DALLA GUERRA FREDDA AGLI ANNI OTTANTA Alla fine delle seconda guerra mondiale l’economia era in rovina e si pativa la fame. In questo periodo si imposero gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica:le due superpotenze. Roosevelt propose di far nascere un’organizzazione mondiale in grado di risolvere i problemi internazionali. Così il 24 giugno 1945 nacque l’ONU. A disegnare i nuovi confini del mondo furono gli eserciti. La Germania venne divisa in due parti: A ovest nacque la Repubblica Federale Tedesca uno stato democratico alleato delle potenze occidentali; A est nacque la Repubblica Democratica Tedesca, uno stato comunista alleato dei Sovietici. Anche Berlino venne divisa in sue parti: Berlino est dei Sovietici Berlino ovest degli Americani, Inglesi e Francesi. L’Austria venne divisa in quattro zone, occupate dai Sovietici, dagli Inglesi, dai Francesi e dagli Americani, l’Unione Sovietica recuperò alcuni territori e ottenne altri compensa dalla Finlandia, dalla Cecoslovacchia e dalla Romania, l’Italia perse tutte le sue colonie, Briga, Tenda le dovette cedere alla Francia, mentre la Dalmazia e l’Istria alla Iugoslavia. Il Giappone restò sotto l’occupazione militare americana fino al 1951. Nella zone occupate dall’Armata Rossa nacquero gli Stati Satelliti cioè stati politicamente dipendenti dall’Unione Sovietica, perché Stalin voleva essere circondato da Paesi amici per paura di essere attaccato. Stalin chiese anche il pagamento a quelle nazioni contro le quali aveva combattuto. Le due superpotenze erano molto diverse fra loro: gli Stati Uniti erano un paese democratico e avevano un’economia di mercato, mentre l’Unione Sovietica era un paese comunista con un’economia collettivista. Dopo la morte di Roosevelt, il nuovo presidente, Harry Truman, sosteneva che gli Stati Uniti dovessero fermare il comunismo. Organizzò un grande programma di aiuti economici ai Paesi europei: il Piano Marshall e aiuto così anche i partiti anticomunisti. Questo piano rafforzò i legami del mondo occidentale con gli Stati Uniti. Infatti nel 1949 Stati Uniti, Francia, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Canada, Norvegia, Danimarca, Islanda, Portogallo e Italia firmarono il Patto Atlantico, mentre i Paesi comunisti firmarono il patto di Varsavia. Ora il mondo era diviso in due blocchi ben distinti: il blocco occidentale guidato dagli Stati Uniti; il blocco comunista guidato dai Sovietici. Scoppiò un nuovo tipo di guerra: la guerra fredda, caratterizzata dall’equilibrio del terrore: nessuno voleva attaccare l’altra per paura che scoppiasse una nuova guerra mondiale che poteva diventare una guerra atomica perché nel 1949 anche l’Unione Sovietica costruì la bomba atomica. Nel 1948 i Sovietici bloccarono ogni via d’accesso a Berlino che si trovava nella parte occidentale del paese, così gli Americani rifornirono Berlino con aerei. I Sovietici non si opposero ma la tensione si fece ancora più alta. Ma la crisi più grave riguardò Cuba, quando Fidel Castro concesse ai Sovietici di installare sull’isola dei missili che potevano colpire gli Stati Uniti. Nell’ottobre 1962 Kennedy, appena informato dai servizi segreti americani della presenza di questi missili, dispose un blocco navale attorno a Cuba e impose ai Sovietici di ritirare i missili. I sovietici cedettero e i missili furono smantellati. La guerra fredda si protrasse dalla fine della seconda guerra mondiale, fino al collasso dell'Unione Sovietica, nei primi anni novanta. Solo in alcune occasioni la tensione tra i due schieramenti prese la forma di conflitti armati, come la guerra di Corea, le guerre in Africa, la Guerra del Vietnam, l'invasione sovietica dell'Afghanistan e gli scontri in centro America. Il punto caldo del conflitto in ambito europeo fu la Germania, ed in particolare Berlino. Uno dei simboli più vividi della guerra fredda fu proprio il Muro di Berlino, che separava Berlino Ovest (controllata dalla Germania Ovest, assieme agli alleati di Francia, Regno Unito e Stati Uniti) dalla Germania Est, che la circondava completamente. Proprio la caduta del Muro di Berlino (1989) e la dissoluzione dell’impero sovietico (1991) mettono fine alla guerra fredda e danno inizio al fenomeno della “globalizzazione” che fa sperare in un nuovo e lungo periodo di pace. Ma ciò non si è verificato: infatti tra gli anni ottanta e gli anni novanta del Novecento si sono combattute molte guerre, tra cui la Guerra del Golfo (1990) contro l’Iraq di Saddam Hussein. L’inizio del nuovo millennio è stato sconvolto da un evento drammatico: l’attacco aereo dell’11 settembre 2001 contro i simboli del potere economico e politico degli USA ad opera dell’organizzazione terroristica Al Quaeda, guidata da Osama Bin Laden e legata ai gruppi fondamentalisti islamici. La guerra contro il terrorismo mondiale ha generato la guerra contro il regime di Saddam Hussein in Iraq e la guerra contro il regime talebano dell’Afghanistan, tuttora in corso.