sesso e cardiopatia - Libera Università Tito Marrone

SESSO E CARDIOPATIA
Conferenza del Dr Calogero Puntrello
Dirigente Cardiologo presso l’Ospedale S. Antonio Abate Trapani
La relazione sotto riportata è stata tenuta dall’eminente cardiologo Calogero Puntrello, il
giorno 23 febbraio 2010, alla Libera Università “Tito Marrone” dinanzi a un folto pubblico che ne
ha apprezzato le grandi capacità argomentative e di comunicazione.
“Una nota affermazione del Prof Veronesi, contenuta
nell'opuscolo che circa 1 milione e mezzo di famiglie ha ricevuto a
domicilio quando egli era Ministro della Salute, recita: "Fare sesso
è un vero toccasana e fa un gran bene alla salute fisica e mentale" a
volere sottolineare i benefici riflessi sul nostro organismo in toto,
sia nel giovane che nell'anziano.
Oggi allo stereotipo dell'anziano depresso, apatico e abulico si
è sostituito l'immagine dell'anziano dotato di idee progressiste,
volenteroso di imporre le proprie idee, voglioso di dare qualcosa
alla società e di vivere al centro dell'attenzione. Ciò ha importanti e
positivi effetti sulla sua vita sessuale tanto che in un noto lavoro di
un famoso urologo, il Prof Ira Sharlip di San Francisco, si legge che il 70% degli over 70 sia maschi
che femmine racconta di avere una vita sessuale ricca e appagante. -A 30 e 40 anni gli uomini sono
troppo stressati da obiettivi come successo e carriera per pensare al sesso in modo rilassato e
goderne appieno. Dopo i 50 anni, invece, hanno in genere ottenuto quello che volevano nella vita.
Si dà meno importanza a quello che gli altri pensano e tutto questo giova al godimento della propria
vita, anche sessuale- sostiene il Dr Ronald Bracey in una recente pubblicazione.
In una ricerca del Censis fatta nel 2000 "Gli Italiani e il sesso" è emerso che circa il 70% dei
soggetti tra 60 e over 70 è dedito ai piaceri del sesso e quasi a confermare lo stereotipo del "Macho
Italico", 1'80% riferisce di sentirsi pienamente appagato.
Si può quindi sostenere che non è il VIAGRA il segreto del sesso in età avanzata: la "Viagra
generation" non è quella degli anziani che ha una regolare vita sessuale e fa un uso limitato della
pillola "blu" poiché i maggiori consumatori sono i 40-50enni ! La popolazione anziana si divide in
due classi: chi è sano e non ha bisogno di niente e chi ha cancellato la sessualità dalla sua vita.
Sia l'uomo che la donna possono avere dei problemi sessuali nel corso della loro vita.
Analizzando l'uomo, due sono i
suoi principali problemi: 1)
L'andropausa 2) L'impotenza o
disturbi dell'erezione. La prima è
il
risultato dell'involuzione senile
dell'apparato riproduttivo che si
appalesa con ridotta produzione di
ormoni
sessuali,
ridotta
turgescenza dell'organo maschile e
allungamento del tempo tra due
erezioni. I disturbi dell'erezione riconoscono cause organiche (malattie neurologiche,
cardiovascolari, diabete, ipertensione arteriosa, farmaci, fumo, etilismo...) e cause di natura
psicologica quali stress, ansia (da prestazione), depressione.
I disturbi sessuali nella donna comprendono un po' gli stessi disturbi psicologici dell'uomo e
fattori fisici ( problemi ginecologici, malattie sistemiche, menopausa...)
Il SILDENAFIL o meglio conosciuto col nome commerciale di VIAGRA, ha risolto i
problemi dell'erezione nell'uomo sia essa su base organica o psicogena; l'erezione è legata ad un
processo chimico innescato dal desiderio sessuale, il farmaco allora agisce inibendo una sostanza
chiamata 5-Fosfodiesterasi che distrugge il Guanosinmonofosfato ciclico responsabile della
vasodilatazione dei corpi cavernosi del pene da cui dipende la turgescenza dell'organo. L'assunzione
del farmaco è controindicata in soggetti che assumono nitroderivati (sostanze che dilatano le
coronarie) perchè cardiopatici e va usato con cautela da chi assume terapia antiipertensiva, statine
per il controllo del colesterolo, Amiodarone (un antiaritmico), alcuni antibiotici (Eritromicina) o
soffre di malattie del fegato o del rene. Altri effetti collaterali non importanti comprendono disturbi
digestivi, cefalea, congestione nasale, disturbi visivi... ma un dato importante è che il farmaco sia
nei soggetti normali che nei cardiopatici non aumenta la mortalità.
Lo Studio americano di Cheitlin pubblicato su una prestigiosa rivista internazionale (Am Coll
Cardiol 1999) e che ha preso in esame 5.500 pazienti diabetici, ipertesi e cardiopatici divisi in due
gruppi (3.500 assumevano il Viagra e 2.000 placebo), non ha dimostrato differenze significative di
eventi cardio e cerebrovascolari o di mortalità durante tutto il periodo di trattamento nei due gruppi,
dimostrando che il farmaco può essere assunto anche dai cardiopatici con le restrizioni di cui sopra.
In conclusione il Viagra deve essere assunto con cautela solo nei pazienti ipotesi, con recente
infarto del miocardio o stroke cerebrale, con scompenso cardiaco, con ipertensione arteriosa o
malattie valvolari cardiache severe; così come ha evidenziato uno studio autoptico giapponese su
5.559 persone decedute improvvisamente, l'incidenza di mortalità durante il coito è bassa (0,2 per
100.000) ma la maggior parte avviene durante rapporti extraconiugali.”
Calogero Puntrello