Istruzione, mercato del lavoro, istituzioni e disuguaglianza sociale

Panel 8 - Istruzione, mercato del lavoro, istituzioni e disuguaglianza sociale
Gabriele Ballarino (università di Milano), Emmanuele Pavolini (università di Macerata)
Lo studio della disuguaglianza e della stratificazione (ovvero della distribuzione differenziata delle risorse
socialmente disponibili) rappresenta da sempre uno dei filoni centrali della ricerca sociologica, oggi come
all’epoca dei padri fondatori della disciplina. Negli ultimi anni, inoltre, lo studio della struttura delle
disuguaglianze sociali ed economiche e del loro mutamento nel tempo e nello spazio è stato incentivato da
una serie di processi di mutamento e dai loro esiti, facilmente osservabili dall’opinione pubblica. La
globalizzazione dei mercati e l’ingresso sul mercato globale di nuovi paesi europei e asiatici hanno ridefinito
la divisione del lavoro e la struttura occupazionale globali, e la crisi iniziata dal 2007 ha accentuato ed
accelerato tali tendenze strutturali. Allo stesso tempo nei paesi più ricchi, dell’Europa Occidentale e
dell’America del Nord, i processi di terziarizzazione dell’economia stanno facilitando la diffusione sia di
occupazioni e professioni qualificate che di occupazioni scarsamente qualificate. Tutto ciò sta portando a
crescenti tensioni sul mercato del lavoro (disoccupazione, dualizzazione, etc.) e ad un aumento delle
disuguaglianze di reddito e di ricchezza. Non sono ancora ben noti gli effetti della crisi sulle disuguaglianze
di istruzione, in declino nella maggior parte dei paesi ricchi, e sulla trasmissione intergenerazionale dello
status sociale. All’interno di questo quadro i livelli di diseguaglianza sono, infine, influenzati anche da come
gli Stati occidentali stanno regolando i propri sistemi di welfare ed i mercati del lavoro.
La sessione proposta accetta paper su tutti gli aspetti della stratificazione sociale (educativa, occupazionale,
di reddito), affrontati sia in chiave micro (i corsi della vita e la cumulazione delle disuguaglianze) sia in
chiave macro (diversità e comunalità della stratificazione sociale tra diversi paesi, e all’interno dei paesi
stessi) e in interazione con il funzionamento di alcune istituzioni centrali nelle economie occidentali (il
sistema di welfare ed il mercato del lavoro). Sono privilegiati i metodi quantitativi, ma la sessione è aperta a
proposte di tipo qualitativo, purché coerenti con l’impostazione empirico-critica che caratterizza questo
filone di studi.
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