Informazioni per il PAZIENTE
Angiocardioscintigrafia all’equilibrio
(MUGA) cod. 92.05.4
Che cos è l’Angiocardioscintigrafia all’equilibrio?
E’ una indagine diagnostica che serve per studiare la funzione
cardiaca in condizioni di riposo.
Fornisce informazioni su come si contrae il cuore e parametri
qualitativi e quantitativi importanti come la “frazione di eiezione”
globale e segmentarla del ventricolo sinistro e del ventricolo destro.
Queste informazioni si ottengono misurando le variazioni della
radioattività ematica presente nei ventricoli durante il ciclo cardiaco,
attraverso un rilevatore esterno denominato “gamma camera.
Per effettuare l’esame si somministra inizialmente una sostanza non
radioattiva (agente stannoso), che si lega ai globuli rossi. Il
Tecnezio-99m
(sostanza
radioattiva),
che
successivamente, si lega all’agente stannoso
viene
iniettato
consentendo di
visualizzare il sangue presente nel cuore. Per poter misurare il
volume di sangue contenuto nel cuore durante il ciclo cardiaco è
necessario sincronizzare la gamma camera con i segnali provenienti
da un elettrocardiografo.
Il presupposto fondamentale dell’esame è che la durata del ciclo
cardiaco sia il più possibile regolare; per questo motivo non è
possibile effettuare l’esame se sono presenti alterazioni del ritmo
cardiaco rilevanti.
Il Medico Nucleare valuta preventivamente, a tutela del Paziente, la
congruità e l’appropriatezza della richiesta, in relazione ai dati clinici
e al quesito diagnostico proposto (art. 111 D.L.vo 230/95)
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In cosa consiste l’esame ?
Come prima cosa Le sarà iniettato per via endovenosa l’agente
stannoso. Dopo circa 15-20 minuti, Le sarà iniettato sempre per via
endovenosa
il
99mTc
(Tecnezio);
successivamente
sarà
accompagnato nella sala diagnostica, dove Le verranno posizionati
gli elettrodi per la
registrazione dell’elettrocardiogramma e verrà
adagiato su un lettino dove verrà effettuato l’esame.
L’esame è di semplice esecuzione, non è invasivo né doloroso,
richiede solo di stare fermi il più possibile durante la sua
effettuazione, ed ha una durata media di circa 20 minuti.
Al
termine
dell’esame
potrà
lasciare
preventivamente autorizzato dal
riprendere
tutte
le
Sue
comuni
il
Servizio
personale sanitario
occupazioni
salvo
solo
se
e potrà
diversa
prescrizione.
Principio
Le variazioni di volume e forma delle cavità cardiache sono misurate
con traccianti vascolari. Ciò consente di valutare la contrattilità
miocardica globale e regionale
Preparazione del paziente
Al paziente non è richiesta alcuna preparazione
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Indicazioni tecniche
Il tempo necessario per l'indagine é di circa 30-60 minuti
Controindicazioni
Aritmia con variazioni R-R > 20 %.
Tracciante
Tc-99m(GR)
Parametri ottenibili
Portata cardiaca
Volumi ventricolari ds e sin
Frazione di eiezione ds e sin
Cinetica
Velocità massima di eiezione
Velocità massima di riempimento
Analisi di fase e di ampiezza
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Indicazioni cliniche ed informazioni diagnostiche
Valutazione funzione ventricolare sinistra pre-trattamento con
chemioterapici potenzialmente cardiotossici.
Studio
della
contrattilità
miocardica
per
la
valutazione
……..funzionale, la prognosi ed il follow-up delle cardiopatie in
……..genere.
Cardiopatie congenite: diagnosi e valutazione quantitativa
……..dello shunt sinistro-destro
INOLTRE…
Durante la permanenza nel nostro Servizio le verrà indicato dove
attendere l’esecuzione dell’esame e dove utilizzare i servizi igienici:
dal momento che i traccianti radioattivi vengono rapidamente
eliminati
dal
corpo
questa
semplice
precauzione
limiterà
l’esposizione di radiazioni alle altre persone.
Una volta terminato l’esame il rischio da radiazioni per i familiari del
paziente si può quindi considerare trascurabile dato la quasi totalità
dei radiofarmaci utilizzati esaurisce rapidamente la radioattività
(alcune ore) e il loro impiego è sporadico.
Le dosi assorbite a diversa distanza dal paziente, immediatamente
dopo la somministrazione e dopo 2 ore sono rassicuranti anche per
le indagini che comportano attività piuttosto elevate come la
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scintigrafia ossea e l’angiocardioscintigrafia (a 30 cm: 0.01 mSv/ora
immediatamente; da 0.005 a 0.007 mSv/ora dopo 2 ore).
Ciò nondimeno è consigliabile di evitare lo stretto e prolungato
contatto nelle prime ore soprattutto nei confronti dei bambini e delle
donne gravide.
Il più importante fattore di riduzione della dose è la distanza, in
quanto le radiazioni ionizzanti cedono e perdono energia nella
materia e l'intensità di dose si riduce di un fattore proporzionale al
quadrato della distanza dalla sorgente, che in questo caso è il
paziente
Rischi per il personale professionalmente esposto
Il Personale della “Medicina Nucleare” è tenuto a limitare il proprio
rischio di esposizione alle attività strettamente connesse con la
manipolazione dei radiofarmaci, l'esecuzione tecnica dell'esame e
l'assistenza medica e infermieristica al bisogno. Deve limitare al
massimo l'esposizione superflua derivante da un prolungato e
ravvicinato contatto con i pazienti a cui è già stata somministrata la
dose .
I pazienti sono quindi invitati cortesemente a chiedere tutte le
chiarificazioni possibili , prima della somministrazione del
radiofarmaco o in occasione della prenotazione e del ritiro del
referto.
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ACCREDITED FOR ORGANIZATION BY
JOINT COMMISSION INTERNATIONAL
Edito dall’Ufficio Comunicazione su testo fornito dalla Struttura
Complessa Medicina Nucleare in aderenza agli standard di
Accreditamento Joint Commission International
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e-mail: [email protected]
Coordinatore Tecnico: Barbara Pelos
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