PRIMA GUERRA MONDIALE LE CAUSE 1) Cause storico-politiche-territoriali L’Impero austro-ungarico Era strutturalmente instabile perché costituito da una decina di nazionalità: Tedeschi, Magiari, Polacchi, Cechi, Slovacchi, Serbi, Sloveni, Croati, Italiani, Bosniaci. L’espansionismo della Germania Era la prima responsabile del generale clima di tensione in Europa. La Germania si considerava una nazione giovane (1/3 della popolazione al di sotto dei 15 anni), in forte ascesa sul piano economico e demografico (41 milioni nel 1871, 68 milioni nel 1915) chiamata a diventare potenza mondiale. Essa rivendicava la necessità di uno “spazio vitale”. Il timore dell’accerchiamento Era molto diffuso in Germania il timore dell’accerchiamento da parte di Francia e Russia alleate nella Triplice Intesa (1907). L’Alsazia-Lorena I territori rivendicati dalla Francia nei confronti della Germania (revanche=rivincita da cui revanchismo). Ostilità quarantennale che le recenti rivalità coloniali avevano inasprita. La “polveriera balcanica” L’agonia dell’IMPERO TURCO apriva prospettive alla RUSSIA per il raggiungimento di uno sbocco sul mare dei Dardanelli e all’AUSTRIA per espandere la propria influenza. L’AUSTRIA annette la BOSNIA che apparteneva alla Turchia. Panslavismo serbo che mirava ad unificare sotto la SERBIA tutti i popoli slavi tra cui sloveni, croati e bosniaci che si trovavano sotto la dominazione dell’Impero austriaco. La Gran Bretagna Era turbata dalla poderosa minaccia al suo predominio sui mari derivante dal rapido rafforzamento della flotta tedesca. I confini orientali della Germania Preoccupavano l’alleanza franco-russa. Le “terre irredente” dell’Italia Il Trentino, Trieste e l’Istria erano territori rivendicati dall’Italia. Il sistema delle alleanze Nel 1907 era nata la TRIPLICE INTESA tra Inghilterra, Francia e Russia per contrastare la TRIPLICE ALLEANZA nata nel 1882 tra Germania, Austria e Italia. In particolare la Triplice intesa era preoccupata dell’ascesa della Germania. La Triplice alleanza si stava indebolendo perché l’Italia era sempre più in contrasto con l’Austria per i territori irredenti. 2) Cause economiche Gli sviluppi dell’imperialismo e l’espansionismo economico Le economie dei maggiori paesi industrializzati stavano crescendo moltissimo. La ricerca di una continua espansione dei mercati e delle fonti di materie prime e la gara per il controllo degli spazi e dei mercati mondiali si ripercuotevano ormai sugli equilibri di potenza nel continente europeo. In particolare si stava colmando il distacco tra la forza economica dell’Inghilterra e quella della Germania, il cui potenziale produttivo aveva raggiunto il primo posto mondiale nell’industria chimica, il secondo nell’industria metallurgica e il terzo nella produzione di carbone. La competizione tra Inghilterra e Germania Il controllo del commercio mondiale e il predominio marittimo dell’Inghilterra, erano sempre più minacciati dalla crescita delle attività economico-commerciali della Germania fuori dall’Europa. La “saturazione” dei territori coloniali L’insoddisfazione della Germania per la parte che le era stata riservata nella spartizione dell’Africa. 3) Militari La “corsa agli armamenti” Nel 1898 la Germania intraprese un massiccio potenziamento della flotta navale da guerra (con navi più moderne, più veloci e meglio equipaggiate rispetto a quelle inglesi) Nel l906 l’Inghilterra rispose con la costruzione delle corazzate Dreadnoughts (intrepide): navi enormi (25.000 tonnellate) molto veloci e armate di cannoni di grossissimo calibro. Tra il 1908 e il 1912 la Germania rispose producendo corazzate simili. La strategia dell’anticipo Era diffusa la convinzione che la parte che avrebbe mobilitato o colpito per prima avrebbe conseguito un vantaggio determinante. Il culto dell’offensiva Negli anni formalmente di pace in realtà gli Stati avevano predisposto eserciti volti più all’offesa che alla difesa. Per esempio il capo di stato maggiore tedesco von Schlieffen già nel 1905 aveva elaborato un piano per il caso in cui la Germania avesse dovuto combattere contemporaneamente sul fronte occidentale (Francia) e orientale (Russia). Esso prevedeva: a) La concentrazione della maggior parte dell’esercito sul fronte occidentale. b) Il passaggio con l’ala destra potenziata attraverso il Belgio neutrale. c) L’avanzamento immediato dell’ala destra in direzione di Parigi d) La conquista della capitale francese. Tutto questo sarebbe dovuto avvenire in 6 settimane concludendosi con la resa della Francia. Quindi l’esercito si sarebbe spostato sul fronte orientale visto che la Russia aveva tempi piuttosto lunghi per la mobilitazione. La guerra lampo L’idea di guerra breve (1866 austro-prussiana, 1870 franco-prussiana), la sopravvalutazione della propria forza militare e la scarsa capacità di previsione circa la natura di un possibile conflitto (sviluppi tecnici degli armamenti terrestri, delle flotte da guerra e dei trasporti uniti alla possibilità di mobilitare in pochi giorni eserciti di enormi dimensioni) avevano indotto gli Stati Maggiori militari e i Governi a ritenere che uno scontro bellico si sarebbe risolto in breve tempo (blitz krieg) e naturalmente a vantaggio della propria parte. 4) Socio-culturali Il nazionalismo Il razzismo Il darwinismo sociale “Se nel mondo degli Stati come in quello della Natura ogni essere obbediva al principio della lotta per la sopravvivenza, allora prepararsi a quella lotta doveva essere il primo dovere dei governi”. Quindi la guerra diventava per gli Stati il modo in cui si esprimeva la lotta per la sopravvivenza. La liberazione delle energie La guerra parve assumere un carattere di “liberazione delle energie” presso molti giovani illusi convinti di partire per un’avventura e sicuri di tornare presto vittoriosi. L’opinione pubblica e il ruolo della stampa Fu fondamentale il ruolo della stampa nella formazione dell’opinione pubblica. I giornali infiammavano i sentimenti nazionalistici, distorcendo la situazione dei paesi esteri e sopprimendo i fattori favorevoli alla pace. La conflittualità sociale Ci si servì della spinta alla guerra come diversivo alle lotte politiche e sociali interne tra classi lavoratrici e ceti industriali. Il Futurismo Il movimento futurista esaltava il valore positivo della guerra: “Noi vogliamo la guerra – sola igiene del mondo – il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei libertari, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna”