APPALTO PUBBLICO PER LA REALIZZAZIONE E GESTIONE DEL CENTRO DIALISI DECENTRATO AD ASSISTENZA CONTINUATIVA - CAD - DI SCILLA PROGETTO SPERIMENTALE D.L. 502 del 30-12-1992 ART.9 bis D.P.G.R. N. 170 del 9-10-2012 CAPITOLATO TECNICO 1 TRATTAMENTI DIFFUSIVO E DIFFUSIVO/CONVETTIVI CARATTERISTICHE TECNICHE DELLE APPARECCHIATURE REQUISITI MINIMI: Preparatore automatico per dialisi in grado di effettuare le seguenti modalità di dialisi: • Bicarbonato dialisi in ago doppio e ago singolo, emodiafiltrazione online, dialisi sequenziale e UF isolata; • flusso sangue variabile da 10 a 500 ml/min; • totalizzatore conteggio sangue trattato; • sistema di rilevamento bolle d’aria ad ultrasuoni; • pompa eparina incorporata con velocità selezionabile e tempo di arresto automatico; • flusso bagno dialisi variabile da 300 a 700 ml/min in corso di trattamento; • circuito idraulico in single-pass senza possibilità di ricircolo del liquido di dialisi; • ultrafiltrazione con sistema di controllo e programmazione oraria; • sistema di programmazione e controllo della velocità di infusione della soluzione di sostituzione; • ultrafiltrazione del bagno di dialisi per garantire l’erogazione di un bagno di dialisi ultrapuro; • sistema di controllo ed allarme per flusso ematico rilevazione perdite ematiche sul dialisato, temperatura, pressione arteriosa, venosa con limiti impostabile di minima, massima e allarmi acustici e visivi; • test di autodiagnosi iniziale con allarmi acustici e visivi; • possibilità di interfacciamento a computer esterno per raccolta dati trattamento e archiviazione; • cicli automatici di lavaggio e disinfezione/disincrostazione; • batteria tampone; • certificazione secondo le norme UN EN ISO 9000. CARATTERISTICHE TECNICHE DEI FILTRI REQUISITI MINIMI: L’offerta deve prevedere un Filtro Capillare a basso flusso, medio flusso e alto flusso con membrana sintetica ad alta biocompatibilità con le seguenti caratteristiche: Superficie: compresa tra 1.3 a 2.1 mq.; Caratteristiche di ultrafiltrazione per filtri basso flusso: UF: >10ml/h/mmHg; 2 Caratteristiche di ultrafiltrazione per filtri medio flusso: UF: >30ml/h/mmHg; Caratteristiche di ultrafiltrazione per filtri alto flusso: UF: >50ml/h/mmHg; Metodo di sterilizzazione: irraggiamento o vapore; CARATTERISTICHE TECNICHE DEI CONCENTRATI REQUISITI MINIMI: • l’offerta deve prevedere, per ciascuna seduta dialitica, un quantitativo sufficiente per almeno 5 ore di trattamento a flussi di almeno 500 ml/min. • compatibilità con l’apparecchiatura dialitica offerta • soluzione basica con bicarbonato in polvere, contenuto in cartucce sigillate e soluzione acida contenuta in sacca. • La concentrazione finale del dialisato sarà a scelta del medico responsabile e dovranno essere assicurate almeno 2 tipi di formulazioni CARATTERISTICHE TECNICHE DELLE LINEE REQUISITI MINIMI: kit composto da una linea arteriosa ed una linea venosa (fino al 20% della fornitura deve prevedere linee per dialisi mono-ago). Le linee devono essere provviste di: • set per eparinizzazione • punti di iniezione e di prelievo (sulla linea arteriosa e venosa) • punto di infusione sul pozzetto venoso • raccordi di misurazione della pressione arteriosa e venosa • raccordi di adattamento con linee di infusione • sterilizzazione per irraggiamento • linea di reinfusione ALTRO SOLUZIONE FISIOLOGICA: • 1 sacca da 2 litri e 1 sacca da 0,5 litri se la metodica lo necessita. DISINFETTANTI E DISINCROSTANTI con i seguenti requisiti minimi: • l’offerta deve prevedere un ciclo di disinfezione/decalcificazione dopo ogni seduta dialitica. AGHI Gli aghi devono avere le seguenti caratteristiche: 3 • • • • • • Coppia di aghi con foro laterale e alette girevoli; Diametro cannula: 15-16-17 G; Morsetto stringi tubo; Protettore copri ago scorrevole sul tubo di connessione; Sterilizzazione ad irraggiamento; Possibilità di fornire, se occorre aghi tipo mono-ago allo stesso prezzo. IMPIANTO TRATTAMENTO ACQUA CARATTERISTICHE TECNICHE MINIME: Impianto trattamento acqua a bi-osmosi inversa con controllo della conducibilità , per una fornitura di almeno 30 unità dialitiche + 5 postazioni tecniche , con una portata effettiva di 2100 l/h a 6° C. L’acqua trattata dovrà avere le seguenti caratteristiche batteriologice : - UFC a 37° < 1 UFC - PIROGENI – E.U. < 0,250 UFC Le altre caratteristiche dell’acqua trattata dovranno essere in accordo con i dati indicati nella tabella dell’AAMI standard proposta per la dialisi e con i valori dell’ VIII ediz. della farmacopea europea per l’acqua destinata alla preparazione del liquido di dialisi. Le caratteristiche dell’impianto dovranno corrispondere alle seguenti normative : Direttiva comunitaria 93/42/CEE del 14.6.1993 UNI –EN-ISO 9001 ISO 13485/2000 Al momento della messa in funzione dell’impianto l’esecutore dovrà garantire i controlli batteriologici e chimico-fisici dell’acqua prodotta, certificando la sicurezza dell’impianto e la rispondenza ai criteri richiesti e deve essere disponibile ad effettuare tutte le modifiche dell’impianto necessarie al suo funzionamento, senza costi aggiuntivi. L’esecutore dovrà fornire documentazioni scientificamente valide che comprovino la sicurezza e l’affidabilità dell’impianto offerto. Dovrà inoltre essere garantita l’assistenza in loco con disponibilità immediata di assistenza a richiesta, senza costi aggiuntivi. L’impianto dovrà prevedere i seguenti moduli : PRETRATTAMENTO: Modulo di ingresso acqua grezza che contenga : 4 Filtro preliminare autopulente in acciaio inossidabile non superiore a 100 µm; Riduttore di pressione; Manometro indicatore pressione acqua grezza; Contatore per la registrazione e la documentazione del consumo totale di acqua impiegata per il trattamento di dialisi. Serbatoio di accumulo di capacità adeguata , dotato di attacchi per l’alimento, lo svuotamento e lo sfiato , con sensori di livello minimo e massimo; Pompa per dosaggio del cloro adeguatamente dimensionata; Gruppo di rilancio composto da 2 elettropompe in acciaio inox capaci di una crescita di pressione di 4 bar a circa 4 m 3 h . Prefiltrazione composta da due o più filtri a cartuccia aventi capacità di filtrazione di 10 micron. Addolcitore composto da due resine scambiatrici da installare in parallelo, funzionanti contemporaneamente in servizio, con rigenerazione automatica mediante temporizzatore a 24 V avente la possibilità: - Di rendere possibile una fornitura di emergenza in caso di mancanza di tensione di rete, per almeno 6 ore. - Di eseguire una rigenerazione manuale in caso di emergenza. I contenitori e rivestimenti interni devono essere in materiale atossico certificato. Decloratore composto da Doppia colonna di carbone attivo in serie per il trattamento e la rimozione del cloro e di altre sostanze organiche disciolte nell’acqua avente la possibilità : Di lavaggio e rigenerazione automatico comandato da timer. Di rendere possibile una fornitura di emergenza in caso di mancanza di tensione di rete, per almeno 6 ore I contenitori e rivestimenti interni devono essere in materiale atossico certificato. Microfiltrazione composta da due o più filtri a cartuccia aventi capacità di filtrazione di 5 micron. TRATTAMENTO DI DISSALAZIONE AD OSMOSI INVERSA A DOPPIO STADIO ( Bi-Osmosi con controllo conducibilità ): Tutte le componenti così come le condutture e le pompe di pressione del sistema di dissalazione dovranno essere costituiti in acciaio inox AISI 316. Per una facile ispezione e manutenzione, l''impianto di Bi osmosi dovrà essere a vista e non coperto da pannelli. Al fine di ridurre in modo pressoché sicuro la formazione del deposito di Ioni e limo biologico sulle membrane , i moduli delle stesse dovranno essere strutturati in modo tale da ridurre il più possibile gli spazi morti. 5 Inoltre il sistema di osmosi dovrà prevedere dei lavaggi di risciacquo delle membrane temporizzati in contro flusso, anche durante la produzione di permeato. Il sistema deve adattare la produzione di permeato in base alla reale richiesta dell’anello di distribuzione. Il sistema dovrà prevedere un sistema ridondante delle pompe per la funzione economia/produzione Il sistema dovrà avere un dispositivo di monitoraggio degli allarmi e delle eventuali perdite sia dell’osmosi che dell’anello di distribuzione. Il quadro di controllo a display dovrà essere inserito nel modulo di osmosi e riportare tutti i parametri e le informazioni necessarie . Il pannello di comando deve avere la possibilità tramite contatti elettrici di comandare manualmente il sistema in caso di avaria del PLC. ANELLO DI DISTRIBUZIONE: L’anello di distribuzione principale deve essere costituito in acciaio inox AISI 316 . Il punto di attacco ai reni artificiali deve essere costituito in materiale atossico certificato con il raccordo anello/rene in acciaio inox AISI 316 e deve permettere la circolazione dell’acqua osmotizzata anche a rene spento o staccato. DISINFEZIONE : Si richiede un modulo separato dall’osmosi per la disinfezione termica dell’anello e del secondo stadio di osmosi, la temperatura deve arrivare fino a 85°. II modulo deve essere in grado di effettuare la disinfezione termica mediante temporizzatore ogni qual volta non sia in produzione ed avere la possibilità in caso di emergenza di passare dalla fase termica a quella operativa in circa 20 min. In sala osmosi e in sala dialisi deve esserci un indicazione remota dello stato dell’impianto (CHIMICA – OPERATIVO – TERMICA ). Il riscaldamento dell’acqua deve avvenire on line attraverso resistenza senza vasche di accumulo per evitare il più possibile la dispersione termica. Le tubazioni del modulo termico devono essere in acciaio inox AISI 316. La disinfezione non deve essere in ogni caso di tipo a vapore. SOFTWARE: Programma software in grado di visualizzare i parametri operativi , eseguire la diagnosi on line del impianto , rappresentazione grafica del circuito, registro degli eventi, azioni ed allarmi, performance dell’impianto e sistema di disinfezione termica. sistema predisposto al protocollo TCP/IP e compatibile win 98/2000/XP. 6 CONNESSIONE / SCARICO RENI: Ogni postazione rene deve prevedere un pannello integrato a parete contenente: N° 1 attacco permeato N° 1 scarico permeato con relativo sifone N° 2 prese elettriche 16 A N° 1 pulsante chiamata di emergenza ASSISTENZA TECNICA: Manutenzione “Full Risk” per tutta la durata del contratto delle apparecchiature di erogazione e distribuzione acqua biosmotizzata, comprendenti: 1) La gestione ed esecuzione di tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, previsti dalla normativa, dalla tecnica ospedaliera e dalla regola d’arte sugli impianti, necessari al fine di dare agli stessi affidabilità e funzionamento, secondo le indicazioni dei costruttori. 2) La fornitura di tutto il materiale di consumo necessario alla conduzione dell’impianto (sale in pastiglie, disinfettante, reagenti, ecc), nulla escluso. OPERE EDILI ED IMPIANTISTICHE OPERE EDILI La proposta progettuale dovrà prevedere di adeguare ed ampliare il servizio Dialisi operante presso l'ex Presidio Ospedaliero Scillesi d’America” di Scilla, quale struttura operante all’interno dell’area geofunzionale dell’ASP di Reggio Calabria adeguando le attività esercitate in Centro Dialisi Decentrati ad Assistenza Continuativa (CAD) quale nuova tipologia di prestazioni da erogare. Il CAD proposto come Centro funzionalmente collegato all’U.O. di Nefrologia di riferimento nel territorio, sarà dotato di 26 + 2 posti letto tecnici di dialisi, e sarà in grado di garantire la fondamentale funzione di trattamento dialitico diurno di pazienti uremici cronici presenti nel bacino di utenza, anche se complessi e in condizioni cliniche a rischio. La progettualità richiesta dovrà presupporre il pieno rispetto delle indicazioni fornite dal nuovo regolamento sui requisiti generali e specifici emanati, ai sensi della Legge Regionale N° 24/2008, con il Regolamento regionale N° 13 del 1/9/2010 in materia di autorizzazione all’esercizio e successivo accreditamento istituzionale. In applicazione a tale regolamento si è individuato, all’allegato 8.13, la tipologia di prestazioni dei Centri di Dialisi da attivare. I contenuti di tale 7 allegato dovranno compulsarsi con quanto stabilito dal DPR 14/1/1997 e dalla D.G.R. 133/99 emanata dalla Regione Calabria. Si precisa in tale riferimento che i requisiti specifici per i Centri Dialisi Decentrati ad Assistenza Continuativa (CAD) oltre ai requisiti strutturali generali e specifici previsti dalla normativa vigente, prevedono che l’area di degenza deve disporre di un numero minimo di posti tecnici non inferiore ai 12 in sale dialisi dotate di postazione per il personale infermieristico di assistenza, operativi per almeno 2 turni giornalieri. La stessa area deve, inoltre disporre di: A) REQUISITI STRUTTURALI 1) Facilmente accessibile per l’utenza esterna anche con barella e per il rifornimento di materiale; 2) n. 1 ambulatorio medico attrezzato per l’addestramento e la gestione del paziente alla dialisi peritoneale domiciliare; 3) postazione, in sala dialisi, in cui risiede il personale infermieristico d’assistenza; 4) zona/locale stoccaggio e manutenzione macchine per dialisi fornito di acqua osmotizzata e scarico centrale; 5) zona/locale per il controllo della attività da parte del personale di assistenza; 6) 1 locale spogliatoio pazienti per ciascun sesso 7) locale di lavoro per il personale 8) cucinetta; Inoltre anche se non normativamente previsti sono da considerare: 9) Un ambiente da destinare a riunione dei medici del Servizio; 10) Ambienti differenziati da destinare a spogliatoio del personale; B) REQUISITI TECNOLOGICI 1) impianto trattamento acqua. Il trattamento dell’acqua deve comprendere un pre-trattamento, un trattamento finale con osmosi inversa e una distribuzione ad anello. I materiali utilizzati devono essere a bassa porosità, basso rilascio di contaminanti e resistente ai sistemi di disinfezione. Il prodotto finale dell’impianto deve avere le caratteristiche richieste dalla farmacopea e devono essere garantiti controlli periodici chimici e batteriologici; 2) sistemi pesa paziente (letto/poltrona bilancia/bilancia); Oggetto della presente sezione del capitolato tecnico è l’individuazione delle caratteristiche di massima, tecniche e funzionali, relative alla ristrutturazione dei locali destinati alle attività del Centro Dialisi Decentrato ad Assistenza Continuativa - CAD - e Area Ambulatoriale. Stato di fatto I locali, oggetto di intervento, posti al piano primo dell'ex Presidio Ospedaliero “Scillesi d’America”di Scilla, nella superficie 8 precedentemente destinata al Reparto di Chirurgia Generale, si presentano sufficientemente attrezzati sia per il taglio dimensionale, che per l’aspetto distributivo. Ma per poter organizzare l’intero servizio occorre utilizzare la superficie, attualmente utilizzata per le attività ambulatoriali, per consentire la realizzazione delle attività di supporto alle attività principali. Ciò consente di ricavare il numero degli ambienti necessari alle funzioni per le quali l’area sarà destinata. La Struttura principale ospitante gli ambienti facenti parte del maggiore fabbricato ospitante i servizi ospedalieri erogati dal'exl P.O. “Scillesi d’America” di Scilla, è stata realizzata con metodiche costruttive e tecnologiche di tipo tradizionale per come le stesso riconducibili all’epoca della realizzazione. L’ossatura portante è del tipo cemento armato, i solai sono laterocementizi, le murature di tompagno e quelle di partizione, realizzate quali corroboranti della orditura principale, sono laterizio di adeguato spessore mentre quelle di partizione distributive sono in tramezzo da cm. 8. Gli intonaci di pareti e soffitti sono del tipo civile. I serramenti esterni sono in lega di alluminio completi di avvolgibili. Gli infissi interni sono in materiale ignifugo classificati in REI 30. La planimetria dello stato di fatto, fornita dalla stazione appaltante, si deve ritenere indicativa, ed è onere delle Ditte partecipanti l’esecuzione di un rilievo di dettaglio degli ambienti oggetto della ristrutturazione. Progetto Nei suddetti locali, opportunamente ristrutturati, andrà localizzato il nuovo Centro Dialisi Decentrato ad Assistenza Continuativa - CAD comprensiva dell'’area dedicata ad Ambulatori e Studi Medici. Il progetto allegato ha valore di proposta, lasciando libertà alla Ditta partecipante per quanto riguarda l’ipotesi distributiva di dettaglio, nel rispetto però delle prescrizioni minime sotto indicate. Requisiti Sulla base delle indicazioni normative citate e con il supporto planimetrico è possibile procedere agli interventi per riconvertire funzionalmente l’area interessata preliminarmente alla realizzazione delle seguenti opere : - Nuova distribuzione funzionale degli ambienti; - Adeguamento degli impianti elettrici; - Rispetto delle indicazioni di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro. - Rispetto delle condizioni microclimatiche; - Realizzazione degli impianti dedicati alla particolare attività; - Fornitura impianto elevatore dedicato. E’ opportuno, infatti, procedere alla realizzazione di mirati interventi, edili ed impiantistici che consentono di ricavare le funzioni sanitarie e di 9 supporto necessarie ad assolvere alle prestazioni erogate nei confronti di soggetti che necessitano di trattamenti dialitici. Si conferma, infatti, che possono ricavarsi i seguenti ambienti : - Sale per trattamenti dialitici per complessivi 26 posti letto ( più due tecnici) di cui 2 ad un posto letto, da dedicare ai particolari trattamento in isolamento, le cui superfici rispettano le indicazioni dimensionali e strutturali fornite dal citato DPR per le camere di degenza di strutture ospedaliere; In ogni sala trattamento è dotata di proprio servizio igienico, opportunamente separato dal resto della stanza; I pavimenti ed i rivestimenti per tali ambienti saranno in pvc sino ad altezza adeguata e dotati di sguscio di raccordo pavimento/parete. Ulteriori locali, destinati al personale sanitario, al capo sala, agli infermieri, al cucinino di reparto e al soggiorno spogliatoio per i pazienti completano organicamente le opere di distribuzione funzionale del servizio realizzato. Caratteristiche realizzative Le nuove realizzazioni seguiranno le seguenti minimali indicazioni. - Pareti divisorie Potranno essere realizzate in cartongesso o muratura in mattoni e malta. - Pavimentazioni Dovranno essere in PVC con sguscio perimetrale di raccordo pavimento/parete. - Rivestimenti Obbligatoriamente in PVC h. min 2,00 mt. per le sale di trattamento. - Controsoffitti Andranno realizzati perlomeno in tutte le parti accessibili all’utenza; dovranno essere in materiale in classe 0 adatto a funzioni di Edilizia Sanitaria. - Serramenti esterni Andranno sostituiti tutti gli infissi esterni interessanti l'area del nuovo Centro onde raggiungere le prestazioni termoacustiche di legge ad esclusione di quelli presenti nell’attuale area ambulatori e corridoio di collegamento - Serramenti interni Le nuove porte dovranno essere rivestite in laminato plastico; le porte tagliafuoco andranno previste ove necessario. - Protezioni Vanno previsti profili paraspigoli e fascioni paracolpi a protezioni delle pareti. Requisiti Impiantistici Oltre alle opere di tipo civile occorre procedere alla realizzazione di impianti tecnologici richiesti dell’edilizia ospedaliera, oltre a quelli 10 specialistici relativi alle particolari funzioni sanitarie da esercitare. Tutti gli impianti saranno realizzati in conformità alle rispettive normative tecniche ed alle regole del buon costruire. Impianto elettrico: L’impianto elettrico per le sue caratteristiche e particolarità dovrà essere realizzato tenendo conto della destinazione d’uso degli ambienti in cui è posto in opera e della funzione che dovrà adempiere trattasi, infatti, di ambienti destinati ad attività sanitaria con degenze. Dovranno essere rispettate le indicazioni contenute nelle norme CEI di riferimento e del D.Leg.vo 37/2008. Le masse metalliche esistenti saranno collegate al nodo equipotenziale e saranno realizzati quadri autonomi per ogni sala operativa con interruttori di protezione locale, oltre ad un quadro elettrico generale posto in vano dedicato per posto letto. L’impianto realizzato consente di rispettare criteri di selettività a vantaggio della manutenibilità dell’impianto stesso e, quindi, della sicurezza di persone e cose. Oltre all’alimentazione normale deve essere prevista l’alimentazione di sicurezza ”NO BREAK” (U.P.S.) con collegamento all'esistente gruppo elettrogeno. Illuminamento: L’ubicazione delle aperture esterne permette, oltre ad una buona ventilazione naturale, anche una buona illuminazione dei locali in funzione dell’attività in essi svolta, la stessa, comunque, è stata integrata da una adeguata illuminazione artificiale. Il livello d’illuminamento dei locali appare adeguato alla normativa vigente ed è garantita con il supporto di plafoniere con lampade fluorescenti. L’illuminazione di sicurezza, posta in prossimità dei vani porta prospicienti il corridoio, è realizzata con lampade fluorescenti con autonomia di 1 ora e ricarica in 12 ore ed offre le necessarie garanzie in situazioni di emergenza. Caratteristiche realizzative Gli impianti elettrici avranno origine dal quadro elettrico dell’ospedale. In ogni reparto, in apposito locale dovrà essere installato il quadro elettrico generale. Il quadro elettrico dovrà essere realizzato con armadi modulari componibili a pavimento dimensionato in base ai seguenti dati: tensione nominale di impiego : fino a 1.000 V tensione nominale d’isolamento : fino a 1.000 V frequenza : 50Hz numero delle fasi : 3+ neutro 11 corrente di corto circuito alla tensione di esercizio : 15 kA tensione circuiti ausiliari : 220 – 24 V c.a. Dovranno essere installati gruppi di continuità per alimentare le utenze informatiche dei reparti e l’impianto di osmosi. Dovrà procedersi al collegamento delle utenze all'esistente Gruppo elettrogeno Gli impianti di illuminazione saranno realizzati con plafoniere dotate di lampade fluorescenti ad alta efficienza e resa cromatica di tipo diverso in funzione della destinazione d'uso. Saranno ottenuti i seguenti livelli di illuminamento medio sul piano di lavoro : - corridoi e passaggi comuni 200 Lux - uffici 300 Lux - sale dialisi, degenze, ambulatori 500 Lux - locali tecnologici 200 Lux. Dovrà essere realizzato un impianto di illuminazione di sicurezza tale da garantire l'individuazione delle vie di esodo e un illuminamento non inferiore a 5 lux. Gli impianti di forza motrice saranno realizzati con prese di corrente universali 2x10 e 16 A+T. Impianti speciali Impianto telefonico e trasmissione dati Dovrà essere realizzata una rete informatica locale LAN di trasmissione dati e fonia in categoria 6 che dovrà essere in grado di far comunicare fra loro tutti gli apparati attivi della rete permettendo così la condivisione delle risorse. E' da prevedersi una rete wireless ciò per consentire ai soggetti trattati di poter utilizzare propri apparati informatici. Impianto di chiamata infermieri Il sistema assolverà le seguenti funzioni : - segnalazione di chiamate: normali, d'emergenza, da WC/stanze da bagno, prioritarie e diagnostiche. Impianto TV Dovrà essere realizzato un impianto televisivo per la ricezione da ogni posto letto dei canali nazionale e canali satellitari. Impianto di riscaldamento/raffrescamento All’interno dei reparti si dovrà realizzare un impianto di riscaldamento/raffrescamento a tutt’aria con recupero calore. Nei servizi igienici si dovrà realizzare un impianto di riscaldamento a radiatori. Le reti di distribuzione per i collegamenti dovranno essere realizzate in rame ricotto a norma UNI EN 1057 e correranno sottotraccia a pavimento e a 12 parete. Le tubazioni dovranno essere rivestite in funzione coibente ed anticondensa negli spessori previsti dalla normativa vigente. L’impianto dovrà fare capo a Unità di Trattamento aria di tipo componibile funzionanti a tutta aria. Tramite canalizzazioni in lamiera di acciaio zincata, l’aria verrà distribuita negli ambulatori, nelle degenze e nelle sale dialisi. Leggi e Norme di riferimento Gli impianti termomeccanici dovranno essere realizzati in conformità alle vigenti Leggi e Norme Tecniche: - D.P.R. 27/04/1955 n.547 e successivi aggiornamenti. - LEGGE 13/07/1966 n.615 e relativo regolamento di esecuzione D.P.R. 22/12/1970 n.1391 - Legge del 06/12/71 n.1083 - LEGGE 11/11/1975 n.584 e D.M. 18/05/1976 - D.M. 01/12/1975 - D.M. 26/01/1981 - LEGGE 09/01/1989 n.13 - LEGGE 05/03/1990 n.46 e relativo regolamento di esecuzione D.P.R. 06/12/1991 n.447 - LEGGE 09/01/1991 n.10 e relativo regolamento di esecuzione D.P.R. 26/08/1993 n.412 e successivi aggiornamenti - D.M. 12/04/1996 e successivi aggiornamenti e modificazioni - D.P.R. 24/07/1996 n.503 - Decr. Leg.vo 81/2008 - DPR 14/1/1997 - D.G.R. 133/99 - L.R. 24/2008 - Regolamento Regione Calabria13/2009 - Normativa I.S.P.E.S.L. - Normativa UNI-CIG. - Normativa CEI. Impianti vari: Si è prevista l’implementazione dell’esistente rete dei gas medicinali tali da servire i nuovi ambienti da realizzare allo stato non forniti dalla stessa rete centralizzata. Un impianto montalettighe dedicato favorirà gli accessi al servizio in modo da non creare interferenze alla restante attività sanitaria. Impianto idrico igienico sanitario Le condotte dell’acqua calda e fredda formanti la rete di distribuzione, dovranno essere installate sottotraccia a pavimento e parete. Ogni locale servizio dovrà essere opportunamente intercettato tramite rubinetti da incasso con cappuccio cromato. 13 Il sifoname di tipo pesante dovrà essere in ottone cromato di diametro non inferiore al pollice e ogni apparecchiatura sanitaria dovrà essere di prima scelta assoluta con superfici lisce e senza deformazioni dovute alla cottura. Gli scarichi delle apparecchiature sanitarie dovranno essere convogliati sulle dorsali principali di scarico esistenti. I collegamenti di scarico degli apparecchi sanitari, dovranno essere in tubo di polietilene alta densità (PHDE) tipo GEBERIT. Impianto gas medicali I gas medicali previsti e le rispettive reti di distribuzione sono le seguenti: - ossigeno; - vuoto. Gli impianti sopra elencati verranno realizzati in conformità alla Norma Europea EN 737-3 ed in particolare consisteranno nella posa delle reti di distribuzione a servizio di tutte le sale dialisi e sala medicazione, allacciandosi alla rete generale esistente dell’ospedale. In fase di sopralluogo dovrà essere verificato il collegamento alle reti esistenti di pertinenza. Sicurezza antincendio: La sicurezza antincendio è già garantita da quanto già realizzato all’interno del Presidio. Si procederà ad integrare gli eventuali ausili risultanti mancanti in funzione dei nuovi assetti distributivi. Arredi Per quanto riguarda gli arredi, la ditta partecipante proporrà la tipologia che meglio riterrà opportuna in relazione alla destinazione d’uso dei locali progettati. La fornitura degli arredi dedicati rientra nel prezzo di aggiudicazione. Tempi di consegna Le indicazioni sopra fornite, da considerarsi condizioni minimali, dovranno consentire la realizzazione di una proposta progettuale che dovrà rispondere a tutti i regolamenti e normative locali, regionali e nazionali con particolare riferimento alla Normativa della Regione Calabria per l’autorizzazione all'esercizio e successivo accreditamento istituzionale per strutture che erogano prestazioni dialitiche il cui onere tecnico amministrativo resta in capo all'aggiudicatario Le opere indicate dovranno essere consegnate in un massimo di 180 (centottanta) giorni naturali e consecutivi, a far tempo dalla data di consegna dei lavori. 14