Comunicato n° 14 2 febbraio 2004 Ministero della Salute UFFICIO STAMPA Influenza aviaria, vigilanza attiva del CCM Il Comitato per le emergenze sanitarie, insediato dal Ministro della Salute Girolamo Sirchia presso il Centro per il controllo delle malattie (CCM) sta valutando con attenzione la situazione internazionale dell’influenza aviaria. Per quanto riguarda in particolare i due casi della Germania, si tratta di diagnosi sospetta, al momento non confermata virologicamente. Il Ministro Sirchia ha comunque da tempo riattivato il sistema di canali sanitari aeroportuali nei due aeroporti italiani (Roma-Fiumicino e Milano-Malpensa) ove arrivano i voli diretti dalla Cina e dall’estremo oriente in funzione della prevenzione della SARS. Tale sistema di controllo è in grado di individuare immediatamente anche i casi importati di sospetta influenza dei polli, di disporre l’isolamento e il controllo presso le strutture sanitarie attrezzate per l’assistenza degli stessi e procedere agli opportuni controlli di laboratorio. Negli altri aeroporti nazionali esiste un sistema di informazione per i passeggeri provenienti da paesi extra-comunitari, con l’indicazione delle strutture cui devono rivolgersi nel caso che, dopo il viaggio, manifestassero una malattia respiratoria acuta febbrile simil-influenzale. Inoltre i laboratori nazionali di riferimento e quelli individuati dalle Regioni per la diagnostica virologica delle polmoniti sono attrezzati per diagnosticare in tempi brevi anche i casi di influenza dei polli. E’ opportuno infine ricordare che la trasmissione del virus dell’influenza aviaria, dagli animali all’uomo, avviene soltanto in condizioni di diretto contatto con animali ammalati, e quindi attualmente solo nei paesi del sud-est asiatico, ed in assenza di misure di protezione individuale da parte del personale degli allevamenti. Si tratta comunque di una evenienza molto rara come documentato dall’esperienza mondiale di diversi anni. Si ribadisce inoltre che non vi è alcun rischio nel consumo di carne nel nostro Paese. La trasmissione del virus dell’influenza dei polli da uomo ammalato ad altro uomo non è stata fino ad ora mai documentata. Il rischio di una possibile ricombinazione genetica tra virus dell’uomo e virus dei polli con emergenza di un nuovo virus adattato all’uomo è solo potenziale e al momento non vi è evidenza in merito. Gli esperti del Ministero della Salute hanno comunque previsto anche questa ipotesi e predisposto un piano per fronteggiare un’eventuale pandemia di influenza umana.