orm naie
n cerveno
Gioventù ribelle e s e 'e
di LORENZO
GUADAGNUCCI
71 '11 ;1
IL PRLFESS
Daniel J. Siegel,
che dev'essere un bel tipo, racconta che per un certo periodo, durante i week end, ha passato ore con il
figlio a gareggiare con i "longboard", che pare siano degli skateboard più lunghi dell'ordinario. I
due si lanciavano giù per le corsie
di un parcheggio multipiano, muniti di caschi e guanti per attutire i
colpi delle possibili cadute. Era un
modo per smorzare gli effetti potenzialmente negativi delle dopamine nel cervello del ragazzo, incanalando verso una pratica poco pericolosa la sua spontanea propensione al rischio.
IL PROFESSOR SIEGEL sostiene
che per capire gli adolescenti e accompagnarli in quella fase complicata della vita che va grosso modo
dai 12 ai 24 anni (sì, 24 anni), è ne-
DAI 12 Al 24 ANNI
1 nuovi studi su "La mente
adolescente"parlano
i continuo ri odell ento
cessano conoscere il loro cervello.
Quindi la dopamina, un neurotrasmettitore che ha un ruolo chiave
nella vita degli adolescenti, la "potatura" dei neuroni che comincia
con la fine dell'infanzia, la mielina, una guaina che velocizza la comunicazione fra neuroni, e altre
scoperte compiute grazie al progresso delle neuroscienze. Spiegazioni classiche di certi eccessi come le "tempeste ormonali", o la
credenza che l'adolescenza sia una
fase di immaturità con cui convivere in attesa che i ragazzi crescano,
o ancora l'idea che un giovane per
crescere debba raggiungere una
completa indipendenza dal mondo degli adulti, sono da chiudere
dentro un cassetto. E da dimenticare.
t:
c
nr
es° ' yze dî
LO STUD IO DEL C ERVELLO durante l'adolescenza spinge verso altre direzioni. Le neuroscienze fanno capire che in quella fase della
vita il cervello si rimodella e che
certi comportamenti hanno una
precisa origine cerebrale. È la dopamina, ad esempio, a favorire
condotte che sembrano impulsive.
Nel suo libro "La mente adolescente", pubblicato da Raffaello
Cortina, Siegel racconta la storia
di Katy, una studentessa che finì
nella studentessa che
fini ubriaca in ospedale
non agi con sventatezza:
anzi, aveva pro g ra mm ato
tutto , con iper- razionalità
in ospedale ubriaca dopo una festa
organizzata in casa della figlia della preside del college. Aveva bevuto tequila e vino in grande quantità e spinto verso l'alcol anche la figlia della preside, suscitando un
enorme scandalo. Ma non c'era stato nulla di impulsivo nella sua condotta. Aveva anzi programmato
tutto, spinta da iper-razionalità,
uno dei comportamenti indotti
dalla dopamina. In pratica Katy
era alla ricerca di gratificazione,
cioè di emozioni forti (sempre opera
della
dopamina).
Nell'iper-razionalità le situazioni
sono esaminate alla lettera, senza
considerare il contesto complessivo. Non c'è impulsività, semmai
manca l'intuizione, quella sensazione di pancia che in Katy avrebbe fatto da freno e favorito ciò che
è tipico dell'età adulta, cioè il "pensiero globale", ossia la capacità di
valutare ogni situazione nel suo insieme, dando il giusto peso ai pro
e ai contro.
a
n
m
roíras
P
I A negli adolescenti
fa sì che l'attenzione si concentri
sui "pro", mentre vengono sottovalutati i contro. E la stessa dinamica che rende molto creativi gli adolescenti, in fondo è anche la magia
di quell'età. Ma può essere pericolosa. I genitori o gli adulti in contatto coi ragazzi, non dovrebbero
arrabbiarsi di fronte ad azioni trop-
Sb ag lian o gli adulti che si
arrabbiano o che mettono
divieti : è m otto m eg lio
confrontarsi coni figli.
E spiri erti a fare sport
po temerarie o a condotte inopportune, né tentare di convincere con
argomenti razionali; meglio favorire lo sviluppo del "pensiero globale" e, a seconda dei casi, assecondare il desiderio del brivido con attività sportive, o "sfruttare" a buon
fine la tendenza a osare. Ad esempio, è provato che l'influenza della
dopamina rende i ragazzi vulnerabili alla dipendenza da alcol e altre
sostanze. Una ricerca dimostra
't re
Per capirei teen ag er
osse rviamo la dop ina
(che favorisce
l'i pulsività), la
"potatura " dei neuroni
che inizia dopo l'infanzia
e la m ielina, che velocizza
la com unicazione
fra i neuroni
che i tentativi di dissuaderli con i
divieti o spaventandoli con immagini di malattia e morte non funzionano. E assai più efficace confrontarsi con loro e insistere sul
fatto che sono le grandi multinazionali del tabacco a fare il lavaggio del cervello alle persone col fine di moltiplicare i profitti. Oltretutto presidenti e amministratori
delegati sono persone adulte. La rinuncia al fumo, allora, può diventare un'affermazione di sé.
E OSCI ZE ci dicono
LE
che durante l'adolescenza il cervello è una specie di cantiere aperto,
in continuo rimodellamento. Si
sviluppa ad esempio quella parte
della corteccia prefrontale che
svolge una funzione "calmante" rispetto alla spinta della dopamina.
C'è la delicata fase di "potatura"
dei neuroni e una serie di circuiti
cerebrali che si mettono in movimento. La buona notizia è che tutto ciò non avviene per pura determinazione genetica, ma è influenzato dall'esperienza, quindi da ciò
che si fa, dal confronto con altre
persone e così via. Perciò è importante conoscere la mente adolescente e non cadere in equivoci di
fronte a certi comportamenti, che
siano il tedio prolungato o la disponibilità a prendersi rischi eccessivi. L'origine di tali condotte è
all'interno della mente e la mente,
in quella fase della vita più che in
ogni altra, non è impermeabile
all'esterno. Perciò l'integrazione
generazionale, quindi il confronto, la discussione, lo scambio, diventano fattori decisivi per lo sviluppo del cervello e della personalità.
COME ICE il professor Siegel, la
mente adolescente, con la sua proiezione creativa verso il nuovo, è
una grande risorsa sociale: «Abbiamo la necessità - scrive - di un modo di pensare capace di superare le
strategie abituali per inventare stili di vita sostenibili su questo nostro prezioso pianeta».
Adolescenti
spericolati e
ragazzine
scatenate:a
sinistra
Ashtey enson,
vanessa
Hudens, selena
Gomez
e Rachet Korine
i una scena del
film di Harmony
Korine "spring
reakers - Una
vacanza da
sbatto"