Cancro- 100 oncologi accusano le case farmaceutiche

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Rassegna Stampa
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Pubblicato il 7 mag 2013
FONTE: http://www.fanpage.it/cancro‐100‐oncologi‐accusano‐le‐case‐farmaceutiche‐sciacalli‐prezzi‐triplicati/ Cancro: 100 oncologi accusano le case
farmaceutiche: “Sciacalli, prezzi triplicati”
di Davide Falcioni –
Cento tra gli oncologi più importanti del mondo accusano le industrie dei farmaci antitumorali di
fare sciacallaggio e – tramite l’aumento del prezzo di alcuni medicinali fondamentali – condannare
a morte migliaia di pazienti. L’accusa degli esperti è stata pubblicata sulla rivista specializzata
Blood e afferma che su 12 farmaci approvati dall’autorità del farmaco americana, Food and Drug
Administration (Fda), nel 2012, 11 sono stati immessi sul mercato a un prezzo superiore a 100mila
dollari per paziente per anno. Inoltre il prezzo dei farmaci esistenti di provata efficacia è stato
aumentato fino a tre volte.
Gli specialisti scrivono: “Che cosa determina un moralmente giustificabile ‘giusto prezzo’ per un
farmaco contro il cancro? Un prezzo ragionevole dovrebbe mantenere sani i profitti dell’industria
farmaceutica, senza essere visto come una ‘speculazione’. Il termine sciacallaggio può applicarsi
alla tendenza dei prezzi elevati del farmaco in circostanze in cui la vita di un paziente è in
condizioni mediche gravi. E che ne provoca il disastro”. Tra i farmaci presi in esame c’è il Glivec,
prodotto dalla casa farmaceutica svizzera Novartis, che ha avuto un insperato successo nella cura
della leucemia mieloide cronica: i pazienti in cura con questo medicinale non solo sono
sopravvissuti, ma possono ambire ad una vita quasi normale. Ebbene, il costo del Glivec è passato
da 18mila sterline per paziente per anno a circa 21mila nel Regno Unito, mentre negli Usa da
30mila a 92mila dollari. E ciò nonostante tutti i costi di ricerca siano stati coperti dal prezzo
originale e il numero di pazienti trattati e la durata del trattamento abbiano registrato significativi
incrementi a causa del successo del farmaco.
L’ex Ad di Novartis David Vasella ha affermato in proposito che il prezzo originale del Glivec nel
2001 era “alto, ma ne valeva la pena”, con un fatturato annuo stimato all’epoca in 900 milioni
dollari. Un decennio più tardi le entrate sono state invece della cifra record di 4,7 miliardi. Secondo
gli oncologi che hanno sollevato il caso, i ricavi di Glivec nel corso degli ultimi dieci anni
“rappresentano profitti generosi per la società”. Ma questo ha prodotto una forte pressione su chi
deve pagare il conto. E accusano: “I pazienti sono diventati le vittime finanziarie del successo del
trattamento, costretti a dover pagare il prezzo ogni anno più caro per rimanere in vita”.
da Fanpage.it
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