OBBIETTIVI Conoscere ed utilizzare i farmaci antalgici OBBIETTIVI TERAPIA Riduzione/abolizione dolore a riposo Riduzione/abolizione del dolore in posizione eretta o movimento Aumento ore di sonno libere dal dolore 10 REGOLE PER L’USO ANALGESICI 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) Utilizzare la via orale Somministrare a ore fisse Seguire una sequenza nella somministrazione dei farmaci Individualizzare i trattamenti Dettagliare la posologia Controllare frequentemente i risultati Usare adeguate associazioni farmacologiche Essere a conoscenza delle controindicazioni ed effetti collaterali 9) Impiegare utilmente i farmaci adiuvanti 10) Non usare mai i farmaci placebo SCALA OMS PER IL DOLORE CRONICO Libertà dal dolore Oppioidi Oppioidi per per dolore dolore moderato-severo moderato-severo ±± Non Non oppioidi oppioidi ±± Adiuvanti Adiuvanti 3 Dolore che persiste o cresce Oppioidi Oppioidi per per dolore dolore lieve-moderato lieve-moderato ±± Non Non oppioidi oppioidi ±± Adiuvanti Adiuvanti 2 Dolore che persiste o cresce Non oppioidi ±± Adiuvanti 1 Le terapie mediche rimangono il fondamento per la gestione del Dolore The World Health Organization Ladder for Chronic Cancer Pain Management Strategia terapeutica antalgica recente SCALA WHO 70% - 805 APPROCCIO A 3 GRADINI INTOLLERANZA O INEFFICACIA DEGLI OPPIACEI DEL 3° GRADINO ROTAZIONE OPPIOIDI 10% - 20% PASSAGGIO AD ALTRA MOLECOLA IN DOSI EQUIANALGESICHE PASSAGGIO AD ALTRA VIA DI SOMMINISTRAZIONE PASSAGGIO AD ALTEA MOLECOLA ED ALTRA VIA DOLORE RESISTENTE DOPO ROTAZIONE FARMACO E VIA SOMMINISTR. APPROCCIO INVASIVO 2%- 5% CON IDONEO ADEGUAMENTO POSOLOGICO CON IDONEA TERAPIA DI SALVATAGGIO CON IDONEA TERAPIA CON FARMACI ADIUVANTI Trattamento farmacologico La sostituzione di un farmaco con un altro, nell’ambito della stessa categoria, dovrebbe essere sperimentata prima di cambiare completamente terapia: Iniziare con schemi terapeutici più semplici e meno invasivi Dolore lieve/moderato: aspirina, paracetamolo, FANS (scala WHO Step 1) Dolore persistente o aumentato: oppioide debole (scala WHO Step 2) Dolore persistente o moderato/severo: aumentare la dose o la potenza dell’oppioide (scala WHO Step 3) DURATA USO FARMACI SCALA ANTALGICA OMS Primo gradino 20 giorni Secondo gradino 20 – 25 giorni Terzo gradino 20 – 45 giorni SCALA OMS PER IL DOLORE CRONICO 3 2 Dolore che persiste o cresce Non oppioidi ±± Adiuvanti 1 Le terapie mediche rimangono il fondamento per la gestione del Dolore The World Health Organization Ladder for Chronic Cancer Pain Management 1° GRADINO FANS – PARACETAMOLO 1° GRADINO FANS – PARACETAMOLO Da soli nel dolore lieve – moderato Come FARMACI ADIUVANTI, in associazione con oppiodi deboli e/o forti, nel dolore moderato o forte Nonostante l’uso estensivo, non esistono studi controllati sul loro uso cronico nel dolore da cancro 1° GRADINO FANS CONSUMO FANS CONSUMO FANS L’ Italia utilizza molto i FANS (68% delle persone con dolore cronico ) risultando seconda solo alla Polonia (71%) ; se ai FANS si accorpano i coxib (7%) l’Italia diventa il paese dove questi farmaci vengono utilizzati più frequentemente. Al contrario, non vengono usati quasi per nulla gli oppiacei forti, e sono prescritti scarsamente gli oppiacei deboli ed il paracetamolo Breivik 1° GRADINO FANS DOVE AGISCONO: LIVELLO PERIFERICO LIVELLO SPINALE LIVELLO CENTRALE FANS Sono particolarmente importanti nel dolore osseo metastatico, poiché le cellule tumorali, ivi localizzate, producono una grande quantità di prostaglandine. Gli effetti collaterali sono da collegarsi all'inibizione della ciclossigenasi: infatti non sono condivisi dal paracetamolo, che è un potente inibitore dell'enzima solo a livello cerebrale e non nel resto dell'organismo Il meccanismo d'azione comune a tutti, con parziale eccezione per il paracetamolo, è l'inibizione della ciclossigenasi, con conseguente blocco della produzione di prostacicline, prostaglandine (PGGE2 e PGF2 alfa) e trombossano. Riducono la sintesi delle prostaglandine renali vasodilatatrici, con riduzione del flusso ematico renale, e conseguente ritenzione idrica e salina. FANS Gli effetti collaterali renali sono simili sia per i composti selettivi che quelli non selettivi Possono precipitare il broncospasmo nel 20 % dei pazienti asmatici. L'inibizione della funzione piastrinica (irreversibile con l'ASA e reversibile con i FANS) nella pratica oncologica è rilevante solo in presenza di gravi coagulopatie. I farmaci che non agiscono sulle COX 1 NON modificano il tempo di sanguinamento in modo clinicamente rilevante. Frequenti disturbi del ritmo veglia - sonno FANS HANNO EFFETTO TETTO AUMENTANDO LE DOSI AUMENTANO GLI EFFETTI COLLATERALI NON QUELLI TERAPEUTICI LE ASSOCIAZIONI FANS AUMENTANO GLI EFFETTI COLLATERALI, NON L’ AZIONE ANALGESICA DOSI INFERIORI ALLE DOSI PIENE, NON SONO ESENTI DA EFFETTI COLLATERALI FANS 1. Quando i FANS sono utilizzati per indicazioni analoghe ed a dosi equivalenti, sono sostanzialmente simili in efficacia 2. La Guida all’uso dei farmaci riporta che il 60% dei pazienti è sensibile ad ogni tipo di FANS; dei restanti alcuni che non rispondono ad un farmaco possono trovare giovamento dall’uso di un altro 3. I FANS determinano effetto sia analgesico che antinfiammatorio che li rende particolarmente utili nella terapia del dolore cronico di tipo flogistico. Pertanto, sebbene il paracetamolo possa fornire un controllo analgesico adeguato nell’artrosi , i FANS sembrano più efficaci di tale farmaco e sono preferiti dai pazienti nelle artriti infiammatorie ed in alcuni casi di artrosi avanzata. 4. Possono, inoltre giovare in condizioni molto meno definite, come lombalgia e le malattie dei tessuti moli Libro Italiano di Cure Palliative II edizione Poletto Editore SCELTA DEL FANS 1) EMIVITA PLASMATICA, optando per quelli con emivita più corta, e comunque inferiore alle sei ore, per poter effettuare i necessari aggiustamenti di dosaggio. 2) EVITARE I COMPOSTI PIÙ RECENTI di cui non si conoscono ancora gli effetti collaterali a lungo termine 3) INIZIARE IL TRATTAMENTO DALLA DOSE RACCOMANDATA PIÙ BASSA, ricordando che la potenzialità analgesica e quella tossica aumentano parallelamente. IBUPROFENE 3.1 NIMESULIDE 3.2 DICLOFENAC 3.7 INDICE DI GASTROLESIVITA’ FANS DEXCHETOPROFENE 4.9 MELOXICAM 5.7 ROFECOXIB 7.2 ACIDO ACETILSALICILICO 8.0 INDOMETACINA 10 NAPROSSENE CHETOPROFENE 10 PIROXICAM 15.5 KETOROLAC 24.7 La Porte et al.; Upper gastrointestinal bleeding Associated with the use of NSAIDs Newer versus older agents Drugs safety 2004; 27: 411-420 FANS- PRINCIPALI FATTORI DI RISCHIO PER GASTROLESIVITA’ 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) Tipo do farmaco Dose di farmaco Eta’ > 65 anni Uso concomitante di steroidi, anticoagulanti, antiaggreganti Pregresse ulcere peptiche (in particolare se recenti) Fumo di sigaretta Anamnesi positiva per sanguinamenti o perforazioni gastro - duodenali Rischio annuale di danno gastroenterico in assenza fattori di rischio: 0.8% Rischio annuale di danno gastroenterico in presenza di 1 fattore di rischio: 2% Rischio annuale di danno gastroenterico in presenza di tutti i fattore rischio: 18% Mercadante S. ; Il dolore valutazione diagnosi e trattamento Editore Masson FANS E GASTROLESIVITA’ (15) L’impiego di dosaggi più elevati rispetto a quelli consigliati si è tradotto in un significativo incremento del rischio di sanguinamento Gli inibitori selettivi delle COX 2 possono ridurre ma non annullare il rischio di tossicità gastrointestinale L’età rappresenta sicuramente un fattore di grandissima rilevanza Per ridurre la gastrolesività gli inibitori di pompa protonica sono i farmaci più efficaci Mercadante S. ; Il dolore valutazione diagnosi e trattamento Editore Masson DOLORE TUMORALE EFFICACIA FANS I. Sono particolarmente efficaci in alcune sindromi dolorose tumorali, quali metastasi ossee, infiltrazione dei tessuti molli, coinvolgimento articolare, miofasciale e periosteo, tutte situazioni nelle quali le prostaglandine hanno, a livello periferico, un ruolo particolarmente importante II. MANCANO STUDI CLINICI CONTROLLATI A DIMOSTRAZIONE DI QUESTO ASSUNTO III. Non hanno dimostrato efficacia analgesica diversa in pazienti con dolore somatico da metastasi ossee rispetto ad altri con dolore viscerale tumorale (Mercadante 1999) EFFICACIA FANS IV. Il dolore neuropatico può rispondere ai FANS (Dellemijn) V. La clinica evidenza l’esistenza di pazienti con particolare sensibilità ai FANS anzi, in alcuni pazienti, l’effetto del FANS è nettamente superiorea quello degli oppiacei utilizzati a dosaggi elevati (Mercadante 2005) VI. La combinazione FANS e Paracetamolo è razionale per l’effetto analgesico sinergico (Miranda) Libro Italiano di Cure Palliative II edizione Poletto Editore COMBINAZIONE OPPIACEI E NON OPPIACEI A. I farmaci non oppiacei agiscono facendo “risparmiare” oppiacei B. Tale effetto additivo è dimostrato solo per il dolore postoperatorio. Una recente metanalisi (Mcnicol) conclude che NON vi sono prove sufficienti a sostegno delle raccomandazioni dell’OMS circa l’utilità di associare le due classi di farmaci per ottenere un migliore effetto analgesico USO FANS Tra le indicazioni riportate nelle schede tecniche di tutti i FANS il DOLORE DA CANCRO NON FIGURA MAI TRA LE INDICAZIONI Il paracetamolo si può ritenere sia compreso nella dizione affezioni dolorose di ogni genere PARACETAMOLO Agisce inibendo la COX 3 presente in grande quantità a livello del SNC Forse stimola la via serotoninergica inibitrice E’ QUINDI UN ANALGESICO CENTRALE NON OPPIACEO PARACETAMOLO Quando somministrato in associazione con i FANS, ne potenzia l’effetto analgesico e ne consente un utilizzo a dosi più basse Tossicità EPATICA Dosaggio massimo fino a 6 grammi per 6 –7 giorni Dosaggio massimo 4 grammi per lunghi periodi Scheda tecnica italiana: dose massima 3 grammi Trattamento con paracetamolo In letteratura vi è evidenza scientifica (GRADO A) Il Paracetamolo dovrebbe essere considerato l’analgesico non oppioide di primo impiego a dosaggio di 3 grammi/die OPPIOIDI OPPIOIDI OPPIACEI Farmaci naturali, semisintetici o sintetici, che esplicano i loro effetti legandosi a recettori specifici, diffusamente presenti nel cervello e nel midollo spinale, che vengono antagonizzati dal naloxone. Esistono 4 tipi di recettori per gli oppioidi: *MU (MOR) prevalentemente sovraspinali * KAPPA(KOR) prevalentemente sovraspinali *DELTA(DOR) prevalentemente spinali *NOR recettori per il peptide nocicettina SIGMA a sede non completamente localizzata Si usano per tutti i dolori MEDIO - SEVERO OPPIOIDI ENDOGENI Appartengono a 3 classi: 1) ENCEFALINE: elevata affinità per DOR e scarsa per i MOR 2) DINORFINE: elevata affinità per i KOR. Responsabili dell’ iperalgesia per attivazione dei recettori NMDA 3) ENDORFINE: alta affinità per DOR e KOR. Intervengono nella risposta allo stress e nell’analgesia *** NOCICETTINA seppur strettamente analoga agli altri oppioidi presenta delle funzioni biologiche del tutto differenti e non definite chiaramente OPPIACEI * Gli oppiacei agiscono con meccanismo centrale e periferico § I recettori per gli oppiacei non sono evidenti nei nervi periferici, in condizioni normali, ma sono presenti da alcuni minuti ad alcune ore dopo infiammazione, lesione di un nervo @ Tali recettori vengono prodotti, in risposta alla flogosi, dai gangli e trasportati lungo l’assone alla periferia Hassan A.H.S.; Neuroscience, vol 55, (1993), pp 185 -195 MECCANISMO D’AZIONE OPPIACEI Nel SNC agiscono sia a livello pre che postsinaptico, legandosi a recettori specifici di solito occupati dagli oppioidi endogeni, determinando inibizione del rilascio di trasmettitori e l’attivazione dei neuroni lungo le vie del dolore. OPPIACEI AGONISTA: si lega al recettore con attivazione massimale del recettore (Morfina) ANTAGONISTA: si legano al recettore antagonizzandone gli effetti o scalzando un agonista che lo sta occupando. Sono i farmaci per il trattamento del sovradosaggio (Naloxone) AGONISTA PARZIALE: attivazione submassimale del recettore presentando effetto tetto (Codeina) AGONISTA ANTAGONISTA: agiscono su più recettori, come agonisti su un tipo, ed antagonista su un altro (Pentazocina) INTRODUZIONE Gli oppiacei di per la Gli oppioidi più più ampio uso sono quelli deboli, facilità di prescrizione. efficaci sono, però, quelli forti. La morfina costituisce ancora oggi, senza dubbio, il farmaco di scelta. Nel 1986 l’OMS ha deciso di considerare il consumo di morfina in ogni paese come indice di qualità delle cure ed in particolare come indicatore del sollievo del dolore da cancro. CONSUMO DI OPPIACEI IN EUROPA % sulla spesa farmaceutica totale 2,5 2 1,5 1 2,17 2,05 1,89 1,63 1,52 0,5 0,74 0,73 0,69 0,51 0,3 0 Germania Austria Francia Spagna Belgio Grecia ITALIA Portogallo Fonte:Elaborazione OsMed su dati IMS Portogallo Inghilterra ITALIA Grecia Belgio Spagna Finlandia Francia Austria Germania Inghilterra Irlanda Irlanda 0,28 Finlandia Bandieri e. et al. Morfina orale ed altri oppioidi nel dolore oncologico Terapie consolidate negli adulti e novità.: Pacchetto informativo sui farmaci 2006;2:1 – 16 SCALA OMS PER IL DOLORE CRONICO 3 Oppioidi Oppioidi per per dolore dolore lieve-moderato lieve-moderato ±± Non Non oppioidi oppioidi ±± Adiuvanti? Adiuvanti? ??? 2 1 OPPIODI II° GRADINO • Codeina dosaggio massimo 360 mg • Tramadolo dosaggio massimo 400 mg • Ossicodone < 20 mg die • Morfina < 30 mg die • Idromorfone < 4 mg die EAPC raccomandazioi 2012 PUNTI CHIAVE Il passaggio dal I° al II° gradino non dà necessariamente una migliore analgesia L’uso degli oppiacei forti come primo trattamento nel dolore in pazienti con cancro in fase avanzata Mercadante S.; Low morphine doses in opioid naive cancer patients with pain.Jour.of Pain and Sympt.Manag Vol 31.N° 3 March 2006. pp242 – 247. La paura degli oppiacei forti può stimolare ad incrementare le dosi di farmaci del II gradino, ottenendo, come risultato, una maggiore incidenza di effetti avversi rispetto agli oppiacei forti a basse dosi. Dibattito scientifico sul 2 e 33°° gradino Ragioni contro il 2° gradino •• Non Non differenze differenze di di efficacia efficacia analgesica analgesica quando quando oppioidi oppioidi deboli deboli sono sono aggiunti aggiunti ai ai FANS FANS •• Moderata Moderata evidenza evidenza di di possibilità possibilità di di passaggio passaggio diretto diretto dal dal II al al III III con con safety safety •• Oppioidi Oppioidi deboli deboli ad ad alte alte dosi dosi safe safe ed ed efficaci efficaci come come oppioidi oppioidi forti forti a a basse basse dosi dosi •• Causa Causa di di ritardo ritardo nell’utilizzo nell’utilizzo del del III III (“indugio” (“indugio” nel nel II) II) Ragioni a favore del 2° gradino ** Insufficiente à Insufficiente evidenza evidenza di di non non utilit utilità ** Linee -guida mai Linee-guida mai modificate modificate ** Importante Importante strumento strumento educazionale educazionale ee ““politico” politico” ** Accettabilit à del Accettabilità del paziente paziente ** ““Convenienza” Convenienza” ** Facilit à di Facilità di prescrizione prescrizione ** Se Se si si salta salta ilil II: II: ritardo ritardo ee ritrosia ritrosia aa passare passare al al III? III? (Maltoni (Maltoni 2006) 2006) Dibattito sul 2 e 3° gradino Al di là delle ragioni della scienza è indubitabile che negli ultimi anni, in ambito soprattutto specialistico (palliativista, algologico, oncologico), ma anche da parte dei Medici di Medicina Generale che utilizzano e prescrivono oppioidi, vi sia stata una tendenza al passaggio a molecole del 3° gradino, se non direttamente dal 1°, almeno più precocemente CODEINA Agonista parziale cioè attiva i recettori in modo non completo La sua azione analgesica marcata in associazione con paracetamolo o FANS Attiva in quanto nell’organismo viene trasformato in morfina Viene assorbita meglio della morfina Azione antitussigena 10 volte meno potente della morfina Escreta per via renale ha un’emivita di 2-4 ore. Durata di efficacia 4-6 ore Inizio Effetto: 20 ‘ Dosaggio ideale 60 mg x 4. Dosaggio massimo 360 mg/24 ore. PREPARAZIONE GALENICA: Codeina 60 mg e paracetamolo 325 mg Codeina 60 mg e acido acetilsalicilico 125 mg DOSE MASSIMA: 1 cialda ogni 4 ore PREPARAZIONI IN COMMERCIO CO-EFFERALGAN (compresse 500 mg di paracetamolo e 30 mg di codeina). SPASMOPLUS (supposte Codeina 40 mg Propifenazone 500 mg) LONARID (supposte Codeina 20 mg Paracetamolo 400 mg) CODEINA Circa il 10% viene demetilato a formare morfina dal CYP2D6 L’effetto antalgico è legato alla sua metabolizzazione, poiché la codeina in quanto tale, ha bassissima affinità per i recettori oppioidi Esistono metabolizzatori ultrarapidi in percentuali diverse a seconda delle polpolazioni Il 5 –10% della popolazione manca del CYP2D6 per cui non metabolizzano la codeina TRAMADOLO Farmaco sintetico con proprietà oppiodi e non. Debole affinità per i recettori mu Inibisce la ricaptazione di NA e 5HT, questo spiega perché può essere efficace in dolori resistenti agli oppiacei. Efficace nel dolore neuropatico Metabolizzazione epatica da parte del CYP2D6 con formazione di metabolita (85% dose di tramadolo) attivo, con una potenza da 200 – 400 volte superiore precursore L’inattività genetica del citocromo ne diminuisce l’efficacia (mancata formazione metabolita attivo) Escrezione renale 90% Ridurre le dosi in insufficienza epatica e renale Dosaggio medio: 200 mg Dosaggio massimo : 400 mg die Oltre 75 anni dosaggio massimo : 300 mg TRAMADOLO/MORFINA= Per via parenterale 10: 1 Per OS 5:1 Tramadolo: dipendenza, astinenza, abuso • Il Tramadolo e’ il TERZO principio attivo piu’ frequentemente coinvolto in sindromi di astinenza • La letteratura riporta casi di pazienti, con o senza storia di ABUSO, trattati con tramadolo per il dolore cronico benigno (dosi fino a 400 mg/die), che presentano dipendenza e sintomi da astinenza dopo improvvisa interruzione del farmaco • www.farmacovigilanza.org • Withdrawal syndrome and dependence: tramadol too. Prescrire Int 2003 • Medicines Control Agency. July 2002 Website • European J of Pain 2000 CONCLUSIONI • Il tramadolo deve essere assunto regolarmente e sospeso gradualmente soprattutto dopo lunghi periodi di trattamento • I medici devono considerare la possibilita’ di dipendenza fisica quando prescrivono il tramadolo per il dolore • Nei paziente con cancro “Qualsiasi forma di dipendenza” al tramadolo deve essere meglio indagata • Alcuni pazienti continuano ad assumere tramadolo per avere una “sensazione di benessere” anche quando il loro dolore e’ controllato con altri oppioidi o e’ assente dopo regressione della malattia • La “sensazione di benessere” puo’ essere prodotta dall’inibizione del re-uptake della serotonina da parte del tramadolo TRAMADOLO La carbamazepina aumenta metabolismo tramadolo con conseguente >> dosaggio Da usarsi con cautela negli epilettici in quanto aumenta la soglia epilettica Non associare a inibitori monoaminoossidasi, triciclici o a SSRI (rischio di sindrome serotoninergica) poiché ha azione serotoninergica Ondansentron riduce effetto del tramadolo EFFETTI INDESIDERATI: Ipotensione ortostatica, Allucinazioni – Vertigini Convulsioni Confusione. Nausea-Vomito IPONATREMIA CONTRAMAL: INSTANT Release: Gocce: 1 goccia 2,5 mg; Compresse 50 mg Fiale im – sc – ev 50-100 mg SLOW Release: Compresse retard 100-150-200 mg da somministrare ogni 12 ore Supposte: 100 mg ONCE A DAY Release: TRALODIE compresse 100 – 150 – 200 mg OPPIOIDI PER DOLORE MODERATO FORTE MORFINA EROINA BUPRENORFINA IDROMORFONE FENTANYL METADONE OSSICODONE TAPENTADOLO EFFETTO TETTO OPPIACEI FORTI EFFETTI COLLATERALI Cio’ che fa paura al paziente: 1 .morfina = allora sto morendo 2 .metadone = allora sono un drogato cio’ che non fa paura a nessuno: gli anti-infiammatori la codeina il tramadolo l’ossicodone il cerotto di fentanyl Cio’ che fa paura al medico: prescrivere gli oppioidi Ciò che fa paura alla famiglia: Morfina = diventerà un drogato Metadone= lo trattano come un drogato cosa dira’ la gente? potremo comunicare con lui? gli accorciano la vita? ma questi farmaci non si danno solo ai morenti? MORPHINE KILLS THE PAIN, NOT THE PATIENTS • • • • Sykes Nigel; The Lancet Vol.369 Issue 9570 April 21 -2007 pp 1325-1326 MORPHINE KILLS THE PAIN, NOT THE PATIENTS 1) Morfina determina dipendenza Rischio determinato in 0.01% MORPHINE KILLS THE PAIN, NOT THE PATIENTS 2) Morfina accorcia la vita US National Hospice Outcomes Project Pazienti ricoverati in 750 Hospice Non evidenzia nessuna differenza di mortalità nei pazienti in terapia con oppiacei MORPHINE KILLS THE PAIN, NOT THE PATIENTS 3) Morfina determina arresto respiratorio Solo i pazienti naive hanno un significativo rischio di depressione respiratoria Walsh TD.; Opiates and respiratory function in advanced cancer. Recent result Cancer Reserc. 1984; 89: 115-117 Gli oppioidi sono il cardine della terapia analgesica O.M.S. possono essere associati a: FANS e/o ADIUVANTI (antidepressivi, anticonvulsivanti, steroidi, anestetici locali…) PRESCRIZIONE – OPPIACEI FORTI LEGGE 38/2010 ?? D.L. 28 del 15 marzo 2010 pubblicato su G.U n°65 del 19/03/2010 Entrata in vigore 03/04/2010 Tutti gli oppiacei forti, orali, fiale e transdermici, possono essere prescritti su ricetta del SSN come tutti gli altri farmaci. Possono essere prescritti 2 farmaci per ricetta o 2 formulazioni diverse dello stesso farmaco La durata della terapia non deve superare i 30 giorni Occorre riportare la dose prescritta, la posologia ed il modo di somministrazione posologia, indirizzo e numero di telefono professionale del medico 2 D.L. 28 del 15 marzo 2010 pubblicato su G.U n°65 del 19/03/2010 Entrata in vigore 03/04/2010 Permane prescrizione su ricettario ministeriale triplice copia per qualsiasi confezione di metadone a scopo disintossicante e per flunitrazepan RICETTARIO IN TRIPLICE COPIA AUTOCOPIANTE Dove si ritira ? Presso le sedi Distrettuali dell’AUSL PRESTAZIONE A CARICO DEL SSN Il medico rilascia all’assistito la ricetta originale e la copia per il SSN da consegnare al farmacista La “copia assistito/prescrittore “ viene consegnata all’assistito che la conserva come giustificativo del possesso di medicinali PRESTAZIONE NON A CARICO DEL SSN Il Medico rilascia la ricetta originale e la “copia assistito /prescrittore “ (NON LA COPIA PER SSN) Qual’ è la validità della ricetta? La ricetta ha la validità di trenta giorni, escluso quello di emissione. Le ricette relative a prescrizioni redatte a carico del SSN sono valide su tutto il territorio nazionale . Autoprescrizione oppiacei ? I medici inoltre….….. Devono conservare copia dell’autoprescrizione per due anni e tenere un registro delle prestazioni effettuate in cui annotare le movimentazioni dei farmaci di cui si sono approvvigionati. Il registro non è di modello ministeriale, non deve essere vidimato dalle autorità competenti e deve essere conservato per due anni a far data dall’ultima registrazione effettuata. REGISTRO SCARICO 1) Bianchi Giorgio 13/07/2006 1 Fiala morfina SC Colica renale 2) Rossi Giuseppe 20/08/2007 Oramorph VIII gocce os. Dolore retrosternale MORFINA MORFINA La morfina è ritenuta l’oppiaceo orale di prima scelta, NON per una migliore analgesia rispetto ad altri oppiacei, ma per familiatrità, disponibilità e costo Expert Working groupof the European Association for Palliative Care Morphine and alternative oppioides in cancer pain Br. J.Cancer 2001. 84, pp587 -593 MORFINA CONFEZIONI Gocce : 8 GTT=10 mg Confezioni da 20 ml e 100 ml Morfina cloridrato compresse 5 mg – 10 mg Morfina Retard : MS Contin 10-30-60-100 mg. TICINAN 10-30 –60-100-200 mg Morfina cloridrato fl: 10-20 mg USO: TOPICO SC EV SPINALE INTRATECALE Monodose da 10,30, 100 mg (in 5 ml) Sciroppo 2mg/ml 5 ml= 10 mg Confezione da 100 ml e 250 ml MORFINA Agisce come agonista recettori MU Produzione endogena di morfina, nell’uomo. STIMOLAZIONE RECETTORE INIBITORIO OPPIA RO CEO MU Blocco Adenilciclasi Ridotto cAMP Ridotto ATP Ridotto substrato energetico G PROT CALCIO Intracellulare K intracellulare IPERPOLARIZZAZIONE CELLULARE NEURONE INIBITO ANALGESIA ATTIVAZIONE PKC ASSORBIMENTO 35 – 75% Morfina pronta: Il cibo ne ritarda l’assorbimento Morfina R: Il cibo NON ritarda l’assorbimento Le compresse devono essere deglutite intere METABOLISMO Con metaboliti attivi M3G: effetti collaterali – azione algica M6G: azione antalgica 4 volte superiore alla morfina Le epatopatie croniche, possono modificare i rapporti tra morfina e suoi metaboliti e risultarne degli effetti terapeutici imprevedibili ELIMINAZIONE RIDURRE DOSI INSUFFICIENZA RENALE La dialisi rimuove la morfina ed i suoi metaboliti MORFINA L’effetto della morfina pronta compare dopo 30’ , se assunta a stomaco vuoto, mentre è più tardivo se assunto a stomaco pieno. L’azione delle forme retard non è influenzata dal cibo. DOSI INIZIALI Il paziente sta utilizzando farmaci del I gradino 10-30 mg al giorno Il paziente sta utilizzando oppioidi del II gradino 30-60 mg al giorno Insufficienza renale con creatininemia > 200 nml/l Metà dose Insufficienza epatica Non modificare il dosaggio Steady State 16 – 20 ORE Paziente con dolore da cancro non responsivo ai farmaci previsti al I°gradino OMS Morfina rapida per os 5 mg x 6 (ogni 4 ore) consigliabile dose serale doppia con salto dose notturna Morfina rapida per os 30 mg/die + 5 mg a.b. (N volte) Rivalutazione dopo 24 h Dolore controllato Mantenimento Dolore non controllato Adeguamento dosaggio: Dose totale assunta / 6 somministrazioni (6 x 5 mg + N x 5 mg) / 6 consigliabile dose serale doppia con salto dose notturna ORAMORPH gocce (8 gtt = 10 mg) 4 gocce ore 8 – 12 – 16 - 20 8 gocce ore 24 (30 mg MORFINA) + 4 gocce al bisogno (quante volte è necessario, a distanza minima di 1 ora) Rivalutazione dopo 24 h Dolore controllato con 30 mg Mantenimento con MS Contin 10 mg ore 8 e 20 mg ore 20 Oramorph:4 gocce a.b Dolore non controllato con 30 mg Adeguamento dosaggio: 30 mg + 4 somministraz. a.b. (20 mg) = 50 mg 7 gocce x 6 volte giorno Mantenimento con MS Contin 20 mg ore 8 e 30 mg ore 20 Oramorph: 7 gocce a.b Paziente con dolore da cancro non più responsivo agli ippiacei deboli a dosaggio pieno (2°gradino OMS ) Tramadolo 400 mg o Codeina 240/die per os Morfina rapida per os 10 mg x 6 (ogni 4 ore) consigliabile dose serale doppia con salto dose notturna Morfina rapida per os 60 mg/die + 10 mg a.b. (N volte) Rivalutazione dopo 24 h Dolore controllato Mantenimento Dolore non controllato Adeguamento dosaggio: Dose totale assunta / 6 somministrazioni (6 x 10 mg + N x 10 mg) / 6 consigliabile dose serale doppia con salto dose notturna Paziente Pazientecon condolore doloreda dacancro cancronon nonpiù piùresponsivo responsivo agli aglioppiacei oppiaceideboli deboliaadosaggio dosaggiopieno pieno(2°gradino (2°gradinoOM OMS) S) Tramadolo 300/400 mg o Codeina 240/die per os Morfina Morfina rapida rapida per per os os 55 -- 10 10 mg mg xx 66 (ogni (ogni 44 ore) ore) 10 10 -- 20 20 mg mg dose dose serale serale doppia doppia con con salto salto dose dose notturna notturna Morfina rapida per os 30 - 60 mg/die + 10 10 mg mg a.b. a.b. (N (N volte) volte) Rivalutazione Rivalutazione dopo dopo 24 24 hh Dolore Dolore controllato controllato Mantenimento Mantenimento Dolore Dolore non non controllato controllato Adeguamento Adeguamento dosaggio: dosaggio: Dose Dose totale totale assunta assunta // 66 somministrazioni somministrazioni (6 (6 xx 10 10 mg mg ++ N N xx 10 10 mg) mg) // 66 consigliabile consigliabile dose dose serale serale doppia doppia con con salto salto dose dose notturna notturna Come si usano le due morfine La La MORFINA MORFINA IR IR va va data data ogni ogni 44 ore ore == 66 volte volte al al dì dì (è (è possibile possibile dare dare doppia doppia dose dose alle alle 24 24 saltando saltando la la dose dose delle delle ore ore 44 come come da da frecce frecce rosse rosse La La MORFINA MORFINA SR SR va va data data ogni ogni 12 12 ore ore == 22 volte volte al al dì dì come come da da frecce frecce gialle gialle Morfina Morfina IR IR Ore Ore 12 12 ee 24 24 Morfina Morfina SR SR Ore Ore 99 ee 21 21 Morfina Morfina IR IR Morfina Morfina IR IR Ore Ore 88 ee 20 20 Ore Ore 44 ee 16 16 MORFINA Non ci sono indicazioni per somministrare morfina IM nel dolore da cancro, poiché la via sc è più semplice, meno dolorosa, e con assorbimento più regolare MORFINA SOTTOCUTANEA Evita l’ampia variabilità interindividuale Evita il metabolismo epatico di primo passaggio Evita picchi dei 2 principali metaboliti per la gradualità del raggiungimento dello stady state Aumenta la biodisponibilità del farmaco ad oltre il 90% Minore tossicità acuta Alternativa per i pazienti intolleranti Rapporto conversione OS/SC= 3/1* Nel passaggio dalla via orale alla sottocutanea si consiglia di iniziare con un bolo SC di 1/10 della dose giornaliera programmata *Ashby M. Plasma morphine and glucuronide concentrations in hospice impatients JPSM 1997;14:157 MORFINA Inizio Picco . Durata OS EV sc SPINALE 30-60’ < 3’ 5-20’ 15-60’ 30-60’ 10-20’ 4 ore 3-6 ore 90’ 3-4 ore 8-24 ore DOSE EMERGENZA IN CASO DOLORE ACUTO In un paziente in terapia con morfina : 1/6 della dose giornaliera cioè la dose di 4 ore, ripetibile ogni ora. Es: Paziente 240 mg morfina al dì Dose di emergenza: 40 mg DOPO QUANTO TEMPO RISOMMINISTRO MORFINA ? SOMMINISTRAZIONE OS 40 - 60 minuti SOMMINISTRAZIONE SC 30 – 40 minuti SOMMINISTRAZIONE EV 15 - 30 minuti Barriera-ematoencefalica Sistema vascolare Sistema nervoso centrale M Coda B. “Opiods” Clinical Anesthesia 1996 pp 329-358 Lippincott-Raven, Philadelphia Hill H.F. Pain 1990 Vol 43, pp 57-67 M 16:1 MORFINA RAPPORTI DI CONVERSIONE OS/SC - IV:3/1 (Se la dose è 360 mg die per os, si passa a 120 mg die EV- SC) OS/RETTALE:1/1 OS/SPINALE:10/1 OS/INTRATECALE:100/1 MORFINA TOPICA PER LESIONI CUTANEE E MUCOSE 1 fiala morfina 20 mg sciolta in 10 mg di gel anestetico, miscelati ed applicati sulla lesione. La dose può essere aumentata, sempre mantenendo queste proporzioni a seconda dell’estensione della lesione. Fallon comunicazione giornata dolore Ist.Tumori 11/04 • 1 fiala morfina 10 mg in 8 g Intrasite gel applicata 1 volta al giorno Zeppelletta GB.; J of Pain and Sympt.Manag. 2003, Vol 25; Issue: 6, pp 555-558 Morfina dispersa in crema sulfadiazina argento Long T. et al. Morphine infused silver sulfadiazine cream for burn analgesia:a pilot study J.Burn Care Rehabil 2001;22(2):118-123 Nella maggior parte dei pazienti la morfina topica non viene assorbita, l’assorbimento è minimo, ma clinicamente irrilevante, per lesioni estese. Ribeiro M.D.C.; J. of Pain and Sympt.Manage.; 2004 Vol 27, issue: 5; pp 434- MORFINA TOPICA PER MUCOSITI 30 mg morfina per sciacqui orali ogni 3 ore Relazione giornata dolore Ist. Tumori 11/04 Morfina cloridrato 30 mg in 15 ml acqua sciacqui Tempo scomparsa o riduzione di oltre il 50% del dolore: 28 +/- 12 minuti Durata del beneficio: 215 +/- 25 minuti Successive somministrazioni: 90% dopo 3 ore, 10% casi dopo 2 ore Effetti collaterali: 22% bruciore e prurito cavo orale Non è cosi efficace in presenza di HSV e/o candidosi in cui occorre terapia specifica Cerchietti L. Navigante A. et al; Potential utility of the peripheral analgesic properties of morphine in stomatitis related pain: A pilot studi; PAIN 105(2003) 265-273 MORFINA TOPICA Beata Le Bon et al.; Effectiveness of topical administration of opioid in palliative care: A systematic review J.P.S.M Vol 37 N°5 May 2009; 913917 Benchè siano evidenti benefici clinici in piccoli RCTs, la loro qualità è scarsa; sono necessari ulteriori studi di migliore qualità MORFINA RETTALE Dopo somministrazione rettale la disponibilita ematica è del 53 +\- 18% Tempo minuti 10 mg di morfina per via rettale sotto forma di microenema ( 1 fiala morfina) rispetto alla stessa dose per via orale determinano: 200 180 160 140 120 100 80 60 40 20 0 Morfina orale Morfina rettale Inizio Effetto Durata Effetto De Conno F.; J of Clinical Oncology 1995; Vol 13, pp 1004 – 1008 MORFINA RETTALE PER TENESMO RETTALE Morfina 10 mg Lidocaina 10 mg soluzione Idrossiacetilcellulosa 1%: 25 mg Acqua 5 – 8 ml MORFINA RETTALE L’uso MS Contin per via rettale permette una equianalgesia rispetto alla via orale che si mantiene per 8-12 ore Il picco di concentrazione è del 10 – 25% inferiore rispetto quello raggiunto per os e si raggiunge 2 – 3 ore dopo rispetto al picco per os Somministrare 10 ml di acqua tiepida, prima della compressa per favorirne lo scioglimento Inserire la compressa ad una profondità di circa 8 –10 cm “ finger’s length” in tal modo il farmaco viene assorbito dalle vene inferiori che drenano nella circolazione della cava inferiore, evitando il passaggio epatico Maloney CM Am J Hosp Care 1989; 6:34-35 MORFINA EV La morfina è molto idrofila e poco lipofila Il picco plasmatico si ha dopo 3 minuti Il picco di analgesia si ha dopo 15 – 30 minuti Il passagio attraverso la BEE avviene lentamente e ritardato rispetto al picco plasmatico; per cui nonostante la si ritrovi già dopo 5 minuti nel CSF, l’effetto terapeutico lo si ha dopo oltre 10 - 15 minuti Per questo motivo, tra una somministrazione e l’altra di morfina per via EV, occorrerebbe attendere 30 minuti Coda B. “Opiods” Clinical Anesthesia 1996 pp 329-358 Lippincott-Raven, Philadelphia Hill H.F. Pain 1990 Vol 43, pp 57-67 MORFINA R • Assorbimento completo con emivita di assorbimento di 50 minuti • Picco plasmatico del 50 % rispetto alla morfina normale dopo 150 ‘ • Un secondo picco si manifesta a 4 – 6 ore • Passaggio da morfina parenterale a R: la parenterale deve essere somministrata per altre 2 ore dopo che è stata assunta la prima dose di SR • Passaggio morfina pronta per os a R: l’ultima dose di pronta si somministra contemporaneamente alla compressa di R. MORFINA SOSPENSIONE DELLA MORFINA In caso di sospensione questa deve essere progressiva e graduale in circa 5-7 giorni CONFEZIONI ORAMORPH: Gocce : 8 GTT=10 mg Confezioni da 20 ml e 100 ml Confezioni x os monodose da 10,30, 100 mg (in 5 ml) Sciroppo 2mg/ml 5 ml= 10 mg Confezione da 100 ml e 250 ml Morfina cloridrato fl im-ev-sc: 10-20 mg Morfina cloridrato compresse 5 mg – 10 mg Morfina Retard : MS Contin 10-30-60-100 mg. Le compresse per avere assorbimento costante NON devono essere spezzate Skenan 10-30-60-100 mg: Le capsule si aprono, i granuli possono essere mescolati con alimenti, yogurt, liquidi a temperatura ambiente o freddi, oppure somministrate tramite sondino nasogastrico in questo caso funzionano come Retard. Se sciolti in liquidi caldi funzionano come morfina pronta. TICINAN 10 –30 – 60 - 100 - 200 mg il cui costo è inferiore del 25% a MS Contin e del 34% rispetto allo Skenan MORFINA ANZIANI: Manifestano una sensibilità accentuata agli oppioidi rispetto ai giovani in quanto: - Dosi equivalenti producono più elevate concentrazioni plasmatiche - La clearance si riduce - L’emivita è prolungata - L’insufficienza renale determina accumulo della M-6-G MORFINA INTERAZIONI - ALCOOL - BENZODIAZEPINE: riducono effetto analgesico morfina ed aumentano i disturbi cognitivi - RANITIDINA - SCOPOLAMINA - ANTIDEPRESSIVI TRICICLICI: Amitriptilina e clomipramina, possono aumentare i livelli plasmatici di morfina, potenziandone l'effetto analgesico, ma provocando depressione respiratoria o ipersedazione. - FANS: Aumentano le mioclonie - CIPROFLOXACINA - ANTIPSICOTICI La morfina e gli oppiacei alternativi nel dolore oncologico: le raccomandazioni della EAPC (European Association for Palliative Care, 2001) G.W. Hanks, F. De Conno, Conno, N. Cherny, Cherny, M.Hanna, M.Hanna, E. Kalso, Kalso, H.J. McQuay, McQuay, S. Mercadante, Mercadante, J. Meynadier, Meynadier, P. Poulain, Poulain, C. Ripamonti, Ripamonti, L. Radbruch, Radbruch, J. Roca i Casas, Casas, J. Sawe. Sawe. R.G. Twycross, Twycross, V. Ventafridda ► Il fentanyl transdermico è un’efficace alternativa alla morfina orale, ma va riservato ai pazienti con esigenze oppiacee stabili. E’ particolarmente utile per soggetti che non riescono ad assumere la morfina per bocca, in alternativa alla morfina sottocutanea. FENTANIL CONFEZIONI 200 – 400 - 600 – 800 – 1200 – 1600 mcg 12 - 12.5 - 25 – 50 –75 –100 mcg/h 100 – 200 – 300 – 400 – 600 – 800 mcg Fiale ev – sc: 2 ml/100 mcg 50 – 100 –200 mcg ASSORBIMENTO Può variare tra un individuo e l’altro dal 46 al 66%. Nello stesso individuo diversi siti cutanei possono portare ad un assorbimento variabile dal 20 al 40 %. IMPORTANTE: Ruotare la sede del cerotto per evitare reazioni locali METABOLISMO Sotto forma di metaboliti inattivi 75% Renale sotto forma di metaboliti non attivi 10% Renale immodificato 10% con le feci NON ELIMINATO DALL’EMODIALISI FENTANYL LEGAME PROTEICO: Legato per 80 –85% in particolare alfa 1 glicoproteine UNA ALTERAZIONE FUNZIONALITA’ RENALE O EPATICA PUO’ DETERMINARE AUMENTO DELLE CONCENTRAZIONI SIERICHE APPLICAZIONE FENTANYL L’efficacia analgesica è comparabile a quella della morfina, ma compare dopo 12-18 ore dalla applicazione ,pertanto, se il paziente sta assumendo un altro oppiaceo occorre continuare per almeno altre 12-18 ore. Steady state si raggiunge con il II° cerotto Alla sospensione del cerotto, le concentrazioni plasmatiche scendono al 50 % in circa 17 ore ( dalle 13 alle 22 ore) FENTANYL- AVVERTENZE AUMENTATO ASSORBIMENTO Lesioni cutanee Iperpiressia Temperatura esterna elevata FENTANYL - AVVERTENZE IPERSUDORAZIONE: impedisce l’adesione del cerotto - NON È EFFICACE NELLE PERSONE MORENTI per perdita della termoregolazione INDUCE MENO STIPSI RISPETTO ALLA MORFINA Passaggio della BEE e lipofilia Barriera-ematoencefalica Sistema vascolare F Sistema nervoso centrale F F F F F F F F 1:8 FENTANYL Albert Dahan; Opiod-induced respiratory effects:new data on buprenorfine Palliative Medicine 2006; 20: s3 – s8 Produce depressione respiratoria, dose dipendente, a dosi > 3mcg/Kg, in giovani volontari, sani, non utilizzatori di oppiacei FENTANYL Modificare il dosaggio in caso di insufficienza renale o epatica INDICAZIONI Fentanyl should ONLY be used: -in pazienti che hanno dimostrato tolleranza ad oppioidi (intesa come pazienti che hanno assunto, senza beneficio o con effetti collaterali, per una settimana o più almeno 60 mg al giorno di morfina per os o 30 mg di ossicodone per os o 8 mg di ossimorfone) CONTROINDICAZIONI - Uso di inibitori delle MAO - Pazienti non tolleranti agli oppioidi - Nella terapia del dolore acuto - Nel dolore post operatorio - Nel dolore medio - Nel dolore intermittente - Pazienti con BPCO - Pazienti con ipertensione endocranica - Deve essere utilizzato con prudenza in pazienti con tumore cerebrale SCHEDA TECNICA JANSSEN L’uso di Durogesic in pazienti naive agli oppiacei è stato associato con rari casi di depressione respiratoria significativa e/o morte quando viene utilizzato nella terapia INIZIALE con oppiacei. Esiste il rischio potenziale di ipoventilazione grave o che potrebbe mettere in pericolo la vita del paziente ANCHE SE VIENE UTILIZZATO IL DOSAGGIO PIU’ BASSO di Durogesic come terapia iniziale in pazienti naive agli oppiacei SI RACCOMANDA l’uso di Durogesic in pazienti che hanno dimostrato tolleranza agli oppicei Associazioni “critiche” (aspettarsi problemi) METABOLIZZATO CITOCROMO CYP 344 Azolici (nizoral,diflucan,sporanox) Fluorchinolonici(ciproxin, noroxin, levoxacin) Popmpelmo Macrolidi Diltiazem Verapamil Fluoxetina Amiodarone Grave intossicazione, come da sovradosaggio La morfina e gli oppiacei alternativi nel dolore oncologico: le raccomandazioni della EAPC (European Association for Palliative Care, 2001) G.W. Hanks, F. De Conno, Conno, N. Cherny, Cherny, M.Hanna, M.Hanna, E. Kalso, Kalso, H.J. McQuay, McQuay, S. Mercadante, Mercadante, J. Meynadier, Meynadier, P. Poulain, Poulain, C. Ripamonti, Ripamonti, L. Radbruch, Radbruch, J. Roca i Casas, Casas, J. Sawe. Sawe. R.G. Twycross, Twycross, V. Ventafridda ► Il citrato di fentanyl transmucoso orale (OTFC) è un trattamento efficace per le riacutizzazioni dolorose in pazienti stabilizzati con morfina orale o con un oppiaceo alternativo del 3° step. FENTANYL TRANSMUCOSO A A l l t t o o pp HH 2004 ACTIQ 2008 EFFENTORA 2009 ABSTRAL 2010- 2011 SPRAY NASALI BIODISPONIBILITA’ Formulazione Transmucosale orale (OTFC) Biodisponibilità 25% TM + 25% orale Compresse orosolubili 50% + 15% Compresse sublinguali 70% Spray nasale con pectina 60 -65% Spray nasale senza pectina 89% Intervallo seconda dose • Instanyl : 10 ‘ • PecFen*: 4 ore *Si può somministrare 1 dose e dopo 30’ se non efficace una seconda dose nell’altra narice Effentora: 30 ‘ • Abstral: 15’ – 30’ • Acticq: 30 ‘ • CONFEZIONI Formulazione Transmucosale orale (OTFC) Dosi 200-400-600-800-1200-1800 Compresse orosolubili 100-200-400-600-800 Compresse sublinguali 100-200-300-400-600-800 Spray nasale con pectina Spray nasale senza pectina 100 -400 50-100-200 FENTANYL SUBLINGUALE TITOLAZIONE FENTANYL SUBLINGUALE TITOLAZIONE FENTANYL SUBLINGUALE TITOLAZIONE La morfina e gli oppiacei alternativi nel dolore oncologico: le raccomandazioni della EAPC (European Association for Palliative Care, 2001) G.W. Hanks, F. De Conno, N. Cherny, M.Hanna, E. Kalso, H.J. McQuay, S. Mercadante, J. Meynadier, P. Poulain, C. Ripamonti, L. Radbruch, J. Roca i Casas, J. Sawe. R.G. Twycross, V. Ventafridda ► Il metadone è un’alternativa efficace, ma può essere più complicato da usare rispetto ad altri oppiacei a causa di marcate differenze interindividuali in termini di emivita plasmatica, di potenza analgesica relativa e di durata d’azione. Se ne sconsiglia l’uso da parte di medici non esperti. METADONE FORMULAZIONI Fialoidi: 5-10-20-40-80 mg Sciroppo 0.1% 100 – 500 – 1000 ml Eptadone fiale im-ev 10 mg Sc : ??? METADONE E’ una mistura racemica e l’effetto è legato all’isomero levogiro Agonista puro recettori K e MU Antagonista del sistema NMDA Inibisce re up-take catecolamine C O N S I G L I I. Iniziare con basse dosi e salire lentamente II. Non avere fretta nel salire con i dosaggi III. Massimizzare l’utilizzo dei farmaci adiuvanti IV. Gli effetti collaterali compaiono solitamente al IV° - VI° giorno V. Utilizzare, al bisogno, metadone a dosaggio di 1/6 o 10% la quantità giornaliera totale VI. Nella rotazione il modello da seguire è legato all’intensità del dolore presente METADONE SC Vari autori lo sconsigliano Molti medici che lavorano in Hospice la utilizzano da anni senza problemi * Consiglia di utilizzarlo in boli diluiti seguiti da infusione SC di fisiologica a 60 ml/h Mathew P.; Subcutaneous methadone in terminally ill patients: manageable local toxicity Journal of Pain and Symptom Management Vol 18 N° 1, July 1999; 49 – 52 Makin MK,; Subcutaneous methadone in terminally ill patients. Journal of Pain and Symptom Management Vol 19 N° 4, Aprile 2000; 237 – 238 Bruera E.; Local toxicity with subcutanous metadone. Experience of 2 center Pain 1991; 45:141-143 * Hum A.; Faisinger R.; JPSM, Vol.34 n° 6, December 07; pp 573-575 METADONE SC Mathew P.; Subcutaneous methadone in terminally ill patients: manageable local toxicity Journal of Pain and Symptom Management Vol 18 N° 1, July 1999; 49 – 52 Per minimizzare effetti collaterali del metadone sc: 1) Diluirlo con soluzione fisiologica a 10 mg/ml 2) Aggiungere prima o dopo l’infusione di metadone 1- 2mg desametazone /24 ore 3) Variare la sede d’iniezione ogni 4 giorni se si utilizza desametazone, ogni 2 giorni se si utilizza solo metadone Matthew K. Makin JPSM Vol 19 n° 4 April 2000; 237-238 Diluizione con soluzione fisiologica Rotazione della sede ogni 24 ore Aggiunta di ialuronidasi 1500IU EFFETTI COLLATERALI METADONE Allungamento QT per somministrazione parenterale con possibile comparsa di aritmie ventricolari o torsione di punta in conseguenza del blocco dei canali del potassio Ricardo A.Cruciani: Methadone : To ECG or not to ECG .. That is still the question. JPSM Vol 36 n°5 November 2008:545-552 Associazioni “critiche” (aspettarsi problemi) METABOLIZZATO CITOCROMO CYP 344 Azolici Azolici (nizoral (nizoral diflucan,sporanox) diflucan,sporanox) Fluorchinolonici(ciproxin,noroxin, levoxacin) Macrolidi Pompelmo Grave intossicazione, come da sovradosaggio Fluoxetina Verapamil Terpening CM,; Methadone as an analgesic: A review of the risks and Benefits – W.V. Medical Journal . January/February 2007 Vol 103; 14 -19 La morfina e gli oppiacei alternativi nel dolore oncologico: le raccomandazioni della EAPC (European Association for Palliative Care, 2001) G.W. Hanks, F. De Conno, Conno, N. Cherny, Cherny, M.Hanna, M.Hanna, E. Kalso, Kalso, H.J. McQuay, McQuay, S. Mercadante, Mercadante, J. Meynadier, Meynadier, P. Poulain, Poulain, C. Ripamonti, Ripamonti, L. Radbruch, Radbruch, J. Roca i Casas, Casas, J. Sawe. Sawe. R.G. Twycross, Twycross, V. Ventafridda ► Ossicodone e idromorfone costituiscono un’alternativa efficace alla morfina per os. CONFEZIONI OSSICODONE RAPIDO DEPALGOS Associazione ossicodone ad azione pronta + paracetamolo *Ossicodone 28 compresse 5 mg + Paracetamolo 325 (considerato oppioide II gradino paragonabile a Co – efferalgan) *Ossicodone 28 compresse 10 + Paracetamolo 325 * Prescrivibili su ricettario SSN Ossicodone 28 compresse 20 mg + Paracetamolo 325 CONFEZIONI OSSICODONE RITARDO OXYCONTIN CPR 10 mg* - 20 - 40 mg - 80 mg *Prescrivibile ricettario SSN: OSSICODONE Oppioide semisintetico, agisce con meccanismo simile alla morfina, agonista puro sui recettori MU e soprattutto K.Questo permette l’associazione sinergica con morfina o fentanyl Metabolizzato a livello epatico in: 1) Norossicodone. Demetilazione epatica. E’ il maggior metabolita dell’ossicodone e possiede < dell1% della potenza analgesica del composto di base 2) Ossimorfone: O-demetilazione epatica e coniugazione acido glicuronico, attraverso il citocromo CYP2D6 ( esistono soggetti con scarsa attività di questo enzima) in quantità di circa il 10%. Agisce prevalentemente recettori MU. Ha azione antalgia 10 volte superiore a quella della morfina data per OS Mercadante S.; Il dolore valutazione diagnosi e trattamento. Masson Editore 3) Ossicodone è il principio farmacologicamente attivo dopo somministrazione orale Eliminato a livello renale. Ridurre le dosi in caso di insufficienza renale grave ed epatica moderata – grave OSSICODONE RAPIDO DEPALGOS Viene somministrato ogni 6 ore Non superare i 4 grammi di paracetamolo o 80 mg ossicodone OSSICODONE RETARD OXYCONTIN Ha assorbimento bifasico; il 38% è assorbita in 40 minuti e produce effetto analgesico in 1 –1.5 ore, il 60% viene assorbito dopo 6 ore e mantiene ed un’efficacia terapeutica per 12 ore Dose: 1 compressa ogni 12 ore Le compresse devono essere deglutite intere e non spezzate, indipendentemente dall’ assunzione di cibo OSSICODONE Durata effetto analgesico: 3 – 6 ore Biodisponibilità dopo somministrazione per os: 60 – 87 % Inizio d’azione : 15 – 30 minuti Picco effetto : 30 – 60 minuti Emivita ossicodone dopo dose singola: 3.5 ore Rispetto alla morfina determina MENO DELIRI ( Maddocks 1996) Cairns R.; The use of ossicodone in cancer related pain: a literature review; Int.J. Pall.Nurs 2001, 7; 522 - 527 MENO PRURITO Mucci-Lo Russo P.; Controlled release oxicodone compared with controlled release morphinein the tratment of cancer pain Eur.J. Pain 1998; 2: 239- 249 MENO NAUSEA (Heiskanen) OSSICODONE - INTERAZIONI Paroxetina –Fluoxetina Ketoconazolo Eritromicina In quanto potenti inibitori del citocromo P450 –2D6 • Targin combinano l’analgesia dell’ossicodone con l’antagonismo periferico del naloxone • Efficacia provata negli anni sul dolore cronico • L‘assunzione per os previene il legame periferico e preepatico • L‘assunzione per os non antagonizza l‘azione centrale dell‘ ossicodone Riley et al. Curr Med Res Opin 2008;24:175-92 De Schepper et al. Neurogastroenterol Motil 2004;16:383-94 Naloxone: effetti periferici • Naloxone ha una biodisponibilità ~2% a causa dell’ importante metabolismo di primo passaggio epatico – Naloxone non raggiunge la barriera emato-encefalica • Evidenze dimostrano come il naloxone riduce/converte la stipsi mediante il legame con i recettori degli oppiacei Handal et al., 1983 Choi et al. 2002 Il naloxone previene il legame di ossicodone a livello GI Naloxone ossicodone TARGIN®: metabolismo sede/effetto ossicodone orale CR naloxone orale CR recettori degli oppioidi intestinali non può competere con il naloxone previene il legame dell’ ossicodone metabolismo di primo passaggio ~30% ~97% glucuronidi inattivi induzione di ipomobilità prevenuto dal naloxone nessuna attività intrinseca effetti agonisti SNC fino all’ 87% di biodisponibilità nessuna attività intrinseca effetti antagonisti SNC N/A metabolismo di primo passaggio epatico (>98%) Mucci Lo Rosso et al. EJP 1998;2:239-49 Kwarcinski Am J Hospice Palliat Care 2001;18:159-60 UK/TAR 08008 Targin® - sintesi • Targin® combina la provata efficacia di ossicodone CR con il rilascio prolungato di naloxone orale • naloxone CR in Targin® previene il legame di ossicodone, normalizzando la funzione intestinale • naloxone è metabolizzato per il 96–97% dal fegato e non è disponibile a livello sistemico • ossicodone CR evita il metabolismo di primo passaggio e provvede ad un completo effetto analgesico a livello centrale • Rapporto Ossicodone: Naloxone= 2:1 • CONFEZIONI: 5 – 10 – 20 – 40 mg BUPRENORFINA BUPRENORFINA- CONFEZIONI 35 – 52.5 - 70 mcg/h CPR SUBLINGUALI: 0.2 – 2 – 8 mg Fiale IM – EV: 0.3 mg BUPRENORFINA Agonista parziale sui recettori Mu, Antagonista del recettore K * Likar R.; Trandermal buprenorphine in the management of persistent pain – safety aspects. Therapeutics and Clinical Risk Management 2006:2(I) 115- 125 A dosi più alte, agonista del recettore ORL – 1 Nell’uomo, agonista sui recettori MU per via transdermica BUPRENORFINA Il cerotto si può tagliare in 2 e 4 parti, erogando rispettivamente il 50 e 25% di principio attivo Controindicato in gravi epatopatie Metabolizzato dal fegato in norbuprenorfina ed in metaboliti glicuroconiugati 2/3 del farmaco eliminati invariati nelle feci, 1/3 eliminato invariato o dealchilato attraverso il rene Legata alle proteine plasmatiche per il 96% NON è rimossa dalla dialisi BUPRENORFINA Non applicare più di 2 cerotti contemporaneamente del dosaggio massimo 70 microgrammi ora Rimosso il cerotto l’emivita di eliminazione di 30 ore (range 25 –36) I cerotti vanno applicati in punti diversi. Prima di riapplicarlo nella stessa sede attendere 6 giorni L’esperienza clinica per applicazioni superiori ai 2 mesi è limitata BUPRENORFINA- AVVERTENZE AUMENTATO ASSORBIMENTO Lesioni cutanee Iperpiressia Temperatura esterna elevata BUPRENORFINA - AVVERTENZE IPERSUDORAZIONE: impedisce l’adesione del cerotto - NON È EFFICACE NELLE PERSONE MORENTI per perdita della termoregolazione BUPRENORFINA Albert Dahan; Opioid – induced respiratori effects: new data on buprenorphine. Palliative Medicine 2006; 20: s3 –s8 Determina depressione respiratoria pari al al 50% della funzione basale con dosi > 2 ug/Kg in giovani volontari sani, non utilizzatori di oppiacei BUPRENORFINA Durata del cerotto fino a 96 ore In pratica: Se applico il cerotto il: LUNEDI MATTINA lo tolgo il: GIOVEDI SERA EFFICACIA PROTRATTA FINO A 96 ORE L’effetto analgesico inizia dopo 12 ore (70 mc/h) e dopo 24 ore (35mc/h) Il tempo di latenza va coperto con: Tramadolo- Buprenorfina S.L Morfina –FANS/Paracetamolo IDROMORFONE (JURNISTA) AGONISTA RECETTORI MU DEBOLE AFFINITA’ AFFINITA’ PER RECETTORI KAPP IDROMORFONE- CONFEZIONI Capsule a rilascio ritardato 8 –16 –32 mg IDROMORFONE FORMULAZIONE PUSH-PULL IDROMORFONE Assorbimento 80% a livello del colon IDROMORFONE Biodisponibilità media assoluta 22 – 26 % Le concentrazioni plasmatiche raggiungono un ampio plateau che si mantiene relativamente costante entro 6 – 8 ore dalla somministrazione della dose, e restano costanti, per le 24 ore successive IDROMORFONE Questo dimostra un assorbimento continuo costante del farmaco nelle 24 ore successive alla somministrazione IDROMORFONE Concentrazione di picco alla 16 ora Steady state: dopo 2 giorni Legame con proteine plasmatiche basso < 30% Metabolizzazione epatica (idromorfone 3 glicuronide) assenza metaboliti attivi Farmacocinetica lineare dose dipendente Eliminazione a livello renale Il 40% è rimosso dalla dialisi IDROMORFONE 10 volte più liposolubile della morfina quindi si usano meno volumi per iniezione La compressa va deglutita intera con acqua Rapporto morfina os :idromorfone = 5:1 (60 mg morfina os = 12 mg idromorfone) IDROMORFONE AVVERTENZE PRATICHE La capsula viene eliminata intera dalle feci Le concentrazioni plasmatiche calano dalla 20 alla 24 ora (per cui può esserci problema di fine dose) Ridurre dosi in caso di insufficienza epatica Assorbimento non influenzato dal cibo Determina meno prurito rispetto a morfina Chaplin et al.Anesthesiology 1992, 77; 1090-4 IDROMORFONE CONTROINDICAZIONI Insufficienza epatica grave Insufficienza respiratoria Stato asmatico Trattamento con inibitori MAO Insufficienza renale grave IDROMORFONE – (JURNISTA) CAPSULE : 4 –8 –16 –32 MG Tapentadolo: TAPENTADOLO, ANALGESICO INNOVATIVO Tapentadolo è un analgesico centrale innovativo, tanto da far ipotizzare una nuova classe farmacologica MOR-NRI L’attività analgesica di tapentadolo consegue infatti a un duplice meccanismo d’azione sinergico: l’agonismo sul recettore µ per gli oppioidi (rilevante soprattutto sul dolore nocicettivo) e l’inibizione della ricaptazione di noradrenalina (rilevante soprattutto sul dolore cronico e neuropatico) Kress, 2010; Tzschentke, 2006 TAPENTADOLO L’ANALGESICO CENTRALE INNOVATIVO Due meccanismi complementari e sinergici in una singola molecola (MOR-NRI) • Sia l’attività agonista sui recettori µ (MOR) sia l’inibizione del reuptake della noradrenalina (NRI) contribuiscono all’analgesia Analgesia a “largo spettro” sul dolore nocicettivo e neuropatico* • È necessaria una minore attività sui recettori µ per uno stesso effetto analgesico Migliorata tollerabilità (meno effetti collaterali rispetto agli oppioidi) Reference: Tzschentke TM et al. Drugs Future. 2006;31:1053-61. * Dimostrato in uno studio sulla polineuropatia diabetica I MECCANISMI DEL DOLORE E IL RUOLO DI TAPENTADOLO Via Ascendente Trasmissione del dolore al cervello » Inibizione mediata dagli oppiodi endogeni (attivazione dei recettori µ) Tapentadolo = Agonista dei recettori µ degli oppioidi (MOR) References: Tzschentke, TM. et al. Drugs of Today 2009, 45 (7): 483-496 Via Discendente Modulazione endogena della trasmissione del dolore a livello spinale (modulazione discendente) » Inibizione discendente mediata dal rilascio di noradrenalina (attivazione degliα2-recettori) Tapentadolo = Inibitore del reuptake della Noradrenalina (NRI) TAPENTADOLO, ANALGESICO INNOVATIVO La sinergia fra le componenti µ e NA spiega la migliore tollerabilità/sicurezza dovute al minor "peso" della componente µ-agonista. La bassa affinità per MOR è associata a minori effetti collaterali tipici degli oppioidi senza perdita di efficacia analgesica grazie alla concomitante inibizione della ricaptazione di NA Shafer, 2010 TAPENTADOLO E MOTILITÀ GASTROINTESTINALE Tapentadolo inibisce la motilità gastrointestinale in misura nettamente inferiore rispetto a morfina Tzschentke et al (2006) Drugs Fut 31:1053 TAPENTADOLO - PALEXIA® Formulazione e dosaggio Compresse a rilascio prolungato (PR) da 50-100-150-200-250 mg Assunzione 2 volte/die Inizio terapia nel paziente naive 50 mg 2 volte/die Titolazione Incrementare il dosaggio di 50 mg 2 volte/die ogni 3 giorni (dosi giornaliere complessive superiori a 500 mg di tapentadolo non sono state ancora studiate, e per tale ragione non sono raccomandate) TAPENTADOLO PALEXIA va assunto intero, senza dividerlo o masticarlo, per assicurare il mantenimento del meccanismo di rilascio prolungato. Il farmaco va assunto con una quantità sufficiente di liquido. PALEXIA può essere assunto sia a digiuno che a stomaco pieno. FAVOREVOLE PROFILO CINETICO DI TAPENTADOLO Molecola „semplice“ Nessun metabolita attivo Basso potenziale di interazione Non è un racemo Non è un profarmaco Efficacia independente dall‘attivazione metabolica Basso legame con le proteine sieriche Nessun rischio di accumulo di metaboliti attivi Nessuna influenza sul sistema CYP Tapentadolo é un analgesico con un basso potenziale d‘interazioni farmacologiche References: Tzschentke TM. et al. Drugs of Today 2009, 45 (7): 483-496; Kneip Ch. et al. Drug Metabolism Letters 2008, 2:67-75 TAPENTADOLO, PROFILO CINETICO IDEALE Da un punto di vista cinetico, tapentadolo non richiede attivazione metabolica, non interagisce con il citocromo P450, ha un basso legame proteico e non ha metaboliti attivi, evitando così problemi di accumulo o di interazioni farmacologiche. PAZIENTI ANZIANI Pazienti anziani (soggetti di età pari o superiore ai 65 anni) In generale, nei pazienti anziani non è richiesto un adattamento della dose; tuttavia, dato gli anziani sono più soggetti ad una riduzione della funzionalità renale ed epatica, occorre essere cauti nel selezionare il dosaggio INTERAZIONI Il trattamento con PALEXIA va evitato nei pazienti che stanno assumendo inibitori della monoammino ossidasi (MAO) o che li hanno assunti negli ultimi 14 giorni, a causa dei potenziali effetti additivi sulle concentrazioni sinaptiche di noradrenalina, che possono determinare eventi avversi cardiovascolari come ad esempio un crisi ipertensive TAPENTADOLO PR NEL DOLORE CRONICO SEVERO In clinica l’efficacia analgesica nel dolore cronico severo è risultata elevata, pari almeno a quella di ossicodone, con un profilo di tollerabilità migliore, soprattutto per quanto riguarda gli eventi avversi gastrointestinali, centrali e cutanei Afilalo, 2010; Buynak, 2010; Schwartz, 2010 Formulazione e dosaggio Compresse a rilascio prolungato (PR) da 50-100-150-200-250 mg Assunzione 2 volte/die Inizio terapia nel paziente näive 50 mg 2 volte/die Titolazione Incrementare il dosaggio di 50 mg 2 volte/die ogni 3 giorni (dosi giornaliere complessive superiori a 500 mg di tapentadolo non sono state ancora studiate e per tale ragione non sono raccomandate) Il rapporto di equianalgesia tra tapentadolo e ossicodone è 1 : 5