CAPITOLO 0: INTRODUZIONE Il nostro punto di partenza è quello di dare come assioma l’esistenza del sistema (insieme “chiuso” rispetto a delle “operazioni”) dei “numeri reali”. Assumiamo l’esistenza di un insieme di numeri, lo denotiamo con ℜ , che verifica delle ben precise proprietà. Queste proprietà (assiomi) non si discutono, inoltre sono tra di loro indipendenti e non contraddittorie. Nel seguito si scriverà indifferentemente “numero” e “numero reale”. Le proprietà possono essere suddivise in cinque gruppi: •gli assiomi relativi all’operazione di somma; •gli assiomi relativi all’operazione di moltiplicazione; •gli assiomi relativi all’ordinamento; •gli assiomi che legano tra di loro somma, moltiplicazione ed ordinamento; •l’assioma di completezza o di Dedekind. Vedere l’appendice finale per l’enunciato di questi assiomi. Nel seguito ci possiamo permettere di non enunciarli: le conseguenze dei primi quattro gruppi sono (dovrebbero essere) ben note; dell’assioma di Dedekind saranno solo richiamate le conseguenze. SOTTOINSIEMI DEI NUMERI REALI: NUMERI NATURALI, INTERI E RAZIONALI Cominciamo con l’osservare che è possibile considerare i numeri naturali N = {1,2 ,3,4,5,.....} come un sottoinsieme dei numeri reali: N ⊂ ℜ . Poiché 1∈ ℜ apparterranno a ℜ i numeri 1 + 1(= 2) , 2 + 1(= 3) , 3 + 1(= 4) e così via. Si noti che in N sono definiti (in quanto sottoinsieme di ℜ ) sia le operazioni di somma e prodotto che l’ordinamento. D’altra parte, in N , non è definita l’operazione di sottrazione e divisione. Anche l’insieme dei numeri interi, denotato Z , è un sottoinsieme di ℜ : l’insieme degli interi è costituito dai naturali, ai quali vanno aggiunti i loro opposti (inversi) additivi − 1 , − 2 , − 3 , − 4 ,... e lo 0. Tali numeri appartengono a ℜ . Si noti che anche in Z sono definite (in quanto sottoinsieme di ℜ ) sia le operazioni di somma, sottrazione e prodotto che l’ordinamento; non è definita l’operazione di divisione. Pure l’insieme dei numeri razionali, denotato Q , costituisce un sottoinsieme di ℜ , ed in esso valgono tutte le proprietà che valgono per l’insieme dei reali, con l’esclusione, ovviamente, dell’assioma di Dedekind. Un numero reale a è detto razionale se esistono due interi p e q ≠ 0 tali che a = p p : Q = { a ∈ ℜ / a = , con p ∈ Z e q ∈ N q q }. NOTA 1. Osserviamo che la somma ed il prodotto di due numeri razionali è ancora un numero razionale. Se a e m sono due numeri razionali b n ( a ,m ∈ Z e b ,n ∈ N ), allora la loro somma ed il loro prodotto è dato dalle seguenti, ben note, formule a ⋅ m = a ⋅m , a + m = a ⋅n + b ⋅m . b b⋅n n b n b⋅n Nella seconda formula abbiamo semplicemente scritto le due frazioni con lo stesso denominatore b ⋅ n . Sono anche definite le operazioni inverse di sottrazione e divisione, se il divisore non è nullo. NOTA 2. La caratterizzazione proposta per i numeri razionali non è corretta; principalmente perché l’espressione di un numero razionale come rapporto di due interi non è unica. Ad esempio, le frazioni 3 , 6 , − 9 ,… 4 8 −12 p e r (con p , r rappresentano lo stesso numero razionale. I quozienti q s numeri interi e q , s numeri naturali) rappresentano lo stesso numero razionale se e solo se risulta ps = rq . Evitiamo di formalizzare la definizione dei numeri razionali. Vale la relazione insiemistica: N ⊂ Z ⊂ Q ⊂ ℜ . NUMERI IN FORMA DECIMALE In generale i numeri reali non possono essere rappresentati sotto forma di frazioni, possono essere rappresentati con un numero “infinito” di caratteri (rappresentazione decimale dei numeri reali): 2 = 1,414.... ; π = 3,14159 .... . Questi sono i numeri reali non razionali. Anche i numeri interi e razionali possono essere rappresentati in forma decimale: 3 = 3,0000000 ... ; 3 = 0 ,7500000...; 1 = 0 ,3333333.... 4 3 Osserviamo nuovamente che vi sono diversi modi di denotare lo stesso numero razionale: con le frazioni 1 e 2 ; con la scrittura decimale 3 6 0 ,3333333 ... ; ovvero con 0,3 (si legge: “zero virgola tre periodico”; nella scrittura decimale dei numeri razionali vi è un “periodo”, in quella dei numeri reali non razionali non vi è periodo). NOTA 3. Perché 1 = 0 ,3333333... e 1 = 0 ,9999999999 9... ? 3 NOTA 4. Abbiamo scritto le espressioni decimali terminandole con dei puntini essendo impossibile scriverle completamente. Se ci fermiamo ad un dato decimale otteniamo solo una approssimazione del numero; più decimali consideriamo migliore sarà l’approssimazione: 3,14 e 3,14159 sono due approssimazioni del numero reale π , la seconda è “migliore” della prima. RADICE QUADRATA DI UN NUMERO NON NEGATIVO Sia a un numero positivo. Per l’assioma di Dedekind esiste almeno un numero che moltiplicato per se stesso (il cui quadrato) è uguale ad a (in altri termini: se a ≥ 0 , allora l’equazione x 2 = a ha soluzione in ℜ ). Se b 2 = b ⋅ b = a , allora anche (− b )(− b ) = b ⋅ b = a . Di conseguenza l’equazione ha almeno due soluzioni − b oppure b , di cui una risulta positiva. DEFINIZIONE. Sia a ∈ [0 ,+∞ ) . Definiamo “radice quadrata di a ” l’unico numero non negativo, denotato con il simbolo a , tale che ( a )2 = a . ESEMPIO 1. 4 = 2 , 9 = 3 , 0 = 0 e 1 = 1 ; − 1 non è definita; 25 ≠ −5 , è vero che (− 5) ⋅ (− 5) = 25 , tuttavia − 5 < 0 . NOTA 4. •se a > 0 , allora l’equazione x 2 = a ha due soluzioni, esattamente a > 0 e − a < 0 ; •l’equazione x 2 = 0 ha come unica soluzione il numero 0 . •se a < 0 , allora l’equazione x 2 = a non ha soluzione nei numeri reali. ESEMPIO 2. Dimostrare che, per ogni a ,b ≥ 0 , risulta a ⋅ b = a ⋅ b . Poiché a ,b ≥ 0 risulta a ⋅ b ≥ 0 , allora esiste a ⋅ b . D’altra parte, a ⋅ b ≥ 0 e a ⋅ b a ⋅ b = a ⋅ a b ⋅ b = a ⋅b. ( )( ) ( )( ) Per l’unicità della radice quadrata, deve essere a ⋅ b = a ⋅ b . Il risultato non vale per ogni a ,b ∈ ℜ . Se a = −3 e b = −12 (numeri negativi), allora a e b non sono definiti, mentre a ⋅ b = (− 3) ⋅ (− 12) = 36 e a ⋅ b = 6 . ESEMPIO 3. Dimostrare che se a ≥ b 2 , allora Intanto a ≥ 0 e a è definita. Se b ≤ 0 , allora a ≥ b. a ≥ 0 ≥ b . Se b > 0 e, per assurdo, a < b , allora a = a ⋅ a < a ⋅ b < b ⋅ b = b 2 , contro l’ipotesi. In conclusione, deve essere a ≥ b .