (18 focolai), seguito da quello di Dordogne (12), Gers (6), Pyrénées-Atlantiques (4), Haute-Vienne (1), Hautes-Pyrénées (1). A seconda dei casi, sono interessati tutti i tipi di uccelli: galline, polli, anatre, oche, faraone… Il Ministero dell’agricoltura indica che ci sono focolai di influenza aviaria “altamente patogeni” (HP), essendo stati identificati alcuni sotto-tipi di virus HP (H5N1, H5N9, H5N2) (a volte due sotto-tipi diversi nello stesso focolaio), però con tassi di attacco diversi per uno stesso sotto-tipo, in particolare per H5N2 il cui potere patogeno si è dimostrato molto variabile. Per alcuni focolai, i sotto-tipi virali sono ancora in fase di identificazione. Secondo l’OIE, sono stati rilevati altri 3 focolai di influenza aviaria, causati da un virus debolmente patogeno (sotto-tipo H5N3), uno nei Pyrénées-Atlantiques, due nelle Landes. Questi non compaiono nella lista dei 42 focolai elencati in [2]. Ogni volta che dei virus altamente patogeni sono stati in causa, è stato abbattuto tutto il pollame, indipendentemente dal tasso di attacco: in totale sono stati eliminati 100.000 volatili. Il 18 dicembre il Ministero dell’agricoltura ha ampliato da 5 a 8 dipartimenti (Dordogne, Landes, Gers, Pyrénées-Atlantiques, Haute-Vienne, Gironde, Hautes-Pyrénées, Lot-et-Garonne) una zona definita “zona di restrizione”, coinvolgendo anche alcuni comuni di altri due dipartimenti (più comuni di Lot e uno di Charente). Le misure di biosicurezza prese in tutta la zona di restrizione completano quelle stabilite dal regolamento europeo. [1] [5] Il ministero dell’agricoltura precisa che il carattere altamente patogeno di una fonte aviaria non implica il suo carattere patogeno per gli umani. In effetti, tra i virus aviari HP identificati: - il sotto-tipo H5N1 ha esercitato effetti patogeni sull'uomo in Asia e in Egitto in caso di esposizione al pollame infetto, ma i ceppi che sono stati appena individuati in Francia non derivano da là; - solo una nuova variante del virus aviario H5N9 presente in Cina è stata finora responsabile di rari casi infezione umana in questo paese; - il virus H5N2 sembra privo di patogenicità per l’uomo. Il ministero ricorda anche che “il consumo di carne, paté di fegato e uova non è pericoloso per questa malattia”. Le origini dell’epidemia non sono ancora state chiarite. Le due ipotersi più probabili sono la circolazione tra il pollame di un virus dell’influenza aviaria poco patogeno che è mutato nel pollame stesso in virus altamente patogeno, e meno probabilmente la circolazione nell’avifauna di un virus poco patogeno che è mutato nel pollame in virus altamente patogeno. FONTI 1. Le Point, 18 dicembre. http://www.lepoint.fr/societe/grippe-aviaire-huit-departements-heritent-de-nouvelles-restrictions-1812-2015-2003768_23.php 2. Ministero dell’agricoltura http://agriculture.gouv.fr/influenza-aviaire-la-situation-actuelle-en-france 3. OIE-Whaid Interface, Weekly disease information, n. del 17 dicembre. http://www.oie.int/wahis_2/public/wahid.php/Diseaseinformation/WI 4. Le Monde, 19 dicembre. http://www.lemonde.fr/economie/article/2015/12/19/grippe-aviaire-42-foyers-dans-six-departements_4835098_3234.html 5. Ministero dell’agricoltura, 18 dicembre. http://agriculture.gouv.fr/influenza-aviaire-renforcement-du-cadre-sanitaire-de-lutte 6. Anses, 14 dicembre. https://www.anses.fr/fr/system/files/SANT2015sa0241.pdf