Interazioni tra farmaci Mauro Miselli Interazioni tra farmaci Interazione Esito Potenziamento risposta Antagonismo risposta Effetti inattesi Interazioni tra farmaci Marcata distanza tra evoluzione conoscenze teoriche e traduzione in regole pratiche Reale conoscenza fenomeno e previsione conseguenze (= esiti per il paziente) largamente incompiute I limiti delle conoscenze Una interazione può sfuggire perché altera alcuni parametri farmacocinetici senza causare segni e/o sintomi viene scambiata per problemi di resistenza e/o ipersensibilità viene attribuita ad una malattia di cui il paziente è affetto Difficoltà di rilevazione Effetto di un farmaco non sempre controllabile Come misurare azioni di tipo qualitativo (es. analgesici, antinfiammatori, ansiolitici, antidepressivi)? Interazioni di ipoglicemizzanti, anticoagulanti, antipertensivi, identificabili sul piano clinico (azioni monitorabili) Inattendibilità dati sperimentali Estrapolazione all’uomo di risultati ottenuti sull’animale (differenze quali-quantitative enzimi metabolizzanti) IMPOSSIBILE Predittività in vivo (paziente) dati in vitro su microsomi, epatociti LIMITATA Studi in volontari sani (non trasferibili a condizioni d’uso abituali) INCAPACI di determinare rilevanza clinica interazione Farmaci nuovi = incognite > parte interazioni identificata da osservazioni casuali NO ricerche programmate Assenza riferimenti univoci Assenza punti di riferimento univoci Elenco validato-condiviso interazioni clinicamente rilevanti NON ESISTE Elenchi, data-base, testi NUMEROSI Schede tecniche farmaci (RCP) DIFENSIVA Sovrastima del rischio 1 interazione ogni 2 prescrizioni Biorkman I et al. Drug–drug interactions in the elderly. Ann Pharmacother 2002; 36:1675-81 Il problema esiste (?) Continui richiami di allerta Attenti al lupo “Non mi è mai capitato di vedere la conseguenza di una interazione in un mio paziente” Tanto rumore per nulla Argomento per “esperti” Interazioni Area critica che merita attenzione Diversi studi epidemiologici ne documentano l’importanza e l’impatto in termini di salute e di costi sanitari Studio caso-controllo Pz ≥ 66 anni, Ontario, trattati con gliburide, ACE-I o digitale, durata 7 anni Ricovero per evento avverso specifico secondario a interazione tra farmaci Rischio ospedalizzazione per ipoglicemia x 6 sulfanilurea+cotrimossazolo tossicità digitale x12 digossina+claritromicina iperkaliemia x 20 ACE-I+diuretico K sparing Segnalazioni di casi gravi 76 -year-old male with chronic atrial fibrillation and aortic stenosis Initial prescription medications: – Bisoprolol – Digoxin – Warfarin – Doxicycline – Fucidic acid – Prednisolone – Esomeprazole – Pravastatin – Fluconazole Kahri J et al. Rhabdomyolysis in a patient receiving atorvastatin and fluconazole. Eur J Clin Pharmacol 2005;60:905–7. DV1 Rabdomiolisi Pravastatin dosage increased from 40mg to 80mg/day Pravastatin changed to Atorvastatin 40mg After 7 days – Extreme fatigue After 3 weeks – Hospitalized for dyspnea – Creatinine 1.36 – CK 910 I.U. Dx: Renal Failure and DEATH Kahri J et al. Eur J Clin Pharmacol 2005;60:905–7 Diapositiva 17 DV1 Dennis Vargo; 04/12/2009 Una “bussola” per orientarsi Pazienti ad alto rischio - Anziani, fragili, pluritrattati - Insufficienza renale, epatica Farmaci ad alto rischio - Indice terapeutico ristretto - Induttori e inibitori enzimatici Farmaci con IT ristretto Anticonvulsivanti carbamazepina, fenitoina Immunosoppressori ciclosporina, tacrolimus Warfarin (INR) Digitale Litio (litiemia) Teofillina Metabolizzazione Potenziale fattore determinante insorgenza interazioni clinicamente significative Enzimi sistema epatico P450 (CYP450) Induttori ⇒ accelerano biotrasformazione farmaco substrato ⇒ ↓ livelli ematici Inibitori ⇒ rallentano biotrasformazione farmaco substrato ⇒ ↑ livelli ematici Induttori Inibitori CYP3A4 Fluconazolo Carbamazepina Itraconazolo Fenobarbitale Ketoconazolo Fenitoina Macrolidi Rifampicina Cotrimossazolo Iperico Pompelmo CYP2D6 Fluoxetina Rifampicina Paroxetina CYP1A2 Cimetidina Ciprofloxacina Fluvoxamina Substrati Atorvastatina Simvastatina Ciclosporina CO Warfarin Sulfaniluree Desipramina Imipramina Teofillina Interazioni farmacodinamiche Avvengono tra farmaci con effetti farmacologici o EI simili o in antagonismo (competizione a livello recettoriale) Prevedibili Interazioni osservate con un farmaco si verificano (probabilmente) con altri farmaci della stessa classe Prolungamento QT ↑QT⇒ tachicardia ventricolare (torsione punta) ⇒ fibrillazione ventricolare ⇒ morte improvvisa Fattori di rischio: età avanzata, squilibri idroelettrolitici (es. ipopotassiemia), sindrome congenita QT lungo Astemizolo, terfenadina, cisapride ritirati Macrolidi, cotrimossazolo, moxifloxacina (levofloxacina), TCI, antipsicotici: effetti proaritmici meno chiaramente dimostrati Sconsigliabile loro associazione soprattutto negli anziani Sindrome serotoninergica Sovrastimolazione recettori serotonina SNC per effetto additivo Sintomi: alterazioni stato mentale (agitazione), disfunzioni SN autonomo (sudorazione, febbre), alterazioni neuromuscolari (tremori, mioclono) Sospensione farmaci= risoluzione entro 24 h Antidepressivi (SSRI,TCI, SNRI, MAO-I), triptani, tramadolo, litio Emorragie GI SSRI possono inibire captazione, accumulo serotonina nelle piastrine ⇒ ↓rilascio serotonina ⇒ ↓aggregazione piastrinica⇒ sanguinamento GI superiore Numerosi case-reports e alcuni (non tutti) studi osservazionali confermano ↑rischio Rischio emorragico crescente: SSRI+ASA o FANS in pz anziani (>70 anni) Iperkaliemia ACE-I + diuretico K sparing Rischio inesistente per trattamento IA Non disponibili diuretici K sparing [triamterene ritirato, amiloride solo associato a tiazidico (Moduretic)] ACE-I+ spironolattone nello SC (monitoraggio kaliemia, funzionalità renale GFR) Maggio 2009 Marzo 2010 Dicembre 2009 Aprile 2010 Ottobre 2010