37 LE POPOLAZIONI GERMANOFONE: LA MINORANZA LINGUISTICA CIMBRA Cultura e immagini dei gruppi linguistici di antico insediamento presentii n Italia 38 Ministero Interno – Ufficio Centrale zone di confine e minoranze etniche - Ufficio minoranze linguistiche 39 Area geografica e lingua La minoranza linguistica cimbra si è costituita insediandosi nelle regioni Trentino e Veneto. In particolare: - nella Folgaria, nelle valli del Leno di Terragnolo e Leno di Vallarsa e nell’Altopiano di Folgaria-Lavarone-Luserna, in provincia di Trento; - nei Tredici Comuni veronesi della Lessinia (Azzarino, Badia Calavena, Boscochiesanuova, Camposilvano, Cerro, Erbezzo, Roverè Veronese, San Bortolo delle Montagne, San Mauro di Saline, Selva di Progno (con la frazione Giazza), Tavernole, Valdiporro, Velo Veronese), nella parte orientale del comune di Sant'Anna d’Alfaedo, nelle zone di Bolca e Campofontana, in provincia di Verona; - nell’Altopiano dei Sette Comuni, o Altopiano d’Asiago, (Asiago, Enego, Foza, Gallio, Lusiana, Roana - con la frazione Mezzaselva - e Rotzo), nell’alta val d’Astico (Lastebasse, Scalzeri, San Pietro e Tonezza), nella valle del Posina, in parte del circondario di Schio (il Tretto, Valli del Pasubio, Santorso, Monte di Malo), nell’alta valle dell’Agno (da Valdagno a Recoaro), nell’alta valle del Chiampo (Altissimo, Crespadoro, Durlo), in provincia di Vicenza; - nel Piano o Foresta del Cansiglio con i villaggi di Campon, Le Rotte, Pian dell’Osteria, Vallorch, Canaie, Col Fomiga, Al Saas e Pich, in provincia di Belluno. La lingua cimbra ha le caratteristiche tipiche del dialetto bavarese meridionale. Per quanto riguarda la provincia di Trento, dal 1992, con la creazione dell'Istituto Culturale Mòcheno-Cimbro, si è dato inizio ad un codice di scrittura della lingua cimbra. Cultura e immagini dei gruppi linguistici di antico insediamento presentii n Italia 40 Nelle aree menzionate di questa provincia sono previste attività integrative con la presenza di insegnanti appartenenti alla minoranza, mentre nel Veneto sono promosse attività a carattere culturale e ricreativo. Nel Trentino, l’unica comunità dove il cimbro è ancora parlato dalla maggioranza della popolazione è quella di Luserna, mentre negli altri due comuni il vecchio idioma è completamente scomparso. Per quanto riguarda l’area vicentina dell’altopiano d’Asiago l’unica oasi rimane Roana, più precisamente la frazione di Mezzaselva, dove tuttora una minima percentuale della popolazione conserva la lingua. Nei Tredici Comuni veronesi la parlata cimbra è presente soltanto a Giazza, frazione del comune di Selva di Progno. La stessa località è sede dell'unico museo della zona, dove sono conservati reperti di arte scultorea popolare nonché il dipinto murale denominato La Madonna lauretana; vi sono conservati, altresì, oggetti, attrezzi e arnesi che si riferiscono alle attività lavorative della minoranza. Nella Foresta del Cansiglio la lingua minoritaria è oggi estinta, avendo lasciato solo alcuni termini nel dialetto bellunese locale. Il più antico documento cimbro di cui si è a conoscenza è il catechismo del 1602 Christlike unt korze dottrina, traduzione in cimbro dell’opera curata dal Card. Ballarmino. Ministero Interno – Ufficio Centrale zone di confine e minoranze etniche - Ufficio minoranze linguistiche 41 Cenni storici Il vocabolo cimbro apparve per la prima volta in uno scritto del 1314, nel quale la città di Vicenza è definita cimbrya. Nel 1400 uno studioso vicentino pose l’origine delle colonie 'cimbriche' in relazione con il popolo germanico dei Cimbri, il cui esercito era stato sconfitto dal console romano Mario nell’anno 101 a.C. ai Campi Raudii, presso Vercelli. Una parte degli scampati alla strage si sarebbe rifugiato sulle montagne tra l'Adige e il Brenta ed avrebbe dato origine alle popolazioni dei Tredici Comuni nel Veronese e dei Sette Comuni nel Vicentino. Questa ipotesi accetta l’arrivo dei coloni tedeschi dopo l'anno Mille, sovrapponendoli ai discendenti di quei superstiti; cosicché nei cimbri attuali si fonderebbero i rappresentanti di due popoli germanici: gli antichi cimbri scandinavi ed i tedeschi del medioevo. Un'altra teoria sostiene che i cimbri odierni discendano da un gruppo di Longobardi rifugiatisi sull’Altopiano d’Asiago a causa dell’invasione franca, o rimasto isolato lì tempo prima, al quale, a partire dall'XI secolo, si sarebbero aggiunte varie ondate di tedeschi. I Longobardi si italianizzarono rapidamente e, quando i Franchi conquistarono il loro regno, nel 774, della loro lingua sopravviveva solo qualche espressione. La lingua delle colonie dei cimbri risalirebbe al tedesco dell’alto medioevo. Il nome deriverebbe dal vocabolo tedesco Zimberman o Zimmerman, che significa “boscaiolo” o “carpentiere”. Cultura e immagini dei gruppi linguistici di antico insediamento presentii n Italia 42 La zona di provenienza di queste popolazioni, infatti, era ricca di legname e la loro economia era incentrata sulla lavorazione del legno. Da documenti esistenti nei vari archivi, risulta che nel 1216 una schiera di lavoratori bavaresi si stanziò dapprima nel Trentino, nei centri di Folgaria, Carbonare, Lavarone, Luserna e zone limitrofe, espressamente invitate dal Vescovo di Trento, Federico Wanga, proprietario di quelle terre incolte, per ripopolare aree geografiche quasi del tutto abbandonate da tempo a causa di guerre ed epidemie. Successivamente, chiamate anche dall’allora Vescovo di Verona Bartolomeo della Scala, con cui stipularono un apposito trattato, si sarebbero stabilite pure sull’Altopiano d'Asiago, nei Sette Comuni vicentini, e nei Tredici Comuni veronesi della Lessina. L'arrivo dei cimbri non fu, quindi, casuale, perché essi furono espressamente invitati a stanziarsi di qua delle Alpi. Nel 1200 la Lessinia apparteneva in gran parte al vescovo e ai canonici di Verona, nonché al monastero di santa Maria in Organo. A quel tempo il territorio in questione era già abitato da popolazioni italofone: gli insediamenti del XIII secolo avvennero gradualmente, estendendosi sull'altipiano e nelle valli e, di conseguenza, anche nei luoghi precedentemente abitati da gente di stirpe italiana. Con l'assimilazione tra popolazioni locali e coloni bavaresi, gli abitanti dei Lessini divennero un numeroso ed autorevole gruppo di pastori, boscaioli, carpentieri e carbonai, tanto che poterono vivere in libera autonomia con l'istituzione di importanti comunità che, più tardi, diventeranno i famosi Tredici Comuni veronesi, come risulta da un documento del 1326 scritto in nome di Cangrande della Scala. Ministero Interno – Ufficio Centrale zone di confine e minoranze etniche - Ufficio minoranze linguistiche 43 In un documento del 1333 si legge che Castellano, abate del monastero dei frati benedettini di San Pietro in Calavena, stipulò una convenzione con alcuni coloni bavaresi, i quali, in tal modo, resero fissa e legale la loro dimora nei siti occupati superiormente alla Badia. Nel 1403 durante il dominio visconteo a Verona, Caterina, duchessa di Milano e vedova di Gian Galeazzo Visconti, confermò e definì il Vicariatus Montanearum Theutonicorum, che comprendeva i comuni di Velo, Roverè di Velo, Val di Porro, Azerino, Camposilvano, Selva di Progno, Saline, Tevernole, Bosco Frizzolano, Scola con Valbusa, Erbezzo con Calcaro e Azeredo, Sprea con Progno (Badia Calavena). Gli insediamenti cimbri nel Cansiglio risalgono ad epoche più recenti. All’inizio del 1800, venendo a mancare il legname adatto nelle zone dell’Altipiano d’Asiago, materia prima per la loro attività principale, alcuni di essi si spostarono da Roana verso la Foresta del Cansiglio, dedicandosi ai dissodamenti ed allo sfruttamento del bosco o all’artigianato. Cultura e immagini dei gruppi linguistici di antico insediamento presentii n Italia 44 Immagini Ministero Interno – Ufficio Centrale zone di confine e minoranze etniche - Ufficio minoranze linguistiche 45 Cultura e immagini dei gruppi linguistici di antico insediamento presentii n Italia 46 Ministero Interno – Ufficio Centrale zone di confine e minoranze etniche - Ufficio minoranze linguistiche 47 Cultura e immagini dei gruppi linguistici di antico insediamento presentii n Italia 48 Ministero Interno – Ufficio Centrale zone di confine e minoranze etniche - Ufficio minoranze linguistiche 49 Cultura e immagini dei gruppi linguistici di antico insediamento presentii n Italia 50 Ministero Interno – Ufficio Centrale zone di confine e minoranze etniche - Ufficio minoranze linguistiche