La Fiat siamo noi, ogni successo ottenuto da Marchionne è merito degli operai, degli impiegati e degli ingegneri che lavorano dietro alle quinte. Anche Obama, in America, ha compreso l’alto valore aggiunto della nostra progettualità e vuole portarsi a casa un pezzo della genialità tipica italiana. Ebbene, la Uilm rivendica che il merito di questo successo è dei lavoratori. Allora chiediamo che la Fiat condivida questo successo innanzitutto rassicurando sul futuro occupazionale in Italia. Di Fiat oggi abbiamo la mente, ovvero i progetti, abbiamo il cuore, ovvero le radici, vogliamo anche le braccia, per favore! Come segretaria di Mirafiori ho un pensiero insistente: salvare il lavoro in Italia partendo dal Piemonte e Mirafiori. Gli incentivi statali hanno dato una boccata di aria fresca ma attenzione, a tirare sono soprattutto i modelli con innovazioni dal fronte delle tecnologie, metano e Gpl. Pomigliano, per citare un esempio, è ferma, perché i modelli Alfa prodotti non sono convertibili. Allora è chiaro il passaggio: per sopravvivere occorrono investimenti in tecnologia e innovazione. Assemblare solo non basta, non siamo la Polonia. Come segretaria voglio che Fiat torni ad investire e ad innovare in Piemonte invece di pensare a farlo solo all’estero. Su questo pesa il silenzio del Governo che avrebbe dovuto essere molto più incisivo convocando l’azienda. Lo Stato lo fece al tempo d’oro, con l’avvocato Agnelli. Forse non può farlo adesso? Io penso che possa. La Fiat siamo noi, la difenderemo! Flavia Aiello, segretaria provinciale Uilm COSTRUZIONI SPERIMENTALI COLLEGIO OPERAI Zavatti Dennis Veneziano Michele Fierro Gianni Calabrese Grazia Faenzi Sergio COLLEGIO IMPIEGATI Fierro Antonio CARROZZERIA COLLEGIO IMPIEGATI Della Malva Matteo FPT MECCANICHE COLLEGIO OPERAI Pilolla Guglielmo La Motta Francesco (Paolo) Minutello Luigi Ardito Davide Limardo Giuseppe Lagrasta Salvatore Conti Antonino Cordone Mariangela Faldella Guido Guerriero Lucrezia Liberato Felice Lo Russo Carmela Pitton Maurizio Rizzo Concettina (Tina) Testa Antonio FIAT PRESSE COLLEGIO OPERAI De Grazia Luigi Del Volgo Claudio Bebber Miriam Marroccu Andrea Puglisi Claudio COLLEGIO IMPIEGATI Caddeo Claudio CARROZZERIA MONTAGGIO Bozza Armando Braccino Giuseppe Capobianco Giuseppe Colangelo Mauro Gianguzzo Giovanni Guarna Domenico Lamantia Antonino Rosano Aniello Vento Roberto Barbieri Antonina Bellini Salvatore Cammarata Crocifissa Guastamacchia Mariangela Lanzalonga Francesco Marrese Carlo Montingelli Vito Pepe Andrea Pippa Maria Lucia Ridente Antonio Sofia Addolorata COLLEGIO IMPIEGATI Varraso Vincenzo SIRIO COLLEGIO 1 Ientile Cosimo Dighei Annalisa Impieri Antonio Bertello Sterfano Lo Campo Aldo Rovetto Roberto Iacopetta Andrea SIRIO COLLEGIO 2 Cozzitorto Mario Bravin Marta Cassetta Gino Cavallari Roberto Colleoni Ezio Carrescia Santo Vellano Antonello CARROZZERIA LASTRATRATURA Berretta Marco Bernardo Carmine Costa Carlo Milana Pietro Bersanetti Antonio La Tona Vito Lombardo Umberto Padovano Fortunato CARROZZERIA VERNICIATURA Palumbo Antonietta (Antonella) Fotia Giuseppe Fusco Mario Iungo Biagio Leandro Eugenio Rigon Giovanni Boccolo Marinella Carrozzo Giovanni Debilio Giuseppe Merotta Savino Paradiso Teresa Trombini Tiziana Virdò Antonino Perché votare la Uilm? Noi della Uilm siamo autonomi dagli imprenditori, dal governo, dai partiti. Noi della Uilm vogliamo il lavoro fatto in Italia, a Mirafiori, per dare certezza ai giovani. Noi della Uilm mettiamo al primo posto la sicurezza del lavoro Noi della Uilm sappiamo guardare al futuro. Dopo il multijet, il metano e il gpl chiederemo un impegno produttivo per ibrido e motore elettrico con investimenti sul Piemonte 10 MILA LAVORATORI AL CORTEO DI TORINO Al corteo nazionale del 20 maggio 09 hanno partecipato ben 10 mila lavoratori, 3 mila dal sud. “Marchionne: tu vuò fa l’ammericano, mmericano… ma sei nato in Italia…” Questo sfottò dei delegati Uilm ha avuto ampio eco sulle agenzie di stampa. Niente di più involontario. Ma se questo piccolo cartello ha colpito tanto l’attenzione ci sarà pur un motivo no? E difatti c’è. Oramai sui giornali si parla solo di Marchionne ed Obama. Mai che si senta parlare di Marchionne e Berlusconi. Perché? E’ perché il Governo italiano su questo fronte probabilmente è addormentato. Governo? Svegliaaaaaaaa!!! Il retroscena amaro della manifestazione Fiat La manifestazione nazionale ha avuto un retroscena amaro ma che non potrà oscurare il risultato ottenuto: veder riuniti sotto al Lingotto 10 mila lavoratori provenienti da tutta Italia. Ben 3 mila arrivati con treni dal sud. Tutti avevano lo stesso obiettivo: difendere l’occupazione nel nostro paese e chiedere a Fiat di dichiararsi sui futuri piani industriali. Purtroppo verso metà del dibattito, mentre parlava il referente nazionale della Fim, i Cobas di Pomigliano hanno innescato alcuni tafferugli. La cosa ha avuto molto eco. Gianni Rinaldini della Fiom è caduto dal Palco. Il nostro segretario regionale Maurizio Peverati è stato colpito da una cinghia. Altri lavoratori hanno ricevuto colpi. Peverati al termine ha dichiarato: “Una manifestazione del genere rovinata da persone che nulla hanno a che fare con la classe operaia. Questo e’ frutto di chi per anni ha strumentalizzato i conflitti soffiando sul fuoco pensando di risolvere in questa maniera i problemi dei lavoratori .Chi pensa che queste siano le soluzioni per far si che questo paese, in qualche maniera, possa risolvere le relazioni sindacali, o se si pensa che questa sia la soluzione capace di farci uscire dalla crisi ha totalmente sbagliato. La Uilm non si farà intimorire da avvenimenti del genere”. Questo pensiero accomuna tutti noi della Uil che non ci riconosciamo nella linea della tensione a tutti i costi né della violenza. Perché tutto questo non c’entra con la difesa del lavoro! Primi alle elezioni Fiat Cassino Votanti 3828 pari al 95,8 %. 1° Uilm voti 1476 pari al 38,5 %. 2° Fismic voti 864 pari al 22,6 %. 3° Fim voti 664 pari al 17,3 %. 4° Fiom voti 546 pari al 14,3 %. 5° Ugl voti 126 pari al 3,3 %. 6° Sdl (ex Cobas) voti 96 pari al 2,5 %. Nulle 32 (0,8 % ). Bianche 24 (0,6 % ). GLI SVEDESI CHIUDONO LA DORMER DI GIVOLETTO E’ stato un primo maggio molto amaro per i lavoratori della dormer di Givoletto. Il giorno prima, in un incontro con i sindacati l'azienda aveva comunicato l'intenzione di chiudere: "Ce lo hanno comunicato così... il giorno che precede il primo maggio, con freddezza. Il gruppo che è svedese ha dichiarato semplicemente di voler ridurre i costi. E' inammissibile che si decida di giocare sulla pelle dei lavoratori senza provare a trovare soluzioni" ha dichiarato il funzionario Luigi Paone. Nei giorni successivi, il 6 maggio, i lavoratori avevano marciato sul comune per chiedere aiuto alle Istituzioni. Purtroppo niente da fare. In un incontro avvenuto a Milano il 20 maggio, in cui una delegazione di lavoratori si è recata presso la sede della Sandwik di Milano ovvero presso la holding che controlla la Dormer, la conferma della chiusura. Purtroppo l’azienda non è tornata indietro sui suoi passi e purtroppo ha anche comunicato la chiusura della ditta “Walter” di Como sempre del gruppo Sandwik, 70 anni di storia industriale lombarda. In tutto rischiano il posto di lavoro 84 persone alla Dormer e 55 alla Walter. Di sicuro questo allargarsi della crisi a tutto l’asse italiano del gruppo svedese non è un segnale che ci rassicura. 10 VITTIME SALVANO JOHNSON CONTROL AUTOMOTIVE Momenti di tensione alla Johnson Control Automotive di Grugliasco ad inizio maggio. L’azienda, multinazionale americana, è leader nella progettazione e sviluppo di sedili, ad esempio di quelli della Mito, per la Fiat, ha comunicato l’inizio di un periodo di cassa integrazione di 13 settimane. IL perché della tensione? lo spiega il funzionario Michele Carbonio:“Su 125 lavoratori hanno deciso che solo 35 saranno interessati alla cassa e, cosa ancora peggiore, hanno dichiarato davanti a tutti che solo 10-12 faranno tutte le 13 settimane. Ciò significa una rotazione di appena il 10% il che, visto che le professionalità invece lo permetterebbero, è inaccettabile. In azienda il clima si sta scaldando perché si tratta di una decisione a mio avviso errata. Faremo di tutto per far cambiare idea all’azienda”. INACETTABILI RITARDI SULL’EROGAZIONE DELLA CIG Da mesi la Uilm Piemonte, con il segretario generale Maurizio Peverati, denuncia alle Istituzioni e agli istituti preposti ritardi gravi per il pagamento della casse integrazioni che mettono a dura prova le nostre famiglie sempre più indebitate. “Abbiamo chiesto a più voci, che gli istituti bancari mettano a disposizione gli anticipi per venire incontro al dramma che vivono questi lavoratori - dice Peverati - Nonostante siano cifre garantite le banche continuano a stare in strategico silenzio. Le Istituzioni oltre a stare, anche loro, in strategico silenzio, non si stanno adoperando nel promuovere accordi che concretizzino ciò che è possibile, come fatto in altre città. La Uilm, se persisterà questa situazione, a tempi brevi si vedrà costretta ad una grande mobilitazione contro chi continua a tergiversare e sottovalutare questo dramma. VISITA IL SITO UILM: www.uilm-piemonte.it Nel sito troverai articoli fotografie Interviste link utili