European Harm Reduction Network GILL BRADBURY, NEIL HUNT, DANNY MORRIS MODELLI di PREVENZIONE DELL’OVERDOSE FONDATI SUL SUPPORTO TRA PARI e di COMUNITA’: SCOZIA, DANIMARCA, ITALIA, SPAGNA, ESTONIA E Rapporto di analisi comparativa Funded by the HRN Eurasian Harm Reduction Network (Rete Euroasiatica della Riduzione del Danno) La rete Euroasiatica della riduzione del danno è una rete regionale di programmi di riduzione del danno, di gruppi di persone che fanno uso di droghe e I loro corrispettivi di 29 paesi dell’Europa central e dell’est Europa e dell’Asia centrale (CEECA) che operano per promuovere i diritti umani universali dei soggetti che fanno uso di sostanze stupefacenti al fine di proteggere le loro vite e la loro salute. La missione di EHRN è di promuovere degli approcci umani basati su dati di fatto sulla riduzione del danno in relazione all’uso di sostanze, con l’obiettivo di migliorare la salute e il benessere e al contempo proteggere i diritti umani a livello individuale, comunitario e sociale. ONG con Speciale Stato Consultivo con il Consiglio Economico e Sociale (ECOSOC) Indirizzo: Svitrigailos 11-B, Vilnius 03228, Lithuania Tel: +370 5 2609007 Fax: +370 5 2691601 E-mail: [email protected] Web: www.harm-reduction.org Il documento venne realizzato all’interno del progetto “EUROHRN II : a supporto delle misure innovative per affrontare la riduzione del danno provocato da sostanze stupefacenti in Europa” condotto da Harm Reduction International (HRI) e implementato nel 2013-2014. Il progetto è finanziato dal Drugs Prevention and information Programme della commissione Europea. Il progetto ha ricevuto finanziamenti dal progrqamma di Informazione e Prevenzione sulle droghe della commissione Europea. I contenuti di questa pubblicazione sono responsabilità esclusiva del progetto e non riflettono in alcun modo il pensiero della Commissione Europea. Nota: I Modelli di Servizi di Prevenzione dell’Overdose Fondati sul Supporto tra Pari e di Comunità: Scozia, Danimarca, Italia, Spagna Estonia e Lituania. Vilnius: Eurasian Harm Reduction Network (EHRN), 2014. © Eurasian Harm Reduction Network, 2014. Citare la fonte è necessario quando si utilizza una qualsiasi parte di questa pubblicazione. Per favore contattare EHRN per ottenere il consenso ad utilizzare l’intera pubblicazione. Grazie. Contenuti 1. RINGRAZIAMENTI4 2. ACRONIMI 3. RIEPILOGO DEL PROGETTO6 4. TERMINI DI RIFERIMENTO 5. METODOLOGIA 6. INTRODUZIONE E LIMITAZIONE DEI DATI9 5 7 8 Limitazioni ulteriori della metodologia del Progetto EuroHRN II 11 7. POPOLAZIONI CGHIAVE E PERSONE MAGGIORMENTE ESPOSTE A RISCHIO DI DECESSO ASSOCIATO A USO DI SOSTANZE12 8. SCOZIA14 Popolazione14 Epidemiologia dell’overdose14 Legislazione15 Risposta della sanità Pubblica – Attuali programmi sull’Overdose 15 Coinvolgimento dei pari18 9. DANIMARCA21 Popolazione 21 Epidemiologia dell’overdose21 Legislazione21 10. Risposta della sanità Pubblica – Attuali programmi sull’Overdose 21 ITALIA24 Popolazione 24 Epidemiologia dell’overdose24 Legislazione24 11. Risposta della sanità Pubblica – Attuali programmi sull’Overdose 24 SPAGNA26 Popolazione 26 Epidemiologia dell’overdose26 Legislazione27 12. Risposta della sanità Pubblica – Attuali programmi sull’Overdose 27 ESTONIA29 Popolazione 29 Epidemiologia dell’overdose30 Legislazione30 Risposta della sanità Pubblica – Attuali programmi sull’Overdose 31 13. LITUANIA33 Popolazione 33 Epidemiologia dell’overdose33 Legislazione34 Risposta della sanità Pubblica – Attuali programmi sull’Overdose 34 14. OPPORTUNITA’ PER L’INTRODUZIONE DI PROGRAMMI (COMUNITA’) SULLA PREVENZIONE DELL’OVERDOSE/NALOXONE36 ESTONIA 36 LITUANIA36 15. CONCLUSIONI E RACCOMAMNDAZIONI37 16. SOMMARIO DEI SINGOLI RUOLI E RESPONSABILITA’ 17. BIBLIOGRAFIA42 41 1 RINGRAZIAMENTI Noi siamo profondamente grati a tutti coloro che hanno partecipato alle interviste e sondaggi e vorremmo estendere I ringraziamenti alle seguenti persone: 1. Scozia: Andrew McAuley, Consulente Sanità Pubblica (Abuso di Sostanze), NHS Health Scozia, and Kirsten Horsburgh, Coordinatore Nazionale Naloxone, Scottish Drugs Forum 2. Danimarca: Danish Health and Medicines Authority and Jørgen Kjær, Danish Drug Users Union ( Associazione Danese di consumatori di sostanze) 3. Italia: Luana Oddi, Medico Tossicologo, Sert Reggio Emilia, e Franco Gambacurta, Responsabile dei programmi Outreach, Fondazione Villa Maraini onlus. 4. Spagna: Xavier Majó I Roca, Responsabile dello Sviluppo , Programma sull’abuso di Sostanze, Azienda Sanitaria locale della Catalogna. 5. Estonia: Aljona Kurbatova, Responsabile del Dipartimento Malattie Infettive, Istituto Nazionale della Sanità, Estonia. 6. Lithuania: Dr. Emilis Subata, Professore Associato, Clinica Psichiatrica dell’Università di Vilnius e direttore del Centro per Disturbi da Tossicodipendenza, Organizzazione Mondiale della Sanità, Centro collaborativo per la Riduzione del Danno. 4 2 ACRONIMI EMCDDA European Monitoring Centre for Drugs & Drug Addiction – Osservatorio Europeo per Droghe e Tossicodipendenze EHRN Eurasian Harm Reduction Network- Rete di Riduzione del Danno Euroasiatica EU Union Europea IEC Information, Education & Communication NSP Needle & Syringe Programme- Programmi Scambio Siringhe OST Opioid Substitution Treatment – Trattamento Sostitutivo agli Oppiacei THN UNODC Take-Home Naloxone United Nations Office on Drugs & Crime UK United Kingdom - Regno Unito WHO World Health Organization - Organizzazione Mondiale della Sanità 5 3 RIEPILOGO DEL PROGETTO Questa analisi comparativa offre alcuni esempi di buone pratiche dei due Paesi in questione: Estonia e Lituania. Di fatto, l’Estonia sta già usando il modello scozzese nello sviluppo dei programmi di gestione e prevenzione dell’overdose, compreso il take-home naloxone. Questo consentirà una accresciuta fiducia nel programma stesso, poiché la Scozia fornisce con successo questo programma da tre anni e mezzo. Tuttavia, la Lituania non ha un piano corrente per l’introduzione di un simile programma sebbene vi sia uno sforzo per assicurare che gli appropriati materiali di istruzione e comunicazione (IEC) siano ampiamente disponibili e distribuiti all’interno dei rilevanti servizi sulla riduzione del danno e trattamenti delle sostanze stupefacenti, e in aggiunta i protocolli per la prevenzione dell’overdose operanti in tutti i servizi come per il modello della Catalogna. L’Italia registra la disponibilità da banco del naloxone e questo rappresenterebbe una situazione ideale per tutti i programmi di gestione e prevenzione dell’overdose, compresi quelli scozzesi. Sfortunatamente l’informazione sui modelli di distribuzione per l’Italia non era disponibile e noi non siamo stati in grado di commentare a riguardo più dettagliatamente. La Danimarca utilizza prevalentemente i pari (soggetti che fanno uso di sostanze) all’interno dei propri programmi e ciò si è dimostrato una modalità efficace per raggiungere segmenti di popolazione più vulnerabili. Anche la Scozia fa un uso diffuso di pari e l’istruzione dei pari per interventi brevi e la distribuzione del naloxone merita una maggiore implementazione per assicurare una esauriente diffusione dei programmi di gestione e prevenzione dell’overdose. Sia l’Estonia che la Lituania dovrebbero poter considerare come impiegare al meglio i servizi dei pari, anche se questo significasse soltanto facilitarli nella disseminazione e designazione dei materiali IEC. La Danimarca raccomanda l’uso di strumenti più semplificati, come le siringhe pre-riempite o lo spray nasale naloxone che diffonde una sottile sostanza nelle narici che viene rapidamente assorbita attraverso la mucosa delle membrane nel flusso sanguigno. Lo strumento intranasale consente di somministrare il naloxon direttamente nel flusso sanguigno con un metodo non invasivo, rapido, sicuro ed indolore, senza necessità di iniezione intramuscolo che può presentare un ostacolo, poiché alcune persone non si sentono sicure nel somministrare iniezione o possono temere di subire ferite da ago, in modo particolare in una situazione di emergenza. 6 4 TERMINI DI RIFERIMENTO Nel 2013 un progetto biennale ‘EuroHORN II: Supporto delle Misure Innovative per Affrontare la Riduzione del Danno Relativo all’Uso di Sostanze in Europa finanziato dalla Commissione Europea, venne avviato da Harm Reduction International (HRI). Come partner lo Eurasian Harm Reduction Network (EHRN) era a capo dell’implementazione del “Workstream 2” – la campagna “Io sono la Prova” – sviluppando la consapevolezza sull’overdose, incoraggiando nel contempo una collaborazione pan-europea sulla condivisione dell’informazione sulla prevenzione dell’overdose. Questo rapporto comprende un’analisi comparativa della legislazione delle statistiche e dei responsi della Sanità Pubblica sull’overdose da oppiacei in Scozia, Danimarca, Italia, Spagna, Estonia e Lituania. Così come raccomandazioni sull’adozione di strategie di buone pratiche compreso il confronto fra le migliori pratiche documentate. Esso prenderà in considerazione i programmi di gestione e prevenzione dell’overdose su base comunitaria in questi paesi – in particolare quelli che correntemente supportano la distribuzione tra pari del Naloxone. 7 5 METODOLOGIA Il seguente quadro dei metodi di raccolta dati venne concordato tra i consulenti e EHRN: a) Consulenti (affiancati dall’EHRN) hanno esaminato le metodologie usate da EHRN negli esercizi di mappatura precedenti e hanno determinato se essi potevano essere adattati a questo lavoro. b) Analisi documentale dei materiali : I consulenti hanno condotto una analisi delle pubblicazioni esistenti e di altri materiali relativi ai punti principali del progetto e ai risultati attesi come sopra delineato. c) I consulenti con il supporto di EHRN hanno consultato i partner del progetto EuroHRNII per fonte di informazioni e hanno cercato di avere suggerimenti da loro su documenti rilevanti a livello nazionale. d) Interviste (per via telefono e skype) sono state condotte con soggetti chiave e organizzazioni nei paesi prioritari per ottenere informazioni sui programmi esistenti e le migliori prassi. e) Templates e strutture per la mappatura dei risultati finali sono state suggerite dai consulenti e poi discusse e approvate da EHRN. 8 6 INTRODUZIONE E LIMITAZIONE DEI DATI Il quadro dati e il riepilogo della situazione dell’osservatorio Europeo per le droghe e le tossicodipendenze (EMCDDA) informa gran parte del contenuto dei profili del paese in questo rapporto. Fino al 2012 EMCDDA ha definito il problema dell’uso della droga come l’uso di droghe iniettive o un uso regolare/di lunga durata di oppiacei, cocaina e/o anfetamine. L’informazione veniva inoltre ottenuta da vari altri rapporti del EMCDDA – il rapporto annuale, Lo Stato del Problema delle Droghe in Europa(EMCDDA, 2012a) e il rapporto sulla prevenzione dell’Overdose (EMCDDA, 2012b) – così come il rapporto sullo Stato Corrente della situazione delle Raccomandazioni del Consiglio sulla Prevanzione e Riduzione dei Danni alla salute del 2003 associati con la tossicodipendenza nella UE e nei Paesi Candidati (Commissione Europea, 2008) I decessi per droga sono una delle cause maggiori di mortalità 600 in Europa, in modo particolare tra 556 persone di età compresa tra i 15 500 517 e i 49. Gli oppioidi sono presenti nella maggioranza dei decessi 400 per droga registrati in Europa, 362 e una quota sostanziale di tutte 300 le fatalità indotte dalla droga hanno luogo in un contesto di 200 204 un uso plurimo di sostanze. Uno studio ha rilevato che una 123 100 quota tra il 10% e il 23% dei decessi per droga in quel range 45 0 poteva essere attribuito all’uso di oppiacei (Bargagli, Hickman Estonia Lituania Danimarca Italia Scozia Spagna e altri, 2006). Nel 2006 il Regno Unito e la Germania assommavano la metà di tutti I decessi registrati. Intossicazioni acute 2011 (EMCDDA) Oltre all’eroina una gamma di altri oppiacei si riscontrano negli esami tossicologici incluso il metadone e, più raramente, buprenorfina. In Europa, mentre sempre meno si evidenzia la causa di morte come risultato dell’uso dioppioidi analgesici prescritti, la gran parte delle overdose in Estonia è collegata agli oppiacei sintetici, come l’illegalmente prodotto 3 methylfentanyl. Ciò necessita un attento monitoraggio dei cambiamenti nelle modalità d’uso delle sostanze che può essere associato con elevati rischi di mortalità. Gli uomini costituiscono la gran parte dei decessi per overdose registrati in Europa (80% del complessivo), e i modelli differiscono tra i diversi paesi, con una più alta proporzione di maschi registrata in numerosi paesi fra i quali Italia, Estonia e Lituania. La Danimarca e la Spagna registrano una più alta quota di decessi fra persone più anziane. Nella maggioranza dei paesi l’età media dei decessi per overdose si registra in soggetti di età tra i trenta e i trentacinque anni e in molti paesi va crescendo. Ciò suggerisce che stia avvenendo una stabilizzazione o un decrement del numero di giovani consumatori di eroina e un invecchiamento nel gruppo di 9 consumatori di oppioidi. Complessivamente l’11% dei decessi riportati in Europa accade tra coloro che sono al di sotto dei 25 anni e il 57% tra coloro che hanno 35 anni o più. Un numero di fattori vengono associati all’overdose di eroina, sia fatali che non. Questi comprendono l’iniezione di droghe, l’uso simultaneo di altre sostanze(in particolare alcool e benzodiazepine), comorbidità psichiatrica, esperienze precedenti di overdose, l’assenza di terapia e di una dimora. Vi è inoltre un rischio crescente associato con il fatto di essere soli al momento dell’overdose. Le cifre sui decessi per droga possono essere difficili da interpretare a causa delle differenti definizioni e limitazioni di alcuni sistemi di monitoraggio. In effetti, i dati su tali decessi comprendono anche quelli causati da tutti i tipi di intossicazione ( con una mancanza di dati dello screening tossicologico) e altri tipi di decessi relativi all’uso di sostanze stupefacenti. In aggiunta ai decessi per overdose (decessi indotti da droghe) questa include mortalità relativa a HIV, L’EPATITE C, incidenti, violenza, suicidio e altri problemi di salute cronici causati da un uso ripetuto di sostanze stupefacenti. Alcuni paesi mostrano un Decessi per droga (rate/million) basso tasso di rilevamento di 160 overdose nei registri generali sulla mortalità, con una quota 140 135,7 significativa di decessi registrati 120 come essere di causa sconosciuta o di una causa specificata in 100 modo insufficiente ( come la 80 crisi repiratoria). Alcuni di questi decessi sono probabilmente 60 sono stati causati da un overdose 52,3 49,8 di oppioidi. Quindi la valutazione 40 delle tendenze nei più recenti 20 20,9 stati membri dell’Unione 12,5 9,1 Europea e nei Paesi Candidati è 0 problematica poiché il numero Estonia Lituania Danimarca Italia Scozia Spagna dei decessi registrati è piccolo e i miglioramenti nelle capacità di registrazione riducono la comparabilità dei dati nel tempo. Malgrado queste difficoltà un incremento è stato osservato nel tasso di mortalità collegato ai decessi per droga in Estonia, e ad un livello minore nella repubblica ceca in Lituania, Ungheria, Croazia e Turchia. Alcuni paesi hanno iniziato a parlare di “decessi indotti da droga” che meglio descrivono il tipo di decesso ma ancora incorporano quei decessi causati da intossicazioni e overdose da droghe e non soltanto quelli relativi all’overdose da sostanze stupefacenti. Date le tendenze fluttuanti nei decessi relativi all’uso di sostanze in alcuni paesi non è ancora possibile stabilire se le misure preventive abbiano avuto un qualsiasi impatto. Analogamente, fino a che tutti i sistemi di monitoraggio e valutazione non divengono più incisivi e scrutinati in modo efficace, un certo grado di parità nella registrazione dei dati viene raggiunto tra i fornitori di servizi, sarà difficile misurare le risultanze. Quindi vi è una cruciale necessità di acquisire standard comuni. La Scozia ha uno dei più avanzati programmi di gestione e prevenzione dell’overdose in Europa, compreso il take-home naloxone (THN). I suoi modelli di distribuzione dovrebbero essere considerati come esempi di migliori prassi. Il programma ha un supporto statale, un finanziamento della struttura sanitaria, una politica e una strategia; una copertura nazionale in 10 vari contesti di comunità (servizi di terapia e riduzione del danno, le farmacie e unità di strada (outreach)); correnti sviluppi includono un positivo lavoro negli istituti di pena e con i medici di base ( i fornitori primari dell’assistenza sanitaria) che coinvolgono in grande misura i pari nella pianificazione e nella distribuzione. Nel considerare le risposte delle comunità di base all’overdose, non si può ignorare il fatto che la scarcerazione è associata con un’accresciuta mortalità per overdose da sostanze stupefacenti. Questo rischio non sembra essere diminuito negli ultimi 20 anni (WHO 2010). Questo è un momento critico per l’azione quando l’assicurare continuità di cura e interventi mirati può supportare sia la terapia che salvare vite. E’ assolutamente vitale che vi sia cooperazione tra la comunità e i servizi carcerari che per assicurare supporto e “una transizione senza soluzione di continuità dentro la terapia di comunità. Il termine “throughcare” si riferisce agli strumenti per la gestione della continuità della cura (assistenza) prima, durante e immediatamente dopo la custodia detentiva per facilitare una più agevole e sicura transizione. LIMITAZIONI ULTERIORI DELLA METODOLOGIA DEL PROGETTO EUROHRN II Una delle maggiori difficoltà incontrate è stata quella relativa alle traduzioni. Gran parte dei documenti esaminati era nella lingua dei paesi interessati e in alcuni casi la traduzione del materiale si rese necessaria (Danimarca, Estonia, Italia e Spagna). Poiché non vi era alcun budget destinato a questo fine, si è ricorso a una combinazione di Google Translate e al supporto e guida di contatti nei vari paesi. Oltre a ciò, solo una o due persone vennero selezionate da ciascun paese per le interviste. Identificare tale persona in Danimarca richiese più tempo del previsto, in altri paesi occorsero più di cinque settimane dal momento del primo contatto per definire le interviste. Inoltre l’intervista effettuata in Italia venne compromessa data la scarsa conoscenza dell’inglese da parte dell’intervistato e il reperire contatti alternativi si è dimostrato infruttuoso. Questa incapacità di tradurre interviste e altre risorse ha influenzato la raccolta dei dati. Anche l’accesso ai dati spagnoli è risultato difficile e non ci è stato possibile ottenere risposta dai rappresentanti del Programma Nazionale Spagnolo sebbene un supporto aggiuntivo venne offerto dalla Agenzia Sanitaria Pubblica della Catalogna; quindi parte consistente dei dati relativi alla sezione spagnola si riferisce al programma della Catalogna. In aggiunta il quadro temporale destinato alle attività non era sufficiente; una consistente quantità di informazioni rilevanti per la valutazione venne conseguita ma non è stato possibile esaminarla ed includerla per mancanza di tempo. A ciò si è ovviato definendo chiaramente gli obiettivi e limitando le valutazioni a quelle descritte nel progetto. Infine, alcune informazioni fornite dagli intervistati differiscono dai dati provenienti da altre fonti e quando si incrociano i documenti vi sono discrepanze fra alcuni di questi dati 11 7 POPOLAZIONI CHIAVE E PERSONE MAGGIORMENTE ESPOSTE A RISCHIO DI DECESSO ASSOCIATO A USO DI SOSTANZE Tutti i gruppi di popolazione sotto elencati devono affrontare ulteriore stigma e discriminazione - un secondo grado di emarginazione. Essi spesso riscontrano difficoltà nell’accedere ai servizi di comunità e nell’interagire con essi. Quindi essi richiedono una sensibile attenzione quando vengono implementati i programmi di prevenzione e gestione dell’overdose compreso il THN (Take Home Naloxone) e altre terapie Donne: Le donne sono a rischio di overdose per una serie di ragioni socio- economiche. Esistono variabili di vulnerabilità all’interno dei diversi paesi, sebbene un alto numero ha subito esperienze traumatiche dovute a abusi fisici, abusi sessuali e violenze accompagnate da comorbilità relative allo stato mentale ( WHO 2009). Oltre a ciò il rischio di decesso associato all’uso di droghe diviene particolarmente acuto fra le donne di recente scarcerazione( Farrell e Marsden 2008) Giovani: Mentre è comprovato che la gran parte delle overdosi avviene nei soggetti maschi più vecchi, negli Stati Membri che hanno aderito all’Unione nel 2004 i decessi collegati all’uso di sostanze stupefacenti sono più probabili nella fascia giovanile. Complessivamente l’11% dei decessi per overdose registrati in Europa sono accaduti a soggetti al di sotto dei 25 anni. Si può affermare che alcuni giovani sono ritenuti a rischio di overdose a causa della loro inesperienza e della mancanza di servizi specialistici e in egual misura a causa della accresciuta incidenza di alcune sostanze come il fentanyl in Estonia. Migranti/Stranieri: I migranti possono ignorare l’esistenza di servizi all’interno della comunità e quindi avere difficoltà ad accedere/interagire con essi a causa delle barriere culturali,linguistiche e di genere. Popolazione Rom: La popolazione Rom è fortemente discriminata in tutta Europa.Tale marginalizzazione rende le persone Rom ad essere assai poco inclini ad accedere ai servizi e alle terapie ( che è potenzialmente un fattore di protezione). Analogamente i problemi relativi all’uso di droghe tendono ad essere celati in tali famiglie, quindi coloro che fanno uso di droghe nelle famiglie Rom non vengono incoraggiati a ricorrere a un trattamento Senzatetto: le persone senzatetto sono particolarmente a rischio di overdose e di morte associata a uso di droghe. In egual misura, essi sono poco propensi a interagire con i servizi e sono ancor più emarginati. Le loro modalità di comportamento nel consumo delle sostanze si può ritenere più pericoloso a causa delle condizioni ambientali totalmente antigieniche in cui viene espletato. Persone con HIV eTBC : Alcuni dei paesi interessati manifestano un alto tasso di casi di HIV e TB fra i consumatori di sostanze stupefacenti. Questi soggetti presentano spesso un più compromesso stato di salute generale e alcune sostanze illecite possono interagire con i retro virali e i farmaci per la TB, questo li può rendere più predisposti all’overdose a causa dello stato di salute fisica alterato e a problemi legati al metabolismo. Co-morbilità psichiatrica/doppia diagnosi: si determina quando si è in presenza sia di un problema di salute mentale che di uso di sostanze che colpisce in modo particolare i gruppi 12 vulnerabili, consumatori di droghe ( e detenuti)inclusi. Questa doppia diagnosi rappresenta un serio fattore di rischio di suicidio e, potenzialmente di un uso delle sostanze più incontrollato Lesbiche,gay, bisessuali, trans gender (LGBT): L’uso di droghe è assai diffuso in queste comunità. Tuttavia ulteriori fattori legati a stigma e discriminazione fanno sì che le persone LGBT non accedano ai servizi se non in situazioni specifiche a loro mirate. È necessario aumentare gli sforzi per coinvolgere questi soggetti nei servizi preposti e anche nei programmi di distribuzione del naloxone. Detenuti: Per i detenuti con una storia di consumo di oppiacei, il rischio di un overdose fatale cresce considerevolmente nel periodo immediatamente successivo alla scarcerazione dovuto all’alto tasso di ricadute e alla diminuita tolleranza agli oppiacei. Questa è una fase estremamente critica per l’azione quando assicurare una continuità di cura e interventi mirati possono supportare il coinvolgimento nella terapia e al contempo salvare vite. 13 8 SCOZIA POPOLAZIONE L’erogazione dei trattamenti per le tossicodipendenze avviene attraverso una partnership multi agenzia ove sono rappresentati la sanità , il sistema giudiziario e i servizi di assistenza sociale. Le autorità locali nel Regno Unito sono tenute a fornire un esauriente gamma di servizi compresi informazioni e consigli, screening , programmi di scambio di aghi e siringhe( NPS), terapia sostitutiva con oppiacei(OST), terapie psicosociali, disintossicazione e riabilitazione residenziale. L’OST rimane la terapia principale nel Regno Unito per i consumatori di oppiacei. Il metadone per uso orale è generalmente il farmaco prescelto ma anche la buprenorfina è disponibile dal 1999e una combinazione di buprenorfina e naloxone(suboxone)viene anche usata. In Scozia vi furono 22.224 clienti in terapia del metadone nel periodo 2006/2007. (Dati più aggiornati sul consumo di oppiacei e OST in Scozia non sono disponibili) EPIDEMIOLOGIA DELL’OVERDOSE Il tasso di mortalità associata al consumo di droghe in Scozia rimane più alto che nella media del Regno Unito con 10.58 decessi per droga su un campione di 100.000 contro i 2.83 nell’intero Regno Unito. Il secondo rapporto del National Drug Related Deaths Database in Scozia fu pubblicato all’inizio del 2012 ( Graham Stoner e altri,2012). I decessi per droga nel rapporto sono un sotto sezione dei 485 casi di decessi associati all’uso di droghe registrati in Scozia nel 2010 (GROS, 2011; Davies,English e altri, 2012). Esso prendeva in esame le circostanze personali dietro la morte di 365 individui e mostrava che: • la maggioranza dei casi riguardava maschi (795) • 83% dei decessi riguardava soggetti al di sotto dei 45 anni • dove conosciuto, il 62% ( 214 individui) di coloro il cui decesso era associato all’uso di droghe era stato precedentemente in contatto con i servizi per la tossicodipendenza • di questi, 143 casi erano stati in contatto con i servizi nei 6 mesi precedenti il decesso e per 90 individui nelle 4 settimane precedenti • oltre la metà di essi (n=124) era stato in contatto con un medico di base o con un servizio almeno 12 settimane prima del decesso. • oltre la meta di essi (199 persone) era conosciuta come utilizzatrice di droghe iniettive • un terzo( 38%) aveva figli al di sotto dei 16 anni e l’8% viveva con un figlio al momento della loro scomparsa 14 • oltre la metà dei defunti viveva sola. La possibilità di ricorrere a questi dati consente di perseguire un efficace azione mirata ai gruppi di popolazione vulnerabili come i consumatori di sostanze accanto a una attenta messa a fuoco di una incisivo sviluppo e pianificazione dei programmi di prevenzione e gestione dell’overdose a livello nazionale. LEGISLAZIONE Nella comunità, i farmaci sono normalmente forniti solo nominalmente. Il Naloxone è una un farmaco iniettabile ottenibile soltanto dietro prescrizione medica (POM-Prescription Only Medicine) come previsto dal UK Medicine Act( 1968). Questo significa che può essere fornito soltanto nominalmente a un paziente o attraverso una prescrizione o attraverso un PGD (Patient Group Direction- Direzione Gruppo Pazienti). Un PGD è un meccanismo legale che consente a infermieri/e e farmacisti adeguatamente qualificati di fornire i POM in specifiche definite circostanze. Vi è un limitato elenco di eccezioni a questo e nel 2005 il Naloxone venne aggiunto a questo elenco. Quindi sebbene la fornitura vada fatta nominalmente, nell’eventualità di un sospetto caso di overdose chiunque sia presente sulla scena può legalmente somministrare il naloxone a chiunque si trovi in pericolo di vita. L’accesso al Naloxone non è ristretto neppure solo a coloro che seguono una terapia; esso è disponibile per chiunque venga ritenuto dal farmacista/infermiere a rischio di overdose indipendentemente da presenti o precedenti contatti con i servizi. Nel Marzo 2011 orientamenti giuridici del Procuratore Generale consentirono l’estensione della fornitura del Naloxone dal PGD “ al personale operante nei servizi in contatto con persone a rischio di overdose” ( centri diurni, dormitori ecc.) a patto che i membri del personale abbiano completato il programma formativo sul Naloxone. Quando una fornitura viene assegnata nominalmente ad un rappresentante degli operatori essa non è intesa come fornitura personale. Il soggetto riceve la fornitura a nome del servizio per un uso e conservazione all’interno del servizio stesso. Se il membro del personale lascia il servizio la fornitura di Naloxone dovrebbe restare all’ interno del servizio. RISPOSTA DELLA SANITÀ PUBBLICA – ATTUALI PROGRAMMI SULL’OVERDOSE In Scozia vige un Piano Nazionale per le Droghe (National Drugs Strategy ) ( Scottish Government 2008). Il programma complessivo è finanziato dal governo scozzese ( Sanità Pubblica-Scozia / Public Health-Scotland) che è essenziale per lo sviluppo di un programma nazionale. L’obiettivo del Programma Nazionale sul Naloxone (National Naloxone Programme) è contribuire alla riduzione delle overdose fatali in Scozia( sia nella comunità che nei periodi seguenti a scarcerazioni). Come detto precedentemente il tasso di mortalità per quanto riguarda i decessi per droga rimane più alto in Scozia che nella media del Regno Unito ( 10,58 decessi per droga per 100.000 abitanti contro i 2.38 ). Una precedente ricerca sulle morti associate a uso di droghe in Scozia e informazioni più aggiornate da parte del National Drug –Related Deaths Database hanno indicato che la maggioranza di questi decessi sono collegati a uso di oppiacei, nella maggioranza dei casi si tratta 15 di “ overdose accidentale” e nella maggioranza dei casi avvengono “ in presenza di testimoni formazione, noi veniamo da un punto di “. Circa la metà delle persone decedute aveva partenza iniziale che consisteva in sessioni trascorso un periodo di detenzione (Zador, Kidd e altri,2005; Graham,Stoner e altri., di mezza giornata ed ora viene fatto in 2912; Hoolachan,Hecht e altri., 2013). Tutte dieci minuti. E’ sorprendente quanto le Aziende Sanitarie Locali ad eccezione di una (13 su 14) hanno aderito al Programma si è modificato nel tempo ma abbiamo Nazionale sebbene vi siano variazioni per dovuto apprendere molte cose prima di quanto riguarda i metodi di somministrazione. raggiungere quello stadio. Dalla prospettiva Disponendo di questa infrastruttura nazionale l’impegno congiunto e l’integrazione sono della gestione del rischio dovevamo fondamentali per l’evoluzione positiva di tale dimostrare che tutte queste cose potevano programma. Il Programma Nazionale in Scozia si è sviluppato negli ultimi 3 anni e mezzo e il essere fatte nel modo giusto prima di cui esito favorevole dipende da professionisti poterle razionalizzare con competenze multidisciplinari e da pari formatisi nelle comunità di persone che fanno Andrew McAuley uso di sostanze stupefacenti . Questo si è ora Public Health Adviser (Substance Misuse), NHS ampliato sino al coinvolgimento dei pari negli Scotland istituti di pena dove vengono tenuti corsi di formazione sulla prevenzione e gestione dell’overdose rivolti ai detenuti con una storia di uso di oppiacei. Se tracci la storia del programma di Vi è una estesa copertura nazionale –con la formazione e distribuzione che viene effettuata in diversi contesti comunitari ( servizi di riduzione del danno e terapia, farmacie e outreach)spesso attraverso un approccio di diffusione basato sui pari. La maggioranza delle zone opera prevalentemente attraverso le unità di riduzione del danno e i servizi di trattamento della tossico dipendenza sebbene vi siano eccezioni laddove infermieri/e non siano impiegati in tali servizi- i clienti vengono quindi formati all’interno del servizio ma vengono riforniti dalle farmacie della comunità. I pari vengono formati per formare a loro volta i consumatori di droga nella comunità attraverso una modalità di “ intervento breve” ( in modo particolare per i frequentatori dei servizi per lo scambio di siringhe-Nsp). I pari formati vengono dotati di una tessera – prova del completamento della formazione- che può essere presentata in qualsiasi servizio o farmacia che fornisce il Naloxone. Si ha veramente necessità di quella La fase successiva del THN (Take Home Naloxone-Naloxone a casa tua) è di sviluppare la distribuzione del Naloxone tra i medici di base (i centri di assistenza sanitaria primaria) nei prossimi 12 mesi Il secondo rapporto del National Drug-Related Deaths Database in Scozia ha rilevato che dei 365 decessi associati all’uso di droghe oltre la meta dei soggetti era stata in contatto con un medico di base o un servizio nelle 12 settimane precedenti il decesso. Questo rappresenta un occasione mancata ma può costituire un attrattiva per coloro che infrastruttura nazionale –senza la quale tutto è difficile. Le persone possono sentirsi un po’ isolate; ed effettivamente è ciò che avviene giù al sud ( Inghilterra). Noi riceviamo un sacco di contatti, richieste , email, per informazioni da referenti locali in Inghilterra perché loro non dispongono di quella risorsa nazionale. Andrew McAuley Consulente Servizio Sanitario Nazionale ( Abuso di Sostanze) Scozia NHS 16 vengono rilasciati dagli istituti di pena. Tutti questi interventi possono rappresentare un impatto significativo sui decessi per droga in Scozia se la diffusione di questi programmi continua e il loro utilizzo viene ritenuto incisivo. Il sistema di somministrazione del Programma Nazionale , attualmente esaminato autonomamente, includerà interventi nelle carceri. Il governo scozzese ha deliberato fondi sino alla fine del 2014.Poichè i risultati sono stati buoni sino ad ora, è auspicabile che vi sia continuità nell’erogazione dei finanziamenti. In termini di crescita per la sanità pubblica, esso non rappresenta un ammontare significativo. Il supporto del Servizio Sanitario di Scozia è positivo e proattivo. Assume un ruolo di consulenza in termini di ricerca e di prova es connette con gli altri partner per offrire un’immagine della Sanità Pubblica nel programma- per esempio guidando l’attivazione e lo sviluppo riguardante i medici di base nel THN (Take Home Naloxone). La Sanità Pubblica Scozzese ha stabilito un osservatorio e un sistema di valutazione del Programma Nazionale da cui vengono generati rapporti e dove vengono svolti esami sulla sua efficacia. L’organizzazione coordina e commissiona inoltre nuove aree di lavoro come ad esempio la ricerca ecc. mentre opera nel contempo per assistere il Drug Action Team, il Local Health Board (Azienda Sanitaria Locale)e lo svolgersi nell’ambito del terzo settore del programma. Il Programma Nazionale del Naloxone è considerato un esempio di buona pratica ed è anche supportato dalla rete dei medici di base e da gruppi di consulenti EFFCACIA E BENEFICIARI Numero di reti di pari/naloxone 8 Numero di formatori pari di comunità 67 Numero di Kit del take-home naloxone (THN) di comunità prodotti (2012/13) 3833 (Numero di Kit del (THN) di comunità prodotti (2011/12) 3458 Distribuzione per genere 2012/13 Distribuzione per età 2012/13 Percentuale di consumatori di droghe iniettive forniti di naloxone (2012/13) Numero di overdose contrastate Consenso alla registrazione dei dati personali Modello comparative del THN 65.2% 34% 0.8% 8.5% 42.8% 47.8% 20% 365 98.7% 375 Questo numero comprende le reti di pari nelle carceri Alcuni abbandoni ma la gran parte ancora operativa 10.8% incremento sull’anno precedente 80% Prima fornitura 18.1% forniture ripetute 1.8% sconosciuto 83.8% Prima fornitura 12.8% Forniture ripetute 3.5% Sconosciuto Maschi Femmine sconosciuti Sotto I 25 Dai 25–34 anni Dai 35 e oltre 86.8% = 2680 kit a persone a rischio di overdose 10.7% = 329 kit forniti a operatori dei servizi 2.5% = 78 a familiari e amici previo consenso Incidenza sotto-riportata dei contrasti di overdose Da notare che gran parte delle persone non obbietta alla raccolta di questi dati Un maggior numero di kit distribuito nel 2012/13. Questo comprende kit prodotti sia nella comunità che nelle carceri. 17 Nota bene: Gran parte dei dati fa riferimento ai kit prodotti piuttosto che ai soggetti individuali e quindi include ripetuti kit, 293 persone formate dai formatori pari e 204 kit prodotti da soggetti formati da formatori pari (dove conosciuto). ALTRE RIFLESSIONI – SUCCESSI E SFIDE • Sia nel dicembre 2012 che nel dicembre 2011 la maggior parte dei kit forniti nella comunità veniva registrato coincidendo con la campagna di prevenzione dell’overdose del periodo festivo – essendo il periodo festivo riconosciuto come il periodo a più alto rischio per le persone che usano sostanze. • Il coinvolgere operatori sanitari e pari insieme nella formazione e nella destinazione dei servizi ha molti benefici e contribuisce alla riduzione di stigma e discriminazione, sviluppando un livello più profondo di comprensione nella comunità. • Il programma ha il beneficio di evolvere nel tempo il che ha permesso agli interventi di diventare più efficienti e razionalizzati, specificatamente ora negli “interventi brevi” di 15 minuti. Il Programma Nazionale ha potuto dimostrare la buona gestione delle sue procedure di diffusione. • Il governo ha commissionato una “valutazione di processo” che è in corso per identificare le migliori pratiche, le barriere e i veicolatori per un’ulteriore diffusione e, se è possibile qualsiasi altro comportamento che sia stato influenzato come risultato della formazione e l’uso o l’impatto del naloxone. • Le linee guida del Procuratore Generale hanno attenuato le regole riguardanti il naloxone per consentire a operatori professionali non sanitari in contesti dove le persone posso essere a rischio d’overdose (ostelli per senzatetto dormitori ecc.) detenerlo in loco. Questa guida sul naloxone è assolutamente unica in quanto consente ad un farmaco rilasciato solo dietro prescrizione di essere fornito ad un servizio che normalmente non avrebbe uno stock di farmaci. • Nella maggior parte delle aree il naloxone non è fornito di routine a tutti coloro che sono in OST. Alcune aree stanno cercando di assicurare che esso venga reso prioritario e normalizzato se ciò fosse conseguito, la copertura e diffusione crescerebbero considerevolmente. Questa è un area di lavoro in evoluzione che offre ulteriori opportunità. • Da tempo è stato riconosciuto che le famiglie sono una componente cruciale nelle risposte efficaci alla gestione e prevenzione dell’overdose. Tuttavia le famiglie e i badanti non possono essere forniti di naloxone senza l’esplicito consenso del soggetto a rischio – e questo rappresenta una barriera fondamentale, sebbene alcune persone siano disponibili a dare il consenso.. • Molte famiglie hanno mostrato un’inclinazione positiva ad essere coinvolti nel programma ma, vi sono parecchie problematiche etiche e relative ai diritti umani nel fornire farmaci senza il consenso. Le famiglie possono naturalmente, e sono incoraggiate a farlo, seguire la formazione poiché questo resta un elemento cruciale per riconoscere e gestire con prontezza un’overdose. 18 COINVOLGIMENTO DEI PARI Il lavoro dei pari è innovativo e cinque distretti del Local Health Board ( Azienda Sanitaria Locale) hanno adottato un modello- pari con costanti formazioni da pari a pari che si svolgono all’interno dei servizi di riduzione del danno, di scambio siringhe e dei servizi di trattamento delle tossicodipendenze così come in contesti di strada. Un infermiere/a o un farmacista vengono coinvolti o si fa loro riferimento alla fine del percorso formativo per la distribuzione del naloxone. Questa è un’area in crescita e solitamente coinvolge persone che sono seguite dai servizi. Il servizio individuerà i pari che quindi si sottoporranno ad una appropriata valutazione delle competenze di base e ad un training condotto da pari. La capacità di integrarsi nel percorso formativo è il fattore principale. I pari comprendono persone che consumano sostanze o con una storia di consumo di sostanze e anche membri della famiglia.Bendruomenės narių mokymus sudaro pusdienį trunkantys mokymai apie narkotikų vartojimą bei problemas, susijusias su stigma ir diskriminacija, ir dvi dienos mokymų mokytojams apie perdozavimo prevenciją ir naloksoną. Tokie patys mokymai vedami paslaugų teikėjams ir kitam srityje dirbančiam personalui, tačiau jiems dar skiriamas papildomas pusdienis stebėsenos, vertinimo ir praktiniams programos vykdymo bendruomenėje įgūdžiams lavinti. DEFINIZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO La formazione per il programma di distribuzione del naloxone comprende • perché è necessario il naloxone? • le sostanze che riguardano l’overdose da oppiacei • i fattori di rischio nella overdose da oppiacei • come riconoscere un overdose • che cosa fare e che cosa non fare Questo è seguito da una sessione di prova pratica dove viene insegnato come iniettare il naloxone, come acquisire tecniche salva La formazione dei formatori pari implica una mezza giornata dedicata alla sensibilizzazione sui problemi legati all’uso di sostanze ( inclusi i temi legati allo stigma e alla discriminazione) seguita da due giorni di formazione per i formatori sulla gestione e prevenzione dell’overdose ( naloxone incluso). Lo stesso contenuto viene svolto nella formazione del personale con un’ ulteriore mezza giornata spesa al monitoraggio e alla valutazione e allo sviluppo di indicazioni pratiche su come presentare il programma nella comunità. Il pari forma i suoi pari in contesti comunitari usando un modello di formazione definito “ intervento breve” in particolar modo per coloro che frequentano i centri scambia siringhe(NPS)questo incoraggia più persone a partecipare. I soggetti possono ricevere gli strumenti iniettivi sterili, essere formati e riforniti di naloxone in 10 minuti circa a seconda delle esperienze, delle capacità e del tipo di adesione presenti. Vi sono eccezioni quando gli interessati necessitano di più tempo e si configurano quindi in una posizione riabilitativa.Il naloxone degli interventi mirati ai bisogni individuali. Un più approfondito lavoro viene compiuto sugli viene somministrato con una iniezione interventi salva vita di base se richiesto ( con intramuscolo nella parte esterna della un manichino per la rianimazione). Tuttavia coscia attraverso gli abiti questo aspetto viene generalmente proposto attraverso materiale scritto o per immagini Scottish National Programme durante “ l’intervento breve”. I formatori pari sono sufficientemente esperti per adattarsi alla persona che hanno di fronte e determinare il livello formativo richiesto sulla base dell’esperienza manifestata. vita di base e come disporre qualcuno 19 I pari in contesti di strada possono mettere segnalazioni in farmacie o NSP per la distribuzione. I farmacisti coinvolti nel programma generalmente ricevono un incentivo economico per svolgere un breve controllo di base per verificare la competenza acquisita prima di erogare il naloxone. C’è un servizio di strada molto attivo I servizi dovrebbero essere attivamente a Edinburgo- sia sul bus del metadone disponibili a supportare i pari in tutte le loro attività ( che vengono registrate su un diario) e sia nell’azione dei gruppi di strada- gli ciascuna rete di pari è collegata al Coordinatore operatori di strada girano con i loro zaini locale del Naloxone della Azienda Sanitaria e offrono lo scambio di siringhe e la Locale, solitamente un farmacista o con un infermiere/a. Il Programma Nazionale formazione sul naloxone che viene fornito vorrebbe arrivare a conseguire almeno una in strada. Vi è anche un positivo accesso ai attiva rete di pari in ciascuna Azienda Sanitaria Locale. L’Addetto al Supporto e Formazione del senzatetto che fanno uso di sostanze Naloxone partecipa a un incontro mensile con Andrew McAuley il gruppo per un periodo minimo di sei mesi Consulente Per La Sanità Pubblica (Abuso di dopo la formazione. Il Coordinatore Nazionale Sostanze) NHS Scozia. può mettere in collegamento i pari con i gruppi di coordinamento del naloxone e dalla avvenuta ricostituzione del Nationa Volunteer Forum on Drug-Related Deaths (NVFDRD- Forum Nazionale Volontario sulle Morti Associate a Consumo di Droghe) i membri sono anche rappresentati in questo gruppo. Alcuni dei formatori pari vennero anche coinvolti con il coordinatore locale nella formazione dei farmacisti- questo ha accresciuto la credibilità individuale ed ha permesso ad alcuni pari di svolgere le formazione nelle farmacie. La fase successiva sarà operare con i medici di base che forniranno idealmente un’altra buona opportunità per i pari di formare pari mentre i medici di base dovranno soltanto fornire il naloxone. Tutto ciò sta ad indicare il coinvolgimento dei pari a tutti i livelli di pianificazione e implementazione dei programmi sull’overdose. Questo tipo di impiego dei pari presenta anche altri benefici come la riduzione della discriminazione e dello stigma; consente infatti agli operatori sanitari di apprezzare le competenze e l’impegno che i pari apportano, generando un livello di comprensione più profondo nella comunità più ampia. Una buona alleanza lavorativa è testimoniata dalla nuova clinica del paziente in uno dei Community Addiction Teams . Un gruppo di pari – sia coloro che sono in OST sia gli astinenti- sta facilitando i programmi di formazione mentre il personale infermieristico in loco provvede alla fornitura. Naloxone intranasale La diffusione del naloxone nel Programma Nazionale avviene attraverso la somministrazione intramuscolo eccetto per le Highland dove sono impiegati sia il metodo intramuscolo che quello intranasale. L’approccio intranasale venne introdotto come esperimento pilota nel 2012 a causa di una problematica avvertita a livello locale sulla autorizzazione e distribuzione del prodotto. Il metodo intranasale offre uno strumento non invasivo, veloce, sicuro e indolore di portare il naloxone direttamente nel flusso sanguigno senza alcun uso di aghi e somministrazione intramuscolo che può costituire un ostacolo, poiché molte persone non si sentono a proprio agio nel fare iniezioni o possono aver timore di ferite causate dall’ago in modo particolare in situazioni di emergenza. Nel Regno Unito vi sono attualmente numerosi servizi nazionali di ambulanza che adottano il sistema intra nasale per la somministrazione del naloxone ma questo è il primo caso in cui esso viene usato all’interno del sevizio THN ( Take Home Naloxone- Naloxone per uso casa) 20 9 DANIMARCA POPOLAZIONE Gli ultimi dati disponibili risalenti al 2011, mostrano che 7600 persone stavano seguendo la terapia sostitutiva OST, di questi 6200 con metadone e 1400 con buprenorfina . Nel gennaio il governo iniziò uno schema terapeutico che utilizzava l’eroina prescritta per motivi medici che veniva offerta ai consumatori “ più seriamente colpiti..” Ad Aprile 2013 vi erano 198 persone interessate a questo trattamento. EPIDEMIOLOGIA DELL’OVERDOSE Fino al 2011 i decessi per droga venivano registrati nel Registro del Consiglio Nazionale della Sanità per le Cause di Morte e in una fase successiva dallo State Serum Institute. Il registro si attiene alla definizione europea del decesso associato a uso di sostanze : Essa include le morti causate da un uso nocivo delle sostanze, la tossicodipendenza e le psicosi indotte da droga così come le morti causate da intossicazione intenzionale o involontaria. Secondo il Registro nel 2011 vi furono 285 decessi per droga in Danimarca. Nel 2010 furono204, la cifra più bassa registrata dal 1995. Il 77.5% di questi decessi riguardava soggetti di sesso maschile e l’età media era di 44.7 anni LEGISLAZIONE Il Naloxone viene usato nei servizi di emergenza e nei contesti ospedalieri . E’ anche disponibile dietro prescrizione per coloro che sono a rischio di overdose The Danish Drug Users Union (DDU- Unione Consumatori di Droga Danesi) consiglia caldamente di rimuovere l’obbligo della prescrizione per il naloxone e che il farmaco sia disponibile da banco. RISPOSTA DELLA SANITÀ PUBBLICA – CORRENTE PROGRAMMA SULL’OVERDOSE La Danimarca ha una forte tradizione nella riduzione del danno, compreso il lavoro di stradaoutreach, i centri Drop in, lo NSP e l’assistenza domiciliare. Gli NSP sono in funzione in Danimarca sin dal 1986 e vi è un alto livello di accesso a materiale da iniezione sterile nelle varie municipalità. Questi servizi vengono forniti attraverso farmacie , i dispensari e vendite o attraverso distributori automatici con materiale sterile per iniezioni disponibile in luoghi pubblici. Alcune municipalità offrono il servizio scambia siringhe (NSP) nei dormitori e ostelli- questo consente maggiori collegamenti con soggetti vulnerabili e non facilmente raggiungibili, dove è anche possibile avviare un ‘azione di gestione e prevenzione dell’overdose. 21 Il trattamento per i consumatori di oppiacei è prevalentemente compiuto con assistenza medica (OST) ed è accompagnato da una consulenza psicosociale. In anni recenti sono state supportate numerose iniziative tese ad approcciare i consumatori di sostanze socialmente marginalizzati, coloro che hanno una doppia diagnosi ( uso di sostanze accompagnato da una comorbilità psichiatrica) e consumatori minorenni. Questo consentirà di disporre di migliori opportunità di raggiungere le popolazioni vulnerabili con informazioni sulla prevenzione dell’overdose e sulla distribuzione del naloxone. Nel 2010 in Danimarca venne avviato un progetto pilota di un anno per la distribuzione del naloxone in una municipalità danese per valutarne l’impatto per una più ampia diffusione. La Città di Copenhagen collaborò con il DDU su un piano paritario nel programma. Il DDU fu determinante nella creazione del naloxone pilota e fu direttamente coinvolta nella sua pianificazione e sviluppo. Coinvolgere persone che consumano droghe aumenta le possibilità di accesso ad ambienti normalmente chiusi per gli operatori sanitari- in tal modo facilitando l’accesso a tutti coloro ancora estranei all’attività dei servizi… Jorgen Kjaer, Danish Drug Users Union La città di Copenhagen ha finanziato la struttura sanitaria destinata a istruire 28 pari a rispondere a situazioni di overdose. Questi pari definiti “ terapeuti dell’overdose” furono dotati di parecchie dosi di naloxone da usare nella comunità per la gestione dell’overdose e 14 casi di overdose furono risolti in un periodo di 10 mesi. Basato sulle indicazioni suggerite dal modello pilota il programma è al momento in fase di prova nelle 4 o 5 maggiori città della Danimarca. Il progetto Copenhagen ha dimostrato un modo semplice e sostenibile di prevenzione dei decessi per overdose in Danimarca. Le persone coinvolte nella pianificazione del progetto ritengono che coinvolgendo i soggetti che hanno giornalieri/frequenti contatti con consumatori di sostanze stupefacenti, sia possibile accedere a contesti altrimenti chiusi agli operatori sanitari. L’obiettivo primario del progetto di Copenhagen era determinare struttura e contenuto per un corso di prevenzione sull’overdose e su come sviluppare la formazione dei pari. Formazione continua, supporto e resoconto vennero anche forniti Questo progetto ha mostrato con successo che la gestione e prevenzione dell’overdose è efficace e produttiva quando viene condotta in stretta collaborazione con il contesto locale dell’uso, come viene anche confermato da numerosi studi internazionali Il progetto di Copenhagen prevede un grado di coinvolgimento di consumatori a tutti i livelli a) La DDU è partecipe nella pianificazione e sviluppo dei materiali contenuti nel kit della prevenzione dell’overdose b) I kit di prevenzione dell’overdose sono prodotti da consumatori c) Una assidua valutazione degli strumenti e delle strategie viene condotta da operatori della sanità associati e altri stakeholders del progetto 22 Da allora una comunità- cittadini del luogo con precedenti esperienze nell’ambito della costituzione di camere per il consumo mobili -inizialmente con volontari e successivamente con finanziamenti- ha realizzato il proprio progetto sul Naloxone, Antidote. La DDU consiglia caldamente che la richiesta di prescrizione medica per il naloxone venga cancellata e che il farmaco diventi disponibile da banco. In caso contrario, lo sviluppo futuro dei programmi di gestione e prevenzione dell’overdose può essere ristretto alle sole risorse sanitarie già attualmente scarse. Fu inoltre concordato che l’attrezzatura doveva essere semplificata. Il progetto faceva uso della forma farmaceutica già disponibile in Danimarca che doveva essere fatta manualmente. In ogni modo altri tipi di naloxone sono disponibili comprese le siringhe pre-riempite e lo spray intranasale che sono generalmente più facili da usare ( ma più costosi). Analogamente, la DDU riconosce la validità della formazione per altri gruppi come la famiglia, gli amici e gli addetti nei dormitori ecc., così come le persone che usano analgesici oppiacei come trattamento antidolorifico. 23 10 ITALIA POPOLAZIONE Un totale di 57,577 soggetti ha usufruito del trattamento nel 2011, dei quali 33,679 erano nuovi casi. I dati indicano che il 55,3%dei soggetti in terapia registrava un consumo primario di oppiacei. L’OST più ampiamente diffuso in Italia è il metadone (introdotto nel 1975)sebbene l’uso di buprenorfina sia andato crescendo dal momento della sua introduzione nel 1999. Nel 2011 ci furono 109,987 utenti del OST di cui 93,119 in metadone e 16,868 in buprenorfina. EPIDEMIOLOGIA DELL’OVERDOSE I dati nazionali sui decessi associati all’uso di sostanze stupefacenti vengono raccolti dall’apposito Registro della Direzione Centrale dei Servizi Antidroga del Ministero degli Interni. Il trend di crescita delle morti per droga raggiunse il suo apice nel 1996, seguito da un progressivo decremento e stabilizzazione tra il 2002 e il 2007. Da allora si è osservata una generale diminuzione DECESSI CORRELATI A DROGA – Registro Speciale del DCSA 2011 2010 2009 2008 2007 Genere : 86.7% di decessi/ maschile 362 374 484 517 606 Età media al momento del decesso : 36.9 anni Per oltre la metà dei decessi erano disponibili gli esami tossicologici, che indicano nell’overdose da oppiacei la causa prevalente di morte. I decessi totali rappresentano il 9.1 per milione. LEGISLAZIONE Il naloxone viene usato dai servizi di emergenza e si ritiene sia disponibile nelle farmacie come farmaco da banco. PUBLIC HEALTH RESPONSES – CURRENT OVERDOSE PROGRAMMES Alcuni programmi di strada (outreach) esistono a livello locale condotti da organizzazioni sanitarie e di assistenza sociale (pubbliche e private) insieme ad alcuni progetti finanziati dal Fondo Nazionale per le Droghe. Sia i programmi di strada che i progetti finanziati da questo Fondo includono lo scambio di siringhe e la disseminazione dell’informazione. Gli interventi di riduzione del danno hanno 24 luogo in contesti fissi, con unità mobili, con programmi di strada e distributori automatici di siringhe. Il naloxone viene distribuito in ambiti comunitari, attraverso il servizio scambia siringhe, il lavoro di strada e le farmacie. Tuttavia noi non siamo stati in grado di trovare prove sufficienti a supporto e modelli più dettagliati sulla distribuzione non sono al momento disponibili. 25 11 SPAGNA POPOLAZIONE Tra il 1999 e il 2002 parecchi sondaggi sul “ problema del consumo di sostanze stupefacenti “ vennero condotti, applicando il metodo demografico e moltiplicatore. Nel 2010 il numero di consumatori di oppiacei (eroina in particolare) venne stimato a 1.2 per 1000 abitanti compresi tra i 15 e i 64 anni. Questo significa che si quantificava in 38,500 il numero di consumatori dipendenti da oppiacei residenti in Spagna nel 2010. Vi erano, si stimava, 7393 persone che facevano uso di droghe iniettive nel 2010, riferendoci ai dati sulle terapie, la maggioranza dei quali erano consumatori di eroina o di altri oppiacei. Studi sulle previsioni di incidenza hanno mostrato un deciso abbassamento nel numero dei nuovi consumatori di eroina. Nel 2010 i dati sulla richiesta di terapia vennero raccolti da 507 centri ambulatoriali per la terapia( e unità terapeutiche nelle carceri). Un totale di 53,508 utenti intrapresero la terapia nel 2010 dei quali 26,805 erano per la prima volta utenti del servizio. I dati indicano che il 34,3% di coloro che si avviavano al trattamento e il 18,2% di coloro che lo facevano per la prima volta erano consumatori di oppiacei. Il consumo di droghe iniettive è notevolmente sceso negli ultimi30 anni fra coloro ammessi ai trattamento indipendentemente dalla sostanza primaria. Quindi nel 2010 solo il 15% di tutti i consumatori ammessi alle terapie e il 10% dei nuovi ammessi riportarono attività iniettiva. Il consumo plurimo di droghe è molto comune tra gli utenti dei trattamenti in Spagna, con circa il due terzi degli utenti che dichiara l’uso di due o più sostanze nei 30 giorni precedenti all’ammissione per la terapia. Il singolo fattore più importante per quanto riguarda le overdose fatali sembra essere l’uso di(altri) tranquillanti come le benzodiazepine e/o l’alcol con le sostanze oppiacee illecite e tali tendenze e rischi dovrebbero essere tenuti in grande considerazione. Nel 2010 il 20% circa degli utenti di tutti gli utenti avviati alla terapia era al di sotto dei 25 anni mentre il 45% era al di sopra dei 35 anni e oltre. Tra i nuovi utenti delle terapie la proporzione tra coloro al di sotto dei 25 anni e coloro al di sopra dei 35 erano simili al 30% e 32% rispettivamente. In merito alle suddivisioni per genere l’85% degli utenti avviati alla terapia era di sesso maschile e il 14.9% era di sesso femminile Una simile suddivisione di genere venne registrata fra i nuovi utenti delle terapie (84.5% maschi e 15.5% femmine). EPIDEMIOLOGIA DELL’OVERDOSE Dal 1993 la Spagna ha un Registro Speciale basato su rapporti tossicologici e forensi sui decessi causati da acuta reazione alle droghe in specifiche aree geografiche ( che copre approssimativamente il50% della popolazione spagnola). I dati vengono raccolti sui decessi ( con intervento giudiziario) dove la causa diretta e principale è 26 una acuta reazione avversa a seguito di un uso deliberato e non medico di sostanze psicoattive ( esclusi tabacco e alcol) fra soggetti compresi fra i 15 e i 49 anni. Dal 2003 la fascia di età è stata estesa e comprende soggetti fra i 10 e i 64 anni. Nel 2010 Il Registro Speciale ha riportato 517 decessi associati all’uso di sostanze. Oltre al Registro Speciale, anche il Registro Spagnolo sulla Mortalità fornisce informazioni sui decessi per droga. Nel 2010 il Registro Generale sulla Mortalità riportò 393 decessi per droga. Tuttavia si ritiene che questo registro sottostimi del 40% il numero dei decessi per droga se comparato con le cifre riportate dal Registro Speciale. Secondo il Registro Generale sulla Mortalità il numero di decessi dovuto a una reazione acuta alle sostanze si è abbassato tra il 1999 e il 2001, rimanendo stabile fino al 2005 intorno a 670 casi riprendendo da allora un trend verso il basso. 2010 DECESSI PER DROGA 517 Registro Speciale Genere 84% maschile 393 Registro Generale Spagnolo/mortalità Età media al momento del decesso: 39 anni LEGISLAZIONE Il naloxone viene fornito per trattamento nei servizi medici di emergenza, ad alcuni operatori sanitari nei centri per la riduzione del danno e nelle stanze di consumo per la distribuzione ai consumatori di oppioidi. RISPOSTA DELLA SANITÀ PUBBLICA – CORRENTI PROGRAMMI SULL’OVERDOSE Gran parte dei programmi specializzati nella riduzione del danno includono un servizio “ sociosanitario “ che offre interventi di orientamento educativo preventivo, attività di gestione e prevenzione dell’overdose, materiali per iniezione, pronto soccorso e assistenza alle persone che iniettano droga che non sono solitamente in contatto con alcun servizio di supporto. Le cliniche ambulatoriali e parecchie ONG svolgono attività di riduzione del danno. Nel 2011 un totale di 1029 NSPs ( scambio di siringhe) hanno distribuito circa 2.7 milioni di siringhe. Vi erano 8 strutture disponibili per il consumo controllato di droga nelle seguenti regioni: Madrid( 1 struttura), Catalogna( 6 strutture) e i Paesi Baschi( 1 struttura). Una ricerca preliminare suggerisce l’assenza di programmi strutturati sul naloxone a cui fare riferimento in Spagna sebbene sia stato possibile ottenere informazione sulla distribuzione del naloxone solo in Catalogna piuttosto che una visione d’insieme nazionale . Quindi la descrizione seguente fa riferimento al programma di prevenzione e gestione dell’overdose in Catalogna. Tutti i centri per le tossicodipendenze hanno dei protocolli sulla prevenzione e gestione dell’overdose: unità di disintossicazione ospedaliere, servizi di riduzione del danno, centri OST e comunità terapeutiche. Il naloxone viene fornito per terapia soltanto nei servizi di emergenza, in alcuni centri di riduzione del danno e in stanze del consumo. Le stanze del consumo sono in grado di raggiungere molti 27 soggetti con i programmi del naloxone e i centri hanno dei target di sanità pubblica per formare le persone che fanno uso di sostanze. Le persone che frequentano il programma del naloxone ricevono una retribuzione Inizialmente i programmi di formazione sul naloxone erano estremamente esaurienti ma anche rigidi e prolungati ; la formazione è ora molto più flessibile ed è cresciuta la sicurezza, il che è tutto a vantaggio degli utenti dei servizi e incoraggia un coinvolgimento crescente nel programma. Il naloxone non è disponibile all’interno delle comunità terapeutiche sebbene il personale offra suggerimenti sulla prevenzione dell’overdose e i rischi di tolleranza inferiore. 28 12 ESTONIA POPOLAZIONE Nel 2010 uno studio per stimare la prevalenza e l’ entità dei consumatori di droghe iniettive tra il 2005 e il 2009 venne condotto con l’Istituto Nazionale per lo Sviluppo Sanitario e il Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Università di Tartu. I risultati indicano un decremento nel numero di consumatori di sostanze iniettive quasi del 56% durante quel periodo ( da 14,262 nel 2004 a 6266 nel 2009). Secondo il Database Estone del Trattamento delle Tossicodipendenze il numero di individui che hanno ricevuto il metadone è cresciuto in questi ultimi anni. TRATTAMENTO OST IN ESTONIA 2008 2009 2010 2011 2012 1008 1012 1064 1076 1157 Tuttavia le cifre di questo prospetto contraddicono i dati del EMCDDA( Osservatorio Europeo delle Droghe e delle Tossicodipendenze) che riporta la metà della cifra dei soggetti in terapia, per esempio nel 2011 un totale di 532 soggetti entrarono in terapia di cui 163 erano nuovi al trattamento e nel 2012 546 soggetti entrarono in terapia di cui 125 erano nuovi al trattamento. I dati relativi alla domanda di terapia per tossicodipendenze in Estonia (2011) si basavano su 13 centri con pazienti degenti e pazienti ambulatoriali ( compresi due carceri). L’85% dei registrati era costituito da consumatori di sostanze ( prevalentemente fentanyl o 3-methylfentanyl). La maggior parte dei soggetti in terapia era in OST. Nel 2012 il 18,1% di tutti i soggetti che entrarono in terapia era al di sotto dei 25 anni di età. Per i nuovi soggetti che entrarono in terapia la proporzione di soggetti più giovani era considerevolmente più alta con il 39.2% al di sotto dei 25 anni. Per quanto riguarda la distribuzione per genere fra coloro che entrarono in terapia il 77.5% era di sesso maschile e il22.5% di sesso femminile. Una simile ripartizione di genere fra i soggetti nuovi al trattamento con il 72% di maschi e il28% di femmine. Tutte quelle organizzazioni che forniscono trattamenti per le tossicodipendenze dovrebbero fare rapporto al database ma non tutte lo fanno. Poiché il database non è personalizzato ma codificato i dati non possono essere incrociati. L’Istituto Nazionale per lo Sviluppo Sanitario raccoglie i dati sul terapia di mantenimento con il metadone separatamente( come parte delle procedure di finanziamento) e vi sono state discrepanze fra le fonti, che portò alla decisione di ristruttare il database sui trattamenti per le tossico dipendenze e renderlo personalizzato. Tutto ciò è in corso e permetterà comparazioni più estese e un migliore incrocio di dati. La disintossicazione con metadone è disponibile in Estonia dal 1998 ma sebbene il metadone per la terapia di mantenimento sia stato introdotto nel 2001 esso è stato utilizzato su una scala 29 significativa solo dal 2003 con l’apertura di un centro specializzato. Nondimeno la portata delle terapie pare essere ancora incapace di rispondere alle crescenti richieste di OST dei recenti anni. Il Piano Nazionale della Salute si propone di sviluppare le capacità professionali del personale e di migliorare la disponibilità e la qualità dei servizi terapeutici. EPIDEMIOLOGIA DELL’OVERDOSE Dai dati disponibili non è possibile stimare il numero di consumatori di sostanze a rischio di overdose e chiaramente l’ OST può essere un fattore protettivo contro l’overdose. Non vi è informazione disponibile sul numero di overdose non fatali ( sia testimoniate che autodenunciate); analogamente non possiamo Anche consumatori esperti ottenere dati sulle presenze nei servizi di emergenza per quanto riguarda l’overdose. riportano difficoltà nel gestire il dosaggio I dati sui decessi per droga sono disponibili solo per le morti causate da intossicazione acuta da droghe. Un totale di 123 casi di diretto decesso associato a uso di sostanze venne registrato nel2011 , un numero inferiore rispetto al 2009 quando i casi venivano registrati ma eccedevano ancora i livelli degli anni precedenti ( 101 nel 2010; 68 nel 2006; 57 nel 2005; 98 nel2004) del fentanyl e la forza varia. Il fentanyl è importato ma non è un prodotto farmaceutico Aljona Kurbatova, Capo Dipartimento delle Malattie infettive e Abuso di Sostanze L’eroina non è facilmente reperibile in Estonia e solo in piccole quantità- viene scarsamente utilizzata. Tuttavia il fentanyl viene massicciamente usato; questa droga è associata con un alto tasso di overdose per la sua potenza. Gli oppioidi , in particolare il methylfentanyl erano presenti nel 95% dei decessi dove i risultati tossicologici erano noti e in molti casi anche altre sostanze psicoattive erano presenti. Per quanto riguarda la ripartizione dei decessi per droga per età e genere, la maggioranza era di uomini (87.8%) e l’età media delle persone decedute era di 30.1 anni di età al momento del decesso Nessun dato è disponibile sulla provenienza etnica delle persone morte per overdose. CASI DI DECESSI CORRELATI A DROGA 2011 2010 2009 2008 2006 2005 2004 123 101 133 67 68 57 98 Decessi correlate a droga /milione : 135,7 Genere : maggioranza maschile = 87.8% Età media al momento del decesso: : 30.1 anni LEGISLAZIONE Solo i medici possono prescrivere legalmente il naloxone . Nei contesti dei servizi di riduzione del danno il dottore deve facilitare la formazione dopo la quale il naloxone può essere prescritto e rifornito. 30 RISPOSTA DELLA SANITÀ PUBBLICA – CORRENTI PROGRAMMI SULL’OVERDOSE L’Estonia è in fase di realizzazione di un programma di distribuzione del naloxone basato sul modello scozzese. E’ finanziato dagli organi centrali ed è uno schema molto nuovo che ha richiesto numerosi anni di pianificazione e negoziazione Il programma fu dapprima reso disponibile in Tallin dal settembre 2013. Dal gennaio 2014 il programma è disponibile in due location in Tallin, anche in Johvi ( una location), Kohtla – Jarve (una location ) e Narva ( una location). Queste sono le zone più colpite dal consumo di droghe iniettive e dal HIV. Prima di questo le risposte alle prevenzione dei decessi per droga erano inusuali sebbene l’informazione sulla riduzione dei rischi di overdose fosse disponibile attraverso i centri di riduzione del danno e il lavoro Il modello si basa largamente sull’esperienza scozzese sebbene ovviamente da un versante di assai più limitate risorse..E’ simile nel fatto che viene anche esso finanziato dal governo Aljona Kurbatova, Capo Dipartimento delle Malattie Infettive e Abuso di Sostanze di strada a un livello limitato. I materiali IEC (informazione,educazione, comunicazione)sono ora disponibili sulla prevenzione dei decessi correlati all’uso di droghe e sulla gestione delle emergenze collegate alla droga per familiari e amici Per ciò che attiene al nuovo programma di distribuzione del naloxone , il target per il 2013 era di distribuire 500 kit di naloxone nella comunità, sebbene solo 113 vennero effettivamente consegnati. Si prevede che questa cifra aumenterà dal momento che più organizzazioni sono state inserite nel programma e lo stock disponibile per il 2014 è di 1300 kit. Tre dottori hanno istruito gli utilizzatori dei servizi per circa un’ora e hanno fornito loro il naloxone, con successive erogazioni prontamente disponibili . La formazione è valida per tre anni e comprende come riconoscere un overdose, pronto soccorso, CPR, e chiamare un’ambulanza. I formatori possono adattare la formazione e ridurla a mezzora a seconda dei bisogni e delle aspettative dll’utilizzatore del servizio. Il training può essere più lungo per parenti e badanti poiché essi possono aver necessità di conoscenze ulteriori. A causa di una mancanza di familiarità con la distribuzione del naloxone fra gli stakeholder e il fatto che solo i medici possono prescrivere il naloxone, il modello corrente (basato su quello scozzese) venne adottato per conseguire sicurezza nel programma. L’intenzione è quella infine di permettere a infermieri/e e in ultima analisi a personale non sanitario di essere coinvolto nella formazione e distribuzione. Il governo estone ha iniziato a finanziare il NSP nel 2000 nel quadro del Programma di Prevenzione del HIV/AIDS sebbene le risorse per il NSP fossero estremamente limitate e quasi inesistenti. Nel 2003 esse vennero maggiorate in modo significativo come risultato del finanziamento del Global Fund. Nel 2004 un ulteriore finanziamento europeo relativo al “ Programma Phare” ha permesso la creazione di numerosi nuovi centri di bassa soglia, e misure di riduzione del danno vennero specificamente menzionate nel la Strategia Nazionale per la Prevenzione delle Tossicodipendenze ( 2004- 2012). Conseguentemente la zona di copertura e la qualità del NSP è migliorata negli anni. Tutte queste iniziative furono integrate con la strategia nazionale e implementate dall’Istituto 31 Nazionale per lo Sviluppo Sanitario del Ministero degli Affari Sociali. Gli standard di cura dei programmi NSP finanziati prevedono che la consulenza sui programmi dell’overdose venga inclusa e una formazione per il personale è stata fatta, sebbene questi interventi non siano strutturati o sistematicamente valutati. I servizi riportano tali attività ma essa è molto variegata e non è molto chiaro a quale livello di intervento siano rivolte. Oltre 2.2 milioni di siringhe vennero distribuite nel 2012 attraverso un totale di 37 luoghi di scambio siringhe ( 14 postazioni fisse e 23 programmi di strada). Quasi tutti i NSP usano i pari per raggiungere i gruppi a rischio nel quadro di un azione di strada e questa esperienza può essere facilmente replicata e sviluppata per coinvolgere questi e altri pari nella futura distribuzione del naloxone sebbene il potenziale per il coinvolgimento dei pari è piuttosto limitato al momento. Alcuni ex consumatori di sostanze lavorano nei servizi di riduzione del danno ma generalmente non vi è rappresentanza della comunità. Il metadone venne ufficialmente introdotto nel 2001. Mentre si è avuto un modesto incremento in anni recenti nella copertura dei trattamenti di mantenimento con il metadone, le capacità di trattamento appaiono ancora insufficienti a far fronte alla domanda crescente. Chiaramente la fornitura di OST supporta nell’attenuare alcuni rischi di overdose sebbene il metadone non sia estraneo in alcuni decessi per droga. La terapia viene effettuata sia negli ospedali maggiori che nelle più piccole cliniche sanitarie specializzate, con annessi servizi di assistenza psico-sociale svolti da ONG. Queste organizzazioni sono in posizione privilegiata per intrecciarsi con le autorità carcerarie per costituire un solido sistema di continuità assistenziale per i detenuti tossicodipendenti o, a livello minimo, svolgere un’azione di segnalazione a quei fornitori di servizi in grado di erogare il naloxone subito dopo la scarcerazione, poiché i detenuti sono particolarmente a rischio- in modo speciale coloro che intendono ritornare all’uso del fentanyl. 32 13 LITUANIA POPOLAZIONE La prima indagine a carattere nazionale sulla popolazione in generale relativa all’uso di sostanze stupefacenti in Lituania venne condotta nel 2004, la seconda nel 2008, la terza nel 2012. Le indagini vennero realizzate seguendo le linee guida del EMCDDA sia nel 2008 che nel 2012 e furono condotte fra persone di età compresa fra i 15 e 64 anni. I dati del Progetto Europeo di Indagine nella Scuola su Alcol e Droghe( ESPAD 2011) mostrava una prevalenza a vita dell’eroina al 2%. Nel 2010 uno studio basato sul metodo cattura-ricattura ( basato sui dati forniti dal Ministero della Sanità, dal Ministero di Giustizia e dal Ministero degli Interni) venne implementato per stimare il numero di “ consumatori problematici” tra il 2005 e il 2007. Secondo lo studio nel 2007 vi erano circa 5458 consumatori problematici (più del 90% dei quali era costituito da consumatori di oppiacei), il 2.4 su un campione di 1000nella fascia 15-64 anni. Sfortunatamente non sono disponibili dati più aggiornati. Dal 1 gennaio 2012 19 istituzioni sanitarie in 13 municipalità hanno iniziato a fornire l’ OST. Nel 2011 i fornitori di servizi rilevarono circa 5890 soggetti con tossicodipendenza dei quali 251 erano nuovi utilizzatori della terapia. Nel 2011 798 persone ricevevano il metadone- circa il 26% dei nuovi ingressi nella terapia era costituito da soggetti al di sopra dei 35 anni, mentre il 24% era al di sotto dei 25 anni. Per quanto concerne la ripartizione per genere l’80.9% dei nuovi trattamenti era composto da uomini, il 19.1% da donne. Nel 2012 513 persone erano registrate per il ricevimento dl OST. La somministrazione di metadone continuava per coloro che si trovavano in uno stato di fermo di polizia ma cessava a fronte di una sentenza detentiva poichè l’OST non è disponibile nelle carceri lituane. EPIDEMIOLOGIA DELL’OVERDOSE Dal 2010 i dati sui decessi associati alluso di droghe vengono presentati dal Registro Generale della Mortalità dell’Istituto di Igiene. Le morti causate da uso di droghe, in questo contesto, vengono definite come quei casi letali dove la diretta causa di morte registrata sul certificato di morte è l’uso di narcotici e sostanze psicotropiche. I dati del registro si attengono agli standard sui decessi associati a uso di droghe, un protocollo standard per estrapolare i dati sulle morti per droga dai Registri degli Stati Membri dell’Unione che include i decessi improvvisi direttamente collegati al consumo di droga o per overdose. Dai dati disponibili non è possibile stimare il numero di consumatori di sostanze stupefacenti a rischio di overdose e chiaramente l’OST può rappresentare un fattore di protezione contro l’overdose. Mentre alcuni decessi possono aver luogo durante la terapia, la Lituania adotta un sistema di consumo controllato giornaliero. 33 Nel 2011 le istituzioni sanitarie lituane hanno registrato 94 casi di intossicazione/overdose non fatali (oppio 53 casi ; eroina = 41 casi) e queste cifre sono simili al numero di casi verificatisi nei 4 anni precedenti. Questi dati sono forniti dallo State Patients Foundation del Ministero della Sanità ma configgono con i dati sotto indicati. Nel 2011 45 casi di morte direttamente associata all’uso di sostanze vennero registrati, il che indica un trend in diminuzione dal 2007 quando 72 casi furono riportati. Per ciò che riguarda la suddivisione per età e genere, la maggioranza era costituita da uomini ( 82.2%) e l’età media al momento del decesso era di 33.4 anni. Nessun dato era disponibile sull’etnia delle persone decedute per overdose. AGE GROUP 2007 2008 Under 15 0 0 0 1 0 15–19 3 1 0 0 1 20–24 12 10 6 12 6 25–29 25 22 24 9 14 30–34 20 6 16 10 10 35–39 4 11 10 11 6 39 and over 8 10 12 8 8 TOTALI 72 60 68 51 45 2009 2010 2011 CASI DI DECESSI CORRELATI ALLA DROGA Fonte: Registro Nazionale Mortalità dell’Istituto di Igiene dal 2010 Fonte: fino al 2010 Dipartimento di Statistica del Governo della Repubblica di Lituania Le analisi tossicologiche venivano riportate per il 97.8% dei decessi correlati a droga nel 2011. Gli oppiacei erano le sostanze principali rilevate nel 54% dei decessi dagli esami tossicologici, mentre il 40% era da attribuirsi ad un mix di sostanze o sconosciuto. Genere = maggioranza maschile 82.2% Età media/decesso: 33.4 anni Decessi correlati a droga /milione: 20. LEGISLAZIONE Il Naloxone è disponibile solo per uso medico e nei servizi di emergenza. RISPOSTA DELLA SANITÀ PUBBLICA – CORRENTI PROGRAMMI SULL’OVERDOSE Nel 1997 il Centro per le Malattie da Tossicodipendenza di Vilnius in collaborazione con la Open Society Foundation in Lituania fu la prima organizzazione ha iniziare programmi di bassa soglia per i consumatori di droghe iniettive .Un decreto speciale del Ministero della Sanità adottato nel 2006 consentì un’espansione del programma e fissò inoltre i criteri minimi per i servizi .Nel 2011 nove unità di bassa soglia operavano in sette città, finanziate attraverso budget locali .Il numero dei punti di servizio scese da undici a nove durante il 2010/2011 a causa di restrizioni finanziare. Nel Rapporto sullo Stato Corrente del 2002 le Raccomandazioni del Consiglio sulla Prevenzione e Riduzione del Danno Associato alla Salute, annesso al Tossicodipendenze nella UE e Paesi Candidati, si dichiara che per quanto attiene alla diminuzione dei decessi associati 34 ad uso di sostanze, la disseminazione di materiale IEC è la strategia di risposta prevalente (Busch;Gradenhofer-Eggerth e altri.;2013). Questi materiali informativi sono distribuiti principalmente attraverso le agenzie di bassa soglia e tre NSP mobili . Il summenzionato rapporto indica che, mentre è comune nei centri specializzati per la terapie per le tossicodipendenze e nei servizi di disintossicazione, un’ educazione sui rischi ed una formazione alla risposta all’overdose esistono in quasi tutti i centri/città importanti con i materiali di informazione sull’overdose a disposizione delle forze di polizia e personale delle carceri, familiari ed amici e staff delle discoteche. Tuttavia questa descrizione contraddice l’opinione proposta nel corso delle interviste ,che non vi sono programmi ed interventi di prevenzione formali sull’overdose in Lituania. Di fatto non vi sono correnti piani per introdurre la distribuzione del Naloxone, sebbene esistano esaurienti programmi OST e i tassi di overdose siano da ritenersi molto bassi-45 casi nel 2011 e con un trend in ribasso dal 2007. Tuttavia la scala del problema non dovrebbe scoraggiare i responsabili politici e gli stakeholder nazionali dall’assumere un atteggiamento proattivo nel ridurre i decessi per droga. Una morte è una morte di troppo - specialmente quando l’overdose è potenzialmente prevenibile. Si afferma che il basso tasso di overdose può esser dovuto al diffuso consumo controllato di metadone, sebbene sia anche molto probabile che questo rifletta un numero di registrazioni inferiori alla realtà. Con un numero di decessi che vengono riportati come “ di causa sconosciuta” o di una causa insufficientemente specificata come crisi respiratoria, alcuni di questi decessi sono stati causati probabilmente da overdose da oppiacei. 35 14 OPPORTUNITA’ PER L’INTRODUZIONE DI PROGRAMMI (COMUNITA’) SULLA PREVENZIONE DELL’OVERDOSE/ NALOXONE ESTONIA Poiché un programma di Naloxone è in corso dal 2013 è auspicabile che tale programma venga potenziato per consentire ad un numero maggiore di persone di esser in grado di fornire formazione e distribuire il Naloxone, in modo particolare i pari che sono già coinvolti nel lavoro di strada e nelle forniture di NSP. Realisticamente il potenziale per il coinvolgimento dei pari nel programma è limitato al momento, sebbene vi siano ex-consumatori che operano nei servizi di riduzione del danno A causa della mancanza di familiarità con la distribuzione del Naloxone fra gli stakeholders ,il programma corrente basto sul modello scozzese dovrà essere valutato per consentire una maggiore fiducia e possibilità di sviluppo del programma. La Scozia è in una fase di analisi del suo programma nazionale sull’overdose e potrebbero esserci delle lezioni da apprendere una volta che esso venga pubblicato. LITUANIA Non vi sono piani per introdurre un programma di distribuzione del Naloxone e l’overdose di oppiacei non è considerata essere un problema in Lituania. Di fatto i dati sui decessi associati all’uso di sostanze mostrano un trend in ribasso .La disseminazione dei materiali IEC è la strategia di risposta predominante per la riduzione dei decessi in Lituania unita ad una distribuzione di servizi OST .I materiali IEC sono distribuiti alla agenzie di bassa soglia ,ai NSP, nei centri specializzati per le tossicodipendenze e disintossicazione. Un rapporto asserisce che l’educazione al rischio e alla formazione di risposta all’overdose sono disponibili quasi in tutti i centri e città rilevanti con materiali di informazione sull’overdose disponibili per le forze di polizia, personale delle carceri, familiari ed amici, staff dei locali notturni. Non vi sono piani per la distribuzione Date le misure di austerità ed il fatto che non vi è volontà politica di diffondere la distribuzione del Naloxone è improbabile che ciò avvenga presto. L’esistenza di diffusi programmi OST che controllano il consumo del metadone si ritiene una delle principale ragioni dei bassi tassi di overdose. Tuttavia è stato anche implicato il fatto che vi sia stato un rapporto inferiore alla realtà dei decessi per droga. Fino a che la raccolta dei dati non viene migliorata le prove risultano deboli e non si supporterà favorevolmente lo sviluppo di un programma sul Naloxone. del Naloxone ,e l’istruzione non è di routine all’interno dei servizi. Noi non vediamo molte overdose -forse vi sono più overdose ma non vengono riportate come tali. L’accesso al metadone è buono ed è ben super visionato. Dr. Emilis Subata, Centro di Vilnius per Patologie da Tossicodipendenze , WHO Centro Congiunto per la Riduzione del Danno 36 15 CONCLUSIONI E RACCOMANDAZIONI Vi sono sia limitazioni che opportunità per i due paesi prioritari Estonia e Lituania. Entrambi hanno sistemi e trend distinti mentre i paesi comparati hanno livelli marcatamente differenti nei programmi di prevenzione e gestione dell’overdose, di cui la Scozia ha il programma nazionale più sviluppato. E’ ancora relativamente presto e la Scozia è in procinto di condurre un’accurata valutazione del suo programma nazionale. una volta pubblicato sarà necessario esaminare questo documento per determinare se ci sono lezioni da apprendere nello sviluppo dei successivi programmi europei. Per influenzare le politiche nazionali è importante fornire una forte base testimoniale per supportare lo sviluppo di programmi completi. Analogamente efficaci sistemi che consentano una valida raccolta di dati di monitoraggio e di valutazioni dovrebbero essere realizzati con i comuni standard europei. Definizioni concordate e criteri consolidati per l’identificazione dei decessi per droga e specificamente per i decessi correlati all’uso di oppiacei. Ciò dovrebbe anche includere sistemi di informazione che raccolgano accuratamente e confrontino chiamate relative ad overdose, a rapporti di ambulanze ed interventi dei servizi di pronto soccorso, in modo da identificare sia le overdose fatali che non ,che quindi possono essere usati per informare i processi locali di pianificazione dei servizi. Fino a che la limitazione e la discrepanza dei dati non sono approcciate non è possibile fotografare accuratamente l’epidemiologia dell’overdose né comparare i decessi per droga ed i programmi sull’overdose in ciascun paese. In ugual misura è essenziale migliorare la qualità delle risposte esistenti all’overdose. In assenza di programma sul Naloxone tutte le persone che dovessero essere testimoni di un overdose devono urgentemente chiamare i servizi d’emergenza immediatamente. Molte persone si astengono dal fare ciò a causa di diversi timori e legittime preoccupazioni .Le forze di polizia e i servizi di ambulanza dovrebbero regolarmente rivedere la loro regola di avere la presenza di un poliziotto sulla scena di una overdose Tale revisione dovrebbe prendere atto dell’evidenza circa l’effetto negativo che un timore di denuncia ha sulle decisioni prese dalle persone concernenti l’intervento dell’ambulanza. Dei passi dovrebbero essere compiuti verso la comprensione e risoluzione di questo problema. Questo significa aprire una discussione su tali ansietà attraverso una partnership tra le varie interagenzie e accordi locali sulle migliori prassi nell’interesse primario della salute pubblica. Vale la pena notare che ,quando si chiama un servizio di emergenza non è necessario rivelare che si tratta di una sospetta overdose; chiarare che qualcuno è collassato e non sta respirando dovrebbe essere sufficiente nella prima istanza, a meno che sia noto che i servizi dell’ambulanza non trasportino di routine il Naloxone. Best e altri.(2001) raccomandano: ”se un consumatore di eroina è testimone di un’ overdose dovrebbe essere incoraggiato a fare intervenire immediatamente i servizi di emergenza sapendo che solo in circostanze eccezionali la polizia potrebbe essere chiamata sulla scena e successivamente procedere ad un arresto. ”Una barriera a tutto ciò è che” la rassicurazione è contingente sui protocolli locali in fase di rielaborazione.” Quindi è importante assicurare 37 che l’operazione venga intrapresa con tutti i servizi di emergenza per concordare pratiche e procedure soddisfacenti. Informazione dovrebbe essere resa disponibile alle persone che fanno uso di sostanze stupefacenti ed ai membri delle loro famiglie sulle correnti regole sulla presenza della polizia nei casi di overdose e le positive risultanze che questo può ottenere. I servizi per le tossicodipendenze hanno un ruolo chiave nel fornire una chiara e fattiva informazione su tali strategie per aiutare ad affrontare e d alleviare queste pesanti preoccupazioni. Le persone ammesse agli ospedali a seguito di un’overdose di oppiacei dovrebbero essere forniti di routine di materiali IEC sulla prevenzione dell’overdose con dettagli sui servizi locali e di riduzione del danno. il personale delle ambulanze dovrebbe essere dotato di informazioni sulla gestione dell’overdose e di dettagli sui contatti con i servizi locali per le tossicodipendenze. A questo proposito tale informazione dovrebbe essere data alle persone vittime di overdose ed a qualsiasi testimone sulla scena Analogamente servizi per le tossicodipendenze dovrebbero esser in grado di fornire una risposta rapida a coloro che cercano un supporto dopo una overdose. Questo può variare da supporto e consiglio a coinvolgimento con strutturati programmi di terapia ad OST .E’ altrettanto vitale migliorare la valutazione dei bisogni in modo particolare in relazione alla salute fisica e mentale. Ai consumatori di lunga data dovrebbe essere offerto un regolare controllo medico e test sulla funzionalità epatica poiché il danno al fegato(insieme con altri farmaci per HIV e HEPc) può abbassare il metabolismo delle sostanze in tal modo esponendo l’individuo ad un accresciuto rischio di overdose. In aggiunta a ciò screening standardizzati per etilisti cronici e nocivi dovrebbero essere a parte dei processi di revisione per i programmi per le persone in terapia Valutazioni strutturate sul rischio di suicidio dovrebbero essere condotte per identificare le tendenze suicide o depressione moderata/severa in modo da fornire interventi terapeutici più efficaci per questo gruppo ad alto rischio. La cura di persone con problematiche di comorbilità deve essere coordinata in modo da includere tutti i servizi pertinenti e sforzi devono essere compiuti per far si che qualsiasi farmaco fornito in un tempo qualsiasi non ecceda i bisogni terapeutici del paziente o ne disturbi il metabolismo. I fornitori delle terapie per i tossicodipendenti devono essere vigili e salvaguardare dalla prescrizione di altri tranquillanti in concomitanza con l’OST; dovrebbe essere inoltre assicurato che qualsiasi farmaco inutilizzato venga restituito alla farmacia . I programmi OST dovrebbero cercare di ridurre il numero di persone che essi dimettono a causa di un continuo uso di droghe illecite, poiché questo predispone l’individuo ad un rischio significativo di overdose. Dosi accresciute di OST possono contrastare l’uso di queste sostanze e si dovrebbe assicurare che le persone non stiano ricevendo dosi sottoterapeutiche (sotto 65mls/mgs di metadone).Se le persone vengono dimesse si devono esplorare successive alternative, quindi bisogna ricercare opportunità per ricoinvolgerle con le terapie. Tutti coloro che operano nei servizi per le tossicodipendenze e di riduzione del danno(incluso lo staff dell’accettazione)dovrebbero ricevere regolarmente un’informazione aggiornata sull’overdose, guida e training per consentire una migliore ricaduta di informazione alle persone che fanno uso di droghe. Analogamente la formazione sulla consapevolezza dell’overdose dovrebbe essere disponibile a tutte le forze di polizia, personale dell’ambulanza e staff delle cliniche operanti negli ospedali e nei pronto soccorso ;questo intervento dovrebbe coprire la gestione e la prevenzione dell’overdose così come i principi della riduzione del danno. 38 Una revisione condotta da Rome e altri ( 2008) suggeriva alcune raccomandazioni essenziali 1. Migliorare la qualità delle attuali risposte agli incidenti di overdose ( polizia e ambulanze) 2. Migliorare la valutazione dei bisogni 3. Migliorare ed estendere la attuale fornitura di assistenza per i consumatori di droghe 4. Fornire istruzione e informazione per il personale dei servizi di emergenza 5. Fornire istruzione e informazione per i consumatori di sostanze e i loro familiari ed amici. Considerazione dovrebbe essere posta allo stabilire/coinvolgere reti di formazione dei pari per diffondere alcuni aspetti della formazione sulla prevenzione dell’overdose. L’azione dovrebbe essere condotta a livello nazionale e locale per assicurare che l’informazione sulla prevenzione e gestione dell’overdose da oppiacei sia resa disponibile alle persone che fanno uso di sostanze ed alle loro famiglie. I servizi sanitari e di assistenza sociale dovrebbero riconoscere l’impatto psicologico dell’essere testimoni a od esperire un’overdose .In questo caso un adeguato supporto e counselling dovrebbe essere offerto .Le conclusioni e le raccomandazioni possono E’ relativamente inequivocabile fare raccomandazioni che possano potenzialmente prevenire un’overdose. Tuttavia è chiaro che ci sono molte barriere all’implementazione di programmi di gestione e prevenzione dell’overdose che toccano diversi livelli professionali – prima di tutto i consumatori di sostanze e a un secondo livello i testimoni( i pari, gli amici, i familiari ed altri); ad un terzo livello i fornitori di servizi e in ultimo i politici nazionali. Se non si comprendono le dinamiche di impatto su questi diversi gruppi, l’efficacia delle raccomandazioni è destinata ad essere assai limitata. Così come l’uso di sostanze stupefacenti non dovrebbe essere isolato da altri fattori così si dovrebbe agire nei confronti del rischio di overdose. Quindi è necessario affrontare lo stigma e la discriminazione oggi prevalenti. L’ atteggiamento degli operatori sanitari e le modalità con cui le organizzazioni rispondono ai consumatori di sostanze e alle situazioni di overdose sono di fondamentale importanza nell’aprire l’accesso e il coinvolgimento nei servizi. Uno sforzo è quindi necessario per integrare le attività di tali gruppi in modo da supportare positivamente e su un piano di collaborazione la diffusione dei programmi nazionali di gestione e prevenzione dell’overdose Vi sono molti altri ostacoli all’implementazione e ampliamento di efficaci risposte all’overdose( e fornitura del naloxone). Questi comprendono limiti di legge alla gestione e al trasporto del naloxone da parte di personale non medico; ritardi di risposta all’emergenza nelle situazioni di overdose; scarsità di naloxone nelle unità di emergenza. Queste tematiche vanno dipanate a livello nazionale e con carattere di urgenza. Vi è una necessità pressante di un’ opera di sensibilizzazione di alto livello a proposito della diffusione del naloxone al di là degli ambiti medici, ma anche nei servizi di riduzione del danno, nel lavoro di strada, nelle farmacie, nei ricoveri e ostelli per i senzatetto, i consumatori di sostanze e le loro famiglie. Un metodo semplificato di somministrazione del naloxone come le siringhe pre-riempite e lo spray intranasale possono aumentare la sicurezza e possono offrire opportunità per coloro che hanno meno familiarità con le droghe iniettive. Tuttavia questi metodi di somministrazione sono molto costosi e questo può di per sè costituire un ulteriore ostacolo per paesi con limitate risorse. Il Rapporto sulla Prevenzione dell’Overdose del EMCDDA ( 2012) è una risorsa preziosa e pone 39 l’accento sui fattori di rischio, sui fattori e risposte di protezione che possono essere ripartiti in tre livelli: individuale, di osservazione e di organizzazione. Rome e altri (2008) evidenziano un “ ciclo di gestione dell’overdose” che può essere utile per finalità formative e potrebbe fungere da guida per lo sviluppo di politiche e pratiche. 40 16 SOMMARIO DEI SINGOLI RUOLI E RESPONSABILITA’ • Stakeholder nazionali: La volontà di lavorare con persone a tutti i livelli e coinvolgere i pari- persone che fanno uso di droghe- nella pianificazione, implementazione e valutazione dei servizi è cruciale. L’opera di sensibilizzazione per far sì che ciò accada è altrettanto vitale. Danimarca e Scozia manifestano un approccio di questa natura. • Servizi/operatori delle tossicodipendenze : essi dovrebbero, a un livello minimo, tendere a accrescere la conoscenza riguardo alla gestione e prevenzione dell’overdose attraverso la formazione di interventi brevi e nel tenere un atteggiamento proattivo nella disseminazione dei materiali IEC, alcuni dei quali potrebbero essere realizzati da pari. Protocolli sulla gestione e prevenzione dell’overdose dovrebbero essere disponibili in tutti i servizi di terapia e di riduzione del danno, come nel modello della Catalogna. • Persone che usano/iniettano sostanze: Le comunità che sono più colpite hanno potenzialmente la maggiore conoscenza e possono favorire l’accesso a popolazioni più vulnerabili altrimenti difficili da raggiungere. Come tale, il coinvolgimento dei pari nella pianificazione, implementazione e valutazione deve essere attivamente ricercato come da modelli danesi e scozzesi. 41 17 BIBLIOGRAFIA Bargagli A M, Hickman M et al. (2006). ‘Drug-related mortality and its impact on adult mortality in eight European countries’, The European Journal of Public Health 16(2): 198–202. Best D, Man L-H et al. (2001). ‘Overdosing on opiates: Part 2 – Prevention’, Drug and Alcohol Findings (5): 4–18. Busch M, Grabenhofer-Eggerth A et al. (2013). 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