Coordinate culturali ed operative INDICAZIONI PER IL CURRICOLO Scuola dell’infanzia Primo Ciclo d’istruzione lettura accurata del testo, iniziando da: • ciò che ci è più familiare, perché parte della nostra cultura professionale • punti di forza condivisi, ad esempio: visione unitaria del curricolo, dimensione sociale della conoscenza, centralità della persona che apprende informazione, comprensione, approfondimento di: contenuti, criteri di fondo, principi ispiratori, implicazioni per scuole e insegnanti • rivisitare approcci e metodi di intervento • ruolo attivo della scuola: luogo di studio, di innovazione, ambiente di apprendimento • promuovere la diffusione della conoscenza anche tra i genitori far emergere domande di formazione per guidare interventi successivi • individuare scuole disponibili a diventare punti di riferimento • aprire spazi web per confronti, discussioni, messa in comune di esperienze • organizzare apposite riunioni dei Collegidocenti • costituire commissioni di lavoro (capi di istituto, docenti, dirigenti amministrativi, genitori…) Nucleo provinciale di supporto Direttiva M.P.I. 3.8.07 lett.D • sensibilizzato su aree disciplinari, singole discipline, metodologie di insegnamento, nessi interdisciplinari • termine di riferimento per il biennio di lavoro, punto di contatto-incontro per scuole, soggetti, enti locali, agenzie culturali e sociali 2 anni di sperimentazione correlazioni tra un testo “prescrittivo nei criteri di progettazione / documentazione / dimensione di cooperazione collegiale” e P.O.F senza invasioni di campo: scelta di fermarsi sull’uscio dell’autonomia scolastica processi innovativi secondo una logica di continuità: sistema compatto, coerente testo aperto che si completa nel curricolo • passa dalle “grandi riforme”, che richiedono tempi lunghi per il cambiamento, alle innovazioni migliorative continue • considera la valutazione un riferimento forte per un apprendimento significativo • non fornisce standard, ma indicazioni di lavoro per una “circolarità” tra scuole, nella prospettiva di una riformulazione obiettivi / profili chiari da “inverarsi” nelle pratiche didattiche • regolamenti/ordinamenti come atti formali finali della riflessione operativa /monitoraggio • protocolli di osservazione per catturare le voci / proposte / richieste dei territori NUOVO UMANESIMO INTEGRAZIONE DEI SAPERI • accelerazione dei tempi dei nostri apprendimenti >rapida obsolescenza • interdipendenza dei saperi che proliferano (ambiente, biodiversità, interculturalità) Indicazioni non sono un saggio/trattato/manuale sulla psicologia della conoscenza, ma sono percorsi disegno culturale - UNITARIETA’ negli ordini di scuola - CENTRALITA’ della persona che apprende con strategie orientate a rispondere ai bisogni, istanze, desideri del soggetto - CITTADINANZA attiva SCUOLA – FAMIGLIA ritrovare ragioni dell’alleanza • “contiguità spaziale” come distanza giusta tra il mondo interiore e l’esterno • ambiente di vita costituito da luoghi sottoposti alla percezione diretta, alla mediazione simbolica “leggera-profonda” • “territorio” in cui si realizzano i vissuti diretti e caldi dal punto di vista umano, che toccano la sfera emotiva – affettiva NODI DA SCIOGLIERE • • • • • • certificazione delle competenze standard di apprendimento sistema di valutazione rapporti con il biennio verticalità dei curricula “marginalità” dell’handicap 1) rafforzare la leadership educativa del Dirigente scolastico 2) riflessioni collegiali per il miglioramento della “qualità” 3) sfida dell’ “educare istruendo” 4) nuclei fondanti disciplinari: traguardi di competenze – saperi essenziali (competenze del biennio) 5) connessioni tra discipline 6) quadro di riferimento per costruire il “proprio” curricolo 7) strumenti per la rilevazione degli apprendimenti 8) individuazione degli standard di competenze 9) momenti di formazione per coordinare le attività 10) come valorizzare le eccellenze 11) “come “ prevenire la dispersione scolastica: orientamento e curricolo verticale 12) continuità/discontinuità 13) identificare i caratteri della scuola “qualità” 14) cittadinanza attiva 15) trovare il “senso” dell’esperienza scolastica 16) importanza dell’attenzione alla fase evolutiva del “pre-adolescente” 17) importanza della Persona 18) tema della valutazione 19) ambienti di apprendimento 20) cooperative learning 21) intercultura e stranieri 22) nuove tecnologie 23) relazione tra curricolo ed organizzazione 24)scuola “INCLUSIVA” prospettive del Dirigente scolastico sviluppare il ruolo di leader nell’ambito educativo: laboratorio di Ricerca Azione consolidare la dimensione culturale e la centralità della didattica nell’organizzazione del servizio scolastico alimentare le competenze strategiche nel territorio essere…ottimisti !!! Gino Ceccarelli vi ringrazia per l’attenzione…!