DOPAMINA
INDICAZIONI TERAPEUTICHE
Stati di shock di qualsiasi natura: shock cardiogeno-postinfartuale, shock chirurgico, shock ipovolemico o emorragico, shock tossi-infettivo,
shock anafilattico.
MECCANISMO D’AZIONE
La dopamina agisce come agonista su specifici recettori dopaminergici e sui recettori alfa e beta adrenergici. Diminuisce le resistenze periferiche
e provoca vasodilatazione mesenterica e renale. Aumenta il flusso sanguigno renale, la filtrazione glomerulare e il flusso urinario. A livello
cardiaco la dopamina dà un aumento dell’inotropismo. Si differenzia dalla noradrenalina per l’azione sul distretto renale e dall’isoproterenolo in
quanto non fa aumentare la frequenza cardiaca.
PRINCIPALI DATI DI FARMACOCINETICA
La risposta iniziale avviene in 5 minuti. La durata di una dose singola, 10 minuti.
Distribuzione: distribuzione immediata, 1,8 minuti. Volume di distribuzione 1,81-2,45 l/kg.
Metabolismo: il 75% del metabolismo avviene a livello epatico e tissutale, il 25% avviene a livello delle terminazioni adrenergiche terminali;
metaboliti: noradrenalina (attivo), acido omovanillico (inattivo).
Eliminazione: 80% renale; clearance totale: 115 ml/kg/min; emivita 2 minuti.
POSOLOGIA E MODALITÀ DI SOMMINISTRAZIONE
Posologia
Nei pazienti di vario peso corporeo il numero di gocce (con deflussori in cui 1ml = 20 gocce) della soluzione di dopamina (2 fiale da 200 mg in
500 ml oppure 1 fiala da 200 mg in 250 ml) da infondere quando si vogliono usare dosaggi da 5 a 15 µg/kg/min è il seguente:
Peso
(kg)
40
50
60
70
80
90
5 µg/kg/min
µg/min
200
250
300
350
400
450
n. gtt/min
5
6
7
9
10
11
10
µg/min
400
500
600
700
800
900
µg/kg/min
n. gtt/min
10
12
15
17
20
22
15 µg/kg/min
µg/min
600
750
900
1050
1200
1350
n. gtt/min
15
19
22
26
30
34
Preparazione della sospensione per l’infusione
 Si diluiscono 2 fiale da 200 mg in 500 ml di soluzione fisiologica clorosodica o glucosata o ringer lattato (oppure si diluisce una fiala da 200
mg in 250 ml). La soluzione così ottenuta conterrà 0,8 mg (800 µg) di dopamina per ml.
E. Battaglia, M. Vanzetta, S. Tolomeo, La terapia infusionale. Strumenti e metodi. © 2011 - The McGraw-Hill Companies
Per la NPT si sottolinea che: dopamina 3.2 mg/ml in destrosio al 5% in acqua per iniezione aggiunta alla
compatibile per 4 ore a 23°C.
NPT
somministrata al sito Y è
PRINCIPALI CONTROINDICAZIONI E AVVERTENZE
Controindicazioni
Non deve essere usato in pazienti con feocromocitoma e non può essere somministrato in presenza di tachiaritmie non trattate e di fibrillazione
ventricolare.
Avvertenze
 Somministrare solo dopo diluizione con un liquido perfusionale idoneo.
 Prima del trattamento con dopamina l’ipovolemia deve essere corretta con opportune quantità di sangue o di plasma secondo l’indicazione.
 Durante la terapia tenere sotto controllo: flusso urinario, gittata cardiaca, pressione sanguigna.
 La dopamina dovrà essere infusa nelle vene più grosse, qualora possibile, al fine di evitare stravasi nei tessuti adiacenti. Stravasi possono
provocare necrosi e piaghe. Sarà necessario pertanto che venga controllata in continuazione la regolarità dell’infusione.
 Pazienti con precedenti malattie occlusive vascolari (aterosclerosi, embolismo arterioso, morbo di Raynaud, lesioni da freddo, endoartrite
diabetica e morbo di Buerger) devono venire attentamente osservati per qualsiasi variazione di colore o temperatura della pelle alle estremità.
Se avviene qualche variazione in tal senso e si pensa possa essere il risultato di una compromissione della circolazione nelle estremità,
occorrerà valutare i benefici derivanti dal continuare l’infusione con dopamina e i rischi di possibile necrosi. Questa condizione può essere
invertita sia diminuendo che fermando la perfusione.
 Antidoto alla ischemia periferica per prevenire piaghe e necrosi sarà l’infiltrazione più rapida possibile delle aree interessate con 10 o 15 ml
di soluzione fisiologica contenente 5 o 10 mg di fentolamina.
Gravidanza: il prodotto va usato solo in caso di effettiva necessità sotto il diretto controllo del medico.
PRINCIPALI REAZIONI AVVERSE con particolare riferimento a quelle legate alla terapia infusionale
Cardiovascolari: dolore anginoso, tachicardia, palpitazioni, disturbo gangrenoso (può essere secondario a stravaso oppure causato da una grave
vasocostrizione); fattore di rischio: velocità di infusione >20 µg/kg/min. Endocrine: soppressione dei livelli di prolattina sierica. Oftalmiche:
midriasi. Psichiatriche: allucinazione, confusione.
INCOMPATIBILITÀ FARMACEUTICHE
Incompatibile con soluzioni alcaline, bicarbonato di sodio.
MODALITÀ DI CONSERVAZIONE
Usare subito dopo l’apertura del contenitore. La soluzione deve essere limpida e priva di particelle visibili. La soluzione non deve essere usata se
non è incolore. Diluita in soluzioni fisiologiche clorosodiche o glucosate o in Ringer Lattato resta stabile per 24 ore dopo la diluizione.
FONTI: Riassunto Caratteristiche del farmaco; DRUGDEX® System.
E. Battaglia, M. Vanzetta, S. Tolomeo, La terapia infusionale. Strumenti e metodi. © 2011 - The McGraw-Hill Companies