La stratificazione sociale e la mobilità sociale Dispensa: Bagnasco Barbagli Cavalli (2004) “Stratificazione, classi sociali e mobilità” in Elementi di Sociologia Lo strato Strato: Un insieme di individui (o di famiglie) che godono della stessa quantità di risorse (ricchezza, prestigio) o che occupano la stessa posizione nei rapporti di potere. Distribuzione diseguale di risorse materiali, simboliche e dei rapporti di potere per classe, per ceto, per casta, per genere, per età, per etnia Classe e ceto (Chan e Goldthorpe 2004, 2007) Classe = situazione di lavoro e di mercato, disuguaglianze nella vita economica L’appartenenza di classe influisce su: sicurezza economica (rischio di perdere il lavoro e rimanere disoccupati) stabilità economica (mancanza di forti oscillazioni nel reddito e prospettive di carriera) Ceti = ordine gerarchico, il cui criterio è l’onore, o il prestigio sociale. Schema di superiorità, uguaglianza, inferiorità sociale. Concetto di stratificazione sociale Sistema di disuguaglianze strutturali Aspetto distributivo → l'ammontare delle risorse materiali e simboliche ottenute dagli individui e dai gruppi di una società Aspetto relazionale → i rapporti di potere esistenti fra i gruppi. Quali sono le risorse distribuite in modo diseguale Aspetto distributivo: risorse materiali: soldi, beni, ricchezza. risorse simboliche: prestigio, cultura, competenza, popolarità, credibilità. Aspetto relazionale: relazioni Due schemi di classificazione delle classi sociali esistenti nella nostra società Paolo Sylos Labini Criterio di classificazione: tipo di reddito percepito da un individuo. Tipi di reddito: 1. rendita (proprietari fondiari), 2. profitto (dei capitalisti agrari, industriali o commerciali) 3. salario (operai) + redditi misti esempi: lavoratore autonomo: da lavoro e da capitale; impiegati: stipendio; reditti da lavoro precario. Le classi nello schema di Sylos Labini • • • • • borghesia grandi proprietari di fondi rustici e urbani (rendite) imprenditori e alti dirigenti di società per azioni (profitti e redditi misti) professionisti (redditi misti) piccola borghesia relativamente autonoma coltivatori diretti, artigiani, commercianti (redditi misti) classe media impiegatizia classe operaia sottoproletariato disoccupati, persone fuori dalle attività produttive per lungo periodo John Goldthorpe Due criteri: situazione di lavoro = posizione nella gerarchia organizzativa (relazioni sociali): a. imprenditori → acquistano il lavoro altrui, autorità e controllo su di esso; b. lavoratori autonomi senza dipendenti; c. lavoratori dipendenti situazione di mercato = vantaggi e svantaggi, materiali e simbolici, di cui godono i titolari dei vari ruoli lavorativi (livello del reddito percepito / possibilità di carriera / stabilità del posto / caratteristiche fisiche dell'ambiente) (schema a sette classi) Le sette classi nello schema di Goldthorpe 1. grandi imprenditori, professionisti, dirigenti di livello superiore; 2. professionisti e dirigenti di livello inferiore; 3. impiegati di livello superiore ed inferiore, addetti alle vendite; 4. piccola borghesia urbana (artigiani e commercianti) e agricola; 5. tecnici di livello inferiore, supervisori di lavori manuali; 6. operai specializzati; 7. operai non qualificati. Schema combinato: Sylos Labini e Goldthorpe -borghesia: (1) e (2) -classe media impiegatizia: (3) -piccola borghesia urbana: (4) -classe operaia: (5), (6), (7) -sottoproletariato: soltanto in Sylos Labini La stratificazione sociale è universale? (Gerhard Lenski, 1966) Antropologi distinguono società di: caccia e raccolta orticole agricole industriali. Le società di caccia e raccolta, e quelle orticole ugualitarie dal punto di vista delle risorse materiali e simboliche. Motivi: a. il nomadismo ostacola l’accumulazione b. il principio di reciprocità massimizza le possibilità di sopravvivenza Teoria della ricchezza e del potere di Lenski Collins R., Teorie sociologiche, il Mulino, Bologna 1992, p. 199 Lenski Quali condizioni favoriscono le disuguaglianze sociali? Due fattori: a. il surplus economico (quindi il superamento dell'economia di sussistenza) b. la concentrazione del potere politico Le società agricole hanno più surplus economico delle società che le hanno precedute. Quindi più ricchezza, ma una distribuzione della ricchezza meno equa. Le società industriali hanno minore concentrazione di potere delle società agricole che le hanno precedute (Impero Romano, Cinese, Ancien Régime), per via della rivoluzione politica (1789) che ha dato maggior potere ad una parte consistente della popolazione. Quindi una distribuzione della ricchezza più equa. Lo squilibrio di status (Lenski) - concezione pluridimensionale della stratificazione sociale (pluralità di gerarchie: reddito / potere / istruzione / prestigio) - si ha equilibrio di status quando una persona si trova in ranghi equivalenti nella maggior parte delle gerarchie - si ha squilibrio quando la posizione occupata è in contrasto con le aspettative della società (isolamento sociale, disturbi psicosomatici, politicizzazione, radicalizzazione) - non basta differenza tra le posizioni occupate: bisogni che la società si aspetti congruenza tra le posizioni occupate Teorie classiche sulla stratificazione sociale Le teorie funzionaliste Talcott Parsons (1902-1979), Robert Merton (1910-2003) “La principale necessità funzionale che spiega la presenza universale della stratificazione è precisamente l'esigenza sentita da ogni società di collocare e motivare gli individui nella struttura sociale.” (K. Davis, W.E. Moore) La disuguaglianza è fatto sociale, un dato inevitabile e in più necessario per il funzionamento del sistema sociale. La struttura delle disuguaglianze è una funzione vitale per il mantenimento del sistema in ogni società. Alcuni argomenti dei funzionalisti - Non tutte le posizioni (o le mansioni) hanno la stessa “importanza funzionale” - E’ limitato/scarso il numero delle persone dotate delle capacità e delle competenze per svolgere le mansioni rilevanti ed occupare le posizioni cruciali per il mantenimento del sistema - La conversione delle capacità in competenze comporta un periodo di addestramento che comporta: a. sacrifici: spese di istruzione, tarda entrata nel mercato del lavoro b. per indurre a sostenere questi sacrifici vanno date ricompense materiali e simboliche: cioè le posizioni funzionalmente importanti, che godono di prestigio distributivo e relazionale. Teorie del conflitto “Le disuguaglianze esistono perché i gruppi sociali che se ne avvantaggiano sono in grado di difenderle dagli attacchi degli altri, in una situazione di conflitto continuo.” (BBC) Teorie classiche: Karl Marx e Max Weber K. Marx materialismo storico dialettico M. Weber visione pluridimensionale del conflitto: non c’è solo la sfera economica, ma anche quella culturale e quella politica. Esercitazione Trova cinque parole chiave che riassumano con estrema brevità la visione delle classi sociali che avevano Karl Marx e Max Weber. Definizione marxiana di classe sociale “Un insieme di individui che si trovano nella medesima posizione all'interno dei rapporti di produzione tipici di un modo di produzione dato.” Jedlowski, Il mondo in questione, Roma: Carocci 2002. - le classi hanno interessi diversi e antagonistici - lotta di classe ricorrente nel corso della storia (antichità, medioevo, società borghese) - conflitto tra le classi per il potere all'interno della società Marx: condizioni materiali e coscienza di esse La STRUTTURA determina la SOVRASTRUTTURA STRUTTURA = Condizioni materiali di base (modi di produzione: rapporti di produzione e forze produttive) SOVRASTRUTTURA = oggettivazioni culturali (ideologia, religione, filosofia, sistemi giuridici, ecc.). Il modo in cui si comprendono e interpreta la struttura. IDEOLOGIA = pensiero delle classi dominanti nella società: - ”L'insieme delle proposizioni che rappresentano il mondo in modo parzialmente falsificato: una rappresentazione del mondo che descrive e occulta le condizioni reali.” (Jedlowski) - ipostatizzazione delle cose presenti come assolute, eterne giustificazione delle condizioni sociali - occultazione delle contraddizioni e dei conflitti - tendenza all'immobilizzazione della storia FALSA COSCIENZA = condivisione dell'ideologia dei dominatori da parte di dominati: per incomprensione dei propri interessi, per la paura di accettarne le implicazioni conflittuali. Marx: classi in sé e per sé Classe in sé. Presa di coscienza di classe (della propria posizione sociale, dei rapporti di sfruttamento, identificazione della classe antagonista) Classe in sé diventa classe per sé. Weber Visione pluridimensionale della stratificazione: a. stratificazione in classi – interessi economici dei gruppi sociali b. stratificazione in ceti - affinità culturali, religiose, stili di vita dei soggetti c. stratificazione in partiti politici, lobbies, gruppi di pressione - interessi politici e lotta per il potere Definizione weberiana di classe sociale La definisce una situazione del mercato “Per classe si deve intendere ogni gruppo di uomini che si trovi in una uguale situazione di classe. “Per situazione di classe si deve intendere il modo tipico di procurarsi i beni, la condotta esteriore di vita e lo stato interiore che consegue dal potere di disporre (o di non disporre) dei beni per conseguire un reddito.” Weber M., Economia e società. Max Weber e il mercato, nella definizione di classe Tre tipi di mercato entrano nella definizione di classe 1. Mercato del lavoro: la classe operaia vende il proprio lavoro la classe dei capitalisti compra il lavoro 2. Mercato del credito: creditori (chi deve avere soldi) debitori (chi deve dare soldi) 3. Mercato delle merci: acquirenti di beni (cioè consumatori) venditori di beni Max Weber Ricorda che non solo le classi entrano a definire la stratificazione sociale! Ceti: • I ceti sono gruppi molto omogenei, le classi sono più eterogenee, più aperte. • La classe si collega al mercato, che, dice Weber, “ignora ogni considerazione della persona”. • A volte i ceti nascono dalle classi, a volte non hanno a che vedere con esse. • I ceti sono comunità morali. • Nel ceto si condividono gusti, valori, stile di vita, un forte senso di appartenenza. • Il ceto è appartenenza a una certa cerchia, di solito esclusiva. L’onore di ceto esige una certa condotta di vita, non tutti sono ammessi. • I ceti sono gruppi chiusi. Strategia della chiusura sociale. • All’ interno dei ceti vige una gerarchia. • Il ceto si tiene stretti le credenziali per l’accesso, cerca di farle andare ai propri discendenti. • La teoria del credenzialismo di Randall Collins è neo-weberiana perché si ricollega alla teoria dei ceti di Max Weber. Ricapitolo • Definizione di strato (classe, ceto, ecc.) • Quali sono le classi sociali: due classificazioni, Sylos Labini e Goldthorpe. • La stratificazione sociale è sempre esistita nella storia? A che cosa era legata? (Lenski) • Principali teorie sulle classi sociali: funzionalismo, Marx, Weber. Oggi vedremo • Quando e come è cominciata la rilevazione sulle classi sociali. • Come è cambiata la disuguaglianza sociale nelle epoche storiche. • La mobilità sociale: come si passa da una classe all’altra. • Perché la mobilità sociale è importante: rileva la giustizia sociale. Le classi sociali sono cambiate nel tempo Italia: percentuali di lavoratori per classi sociali. Ottocento: classi agricole (braccianti e coltivatori proprietari) 60% 1951: classi agricole 40% classe operaia dell’industria dal 1951 al 1961 da 23% a 29% dal 1971 classe operaia si è contratta di anno in anno oggi: impiegati sono quasi il 30% impiegati nei servizi 58% Le classi sociali sono cambiate nel tempo Gli stessi processi che hanno avuto luogo in Italia, hanno avuto luogo prima in Inghilterra e in altri paesi dell’Europa settentrionale. Quando sono cominciate le rilevazioni statistiche sulle classi sociali? I dati più antichi che abbiamo: Inghilterra, 1688. Serie storica della distribuzione di reddito degli ultimi tre secoli (Gregory King) Che cosa misurano? reddito = individui e famiglie lo ricavano da salari, profitti, rendite patrimonio = tutti i beni mobili e immobili posseduti da individui o famiglie Le ricerche che classificano gli individui in classi sociali riguardano più il reddito che il patrimonio. Come si misura la disuguaglianza dei redditi? I dati più antichi che abbiamo: Inghilterra, 1688. Serie storica della distribuzione di reddito degli ultimi tre secoli (Gregory King). In Italia abbiamo dati dal 1861, ma discontinui. La misura più affidabile, oggi, è l’indice di Gini (ideato da un demografo italiano). L’indice di Gini misura la disuguaglianza tra classi in una scala da 0 (perfetta uguaglianza) a 1 (massima disuguaglianza). Indice di Gini in Italia dall’unità a oggi. Variazioni dell’indice di Gini nei paesi OCSE (1985-2008) Se le classi sociali si misurano a partire dal reddito, chi non lavora in che classe sociale va? Una classe particolare: i poveri culturalisti: ragazze madri persone espulse dal mercato del lavoro delinquenti sono creati dal welfare strutturalisti: sono frutto della debolezza dell’economia: mancano posti di lavoro, il declino dell’industria manifatturiera ha cancellato i posti di lavoro che queste fasce di popolazione avrebbero preso Mobilità sociale Mobilità è un indicatore di giustizia sociale Opportunità di salire o scendere lungo la scala della stratificazione. Se questa opportunità è uguale per tutti, da qualunque classe provengano, in qualunque classe possano arrivare, la mobilità è massima. Mobilità E’ il passaggio di un individuo da uno strato (ceto, classe sociale) a un altro. Si può passare da un livello più alto a uno più basso e viceversa, o a classi diverse dello stesso livello. Da una classe lontana a una classe vicina. Nel corso della vita o nel passaggio da una generazione all’altra. Ci si può spostare da soli, cioè a livello individuale, o in gruppo. Quando il sistema sociale viene considerato più giusto, più equo nelle opportunità che offre a tutti? mobilità assoluta = totale di persone che si muovono tra classi, di solito nel corso di una generazione (per effetto dell’educazione, dello sviluppo economico). mobilità relativa = stima delle probabilità di mobilità sociale (ascendente o discendente) di un membro di una classe sociale, in confronto a un membro di un’altra classe sociale. Come è cambiata la mobilità? Tre gruppi di paesi paesi di industrializzazion e precoce: Inghilterra, Galles, Scozia inizio ‘900 fuori dall’agricoltura il 90% degli occupati paesi industrializzati poco dopo l’Inghilterra: Francia, Germania, Irlanda del Nord Svezia paesi rimasti prevalentemente agricoli fino alla II GM Polonia, Ungheria, Repubblica d’Irlanda Tasso di mobilità intergenerazionale per diverse generazioni in molti paesi d’Europa Corroborata o confutata dai dati? Teoria dell’industrialismo liberale sostiene che il tasso di mobilità sociale continua ad aumentare in parallelo con lo sviluppo economico delle società. Questa teoria è corroborata dai dati che abbiamo visto, o no? Corroborata o confutata dai dati? Sorokin sostiene che non vi è una tendenza costante né all’aumento nella diminuzione della mobilità assoluta. E’ corroborata dai dati che abbiamo visto, o no? Corroborata o confutata dai dati? Riguardate i dati di Polonia e Irlanda. Potrebbe essere vero che è la prima fase dell’industrializzazione che provoca un forte aumento della mobilità sociale assoluta? Dove bisognerebbe raccogliere dati per corroborare o confutare questa teoria? Tesina A partire da “Goodbye, Columbus” di Philip Roth (1959, edizione 2012, pagine 5-117) elabora sul tema differenze sociali e relazioni sentimentali o personali. Tesina A partire dal libro di Edward Morgan Forster “Casa Howard” (1910) o dal film omonimo di James Ivory (1992), ragiona sulla visione sociale di Charles Wilcox e sul modo in cui un appartenente alla classe privilegiata vede chi appartiene alle classi svantaggiate. E’ possibile un altro punto di vista contro cui tutto questo contrasta? Aggiungi le tue elaborazioni personali.