Terapon puta

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Identificazione e distribuzione nei mari italiani di specie non indigene
Classe Osteichthyes
Terapon puta
(Cuvier, 1829)
Ordine Perciformes
Famiglia Teraponidae
SINONIMI RILEVANTI
Authistes argenteus De vis, 1884
Authistes puta (Cuvier, 1829)
Coius trivittatus Hamilton, 1822
DESCRIZIONE
COROLOGIA / AFFINITA’
Corpo piuttosto allungato, compresso. Mascelle
uguali con apertura boccale orizzontale; margine
posteriore della mascella superiore raggiunge alla
verticale la narice posteriore; denti conici, robusti,
in bande villiformi, le esterne allargate; vomero e
palatini privi di denti; preopercolo fortemente
seghettato, con grosse spine all’angolo; spina
opercolare inferiore molto lunga e robusta,
estendendosi distintamente oltre il margine
dell’osso opercolare; osso post-temporale espanso,
esposto e dentato posteriormente; cleitro dentato
posteriormente. Parte spinosa della pinna dorsale
fortemente arcuata e profondamente incisa; quinta
e sesta spina più lunghe, penultima spina circa la
metà dell’ultima; margine della parte molle della
pinna dorsale dritto o emarginato; pinna anale
raggi molli più lunghi delle spine e con bordo
emarginato; pinna caudale emarginata. Da 10 a 13
file di scaglie sopra la linea laterale e da 22 a 24
sotto di essa.
Tropicale
DISTRIBUZIONE ATTUALE
Indo-Pacifico, Mar Rosso.
PRIMA SEGNALAZIONE IN MEDITERRANEO
Bardawil Lagoon (Egitto), ottobre 1973 (Ben Tuvia,
1976).
PRIMA SEGNALAZIONE IN ITALIA
ORIGINE
Mar Rosso
VIE DI DISPERSIONE PRIMARIE
Probabile migrazione lessepsiana.
Identificazione e distribuzione nei mari italiani di specie non indigene
COLORAZIONE
Parte dorsale del corpo grigio chiaro o marrone,
castano o bianco-argenteo ventralmente; 4 strie
dritte e strette di colore marrone scuro
longitudinali, nei giovani inoltre vi sono 6-7
leggere strie grigie verticali. La pinna dorsale ha
una macchia scura tra la terza e l’ottava spina e
una macchia scura lungo il margine dei raggi molli
anteriori; raggi mediani della pinna caudale
pigmentati, entrambi i lobi caudali con le punte
scure e una banda trasversale.
VIE DI DISPERSIONE SECONDARIE
STATO DELL’INVASIONE
Recente colonizzatore.
MOTIVI DEL SUCCESSO
SPECIE IN COMPETIZIONE
FORMULA MERISTICA
IMPATTI
D XI-XII,11-12; A III,8/9; P 13-15.
DANNI ECOLOGICI
TAGLIA MASSIMA
180 mm
STADI LARVALI
DANNI ECONOMICI
IMPORTANZA PER L’UOMO
Commerciale.
SPECIE SIMILI
Pelates quadrilineatus
BANCA DEI CAMPIONI
CARATTERI DISTINTIVI
PRESENZA IN G-BANK -
In P. quadrilineatus osso post-temporale coperto
da pelle e scaglie, non espanso o dentato
posteriormente; spina opercolare inferiore non
supera il bordo del lobo opercolare.
PROVENIENZA DEL CAMPIONE: Bardawil
HABITAT
Museo Zoologico, Hebrew University of Jerusalem
In acque costiere fino a 30 mt di profondità, a
volte in acque salmastre e dolci.
CODICE CAMPIONE:
TIPOLOGIA: esemplari
BIOLOGIA
Si alimenta di pesci ed invertebrati. Si riproduce
nel periodo estivo.
interi
LUOGO DI CONSERVAZIONE
HUJF 6719, 6733, 7349, 8123, 7371, 7582, 8122,
8190
PARTICOLARI CONDIZIONI AMBIENTALI
Lagoon
Identificazione e distribuzione nei mari italiani di specie non indigene
BIBLIOGRAFIA
Ben-Tuvia A., 1976. Occurrence of Red Sea fishes Herklotsichthys punctatus, Autisthes puta
and Rhonciscus stridens in the eastern Mediterranean. Israel Journal of Zoology, 25: 212-213
El-Haweet A. 2001. Catch composition and management of daytime purse seine fishery on the
Southern Mediterranean Sea Coast, Abu Qir Bay, Egypt. Mediterranean Marine Science, 2/2:
119-126
Por F.D. & Ben-Tuvia A. 1981. The Bardawil Lagoon (Sirbonian Lagoon) of North Sinai – A
summing up. Rapp. Comm. Int. Mer Médit. 27,4:101-104
Saad A. 2005. Check-list of bony fish collected from the coast of Syria. Turkish Journal of
Fisheries and Aquatic Sciences 5: 99-106.
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