DELLE n°4. 4 marzo 2013 www.corrierecomunicazioni.it [email protected] 25 Aziende & Mercati NEWBUSINESS STRATEGIE FINANZA Social-Tv, si apre un new business ► Per le aziende si ampliano le chance di promozione. Al lavoro gli strateghi del marketing patrizialicata Sembra che il futuro dei media si configuri come convergenza, con un matrimonio inedito tra tv e social network. Una buona notizia per gli sviluppatori di tecnologie e per i consumatori, che tendono al multitasking, e per le aziende che possono promuovere in modo nuovo i loro prodotti. La ricerca The Age of Social Influence realizzata da Initiative (gruppo Ipg), individua un gruppo di consumatori detti social influencer, che hanno potere significativo nell’influenzare le opinioni altrui grazie ai commenti sui social network. Anche tra i telespettatori esiste un gruppo di “influencer”, che utilizza i social network per confrontarsi su programmi e pubblicità, indirizzando scelte e opinioni riguardo su contenuti e brand: li individua la stessa Initiative definendoli “Tv talkers” nello studio “The New Power Of Television”.I trend sono stati osservati in Argentina, Australia, Canada, Cina, Germania, Paesi Bassi, Usa e Uk e c’è da immaginare che l’Italia non sia da meno: l’ultimo rapporto Eurispes indica che quasi il 72% dei navigatori usa i social network e su Facebook gli italiani si tengono in contatto con i propri amici postando commenti (89%), il che delinea anche da noi la tendenza a usare i social per scambiare opinioni e influenzarsi sugli acquisti. Al tempo stesso, oltre la metà del campione (51,9%) utilizza la tv come mezzo principale per tenersi informato e circa il 15% per più di 4 ore al giorno. Per gli strateghi del marketing, la grande popolarità dei social media unita a un’affezione per la Tv che non tramonta rappresenta un’opportunità: la tecnologia digitale non sostituisce la tv ma le assegna nuovi strumenti (rendendola multiscreen e multidevice), mentre i social media ne amplificano la comunicazione sia dei contenuti che dei messaggi pubblicitari. Che il settore sia promettente è dimostrato da Nm Incite, jv tra Nielsen e McKinsey che si occupa di analisi e ricerca nel campo dei social media, e dalla recente acquisizione di SocialGuide, start-up newyorkese la cui tecnologia analizza dati provenienti da social media relativi a oltre 30.000 programmi Tv trasmessi su 232 canali americani. Nielsen sostiene che il 50% delle audience televisive nordamericane interagisce online tramite social media mentre si guarda la Tv e intende utilizzare i dati della neoacquisita start-up per misurare il valore economico della social Tv e “quantificare la relazione tra social Tv e Tv rating al fine di permettere agli inserzionisti di massimizzare l’impatto degli investimenti e fornire nuove metriche in grado di illustrare l’impatto della social Tv sui comportamenti dei consumatori e sull’abitudine di visione. Nella stessa direzione va l’acquisizione da parte di Twitter di Bluefin Labs, specializzata nella misurazione degli ascolti tv e nell’interazione dei telespettatori con le piattaforme sociali. Il sito dei cinguettii userà gli strumenti di Bluefin Labs (frutto delle ricerche condotte al Mit) per analizzare i commenti sui programmi Tv postati sui social media e classificarli in base al gradimento, per creare pro- dotti e pubblicità innovativi e nuove esperienze per i consumatori grazie all’intersezione tra Twitter e tv. Twitter ha poi sviluppato con Nielsen un sistema di classificazione dell’intera- zione tra il suo network e la Tv, Nielsen Twitter Tv Rating: al momento è disponibile solo per il mercato Usa, ma sembra che inserzionisti ed emittenti tv di tutto il mondo dovranno adeguarsi, considerando che tra i 16-24enni il tempo dedicato ai social network ormai equivale a quello passato davanti alla Tv e che la tendenza è mescolare i due momenti.