European Medicines Agency EMEA/H/C/406 RELAZIONE PUBBLICA DI VALUTAZIONE EUROPEA (EPAR) GLIVEC Sintesi destinata al pubblico Questo documento è la sintesi di una relazione pubblica di valutazione europea (EPAR). L‘EPAR descrive il modo in cui il comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) ha valutato gli studi scientifici effettuati e ha formulato le raccomandazioni su come usare il medicinale. Per maggiori informazioni riguardanti le proprie condizioni di salute o la terapia, leggere il foglio illustrativo (accluso all’EPAR) oppure consultare il medico o il farmacista. Per maggiori informazioni riguardo le motivazioni delle raccomandazioni del CHMP, leggere la discussione scientifica (anch’essa acclusa all’EPAR). Che cos’è Glivec? Glivec è un farmaco contenente il principio attivo imatinib. È disponibile in capsule (giallo-arancione: 50 mg; arancione: 100 mg) e in compresse di colore da giallo scuro ad arancione (rotonde: 100 mg; ovali: 400 mg). Per che cosa si usa Glivec? Glivec è un farmaco antitumorale usato per il trattamento delle seguenti malattie: • leucemia mieloide cronica (LMC), un tumore dei globuli bianchi del sangue caratterizzato dall’aumento incontrollato dei granulociti (un tipo di globulo bianco). Glivec è usato nei pazienti con “cromosoma Philadelphia positivo” (Ph+). Ciò significa che alcuni geni di questi soggetti si sono riorganizzati per formare uno speciale cromosoma, detto, per l’appunto, “cromosoma Philadelphia”. Glivec è usato negli adulti e nei bambini con LMC Ph+ di nuova diagnosi nei quali il trapianto di midollo osseo non è consigliato. Glivec è anche usato in adulti e bambini nella “fase cronica” della malattia, dopo il fallimento della terapia con interferone alfa (un altro farmaco antitumorale), e in una fase più avanzata della malattia (“fase accelerata” e “crisi blastica”); • leucemia linfoblastica acuta con cromosoma Philadelphia positivo (LLA Ph+), un tipo di tumore caratterizzato da una rapida proliferazione dei linfociti (un altro tipo di globuli bianchi). Glivec è usato in combinazione con altri farmaci antitumorali negli adulti con LAA Ph+ di nuova diagnosi. È usato anche come monoterapia per la cura della LLA Ph+ se la malattia si ripresenta o se il paziente non risponde alla cura con altri farmaci; • sindromi mielodisplastiche o mieloproliferative (MD/MPD), un gruppo di malattie in cui l’organismo produce una quantità elevata di (uno o più tipi) di cellule del sangue anomale. Glivec è usato nel trattamento di pazienti adulti con MD/MPD che manifestano riorganizzazioni del gene del recettore del fattore di crescita di origine piastrinica (PDGFR); • sindrome ipereosinofila avanzata (HES) o leucemia eosinofila cronica (LEC), due malattie caratterizzate da una crescita incontrollata degli eosinofili (un altro tipo di cellule del sangue). Glivec è usato nel trattamento degli adulti con HES o LEC nei quali si osserva una riorganizzazione specifica di due geni, chiamati FIP1L1 e PDGFRα; • tumore stromale del tratto gastrointestinale (GIST), un tipo di tumore (sarcoma) che colpisce stomaco e intestino, caratterizzato da una crescita incontrollata di cellule nei tessuti che sostengono questi organi. Glivec è usato nel trattamento di pazienti adulti con GIST non operabili 7 Westferry Circus, Canary Wharf, London E14 4HB, UK Tel. (44-20) 74 18 84 00 Fax (44-20) 74 18 84 16 E-mail: [email protected] http://www.emea.europa.eu © European Medicines Agency, 2009. Reproduction is authorised provided the source is acknowledged. o migrati ad altre parti del corpo e adulti che possono ricontrarre il GIST dopo l’asportazione chirurgica; • dermatofibrosarcoma protuberans (DFSP), un tipo di tumore maligno (sarcoma) caratterizzato da una proliferazione cellulare incontrollata nei tessuti sottocutanei. Glivec è impiegato per il trattamento di adulti con DFSP non operabili e di adulti nei quali l’intervento chirurgico è sconsigliato perché il sarcoma si è ripresentato dopo un primo trattamento o si è diffuso in altre parti del corpo. Poiché il numero di pazienti affetti da queste patologie è basso, le malattie sono considerate “rare” e Glivec è stato designato “medicinale orfano” (ossia medicinale usato nelle malattie rare) in più occasioni (vedi sotto). Il medicinale può essere ottenuto soltanto con prescrizione medica. Come si usa Glivec? La terapia con Glivec deve essere iniziata da un medico che ha esperienza nel trattamento di pazienti con tumori del sangue o tumori solidi. Glivec si assume per via orale durante un pasto, con un abbondante bicchiere d’acqua per ridurre il rischio di irritazioni dello stomaco e dell’intestino. La dose dipende dalla malattia trattata, dall’età e dalle condizioni del paziente, nonché dalla risposta al trattamento, ma non dovrebbe comunque superare gli 800 mg al giorno. Per maggiori informazioni, si rimanda al foglietto illustrativo. Come agisce Glivec? Il principio attivo di Glivec, imatinib, è un inibitore della protein-tirosin chinasi. Esso cioè blocca alcuni enzimi specifici noti come tirosin-chinasi. Questi enzimi si possono trovare in alcuni recettori presenti sulla superficie delle cellule tumorali, compresi i recettori che stimolano la divisione incontrollata delle cellule. Bloccando questi recettori, Glivec contribuisce a ridurre la divisione cellulare. Quali studi sono stati effettuati su Glivec? Per l’LMC, Glivec è stato sperimentato in 4 importanti studi condotti su 2 133 adulti e in uno studio condotto su 54 bambini. Uno di questi studi, a cui hanno partecipato 1 106 soggetti adulti, metteva a confronto Glivec usato come monoterapia e una combinazione di interferone alfa (IFN) più citarabina (altri farmaci antitumorali). Lo studio intendeva misurare quanto i pazienti potessero vivere senza che il cancro peggiorasse. Per quanto riguarda la LLA, gli effetti di Glivec sono stati esaminati nell’ambito di 3 studi condotti su 456 adulti; uno di questi studi ha confrontato l’efficacia di Glivec rispetto alla chemioterapia standard (medicinali usati per uccidere le cellule tumorali) in 55 pazienti con LLA di nuova diagnosi. Per quanto riguarda il GIST, Glivec è stato esaminato in due studi principali. Uno riguardava 147 pazienti i cui GIST non potevano essere rimossi chirurgicamente o si erano diffusi ad altre parti del corpo, per esaminare se la grandezza dei tumori si era ridotta. Questo studio non poneva Glivec a confronto con altri farmaci. L’altro studio confrontava Glivec con un placebo (un trattamento fittizio) in 713 pazienti il cui tumore era stato asportato chirurgicamente. Lo studio intendeva misurare quanto tempo i pazienti avrebbero vissuto senza che il cancro ritornasse. Nei pazienti con MD/MPD (31), HES e LEC (176) e DFSP (18) gli effetti di Glivec non sono stati confrontati con altri farmaci. Questi studi sono stati condotti per stabilire se la conta dei globuli bianchi tornava a livelli normali o se il numero delle cellule tumorali diminuiva o le dimensioni del tumore si riducevano. Quali benefici ha mostrato Glivec nel corso degli studi? Glivec è risultato più efficace dei farmaci di confronto. Nel 16% dei soggetti con LMC trattati con Glivec si è osservata una progressione del tumore dopo 5 anni dal trattamento rispetto al 28% dei pazienti trattati con interferone alfa più citarabina. Glivec è risultato più efficace rispetto alla chemioterapia standard anche nei pazienti con LLA. Nei pazienti in cui GIST è stato asportato con intervento chiurgico, i pazienti che hanno assunto Glivec hanno vissuto più a lungo di quelli trattati con placebo, senza il rischio di ricomparsa del cancro. Negli studi non comparativi condotti su pazienti con LMC, LLA e GIST ha risposto al trattamento con Glivec una percentuale compresa tra il 26% e il 96%. Per quanto riguarda le altre patologie, trattandosi di malattie rare i dati disponibili sono scarsi; nonostante ciò, circa due terzi dei pazienti hanno mostrato una risposta almeno parziale a Glivec. 2/3 Qual è il rischio associato a Glivec? I più comuni effetti indesiderati di Glivec (riscontrati in più di 1 paziente su 10) sono incremento del peso, neutropenia (basso livello del numero di globuli bianchi che combattono l’infezione), trombocitopenia (basso numero di conta delle piastrine), anemia (diminuzione del numero di globuli rossi), mal di testa, nausea, vomito, diarrea, dispepsia (indigestione), dolori addominali, edema (ritenzione di liquidi), eruzioni cutanee, spasmi e crampi muscolari, dolori muscolari e articolari ed affaticamento. Per la lista completa degli effetti indesiderati rilevati con Glivec, si rimanda al foglietto illustrativo. Glivec non deve essere somministrato a persone che possono essere ipersensibili (allergiche) a imatinib o a una qualsiasi delle altre sostanze. Perché è stato approvato Glivec? Il comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) ha deciso che i benefici di Glivec sono superiori ai suoi rischi nel trattamento di CLL, ALL, MP/MPD, HES, CEL, GIST e DFSP, e ne ha raccomandato il rilascio dell'autorizzazione all'immissione in commercio. Glivec è stato originariamente autorizzato in “circostanze eccezionali”, in quanto, essendo le malattie rare, al momento dell’approvazione erano disponibili informazioni limitate. Avendo la ditta fornito le informazioni aggiuntive richieste, le “circostanze eccezionali” sono state eliminate il 13 aprile 2007. Altre informazioni su Glivec: Il 7 novembre 2001 la Commissione europea ha rilasciato alla Novartis Europharm Limited un’autorizzazione all’immissione in commercio per Glivec, valida in tutta l’Unione europea. Tale autorizzazione è stata rinnovata il 7 novembre 2006. Le sintesi del parere del comitato per i medicinali orfani su Glivec si trovano qui (LMC: 14 febbraio 2001), qui (GIST: 20 novembre 2001), qui (LLA: 26 agosto 2005), qui (DFSP: 26 agosto 2005), qui (HES e LEC: 28 ottobre 2005), qui (MD/MPD: 23 dicembre 2005). Per la versione completa dell’EPAR di Glivec, cliccare qui. Ultimo aggiornamento di questa sintesi: 04-2009. 3/3