Le guide di Corporis Carlo M. Strati INTEGRATORI ALIMENTARI MANUALE PRATICO w w w.c o r p o r i s .i t PREFAZIONE INTEGRATORI ALIMENTARI Manuale Pratico di Carlo M. Strati Un libro della collana: “Le guide di Corporis” w w w.c o r p o r is.i t Prodotto in collaborazione con: Nutrisystem w w w.nu t r isys tem.i t Progetto grafico e impaginazione: Edishot Targetmedia w w w.edishot .net Questo libro intende portare informazioni di carattere generale sull’alimentazione e sugli integratori. I prodotti dietetici possono essere utilizzati da tutti coloro che necessitano di aumentare il loro fabbisogno di tali nutrienti. Prima di cominciare qualsiasi programma di allenamento, alimentazione o integrazione alimentare, si consiglia di consultare il proprio medico. Sull’utilizzo degli integratori dietetici bisogna attenersi alle indicazioni riportate in etichetta. Copyright © 2006 Carlo M. Strati - Tutti i diritti sono riservati, nessuna parte di questo libro può essere riprodotta, trasmessa o pubblicata senza espressa autorizzazione del titolare. I marchi citati sono proprietà dei rispettivi titolari. Troppo spesso si trascura l’importanza di un regime alimentare equilibrato, fondamentale non solo per chi deve dimagrire, ma per tutti quelli che vogliono restare in forma. Da un corretto apporto di principi nutritivi assunti ai pasti dipendono la nostra salute, il benessere psicofisico e l’efficienza del corpo. Gli integratori alimentari sono nutrienti concentrati estratti da fonti naturali, utili nei regimi dietetici bilanciati e in tutti i casi d’aumentato fabbisogno di particolari principi nutritivi. 4 INDICE PARTE 1 INDICE ............................................................................................................ pag. 7 PARTE 4 ............................................................................................................. pag. 71 NUTRIENTI E ALIMENTI USO DEGLI INTEGRATORI 1.1 - Protidi o proteine ............................................................................... pag. 11 4.1 - A base di amminoacidi ................................................................. pag. 74 1.1.1 - Gli amminoacidi .............................................................................. pag. 13 4.2 - A base di carboidrati ..................................................................... pag. 76 1.2 - Glucidi o carboidrati ....................................................................... pag. 15 4.3 - Proteine del siero di latte ............................................................. pag. 78 1.2.1 - L’indice glicemico ......................................................................... pag. 17 4.4 - Miscela di proteine a rilascio prolungato.............................. pag. 79 1.3 - Lipidi o grassi ................................................................................... pag. 18 4.5 - Proteine con creatina e glutammina ..................................... pag. 80 1.4 - Vitamine e sali minerali .................................................................. pag. 21 4.6 - Barrette con proteine e carboidrati ........................................ pag. 81 4.7 - Pool di amminoacidi in forma polipeptidica ........................ pag. 82 PARTE 2 ............................................................................................................. pag. 27 4.8 - Amminoacidi ramificati ................................................................ pag. 83 METABOLISMO E FORMA 4.9 - Amminoacidi glucogenici .......................................................... pag. 84 2.1 - Bioenergetica dei nutrienti .......................................................... pag. 32 4.10 - Glutammina in polvere ............................................................... pag. 85 2.2 - Calcolo calorico.............................................................................. pag. 38 4.11 - Carnitina in capsule ...................................................................... pag. 86 2.2.1 - Metabolismo basale .................................................................. pag. 41 4.12 - Creatina monoidrato ................................................................... pag. 87 2.3 - Composizione corporea ............................................................ pag. 42 4.13 - Creatina con sistema di trasporto......................................... pag. 88 2.3.1 - Body Mass Index ......................................................................... pag. 43 4.14 - Stimolante del nitrossido ........................................................... pag. 89 2.3.2 - Calcolo del peso ideale ........................................................... pag. 46 4.15 - Miscela energetica ...................................................................... pag. 90 4.16 - Acidi grassi Omega 3 ................................................................. pag. 91 PARTE 3 ............................................................................................................. pag. 51 4.17 - Dimagrante termogenico ......................................................... pag. 92 DIETA E ALLENAMENTO 4.18 - Formula per le articolazioni ...................................................... pag. 93 3.1 - La costruzione della dieta ........................................................... pag. 55 4.19 - Compresse di vitamine con sali minerali............................ pag. 94 3.2 - Strategie per dimagrire ............................................................... pag. 60 4.20 - Bevanda isotonica con vitamine e minerali ..................... pag. 95 3.2.1 - Come bruciare i grassi .............................................................. pag. 63 3.3 - Strategie per potenziare ............................................................. pag. 65 BIBLIOGRAFIA ..................................................................................................... pag. 96 5 6 7 NUTRIENTI E ALIMENTI In questa sezione si fa una panoramica sui pricipi nutritivi contenuti negli alimenti: proteine, carboidrati, grassi, vitamine e sali minerali. Si impara il ruolo degli amminoacidi, si conosce la funzione energetica degli zuccheri e dei grassi. Conoscere queste informazioni significa imparare il ruolo dei nutrienti nell’alimentazione umana e saper scegliere i cibi più adatti in funzione della dieta, dell’indice glicemico, dei gusti e dell’obiettivo di forma fisica prefissato. 8 PARTE 1 NUTRIENTI E ALIMENTI C ome una macchina, anche il nostro corpo per funzionare bene ha biso- gno di carburante, di ricambi e di manutenzione. Funzionare bene significa non solo muoversi, lavorare, giocare, ma anche pensare e svolgere tutte quelle attività “invisibili” che ci permettono di stare in vita. A differenza di una macchina, infatti, anche quando stiamo fermi consumiamo energia per mantenere attive le nostre funzioni vitali. La “macchina” corpo umano, quindi ha bisogno di essere alimentata per svolgere normalmente le proprie attività. E la corretta alimentazione è alla base del suo giusto funzionamento, quindi del nostro stato di salute e di efficienza fisica. Dagli alimenti, lo rendono più adatto per certi scopi, per infatti, attraverso uno specifico processo di questo motivo è importante seguire un’ali- digestione, l’organismo è in grado di rica- mentazione varia ed equilibrata, per dare al vare tutti gli elementi necessari alla propria nostro organismo tutti gli elementi di cui ha sopravvivenza. bisogno. Per esempio dal pane e dalla pasta si Ciò che caratterizza ogni alimento, e ne ottiene il carburante che dà l’energia per determina il suo ruolo ai fini della corretta muoversi e per pensare, mentre dalla carne alimentazione, è il suo contenuto in speci- e dal latte si ricavano i mattoni essenziali per fici nutrienti. Questi sono classificati in due costruire o riparare i muscoli. Ogni alimento, famiglie, macro-nutrienti e micro-nutrienti: dunque, ha caratteristiche specifiche che del primo gruppo fanno parte sostanze 9 10 PARTE 1 NUTRIENTI E ALIMENTI complesse come i protidi (proteine), i glucidi 1.1 - Protidi o proteine (carboidrati) e i lipidi (grassi), mentre nel secondo ci sono le vitamine e i sali minerali. Sono composti organici complessi, ele- Ogni nutriente svolge un preciso ruolo menti fondamentali di tutte le cellule animali nel nostro organismo: le proteine hanno e vegetali. Sono costituiti da amminoacidi, funzione plastica, forniscono il materiale legati tra loro dai cosiddetti legami peptidici, per costruire e riparare tutte le strutture del per formare catene la cui lunghezza può corpo; i carboidrati e i grassi hanno funzio- essere molto variabile, da un centinaio a ne energetica, da questi arriva il carburante molte migliaia di unità. Una catena di più am- che ci fa muovere e pensare. minoacidi prende il nome di polipeptide, uno Le vitamine e sali minerali hanno funzio- o più polipeptidi costituiscono una proteina. ne di supporto e di protezione, determinano In base alla loro struttura, estesa o globula- molte reazioni biochimiche fondamentali re, le proteine hanno una specifica funzione per la nostra salute. biologica: biomeccanica (per esempio i muscoli e la pelle) oppure biologica (per Contenuti di principi nutritivi negli alimenti esempio gli ormoni e gli anticorpi). Glucidi Protidi Lipidi Cereali òòòòò òòò ò Legumi òòòò òòòò ò de dal numero e dal tipo di amminoacidi da Soia òò òòòò ò cui è formata. In natura sono stati finora sco- Ortaggi òò òò òò perti oltre 500 amminoacidi diversi, ma solo Frutta òòòò òò ò 20 di essi sono contenuti nelle proteine. Il Carne ò òòòòò ò numero delle combinazioni possibili di que- Pesce ò òòòòò òòò Latte ò òò òòòò Formaggio ò òòò òòòò Uova ò òòòò òòò Il numero di stelle indica la quantità da 1 (scarso) a 5 (abbondante) La composizione di una proteina dipen- sti venti amminoacidi è enorme, considerando che ciascuno di essi può comparire più volte nella stessa catena polipeptidica. Si comprende così quanto grande possa Mattoni per i muscoli Le proteine hanno funzione plastica, forniscono il materiale per costruire e riparare tutte le strutture del corpo. 11 12 PARTE 1 NUTRIENTI E ALIMENTI Alcuni dei venti amminoacidi ordinari sono detti essenziali, in quanto non possono essere sintetizzati dall’organismo a partire da altri composti, ma devono essere assunti col cibo. Questi sono la lisina, la leucina, l’isoleucina, la metionina, la fenilalanina, la treonina, il triptofano, la valina e, nei bambini, l’istidina e l’arginina. Le proteine sono presenti in molti alimenti, nelle carni, nel latte e nelle uova, ma anche nei legumi, nella soia e in minima parte nel grano e nei cereali. Le proteine assunte col cibo non vengono utilizzate dal nostro organismo nella loro forma originale, in quanto hanno una struttura non compatibile ▲ Fonti di proteine Le proteine sono presenti in molti alimenti, soprattutto nelle carni, ma anche nel latte e nelle uova, nei legumi, nella soia e in minima parte nel grano e nei cereali. essere il numero delle diverse possibili pro- con quella delle proteine umane. Attraver- teine che sono state generate dai processi so la digestione le proteine contenute negli evolutivi che coinvolgono tutte le specie viventi esistenti in natura. Oltre a quelli coinvolti nella sintesi delle proteine, vi sono altri amminoacidi biologicamente importanti quali la glicina, l’acido gamma-amminobutirrico (GABA) e l’acido glutammico (tre neurotrasmettitori), la carnitina (coinvolta nel trasporto dei lipidi all’interno della cellula), l’ornitina e altri ancora. Gli amminoacidi Tra i numerosissimi amminoacidi presenti in natura solo venti sono coinvolti nella sintesi delle proteine: 1. acido aspartico 2. acido glutammico 3. alanina 4. arginina 5. asparagina 6. cisteina 7. fenilalanina 8. glicina 9. glutammina 10. isoleucina 11. istidina 12. leucina 13. lisina 14. metionina 15. prolina 16. serina 17. tirosina 18. treonina 19. triptofano 20. valina 13 14 PARTE 1 NUTRIENTI E ALIMENTI molti amminoacidi a partire da altri ammi- Amminoacidi essenziali noacidi. Però questo non è possibile per gli Non possono essere sintetizzati e devono essere assunti con alimenti di origine animale: amminoacidi essenziali, che possono essere ricavati solo dal cibo, in particolare dagli alimenti di origine animale che contengono proteine “nobili”, così definite proprio perché contengono tutti gli amminoacidi essenziali. 1.2 - Glucidi o carboidrati Rappresentano il principale carburante della macchina corpo umano. Attraverso la loro assimilazione, infatti, l’organismo ricava l’energia immediata necessaria per svolgere tutte le sue funzioni. Sono classificati in ▲ Fonti di carboidrati L’amido è contenuto in gran quantità nei semi, nei cereali, nel grano (quindi nel riso, nel pane e nella pasta) nei legumi e nelle patate. Le fibre si trovano nelle foglie, nei fusti, nelle radici e nella buccia dei frutti. alimenti vengono prima divise in catene quattro gruppi in base alla complessità della di polipeptidi, poi in composti più semplici loro struttura molecolare: monosaccaridi, fino ad arrivare ai mattoni fondamentali che disaccaridi, oligosaccaridi e polisaccaridi. sono gli amminoacidi. Questi vengono assorbiti a livello intesti- I primi rappresentano l’unità base di tutti i carboidrati e in natura ce ne sono più di 200. nale e immessi nella circolazione sangui- Insieme ai disaccaridi vengono chiamati gna, dove sono a disposizione dell’organi- anche “zuccheri semplici” e includono quelli smo che li utilizza ricombinandoli in proteine che sono considerati i più importanti carboi- umane, ad esempio per costruire i muscoli. drati dal punto di vista nutrizionale: il gluco- Attraverso complesse reazioni biochimiche sio e il fruttosio (monosaccaridi), il saccaro- il nostro organismo è in grado di sintetizzare sio, il lattosio e il maltosio (disaccaridi). w lisina w leucina w isoleucina w metionina w fenilalanina w treonina w triptofano w valina w istidina (1) w arginina (1) Nota 1: solo nei bambini 15 16 PARTE 1 NUTRIENTI E ALIMENTI L’indice glicemico Energia per muoversi I carboidrati e i grassi hanno funzione energetica, da questi arriva il carburante che ci fa muovere e pensare. I polisaccaridi, invece, sono costituiti da lunghe catene di monosaccaridi e svolgono in natura il ruolo di riserva glucidica. Nel mondo animale si trovano sotto forma di glicogeno, un carboidrato che viene immagazzinato in gran quantità nei muscoli e nel fegato. Nei vegetali, invece, i più comuni sono l’amido e le fibre: il primo è contenuto in gran quantità nei semi, nei cereali, nel grano (quindi nel riso, nel pane e nella pasta) nei legumi e nelle patate. Il termine “zuccheri complessi” viene comunemente riferito proprio alle diverse forme di amido presenti nella dieta di tutti i giorni. Le fibre, invece, sono polisaccaridi vegetali che hanno funzione di struttura: foglie, fusti, radici e buccia dei frutti. Resistono ai processi digestivi umani quindi non vengono assimilate dal nostro corpo, però ricoprono un importante ruolo nell’alimentazione per diversi motivi: per esempio sono in grado di rallentare la velocità di assorbimento 1.3 - Lipidi o grassi P Sono composti dagli stessi elementi er capire meglio il concetto di indice glicemico rappresenta in pratica il rapporto tra la risposta è bene ricordare il meccanismo con cui il nostro indotta dai carboidrati ingeriti e quella di un carboiorganismo metabolizza ed assimila i carboidrati, drato “standard” (glucosio o pane bianco) e fornisce in parole povere gli zuccheri. Esistono tre tipi di un’idea della velocità con cui aumenta la glicemia in chimici dei carboidrati, ma con un diverso carboidrati: i polisaccaridi (zuccheri complessi), i seguito all’assunzione di 50 grammi del carboidrato rapporto tra di essi. Come i carboidratiingerito. forni-Tale indice viene comunemente espresso disaccaridi e i monosaccaridi (zuccheri semplici). Essi si differenziano per il numero di molecole in termini percentuali. In parole povere un indice scono energia, ma in tempi molto più lunghi. che li compongono: i monosaccaridi (glucosio e glicemico pari a 50 significa che l’alimento ingerito Perciò rappresentano la discorta fruttosio) contengono una sola molecola zucchero;energetica innalza la glicemia con una velocità che è la metà di i disaccaridi (saccarosio, lattosio e maltosio) sono quella del glucosio (assunta pari a 100). del nostro organismo, un serbatoio di risercostituiti da due molecole di zucchero legate tra loro; La risposta glicemica indotta da un pasto misto va a cui la macchina corposono attinge quando i polisaccaridi (amido, glicogeno e cellulosa) (proteine, carboidrati e grassi) è diversa da quella lunghe catene di diversi monosaccaridi. che si può avere mangiando solo carboidrati. Infatti ha finito l’energia di immediata disponibilità Il nostro intestino trasforma e scinde i carun pasto misto è digerito più lentamente e la maggior fornita daglineizuccheri. boidrati contenuti cibi in monosaccaridi. In tale permanenza di questo pasto nello stomaco ha come forma possono essere assorbiti attraverso la parete conseguenza il fatto che i carboidrati arriveranno nel Sono costituiti da miscele di circa 40 aciintestinale e circolare nel flusso ematico. Sono sangue più lentamente. di grassi, laverso cuiilcombinazione quindi trasportati fegato che li trasforma inne determina Il buon senso indurrebbe quindi a consumare glucosio. Il fegato può inviare il glucosio nel flusso un pasto ricco di carboidrati prima della prestazione qualità e caratteristiche fisiche. A loro volta ematico per fornire energia, ma se nell’organismo vi fisica (almeno un’ora). Tuttavia se il metaboli- gli grassi posso definiti “saturi” è unaacidi quantità di glucosio superioreessere a quella di cui si smo non è ottimale, consumare un pasto ricco di ha bisogno, può trasformare il glucosio in glicogeno carboidrati può portare ad un rilascio di glucosio o “insaturi” in base alla loro struttura chimiche costituisce una riserva di energia. Il rimanente nel sangue in tempi troppo brevi, senza quindi la ca; i primi sono prevalentemente di origine glucosio nel sangue è convertito in grassi. possibilità di utilizzarlo in modo ottimale. In tal caso Il livello di glucosio nel sangue è mantenuto animale, i secondi di origine vegetale. la soluzione ideale è la scelta di carboidrati a basso sotto controllo dall’insulina: il suo livello è tanto indice glicemico in modo da favorire la conversione I lipidi formati acidi grassi maggiore quanto più alto èda l’indice glicemico dei saturi sidipreglucosio in glicogeno, limitandone la trasformacarboidrati assunti con gli alimenti. L’indice glicemico zione in grassi. sentano allo stato solido e vengono geneIndice glicemico di alcuni alimenti Ananas da 51 a 67 Glucosio 100 dei carboidrati, da cui può dipendere l’obe- Arancia da 39 a 45 Maltodestrine 100 sità o l’insorgenza del diabete; favoriscono Banana da 48 a 56 Pane bianco Carota da 31 a 63 Pizza 80 Crackers da 52 a 98 Succo pompelmo 48 Fruttosio da 17 a 21 Yogurt magro 45 le funzioni intestinali e possono ridurre il colesterolo “cattivo” nel sangue. da 30 a 110 17 18 PARTE 1 NUTRIENTI E ALIMENTI ricamente chiamati “grassi”, mentre quelli Dal punto di vista nutrizionale i grassi formati da acidi grassi insaturi sono liquidi e rappresentano una componente impor- si chiamano “oli”. Come si è detto in prece- tante nella dieta, in quanto rivestono molti denza per gli amminoacidi, anche relativa- ruoli per la salute dell’organismo: oltre alla mente agli acidi grassi ce ne sono alcuni funzione di scorta energetica, infatti, i grassi che il nostro organismo non è in grado di sono un’indispensabile componente plasti- sintetizzare autonomamente e che, quin- ca, proteggono gli organi interni, fungono di, devono essere assunti con gli alimenti. da isolante termico, da trasportatori delle Questi sono detti acidi grassi “essenziali”, vitamine e sono essenziali per il corretto come l’acido linoleico (Omega 3) e linoleni- funzionamento della membrana cellulare co (Omega 6), e sono contenuti nei vegetali e di molte reazioni biochimiche. I nutrizioni- e in alcuni pesci. La particolare combinazione di acidi grassi permette di classificarli in tre famiglie: lipidi semplici, lipidi composti e lipidi derivati. I primi sono costituiti essenzialmente da trigliceridi, i grassi più abbondanti nel nostro organismo che sono contenuti nelle cellule adipose. I lipidi composti, invece, contengono altre sostanze chimiche: per esempio il fosforo nei fosoflipidi o i carboidrati nei glicolipidi. Quelli derivati, infine, si formano dai lipidi semplici e da quelli composti e hanno particolari strutture molecolari: tra questi il più noto è il colesterolo. Fonti di omega 3 I grassi saturi provengono dagli alimenti di origine animale, mentre quelli insaturi sono di origine vegetale. Nel pesce sono contenuti gli acidi grassi omega-3 molto apprezzati per le loro caratteristiche salutari. ▼ 19 20 PARTE 1 NUTRIENTI E ALIMENTI sti, però, sono ormai concordi nel preferire deriva dal fatto che lo scienziato che le sco- Idro e lipo-solubili l’assunzione di grassi vegetali (per esempio prì (Funk) ne riconobbe l’essenzialità per la l’olio di oliva al posto del burro), che sono “vita” e, ritenendo che appartenessero alla ricchi di acidi grassi insaturi e scongiurano famiglia chimica delle “amine”, coniò il termi- i rischi di malattie cardiovascolari associate ne rimasto fino ad oggi. Tra i nutrienti sono all’elevato consumo di grassi animali. state le ultime molecole individuate; ciò per- Le vitamine liposolubili possono essere conservate nel grasso corporeo, quelle idrosolubili che non sono immediatamente utilizzate vengono presto espulse attraverso le urine. ché i fattori vitaminici sono necessari per il Fonti di vitamine Le vitamine idrosolubili sono largamente disponibili nella frutta, nelle verdure e nei legumi. Quelle liposolubili sono contenute nelle carni, nel latte e nelle uova. ▼ 1.4 - Vitamine e sali minerali corretto funzionamento del metabolismo in quantità molto limitate e sono presenti negli Le vitamine sono molecole essenziali per tutti gli organismi superiori, il loro nome alimenti in misura altrettanto ridotta. È significativo il fatto che le vitamine sono state scoperte non tanto per la loro presenza ma piuttosto a causa della loro assenza: infatti 13 di esse sono ritenute essenziali per gli esseri umani e la loro carenza causa specifiche manifestazioni patologiche. Sono fondamentali per lo svolgimento di importanti funzioni metaboliche, come la sintesi dei tessuti, il metabolismo energetico, la funzione antiossidante e protettiva. Sono classificate in due famiglie: liposolubili e idrosolubili. Le prime (vitamina A, D, E, K) sono solubili nel grasso e non in acqua; vengono accumulate nel tessuto adiposo per eventuali necessità successive e la loro carenza è estremamente rara. 21 22 PARTE 1 NUTRIENTI E ALIMENTI Dato che queste rimangono nell’organismo Fonti alimentari Funzioni per l’organismo Vitamina A Verdure verdi (provitamina A). Latte, uova, burro, formaggi, margarina arricchita (retinolo). Necessaria per crescita, formazione dei capelli e della pelle, visione notturna, mantenimento dei tessuti. Vitamina D Uova, derivati del latte, burro, olio di fegato di merluzzo. Promuove l’assorbimento del calcio, formazione delle ossa e dei denti. Vitamina E Semi, verdura a foglia verde, cereali, oli vegetali e animali. sono solubili in acqua e consentono la Vitamina K Tuorlo d’uovo, patate, fegato, verdure a foglia verde, frutta, carni. trasformazione delle sostanze all’interno Idrosolubili molto a lungo, assumerne dosi molto elevate può portare ad accumularne livelli tossici. Vitamina Liposolubili Non è del tutto chiaro il ruolo svolto da tali molecole, tuttavia la loro mancanza causa il blocco di importanti funzioni metaboliche. Le vitamine idrosolubili (gruppo B e C) dell’organismo. Non essendo solubili nel grasso, non possono essere accumulate, così quelle non utilizzate vengono presto eliminate attraverso le urine. Il sovradosaggio non migliora le prestazioni Rispetto a una persona adulta che svolge vita sedentaria, gli atleti necessitano generalmente di un quantitativo più elevato di vitamine e sali minerali. Non va scordato, però, che il maggior consumo di cibo da parte dell’atleta contribuisce normalmente ad assicurare il giusto apporto di tali elementi, pertanto l’integrazione dovrà essere bilanciata. Per quanto, infatti, vitamine e sali minerali svolgano un ruolo importante nella dieta dello sportivo e nelle sue prestazioni atletiche, non è mai stato dimostrato da alcuno studio che l’atleta ottenga particolari benefici dal loro sovradosaggio, piuttosto è sufficiente che ne venga scongiurata la carenza. Al contrario, quantità eccessive sono eliminate con l’urina o possono diventare dannose per l’organismo, causando effetti collaterali o addirittura patologie. L’uso degli integratori può costituire una sorta di “assicurazione” nutrizionale, in modo che l’atleta non debba preoccuparsi troppo di ingerire con il cibo tutti questi principi nutritivi. Qualora si decida di ricorrere all’assunzione di tali prodotti è consigliabile far ricorso ad un multivitaminico multiminerale. Le capsule di queste combinazioni forniscono infatti dosaggi bilanciati di tutte le vitamine e i minerali necessari anche al loro corretto assorbimento e utilizzo. In tal modo, se ci fossero carenze temporanee a causa di una dieta particolare o di un eccessivo stress fisico, si sarà coperti dall’apporto fornito dall’integratore. È bene evitare gli integratori che forniscono molte volte la dose giornaliera consigliata: l’unico risultato di dosi eccessive è quello di sprecare soldi (il surplus di vitamine idrosolubili viene eliminato con le urine) o di avere effetti collaterali per eccesso di accumulo nel caso delle vitamine liposolubili. Antiossidante, evita il danno cellulare, formazione dei muscoli e dei globuli rossi. Coagulazione del sangue, implicata nella formazione di protrombina attiva. Vitamina B1 Semi e cereali, piselli e fagioli, frattaglie, maiale. Coinvolta nelle reazioni del metabolismo glicidico. Implicata nei processi neurofisiologici. Vitamina B2 Semi e cereali, latte, uova e carne, prodotti vegetali verdi. In generale molto diffusa negli alimenti. Implicata nel metabolismo energetico. Vitamina B3 Semi, legumi, carne rossa e bianca, uova, noci. Implicata nei processi di rilascio dell’energia; sintesi degli amminoacidi, degli acidi grassi. Vitamina B6 Carni, noci, cereali, verdura a foglia verde. Scinde le proteine e il glicogeno, costruisce componenti del sangue. Vitamina B12 Latte, uova, carne, fegato e reni. Assente nei vegetali. Sistema nervoso, aiuta a formare i globuli rossi. Acido pantotenico Si trova in quasi tutti i cibi Svolge un ruolo nella produzione di energia da glicidi, lipidi, proteine. Acido folico Spinaci, bietole, fegato, grano, legumi, prodotti integrali del frumento. Formazione degli amminoacidi, emoglobina del sangue Biotina Tuorlo d’uovo, legumi, spinaci, bietole, carne. Metabolismo degli amminoacidi, sintesi degli acidi grassi, formazione del glicogeno. Vitamina C Agrumi, pomodori, peperoni verdi, spinaci e bietole. Rafforza sistema immunitario, forma ossa e collagene, risparmia altre vitamine, previene arterosclerosi. 23 24 PARTE 1 Come le vitamine, anche i sali minerali sono utili all’organismo in minime quantità e quelli in eccesso possono anche essere tossici. Costituiscono circa il 4% della massa corporea e servono come costituenti di enzimi, ormoni e vitamine. Sono divisi in 7 minerali “maggiori” e 14 “minori” (detti anche “minerali in traccia”) in base alla quantità di cui ne ha bisogno il nostro corpo. La maggior parte di essi è reperibile in natura principalmente nelle acque, sulla superficie e nelle profondità della terra, da dove vengono assorbiti dai vegetali che, per questo motivo, sono la principale fonte alimentare di sali minerali. NUTRIENTI E ALIMENTI DA RICORDARE 4 Le proteine hanno funzione plastica, forniscono il materiale per costruire e riparare tutte le strutture del corpo. 4 I carboidrati e i grassi hanno funzione energetica, da questi arriva il carburante che ci fa muovere e pensare. 4 Le vitamine liposolubili vengono conservate nel grasso corporeo, quelle idrosolubili sono espulse con le urine. 25 27 26 METABOLISMO E FORMA In questa sezione si spiegano le nozioni fondamentali del metabolismo umano, con particolare riferimento al ruolo bioenergetico dei nutrienti e alla fisiologia dell’allenamento. Si imparano quali sono i principali sistemi energetici sfruttati in base all’attività svolta e si studiano le formule per calcolare facilmente il proprio dispendio calorico, il metabolismo basale, l’indice di massa corporea e il proprio peso ideale. 28 PARTE 2 METABOLISMO E FORMA N el linguaggio comune, quando si parla di “dieta”, si pensa generalmente a un regime alimentare temporaneo, magari finalizzato alla perdita di peso oppure imposto dal medico per curare malattie o disturbi fisici. In realtà, questa parola tanto temuta deriva dal greco “diaita” (che significa decisione) e assume più correttamente il significato di “scelta degli alimenti”; quindi indica un regime alimentare studiato in modo consapevole ma non necessariamente restrittivo. Sui giornali si trovano decine di diete, generalmente proposte con lo scopo di far perdere velocemente i chili di troppo e, in questo senso, non mancano libri e manuali di approfondimento. Per esempio la dieta In altri casi le diete proposte sono fondate “Beverly Hills” è diventata famosa perché su un approccio più moderato e non pro- sarebbe utilizzata dalle star di Hollywood per mettono miracoli attraverso strane alchimie mantenersi in forma mangiando sola frutta di alimenti ma forniscono semplicemente per dieci giorni. Un’altra dieta alla moda è un metodo per abbinare i cibi in modo equili- quella “del minestrone”, che consiste nel brato, anche se sul concetto di “equilibro” gli mangiare per alcuni giorni solo pasti molto esperti hanno spesso punti di vista diversi. brodosi a base di cavoli e verdure varie. È La dieta a “Zona”, per esempio, si basa su facile comprendere che si tratta di regimi un determinato schema numerico a blocchi alimentari estremi, molto sbilanciati e che, per determinare gli abbinamenti dei nutrienti alla lunga, possono nuocere alla salute. introdotti ad ogni pasto. 29 30 PARTE 2 METABOLISMO E FORMA La “dieta punti” assegna un certo punteggio Non bisogna scordare, infatti, che dalla Scelta degli alimenti ad ogni alimento e suggerisce di non supe- corretta alimentazione non dipende solo il rare i 60 punti a pasto per dimagrire. La dieta nostro aspetto fisico, quindi la possibilità di “Weight Watchers” è fondata sul consumo dimagrire o di aumentare la massa musco- di alimenti e integratori a basso contenuto lare, ma anche il nostro stato di salute. La parola “dieta” va interpretata come “scelta degli alimenti” e indica un regime alimentare studiato in modo consapevole ma non necessariamente restrittivo. calorico prodotti dall’omonima società. La verità è che una dieta, per essere fon- Basti pensare alle malattie cardiovascolari, il cui rischio è strettamente legato al data su corrette basi medico-scientifiche, consumo eccessivo di grassi animali, oppu- deve essere personalizzata in base a speci- re al diabete causato dai troppi zuccheri; e fici parametri clinici e allo stato di salute della ancora ai rischi per il fegato legati al consu- persona, tutti fattori che possono essere mo di alcolici o all’affaticamento dei reni in trattati correttamente solo da un nutrizioni- caso di diete iperproteiche. E poi ci sono le sta. Per queste ragioni è sconsigliabile se- allergie e le intolleranze verso certi alimenti, guire le diete “fai-da-te”, soprattutto quando che possono causare lievi stati di malessere si devono perdere molti chili o quando si ha fino a disturbi molto seri. qualche disturbo fisico. Per tutti i motivi fin qui espressi è sempre consigliabile consultare un medico o uno specialista quando si intende intraprendere un determinato regime alimentare. Ma è anche importante imparare a conoscere gli alimenti e il loro ruolo nel metabolismo energetico del nostro organismo, in modo da poter adottare i giusti accorgimenti nella dieta di ogni giorno per ottimizzare l’interazione tra quello che mangiamo e l’attività fisica che svolgiamo. 31 32 PARTE 2 Il carbutante ATP L’ATP (adenosin-trifosfato) è il carburante del nostro corpo. In esso viene immagazzinata l’energia che si ricava attraverso la digestione dei cibi e l’assimilazione dei nutrienti in essi contenuti. METABOLISMO E FORMA 2.1 - Bioenergetica dei nutrienti praticamente senza respirare, in quanto il primo metabolismo energetico coinvolto in Dagli alimenti ricaviamo l’energia ne- questa attività è di tipo anaerobico e sfrutta cessaria per svolgere ogni nostra attività, unicamente le riserve di ATP presenti nel attraverso la digestione dei cibi, l’assimila- muscolo. zione dei nutrienti e le successive reazioni Ma le cellule sono in grado di imma- chimiche che rendono possibile il trasferi- gazzinare solo una piccola quantità di mento di energia verso gli elementi contrat- carburante (circa 80-100 grammi in tutto il tili del muscolo scheletrico e verso gli organi corpo), sufficiente per uno sforzo massima- vitali. Questa energia non si trasferisce le di pochi secondi, quindi devono conti- direttamente dagli alimenti alle cellule, ma nuamente risintetizzare l’ATP consumato. viene raccolta e convogliata per formare un composto chiamato ATP (adenosin-trifosfato) che rappresenta il vero carburante del nostro corpo. Quando l’ATP viene per così dire “bruciato” nel motore del nostro organismo, trasferisce energia alle molecole che la richiedono, per esempio alle unità contrattili del muscolo. Questa reazione è di tipo “anaerobico” (non necessita di ossigeno) e di pronto utilizzo: grazie a questo tipo di metabolismo qualunque tipo di attività fisica può iniziare immediatamente senza consumo istantaneo di ossigeno. Per esempio si può correre uno sprint o sollevare un bilanciere Energia istantanea Il metabolismo dell’ATP dura pochi secondi e permette sforzi intensi ma brevi, come correre uno sprint o sollevare un bilanciere praticamente senza dover mai respirare. ▼ 33 34 PARTE 2 Sistema anaerobico Il primo metabolismo energetico utilizzato per svolgere attività fisica è di tipo anaerobico alattacido e sfrutta unicamente le riserve di ATP presenti nel muscolo. ▼ METABOLISMO E FORMA Per farlo si innesca una reazione chimica, nome, esso dipende dalla creatina e dal Sistema lattacido sempre anaerobica, che ricava energia da fosfato, il che lascia prevedere l’utilità degli un composto chiamato CP (creatin-fosfato); integratori a base di creatina per il ripristino anche questo viene immagazzinato nelle delle scorte energetiche muscolari. Così cellule, ma in quantità da 4 a 6 volte mag- è possibile generare energia per ulteriori Il secondo metabolismo energetico è di tipo anaerobico lattacido e sfrutta la degradazione del glucosio per formare nuovo ATP e acido lattico. giore rispetto all’ATP e rappresenta in pratica dieci secondi, dopodichè l’organismo deve un serbatoio di scorta per generare energia ricorrere al metabolismo dei macronutrienti di pronto utilizzo. di deposito. Questo metabolismo energetico viene Dai carboidrati derivano il glucosio detto “sistema anaerobico alattacido” o circolante nel sangue e il glicogeno imma- del creatin-fosfato; come si può intuire dal gazzinato nei muscoli. La degradazione del glucosio si realizza in due fasi: la prima prende il nome di “glicolisi anaerobica” (in quanto non richiede ossigeno), porta alla formazione rapida di ATP e acido lattico e consente di ottenere energia fino a tre minuti, con un livello ottimale intorno ai 90 secondi. Questo metabolismo energetico si chiama “sistema anaerobico lattacido” e viene sfruttato negli sforzi brevi ad alta intensità, per esempio nel nuoto sui 100 metri, negli sprint in corse fino a 200 metri e nelle routine di allenamento con gli attrezzi. Quando l’attività fisica rimane intensa e non sono più sufficienti le scorte di carboidrati, vengono utilizzate le proteine come 35 36 PARTE 2 METABOLISMO E FORMA Gluconeogenesi fonte energetica di riserva: alcuni amminoa- In caso di attività fisica intensa in assenza di carboidrati vengono usati gli amminoacidi ramificati per produrre glucosio nel processo di gluconeogenesi. cidi (in particolare quelli “ramificati”) vengono metabolizzati e utilizzati per la successiva sintesi del glucosio nel processo chiamato “gluconeogenesi”. Questa ulteriore fonte può essere considerata come una scorta di emergenza, possibilmente da non utilizzare durante l’allenamento in quanto si instaura un meccanismo in cui il muscolo consuma se stesso; questa considerazione lascia intuire l’utilità degli integratori di amminoacidi ramificati. In tali condizioni si attiva la glicolisi anaerobica con accumulo di acido lattico, fino al momento in cui prevale l’affaticamento e ci si deve per forza fermare. Quando invece lo sforzo è di media in- un livello ottimale oltre i venti minuti, quan- tensità, e la richiesta energetica non supera do vengono consumati i grassi di deposito la disponibilità di ossigeno, si attiva il secon- come fonte energetica. Questi sono i trigliceridi immagazzinati Attenzione ai muscoli do stadio della degradazione del gluco- La gluconeogenesi è una fonte energetica di emergenza che andrebbe sempre evitata per non consumare i muscoli, da cui vengono ricavati gli amminoacidi ramificati. sio, chiamato “glicolisi aerobica” (richiede direttamente nelle cellule muscolari, quelli ossigeno). Questa viene innescata durante circolanti nei complessi lipoproteici e gli acidi l’esercizio leggero o moderato, quando grassi mobilizzati dai trigliceridi del tessuto sono assicurati livelli sufficienti di ossigeno. adiposo. Tutti insieme possono coprire fino Questo metabolismo viene chiamato “siste- all’80% del fabbisogno energetico nel corso ma aerobico” e fornisce energia costante del lavoro muscolare prolungato di media per un periodo prolungato, raggiungendo intensità, ma per essere correttamente me- ▲ Energia rapida La glicolisi anaerobica fornisce energia fino a tre minuti, con un livello ottimale intorno ai 90 secondi, e viene sfruttata per esempio nelle routine di allenamento con i pesi. 37 38 PARTE 2 METABOLISMO E FORMA Sistema aerobico tabolizzati necessitano sempre di una certa In tal modo è possibile realizzare un pri- Il terzo metabolismo energetico è di tipo aerobico e viene innescato durante l’esercizio leggero o moderato in presenza si sufficiente ossigeno. quantità di carboidrati disponibili. Per questa mo calcolo per stabilire quanto è necessa- ragione si usa dire che “i grassi bruciano al rio mangiare in base alle proprie abitudini e fuoco degli zuccheri” e per lo stesso motivo stile di vita. Molti esperti sono ormai concor- le diete dimagranti completamente prive di di nel considerare questo tipo di approccio carboidrati sono prive di fondamento scien- piuttosto approssimativo, in quanto non tifico oltre che di efficacia pratica. tiene conto di fattori soggettivi come le variazioni ormonali, né del fatto che anche tra 2.2 - Calcolo calorico alimenti uguali possono esserci grandi differenze di calorie dovute a diversi sistemi di Chiarito il ruolo bioenergetico dei nutrienti, si inizia a capire come essi siano legati al tipo di attività svolta. Il passo successivo consiste nel cercare di quantificare i valori ideali di assunzione dei vari alimenti in base al proprio stile di vita. Il sistema comunemente usato è quello del calcolo calorico, un semplice bilancio di entrate e uscite energetiche riferito al nostro organismo. Esistono numerose tabelle che indicano l’apporto medio energetico degli alimenti e altre che quantificano il dispendio energetico di varie attività. In queste tabelle l’energia fornita dai cibi, così come quella necessaria per svolgere alcuni tipi di attività standard, viene espressa in calorie. coltivazione, produzione e conservazione. Energia prolungata La glicolisi aerobica fornisce energia costante per un periodo prolungato, raggiungendo un livello ottimale oltre i venti minuti, quando si iniziano a consumare i grassi di deposito. ▼ 39 40 PARTE 2 Calcolo calorico Il consumo calorico giornaliero si ottiene sommando al metabolismo basale la quantità di calorie consumate per ciascuna attività svolta nell’arco della giornata. METABOLISMO E FORMA Accettando questo tipo di approssima- Anche nel calcolo del peso ideale inter- zione, comunque, si può definire a grandi vengono fattori di approssimazione. Come linee un primo bilancio calorico personaliz- riferimento si possono adottare tabelle zato. Per farlo è necessario prima di tutto che indicano il peso ideale di un soggetto, definire il proprio “metabolismo basale”, cioè stimato in base al sesso, all’età, all’altezza e il minimo fabbisogno calorico necessario al tipo di composizione corporea. Queste per mantenere in vita il nostro corpo in stato tabelle possano essere forvianti, dato che di riposo, a digiuno e a temperatura ambien- non tengono conto della struttura schele- te. Per tornare al parallelo con la macchina, trica e muscolare della persona: ignorando questo indice può essere paragonato alla questi parametri, infatti, si commette l’errore minima quantità di benzina necessaria per di mettere sullo stesso piano, per esempio, mantenere acceso il motore. I fattori che un atleta di potenza (che di sola massa mu- influenzano il metabolismo basale sono scolare può pesare il 30% in più rispetto alle numerosi, ma i più importanti sono l’età, il tabelle) e una persona obesa. sesso e la composizione corporea. Esistono diverse formule che tengono conto di questi fattori e permettono di calcolare il proprio metabolismo basale. La più semplice è quella che prende come riferimento il peso e lo moltiplica per un determinato fattore: 24 per l’uomo, 20 per la donna. Poi ci sono sistemi che permettono un calcolo più preciso considerando anche l’età, l’altezza e il rapporto tra massa magra e massa grassa. In ogni caso si deve tenere conto del peso ideale, non di quello reale. Calcolare il metabolismo basale La quantità di calorie necessarie per mantenere in vita il nostro corpo con le sue funzioni organiche in stato di riposo e temperatura costante viene definita “metabolismo basale”. Questo è influenzato da numerosi fattori, come l’età, il sesso, la composizione corporea, le secrezioni endocrine, lo stato di allenamento e altro ancora. Quindi è chiaro che il calcolo non sia affatto semplice e immediato. Ci sono diverse formule che approssimano in modo piuttosto preciso il valore del metabolismo basale di un soggetto tenendo conto di pochi fattori facilmente ricavabili. Nelle formule seguenti è indicato con MBM il metabolismo basale per i maschi e con MBF quello per le femmine. In base a peso (P) MB M = P X 24 MB F = P X 24 X 0,85 In base a peso (P), altezza (H), età (E) MB M = 655 + (9,6 X P) + (1,8 X H) - (4,7 X E) MB F = 66 + (13,7 X P) + (5 X H) - (6,8 X E) Per fasce di età Età MB M MB F 10-17 17,5 X P + 651 12,2 X P + 746 18-29 15,3 X P + 679 14,7 X P + 496 30-59 11,6 X P + 879 8,7 X P + 829 oltre 60 12,3 X P + 609 9,0 X P + 688 41 42 PARTE 2 Metabolismo basale Rappresenta il minimo fabbisogno calorico necessario per mantenere in vita il nostro corpo in stato di assoluto riposo, a digiuno e a temperatura ambiente. METABOLISMO E FORMA Oltre a queste tabelle ci sono molte for- che mette in rapporto peso e altezza in mule proposte da diversi studiosi: la più nota metri al quadrato: il risultato indica la condi- è senza dubbio quella di Broca, che ottie- zione di peso del soggetto in una scala che ne il peso ideale dell’uomo sottraendo 100 va da sottopeso grave (BMI inferiore a 16) dall’altezza (espressa in centimetri) e quello a obesità grave (BMI superiore a 40), con della donna sottraendo 105. Ce ne sono valori intermedi che indicano una condizio- molte altre, certamente più accurate, ma ne di normopeso (BMI compreso tra 18,50 tutte sempre approssimative: la più affida- e 24,99). bile è quella chiamata “Medi Comp”, basata Anche in questo tipo di conteggio, co- sulla conoscenza esatta della massa magra munque, c’è un margine di errore dovuto al (muscolo più ossa più organi interni) rappor- fatto che si considera il peso complessivo e tata alla percentuale ideale di grasso, ma si non si fa differenza tra massa magra e mas- tratta di un sistema complesso utilizzabile sa grassa: per questa ragione è facile che quasi esclusivamente in campo medico gli atleti di potenza, dotati di massa magra superiore al normale, finiscano per essere 2.3 - Composizione corporea considerati obesi. È evidente, quindi, quanto sia importante calcolare la percentuale di Si è visto quanto sia impreciso basare la stima del metabolismo basale solo su un peso teorico di riferimento. Perciò è opportuno considerare anche altri parametri, che permettono di definire con maggiore precisione la morfologia del soggetto e, in base ad essa, perfezionare il calcolo delle calorie. Uno dei valori spesso utilizzati è il BMI (Body Mass Index) o “indice di massa corporea”, Body Mass Index Un altro parametro indicativo dello stato di forma è l’indice di massa corporea, indicato con la sigla BMI (Body Mass Index). Questo valore mette in relazione il peso del soggetto con il quadrato della sua altezza secondo la formula seguente: BMI = peso in Kg / altezza ^ 2 Sebbene questo calcolo non faccia distinzione tra massa magra e massa grassa, è molto usato in ambito medico e sportivo a livello internazionale. BMI FORMA inferiore a 16,00 sottopeso grave da 16,00 a 16,99 sottopeso moderato da 17,00 a 18,49 sottopeso lieve da 18,50 a 24,99 normopeso da 25,00 a 29,99 sovrapeso da 30,00 a 34,99 obesità lieve da 35,00 a 39,99 obesità media da 40 in su obesità grave 43 44 PARTE 2 METABOLISMO E FORMA grasso in tutti i processi di valutazione del Grasso corporeo Per calcolare la percentuale di grasso corporea si può ricorrere a diversi sistemi: i più comunemente usati sono la plicometria e l’impedenziometria. ▼ Nel calcolo quotidiano, quindi, si preferi- peso ideale e del metabolismo basale. Per sce mettere in conto un accettabile margi- farlo si può ricorrere a diversi sistemi: i più ne di approssimazione e utilizzare sistemi comunemente usati sono la plicometria e più pratici; quello dell’impedenziometria è l’impedenziometria. basato sulla resistenza opposta dal corpo Certamente più precisi sono la pesata all’attraversamento di una corrente elettrica idrostatica, la risonanza magnetica nucleare a bassa tensione e mette in relazione que- e la tomografia assiale computerizzata, ma sto dato all’età, al sesso, al peso e all’altezza si tratta di sistemi che richiedono costose e del soggetto per fornire i valori esatti (in Kg ingombranti attrezzature disponibili sono in o in percentuale) di massa grassa, massa ambito clinico. magra, acqua intracellulare e acqua extracellulare. Una volta questo sistema era disponibile solo in campo medico tramite un apparecchio dotato di elettrodi da porre alle estremità del corpo. Oggi lo stesso sistema è disponibile per l’uso quotidiano grazie a bilance dotate di elettrodi e di uno specifico software integrato; ci sono anche dispositivi portatili che leggono la resistenza del corpo attraverso due impugnature dotate di elettrodi e mostrano il risultato su un display centrale. La plicometria, invece, si basa sulla misurazione dello spessore della pelle, rilevato in determinate zone del corpo per mezzo di una pinza calibrata: generalmente si misu- 45 46 PARTE 2 METABOLISMO E FORMA ra la pliche sul bicipite, sul tricipite, sotto la scapola, sul fianco, sulla coscia e all’interno del ginocchio. Sommando tali rilevamenti si ottiene un valore che viene poi confrontato con tabelle di riferimento divise per sesso e fasce di età, che danno come risultato la percentuale di massa grassa. Ricavato questo valore e noto il peso corporeo totale diventa facile risalire al peso della massa magra e a quello della massa grassa. Con questo sistema è anche possibile ricavare una mappa della localizzazione del grasso corporeo. Utilizzando impedenziometria e plicometria è quindi possibile conoscere con buona approssimazione la percentuale di grasso Calcolo del peso ideale Spesso si sente parlare di “peso forma” dando per scontato che esista un valore ideale di peso corporeo a cui fare riferimento. In effetti ci sono molte tabelle che propongono diverse indicazioni su quale debba essere il peso ideale per l’uomo e per la donna, per esempio in base alla fascia di età e alla morfologia. Tuttavia è improbabile riuscire a stabilire un peso forma solo sulla base di questi valori quantitativi, dato che questa determinazione non tiene conto del rapporto tra massa magra e massa grassa. Di seguito alcune formule per il calcolo del peso ideale (PI), dove M indica il valore per i maschi, F quello per le femmine e H l’altezza in centimetri. corporeo, dato fondamentale per valutare il reale sovrappeso del soggetto e calcolare il peso ideale e il metabolismo basale. Formula di Broca PI M = H - 100 PI F = H - 105 Formula di Van De Vael PI M = 50 + ( (H - 150) X 0,75 ) Formula di Bornhardt PI = ( H x circonferenza torace ) / 240 Formula Medi Comp PI = massa magra / ( 1 - % grasso ideale) / 100 Il consumo calorico giornaliero si ottiene poi sommando al metabolismo basale la quantità di calorie consumate per ciascuna attività svolta nell’arco della giornata, più quelle riferite all’attività sportiva o all’allenamento specifico, riportate in molte tabelle di fisiologia dello sport, più le calorie consumate durante le ore di sonno. 47 48 PARTE 2 Per semplificare questo calcolo, generalmente si usa un’approssimazione e si aumenta il metabolismo basale di una certa percentuale in base allo stile di vita: 20% in più per il lavoro sedentario (studenti o impiegati), 40% in più per le attività di media intensità (casalinghe e commessi), 60% in più per i lavori pesanti (muratori, falegnami) e 80% in più per i lavori pesantissimi (taglialegna, facchini). Con queste informazioni è possibile iniziare a programmare una dieta e un allenamento personalizzati, basati su reali fondamenti scientifici e finalizzati a ridurre il grasso in eccesso o potenziare la muscolatura. METABOLISMO E FORMA DA RICORDARE 4 L’ATP (adenosin-trifosfato) è il primo carburante del corpo. In esso viene immagazzinata l’energia ricavata dal cibo. 4 Quando finisce l’ATP ne viene creato di nuovo attraverso la degradazione del glucosio con formazione di acido lattico. 4 Infine vengono utilizzati i grassi di deposito come ultima fonte energetica in presenza di sufficiente ossigeno (metabolismo aerobico). 49 51 50 DIETA E ALLENAMENTO In questa sezione si trattano i temi fondamentali per capire come deve essere programmata una dieta personalizzata, utilizzando gli strumenti del calcolo calorico e le formule per la determinazione del metabolismo basale e del peso ideale imparate nei capitoli precedenti. Si spiegano le strategie alimentari più efficaci per dimagrire e il tipo di allenamento più adatto per consumare i grassi di deposito. Si affronta il tema della supercompensazione e della dieta iperproteica per il potenziamento della massa muscolare. 52 PARTE 3 No al “fai-da-te” Solo uno specialista può prescrivere una dieta che tenga in considerazione quadri clinici complessi come l’obesità, le disfunzioni metaboliche e i disturbi dell’alimentazione. DIETA E ALLENAMENTO N ei capitoli precedenti abbiamo impa- Piuttosto sono semplici consigli alimentari rato tre aspetti fondamentali legati alla dettati dal buon senso e dalla conoscenza nutrizione umana: prima di tutto quali sono dei meccanismi elementari dell’alimentazio- i principi nutritivi contenuti negli alimenti e ne e della fisiologia dello sport, adatti quindi in che modo questi vengono utilizzati nel a persone sane che praticano regolarmen- nostro organismo; poi come questi nutrienti te attività fisica. intervengano nei sistemi energetici legati al Invece, in tutti i casi in cui la dieta debba tipo di attività svolta e, infine, come stabilire il essere inserita in un contesto clinico più nostro peso ideale in funzione del metaboli- complesso, per esempio in presenza di smo basale e del dispendio calorico. obesità grave, accertati disturbi dell’alimen- Con queste informazioni è possibile delineare a grandi linee una strategia alimentare personalizzata in funzione del proprio stile di vita, delle abitudini alimentari e delle attività svolte nell’arco della giornata, avendo presente un preciso obiettivo di forma fisica: mantenimento del peso attuale, riduzione della massa grassa (dimagrimento) o aumento della massa magra (potenziamento). Va sempre ricordato, però, che una vera dieta può essere prescritta solo da uno specialista e che deve tenere in considerazione molti altri aspetti legati alla salute del soggetto. Quelle che seguono, quindi, vanno considerate come indicazioni di massima e non come prescrizioni mediche. tazione (bulimia o anoressia), disfunzioni La piramide alimentare I nutrizionisti propongono come alimentazione equilibrata il modello della dieta mediterranea. Gli alimenti più in basso nella piramide possono essere consumati in maggior quantità e frequenza, mentre quelli più in alto vanno utilizzati di meno. ▼ 53 54 PARTE 3 DIETA E ALLENAMENTO prestazione fisica desiderata e dell’allena- Dieta ipocalorica mento svolto. È evidente, quindi, come una Per dimagrire è necessario introdurre meno calorie di quelle consumate, in modo da sfruttare i propri grassi di deposito come sostegno energetico. dieta iperproteica di un atleta di potenza, o un ciclo di carico di carboidrati di un ciclista, non possano essere la soluzione adatta per un soggetto sedentario. Al contrario, una persona sana, che pratica regolare attività fisica, può seguire questi consigli alimentari per equilibrare la propria alimentazione e ottimizzare la prestazione fisica o il proprio stato di forma. 3.1 - La costruzione della dieta Utilizzando le indicazioni e le formule metaboliche (ipo o iper-tiroidismo, diabete) o proposte nel capitolo precedente è pos- patologie a carico del fegato o dei reni, allora sibile determinare il proprio peso ideale e è indispensabile ricorrere al medico, che stabilire se sia necessario aumentare la pro- saprà come adattare la dieta in funzione di pria massa magra o ridurre quella grassa. tali disturbi e di terapie farmacologiche. Ma ovviamente questa scelta può anche Questo per chiarire fin da subito che i dipendere da altri fattori, come da un per- regimi alimentari proposti generalmente sonale desiderio di una certa forma fisica da medici sportivi o preparatori atletici non oppure dall’esigenza di particolari prestazio- sono da considerare come diete adatte a ni atletiche. Qualunque sia l’obiettivo fissato, tutti, ma come soluzioni mirate a ottenere bisogna passare alla fase dell’anamnesi un certo stato di forma in funzione della alimentare. 55 56 PARTE 3 DIETA E ALLENAMENTO Conoscendo il proprio metabolismo ba- re meno calorie di quelle consumate, in Dieta ipercalorica sale e il consumo calorico giornaliero, otte- modo da sfruttare i propri grassi di deposito nuti con le formule già viste in precedenza, come sostegno energetico. Al contrario, non rimane che fare il calcolo delle calorie se si desidera aumentare il proprio peso è realmente introdotte con la nostra alimen- necessario mangiare più calorie di quelle tazione tipo: utilizzando un software per consumate, così da fornire all’organismo Per aumentare il proprio peso è necessario mangiare più calorie di quelle consumate, per fornire l’energia e le sostanze extra necessarie per potenziare i muscoli. la programmazione della dieta, oppure le l’energia e le sostanze extra necessarie per tabelle del contenuto calorico degli alimenti, “costruire” nuovi muscoli. è facile sommare le calorie di ogni pasto e Questa è un’indicazione generale basata quindi quelle di tutti i pasti della giornata. su un semplice approccio quantitativo, cioè In linea di massima, per mantenere in sul numero di calorie introdotte e consuma- equilibrio il proprio stato di forma, la som- te. In realtà gli esperti consigliano di adottare ma delle calorie apportate da tutti i pasti un approccio più qualitativo, cioè basato dovrebbe essere circa uguale al consu- non solo su un banale bilancio calorico mo calorico giornaliero. È chiaro, invece, ma anche sul contenuto in principi nutritivi che per dimagrire è necessario introdur- degli alimenti. In generale i nutrizionisti sono concordi nel proporre come modello ideale di alimentazione equilibrata quello della dieta mediterranea, schematizzato nella figura della piramide alimentare. Lo schema rappresenta tutti gli alimenti raggruppati per categorie: quelli che si trovano più in basso possono essere consumati in maggior quantità, mentre salendo verso il vertice della piramide si trovano quelli che vanno consumati di meno. 57 58 PARTE 3 DIETA E ALLENAMENTO L’alimentazione di tipo mediterraneo Naturalmente non tutte le diete seguono contiene mediamente il 60% di carboidra- questo modello: per esempio chi sostie- ti, il 15% di proteine e il 25% di grassi. Tra i ne la dieta a “Zona” propone uno schema carboidrati sono preferiti quelli complessi, diverso, basato sul principio che per una come pane e pasta, mentre tra i grassi quelli certa quantità di proteine sono necessarie vegetali, come l’olio di oliva consumato a precise dosi di carboidrati e di grassi per crudo. La ripartizione dei pasti si articola ottenere una corretta risposta ormonale normalmente su cinque momenti giorna- da parte dell’organismo. Per semplicità si lieri, tre principali (prima colazione, pranzo e considera che il 40% delle calorie derivano cena) e due di sostegno (spuntino di metà dai carboidrati, il 30% dalle proteine e il 30% mattinata e merenda). dai grassi. Rispetto alla dieta mediterranea si vede che l’apporto proteico è quasi doppio, motivo per cui questa soluzione è spesso preferita dagli atleti che necessitano di un potenziamento muscolare, sebbene non tutti i nutrizionisti approvino tale scelta. Arrivati a questo punto si capisce che non esiste una soluzione unica e assoluta nella formulazione della dieta. Si possono stabilire in modo scientifico le basi di partenza (percentuale di grasso, peso ideale, metabolismo basale, consumo calorico) e l’obiettivo desiderato (dimagrire o potenziare), ma sul modo migliore di raggiungere tale obiettivo sono gli stessi esperti a non essere sempre d’accordo. 59 60 PARTE 3 DIETA E ALLENAMENTO Quale dieta scegliere allora? La soluzio- Piuttosto che eliminarli, è importante sa- ne giusta può essere affidarsi a uno spe- per scegliere i carboidrati giusti, preferendo cialista di fiducia, che sia il nutrizionista o il quelli ricchi in fibra, che ne rallentano l’assor- preparatore atletico che lavora in team con il bimento e dà maggior senso di sazietà, e a medico sportivo. basso indice glicemico: gli zuccheri semplici In ogni caso è importante conoscere i principi base dell’alimentazione e della fisiologia, per comprendere quanto spesso siano sbagliate le diete “fai-da-te”. ad alto indice glicemico, infatti, fanno ingrassare molto di più e non saziano a lungo. L’indice glicemico è una caratteristica tipica di ogni alimento, che indica quanto velocemente questo fa salire il livello di glu- 3.2 - Strategie per dimagrire Tra i tanti luoghi comuni c’è quello, nel caso di una dieta dimagrante, che bisogna eliminare i carboidrati per “bruciare” i propri grassi: come si è visto nel capitolo precedente, il metabolismo lipidico richiede una certa quantità di zuccheri per essere attivato, altrimenti si innesca il processo di gluconeogenesi attraverso il quale l’organismo ricava energia consumando la massa magra e non quella grassa (in pratica si perde peso, ma non di grasso, bensì di muscolo). Questo è l’errore di fondo di tutte le diete “low carb” (povere in carboidrati), ormai sconsigliate da tutti i nutrizionisti. cosio nel sangue. Ma se tale livello cresce I carboidrati giusti Per dimagrire non bisogna eliminare i carboidrati, ma scegliere quelli ricchi in fibra e a basso indice glicemico: non fanno ingrassare e saziano a lungo. ▼ 61 62 PARTE 3 DIETA E ALLENAMENTO Come “bruciare” i grassi Gli zuccheri servono troppo rapidamente, l’organismo risponde Il metabolismo dei grassi richiede gli zuccheri per essere attivato, altrimenti si innesca il processo di gluconeogenesi che ricava energia consumando la massa magra. con una massiccia produzione di insulina che lo riporta a valori di sicurezza, ancora più bassi di quelli di partenza. Il risultato è che presto torna il senso di fame, perché mancano zuccheri circolanti, e che quelli appena ingeriti sono stati trasformati in grasso. Quindi preferire alimenti a basso indice glicemico significa saziarsi più a lungo, disporre per più tempo di energia pronta all’uso e, soprattutto, non ingrassare. Per questo motivo gli esperti consigliano di limitare il consumo dei dolci e, in generale, dello zucchero: al suo posto meglio il fruttosio e il miele, che non provocano un risposta insulinica altrettanto veloce. Una recente tendenza di molti specialisti è quella di proporre diete dimagranti il cui apporto calorico viene variato di giorno in giorno modificando la quantità di carboidrati P er dimagrire non è sufficiente la dieta, ma occorre una corretta attività fisica. Generalmente si dice che l’attività aerobica è quella che fa bruciare più grassi, il che è assolutamente vero, ma spesso c’è un malinteso su quali siano le attività veramente aerobiche. Per capirlo bisogna ricordare i principi base dei metabolismi energetici visti nel capitolo precedente. Negli sforzi brevi e intensi si attiva il sistema energetico anaerobico, mentre in quelli medio-leggeri si sfrutta il sistema aerobico, che diventa ottimale dopo i venti minuti di lavoro. Questo vuol dire che se stiamo seguendo per esempio un corso di step, il cui livello di difficoltà è troppo elevato rispetto al nostro stato di allenamento, probabilmente saremo in una condizione di sforzo eccessivo e, quindi, di metabolismo anaerobico. Ciò porterà al consumo dei soli zuccheri circolanti e non dei grassi di deposito e, se lo sforzo sarà troppo prolungato, verranno consumati in Un’attività fisica è veramente “aerobica”, quindi, solo se è alimentata dal sistema energetico aerobico: per cui deve essere protratta oltre i venti minuti, generalmente l’ideale è da 40 a 60 minuti e deve essere di intensità media. Tecnicamente si dice che il livello di intensità deve restare al di sotto del “VO2Max” (massimo consumo di ossigeno), ma per misurare questo valore sono necessarie particolari attrezzature medico-sportive. Allora si fa riferimento a tabelle standard che indicano una soglia di frequenza cardiaca da non superare in base alla fascia di età: queste sono basate sulla formula per il calcolo della massima frequenza cardiaca ( FCMax = 220 - età ). Quindi basta utilizzare un cardiofrequenzimetro (i moderni attrezzi ne hanno uno intergrato) per controllare le pulsazioni e fare un allenamento veramente aerobico. Il senso di fatica e il sudore non sono sufficienti per allenersi nel modo corretto. Per esempio una camminata a ritmo sostenuto sul tapis roulant fa parte anche i muscoli (gluconeogenesi), saranno accumulate tossine (lattacidosi) e si arriverà presto al completo affaticamento: il risultato è che avremo sì consumato calorie, ma senza perdere nemmeno un grammo di grasso. consumare molti più grassi di una ben più faticosa corsa a tutta velocità: chi corre sarà certamente più affaticato, ma il risultato sarà prevalentemente un buon allenamento del sistema cardiovascolare e non un significativo consumo di grassi. Tabella delle frequenze cardiache allenanti per fascia di età FC \ età 20 anni 25 anni 30 anni 35 anni 40 anni 45 anni 50 anni 55 anni 60 anni alta quella delle proteine: nell’arco della set- 60% 120 117 114 111 108 105 102 99 96 timana si mantiene l’apporto calorico medio 70% 140 137 133 130 126 123 119 116 112 prefissato, però in certi giorni è più alto e 85% 170 166 162 157 153 149 145 140 136 e grassi e mantenendo leggermente più in altri è più basso. Questo è il cosiddetto ciclo di “carico e scarico dei carboidrati”, Valori di riferimento: massimo consumo grassi tra 60% e 70% - allenamento cardiovascolare tra 70 e 85% Indicazioni pubblicate da American College of Sport Medicine 63 64 PARTE 3 DIETA E ALLENAMENTO nima parte di zuccheri sono indispensabili per il corretto sostegno delle attività cerebrali e per alimentare il metabolismo aerobico che porta al consumo dei grassi. In completa assenza di zuccheri, infatti, si rischia di andare incontro ad uno stato di malessere generale, di poca lucidità e di scarso rendimento generale e, in caso di allenamento intenso, di rapido consumo della massa magra. 3.3 - Strategie per potenziare Alla base del potenziamento muscolare c’è prima di tutto il corretto allenamento. ▲ Supercompsezaione L’aumento della massa magra è una forma di adattamento del nostro organismo in risposta ad una condizione di maggior lavoro come meccanismo di difesa verso lo sforzo. seguito spesso dagli sportivi per ridurre la L’aumento della massa magra, infatti, è una massa grassa senza dover sottostare ad un forma di adattamento del nostro organismo regime restrittivo nei giorni di allenamento. in risposta ad una sollecitazione esterna. L’idea di fondo di questa soluzione è fare in Per semplicità possiamo pensare che modo che l’organismo non si adagi su un affrontando continui sforzi, a cui il corpo non certo apporto calorico ma che, al contrario, è abituato, si innesca un meccanismo di di- venga mantenuto attivo in modo da stimo- fesa che attiva il potenziamento dei muscoli, lare il consumo di grassi. proprio per affrontare in futuro situazioni di Ancora una volta, però, va sottolineato maggior lavoro. Questo processo si chiama che lo “scarico” dei carboidrati non dovreb- tecnicamente “supercompensazione” ed è be mai essere completo, in quanto una mi- stimolato da un certo tipo di sollecitazione 65 66 PARTE 3 DIETA E ALLENAMENTO I mattoni dei muscoli meccanica, prevalentemente basata su da proteine, quindi l’organismo necessita Le proteine sono i mattoni essenziali di cui sono costituiti i muscoli; quelle immesse nell’organismo attraverso l’alimentazione sono usate per ricostruire le fibre danneggiate durante l’esercizio. esercizi con sovraccarichi, scanditi da ritmi dei mattoni essenziali per la sintesi di nuove di lavoro precisi: da 8 a 12 ripetizioni seguite proteine che andranno a rinforzare le fibre da 90-120 secondi di pausa per un allena- muscolari danneggiate durante l’esercizio. mento non superiore a 60 minuti. Questi mattoni sono gli amminoacidi, La risposta di adattamento dell’orga- ottenuti dalle proteine fornite attraverso l’ali- nismo a questo tipo di stimolo è eviden- mentazione. Per questa ragione, sui testi di temente diversa da quella ottenuta, per alimentazione per lo sport, sono frequenti le esempio, in un circuito di esercizi eseguiti proposte alimentari basate su uno schema senza pausa per 20 ripetizioni, che sono più simile all’approccio della dieta mediterranea finalizzati alla resistenza e al dimagrimen- ma caratterizzate da un maggior apporto to. Ma le tecniche di allenamento per “la massa” sono moltissime, e richiedono una variazione periodica dei carichi di lavoro secondo precisi cicli, quindi è importante affidarsi ad un istruttore esperto per non correre il rischio di eseguire esercizi inutili o, peggio, dannosi. È altrettanto fondamentale seguire un’alimentazione appropriata, in quanto in assenza del corretto supporto nutrizionale la risposta organica allo stimolo dell’allenamento può essere compromessa. In pratica l’allenamento dà un segnale che dice all’organismo di potenziare i muscoli; questi sono composti da fibre costituite a loro volta 67 68 PARTE 3 Carboidrati per la massa proteico: 60% carboidrati, 25% proteine, L’accresciuto fabbisogno energetico da parte dell’atleta in regime di allenamento richiede un maggior apporto calorico, da ricercare nei carboidrati complessi e nei grassi vegetali. 15% grassi. Il 10% in più di proteine è motivato, appunto, dall’accresciuto fabbisogno di amminoacidi da parte dell’atleta rispetto al soggetto sedentario. In realtà è facile incorrere nell’eccesso, dato che molti preparatori suggeriscono un ben più elevato consumo proteico. Ma in questo caso i nutrizionisti avvertono che, a lungo andare, le diete esageratemene iperproteiche rischiamo di essere dannose per la salute. Nell’ottica dell’aumento della massa muscolare, bisogna anche tenere conto di un accresciuto fabbisogno energetico da parte dell’atleta in regime di allenamento. Pertanto è necessario che la dieta preveda un maggior apporto calorico rispetto al normale, preferendo come fonti energetiche i carboidrati complessi e i grassi vegetali. DIETA E ALLENAMENTO DA RICORDARE 4 Per dimagrire bisogna introdurre meno calorie di quelle consumate, in modo da sfruttare i grassi di deposito come fonte di energia. 4 Per potenziare i muscoli bisogna mangiare più calorie di quelle consumate, in modo da alimentare la loro ricostruzione. 4 Il metabolismo dei grassi richiede gli zuccheri per funzionare, altrimenti si innesca il processo di gluconeogenesi che consuma i muscoli. 69 70 71 USO DEGLI INTEGRATORI In questa sezione si approfondisce il tema della programmazione della dieta personalizzata in funzione dell’obiettivo fisico prefissato, imparando a utilizzare i pricipali integratori alimentari. Si analizzano i supplementi a base di amminoacidi, finalizzati al potenziamento e al recupero, e quelli a base di carboidrati e lipidi utilizzati come fonti energetiche extra. Per una più semplice consultazione vengono illustrati i profili degli integratori più importanti raccolti in pratiche schede tecniche con la descrizione di ogni prodotto, il dosaggio raccomandato e i consigli per l’utilizzo. 72 PARTE 4 USO DEGLI INTEGRATORI N ei capitoli precedenti si è chiarito come l’alimentazione debba esse- re calibrata in modo appropriato in base a numerosi fattori: sesso, età, peso attuale e stile di vita permettono di definire il proprio metabolismo basale e il consumo calorico giornaliero. Quindi, in base al peso ideale stimato e all’obiettivo fisico prefissato, si può definire una dieta di massima seguendo uno dei tanti schemi proposti dai nutrizionisti, per esempio il modello di dieta “mediterranea” o di dieta a “Zona”. L’uso degli integratori alimentari si inserisce in questo contesto faciEstratti naturali Tutti gli integratori che hanno ottenuto l’autorizzazione o che sono stati notificati al Ministero della Sanità sono liberamente vendibili come normali alimenti. Infatti non sono farmaci, ma alimenti concentrati, in quanto si tratta di principi nutritivi estratti da fonti naturali. litando enormemente la stesura della dieta. Per esempio, nel caso di un soggetto che desideri aumentare il proprio peso, seguendo un allenamento per il potenziamento muscolare, i preparatori suggeriscono generalmente di aumentare l’apporto proteico di almeno il 10% rispetto alla dieta equilibrata: questo extra proteico risulta poco gradito se finisce per consumare abbondanti quantità di carne più volte al giorno, oppure numerose uova a colazione. ▲ Occhio all’etichetta La dose giusta di ogni integratore è quella minima necessaria per scongiurare la carenza di quel dato nutriente, mentre quantità maggiori non solo non danno alcun beneficio, ma rischiano di affaticare inutilmente l’organismo. 73 74 PARTE 4 USO DEGLI INTEGRATORI Per di più questo approccio è causa di un polvere, liquidi, in compresse o in capsule. Si eccessivo consumo di grassi animali, noti sono integratori che forniscono tutti gli am- per essere una fonte di patologie cardiova- minoacidi secondo un profilo bilanciato, ma scolari. anche prodotti specifici con alte concentrazioni di singoli di amminoacidi. Per esempio 4.1 - A base di amminoacidi sono molto utili gli amminoacidi ramificati, da assumere prima dell’allenamento per La soluzione è l’integrazione con protei- prevenire il fenomeno della gluconeogenesi ne in polvere ricavate dal latte o dalle uova, (vedi capitolo precedente), oppure la glu- che possono essere facilmente sciolte in tammina subito dopo l’attività fisica per un acqua con uno shaker. Sono gustose, facili più veloce recupero. da bere in ogni momento della giornata e completamente prive di grassi o zuccheri: lo spuntino ideale dopo l’allenamento oppure tra un pasto e l’altro durante la giornata. In commercio se ne trovano diversi tipi, ma quelle più valide dal punto di vista del profilo nutrizionale sono le proteine ricavate dal siero del latte, senza zuccheri (delattosate) e senza grassi. Queste proteine sono da tenere in seria considerazione anche nel caso di una dieta vegetariana, come ottime fonti di amminoacidi essenziali. Volendo, si può decidere di prendere direttamente gli amminoacidi in forma pura: se ne trovano di ogni tipo, in 75 76 PARTE 4 USO DEGLI INTEGRATORI Altri integratori, come la creatina e la ste in vari gusti anche come sostituti veloci carnitina hanno una funzione proenergeti- del pasto, spesso disponibili sotto forma di ca. La creatina, per esempio, viene utilizzata pratiche barrette. dall’organismo per sintetizzare il creatin-fo- In ogni caso va ricordato che tutti gli sfato, da cui viene generato l’ATP (adeno- integratori non sono farmaci, ma semplici sin trifosfato) che è il primo carburante del alimenti concentrati, in quanto si tratta di muscolo. La carnitina, invece, viene utilizza- principi nutritivi estratti da fonti naturali. Per ta per veicolare gli acidi grassi nella cellula questo motivo non hanno generalmente e renderli disponibili come fonte energetica controindicazioni particolari, sebbene sia durante l’attività fisica, con il duplice vantag- sempre opportuno seguire le raccoman- gio di sfruttare una riserva extra di carbu- dazioni e i dosaggi indicati sulle etichette. rante e, allo stesso tempo, di dimagrire. Anche perché lo scopo fondamentale degli integratori è quello di prevenire la carenza di 4.2 - A base di carboidrati un determinato principio nutritivo nel caso di un aumentato fabbisogno.. Oltre a questi integratori a base di amminoacidi, esistono anche prodotti a base di carboidrati: i più utili sono quelli a base di maltodestrine, da utilizzare come fonte extra di energia prima e dopo l’allenamento. Poi ci sono i cosiddetti “gainer”, miscele ipercaloriche di carboidrati, proteine, amminoacidi e vitamine, utili per chi fatica ad aumentare di peso e deve arricchire molto la propria dieta. Simili miscele, ma con un contenuto più limitato in calorie e carboidrati, sono propo- Schede tecniche La dose giusta di ogni integratore è quella minima necessaria per scongiurare la carenza di quel dato nutriente, mentre quantità maggiori non solo non danno alcun beneficio, ma rischiano di affaticare inutilmente l’organismo. Per questo motivo bisogna sempre leggere bene l’etichetta! Nelle pagine seguenti si trovano le schede tecniche dei principali integratori alimentari del catalogo Nutrisystem. Sono spiegati in dettaglio i profili dei prodotti di utilizzo più diffuso, con la descrizione delle loro proprietà nutritive, con il dosaggio raccomandato e con le indicazioni pratiche sul momento e sul modo migliore per inserirli nel contesto della dieta e dell’allenamento. Le dosi consigliate sono sempre quelle raccomandate dal produttore o dal Ministero della Sanità così come indicato sull’etichetta dei prodotti. In certi casi sono state indicate anche altre possibili modalità di assunzione, secondo dosaggi o cicli suggeriti da atleti o preparatori atletici. Tali indicazioni sono fornite a scopo puramente informativo, dato che sono ampiamente disponibili su numerose fonti, ma bisogna ricordare che non sempre sono suffragate da evidenze scientifiche. 77 78 PARTE 4 USO DEGLI INTEGRATORI PRO 90 ACTIVE ISOTECH PROTEINE ISOLATE DEL SIERO DI LATTE MISCELA PROTEINE A RILASCIO PROLUNGATO Che cosa è? Che cosa è? Proteine ad elevato valore biologico estratte dalla parte più nobile del latte: il siero. Di elevata qualità, facilmente digeribili e solubili. Caratterizzate da un profilo amminoacidico ad alta percentuale di amminoacidi ramificati. Proteine derivanti da quattro fonti proteiche: siero di latte concentrate, siero del latte isolate, caseinato di calcio e albume d’uovo. Arricchite con carnitina e carboidrati. Che cosa fa? Che cosa fa? Fornisce velocemente all’organismo i mattoni essenziali per costruire le fibre muscolari. Favorisce il rapido recupero dopo l’allenamento. A chi serve? COMPOSIZIONE: 88% proteine, senza carboidrati, senza grassi, senza lattosio, con glutammina e taurina Rilascia gradualmente all’organismo i mattoni essenziali per costruire le fibre muscolari. Rispetto alle formule con sole proteine del siero di latte ha un più lento assorbimento, quindi è una fonte proteica prolungata nel tempo. Favorisce il recupero e il potenziamento muscolare durante il riposo notturno. QUANTO A chi serve? QUANTO In uno shaker 3 misurini (30 grammi) con 100 ml di acqua o latte, preferibilmente scremato. A tutti gli sportivi che non possono fare frequenti spuntino e necessitano nella dieta di un apporto proteico extra a lento assorbimento. Ideale nelle diete per la massa e il potenziamento. In uno shaker 3 misurini (30 grammi) con 100 ml di acqua o latte, preferibilmente scremato. A tutti gli sportivi che necessitano nella dieta di un apporto proteico extra facilmente utilizzabile, con poche calorie e a basso indice glicemico. Per il basso contenuto in calorie è adatto anche nelle diete ipocaloriche per la definizione. QUANDO QUANDO IDENTIKIT Massa òòòòò Forza òòò Definizione òòò Recupero òòòò Resistenza òò Il numero di stelle indica quanto il prodotto è efficace per ottenere lo scopo indicato nella colonna a sinistra. Dopo l’allenamento per un rapido recupero, negli spuntini o ai pasti principali per un apporto proteico extra. AV VERTENZE In caso di uso prolungato o di patologie a carico del fegato o dei reni è bene consultare il poprio medico. COMPOSIZIONE: 82% proteine, 12% carboidrati, 1.11% grassi, con carnitina IDENTIKIT Massa òòòòò Forza òòò Definizione òò Recupero òòò Resistenza òò Il numero di stelle indica quanto il prodotto è efficace per ottenere lo scopo indicato nella colonna a sinistra. Durante la giornata come spuntino lontano dai pasti, prima di andare a dormire come fonte proteica prolungata per la notte. AV VERTENZE In caso di uso prolungato o di patologie a carico del fegato o dei reni è bene consultare il poprio medico. 79 80 PARTE 4 USO DEGLI INTEGRATORI PROTEINBAR EXTREME WHEY PROTEINE CON CREATINA E GLUTAMMINA BARRETTE MINIPASTO CON PROTEINE E CARBOIDRATI Che cosa è? Che cosa è? Proteine concentrate del siero di latte, ad elevato valore biologico ed alta percentuale di amminoacidi ramificati. Addizionate con creatina e glutammina. Prodotto dietetico a base proteica-glucidica con vitamine e minerali. Costitutito da proteine del latte, ha un notevole valore nutritivo e un profilo amminoacidico bilanciato. Addizionato di vitamine e minerali. Che cosa fa? Fornisce all’organismo i mattoni essenziali per costruire le fibre muscolari. La presenza di glutammina favorisce ulteriormente il recupero dopo l’allenamento, mentre la creatina ripristina più velocemente le scorte di ATP nel muscolo. Che cosa fa? COMPOSIZIONE: 82% proteine, 8% carboidrati, 2.5% grassi, con creatina e glutammina Può essere utilizzato come nutriente per integrare una quota significativa di proteine e carboidrati indispensabili per l’organismo. COMPOSIZIONE: 36% proteine, 45.5% carboidrati, 12.8% grassi A chi serve? A chi serve? In tutti i casi di aumentato fabbisogno proteico o calorico, utile durante gli spuntini nelle diete per la A tutti gli sportivi che necessitano nella dieta di un apporto proteico extra e di un più rapido recupero dopo l’allenamento. Utile per chi cerca integratori diversi in un solo prodotto. QUANTO In uno shaker 3 misurini (30 grammi) con 100 ml di acqua o latte, preferibilmente scremato. massa e per il potenziamento, oppure come sostituto del pasto in caso di diete per la definizione. IDENTIKIT Massa òòòòò Forza òòò Definizione òò Recupero òòòò Resistenza òòò Il numero di stelle indica quanto il prodotto è efficace per ottenere lo scopo indicato nella colonna a sinistra. AV VERTENZE In caso di uso prolungato o di patologie a carico del fegato o dei reni è bene consultare il poprio medico. Fino a 3 barrette al giorno, eventualmente combinate con altri alimenti durante gli spuntini o i pasti. QUANDO QUANDO Dopo l’allenamento per un rapido recupero, oppure durante la giornata come spuntino lontano dai pasti. QUANTO IDENTIKIT Massa òòò Forza òò Definizione òòò Recupero òò Resistenza òò Il numero di stelle indica quanto il prodotto è efficace per ottenere lo scopo indicato nella colonna a sinistra. Dopo l’allenamento per un rapido recupero, oppure durante la giornata negli spuntini o ai pasti . AV VERTENZE In caso di uso prolungato o di patologie a carico del fegato o dei reni è bene consultare il poprio medico. 81 82 PARTE 4 USO DEGLI INTEGRATORI TOP RAM AMINO WHEY POOL DI AMMINOACIDI IN FORMA POLIPEPTIDICA AMMINOACIDI RAMIFICATI Che cosa è? Che cosa è? Integratore di amminacidi derivanti dalla digestione enzimatica delle proteine del siero di latte, ovvero sottoposte ad un processo di scissione della proteina in amminoacidi, che sono resi in tal modo più facilmente disponibili ed assimilabili dall’organismo. Integratore a base di amminoacidi ramificati in forma libera: leucina, valina, isoleucina presenti in rapporto 2/1/1. Disponibile in capsule di gelatina alimentare oppure in tavolette. Che cosa fa? Fornisce velocemente all’organismo i mattoni essenziali per costruire le fibre muscolari. Favorisce il rapido recupero dopo l’allenamento. Che cosa fa? COMPOSIZIONE: 81% proteine, 0.2% carboidrati, 2% grassi, con carnitina Gli amminoacidi ramificati sono presenti nei muscoli e vengono utilizzati come fonte energetica in caso di sforzi intensi e prolungati nel processo di gluconeogenesi. Assumere un integratore di amminoacidi ramificati impedisce che il muscolo venga consumato come fonte energetica. COMPOSIZIONE CAPSULA / TAVOLETTA: 1 gr di amminoacidi ramificati A chi serve? A chi serve? A tutti gli sportivi che necessitano nella dieta di un apporto proteico extra facilmente utilizzabile in ogni momnto della giornata. Adatto anche nelle diete ipocaloriche per la definizione. QUANTO 15 tavolette (15 grammi) da deglutire con un po’ d’acqua, frazionate nell’arco della giornata. Negli sport di resistenza e in caso di allenamenti molto intensi e prolunati mantenere l’efficienza muscolare. Utili per preservare la massa magra in caso di diete dimagranti povere di carboidrati. IDENTIKIT Massa òòòò Forza òò Definizione òòòò Recupero òòòò Resistenza òò Il numero di stelle indica quanto il prodotto è efficace per ottenere lo scopo indicato nella colonna a sinistra. In genere 1 gr ogni 10 kg di peso corporeo, ma la dose può essere aumentata in funzione dell’attività svolta. QUANDO QUANDO Durante i pasti e gli spuntini per ottimizzare il fabbisogno amminoacidico, oppure durante l’allenamento per fornire al muscolo amminoacidi di pronto utilizzo. QUANTO IDENTIKIT Da 30 a 60 minuti prima della prestazione per preservare il muscolo. Negli sport aerobici anche durante l’attività fisica se è protratta per oltre un’ora. Massa òòò Forza òòò AV VERTENZE Definizione òòò AV VERTENZE In caso di uso prolungato o di patologie a carico del fegato o dei reni è bene consultare il poprio medico. Recupero òòòò Resistenza òòòò In caso di uso prolungato o di patologie a carico del fegato o dei reni è bene consultare il poprio medico. Il numero di stelle indica quanto il prodotto è efficace per ottenere lo scopo indicato nella colonna a sinistra. 83 84 PARTE 4 USO DEGLI INTEGRATORI L-GLUTAMINE POWDER ADVANCED B.C.A.A. AMMINOACIDI GLUCOGENICI GLUTAMMINA IN POLVERE Che cosa è? Che cosa è? Formula potenziata di amminoacidi ramificati leucina, valina, isoleucina più alanina in forma libera nel rapporto 2/1/1/1. La glutammina è l’amminoacido più abbondante nel nostro organismo e rappresenta circa il 50% degli amminoacidi intra ed extra cellulari. Che cosa fa? Che cosa fa? La carenza di alanina può portare a perdita muscolare e a poca tolleranza al glucosio. Alanina, leucina, valina e isoleucina sono amminoacidi glucogenici, in quanto vengono utilizzati come fonte energetica in caso di sforzi intensi e prolungati nel processo di gluconeogenesi. Il suo utilizzo favorisce la sintesi delle proteine e il recupero energetico con un notevole effetto anabolico, rinforza il sistema immunitario ed è un ottimo anticatabolico. Previene l’affaticamento psico-fisico in quanto è largamento utilizzata dal cervello. COMPOSIZIONE PER COMPRESSA: 1 gr di amminoacidi ramificati, 250 mg alanina A chi serve? A chi serve? Particolarmente utile negli sport di potenza Negli sport di resistenza e in caso di allenamenti molto intensi e prolunati mantenere l’efficienza muscolare. Utili per preservare la massa magra in caso di diete dimagranti povere di carboidrati. QUANTO In genere 1 gr ogni 10 kg di peso corporeo, ma la dose può essere aumentata in funzione dell’attività svolta. e di resistenza, consigliata in caso di dieta e allenamento per l’aumento del peso corporeo per la sua azione di idratazione cellulare che favorisce l’aumento del volume del muscolo. Massa òòò Forza òòò Definizione òòò Recupero òòòò Resistenza òòòò Il numero di stelle indica quanto il prodotto è efficace per ottenere lo scopo indicato nella colonna a sinistra. Da 30 a 60 minuti prima della prestazione per preservare il muscolo. Negli sport aerobici anche durante l’attività fisica se è protratta per oltre un’ora. QUANTO Normalmente basta assumere 3 gr sciolti in poca acqua, ma in funzione dell’attività svolta molti atleti ricorrono a dosi più alte. QUANDO QUANDO IDENTIKIT COMPOSIZIONE: 100% glutammina, senza carboidrati, senza grassi IDENTIKIT Il momento di maggior assimilazione è dopo l’allenamento o la prestazione. Si può anche aggiungere la dose di glutammina ad uno shaker proteico. Massa òòòò Forza òò AV VERTENZE Definizione ò AV VERTENZE In caso di uso prolungato o di patologie a carico del fegato o dei reni è bene consultare il poprio medico. Recupero òòòòò Resistenza òò In caso di uso prolungato o di patologie a carico del fegato o dei reni è bene consultare il poprio medico. Il numero di stelle indica quanto il prodotto è efficace per ottenere lo scopo indicato nella colonna a sinistra. 85 86 PARTE 4 USO DEGLI INTEGRATORI CREATINE POWDER CARNI BETTER CARNITINA IN CAPSULE CREATINA MONOIDRATO Che cosa è? Che cosa è? La carnitina è un amminoacido sintetizzato dal corpo a livello epatico e renale a partire da due amminoacidi, la metionina e la lisina, grazie all’interazione della vitamina C. Si trova in più del 90% delle cellule muscolari. La creatina è un derivato amminoacidico composto da arginina, glicina e metionina. Si trova naturalmente in molti alimenti di origine animale e viene sintetizzata dal corpo in piccole quantità nei reni, nel pancreas e nel fegato. Che cosa fa? Che cosa fa? Svolge un ruolo di notevole importanza nel metabolismo dei grassi, favorisce il consumo degli acidi grassi e migliora la degradazione del tessuto adiposo. Trasporta gli acidi grassi nelle cellule, dove vengono bruciati per produrre energia. COMPOSIZIONE PER CAPSULA: 200 mg di carnitina, con cromo picolinato IDENTIKIT Massa ò Forza òò Definizione òòòòò Recupero òò Resistenza òòò Il numero di stelle indica quanto il prodotto è efficace per ottenere lo scopo indicato nella colonna a sinistra. COMPOSIZIONE: 100% creatina monoidrato, senza grassi, senza carboidrati, senza eccipienti A chi serve? A chi serve? Negli sport di resistenza e in caso di diete dimagranti povere di carboidrati favorire il metabolismo energetico dei grassi. La maggior parte della creatina ingerita viene assorbita dai muscoli, dove funge da scorta energetica per formare il creatin-fosfato. Questo viene utilizzato per ricostituire l’ATP, cioè il carburante dei muscoli consumato durante lo sforzo. QUANTO Si consiglia una dose di 200 mg, ma molti atleti ricorrono a quantità maggiori in caso di attività particolarmente intense e prolungate. A tutti quelli che svolgono attività fisica particolarmente intensa in forma continuativa. L’azione di ritenzione idrica favorisce l’aumento del volume muscolare, però penalizza la definizione. QUANDO Al mattino nei giorni di riposo, oppure da 30 a 60 minuti prima dell’attività fisica. AV VERTENZE Nessuna particolare controindicazione, comunque è sempre consigliato seguire le istruzioni riportate sull’etichetta. IDENTIKIT QUANTO La normale dose raccomandata è di 3 gr. Gli atleti agonisti sotto controllo medico fanno un carico (fino a 20 gr) per una o due settimane e poi il mantenimento (3 gr). QUANDO Dopo l’allenamento, appena sciolta in abbondante acqua. Chi segue il ciclo di carico fraziona la dose nella giornata. Massa òòò Forza òòò Definizione ò AV VERTENZE Recupero òòòò Resistenza òòòò Può provocare ritenzione idrica, quindi è bene consultare il poprio medico in caso di patologie renali o ipertensione. Il numero di stelle indica quanto il prodotto è efficace per ottenere lo scopo indicato nella colonna a sinistra. 87 88 PARTE 4 USO DEGLI INTEGRATORI NITRO 3000 EXTREME CREATINE CREATINA CON SISTEMA DI TRASPORTO STIMOLANTE DEL NITROSSIDO Che cosa è? Che cosa è? Ricetta potenziata di creatina monoidrato addizionata con destrosio, glutammina e arginina: la prima formula originale in Italia autorizzata dal Ministero della Sanità. Composto di natura aminoacidica con proprietà di generare nitrossido (ossido di azoto) nell’oganismo. Questo migliora il flusso sanguigno, favorisce la contrazione dei muscoli e l’assorbimento dei nutrienti. Che cosa fa? Che cosa fa? Rispetto alla semplice creatina monoidrato, quella con sistema di trasporto sfrutta la presenza di uno zucchero ad alto indice glicemico per stimolare una rapida risposta insulinica che favorisce il trasporto della creatina e il suo assorbimento nel muscolo. La combinazione con glutammina e arginina aggiunge importanti proprietà di recupero. COMPOSIZIONE: 37.5% creatina monoidrato, 37.5% carboidrati, 6.25% glutammina, 6.25% arginina A chi serve? QUANTO A chi serve? QUANTO A tutti quelli che svolgono attività fisica particolarmente intensa in forma continuativa. L’azione di ritenzione idrica favorisce l’aumento del volume muscolare, però penalizza la definizione. Consigliati 2 misurini (16 gr) al giorno per il primo mese di carico, poi 1 misurino (8 gr) al giorno per il secondo mese. In tutti gli sport che richiedono un buon potenziamento muscolare e un rapido recupero. La dose generalmente consigliata è di 2 capsule (2 gr), ma si possono trovare alcune fonti che riportano come efficaci dosi ben più alte, fino a 6 grammi. L’arginina alfa-ketoglutarato riveste altre importanti funzioni: è essenziale per il metabolismo dell’ammonio che si genera dal catabolismo proteico, quindi favorisce il recupero. Influenza diverse funzioni ormonali, come la stimolazione della produzione di ormone della crescita COMPOSIZIONE PER CAPSULA: 1 gr di arginina alfa-ketoglutarato QUANDO IDENTIKIT Massa òòòò Forza òòò Definizione ò Recupero òòòòò Resistenza òòòò Il numero di stelle indica quanto il prodotto è efficace per ottenere lo scopo indicato nella colonna a sinistra. Il momento di maggior assimilazione è dopo l’allenamento o la prestazione fisica. Da sciogliere in acqua e consumare appena preparata. IDENTIKIT QUANDO Metà della dose prevista al mattino, preferibilmente a stomaco vuoto per facilitare l’assorbimento. L’altra metà dopo l’attività fisica o alla sera prima di andare a letto. Massa òòò Forza òòò AV VERTENZE Definizione ò Può provocare ritenzione idrica, quindi è bene consultare il poprio medico in caso di patologie renali o ipertensione. Recupero òò AV VERTENZE Resistenza òò Non sono segnalate particolari controindicazioni alle dosi consigliate. Il numero di stelle indica quanto il prodotto è efficace per ottenere lo scopo indicato nella colonna a sinistra. 89 90 PARTE 4 USO DEGLI INTEGRATORI OMEGA 3 PLUS ENERGY SPORT PLUS MISCELA ENERGETICA ACIDI GRASSI OMEGA 3 Che cosa è? Che cosa è? Integratore in polvere dalla formula originale composta da carboidrati arricchiti con amminoacidi ramificati, creatina e carnitina. Gli acidi grassi polinsaturi EPA (eicosopentanoico) e DHA (docosoesanoico) sono chiamati anche “omega-3”. Si trovano principalmente nei lipidi contenuti nei pesci e nell’olio di semi di lino. Sono riconosciuti come grassi essenziali nell’alimentazione giornaliera per mantenere uno stato di salute ottimale. Che cosa fa? I carboidrati sono la principale fonte energetica durante l’esercizio fisico ad elevata intensità e la creatina favorisce la ricostruzione delle scorte di ATP, che è il primo carburante per i muscoli. Gli amminoacidi ramificati rappresentano un’ulteriore fonte energetica e preservano l’integrità del muscolo in caso di sforzo continuato. La carnitina favorisce il metabolismo dei grassi come scorta extra di energia per le prestazioni prolungate. COMPOSIZIONE: 86.5% carboidrati, con amminoacidi ramificati, creatina e carnitina In tutti gli sport di resistenza e durante gli allenamenti per il potenziamento muscolare. Controindicato nelle diete ipocaloriche per la definizione. IDENTIKIT I benefici di questi lipidi riguardano il normale funzionamento del sistema cardiovascolare, del sistema immunitario e del sistema nervoso. Consigliati 3 misurini (54 gr) in mezzo litro d’acqua. In caso di dosi maggiori, la quantità d’acqua va aumentata in modo proporzionale. Sono consigliati a tutti, atleti e soggetti sedentari, in caso di ridotto apporto di acidi grassi polinsaturi omega-3 con la normale dieta. QUANTO La dose consigliata è di 5 softgel al giorno pari a 3.25 gr di acidi grassi omega 3. QUANDO QUANDO IDENTIKIT La bevanda così preparata va consumata prima e durante la prestazione fisica per mantenere un costante livello energetico. Massa òò Forza ò Massa òò Forza òòò Definizione ò AV VERTENZE Definizione ò Recupero òòòò Recupero òò Resistenza òòòòò Soltanto i soggetti diabetici devono valutare col proprio medico l’opportunità di utilizzare un integratore di carboidrati. Resistenza òò Il numero di stelle indica quanto il prodotto è efficace per ottenere lo scopo indicato nella colonna a sinistra. COMPOSIZIONE PER CAPSULA: 650 mg di acidi grassi omega 3 A chi serve? QUANTO A chi serve? Che cosa fa? Il numero di stelle indica quanto il prodotto è efficace per ottenere lo scopo indicato nella colonna a sinistra. La dose prevista va frazionata nei due pasti principali della giornata. AV VERTENZE Nessuna controindicazione. 91 92 PARTE 4 USO DEGLI INTEGRATORI JOINT COMPLEX ULTRA BURN DIMAGRANTE TERMOGENICO FORMULA PER LE ARTICOLAZIONI Che cosa è? Che cosa è? Integratore in capsule composto da estratti vegetali titolati ottenuti da fonti di massima qualità: citrus aurantium (all’8%), guaranà (al 22%), salice, cayenne, caffeina, ginger root. Integratore in capsule a base di collagene, glucosamina solfato, condroitina solfato e prolina. Questi componenti hanno riconosciute proprietà benefiche per la cartilagine, per i tendini, per i legamenti e per le ossa. Che cosa fa? Che cosa fa? Questi estratti vegetali hanno proprietà stimolanti sul metabolismo basale, quindi favoriscono un maggior consumo calorico giornaliero. Stimolano la termogenesi e l’utilizzo dei grassi a scopo energetico e hanno una moderata azione eccitante che aiuta a sostenere l’attività fisica in un regime di dieta ipocalorica. COMPOSIZIONE PER CAPSULA: 400 mg citrus aurantium, 250 mg guaranà, 100 mg salice, 80 mg cayenne, 50 mg caffeina, 50 mg ginger root A chi serve? QUANTO A chi serve? QUANTO A chiunque desideri ridurre la massa grassa, sia per perdere il peso in eccesso sia per migliorare la definizione, ma sempre nel contesto di una dieta equlibrata e di un’adeguata attività fisica. La dose consilgiata è di 2 capsule al giorno da deglutire con acqua. In tutti i casi in cui l’attività fisica comporti un sovraccarico continuativo sulle articolazioni, per preservarne l’integrità e prevenire gli infortuni. Si consiglia generalmente di assumere 2 capsule al giorno, ma la dose può essere aumentata in caso di attività particolarmente gravose. IDENTIKIT Forza ò Definizione òòòòò Recupero Resistenza QUANDO Preferibilmente a stomaco vuoto, da 30 minuti a un’ora prima dei pasti principali. AV VERTENZE Massa ò Il numero di stelle indica quanto il prodotto è efficace per ottenere lo scopo indicato nella colonna a sinistra. Il collagene è la più importante proteina strutturale che rinforza i tendini, composta principalmente dalla prolina. La glucosamina svolge un ruolo importante nella ricostruzione della cartilagine, mentre la condroitina solfato ha la capacità di richiamare acqua per “lubrificare” le articolazioni. La caffeina è controindicata nei soggetti ipertesi, con disturbi cardiaci o neurologici. In questi casi è utile il consiglio del medico. Il prodotto è efficace se inserito in regime di dieta bilanciata e di attività fisica. IDENTIKIT Massa ò Forza òòò Definizione ò Recupero òòò Resistenza òòò Il numero di stelle indica quanto il prodotto è efficace per ottenere lo scopo indicato nella colonna a sinistra. COMPOSIZIONE PER CAPSULA: 500 mg collagene, 250 mg glucosamina, 200 mg condroitina, 50 mg prolina QUANDO La dose prevista va frazionata nei due pasti principali della giornata. AV VERTENZE Non sono riportate controindicazioni nè limitazioni d’uso. 93 94 PARTE 4 USO DEGLI INTEGRATORI ISO DRINK MULTI FORM COMPRESSE DI VITAMINE CON SALI MINEARLI BEVANDA ISOTONICA CON VITAMINE E MINERALI Che cosa è? Che cosa è? Integratore in compresse multivitaminico e multiminerale, rinforzato con cromo picolinato. Bevanda isotonica ed energetica a base di carboidrati, vitamine, sali minerali e carnitina. Che cosa fa? Che cosa fa? Previene la carenza delle vitamine e dei minerali dovuta all’alimetazione sbilanciata o all’aumentato fabbisogno in caso di stress psico-fisico. Per esempio la vitamina C è fondamentale per le difese immunitarie, la vitamina E per l’azione antiossidante e le vitamine del gruppo B per il metabolismo delle proteine. Il cromo picolinato regola la glicemia e migliora l’utilizzo dei carboidrati. I carboidrati sono la principale fonte energetica durante l’esercizio fisico ad elevata intensità. La carnitina favorisce il metabolismo dei grassi come scorta extra di energia per le prestazioni prolungate. I sali minerali sono essenziali per l’organismo in quanto svolgono funzioni di catalizzatori per importanti reazioni biochimiche. COMPOSIZIONE PER COMPRESSA: 22 elementi tra vitamine e sali minerali pari al 100% della RDA, con cromo picolinato COMPOSIZIONE PER BOTTIGLIA: 33.9 gr carboidrati, 100 mg carnitina, vitamine e minerali A chi serve? A chi serve? A tutti gli sportivi per far fronte all’aumentato fabbisogno vitaminico minerale dovuto all’attività fisica. Adatto anche ai soggetti sedentari che seguono un’alimentazione sbilanciata povera di frutta e verdura. A tutti gli sportivi per ripristinare velocemente le QUANTO La dose consigliata è di 1 compressa al giorno, pari al 100% della RDA (dose giornaliera raccomandata). vitamine e i sali minerali persi attraverso la sudorazione durante l’attività fisica e per alimentare la riserva energetica. Massa òò Da consumare preferibilmente a colazione. AV VERTENZE Nessuna controindicazione seguendo le dosi raccomandate. Il sovradosaggio prolungato, invece, può causare disturbi. IDENTIKIT Massa ò Forza òò Forza òò Definizione òò Recupero òò Recupero òòòò Resistenza òò Resistenza òòòò Il numero di stelle indica quanto il prodotto è efficace per ottenere lo scopo indicato nella colonna a sinistra. Una o più bottiglie in base alla durata e all’intesità dell’attività fisica. QUANDO QUANDO IDENTIKIT QUANTO Definizione Il numero di stelle indica quanto il prodotto è efficace per ottenere lo scopo indicato nella colonna a sinistra. Durante e dopo l’attività fisica per ripristinare le vitamine e i sali minerali persi con la sudorazione. AV VERTENZE Non sono riportate controindicazioni seguendo le dosi consigliate. In caso di diabete è opportuno il parere del medico. 95 BIBLIOGRAFIA Zangara e Bianchi “Dietologia” Piccin Tissot e Pettinà “Manuale di alimentazione sportiva” S.S.S Arienti e Floridi, “Biochimica della nutrizione” Piccin Will Paish “La dieta nello sportivo” Vallardi Edit. M.Venturini “Manuale di dietologia” Edit.Italiana A.Raimondi “La nutrizione e lo sport” Piccin Fidanza e Liguori “Nutrizione umana” Idelson Ist. Naz. Nutrizione “Livelli di assunzione raccomandati” Creff e Berard “Dietetica sportiva” Masson Edit. Neri, Bargossi, Paoli “Alimentazione fitness e salute” Elika Edit.