Kant tra ragione emozioni e passioni a.a. 2016

Storia dell’etica
Kant tra ragione emozioni e passioni
a.a. 2016-17
Lezione XIV
Oltre Kant della fondazione
L’oceano delle passioni e delle emozioni, le
tempeste dell’uomo
Concezione del corpo: non posso essere puro
spirito
La necessità allora di riconsiderare l’uomo
in toto.
L’antropologia pragmatica è lo studio
dell’uomo nel suo agire, non ne esamina
solo la ragione, ma anche l’oceano delle
passioni
Antropologia prammatica
Antropologia dal punto di vista pragmatico
Esce nel 1798, è l’ultima opera di Kant dopo due anni escono solo le sue lezioni pubblicate dagli allievi
(esce, quindi 14 anni dopo la Fondazione)
Muore nel 1804
La sua posizione in questo testo è molto lontana dalle Lezioni di psicologia, da quello scritto pre-critico
Nella prefazione scrive che l’uomo è fine a se stesso
Essere nel mondo
Possiamo conoscere l’uomo dal punto di vista fisiologico, ovvero come è fatto dalla
natura
Posso conoscere il mondo = come oggetto di osservazione. Posso osservare nel
mondo le cose e l’uomo come cosa, i paesi, la geografia….
Tutto questo è conoscenza teoretica
Possiamo conoscere l’uomo in relazione al mondo, ovvero come cittadino del mondo
= antropologia dal punto di vista pragmatico
Conoscere il mondo
Prendere parte al gioco del mondo
avere pratica del mondo
Come posso conoscere l’uomo in
senso pragmatico?
Non certo mettendolo di fronte
mentre agisce o gioca nel mondo
Facendo esperienza, viaggiando?
Conoscere l’uomo nel mondo
Non la somma progressiva delle conoscenza
Occorre però una conoscenza generale che precede quella locale. Una conoscenza
che funge prima della conoscenza dei particolari altrimenti ci si disperde
Individua 3 pericoli
1. se osservato l’uomo si nasconde e non vuole farsi conoscere così come è
2. L’uomo si osserva solo dopo che gli impulsi sono placati
3. La natura come seconda abitudine. Molte dipendono dalle circostanze
Tutto questo impedisce che possa considerarsi scienza
Lezioni del 1791-1794
I. Kant, Vorlesung über Anthropologie, in I. Kant Die philosophischen Hauptvorlesungen, a cura
di A. Kowalewski, München-Berlin 1924, (copia anastatica G.Olms Verlagsbuchhandlung,
Hildsheim 1965) p. 71
Conoscenza del mondo rende attento e abile l’uomo a conoscere la sua storicità. Un uomo di
mondo è un co-giocatore nel grosso gioco della vita
Antropologia in senso pragmatico
Fonti
Storia universale, biografie, teatro, letteratura
Quindi non solo verità, ma molte volte invenzione come sempre fa l’arte
Colgono i tratti fondamentali degli uomini
Antropologia da un punto di vista pragmatico deve
essere sistematica e tuttavia popolare
Il primo libro «Della facoltà di conoscere» solo i
primi paragrafi
Tratteremo il libro secondo e terzo della prima
parte
Accenneremo alla seconda parte
Accenni alla prima parte
Della conoscenza di Sé
Differenza con gli animali
L’io e la differenza dalle cose. Tutte le lingue parlano di Io, anche se lo tacciono
Es. del bambino
Prima sente se stesso poi
pensa se stesso
Kant cerca di descrivere i vari passaggi del bambino all’IO
Egoismo
Si forma il caro sé
Tre tipi di egoismo
Quello dell’intelletto
Si crede la verità assoluta
quello del gusto (estetico)
eccentrico
quello pratico
è quello di chi riconduce
tutti gli scopi a se stesso
la sua felicità è il supremo principio
Noica
Le sei malattie dello spirito contemporaneo
1. Catholite o la carenza del generale
2. Todetite o la carenza dell'individuale
3. Horetite: grande pazienza, grande impazienza
4. Ahoretia o il rifiuto delle determinazioni
5. Atodetia o il rifiuto dell'individuale
6. Acatholia o il rifiuto del generale
Il sentimento del piacere e del dispiacere
Piacere o dispiacere
sensibile
intellettuale
Senso o immaginazione
concetti o idee
Gradevole
o sgradevole
o indifferente
Godimento e Il tempo
Abbandono lo stato che per me è sgradevole e mantengo ciò che mi provoca
godimento
«Noi però siamo incessantemente trascinati via dalla corrente del tempo e dal mutare
delle sensazioni che vi è connesso» (p. 234)
Allora che cosa mi suscita la sensazione di godimento?
Usciamo da uno stato e passiamo ad un altro, ogni condizione sarà in ogni modo
diversa
«Il godimento è il sentimento di un incremento della vita, il dolore è quello di un
impedimento di essa….Dunque ogni godimento dev’essere preceduto dal dolore….
Nessun godimento può seguire immediatamente a un altro»
Alternanza delle sensazioni di piacere e dispiacere: es. il teatro = incremento vitale
La noia
Il trascorre rapido o lento del tempo
« Sentire la propria vita, godersela, non è allora altro che sentirsi spinti di continuo a
uscire dalla condizione presente (p. 236)
Può esserci una accelerazione che guarda alla morte (ci si suicida per noia)
Horror vacui
Godimento = scacciatempo = scacciapensieri
Tempo lungo e tempo breve es.
Tempo lungo nella gioventù e tempo breve alla fine della vita
Possiamo essere soddisfatti durante la vita?
Pace= Morte?
Storia dell’etica
Kant tra ragione emozioni e passioni
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Lezione XV
Riepilogo
Abbiamo visto che per Kant negli ultimo anni della sua vita dopo aver meso a punto
le funzioni della ragione nel suo triplice aspetto:
si occupa di considerazioni che riguardano il vivere dell’uomo, la sua geografia
Le lezioni sull’antropologia si occupano, quindi, di tutto quello che era stato sospeso
per fondare la metafisica dei costumi
Riepilogo 2
Abbiamo visto che però non considera più l’antropologia secondo la divisione
dell’epoca in antropologia empirica e antropologia metafisica
Perché è stata superata questa divisione?
Che significa Antropologia dal punto di vista pragmatico?
Non dobbiamo dimenticare
L’uomo non viene visto come un’entità a se stante
Né come un oggetto della nostra osservazione
Ma come essere-nel-mondo
Essere in relazione dove l’uomo rimanda al mondo e il mondo
all’uomo: per questo le sue ultime lezioni sono sull’uomo e
sulla geografia
Dopo questa premessa essenziale che sta nella prefazione del
libro, abbiamo cominciato ad esaminare il testo
Del primo libro non possiamo trascurare
Abbiamo preso in considerazione solo la coscienza di sé
e la formazione dell’egoismo
del conoscere= varie forme
del gusto (estetico)= eccentrico che non ascolta il
giudizio degli altri
della vita pratica = pensa solo alla propria felicità
L’io è solo una questione grammaticale?
Il sentimento del piacere e del dispiacere
Piacere o dispiacere
sensibile
intellettuale
Senso o immaginazione
concetti o idee
Gradevole
o sgradevole
o indifferente
Ma la cosa che abbiamo scoperto leggendo Kant che in ogni forma di piacere e di
dispiacere la cosa importante è il tempo
Piacere e dispiacere
Alternanza di piacere e dispiacere ci fa scoprire quanto essenziale sia il tempo
Es.
il tempo mitiga il dolore di una perdita
Il dolore è anche il pungolo per fare delle cose
Amore e passione = dolori di amore
Il fumo= piacere con il passare del tempo vengono gli effetti negativi
Piacere e dispiacere sono connessi
Dolore è positivo quando stimola l’agire: è il pungolo dell’agire
Dolore negativo = noia e in questo caso è spinto a fare qualsiasi cosa piuttosto che non fare
nulla
Chi soffre di noia?
Noia = tempo lungo
La noia – osserva Kant – è una caratteristica dell’uomo
colto
Perché?
Oltre Kant
Nella modernità non è più concepita la contemplazione
Horror vacui
La noia viene considerata come una morte lenta
Scacciatempo per abbreviare il tempo
Chi è tormentato dalla noia per tutta la vita
Tempo breve guardando la vita dalla vecchiaia oppure se
la sua vita è stata frantumata lo vede come lunga ei n
questo caso c’è soddisfazione
Soddisfazione
Dal punto di vista morale
Essere soddisfatti della propria condotta
Essere sodisfatti è la quiete
dal punto di vista pragmatico
del proprio benessere
Pace= Morte? p. 238
Consigli
Nell’antropologia in senso pragmatico
tornano i consigli
Che differenza c’è tra i consigli che davano
i filosofi popolari e quelli che dà Kant?
Godimento e mortificazione 239-240
È legato al temperamento
Sensibilità e sentimentalismo
Virile
è segno di debolezza = ci si confonde con gli altri «ci si sintonizza
simpaticamente con il sentimento di altri lasciandosene colpire in
modo meramente passivo» altra cosa è la pietà
No mortificazione ma diluire il piacere
nel tempo (p.241)
Godimenti misti
Oggetti gradevoli eppure gioia amara. Es eredità e morte parente
Oggetto sgradevole e ne deriva un piacere. Es vedovanza
Godimento conforme alla legge = doppio. Es. denaro guadagnato con il lavoro o con il gioco
d’azzardo
La responsabilità e senso di colpa
Se dipende dall’esterno ci si abbatte
Patire senza colpa = indignazione
Come si attenua il godimento? E come cresce?
Con l’immaginazione
Il godimento cresce nel paragone con gli altri
Il dolore diminuisce se paragonato ai dolori altrui
«Questo però non è che un effetto psicologico(…) e non ha alcun rapporto con la
dimensione morale» (p.242)
Es. si soffre con gli altri perché anche noi potremmo subire la stessa sorte e
contemporaneamente si gode perché non si è caduti nello stessa sorte. Es. vedere
un’esecuzione
Cosa osservate a questo proposito?
Godimento e dolore p. 243
Sono legati all’immaginazione e, quindi, consiglia di lavorare sull’immaginazione
Es. teatro – vedere che ci poteva capitare di peggio
Immaginazione
Con l’immaginazione entriamo in un ambito che non è solo sensibile, ma è legato al piacere
in cui entra a far parte anche una riflessione = gusto
Gusto
capace di apprezzare è
sempre soggettivo
Si ha gusto quando non si sceglie solo tramite la sensazione
Allora come si sceglie?
Capace di distinguere
Dà giudizi di una certa universalità
La scelta secondo il gusto
Empirica
es. tedeschi e la zuppa
E gusto secondo una regola fondata a priori
Come per la morale qui non si cercano i principi universali del giudizio (Critica del
giudizio), ma quelli conformi a questi
GUSTO
Riflettente quello empirico
basato sui sensi
Riflette il piacere che viene dai sensi
riflesso o speculativo
Gusto riflesso p. 245-6
L’importante è la forma che pretende una regola universale per il sentimento di
piacere
Gusto= «capacità di formulare giudizi socialmente condivisi» (245) nell’immaginazione
Giudizio estetico e il gusto
Giudizio estetico è legato al gusto. È sua pertinenza la bellezza, può anche riferirsi al
sublime, ma in questo caso non ha rapporto con il gusto
Sensibilità e intelletto concordano nel gusto. Es. il pranzo condiviso: il padrone di casa
cerca di fare qualcosa che piaccia a tutti (e non quindi tramite il suo gusto)= varietà
Il gusto e gli altri
Partecipazione del proprio sentimento di
piacere e dispiacere agli altri
È questo è anche morale
Perché?
Dalla legge universale p. 249
Allora devo adeguare i miei gusti ai
costumi esistenti? In questa maniera il mio
comportamento è eticamente buono?
Le buone maniere
La risposta è no ovviamente, però lo può preparare
Il gusto = moralità nella sua forma esteriore e rischia di essere solo apparenza
Lusso
Lusso + gusto nella comunità = contro la prosperità della comunità
Lusso + senza gusto = dissolutezza pubblica (lussuria)
Dispendio superfluo
Progresso culturale e civile
patologia
porta alla nausea
Ma in questo contesto non si può dare una risposta politica, ovvero se il governo
debba o no intervenire sul lusso
Uomo di mondo
Un buon stile di vita è quello del l’uomo di mondo, che sa ben vivere, che sa godersi –
osserva Kant – la vita in società, ovvero che sa scegliere prosperare il godimento suo
e quello generale e sa prolungarlo nel tempo (256)
L’indagine più importante
È quella che indaga il desiderio
«Desiderio (appetitio) è la determinazione spontanea della forza di un soggetto tramite la
rappresentazione di qualcosa di futuro considerato come effetto di quella stessa forza» (257)
Acquista molte forme
Inclinazione
Aspirazione ( che può essere vuota)
Struggimento
Desiderio indeterminato
Capriccio
La passione e l’emozione, p. 257
Che differenza c’è?
Storia dell’etica
Kant tra ragione emozioni e passioni
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Lezione XVI
Riepilogo
Abbiamo indagato il piacere e il dispiacere
Abbiamo scoperto il gusto che ha implicita una riflessione, e quindi non è solo legato
al sentire, ma anche all’intelletto e all’immaginazione
In questa maniera e abbiamo visto l’importanza del piacere condiviso.
L’etica e la morale entra nel piacere e nel dispiacere perché nella vita sensibile c’è
una traccia del nostro appartenere al mondo dei fini in quanto partecipiamo nel
mondo di una legge universale auto proclamata
Le buone maniere sono il risultato di questo vivere nel mondo nel rispetto della
legge
Ma Kant indica di fare attenzione al pericolo di lasciarsi prendere dalle apparenze
Per Kant non è importante la mortificazione e acquisisce le indicazioni che è bene
anche il lusso (che può avere dei riscontri morali perché incita la cultura e in questa
maniera risarcisce la comunità)
Riepilogo
Non dobbiamo dimenticare questo percorso fatto perché altrimenti nelle
considerazioni sulle passioni e sulle emozioni correremo il pericolo di vedere Kant
come l’uomo delle mortificazioni, che attacca la vita sensibile in toto
Abbiamo visto che parte dal desiderio considerato come la forza pulsionale che
proietta in avanti, verso il futuro l’immaginazione
Kant ha sottolineato che può acquisire molte sfaccettature
Ma il punto su indaga è nell’incontro tra passione e ragione
Le passioni sono malattie dell’anima
Chi lo ha detto per primo?
Gli antichi
Pitagora
divisione anima e corpo (le passioni sono del corpo e vanno
condannate)
Platone
esistono le passioni dell’anima, non dipendono solo dal nostro corpo,
ma l’anima patisce una parte di sé quella irrazionale (tripartizione dell’anima) = sono
malattia se viene meno il controllo della parte razionale
Crisippo
Stato patologico della ragione
tutti gli stoici in genere
M. Vegetti, Tra passioni e malattia. Pathos nel pensiero medico antico, Elenchos, 16
(1995), pp. 217-30.
Emozioni e passioni
Emozione
Affect
Passione
Leidenschaft
Pathos in greco alcuni traducono con Stimmung
Abbiamo visto la differenza tra emozione e passione: quest’ultima prende tempo
perdura, mentre la prima è una sbornia.
L’emozione elimina momentaneamente il controllo della ragione, che viene poi
ristabilito
La Passione invece ci invade, mette radici
Differenze p. 258
Emozioni e passioni p. 259
Il perdurare di una emozione diventa passione
Allora Kant è vicino allo Stoicismo?
L’apatia?
Condivide con lo stoicismo l’apatia, ovvero il saggio non dovrebbe mai provare emozioni
Ma non coincide completamente con lo stoicismo perché mentre lo stoicismo le passioni
sono una degenerazione della ragione, per Kant fanno parte della nostra natura e sono il
pungolo della nostra ragione pratica morale = sono altro dalla ragione
La natura ci ha predisposto in modo tale che nella prima parte della nostra vita l’istinto ci
guidi quando la ragione non è ancora giunta a maturazione
Inoltre abbiamo bisogno anche di rappresentare il bene morale per attivare il desiderio
(Begehrungsvermögen) verso il bene fornendo degli esempi necessari ad una vita che è
ragione ma anche sentimento (sinnlichen Gefühl) p. 260
Ma l’apatia è il modo in cui si flemmatici, non ci si lascia prendere dalle emozioni e dalle
passioni? Dove è la differenza?
Flemma e apatia
Flemmatici lo si è per natura e non è detto che sia saggio, anche se è facilitato
Apatia è una conquista= quando c’è la riflessione e si osservano le cose in modo più
ampio, e si vedono le cose in una prospettiva non limitata all’elemento contingente: è
della ragione infatti mirare al tutto
Es. del vaso rotto
Indagine descrittiva delle emozioni
Gradevole
sentire
sgradevole
Piacere
sentimento (Gefühl)
tedio
Gioia
emozione
Tristezza
Gioia sfrenata
passione
Afflizione
sentire
sentimento (Gefühl)
emozione
passione
Indagine descrittiva delle emozioni 2
Spavento
sentire
spavento
Sorpresa
sentimento (Gefühl)
ansietà
meraviglia
?????????????
emozione
passione
sentire
sentimento (Gefühl)
oppressione
Collera
emozione
passione
Vergogna
Vergogna = paura di essere
disistimati da una persona che è
presente
emozione
Mentre se si è sempre afflitti
ancora prima di incontrare le
persone allora è
una passione
Emozioni
Steniche
Asteniche
Quelle che eccitano per esempio lo
spavento
Quelle che bloccano l’azione per.es.
La sorpresa che rende interdetti
Emozioni possono essere accompagnate
La gioia accompagnata da riso diventa convulsiva
Una collera impotente accompagnata da pianto diventa mestizia
I gradi di emozioni
Abbiamo visto che le emozioni crescono e perdurano diventando passioni: ovvero
cambiando modalità
Non è detto che un’emozione di grado intenso sia una passione
Ma esistono differenze di grado nelle emozioni
Es.
Ansietà
angoscia
orrore
raccapriccio = gradi della paura
Non è interiorizzata, ma è emozione perché è sempre in rapporto alle circostanze
presenti
Natura dei singoli
Il grado delle emozioni hanno la loro radice nel temperamento di ogni singolo
Io posso avere ansia in una situazione che per gli altri è normale. Oppure di fronte a
una situazione difficile c’è chi ansia e chi prova angoscia
E anche la riflessione che ne può scaturire è diversa
Coraggio oppure intrepidezza
Coraggioso
viltà oppure timidezza
valoroso = temerario
Ma tutto dipende dalla natura dei singoli? Dal loro temperamento?
La Ragione
La ragione aiuta anche chi non ha predisposizione per natura
Per. Es. il coraggioso può fare delle azioni appropriate alla situazione per
temperamento, ma tutti si possono fare forza d’animo e questa è una virtù (p. 263
L’apparenza
Abbiamo già visto che le buone maniere sono un buon relazionarsi agli altri e in
questa maniera veniamo ben giudicati. Kant ha già affermato il pericolo insito nelle
buone maniere: che potrebbero essere solo un’apparenza e non una vera relazione
morale agli altri
una forza d’animo significa avere contegno di fronte una situazione pericolosa e gli
altri vedono questa forza d’animo
tuttavia può degenerare in baldanza
apparire)
o nell’essere troppo dimessi(per
Insolenza (quando non si cura dei giudizi altrui)
immodestia o falsa modestia
Tralascio le varie descrizioni del suicidio e del duello e della relativo esempio che Kant
dà per forza d’animo conforme alle leggi
La timidezza e la riflessione
Kant dice che collera e vergogna sono emozioni che si indeboliscono da sole e l’uomo
può riprendere il controllo di sé, occorre sfogarsi… poi passano
Però c’è anche l’abitudine a essere invaso dalla collera
se ci si accorge che un comportamento baldanzoso in alcune situazioni porta
conseguenze la timidezza, come paura di fare brutte figure con gli altri, la riflessione
ci aiuta a trovare un cammino passando da varie situazioni
1. evitando le persone il cui giudizio ci può ferire
2. per arrivare poi a smettere di presumere il giudizio degli altri
3. si arriva così alla franchezza
La meraviglia
Meraviglia = imbarazzo di trovarsi di fronte all’inatteso
All’inizio è un ostacolo al pensiero
Se la meraviglia cresce diventa stupore
Chi si crede di conoscere il mondo non si meraviglia più
Se si guarda la natura invece non finisce mai di meravigliarsi
«finisce preda dello stupore per una saggezza che non si attendeva: una meraviglia di
cui non ci si può liberare (non ci si meraviglia mai abbastanza). Si tratta di
un’emozione che però è solo la ragione a suscitare, e che consiste in una specie di
brivido sacro, alla vista dell’abisso del sovrasensibile che ci si spalanca davanti ai piedi»
p. 268
Emozioni e passioni
Le emozioni possono essere per natura utile a vivere come il pianto, il riso e anche la
collera che ci fa sfogare per riprendere poi la nostra vita
Tralasciamo le varie forme di riso e di pianto come anche
Ma ora si tratta di capire che cosa sono le passioni
La tendenza è sempre soggettiva e precede la rappresentazione dell’oggetto che si
desidera
La spinta interna cogente è l’istinto
Inclinazione è l’abitudine e impedisce la ragione nelle sue scelte
La passione = smania p. 274
L’inclinazione verso qualcosa quando diventa predeterminante impedisce alla ragione
di confrontarsi con le altre inclinazioni = passione
Passione quindi coesiste con la ragione, con la riflessione
Esaminiamo la passione verso l’altro sesso
Amore è passione? È infatuazione?
Desiderio erotico p. 274
O è soddisfatto o c’è un rifiuto e si intensifica, ma non c’è passione perché non ha un
principio persistente: quando viene soddisfatto cessa
Desiderio+ inclinazione+ ragione = passione
Gli animali non hanno passioni, hanno istinti, inclinazioni
Le passioni sono incurabili. Perché?
Es. l’ambizioso
Ambizioso = ha inclinazione all’onore e al denaro, e questo è approvato dalla ragione
perché la ragione mette sempre di fronte al cospetto degli altri, vuole anche
mantenere il suo patrimonio
Diviene passionale quando non ascolta più le altre inclinazioni che pur ha
Non si accorge che non ha l’approvazione degli altri
Lo scopo parziale diventa scopo totale
Questo è un cattivo uso della ragione e diventa per questo non solo pragmaticamente
dannosa, ma anche moralmente riprovevole
Ma non se ne rende conto
Indagine descrittiva o fenomenologica
delle passioni
Le passioni derivano dall’inclinazione innata o acquisita culturalmente
Quelle che derivano da
un’inclinazione innata
smania di onore di dominio di
possesso
Passioni fredde
Inclinazione alla libertà
inclinazione sessuale
Passioni ardenti
Che caratteristica hanno le passioni?
Verso dove si indirizzano?
Verso gli altri
Le passioni sono sempre indirizzate verso gli altri
Per questo partecipa anche la ragione,
n
Cosa altro partecipa?
La passione della libertà
Colui che sente che la propria felicità dipende da altri
Il selvaggio non accetta la sottomissione e fa la guerra
Le passioni come smania di onore, di dominio, di possesso sono coniugate insieme
con l’inclinazione alla libertà che è in ognuno di noi
In questa maniera si rafforza……
Un falso uso dell’inclinazione alla libertà
Giustizia
Un torto subito
desiderio di vendetta
Uso della ragione
Desiderio di giustizia analogo alla vendetta
Rancore
Perché è stato suscitato dall’inclinazione a ciò che ingiusto rispetto a noi
E la giustizia diventa rappresaglia
Storia dell’etica
Kant tra ragione emozioni e passioni
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Lezione XVII
Riepilogo
Nell’ultima lezione abbiamo preso in considerazione la facoltà del desiderare e
soprattutto abbiamo parlato della distinzione tra emozioni e passioni
Emozioni e passioni sono in ogni caso dei disturbi (seppur necessari) all’agire
morale, anzi possono essere considerati come uno stimolo
Ma mentre le emozioni sono un disturbo momentaneo che permettono alla ragione
di tornare all’agire morale (ovvero a non trattare gli altri solo come mezzi), le passioni
sono una malattia dell’animo
La diversità non è solo nell’intensità, infatti le emozioni possono anche essere molto
intense, ma nella durata nel tempo
Riepilogo
Le passioni perdurano e si strutturano, sono delle cattive abitudini dell’animo, quindi
dei vizi
Le emozioni tendono ad affievolirsi con il passare del tempo e molte sono naturali
aiuti alla conservazione della salute. Disturbano le massime dell’agire morale, ma solo
momentaneamente e non intaccano la massima conforme all’imperativo categorico
 Le passioni invece tendono a prescrivere massime all’agire secondo l’inclinazione,
anzi a scacciare qualsiasi altra direttiva all’agire
Dove possiamo vedere che accade questo cambiamento? Quando e come accade
che venga totalmente e nel tempo obliato il principio che dovrebbe rendere buona la
nostra volontà?
Riepilogo
Nel carattere totalizzante delle passioni
Passione è quindi quando dimentico il carattere parziale di una emozione che si
struttura e invade tutto l’animo: esempio di una passione amorosa, o di una collera
che diventa odio che quindi si trasforma in idea fissa
Nella passione non abbiamo un emozione sensibile, ma si aggancia alla passione
anche la ragione, un cattivo uso della ragione, che produce idee che canalizzano
l’emozione facendola diventare una passione ovvero un’ossessione che tende ad
invadere la coscienza e l’animo tutto: lo scopo verso cui sono dirette da parziale
diventa totale e unico
Diversità tra erotismo amore (sentimento) e passione
Differenza tra l’uomo e l’animale p. 278
L’animale non ha passioni. Ha inclinazioni violente,
intense, forti
Ma non ha passioni, perché?
Animali e uomini
Gli animali non sono liberi dalle inclinazioni pertanto non avendo la ragione che
permetta loro di essere liberi e indipendenti dall’inclinazione non possono neanche
essere posseduti da immagini e idee totalizzanti che possono essere prodotte solo
dall’uso della ragione
Indagine descrittiva o fenomenologica
delle passioni
Le passioni derivano dall’inclinazione innata o acquisita culturalmente
Quelle che derivano da
di un’inclinazione innata
smania di onore, di dominio, di possesso
Passioni fredde
Inclinazione alla libertà
inclinazione sessuale
Passioni ardenti
Abbiamo visto che le passioni hanno due
caratteristiche fondamentali:
1. Il perdurare nel tempo
2. Da parziali diventano totalizzanti
3. La terza caratteristica fondamentale qual è?
Verso gli altri
Le passioni sono sempre indirizzate verso gli altri
Per questo partecipa anche la ragione,
n
Abbiamo visto che abbiamo
un’inclinazione naturale verso la libertà
C’è il rischio che questa inclinazione
diventi una passione?
La passione della libertà
Colui che sente che la propria felicità dipende da altri
Il selvaggio non accetta la sottomissione e fa la guerra
Le passioni come smania di onore, di dominio, di possesso sono coniugate insieme
con l’inclinazione alla libertà che è in ognuno di noi
In questa maniera si rafforza……
Un falso uso dell’inclinazione alla libertà
Giustizia
Un torto subito
desiderio di vendetta
Uso della ragione
Desiderio di giustizia analogo alla vendetta
Rancore
Perché è stato suscitato dall’inclinazione a ciò che ingiusto rispetto a noi
E la giustizia diventa rappresaglia
Come accade questo?
Dall’inclinazione alla libertà alla passione
P. 279-280
Ideologia
Si formano così ideologie che passano per generazioni come necessità di giustizia, ma
di fatti è una rappresaglia e può diventare anche un fatto ereditario e fa nascere l’odio
tra i popoli
Implicita è anche una critica alla rivoluzione francese
La passione di avere influenza su gli altri
Anche suscitare ammirazione negli altri può diventare una passione
In questa maniera si può avere potere sulle inclinazioni degli altri fino a poterli
guidare, ma in questa maniera si entra in possesso degli altri
Questo genera una triplice potenza
Onore
Forza
Che a loro volta diventano passioni o smania
di onore
di dominio
Denaro
di possesso
Differenza tra saggezza e prudenza
Chi segue solo la prudenza è abile a trovare onori denaro ma potrebbe poi fallire il suo scopo
quello di trovare la felicità, perché……
Saggezza non fallisce perché non si lascia turbare dalle passioni
Passioni debolezze dell’essere umano rispetto a ciò che prescrive la ragione, per questo
l’uomo veramente astuto, machiavellico che ha una grande passione di dominare gli altri di
fatto, dovrebbe non usare per i suoi propositi le passioni degli uomini
Perché?
L’uso delle passioni
Chi ha la smania di onore = è fragile rispetto alle opinioni
degli altri
Chi ha smania di dominio = è fragile e ha molte paure
Chi ha smania di possesso= potrebbe addirittura andare
contro il proprio interesse
Per la vita sociale
Kant esamina attentamente queste passioni fredde perché rischiano di regolare la vita
sociale
Esamina così dettagliatamente la smania di onore, di dominio e di possesso
La smania di onore p. 281
Senso dell’onore ( disposizione dell’animo suscitata culturalmente)
Rischia di diventare solo apparenza
orgoglio perché a paragone gli altri
(se stimano di più me significa che stimano poco se stessi)
Questo genera adulazione. Che succede con l’adulazione?
La smania di onore
Quello che pretendeva di avere onore lo perde perché nel momento in cui diventa
preda della passione di essere adulato si indebolisce e diventa schiavo di chi lo
incensa
La smania di onore può trasformarsi in arroganza per onori mancati ha implicito
sempre la pretesa che gli altri disprezzino se stessi a paragone con lui, ma di fatto
nasconde la meschinità
Perché chi pretende onore è chi cerca di convincere se stesso di averne diritto
Questo è imprudente e può portare all’infelicità
Smania di dominio
La smania di dominio nasconde sempre il timore di essere dominati dagli altri
Ma questo è imprudente
Le donne eminenze grigie
Smania del denaro
Per godere di quanto posseduto oppure rinuncia ad usarlo come l’avaro
dà potenza che compensa la mancanza di qualche altra cosa (per. Es. l’avarizia
dell’anziano)
Genera odio
disprezzo
paura
Quelle che abbiamo trattato ora sono le passioni fredde
quelle che hanno origine nell’ambito culturale
Cosa accade invece delle passioni calde che nascono sul
terreno naturale in cui vive l’uomo?
Rinforzare la vitalità e l’illusione
La natura esige il godimento per rinnovare l’attività dell’uomo e il suo sentimento della vita
per questo dà stimoli e contribuisce a formare la rappresentazione di scopi che mantengano
la vitalità e che possano mettere in moto l’uomo, pigro per natura
Es. continuare a fare cose per non acquietarsi
Ma sono illusioni e possono generare passioni
Es. passione per il gioco, la competizione con gli altri, ma potrebbe diventare un’ossessione e
in questo modo renderebbe fiacca la vitalità invece di intensificarla
Allora si crede alle circostanze favorevoli = superstizione
Per illusione = errore pratico di scambiare il soggettivo per oggettivo
Il bene fisico
È rinforzato dall’amore per la vita e l’amore sessuale. Questa è la ragione dell’istinto,
che si prende cura del genere umano e in questo non è dato intervenire alla ragione
umana
Per la conservazione dell’individuo
per la conservazione della specie
Ma queste possono generare anche alcuni vizi
Come pigrizia viltà e falsità
Il più grande attacco alla prudenza
aristotelica
La vita non può essere un equilibrio tra benessere
fisico e benessere morale
La virtù non è quindi nel medium, ma nella lotta
dei due estremi
Perché?
Il fine dell’uomo dabbene
Perché l’uomo è sensibilità e ragione e questi principi devono rimane distinti, tuttavia
si mescolano
L’uomo morale sa che incidono tutti e due i principi e con la ragione deve di volta in
volta scomporli per esaminare la proporzione (una specie di analisi di sé o meglio una
cura di sé)
Solo così si può arrivare a una felicità educata a costumi morali
Questo tipo di felicità non è più o meno, ma significa che l’inclinazione al benessere
viene limitato dal principio morale
Vivere in società
I piaceri di una vita morale
Musica arte gioco
Bisogna fare attenzione se queste cose promuovono il benessere sociale e quindi la
vera umanità
IL PIACERE DELLA CONDIVISIONE
Piacere della compagnia a tavola e la conversazione
Consesso privato e pubblico (questa è solo la società civile)
Mangiare da soli e lo scambio di idee
Sembra quasi indicare delle regole
Essere garbati p. 292
Essere garbati sembrano insignificanti di fronte alla legge morale eppure
Cosa fa il filosofo? Una risposta in piena
modernità in piena modernità, nota p. 290
La conoscenza dell’essere umano
Perché è necessaria questa seconda parte?
È una scienza?
È una descrizione fenomenologica?
Conoscere se stessi e gli altri
Se dobbiamo aver cura di noi e entrare in rapporto con gli altri, devo conoscermi e
conoscere gli altri
Esame del carattere sia sensibile che morale
1. disposizione naturale
2. Temperamento o modo di sentire
è in relazione alla facoltà di desiderare
3 modo di pensare
Indicano cosa può fare
Indicano cosa è pronto a fare l’uomo di se stesso
Fare attenzione p. 302
A quelle forme del carattere che vengono non dal modo di sentire, ma dal modo di
pensare
Kant dà indicazioni per discernere quello che uno fa di se stesso
Questo sta nell’ambito coscienziale
ma trapela anche nel volto
Contribuiscono al carattere
Il sesso e il popolo a cui si appartiene
E la razza
Riepilogo finale
Abbiamo esaminato prima la concezione kantiana in linea con quelle della sua epoca
che dividevano la psicologia in empirica e metafisica. La prima viene considerata
come fenomenologia della vita psichica e potrebbe avere un assetto scientifico –
secondo il Kant di quel periodo
Dopo la fase critica abbiamo esaminato la Fondazione della metafisica dei costumi,
abbiamo visto la ricerca di un principio dell’agire che non abbia radici né nell’ambito
metafisico né religioso né empirico. Perché tutte queste forme di conoscenza non
hanno il carattere di generale e universale che possano guidare tutti
La ricerca di Kant è un’indagine della ragion pratica pura: ovvero a priori
dell’esperienza, del mondo sensibile umano (inclinazioni, parte istintuale, condizioni
esteriori e culturali)
Riepilogo
Il principio puro a priori dell’agire va indagato enucleando quell’aspetto universale (e, quindi
formale) dell’agire, che tuttavia non può prescindere dalla parte sensibile perché ogni azione
è sempre insieme formale e materiale
L’agire ha implicito il dovere: ovvero la possibilità che le cose siano diverse da come sono
Vuole enucleare il principio puro che possa agire sulla volontà per farla diventare
promotrice di buone azioni (buona volontà)
Se l’agire ha implicito il dovere la volontà deve diventare buona, perché appunto non è
santa, per questo deve sempre avere un impedimento da superare e questo è la sensibilità
nelle sue diverse forme
Kant per questo indaga e ricerca non le massime che siano conformi alla principio morale,
ma una massima universale che sia pura e solo per dovere
Riepilogo
Arriva così a dedurre le diverse formule dell’imperativo categorico che dovrebbe
guidare nell’agire: ovvero che non possiamo trattare gli altri solo come mezzi, ma
anche sempre come fini a se stessi
La dignità della persona e il fatto che apparteniamo al mondo sensibile, ma anche –
come esseri razionali – al mondo dei fini
Se siamo fini a se stessi, non possiamo essere determinati da altro, quindi possiamo
solo autodeterminarci nella libertà a relazionarci agli altri anche come fini a se stessi e
con altri fini a se stessi
La libertà è il fondamento della morale kantiana, e però non può essere conosciuto
come si può conoscere un oggetto. La si può solo vivere
L’uomo di mondo
Dopo aver messo a punto il principio della morale in vecchiaia Kant ritorna all’uomo
nella sua interezza.
Ma non lo esamina più dal punto di vista solo sensibile o metafisico
Esamina l’uomo in senso pragmatico come essere-nel-mondo
È sempre in una situazione pratica
Esamina nella sue capacità di conoscere sé e il mondo
Nel provare piacere e dolore
Soprattutto nella facoltà di desiderare: qui mette in evidenza la differenza tra
emozioni e passioni
Indicazioni per vivere pragmaticamente in senso
felice e in accordo con la legge morale, e quindi con
buone relazioni con gli altri