Stratificazione e classi sociali

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STRATIFICAZIONE E CLASSI SOCIALI
Il sistema delle disuguaglianze strutturali
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Aspetto distributivo → l'ammontare delle
ricompense materiali e simboliche ottenute dagli
individui e dai gruppi di una società
Aspetto relazionale → i rapporti di potere
esistenti fra di essi
Strato
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Un insieme di individui (o di famiglie) che godono
della stessa quantità di risorse (ricchezza,
prestigio) o che occupano la stessa posizione nei
rapporti di potere. (BBC)
Diversità dei criteri di strutturazione delle
disuguaglianze
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caste, ceti, classi
genere, etnie, generazioni
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Universalità della stratificazione sociale
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stratificazione → disuguaglianze strutturate
società di:
caccia e raccolta → orticole → agricole →
industriali
Società di caccia, di raccolta, orticole
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ugualitarie dal punto di vista delle risorse
materiali e simboliche
due motivi principali:
- il nomadismo ostacola accumulazione
- principio
di
reciprocità
massimizza
possibilità di sopravvivenza
Gerhard Lenski: le condizioni che favoriscono le
disuguaglianze sociali → grado di disuguaglianze
→ curva a campana
due fattori predominanti:
- le dimensioni di surplus economico
→
superamento dell'economia di sussistenza
- la concentrazione del potere politico
società industriali
- distribuzione della ricchezza più equa
- rivoluzione politica → maggior potere ad
una parte consistente della popolazione
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Teorie della stratificazione
La teoria funzionalista
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K.Davis, W.E. Moore → le caratteristiche
universali della stratificazione sociale
"la principale necessità funzionale che spiega la
presenza universale della stratificazione è
precisamente l'esigenza sentita da ogni società di
collocare e motivare gli individui nella struttura
sociale."
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l'esigenza
della
stratificazione
→
disuguaglianza come fatto sociale dato
→
inevitabile ma anche necessario per il
funzionamento del sistema sociale
stratificazione → struttura le disuguaglianze
→ funzione vitale per il mantenimento del
sistema in ogni società
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Argomenti principali dei funzionalisti
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non tutte le posizioni (o le mansioni) hanno la
stessa "importanza funzionale"
limitato/scarso il numero delle persone dotate
delle capacità e delle competenze per svolgere
le mansioni rilevanti ed occupare le posizioni
cruciali per il mantenimento del sistema
conversione delle capacità in competenze →
periodo di addestramento
- sacrifici (spese di istruzione, tarda entrata
nel mercato di lavoro)
- ricompense materiali e simboliche → le
posizioni funzionalmente importanti godono
di prestigio distributivo e relazionale
Teorie del conflitto
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"Disuguaglianze esistono perché i gruppi sociali
che se ne avvantaggiano sono in grado di
difenderle dagli attacchi degli altri, in una
situazione di conflitto continuo." (BBC)
Karl Marx, Max Weber
Lo squilibrio di status → G. Lenski
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concezione pluridimensionale della
stratificazione sociale
pluralità di gerarchie:
reddito / potere / istruzione / prestigio
equilibrio di status → quando una persona si
trova nei ranghi equivalenti in maggior parte
delle gerarchie
squilibrio → posizione occupata in contrasto
con le aspettative della società (isolamento
sociale, disturbi psicosomatici, politicizzazione,
radicalizzazione)
diverse conseguenze a seconda del rapporto
esistente fra status ascritti e quelli acquisiti
Due schemi di classificazione
Primo schema di classificazione
‰ il
principio di classificazione: tipo di reddito
percepito da un individuo (Paolo Sylos Labini)
‰ tre gruppi → tre categorie di reddito
- la rendita → proprietari fondiari
- il profitto → capitalisti (industriali, agrari,
commerciali)
- il salario → operai
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redditi misti
- lavoro e capitale (lavoratori autonomi)
- stipendi degli impiegati
- redditi
provenienti
dalle
occupazioni
precarie e saltuarie (bassi, incerti, variabili)
Sylos Labini: cinque classi sociali:
1. borghesia
(grandi proprietari dei fondi
rustici e urbani - rendite; imprenditori; alti
dirigenti di società per azioni - profitti e
redditi misti; professionisti - redditi misti)
2. piccola borghesia relativamente autonoma
(coltivatori diretti, artigiani, commercianti redditi misti)
3. classe media impiegatizia
4. classe operaia
5. sottoproletariato (disoccupati, le persone
fuori dalla sfera di produzione per lungo
periodo)
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Secondo schema di classificazione
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John Goldthorpe
Due criteri:
- situazione di lavoro → posizione nella
gerarchia organizzativa assunta dagli
individui in quanto occupanti una data
posizione sociale (relazioni sociali)
- situazione al mercato → complesso dei
vantaggi e degli svantaggi, materiali e
simbolici, di cui godono i titolari dei vari
ruoli lavorativi (livello del reddito percepito
/ possibilità di carriera / stabilità del posto
/ caratteristiche fisiche dell'ambiente)
In base al primo criterio:
1. imprenditori → acquistano il lavoro altrui,
autorità è controllo su di esso
2. lavoratori autonomi senza dipendenti
3. lavoratori dipendenti
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In base al secondo criterio:
- situazione del mercato
⇔
settore
dell'attività economica: agricolo /
non
agricolo
Schema a sette classi
1. grandi imprenditori, professionisti, dirigenti
di livello superiore
→
alto reddito,
sicurezza, possibilità di carriera, esercizio
di autorità
2. professionisti e dirigenti di livello inferiore
3. impiegati di livello superiore ed inferiore,
addetti alle vendite
4. piccola
borghesia
urbana
(artigiani,
commercianti) e agricola → autonomia del
lavoro, livello di reddito variabile, sicurezza
variabile;
5. tecnici di livello più basso, supervisori dei
lavori manuali → reddito buono, discreta
sicurezza, una certa autorità, modeste
possibilità di carriera;
6. operai specializzati
7. operai non qualificati
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Sylos Labini ⇔ Goldthorpe
-
borghesia ⇔ (1) e (2)
classe media impiegatizia ⇔ (3)
piccola borghesia urbana ⇔ (4)
classe operaia ⇔ (5), (6), (7)
sottoproletariato → soltanto Sylos Labini
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