ECOCOLORDOPPLER PENIENO L’ecocolordoppler (ECD) penieno è una tecnica di imaging utilizzata per la diagnosi di disfunzione erettile. Di solito è l’esame di prima linea nel caso si sospetti una disfunzione erettile di origine vascolare, tipica in pazienti con diabete mellito, ipertensione o altri fattori di rischio cardiovascolare come l’ipercolesterolemia o il fumo. L’ECD penieno utilizza sonde ecografiche ad alta frequenza che consentono di analizzare le onde riflesse dalle cellule che scorrono nei vasi penieni. Poiché si sfruttano onde di tipo “sonoro” il soggetto che si sottopone all’esame non subisce alcun tipo di radiazioni potenzialmente dannose. L’analisi del flusso sanguigno basale (cioè in condizioni di flaccidità) di solito non dà informazioni sufficienti, di conseguenza il test viene effettuato nel corso di una erezione artificiale provocata da un farmaco vasoattivo (di solito la prostaglandina E1) iniettato direttamente in uno dei corpi cavernosi. Il flusso sanguigno viene quindi analizzato a più riprese, permettendo di misurare la velocità con la quale il sangue affluisce e si allontana dai corpi cavernosi. Il fastidio legato all’iniezione di prostaglandina è minimo: possono verificarsi episodi di erezione dolorosa che molto raramente evolvono in un priapismo che richiede la decompressione chirurgica. E’ importante che il soggetto si senta il più possibile a suo agio perché elevati livelli di ansia possono falsare i risultati del test. Nel caso la paura dell’ago non consenta l’iniezione intracavernosa, l’ECD può essere eseguito dopo somministrazione di un erettogeno per bocca a dose massima come il sildenafil 100 mg, associato alla visualizzazione di immagini erotiche (VSS – Visual Sexual Stimulation), visto che il sildenafil (così come tutti i farmaci della sua categoria) non è in grado di provocare un’erezione in assenza di stimoli erotici di provenienza cerebrale. Tuttavia, questa variante del test è di esecuzione più indaginosa, poiché bisogna attendere almeno mezz’ora prima che il farmaco somministrato per bocca venga assorbito. Dott. Maurizio Sudano