Progetto “Arvore da Vida” Betim, Regione Metropolitana di Belo Horizonte Stato di Minas Gerais, Brasile Lo scopo della consulenza offerta da Altis (Alta Scuola Impresa e Società – Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano) è la creazione di un documento che individui i fattori critici di successo del progetto “Arvore da Vida”, in modo tale da mostrare l’efficacia e la validità dell’intervento congiunto derivante dal sistema di partnership pubblico-privata messo in atto, e delineare così un modello per la replicabilità dell’intervento in altri contesti, utilizzabile sia da AVSI che da Fiat all’interno della sua pubblicazione per celebrare i 35 anni di attività in Brasile, volta a mettere in risalto l’eccellenza e la particolarità di questo progetto. Oggetto e contesto locale Nel 1976 Fiat ha inaugurato il suo stabilimento in Brasile presso la città di Betim, nell’area metropolitana di Belo Horizonte. La presenza di un polo produttivo così rilevante all’interno di un contesto territoriale molto povero ha portato in pochi anni alla nascita di una vera e propria baraccopoli nelle vicinanze, Jardim Terezopolis, che diviene ben presto la più grande “sacca” di povertà presente nel Municipio di Betim. Gli abitanti della comunità vivono in situazioni di esclusione sociale e di esposizione a gravi rischi personali e sociali, che colpiscono soprattutto la popolazione infantile e giovanile: si evidenziano gravi situazioni di povertà materiale, disgregazione familiare, analfabetismo e abbandono scolastico, disoccupazione e mancanza di prospettive lavorative, aumento della violenza e del narcotraffico. Origine del progetto e del partenariato Il progetto “Partnership pubblico-privato per la riduzione della povertà nelle comunità dell’insediamento a basso reddito Terezopolis”, anche chiamato “Arvore da Vida” (l’albero della vita), nasce nel 2004 grazie all’intervento e al coinvolgimento di tre attori: AVSI, CDM e FIAT Automobili. Come si evidenzia dalla descrizione del contesto della suddetta area, si rende necessario un intervento congiunto per contribuire a ridurre la condizione di povertà degli abitanti l’area circostante allo stabilimento Fiat. La collaborazione con Fiat è stata da subito orientata nella direzione di qualcosa che andasse oltre la semplice filantropia, costituendosi sempre più come un vero e proprio programma di responsabilità sociale di impresa. Il ruolo e il coinvolgimento di Fiat e di altre minori imprese riguardanti il settore privato è stato quindi progressivo e crescente, passando da semplice finanziatore, in una primissima fase, a attore protagonista e cooperante per lo sviluppo dell’insediamento Terezepolis. Il progetto si avvale anche dell’intervento dell’amministrazione pubblica e di altri attori sociali già operanti sul territorio nei settori dell’urbanizzazione, educazione, salute, in una logica di collaborazione e integrazione di forze e competenze. La logica di intervento si sviluppa lungo tre direttrici principali: 1. attività socio-educative destinate agli adolescenti (scolarizzazione, laboratori ricreativi, sport di squadra, danza, canto…); 2. attività formative, per la generazione di reddito e l’inserimento lavorativo (corsi di formazione professionale, stage, nascita di cooperative…); 3. attività per sostenere e rafforzare il coinvolgimento degli attori locali (corsi di aggiornamento per gestori e educatori, forniture di spazi e attrezzature…).