“DALLE INDICAZIONI NAZIONALI AL CURRICOLO” LA PROGETTAZIONE CURRICOLARE Il nostro Istituto comprensivo accoglie i bambini e i ragazzi dai 3 ai 14 anni e, per la sua stessa natura, crede nell’importanza della continuità curricolare, che garantisce agli alunni un processo formativo armonico e progressivo, che li accoglie e li guida dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di primo grado. Per questo motivo i docenti dell’Istituto Comprensivo di Borgo Tossignano hanno elaborato il Curricolo verticale d’Istituto, strumento guida e riferimento nell’attività quotidiana di insegnamento-apprendimento. Dal POF dell’IC di Borgo Tossignano – A.S. 2012/2013: “L’Istituto Comprensivo, accoglie i bambini, le bambine, i ragazzi e le ragazze dai 3 ai 14 anni, e tiene innanzi tutto conto della necessità di trasformare il rapporto tra insegnamento e apprendimento in modo che, cogliendo e valorizzando le vocazioni, le abilità, le potenzialità e le difficoltà di ogni bambino, in un contesto in cui sia il bambino il protagonista, lo si aiuti ad individuare il proprio interesse e a sostenerlo mentre lo sviluppa, imparando, quindi, a sfruttare tutte le capacità utili per il raggiungimento del successo formativo. La selezione delle conoscenze si compie in rapporto alle competenze, quindi si è ritenuto importante, nella costruzione del curricolo, individuare e definire, in termini di osservabilità e valutazione, le competenze conclusive (“in uscita”), specifiche e trasversali, all’interno dei segmenti scolastici, configurando un percorso progressivo di competenze intermedie. I Docenti della Scuola dell’Infanzia, della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di Primo grado, coinvolti nell’azione educativa, partendo dalle Indicazioni Nazionali (Settembre 2012), hanno individuato una serie di conoscenze e abilità che verranno trasformate dall’allievo in competenze personali.” Si è creato così già in passato un Curricolo verticale condiviso d’Istituto, nel quale il lavoro si delinea seguendo principi-cardine, attorno ai quali far ruotare i campi d’esperienza, le varie aree disciplinari e le discipline. Al termine della Scuola dell’Infanzia, della scuola Primaria e della Scuola Sec. di primo grado, per i campi di esperienza e per le discipline vengono individuati traguardi per lo sviluppo delle competenze. Tali traguardi rappresentano i punti di riferimento più significativi che gli studenti devono conseguire al termine dei diversi livelli di scolarità. Il Piano dell’Offerta Formativa, elaborato ogni anno dal Collegio dei docenti, presenta per ogni ordine di scuola le FINALITÀ EDUCATIVE, gli OBIETTIVI FORMATIVI, i CAMPI DI ESPERIENZA e le DISCIPLINE, previste dal CURRICOLO D’ISTITUTO, al quale fa riferimento la progettazione educativo-didattica di tutti i docenti dell’Istituto. Nell’A.S. 2012/2013, in seguito all’emanazione delle Nuove Indicazioni nazionali per il Curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione - documento di indirizzo per tutto il territorio nazionale, che fornisce alla scuola dell’infanzia, alla scuola primaria e alla scuola secondaria di primo grado gli obiettivi e i traguardi che ogni studente deve raggiungere al termine del percorso scolastico, in termini di competenze e conoscenze, e il cui testo finale, frutto della revisione di un gruppo di esperti e di un percorso di consultazione e confronto con le scuole, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 5/2/2013 - i docenti della Scuola primaria e della Scuola secondaria di I grado, hanno elaborato collegialmente una condivisa stesura dei singoli curricoli disciplinari, trasformando i traguardi di sviluppo delle competenze, fissati a livello ministeriale per la fine del primo ciclo di istruzione, in obiettivi raggiungibili e contenuti adeguati ai bambini/e e ai ragazzi/e dell’Istituto, ed articolandoli anno per anno nelle singole discipline. Il Curricolo d’Istituto a suo tempo elaborato, infatti, prevede le competenze in uscita, per ogni ordine di scuola, ma non quelle relative a ogni singola classe. Pertanto, nell’ottica di una continuità orizzontale, al fine di uniformare maggiormente la proposta educativa delle scuole del nostro Istituto, pur nella differenziazione territoriale, si è avvertita l’esigenza di elaborare, attraverso incontri per classi parallele (scuola primaria) o per discipline (scuola secondaria), programmazioni annuali per classi e discipline, che armonizzando le indicazioni e i percorsi suggeriti dalle Nuove Indicazioni ministeriali (2012), con le esperienze positive e le “buone pratiche” consolidate nel corso degli anni, fossero la base di partenza per ogni singolo docente dell’Istituto nell’elaborazione del proprio percorso di lavoro annuale. Sulla base dei traguardi fissati a livello nazionale dalle Nuove Indicazioni per il curricolo della scuola di base, sono stati progettati percorsi per la promozione, la rilevazione e la valutazione delle competenze, ed elaborati per ogni disciplina e per ogni classe, sia per la scuola primaria (CURRICOLO PRIMARIA), che per la scuola secondaria di primo grado (CURRICOLO SECONDARIA), CURRICOLI DISCIPLINARI, esplicitati in CONOSCENZE e ABILITÀ, TRAGUARDI MINIMI e COMPETENZE IN USCITA. Le Nuove Indicazioni per il curricolo del 2012, così come pure le precedenti del 2007, prevedono infatti ”traguardi per lo sviluppo delle competenze” da raggiungere al termine di ogni segmento scolastico (scuola dell’infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di primo grado) e indicano, accanto ad essi, un insieme di obiettivi di apprendimento, ossia conoscenze e abilità ritenute indispensabili per il raggiungimento dei traguardi suddetti. Dal momento che, nel delineare il profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione, le Nuove Indicazioni richiamano esplicitamente le otto competenze-chiave per l’apprendimento permanente, definite dal Parlamento Europeo con Raccomandazione del 18/12/2006, e visto che già il Curricolo verticale di Istituto le ha assimilate e prese in considerazione nell’elaborazione delle competenze in uscita, nella stesura dei curricoli disciplinari sono stati seguiti i concetti lessicali e concettuali contenuti nel Quadro Europeo delle Qualifiche e dei Titoli, che contiene le seguenti definizioni (Raccomandazione del 7/09/2006): CONOSCENZE: indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche. ABILITÀ: indicano le capacità di applicare conoscenze per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (abilità manuali, uso di metodi, materiali, strumenti). COMPETENZE: indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia (Quadro Europeo delle Qualifiche). Nell’individuazione delle competenze in uscita a conclusione di ogni classe, il termine “competenza” è stato considerato anche secondo la definizione elaborata dall’OCSE PISA, secondo la quale la COMPETENZA è “ciò che sanno fare gli studenti nella vita quotidiana con quanto hanno imparato a scuola” , e secondo l’accezione sostenuta da Pellerey che definisce la COMPETENZA come “la capacità di mettere in moto e di coordinare risorse interne (conoscenze, abilità, disposizioni, motivazioni, interessi) ed esterne disponibili, per affrontare positivamente compiti o situazioni problematiche.” Nella nostra azione di progettazione e di attuazione didattica, tendere ai traguardi prescritti per lo sviluppo di competenze, significa dunque concretamente: Stimolare i ragazzi a cercare connessioni fra ciò che imparano a scuola e ciò che vivono quotidianamente; Offrire loro l’opportunità di confrontarsi con situazioni sfidanti o problemi reali, in cui possono esercitare RESPONSABILITÀ e AUTONOMIA, procedendo gradualmente senza la guida di un adulto e regolando il proprio comportamento sulla situazione da affrontare; Tenere presenti e stimolare l’acquisizione di tutte e tre le componenti essenziali che, secondo la definizione di Pellerey, costituiscono il comportamento competente: conoscenza dei contenuti, che sono alla base della competenza da sollecitare; abilità, intesa come capacità di applicare operativamente le conoscenze suddette; motivazione, cioè la percezione che può essere interessante, utile o necessario, significativo o piacevole, mettere in atto abilità e conoscenze possedute, per affrontare un problema. In continuità con quanto espresso già nella versione del 2007, le Nuove Indicazioni del 2012 sottolineano l’importanza degli apprendimenti di base, intesi come “saperi irrinunciabili” e vie di accesso alla “struttura della nostra cultura”. Nelle sezioni dedicate agli obiettivi di apprendimento, le Indicazioni nazionali non fanno alcuna distinzione tra conoscenze base e conoscenze avanzate, o tra livelli base o livelli avanzati, demandando alla professionalità dei docenti e alle esperienze delle scuole il compito di tracciare confini e integrazioni tra vari livelli e ambiti disciplinari di apprendimento, anche in vista della certificazione dei livelli di competenza raggiunti dagli alunni al termine del percorso di studio (che spesso distingue ad esempio tra “livello base - livello intermedio - livello avanzato”). Per questo si è ritenuto utile e opportuno, sempre al fine di uniformare maggiormente la proposta educativa del nostro Istituto, di prevedere nelle progettazioni annuali, parallelamente alle competenze in uscita, anche TRAGUARDI MINIMI da raggiungere da parte di tutti gli alunni, anche quelli con bisogni educativi speciali.