Non un libro sugli operai, ma un libro degli operai Non un libro sugli operai, ma un libro degli operai. Non la testimonianza di una lotta ormai conclusa, ma la cronaca viva, vera, talvolta cruda, di una battaglia ancora in corso. Domani, mentre il manager con il maglioncino sarà impegnato nel lancio della sua Newco - termine ultimo del ricatto iniziato con il referendum - a Pomigliano i lavoratori faranno sentire la propria voce. Dal 22 giugno dello scorso anno, giorno in cui un 36% di no ha mandato in fumo i sogni plebiscitari di Marchionne, sul destino di quella fabbrica e della Fiat in generale hanno parlato e scritto tutti. Economisti, politici, giornalisti, dirigenti sindacali, filosofi, uomini di spettacolo hanno disquisito su Pomigliano, il suo presente e il suo destino. Nessuno di loro però, in una fabbrica si è mai sporcato le mani. In Pomigliano non si piega. Storia di una lotta operaia raccontata dai lavoratori a parlare sono i protagonisti di quella battaglia che, come ha ribadito più volte il segretario nazionale della Fiom Maurizio Landini, ha segnato un punto di svolta nel conflitto operaio in Italia. Senza quel voto, non ci sarebbe stata la grande manifestazione del 16 ottobre 2010, che dopo anni ha posto il conflitto operaio come pietra angolare della costruzione dell'opposizione. Senza quel voto, non ci sarebbe stato il 46% di no al referendum sull'accordo di Mirafiori. Senza quel voto, forse, non sarebbe mai partita la campagna per lo sciopero generale. La vita in fabbrica, i reparti confino, la realtà quotidiana della catena, il significato del ricatto imposto dalla Fiat, la costruzione - paziente, quotidiana - della battaglia che ha aperto la diga del conflitto operaio in Italia: a prendere la parola sono i lavoratori della Fiat di Pomigliano d'Arco e dell'indotto, che in questi anni, attraverso il circolo del Prc Fiat Auto-Avio, hanno costruito un sistematico intervento politico in fabbrica e nella Fiom-Cgil. Lavoratori che oggi non temono di porsi all'altezza della sfida lanciata dal management Fiat. Anzi. Agli attacchi feroci di Marchionne, promettono di rispondere colpo su colpo, già da domani, lunedì 7 marzo. Alessia Candito 06/03/2011