Incontro con Vincenzo Fano di Eleonora Marchi LA CULTURA EUROPEA E IL RUOLO DELLE SCIENZE NATURALI NEL ‘900 Nel corso dell’Ottocento le scienze acquisirono sempre più un ruolo di fondamentale importanza nella vita dell’uomo e sembrava che in futuro queste avrebbero prodotto effetti esclusivamente positivi . Tuttavia agli inizi del Novecento i numerosi rivolgimenti politici e sociali e un certo sviluppo delle scienze indussero l’uomo a cambiare la propria visione e a considerare la scienza come un mondo che si stava allontanando dall’uomo. Un testimone di questa svolta fu Edmund Husserl, che nella conferenza tenutasi a Praga nel 1936, “La crisi delle scienze europee”, mise in luce i grandi punti critici circa una possibile crisi ed evoluzione tecniistica delle scienze. Con il termine “crisi” che compare nel titolo della sua opera, Husserl non vuole intendere un peggioramento, bensì un passaggio critico, che lo porta ad affermare che la scienza oggi non ha nulla da dire all’uomo; anche secondo Wittgenstein, filosofo e logico austriaco, la scienza si occupa di temi che sono lontani dalla vita dell’uomo. L’analisi della scienza di Husserl parte dalla sua formazione matematica che fa si che egli si avvicini alla visione del mondo galileiana; per il filosofo austriaco, infatti, per analizzare un mondo che non dipende dalla soggettività è necessario partire dalla misurazione, alla quale seguono l’idealizzazione e la costruzione della geometria universale, che infine viene applicata alla realtà. Un altro importante punto critico affrontato da Husserl è il ruolo della tecnicizzazione, che rischia di privare la scienza di un senso. Secondo molti filosofi, tra i quali Carnap e Reichenbach, la predizione è l’essenza della scienza, mentre invece essa costituisce il tentativo di comprendere almeno parzialmente il mondo che ci circonda; vi sono infatti molti aspetti della realtà che ancora oggi l’uomo non riesce a comprendere. Molti filosofi degli ultimi tempi rispondono a coloro che sostengono che la tecnica sia l’unico scopo della scienza, con un tentativo di far rinascere un realismo scientifico, che riesca a contrastare tale idea. Il ruolo della scienza, infine, non si limita alla conoscenza del mondo, ma è anche quello di portare soddisfazione e un messaggio morale nella vita dell’uomo.