Quali sono le possibilità di intervento? Terapia conservativa: ha come scopo quello di rallentare la progressione verso IRC e ridurre le complicanze soprattutto ossee, vascolari e cardiache. - Il primo elemento è innanzitutto una dieta a basso contenuto proteico animale efficace sia per il sovraccarico proteico che per l’acidosi che per le tossine uremiche ecc.. - La pressione arteriosa, soprattutto a livello dell’arteriola afferente perché va a colpire direttamente il glomerulo; per cui si parlava di qui target di 130/80 o 125/75 a seconda che vi sia proteinuria alta o bassa. - Abolizione del fumo , non solo per il problema dei vasi ma si è visto che a parità di GFR e di intervento farmacologico, rispetto ai non fumatori, i fumatori hanno un decorso peggiore verso l’IRC. - Controllo dei valori lipidici, il colesterolo deve essere tenuto estremamente basso - Correzione dell’anemia; - Correzione delle alterazioni del metabolismo fosforo-calcico, dando supplementi di calcio e vitamina D per os; - Correzione del potassio. Questo è quello che possiamo fare dal punto di vista medico. Arriva però il momento in cui, o per un intervento tardivo o per un inesorabile declino della malattia, in cui si arriva a un GFR< 10ml/min si comincia il trattamento sostitutivo. (domanda della lezione precedente riportata dal prof: esiste un numero di filtrato sotto cui si comincia la dialisi? Diciamo che a livello scolastico si definisce a GFR< 10ml/min per evitare la comparsa di complicanze gravi, però può essere estremamente variabile dipendentemente dalla clinica del paziente, dall’età dalla disponibilità) Il trattamento sostitutivo si comincia per evitare alterazioni molto gravi che mettono a rischio la vita del paziente come l’edema polmonare, l’ipercaliemia, la grave acidosi e l’encefalopatia uremica, che per fortuna sono estremamente rare grazie a interventi, oggi, più tempestivi. Quando si arriva a questo punto si aprono due strade: - la terapia sostitutiva: emodialisi o dialisi peritoneale; - trapianto di rene. (il prof sottolinea il fatto che solitamente avviene prima la dialisi e poi si può intervenire con trapianto). Domanda: come si fa a stabilire i livelli di filtrato per instaurare una certa terapia? Sempre medianti i soliti parametri MDRD, 10 è sempre un dato indicativo. Fanno eccezione quei casi in cui sono soggetti molto avanti con l’età e con tante complicazioni sistemiche, in cui si ritiene che l’aspettativa di vita in dialisi non si sostanzialmente diversa dall’aspettativa di vita con una semplice terapia conservativa protratta con una dieta aproteica supplementare.