UROLOGIA A cura di Carlo Bettocchi* Marco Spilotros* La disfunzione erettile oggi: come, quando e perché. a disfunzione erettile (DE) rappresenta un trattamento per ripristinare lerezione. Da un punto di significativo problema clinico oramai oggetto vista fisiologico lerezione è rappresentata da una serie di notevole interesse culturale e scientifico e di eventi vascolari integrati che culminano nellaccumulo sempre più diffuso. Tale disturbo è caratterizzato da di sangue sotto pressione e quindi nella rigidità una costante e/o ricorrente incapacità a raggiungere e/o dellorgano terminale. In questo meccanismo riveste mantenere unerezione adeguata a portare a termine quindi un ruolo fondamentale la componente vascolare una prestazione sessuale soddisfaciente. sia per permettere linturgidimento del pene per mezzo Limpotenza sessuale è meno frequente al di sotto dellafflusso arterioso sia per impedirne la detumescenza dei 40 anni quando può rappresentare solo un evento per mezzo dellefficacia del sistema veno-occlusivo. sporadico. A partire da questa età, però, lincidenza Il fattore che rende possibile questo fenomeno è aumenta rapidamente al punto da interessare una rappresentato dal desiderio sessuale che viene notevole fetta dei soggetti sopra i 70 anni. I dati decodificato dal sistema nervoso autonomo che epidemiologici a nostra disposizione evidenziano questo agendo a livello penieno permette un rilassamento della dato. Uno studio condotto in Italia tra Società Italiana muscolatura liscia vasale, tale da determinare un di Urologia, Società Italiana di aumento del flusso sanguigno e Andrologia, Società Italiana di quindi un aumento della pressione Medicina Generale ed Istituto a livello dei corpi cavernosi. La di Ricerche Farmacologiche sostanza coinvolta in questo Da appena 10 anni non è Mario Negri ha infatti meccanismo vascolare è lossido dimostrato che su un campione più un tabù ma un disturbo nitrico (NO) che a seguito di di 2010 soggetti intervistati la stimolazione nervosa viene da curare e un prevalenza della DE è pari al liberato dalle cellule endoteliali 12,8% (257 soggetti). e dalle cellule muscolari lisce che problema diffuso La prevalenza del disturbo costituiscono le pareti del vaso incrementa con letà da un 2% e determina un aumento del in uomini compresi tra i 18 e i calibro del vaso stesso che in 39 anni, ad un 16% tra 50 e 59 questo modo può accogliere una anni sino ad un 48% nei soggetti con più di 70 anni. maggiore quantità di sangue. Questo aumento di Nonostante la DE rappresenti un problema diffuso, pressione allinterno del pene determina unocclusione ed influisca notevolmente sul benessere maschile e di delle vene che drenano il sangue refluo e quindi ne riflesso anche femminile, i suoi aspetti fisio-patogenetici causa un intrappolamento allinterno dei corpi cavernosi sono stati trascurati a lungo a causa del peso dei tabù che si manifesta con linturgidimento che nei soggetti sociali e culturali e quindi anche le possibili cure sono sani si automantiene sino al termine del rapporto state carenti prima dellultimo decennio. In questo sessuale. Come è possibile intuire dalla fisiologia ultimo periodo però la ricerca clinica e di base hanno dellerezione, i meccanismi alla base del suo fallimento chiarito la fisiologia della disfunzione erettile e di pari sono da ricercare in alterazioni vascolari e nervose in passo i progressi della farmacologia e della chirurgia primis oltre che a problemi di natura psicologica quali si sono combinati per migliorare le modalità di lansia, la depressione o i problemi di coppia. pugliasalute - ventiquattro - gennaio 2008 Le patologie che possono causare danni vascolari sono molto comuni nelle fasce detà più avanzate e tra esse vanno ricordate laterosclerosi e liperlipidemia, lipertensione e il diabete. Tutte queste patologie e gli stili di vita sbagliati, come il tabagismo e la vita sedentaria, si traducono in alterazioni della parete vasale che non riesce più a dilatarsi in risposta a particolari stimoli, e nel caso dellimpotenza questo determina il difettoso riempimento dei corpi cavernosi. Le patologie di natura neurologica invece possono determinare danni alle fibre nervose che inviano limpulso sessuale a livello genitale. Tra queste vanno ricordate la sclerosi multipla o i traumi spinali o pelvici (indotti anche da trattamenti chirurgici). Il diabete è responsabile oltre che di danni vascolari anche di danni a livello nervoso; per questo motivo i soggetti con DE sono rappresentati nel 50% dei casi da pazienti diabetici e questi presentano i segni dellimpotenza 10 anni prima della media e tale disturbo può essere il primo sintomo della patologia di base. I disordini endocrini possono determinare in particolari condizioni impotenza sessuale. Nella nostra esperienza clinica le alterazioni della funzionalità dellipofisi (ipopituitarismo) e la presenza di tumori secernenti prolattina si sono rilevati cause di DE non infrequenti. Nel primo casi infatti si assiste ad un ipogonadismo con calo dei livelli di testosterone e quindi anche di desiderio sessuale; nel secondo caso si verifica un ostacolo allerezione. In ultima analisi vanno considerati anche determinati farmaci come i sedativi, gli antidepressivi e gli antipertensivi (soprattutto questi ultimi di largo uso) che interagiscono e ostacolano il normale processo dellerezione. Il medico deve considerare le possibili cause alle base di questo problema e quindi porre diagnosi di disfunzione erettile tramite un attento esame obiettivo del paziente. Raccogliere una dettagliata anamnesi psicosessuale rappresenta il primo passo di questo iter. In secondo luogo bisogna valutare i caratteri sessuali come la distribuzione di peli, la dimensione delle mammelle, lo stato dei testicoli e della tiroide per evidenziare possibili anomalie endocrine. Durante lesame obiettivo il medico curante deve considerare la possibilità che alla base della pugliasalute Figura :Viagra 50 mg Figura :Cialis 20 mg Figura :Levitra 10 mg DE vi sia un deficit vascolare o neurologico; quindi si valutano il polso femorale e pedidio per escludere uninsufficienza vascolare e la sensibilità genitale e perineale per escludere un deficit neurologico. Successivamente il paziente esegue adeguati test di laboratorio ed in primis il dosaggio del testosterone e della prolattina, il profilo lipidico, la glicemia a digiuno ed un esame emocromocitometrico completo; in questo modo si orienta lattenzione verso un possibile problema ormonale, dismetabolico o endocrino. Nel caso in cui emergano disordini di questo tipo il trattamento sarà internistico in primis e punterà al controllo dei parametri alterati. Nel caso in cui, invece, non siano emerse alterazioni di alcun tipo si procedere con tecniche diagnostiche maggiormente accurate e più invasive che possano evidenziare alterazioni di altro genere. Lultimo passo nella diagnostica di DE consiste, quindi, in esami strumentali: il gold standard nella diagnosi di un possibile deficit veno-occlusivo è rappresentato dallecocolor-doppler penino dinamico che permette di valutare la funzione vascolare a livello del pene (1). Lesame inizia con la somministrazione intracavernosa di un farmaco vasodilatatore che induce lerezione (PGE1) e quindi si valuta per mezzo della sonda doppler la risposta vascolare oltre a quella clinica facilmente obiettivabile. Se la risposta è positiva, ossia è presente una erezione soddisfacente ed i parametri vascolari sono nella norma, si può consigliare al paziente una terapia medica mediante luso degli inibitori della fosodiesterasi 5 (PDE5). Questo enzima antagonizza leffetto dellossido nitrico e quindi favorisce la vasocostrizione a livello penieno impedendo lerezione. Il primo farmaco di questa categoria (PDE5i) entrato in commercio è stato il Viagra (Sildenafil citrato) nel 1998. Questo farmaco è disponibile in tre dosi: 25 mg, 50 mg e 100mg. È consigliabile iniziare il trattamento con il dosaggio medio e, se necessario, aumentarlo o diminuirlo successivamente. - venticinque - gennaio 2008 Figura :Esempio di protesi malleabile leffetto ipotensivante del farmaco). Non in tutti i pazienti con DE questi differenti presidi terapeutici si rivelano efficaci e/o attuabili. In questi casi esiste la possibilità di somministrare per via intracavernosa la PGE1, un potente vasodilatatore periferico che induce unerezione nel giro di pochi minuti. Questo farmaco è in commercio con il nome di Caverject ed ha due dosaggi, 10 e 20 microgrammi. Gli effetti collaterali possono essere unerezione prolungata fino anche allinsorgenza di priapismo (erezione dolorosa che non si risolve anche dopo leiaculazione) e la fibrosi dei corpi cavernosi (che può causare a lungo termine anche linsorgenza della Malattia di La Peyronie, ossia lincurvamento del pene). Laddove anche questo tipo di terapia medica non possa essere effettuata o non produca risultati soddisfacienti in termini di efficacia, esiste una terapia di tipo chirurgico che consiste nellimpianto di una protesi peniena. Generalmente le protesi impiantate sono di due tipi: protesi malleabili e protesi gonfiabili. In entrambi i casi le protesi vengono inserite allinterno dei corpi cavernosi e garantiscono una adeguata tumescenza. Le protesi malleabili o semirigide sono realizzate in silicone e molti modelli contengono un anima centrale in metallo intrecciato. Il meccanismo delle protesi gonfiabili è più complesso poiché sono costituite da due cilindri inseriti allinterno dei corpi cavernosi che vengono gonfiati con soluzione fisiologica contenuta allinterno di un serbatoio localizzato a livello dello scavo pelvico, vicino alla vescica, per mezzo di una pompa posizionata allinterno dello scroto. È necessario informare i pazienti che questo tipo di terapia è da considerare solo nei casi in cui le altre terapie mediche non siano efficaci o utilizzabili, in quanto costituisce una terapia di non ritorno, nel senso che una volta messa la protesi non vi sono altri tipi di terapia proponibili per risolvere il deficit erettile del paziente. Il tasso di soddisfazione del paziente e della sua partner dopo impianto di protesi peniena è stato riportato essere in letteratura dell81% (2)! Leffetto si ottiene circa 30 minuti dopo la somministrazione se, è presente una stimolazione sessuale, e si mantiene per 6-8 ore. Gli effetti collaterali maggiormente descritti sono congestione nasale, vampate di calore, diarrea, dispepsia, mal di testa e comunque sono effetti che si presentano poco spesso e raramente determinano la discontinuazione del farmaco. Raramente sono stati riportati disturbi nella discriminazione dei colori. Negli anni successivi, oltre al Viagra sono entrati in commercio anche il Cialis (Tadalafil) ed il Levitra (Vardenafil). Il Cialis è disponibile in dosi da 10 e 20 mg. La differenza principale con il Viagra è rappresentata dalla durata delleffetto che si aggira intorno alle 36 ore. Gli effetti collaterali sono sovrapponibili a quelli elencati per il sildenafil anche se il Cialis presenta più frequentemente problemi mialgici. Il Levitra, infine, è disponibile in dosi da 10mg e 20 mg ed è simile al Viagra per quanto concerne il tempo di insorgenza e la durata, mentre si differenzia per la non interferenza sullefficacia della risposta dellassunzione di cibo ed alcol. Gli effetti collaterali sono anchessi simili a quelli del Viagra e, quindi, non significativi. Bisogna ricordare che tutti e tre i farmaci sono controindicati ai soggetti che assumono farmaci nitroderivati (si potrebbe potenziare Figura :Esempio di protesi gonfiabile tricomponente pugliasalute - ventisei - Bibliografia 1. Resistance Index as Prognostic Factor for Prolonged Erection after Penile Dynamic ColourDoppler Ultrasonography. Eur. Urol., 33 (1): 94-97, 1998 L. Cormio, C. Bettocchi, V. Ricapito, V. Zizzi, A. Traficante, F.P. Selvaggi 2.Outcome of penile prosthesis implantation for treating erectile dysfunction: experience with 504 procedures. BJU Int., 97(1):129-33, 2006 Jan A.Minervini, D.J. Ralph, J.P.Pryor *Urologia Ia Cattedra Universitaria Policlinico Università degli Studi di Bari gennaio 2008